NEW ECONOMY E PICCOLA IMPRESA: LE OPPORTUNITA' DEL SOFTWARE LIBERO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "NEW ECONOMY E PICCOLA IMPRESA: LE OPPORTUNITA' DEL SOFTWARE LIBERO"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTA DI SCIENZE POLITICHE Corso di laurea in Scienze dell'amministrazione SOCIOLOGIA DELL ORGANIZZAZIONE Tesi di Laurea: NEW ECONOMY E PICCOLA IMPRESA: LE OPPORTUNITA' DEL SOFTWARE LIBERO Candidato: Angelo D'Adorante Relatore: Prof.ssa Anna Carola Freschi Anno accademico

2 INDICE INTRODUZIONE... 6 Parte I: La conoscenza come valore CAPITOLO 1: New economy e knowledge economy 1.1 New economy: realtà o illusione? Informazionalismo e complessità organizzativa Knowledge economy CAPITOLO 2: Distretti Industriali e modello giapponese: l'emergere del modello a rete 2.1 Fordismo e post fordismo I Distretti Industriali: teoria di Marshall Il modello giapponese I due modelli a confronto con le nuove discontinuità CAPITOLO 3: Sviluppo e limiti dell'impresa distrettuale 3.1 I limiti del distretto industriale Due scelte per l'impresa: exploitation ed exploration Verso l'impresa rete

3 Parte II: ICT e comunità CAPITOLO 4: Internet e il nuovo modello d'impresa 4.1 Internet: la rete delle reti Le organizzazioni della new economy L'impatto delle ICT sulle organizzazioni: due teorie - Venkatraman e Keen Il paradigma Cisco Systems CAPITOLO 5: Comunità 5.1 Comunità e comunità virtuali Comunità per la divisione del lavoro cognitivo Comunità e apprendimento situato CAPITOLO 6: Comunità e impresa 6.1 Impresa come comunità di pratiche Criteri di valutazione di una comunità Casi: Xerox, Amazon, E-bay

4 Parte III: Comunità virtuali, etica e produttività CAPITOLO 7: Economia del software 7.1 Sistema proprietario: Microsoft Sistema "open": Linux, Apache Economia del dono: il valore della reputazione CAPITOLO 8: Aspetti legati al software 8.1 Dalle comunità scientifiche alla comunità open source Copyright e copyleft Digital divide CAPITOLO 9: Spazi reali e spazi virtuali: i Distretti Tecnologici 9.1 L'importanza del territorio Toscana: il tentativo Arnovalley CAPITOLO 10: L'open source come possibilità 10.1 Comunità open source: un'opportunità per l'impresa Migrazione verso il software libero: il caso Faunalia Distretto empolese e software libero: un caso unico al mondo

5 CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA RINGRAZIAMENTI

6 INTRODUZIONE L'economia italiana sta attraversando un difficile momento connotato da recessione e sfiducia verso investimenti di lungo periodo, automatica reazione del mercato azionario all'euforia imprenditoriale che ha caratterizzato i primi anni del nuovo millennio, periodo altrimenti definito new economy, durante i quali si è potuto registrare l'esplosione della commercializzazione di Internet e il conseguente fenomeno della bolla speculativa delle imprese dotcom. Dal mondo del software libero e dell'open source proviene un'interessante opportunità di rilancio economico per la piccola impresa italiana. Questo lavoro si propone di delineare le dinamiche economiche, organizzative e sociali che hanno caratterizzato l emergere della cosiddetta new economy, e tentare un approfondimento sulle prospettive italiane di sviluppo di un modello economicoproduttivo-sociale della nuova economia molto specifico, basato sull'industria del software non proprietario e la sua effettiva applicabilità alla piccola impresa, con particolare riferimento alla realtà dei distretti industriali in linea con i requisiti competitivi e organizzativi che il nuovo contesto globale impone. Il lavoro è suddiviso in tre parti distinte per temi trattati, tipo di svolgimento e di acquisizione ed uso delle fonti. Nella prima parte si propongono alcuni elementi di base sulla new economy, elementi su cui viene impostata la successiva analisi. Partendo da autori contemporanei come Castells e Formenti e facendo debito riferimento a classici come Weber, Marshall e Thompson, si cercha di definire, sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista sociologico, le dinamiche dell informazionalismo, modello produttivo che si è imposto a partire da almeno un quindicennio. Nel primo capitolo, in particolare, si evidenziano le problematiche relative alla complessità ambientale dovuta alla velocità di innovazione e diffusione delle ICT, ma anche le nuove possibilità a 6

7 disposizione dei vari attori economici della new economy che provengono dall'utilizzo della conoscenza in tutti i processi organizzativi. Nel secondo capitolo vengono introdotti alcuni elementi basilari per una riflessione sulla situazione italiana, con particolare riferimento ai possibili percorsi di sviluppo della piccola impresa guardando al percorso storico evolutivo delle forme organizzative prevalenti che ha portato dall'impresa fordista all emergere del modello giapponese, e alla rivalutazione dei Distretti Industriali. Nel terzo capitolo viene approfondito il tema del Distretto Industriale guardando alle implicazioni delle nuove tecnologie ed evidenziando continuità e discontinuità, opportunità e limiti, sia per il sistema produttivo locale 'distretto' che per la singola impresa. La seconda parte della tesi propone un approccio più specifico alle dinamiche organizzative dell'impresa, con riferimento all'introduzione di quelle soluzioni ICT, in particolar modo legate all'utilizzo di Internet, che sembra poter riuscire a modificare il funzionamento tradizionale favorendo l emersione di nuove strategie. Questa parte introduce la dimensione sociologica dell' informazionalismo, secondo la definizione di Manuel Castells riferita al passaggio evolutivo tecnologico in corso, associata essenzialmente al fenomeno delle comunità virtuali. Tale aspetto ha interessanti ripercussioni economiche in quanto le comunità virtuali possono essere viste anche come strumento strategico per l'impresa, grazie alla facilità con cui riescono a sviluppare processi di divisione del lavoro cognitivo e processi di apprendimento. Alcuni esempi servono per chiarire il punto, come nel caso di Xerox, Amazon e E-bay, che hanno avuto successo trovando un giusto equilibrio tra la funzione relazionale e la funzione produttiva, equilibrio che sembra contraddistinguere da un punto di vista economico la natura di comunità di una realtà produttiva. Nella terza ed ultima parte si tenta un approfondimento empirico su alcune esperienze toscane. Le fonti utilizzate sono soprattutto testimonianze di personaggi appartenenti al mondo politico ed economico, locale e nazionale, raccolte per mezzo di interviste aperte dirette e durante conferenze o convegni. La questione specifica affrontata riguarda l adozione del software libero/open source come opportunità di rilancio per la piccola impresa toscana e i distretti 7

8 industriali. Dopo aver evidenziato la centralità del settore del software nelle dinamiche economico-produttive delle economie nazionali moderne, si ripercorrono i momenti più importanti della storia del settore del software che hanno portato alla sua biforcazione in due famiglie principali: da un lato il sistema proprietario di Microsoft tipico di un'economia di scambio che si regge sulla scarsità delle risorse e sul vantaggio competitivo proveniente dal loro controllo; dall'altro il sistema libero di Linux e Apache tipico invece di un'economia del dono in cui le risorse sono abbondanti e la competizione si muove su dinamiche incentrate sulla reputazione e la capacità di invenzione. Dopo una panoramica del dibattito politico, che assume i tratti di una rivendicazione etica e sociale che anima il confronto economico tra i due modelli produttivi, si cercherà di evidenziare il punto di vista dei fautori del software libero e open source sulle opportunità di questo modello per la piccola impresa distrettuale toscana. Un approfondimento, la ricerca su Arnovalley, offre l occasione di guardare più da vicino alcuni problemi specifici: la necessità per le piccole e medie imprese di muoversi verso un livello di sviluppo tecnologico superiore per lo sviluppo dell'economia, centrato sull utilizzo delle ICT, e il rinnovamento della logica agglomerativa territoriale delle imprese new economy che non perde di centralità neanche quando la comunicazione e le informazioni si muovono soprattutto per vie virtuali. Il quadro emergente fa supporre che esista la possibilità, anche in Italia, di creare anche nuove forme di distretti, centrati sulla produzione di tecnologia digitale o digitali, sul modello della Silicon Valley americana. Nell'ultimo capitolo si cercherà quindi di mettere in luce come l esistenza di forme comunitarie nell organizzazione tradizionale dei distretti costituisca una risorsa in continuità con le opportunità offerte dalle nuove comunità virtuali. Impresa rete e comunità open source possono costituire risorse organizzative decisive nel contesto della competizione globale, ipotizzando un utilizzo delle ICT, da parte delle imprese distrettuali, come risorsa per l accumulazione e la condivisione di conoscenze necessarie alla competizione, come ambiente produttivo di apprendimento, e come incentivo alla creazione di relazioni collaborative in rete. A questo proposito sono portate ad esempio alcune esperienze toscane che si muovo in tale direzione: Faunalia e il Distretto Industriale empolese. In entrambi i casi, quindi sia a livello di singola impresa che di sistema locale di piccole imprese, si sta procedendo con risultati promettenti alla migrazione 8

9 completa da un sistema software e di gestione della conoscenza di tipo proprietario ad un sistema basato sul software libero/open source e ad un modello cooperativo di condivisione della conoscenza. 9

10 Parte I: La conoscenza come valore CAPITOLO 1: New economy e knowledge economy 1.1 New economy: realtà o illusione? Gli ultimi decenni della storia economica mondiale possono essere considerati un periodo di cambiamento generale legato al nuovo livello di sviluppo tecnologico raggiunto dall'umanità. Il termine più diffuso per definire la situazione attuale è new economy o net economy. La letteratura sia economica che organizzativa ha iniziato a trattare il tema della new economy all inizio degli anni 90, in coincidenza con il salto in avanti dell economia americana, che per prima aveva esplorato e valorizzato nuovi 10

11 settori industriali legati alle nuove tecnologie informatiche, che stavano conoscendo il loro più grande sviluppo grazie alla diffusione di Internet. Il consolidarsi della leadership statunitense vede la sua causa principale nello sfruttamento del potenziale produttivo e commerciale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT- Information and communication technology). La storia della new economy si può legare con quella dell eccellenza tecnologica americana. Infatti, proprio gli anni '80-'90 sono caratterizzati dal massiccio investimento in infrastrutture e servizi dedicati allo sviluppo dei nuovi settori ad alto contenuto tecnologico; investimento che ha portato alla liberalizzazione dei mercati e alla globalizzazione del capitale sotto la spinta del governo statunitense. La prima definizione di new economy coincide quindi con quella del settore tecnologico dell ICT: si tratta delle imprese che producono gli strumenti e le applicazioni, hardware e software, i mezzi di calcolo e i mezzi di informazione e di comunicazione, nonché le imprese di servizi connessi alle crescenti applicazioni dell ICT ai più diversi campi economici e sociali. La prima fase della new economy vede un impetuoso incremento degli investimenti in settori ICT. Con il via libera alla commercializzazione di spazi virtuali su Internet, il segnale più impressionante è la moltiplicazione incontrollata del dot.com, un fenomeno che vide un'enormità di aziende commerciali gettarsi a capo fitto nei nuovi spazi creati dalle reti telematiche che inevitabilmente si stavano diramando su tutto il territorio mondiale, mossi dalle grandi aspettative economiche apparentemente offerte dalla rete. I primi anni vedono quindi un proliferare di nuove imprese, soprattutto startup di nuova generazione, effetto di venture capitals o alleanze strategiche, con una marcata impostazione innovatrice basata sull'uso incondizionato delle nuove risorse tecnologiche a disposizione. Gli Stati Uniti per primi hanno visto il fiorire di questo nuovo settore, ma presto il fenomeno dilagò negli altri paesi sviluppati, soprattutto sotto l'iniziativa privata di una nuova tipologia imprenditoriale che non voleva lasciarsi scappare la conquista delle nuove fonti di guadagno 1. 1 Bravo L., "Americanismo e postfordismo", in Dal fordismo alla globalizzazione. Cristalli di tempo politico, Roma, Manifestolibri, 2001, pp ,

12 I profitti delle prime dot.com furono però impressionanti e l'ingresso nei mercati azionari fece crescere il valore di queste imprese in maniera esponenziale ed in brevissimo tempo; le aspettative di guadagno fecero ovviamente affluire numerosi investimenti, quotazioni in borsa e nuove imprese sul mercato ICT. In molti seguirono il trend positivo che si stava creando in tutti i paesi industrializzati, ma ciò che la maggior parte di essi non considerò fu che questo effetto incredibilmente positivo non poteva durare per molto. Infatti, pochi anni dopo il boom economico, a cavallo dell'anno 2000, arrivò il periodo nero della new economy: molte delle imprese che si lanciarono nel nuovo mercato finirono per fallire in poco tempo 2. Come unanimemente osservato dagli intervistati (durante una ricerca effettuata nell'ambito del settore ICT in Toscana, proposta in dettaglio nel capitolo nove), intervistati che si considerano dei sopravvissuti ad uno spietato processo di selezione delle iniziative imprenditoriali; gli errori commessi dalle imprese private furono di natura concettuale, nati da una sopravvalutazione del mercato che si basava sull idea che qualsiasi cosa contenesse il suffisso.com potesse generare business e cambiare le abitudini all acquisto di consumatori e imprese. Come asseriscono l'amministratore delegato 3 della LTC (impresa legata al gruppo DADA) e il responsabile della Novadis.com 4, azienda leader in Toscana per il servizio di infrastrutture per Internet, da me intervistati, molti sono rimasti attratti dalla chimera dei guadagni facili, pochissimi ce l hanno fatta, moltissimi sono tornati alla realtà, alla visione tradizionale della old economy. Si trattava, secondo loro, di un mercato drogato dalle aspettative, che ha sortito guadagni solo nel breve periodo per coloro che hanno saputo sfruttare il momento opportuno, ma che non aveva le fondamenta necessarie per una stabilità duratura nel tempo. Possiamo definire una serie di elementi che hanno contribuito alla crisi della new economy 5 : 2 Formenti C., Not Economy, Milano, Rizzoli, pp , Intervista a Luisa Gallo (24/3/2003) 4 Intervista a Marco Caciulli (24/3/2003) 5 AA.VV, Dall euforia al crollo. La seconda vita della new economy, in Prometeo, volume V, n.20,

13 Una crisi da sovrapproduzione, derivante dalla contraddizione tra crescita illimitata dell offerta (potenzialità tecnologiche, volume d informazioni, ecc.) e limiti reali della domanda. Un inadeguatezza funzionale di parte dell offerta di tecnologie agli effettivi business delle imprese ed alle reali esigenze dei consumatori, legata anche allo sfasamento tra i tempi di produzione dell innovazione e quelli della sua diffusione e metabolizzazione nel corpo sociale. Una minore disponibilità, da parte delle imprese dei comparti tradizionali, ad investire in standard tecnologici dagli esiti incerti ed in servizi dal valore aggiunto solo potenziale, a sua volta derivante dalla congiuntura negativa. Se a questo aggiungiamo la crisi economica di interi paesi come l'ex Unione Sovietica, le crisi medio-orientali, le varie guerre che si sono susseguite in questi anni, si può capire che l'incertezza in cui vivono le imprese non consente all'imprenditoria di avere aspettative di guadagni sicuri che permettano nuovi investimenti su grande scala. L andamento recente delle imprese del settore ICT, dunque, è da inquadrare nel clima di recessione di tutta l'economia internazionale che, manifestatosi già nella primavera del 2001, si è poi pesantemente sostanziato nel crollo degli indici, nella depressione dei consumi e nel calo della produzione, registrati nell autunno 2001 e proseguiti nel corso del La situazione di crisi ha riportato a terra la riflessione sulla nuova economia 6 ; un fenomeno che non era limitato alla sfera dell impresa: la cosiddetta new economy, prima ancora che specifica forma dell economia o semplice comparto merceologico, ha rappresentato un formidabile dispositivo di scomposizione e ricomposizione sociale, delineando un blocco d interessi definito, più che su basi d appartenenza di ceto, dalla comunanza o contiguità di comportamenti e strategie individuali nei confronti del lavoro, del risparmio, degli investimenti. Nella sua fase ascendente, la new economy, secondo l immagine proposta da alcuni studiosi, ha rappresentato una cash cow, una mucca da soldi 7, 6 AA.VV, La new economy fra nuove illusioni e vecchia realtà, in Prometeo, volume V, n.18, gennaio Formenti C., Mercanti di futuro, Torino, Einaudi, pp ,

14 proprio in quanto paradigma tecnologico in grado di forzare la direzione dei mercati e influenzare le scelte degli investitori. Ma ha potuto realizzare ciò in forza di una formidabile capacità combinatoria di potenzialità tecniche, comportamenti innovativi nel lavoro e nell impresa, istanze di cambiamento sociale. La crisi della new economy è da leggersi innanzitutto come cedimento, o rottura, di questo dispositivo d integrazione 8 : sviluppo tecnologico, innovazione sociale, nuovo sistema impresa, investimento di capitale finanziario e azionariato diffuso, non costituiscono più un circuito virtuoso capace di generare benefici per tutte le componenti del sistema. Alcuni cambiamenti di natura tecnologica, organizzativa e gestionale introdotti dalle ICT sono irreversibili, ed è su questi che occorre focalizzare gli strumenti di ricerca e d osservazione analitica. Le imprese che più direttamente operano sul mercato dei beni e dei servizi ICT sono impegnate in una difficile fase di transizione, dalle conseguenze sovente dolorose in termini occupazionali e di redditività. I due intervistati ci confermano 9 infatti che il settore ICT ha visto negli anni 2002 e 2003 un generale fenomeno di decurtazione del personale, dovuto alle ristrettezze economiche in cui versavano la maggior parte delle imprese ed ai cali impressionanti dei ricavi. Nel contempo, è una transizione in cui le medesime imprese stanno selezionando le proprie risorse strategiche, focalizzando i business reali, ottimizzando prestazioni e processi, nella direzione di una crescente razionalità del sistema. Esaurita la stagione della crescita esponenziale e dei guadagni facili, la cui fine è stata certamente accelerata da comportamenti speculativi, gli operatori stanno, finalmente, entrando nell economia, intesa classicamente come agire razionale in condizioni di scarsità di risorse. Troppo frettolosamente entusiasti, analisti della net economy ed operatori di mercato alla continua ricerca di innovazione avevano decretato la fine dell economia dei luoghi come variabile essenziale nei processi produttivi 10. Il battesimo di fuoco della prima grande crisi ha costretto molti a ritornare sui 8 Castells M., L'età dell'informazione Volgere di millennio, Milano, Università Bocconi editore, volume III, traduzioni Egea pp.20-30, Interviste a Luisa Gallo e Marco Caciulli (24/03/2003) 10 Butera F., Il campanile e la rete, in Il Sole 24 ore, 22/4/

15 propri passi, inducendoli a più accorte valutazioni e alla riconsiderazione della rinnovata importanza che il territorio viene assumendo. Può forse sembrare un paradosso: nel momento in cui si esaminano analiticamente i processi di finanziarizzazione e di globalizzazione, il superamento o la forte ridefinizione dei classici confini fisici e politici, l economia dei luoghi torna prepotentemente a far valere il proprio peso. Ma per i più previdenti tra gli imprenditori della new economy, ovvero coloro che hanno saggiamente preferito puntare sulla solidità dei progetti piuttosto che sulle sirene dei facili guadagni di Borsa, questa non è una novità. Fin dal momento di decidere dove aprire la propria sede produttiva essi avevano capito che non si trattava di una scelta neutra e indifferente. La costruzione di capitale sociale, vero punto di forza per i neo-imprenditori delle nuove tecnologie che aggrediscono il mercato, la creazione di comunità, non possono svilupparsi solo attraverso la virtualità della Rete. È indispensabile la vicinanza fisica, il contatto diretto, il comune vissuto delle dinamiche territoriali. Allo stesso modo, un impresa specializzata in attività di consulenza non può che trovarsi vicino al cliente. Serve un mercato del lavoro attrattivo, in cui sia ricca la disponibilità di competenze professionali di tipo dirigenziale e tecnico, con elevati tassi di neo-imprenditorialità e lavoro indipendente 11. È necessaria, superfluo a dirsi, una dotazione strutturale e infrastrutturale adeguata alle esigenze che non sia legata in maniera esclusiva all informatica e alle telecomunicazioni. La presenza di università e organi istituzionali formativi e di ricerca è un'altra condizione necessaria per lo sviluppo generale di un'area. Il vero problema è come adoperarsi affinché questi soggetti facciano coagulo, facciano sistema. Problemi quali la formazione e l aggiornamento professionale non possono essere risolti in proprio, senza confrontarsi con l ipotesi di un interazione sinergica fatta di imprese, università e pubbliche amministrazioni 12. Il nuovo contesto economico sociale muove verso forme strutturali nuove, con maggiore importanza per le dinamiche cooperative e di relazionamento tra 11 Castells M., L'età dell'informazione - La nascita delle società in rete, Milano, Università Bocconi editore, volume I, traduzioni Egea pp.3-6, Castells M., op.cit. pp

16 i vari soggetti di un territorio, senza con questo limitare il raggio di azione del singolo. Fenomeni reticolari tra imprese si stanno sviluppando ovunque, facilitati dall'utilizzo delle ICT, in una logica di accumulo delle conoscenze, come fonte di valore per superare la fase di transizione e proiettarsi verso un futuro competitivo. 16

17 1.2 Informazionalismo e complessità organizzativa L'informazionalismo, ovvero il nuovo fenomeno a cui stiamo assistendo, naturale derivazione della velocità di circolazione dell'informazione nell'era della rete, fa sì che la comunicazione e la condivisione delle conoscenze e dei saperi crei un guadagno condiviso per tutti gli attori che si inseriscono nelle reti; sostanzialmente oggi è impensabile che un'impresa di qualsiasi tipo non debba fare i conti con la rete. Questa è una realtà storica che imposta il paradigma organizzativo su forme e modelli economici diversi dal passato, e che prevede alcuni punti fermi. Riassiumiamoli 13 : reti d'impresa : sotto forme diverse, in diversi contesti e derivanti da espressioni culturali distinte. Reti basate sulla famiglia come in Cina o in Italia settentrionale; reti imprenditoriali che nascono da vivai tecnologici come Silicon Valley; reti gerarchiche sul modello delle keiretsu giapponesi; reti organizzative di unità aziendali decentrate rispetto a grandi imprese precedentemente integrate verticalmente ma ora obbligate ad adattarsi alle realtà del tempo; reti aziendali costituite da clienti e fornitori di una data impresa, inserite in una più grande ragnatela di reti formatasi attorno ad altre società interconnesse in rete; infine reti cross-border derivanti da alleanze strategiche tra imprese e dalle loro reti sussidiarie di sostegno. Strumenti tecnologici (ICT): nuove reti di telecomunicazione; nuovi e potenti desktop computer; dispositivi di elaborazione legati a potenti server; nuovi software applicativi e adattabili; nuovi sistemi di comunicazione mobile che estendono collegamenti online in qualsiasi luogo e momento; linguaggio digitale diffuso tra i nuovi managers e lavoratori. Concorrenza globale: costante ridefinizione di prodotti, processi, mercati e 13 Vaciago E., Vaciago G. La new economy, Bologna, Il Mulino, pp ,

18 input, tra cui capitale e informazione. Lo stato: è sempre presente nella fase di sviluppo e decollo di un'economia, come nell'est asiatico; è agente costituente quando è necessario riconfigurare le istituzioni economiche come nell'unione Europea; è coordinatore, quando le reti territoriali hanno bisogno delle amministrazioni locali per creare quelle sinergie essenziali allo sviluppo dell'innovazione; infine è anche messaggero, quando si tratta di indirizzare un'economia nazionale o l'ordine economico mondiale verso una nuova fase storica, come è accaduto per il governo degli Stati Uniti per la costruzione di autostrade informatiche nel XXI secolo oppure per quanto riguarda la liberalizzazione dei mercati mondiali. Tutti questi elementi si uniscono per generare metaforicamente un singolo immenso organismo che è il simbolo dell'informazionalismo: l'impresa rete. L'economia informazionale costituisce un sistema socio-economico differente dal sistema dell'economia industriale, ma la differenza non sta nelle fonti di aumento della produzione, in quanto, in entrambi i casi, la conoscenza e l'elaborazione di informazioni rappresentano dei fattori cruciali per la crescita economica. Lo possono dimostrare la storia dell'industria chimica basata sulla scienza o la rivoluzione manageriale che ha creato il fordismo. La peculiarità invece risiede nella comprensione del potenziale di produttività dell'economia industriale matura, grazie ad uno spostamento verso un paradigma tecnologico fondato sulle ICT. L'economia informazionale incorpora conoscenze e informazioni in tutti i processi di produzione, gestione e distribuzione, creando la possibilità per le imprese di attuare forme di internazionalizzazione e outsourcing che svelano al capitalismo precedente nuovi campi di conquista, nuove risorse sfruttabili e nuove strade percorribili 14. Le ICT hanno fornito l'infrastruttura sulla quale l'espansionismo capitalista ha poggiato le basi per trasformarsi da mondiale a globale. Tuttavia gran parte della produzione e delle imprese rimane locale e regionale, per questo possiamo dire che la logica dell'informazionalismo non contrasta con quella dell'imprenditorialismo tradizionalmente inteso, ma ne potrebbe essere la conseguente evoluzione. 14 Rullani E., Il valore della conoscenza, in Economia e politica industriale, n.82,

19 Le ICT si attestano attorno al vecchio modello non modificandolo, ma aprendone la strada verso una nuova evoluzione. Il passaggio da industrialismo a informazionalismo, comunque, non è stato e non è così automatico per tutti. L'arrivo della nuova economia ha fatto selezione tra imprese, settori zone e paesi. Chi non si è adattato al nuovo sistema ha subito un crollo decisivo: un esempio calzante può essere quello dell'unione Sovietica che, a causa della rigidità del suo sistema industriale, non si è inserita nel paradigma informazionale e non ha saputo mantenere un valore produttivo ed economico sufficiente continuando nella sua politica individuale 15. Il fenomeno del passaggio da industrialismo a informazionalismo non è paragonabile a nessun'altro evento del passato dell'umanità, neanche al passaggio dall'economia agricola all'economia industriale o alla nascita del settore dei servizi. L'avvento dell'informazionalismo è un evento che pervade tutti i campi dell'agire umano, è qualcosa che interagisce anche con il più piccolo momento della vita quotidiana di ognuno di noi, diffondendosi non solo nel mondo dell'economia, ma nelle vite stesse dei cittadini del villaggio globale. Esistono oggi infatti un'agricoltura informazionale, un'industria informazionale e un terziario informazionale che producono e distribuiscono sulla base di informazioni e conoscenze incorporate nelle varie attività grazie alle ICT 16. Da Max Weber 17 apprendiamo che il capitalismo è l'effetto causato da un fondamento etico che risiede nell'uomo e che produce l'iniziativa imprenditoriale. Esisteva ed ancora esiste uno spirito del capitalismo che ha dato vita all'imprenditorialismo espansionista, un sentimento umano che non poteva essere soppresso. Il capitalismo ha trovato terreno fertile prima in alcuni singoli individui e poi, attraverso un processo selettivo, ha finito per contagiare interi gruppi sociali, fino a diventare la concezione fondamentale del sistema economico mondiale: sorge quindi spontaneo chiedersi se esista uno spirito 15 Balestri A., Devolution, regioni e distretti, Castells M., Galassia Internet, Milano, Feltrinelli, pp Weber M., Die protestantische Ethik und der Geist des Kapitalismus, 1945, traduzione Burresi P., L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, Firenze, Sansoni, pp ,

20 dell'informazionalismo 18 che ha dato la spinta iniziale verso la costruzione delle reti tra imprese. Secondo Castells il fondamento socio-economico non è una nuova cultura o un nuovo sistema di valori, in quanto la diversificazione culturale dei soggetti, facenti parte della rete, e la molteplicità insita nella ragnatela vanno contro un'idea di cultura collettiva unificante. Non si tratta nemmeno di un insieme di istituzioni, in quanto l'impresa rete si snoda in diversi sistemi istituzionali e si plasma nelle più svariate forme organizzative. Ma in effetti esiste un codice culturale comune ai diversi aspetti dell'impresa rete. Tale codice è costituito dalle molte culture, dai molti valori, dalle istituzioni, dalle tradizioni e dalle idee che inducono i partecipanti a muoversi all'interno della rete ed ad adattarsi e trasformarsi al ritmo dell'avvicendarsi dei nuovi attori e delle nuove strutture nell'unità rete. È una cultura, ma una cultura mista, un mosaico di esperienze ed interessi che si intrecciano tra di loro, si scontrano e collaborano, e sono in continua evoluzione. Una realtà sfaccettata, anche virtuale. L'impresa impara a vivere all'interno di questa cultura ed ogni tentativo di stabilizzare la posizione all'interno della rete porta ad una obsolescenza strutturale che è troppo rigida rispetto al sistema variabile dell'informazionalismo. Lo spirito dell'informazionalismo è quindi una forza distruttrice creatrice 19, in cui la complessità è predominante ed irregolare, e si velocizza sempre di più grazie all'incremento della potenza dei calcolatori, che elaborano ed inviano i segnali e al continuo sviluppo di nuovi applicativi software e hardware. Il risultato pratico è una internazionalizzazione della produzione strutturata su reti di imprese che si reggono su alleanze strategiche e che perseguono scopi comuni, prediligendo lo scambio informativo e la cooperazione al posto dell'individualismo economico tipico dell'impresa fordista. La forma che il nuovo sistema economico assume è quella di una ragnatela che cambia costantemente forma sia nel complesso sia a livello di singolo nodo, in quanto ogni nuova impresa o società che si inserisce va ad occupare un posto nel territorio mondiale in base a caratteristiche di vantaggio 18 Castells M., L'età dell'informazione - La nascita delle società in rete, Milano, Università Bocconi editore, volume I, traduzioni Egea pp.30-31, Castells, op.cit, p 35 20

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni corso di laurea in Strategie di Comunicazione Storia dell Impresa - lezione 2.03.2015 L IMPRESA come PARADIGMA STORICO Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni L immagine d apertura

Dettagli

La selezione e la formazione on-line come supporto alla gestione del capitale intellettuale

La selezione e la formazione on-line come supporto alla gestione del capitale intellettuale La selezione e la formazione on-line come supporto alla gestione del capitale intellettuale di Alberto Boletti INTRODUZIONE Lo studio dell organizzazione aziendale ha sempre suscitato in me una forte curiosità,

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

profilo dna team clienti

profilo dna team clienti CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Capitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat

Capitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat Capitale Intangibile Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat 1 Introduzione L Impresa deve affrontare sfide sempre più complesse e spesso l

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

La comunicazione economico-finanziaria

La comunicazione economico-finanziaria La comunicazione economico-finanziaria Università di Urbino La comunicazione economico-finanziaria E il complesso delle comunicazioni effettuate attraverso qualsiasi canale di diffusione dalla direzione

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione

Dettagli

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

ICT 2015 - Information and Communications Technologies

ICT 2015 - Information and Communications Technologies Avviso: ICT-10-2015 Programma Horizon 2020 ICT 2015 - Information and Communications Technologies H2020-ICT-2015 Data di apertura 15-10-2014 Data di pubblicazione 23-07-2014 Data di scadenza Date 14-04-2015

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

L IT a supporto della condivisione della conoscenza

L IT a supporto della condivisione della conoscenza Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un

Dettagli

Il costo d impresa nel non fare relazioni pubbliche in un periodo di crisi

Il costo d impresa nel non fare relazioni pubbliche in un periodo di crisi Il costo d impresa nel non fare relazioni pubbliche in un periodo di crisi Toni Muzi Falconi Methodos SpA New York University Firenze, 17 maggio 2009 Alla fine del secolo scorso lo sviluppo delle nuove

Dettagli

Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.

Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips. Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.com STUDI E VERIFICHE DI FATTIBILITÀ... 2 PROGETTAZIONE MECCANICA...

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Thinkalize. Il nuovo creatore dell innovazione.

Thinkalize. Il nuovo creatore dell innovazione. Thinkalize. Il nuovo creatore dell innovazione. Come nasce il progetto? La necessita, il desiderio di cambiare le regole e di dettarne di nuove verso un modo contemporaneo di fare impresa, ha dato vita

Dettagli

Danais s.r.l. Profilo Aziendale

Danais s.r.l. Profilo Aziendale Danais s.r.l. Profilo Aziendale Danais s.r.l. Marzo 2013 Indice Caratteri identificativi della società... 3 Gli ambiti di competenza... 3 Edilizia... 3 Mercati di riferimento... 4 Caratteristiche distintive...

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

Software Libero. Terra Futura - Firenze

Software Libero. Terra Futura - Firenze Cosa è il Software Libero Terra Futura - Firenze Simone Piccardi: piccardi@softwarelibero.it April 10, 2005 1 L Associazione Software Libero L Associazione Software Libero, è una associazione culturale

Dettagli

LAVORO DI GRUPPO. Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali

LAVORO DI GRUPPO. Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali LAVORO DI GRUPPO Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali Esistono molti manuali e teorie sulla costituzione di gruppi e sull efficacia del lavoro di gruppo. Un coordinatore dovrebbe tenere

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende ! "#$%&"'$(&)*++,%#,"'"(&("##&-"!"# "!$"#% "#. "/$)#&,0$($'$&01,%2"3&,0&&0 "3&$0("'"*03&,0$&)#$2&01,%2"#&4&!!" 5 "+&"0&1&-"3&,0$($')&)#$2"&01,%2"#&4, "3&$0("'$ &0(&4&(*"3&,0$$'"0"'&)&($'$+,))&6&'&"%$$

Dettagli

COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE

COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE PROF. VALTER CANTINO 1 L AZIENDA Soggetto unitario composto di più elementi diversi

Dettagli

Lo Standing adeguato per l inserimento in azienda

Lo Standing adeguato per l inserimento in azienda Lo Standing adeguato per l inserimento in azienda LE TEMATICHE Il contesto competitivo Le competenze delle nuove imprese Gli obiettivi di sopravvivenza e di successo Come scegliere il personale Requisiti

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Parte 1 La strategia di espansione internazionale

Parte 1 La strategia di espansione internazionale Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XVI XVIII Parte 1 La strategia di espansione internazionale Capitolo 1 L internazionalizzazione delle imprese: scenari e tendenze

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA

Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA CAPITOLO 2 Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA 2.1.Cosa muove i mercati? Il primo passo operativo da fare nel trading è l analisi del sentiment dei mercati. Con questa espressione faccio riferimento al livello

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting. Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle

Dettagli

Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI

Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Rimini, 11 ottobre 2013 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private Equity? Quali sono gli obiettivi

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.

condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni

Dettagli

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013 I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale Roma, 17 settembre 2013 Intervento di Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria Signore e Signori, buongiorno. Grazie a tutti voi per

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

Il noleggio crea ricchezza ed aiuta le vendite. Il noleggio dei beni strumentali.

Il noleggio crea ricchezza ed aiuta le vendite. Il noleggio dei beni strumentali. Il noleggio crea ricchezza ed aiuta le vendite. Il noleggio dei beni strumentali. Franco De Michelis - Direttore Generale Assodimi Assonolo Il noleggio dei beni strumentali. Una nuova opportunità di business,

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico.

Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico. Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico. Assumersi responsabilità. Con provvedimenti energeticamente efficienti. L efficienza energetica è una strategia efficace per la protezione

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo in rete Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo

Dettagli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli COLLANA FINANZAEDIRITTO IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli Grazia Strano, Sergio Rosato, Luca Torri

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

una forza creativa si fonda anche sulla capacit di condividere valori e traguardi.

una forza creativa si fonda anche sulla capacit di condividere valori e traguardi. la forza di un idea una forza creativa si fonda anche sulla capacit di condividere valori e traguardi. una forza creativa Comer Group, da gruppo di aziende operanti nel settore della trasmissione di potenza,

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. Nome soluzione Ruven S.r.l. Settore: Cosmetica Descrizione Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. MediaFile

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

LAB. Dalle startup la spinta alla crescita IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014. A piccoli passi verso il successo

LAB. Dalle startup la spinta alla crescita IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014. A piccoli passi verso il successo IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014 Dalle startup la spinta alla crescita Dall informatica alla ricerca scientifica A piccoli passi verso il successo 2 4 5 Imprese che

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

PowerSchedo. Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas. For further information: www.mbigroup.it

PowerSchedo. Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas. For further information: www.mbigroup.it PowerSchedo Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas For further information: Introduzione PowerSchedO è uno strumento software di supporto alle decisioni per problemi nel settore

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Milano, via Savona 15. Lunedì, 15 marzo, ore 16.00 Dr. Franco Bernabè

Milano, via Savona 15. Lunedì, 15 marzo, ore 16.00 Dr. Franco Bernabè EVENTO OLIVETTI Milano, via Savona 15 Lunedì, 15 marzo, ore 16.00 Dr. Franco Bernabè Buon giorno a tutti, è per me un piacere oggi partecipare a questo evento organizzato per la presentazione della nuova

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

LA FINANZA SOSTENIBILE

LA FINANZA SOSTENIBILE www.abi.it News LA FINANZA SOSTENIBILE Nell'ambito del Forum per la finanza sostenibile - associazione multistakeholder la cui mission è quella di promuovere la cultura della responsabilità sociale nella

Dettagli