R = 2.2 kω / 100 kω Tensione di alimentazione picco-picco ε = 2 V (R int = 600 Ω)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "R = 2.2 kω / 100 kω Tensione di alimentazione picco-picco ε = 2 V (R int = 600 Ω)"

Transcript

1 Strumentazione: oscilloscopio, generatore di forme d onda (utilizzato con onde sinusoidali), 2 sonde, basetta, componenti R,L,C Circuito da realizzare: L = 2 H (±10%) con resistenza in continua di R L =170Ω (±10%) C = 1.5 nf (±10%) R = 2.2 kω / 100 kω Tensione di alimentazione picco-picco ε = 2 V (R int = 600 Ω) Valore della pulsazione per cui si attende che il circuito sia in condizioni di risonanza: ω 0 = 1/ (LC) = rad/s corrispondente a ν = ω 0 /(2π) = 2.9 khz. Intervallo di frequenze in cui realizzare le misure: ~200 Hz ~100 khz campionando ad intervalli più fini la regione della risonanza 1

2 V i (V) Misure da effettuare con l oscilloscopio collegando i 2 canali con la ddp ai capi del generatore e quella sulla resistenza R per i 2 valori a disposizione: (in rosso si indicano le grandezze misurate, in verde quelle calcolate) f.s. (V) T (s) f.s. (s) ν (Hz) ω (rad /s) ω/ω 0 ± σ(ω/ω 0 ) V o (V) f.s. (V) A=V o /V i ± σ(v/v 0 ) ΔT (s) f.s. (s) φ± σ(φ)= 360 ΔΤ/Τ (deg) Verificare per ogni misura il valore della tensione di ingresso (che potrebbe variare poiché si utilizza l uscita da 600 Ω del generatore di forme d onda) 2

3 Ancora sulle misure di fase: Consideriamo un segnale di ingresso sinusoidale e per semplicità prendiamo la fase iniziale φ 0 = 0: V i = V 0i cosωt Il segnale di uscita è sfasato di φ rispetto a V i : V o = V 0o cos(ωt+φ) e supponiamo che φ = -90. V o è in anticipo o in ritardo rispetto a V i? Per t=0: V i = V 0i (l ingresso è massimo) mentre V o = V 0o cos(-90 )=0 non è massimo ma è minimo. Il massimo del segnale di uscita si ha per ωt = 90 ovvero per t>0 quindi il segnale di uscita è in ritardo (vedere figura) rispetto a V i. Vi Si misura Δt = t ingresso t uscita <0 in Vo accordo con φ = 360 Δt/T <0 = Δt T Se φ = 90 V o è in anticipo rispetto a V i t(sec) e Δt = t ingresso t uscita >0 in accordo con φ = 360 Δt/T >0 = 90.

4 Richiami sul formalismo in alternata: Le grandezze in regime alternato si rappresentano con numeri complessi. Per es. una corrente in regime sinusoidale i = i 0 cos(ωt+φ) si rappresenta come I = I 0 e jωt dove I 0 = i 0 e jφ = i 0 (cosφ+j sinφ) I = I 0 e j(ωt+φ) Il modulo è i 0 è il massimo valore della corrente; l argomento φ è l angolo di fase che determina il valore di i(t) per t=0; ω è la pulsazione che è legata alla frequenza: ω = 2πν che rappresenta il numero di oscillazioni complete di i(t) in 1 sec. La corrente può essere rappresentata come un vettore rotante attorno ad O con velocità angolare ω e la legge secondo cui varia la sua proiezione lungo l asse x in funzione di t rappresenta la grandezza fisica i = i 0 cos(ωt+φ) 4 O

5 Comportamento degli element R, L, C in regime sinusoidale Resistenza: V=RI la differenza di fase tra corrente e tensione è nulla essendo R un numero reale indipendente dalla frequenza e Z R = R 5 Condensatore: 1 1 V = q/c = i( t ) dt I C = C L impedenza complessa del condensatore è V/I =V 0 /I 0 = Z C (ω) = 1/(jωC) = 0 e jω t 1 ωc I 0 = e jω C La tensione è in ritardo di fase costante di 90 rispetto alla corrente. Il condensatore presenta reattanza per corrente continua ω = 0. d jωt jωt jωt Induttanza: V = Ldi/dt = L ( I 0 e ) = jli 0ωe = jωli = V0e dt L impedenza complessa dell induttanza è: jπ 2 V/I = Z L (ω) = jωl= ω Le La tensione è in anticipo di fase costante di 90 rispetto alla corrente dt e π j 2 jω t I = = jω C V 0 e jω t

6 Analisi del circuito RLC serie: La funzione di trasferimento è un numero complesso: A(ω) = V o /V i = Z R /(Z R +Z L +Z C ) = 1/[1+(Z L +Z C )/Z R ] = 1/{1+j /R[ωL-1/(ωC)]} Il suo modulo è A (ω) = (A * A) = 1/{1+[ωL-1/(ωC)] 2 /R 2 } 1/2 La fase è data da: tan φ = - [ωl-1/(ωc)]/r Per ωl = ωc ovvero per ω 0 = 1/ (LC) il circuito è in condizioni di risonanza e si comporta come se fosse puramente resistivo: A(ω 0 ) = A max = 1 e lo sfasamento tra segnale di ingresso ed uscita è nullo φ = 0. 6 Quindi per riconoscere la frequenza di risonanza (in realtà per gli errori sperimentali si avrà u(n intervallo di frequenze): V o deve essere massimo V o e V i devono essere in fase Prima di cominciare le misure si verifichi che V o ha l andamento atteso (cresce e diminuisce all aumentare della frequenza)

7 La larghezza della risonanza è ω 2 -ω 1 = differenza delle pulsazioni per cui I(ω 1,2 )/I max = 1/ 2. Si vede che ω 2 -ω 1 = R/L e si definisce il fattore di merito: Q = ω 0 /(ω 2 -ω 1 )= 1/R* (L/C) = 1/(ω 0 RC) = ω 0 L/R Valori elevati di Q restringono la larghezza di banda B = (ω 2 -ω 1 )/(2π) aumenta la selettività del circuito rispetto alle frequenze (S = 1/B). Se Q>10 ω 2 ~ω 1 ~ ω 0 e Q~ ω 0 /(ω 1,2 - ω 0 ) e B = ω 0 / (2πQ) = R/(2πL) B è funzione solo di R e L e non di C e variando C si varia solo la frequenza di risonanza ( sintonia ) e non la larghezza di banda Si trova: A (ω) = 1/{1+Q 2 [ω/ω 0 - ω 0 /ω] 2 } 1/2 e tan φ = - Q[ω/ω 0 - ω 0 /ω] Tuttavia R non è l unica resistenza presente nel circuito! L induttanza presenta una resistenza R L in continua (ν=0) che vale 170Ω per quella utilizzata in laboratorio ma per effetto pelle aumenta con ν 7

8 8 Effetto pelle: in corrente alternata il modulo del campo magnetico generato dalla stessa corrente rende la densità di corrente non uniforme nella sezione del conduttore. Dato un conduttore cilindrico esso può essere suddiviso in tanti conduttori di ugual area coassiali in parallelo tra loro. Il flusso concatenato col singolo conduttore dφ elementare diminuisce con la distanza dal centro (è massimo nel conduttore centrale e minimo per il conduttore più esterno e poiché dl = dφ/i per ogni conduttore dl è minore per i conduttori più esterni e la corrente alternata è maggiore per i conduttori periferici dove la reattanza Z L = jωl è minore che per i conduttori centrali L effetto pelle aumenta con la frequenza ν perché con essa aumenta il valore della reattanza induttiva rispetto alla resistenza e quindi cresce la disuniformità della corrente. L effetto diminuisce con la resistività

9 Analisi del circuito RLC serie considerando la resistenza totale R T = R+R L : Si ottiene: A = 1/{[R T /R + j/r[ωl-1/(ωc)]} E quindi A = 1/{[(R T /R) 2 + [ωl-1/(ωc)] 2 /R 2 } 1/2 e tan φ = - [ωl-1/(ωc)]/r T Inoltre utilizzando il fattore di merito Q = ω 0 L/R T = 1/(ω 0 R T C) : A (ω) = 1/{R T2 /R 2 +Q 2 [ω/ω 0 - ω 0 /ω] 2 } 1/2 e tan φ = - Q [ω/ω 0 - ω 0 /ω] V i Osserviamo che la resistenza di ingresso del generatore (600Ω) non interviene nella espressione della funzione di trasferimento poiché si misura V i ai capi del generatore (inclusa R int ) 9

10 Funzioni attese e misurate Effetto pelle per R = 2.2kΩ e R=100 kω ma con R T > 7KΩ si spiega la curva sperimentale! 10 Attenzione: curve e misure sono per R int = 50 Ω

11 Si può avere una misura di L e R T seguendo 2 metodi: A (ω) = 1/{R T2 /R 2 +Q 2 R T2 /R 2* [ω/ω 0 - ω 0 /ω] 2 } 1/2 e tan φ = - Q [ω/ω 0 - ω 0 /ω] dove Q = ω 0 L/R T In condizioni di risonanza: ω = ω 0 = 1/ (LC) A = A max e φ = 0 Misurata la pulsazione in condizioni di risonanza (ω 0 ) mis si ottiene: L = 1/(ω 0 2 mis C) e A max = R/R T R T = R/max(V o /V i ) E possibile ottenere questi valori anziché a partire da un unico valore di frequenza da un intervallo intorno alla regione di risonanza mediante un fit lineare. Chiamo: ω/ω 0 = x e tanφ = y y = m (x-1) con m = d/dx[q(1/x-x)] x=1 = =-Q(1/x 2 +1) x=1 = -2Q y = -2Q(x-1) = -(2L/R T )ω + 2/R T (L/C) = -Aω+B Si esegua il fit lineare per ω [1/5ω 0,5ω 0 ] ottenendo così 2L/R T = A e 2/R T (L/C)=B R T = 2A/(CB 2 ) e L = AR T /2 = A 2 /(CB 2 ) e rispettivi errori Oltre ai metodi già incontrati di misura di R e C abbiamo un metodo di misura 11 di induttanze

ω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2

ω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2 . Studio della loro risposta ad un onda quadra 1 Filtri elettrici ideali: sono quadrupoli che trasmettono un segnale di ingresso in un certo intervallo di frequenze ovvero esiste una banda di pulsazioni

Dettagli

Capacità parassita. Quindi ci si aspetta che la funzione di trasferimento dipenda dalla frequenza

Capacità parassita. Quindi ci si aspetta che la funzione di trasferimento dipenda dalla frequenza Esperienza n. 10 Partitore resistivo e sua compensazione in c.a. Partitore resistivo-capacitivo Partitore resistivo: abbiamo visto che in regime di corrente continua il rapporto di partizione è costante:

Dettagli

cos( ωt + ϕ)= Re v t = V o e jωt cos ωt + ϕ vt ()=V o e jϕ che è un numero complesso costante, di modulo V O ed e jωt = cos ωt + j sinωt

cos( ωt + ϕ)= Re v t = V o e jωt cos ωt + ϕ vt ()=V o e jϕ che è un numero complesso costante, di modulo V O ed e jωt = cos ωt + j sinωt . METODO SIMBOLIO, O METODO DEI FASORI..Introduzione Questo metodo applicato a reti lineari permanenti consente di determinare la soluzione in regime sinusoidale solamente per quanto attiene il regime

Dettagli

1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO. i(t) = v(t) / R = V M / R sen ωt i(t) = I M sen ωt I(t) = I M e jωt

1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO. i(t) = v(t) / R = V M / R sen ωt i(t) = I M sen ωt I(t) = I M e jωt 1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO i(t) Tensione applicata : v(t) v(t) = V M sen ωt V(t) = V M e jωt : vettore ruotante che genera la sinusoide RESISTORE i(t) = v(t) / R = V M / R sen

Dettagli

Misure con circuiti elettrici

Misure con circuiti elettrici Misure con circuiti elettrici Samuele Straulino Laboratorio di Fisica II - S.S.I.S. 2008 2009 http://hep.fi.infn.it/ol/samuele/dida.php Descriverò in particolare questi aspetti: comportamento a regime

Dettagli

Note sui circuiti a corrente alternata

Note sui circuiti a corrente alternata Note sui circuiti a corrente alternata Versione provvisoria. Novembre 018 1 Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Indice 1 Corrente alternata 1.1 Circuito

Dettagli

Prerequisiti e strumenti matematici e fisici per l elettronica delle telecomunicazioni I FASORI

Prerequisiti e strumenti matematici e fisici per l elettronica delle telecomunicazioni I FASORI Ing. Nicola Cappuccio 214 U.F.5 ELEMENTI SCIENTIFICI ED ELETTRONICI APPLICATI AI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI 1 RIEPILOGO rappresentazione z = ρcos θ+ jρsin θ somma di due complessi con al regola del parallelogramma

Dettagli

Fondamenti di fisica

Fondamenti di fisica Fondamenti di fisica Elettromagnetismo: 6-7 Circuiti in corrente alternata Tensioni e correnti alternate Vettori di fase, valori quadratici medi Potenza media Sicurezza nei circuiti domestici Circuiti

Dettagli

Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un. segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge

Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un. segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge I segnali sinusoidali Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge del seguente tipo u = U sen( ω t+ ϕ ) Figura A andamento

Dettagli

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Esercizio 1 (7 punti): Nella regione di spazio compresa tra due cilindri coassiali

Dettagli

Oscillazioni LC Applicando la legge di Faraday: ma Φ B. in direzione I. ovvero. La soluzione di questa equazone e:

Oscillazioni LC Applicando la legge di Faraday: ma Φ B. in direzione I. ovvero. La soluzione di questa equazone e: Oscillazioni Applicando la legge di Faraday: E d l d ma Φ B con d l in direzione d E dl ovvero ovvero d + q / n base alla nostra scelta di polarizzazione di pero', si ha' che: dq Segue che: A d d q Allora,

Dettagli

ANALISI DEI CIRCUITI IN REGIME SINOIDALE [ ing. R. STORACE ]

ANALISI DEI CIRCUITI IN REGIME SINOIDALE [ ing. R. STORACE ] ANALISI DEI CIRCUITI IN REGIME SINOIDALE [ ing. R. STORACE ] Nel corso del 3 anno abbiamo studiato i circuiti puramente resistivi e abbiamo calcolato la tensione tra 2 punti qualunque, le correnti nei

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

Potenze in regime sinusoidale. Lezione 4 1

Potenze in regime sinusoidale. Lezione 4 1 Potenze in regime sinusoidale Lezione 4 1 Definizione di Potenza disponibile Generatore di segnale Z g = Rg + j Xg Potenza disponibile P d V V = = 4R 8R oe om g g Standard industriale = R = 50 Ω Lezione

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è P 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

COMPORTAMENTO DI UN CONDENSATORE AL VARIARE DELLA FREQUENZA

COMPORTAMENTO DI UN CONDENSATORE AL VARIARE DELLA FREQUENZA COMPORTAMENTO DI UN CONDENSATORE AL VARIARE DELLA FREQUENZA Per studiare il comportamento in frequenza di un condensatore ho usato un circuito costituito da un resistore in serie ad un condensatore alimentato

Dettagli

α =ωt. =ωr in senso antiorario, dove ω indica la velocità angolare. Supponiamo che al tempo t 0

α =ωt. =ωr in senso antiorario, dove ω indica la velocità angolare. Supponiamo che al tempo t 0 Studio cinematico del moto armonico di un punto materiale per la determinazione di due relazioni utili all analisi di circuiti in corrente alternata. prof. Dario Benetti 1 Introduzione. In riferimento

Dettagli

Elettrotecnica Esercizi di riepilogo

Elettrotecnica Esercizi di riepilogo Elettrotecnica Esercizi di riepilogo Esercizio 1 I 1 V R 1 3 V 2 = 1 kω, = 1 kω, R 3 = 2 kω, V 1 = 5 V, V 2 = 4 V, I 1 = 1 m. la potenza P R2 e P R3 dissipata, rispettivamente, sulle resistenze e R 3 ;

Dettagli

R e R L. La soluzione per i(t) é quindi identica alla soluzione per Q(t) nel caso di un circuito RC, a meno delle dette sostituzioni:

R e R L. La soluzione per i(t) é quindi identica alla soluzione per Q(t) nel caso di un circuito RC, a meno delle dette sostituzioni: Circuiti L/LC Circuiti L La trattazione di un circuito L nel caso in cui venga utilizzato un generatore di tensione indipendente dal tempo é del tutto analoga alla trattazione di un circuito C, nelle stesse

Dettagli

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha 1 easy matematica CORRENI ALERNAE Consideriamo una bobina ruotante, con velocità angolare ω costante all'interno di un campo magnetico uniforme B. Gli estremi della spira sono collegati a due anelli chiamati

Dettagli

9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di (1) dt La costante di tempo èτ

9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di (1) dt La costante di tempo èτ 9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di L Ri cos( t) () dt La costante di tempo èτ L / R ms / 5s ; la soluzione della () è 5t i( t) Ke Acos(t θ ) () Sia A θ il fasore corrispondente alla risposta

Dettagli

I j e jarctag. ovvero. ESERCIZIO 7.1: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori.

I j e jarctag. ovvero. ESERCIZIO 7.1: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori. EEO 7.: Determinare le espressioni temporali sinusoidali relative alle grandezze rappresentate dai seguenti fasori. 0 8e 3+ 4 ( 5 isulta necessario applicare le trasformazioni fra espressione polare ed

Dettagli

LA CORRENTE ALTERNATA

LA CORRENTE ALTERNATA CAPITOLO 39 LA COENTE ALTENATA L ALTENATOE È la legge di Faraday-Neumann, perché in linea di principio l alternatore è costituito da una spira che viene fatta ruotare all interno di un campo magnetico.

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici Sergio Benenti Prima versione settembre 2013 Revisione settembre 2017? ndice 21 Circuito elettrico elementare

Dettagli

Circuiti Elettrici Lineari Sinusoidi e fasori

Circuiti Elettrici Lineari Sinusoidi e fasori Facoltà di Ingegneria Uniersità degli studi di Paia Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica Circuiti Elettrici Lineari Sinusoidi e fasori Circuiti Elettrici Lineari a.a. 08/9

Dettagli

Esercizi aggiuntivi Unità A2

Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi svolti Esercizio 1 A2 ircuiti in corrente alternata monofase 1 Un circuito serie, con 60 Ω e 30 mh, è alimentato con tensione V 50 V e assorbe la corrente 0,4 A. alcolare:

Dettagli

Analisi in regime sinusoidale (parte II)

Analisi in regime sinusoidale (parte II) Appunti di lettrotecnica Analisi in regime sinusoidale (parte ) Analisi di circuiti elementari in regime sinusoidale... ntroduzione... esistore a terminali... nduttore a terminali...3 ondensatore a terminali...5

Dettagli

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE 1. Il flusso del vettore B 2. La legge di Faraday-Neumann-Lenz 3. Induttanza e autoinduzione 4. I circuiti

Dettagli

La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli relativi.

La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli relativi. Corso di Laurea in Matematica Seconda prova in itinere di Fisica (Prof. E. Santovetti) 13 gennaio 016 Nome: La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli

Dettagli

Oscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie)

Oscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie) III a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II Oscillazioni libere e risonanza di un circuito LC-serie (Trattazione analitica del circuito LC-serie) Con questa breve nota si vuole fornire la trattazione

Dettagli

EdmondDantes. 19 July 2010

EdmondDantes. 19 July 2010 EdmondDantes RISONANZA SERIE 19 July 2010 Introduzione Il fenomeno della risonanza può manifestarsi solo in circuiti che presentano proprietà induttive-capacitive In un circuito esclusivamente ohmico-induttivo

Dettagli

Risonatori a microonde

Risonatori a microonde Risonatori a microonde Corso di Componenti e Circuiti a Microonde Ing. Francesco Catalfamo 11 Ottobre 6 Indice Circuiti risonanti serie e parallelo Fattore di qualità esterno: Q e Risonatori realizzati

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board

Dettagli

Lez Dai segnali nel dominio del tempo a studio di segnali nel dominio della frequenza.

Lez Dai segnali nel dominio del tempo a studio di segnali nel dominio della frequenza. Lez. 09-3-3 Dai segnali nel dominio del tempo a studio di segnali nel dominio della frequenza. Consideriamo ora un circuito elettrico alimentato da un generatore di f.e.m composto dalla serie di una R,

Dettagli

Laurea di I Livello in Ingegneria Informatica

Laurea di I Livello in Ingegneria Informatica Laurea di I Livello in Ingegneria Informatica Sede di Mantova TEORIA DEI CIRCUITI II prova in itinere 3.2.2003 Problema I Nel circuito indicato in figura si ha v 1 = 10 cos (1000 t sec ) V Determinare

Dettagli

Lez.19 Rifasamento e risonanza. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 19 Pagina 1

Lez.19 Rifasamento e risonanza. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 19 Pagina 1 Lez.19 Rifasamento e risonanza Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 19 Pagina 1 Rifasamento Nel trasporto dell energia elettrica lungo le reti di

Dettagli

Verifica scritta di Fisica Classe V

Verifica scritta di Fisica Classe V Liceo Scientifico Paritario R. Bruni Padova, loc. Ponte di Brenta, 19/01/2019 Verifica scritta di Fisica Classe V Soluzione Risolvi 4 degli 8 quesiti proposti. Ogni quesito vale 25 p.ti. 1. Una sbarra

Dettagli

Principi di ingegneria elettrica. Reti in regime sinusoidale. Lezione 13 a. Impedenza Ammettenza

Principi di ingegneria elettrica. Reti in regime sinusoidale. Lezione 13 a. Impedenza Ammettenza Principi di ingegneria elettrica Lezione 3 a Reti in regime sinusoidale mpedenza Ammettenza Legge di Ohm simbolica n un circuito lineare comprendente anche elementi dinamici (induttori e condensatori)

Dettagli

INDUZIONE E AUTOINDUZIONE

INDUZIONE E AUTOINDUZIONE E possibile avere un effetto analogo anche in un singolo circuito Un circuito percorso da una corrente variabile può indurre una f.e.m., e quindi una corrente indotta su se stesso, in questo caso il fenomeno

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA

LEZIONE DI ELETTRONICA LEZIONE DI ELETTRONICA Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale 2 MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale,

Dettagli

v(t) = V M sin(ωt + γ) = V M

v(t) = V M sin(ωt + γ) = V M . ELETTROTECNICA FASORI Eccitiamo il seguente circuito con una forzante sinusoidale: Dove V M è il valore di picco e γ è la fase iniziale. Trasformiamo in forma euleriana la funzione: v(t) = V M sin(ωt

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica Soluzione del Problema Per t < 0 il circuito da considerare è il seguente: gv v R Applicando la KCL al nodo superiore si ottiene l equazione: Si ha inoltre v (0 ) gv (0 ) v (0 ) v (0 ) R 0 R g 0 00 00

Dettagli

Impiego dell oscilloscopio e del generatore di funzioni

Impiego dell oscilloscopio e del generatore di funzioni Esercitazioni Lab - Impiego dell oscilloscopio e del generatore di funzioni 1 Impiego dell oscilloscopio e del generatore di funzioni Esercitazioni Lab - Impiego dell oscilloscopio e del generatore di

Dettagli

Corso di Sistemi Prof. Aniello Celentano anno scolastico 2015/2016 ITIS G. Ferraris (NA)

Corso di Sistemi Prof. Aniello Celentano anno scolastico 2015/2016 ITIS G. Ferraris (NA) I Numeri complessi I numeri complessi sono costituiti da una coppia di numeri reali (a,b). Il numero reale a è la parte reale, mentre b è la parte immaginaria. La parte immaginaria è sempre accompagnata

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica 22.0.206 Problema Con riferimento al circuito in figura, nel quale entrambi gli interruttori si aprono all istante t = 0, determinare l espressione di i(t) (per ogni istante di tempo t) e rappresentarne

Dettagli

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce

Dettagli

Problemi sulle reti elettriche in corrente alternata

Problemi sulle reti elettriche in corrente alternata Problemi sulle reti elettriche in corrente alternata Problema 1: alcolare l andamento nel tempo delle correnti i 1, i 2 e i 3 del circuito di figura e verificare il bilancio delle potenze attive e reattive.

Dettagli

Consideriamo ora circuiti in cui siano presenti più componenti. Circuito ohmico-induttivo R-L con resistenza e reattanza in serie.

Consideriamo ora circuiti in cui siano presenti più componenti. Circuito ohmico-induttivo R-L con resistenza e reattanza in serie. Circuiti RC ed RL Consideriamo ora circuiti in cui siano presenti più componenti. Circuito ohmico-induttivo R-L con resistenza e reattanza in serie. Figura A In figura vi è lo schema riferito ad un generatore

Dettagli

Figura 1 Figura 2. Dati : f = 45 Hz, V c = 350 V, R = 22, L 1 = 16 mh, L 2 = 13 mh.

Figura 1 Figura 2. Dati : f = 45 Hz, V c = 350 V, R = 22, L 1 = 16 mh, L 2 = 13 mh. 1 2 3 I U 1 2 Un utilizzatore trifase (U) è costituito da tre impedenze uguali, ciascuna delle quali è mostrata nella figura 2, collegate a triangolo ed è alimentato da una linea trifase caratterizzata

Dettagli

Resistenze campione. 3 terminali: L, H e G (connesso a scatola) C HG , C LG. capacità verso scatola (C HG < C LG ) C GT

Resistenze campione. 3 terminali: L, H e G (connesso a scatola) C HG , C LG. capacità verso scatola (C HG < C LG ) C GT 3 terminali: L, H e G (connesso a scatola) C HG, C LG capacità verso scatola (C HG < C LG ) C GT capacità tra scatola e potenziale di terra (potenziale dei conduttori circostanti) Le correnti che attraversano

Dettagli

Quindi la potenza istantanea risulta data dalla somma di una componente costante P e di una componente a frequenza doppia (2ω) p f(t)

Quindi la potenza istantanea risulta data dalla somma di una componente costante P e di una componente a frequenza doppia (2ω) p f(t) = R + jx reale immag. jx = = = v i = arctg ( X R ) Calcolo della POTENA ISTANTANEA fornita al carico ϕ R + V p(t) = v(t) i(t) = V M sen(ωt + v ) I M senωt + i ) = V M I M sen(ωt + v ) sen(ωt + i ) Utilizzando

Dettagli

III Esperienza: 2-3 Aprile Circuiti RC ed RC in regime sinusoidale Circuiti attenuatori passa banda

III Esperienza: 2-3 Aprile Circuiti RC ed RC in regime sinusoidale Circuiti attenuatori passa banda III Esperienza: 2-3 Aprile 204 Circuiti RC ed RC in regime sinusoidale Circuiti attenuatori passa banda Scopo dell esperienza: studio dei circuiti CR ed RC in corrente alternata, studiandone il comportamento

Dettagli

Esercizi sulle reti elettriche in corrente alternata (parte 1)

Esercizi sulle reti elettriche in corrente alternata (parte 1) Esercizi sulle reti elettriche in corrente alternata (parte ) Esercizio : alcolare l andamento nel tempo delle correnti i, i 2 e i 3 del circuito in figura e verificare il bilancio delle potenze attive

Dettagli

Corso di Sistemi Prof. Aniello Celentano anno scolastico 2015/2016 ITIS G. Ferraris (NA)

Corso di Sistemi Prof. Aniello Celentano anno scolastico 2015/2016 ITIS G. Ferraris (NA) I Numeri complessi I numeri complessi sono costituiti da una coppia di numeri reali (a,b). Il numero reale a è la parte reale, mentre b è la parte immaginaria. La parte immaginaria è sempre accompagnata

Dettagli

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE CIRCUITO PURAMENTE OHMICO Esaminiamo il comportamento dei circuiti in regime sinusoidale iniziando da un circuito puramente ohmico. Si consideri (figura 1) un circuito costituito

Dettagli

Applicazioni. Lezione 13 1

Applicazioni. Lezione 13 1 Applicazioni Lezione 13 1 Generalità 1/2 Reti considerate: Reti passive con ingressi costanti o sinusoidali I contributi associati alle condizioni iniziali sono dei transitori I contributi associati agli

Dettagli

Lez.17 Bipoli in regime sinusoidale. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 17 Pagina 1

Lez.17 Bipoli in regime sinusoidale. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 17 Pagina 1 Lez.17 Bipoli in regime sinusoidale Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 17 Pagina 1 L operatore impedenza L uso dei fasori consente di scrivere

Dettagli

Esercitazione 7 Dicembre 2012 Potenze e rifasamento monofase

Esercitazione 7 Dicembre 2012 Potenze e rifasamento monofase Esercitazione 7 Dicembre 0 Potenze e rifasamento monofase Esercizio Con riferimento al circuito riportato in Fig, calcolare la potenze attiva P e la potenza reattiva Q erogate dal generatore o R C o 0

Dettagli

RISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie

RISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie RISONANZA Risonanza serie Sia dato il circuito di fig. costituito da tre bipoli R, L, C collegati in serie, alimentati da un generatore sinusoidale a frequenza variabile. Fig. Circuito RLC serie L impedenza

Dettagli

Relazione di Laboratorio Elettronica

Relazione di Laboratorio Elettronica Relazione di Laboratorio Elettronica OGGETTO: Funzionamento di un circuito derivatore con amplificatore operazionale DATI INIZIALI: Vcc = ±15V f 1 = 400Hz f 2 = 1KHz f 3 = 30KHz RIFERIMENTI TEORICI: Derivatore

Dettagli

ERRATA CORRIGE (27/12/05)

ERRATA CORRIGE (27/12/05) EATA COIGE (27/2/05) ) Pagina 4, penultimo rigo: σ = µρ e σ = µρ p 2) Pagina 6, secondo rigo: ρ 0 ( + αt ) ρ 0 [ + α(t T 0 )] 3) Pagina 7, 353 e 430: il ame mette a disposizione un solo elettrone di conduzione

Dettagli

ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ]

ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ] 4 5 4 5 7 1 7 1 1. 1 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO BLOCCO U1 ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ] +15 +15 U1 U2 va(t) vin R1 3 2 6 vout1 R3 3 2 6 vout2 5k 1k LF351 LF351-15 R2 20k C1-15 R4 20k C2

Dettagli

Potenza in regime sinusoidale

Potenza in regime sinusoidale 26 Con riferimento alla convenzione dell utilizzatore, la potenza istantanea p(t) assorbita da un bipolo è sempre definita come prodotto tra tensione v(t) e corrente i(t): p(t) = v(t) i(t) Considerando

Dettagli

Induzione magne-ca. La legge di Faraday- Neumann- Lenz e l indu7anza

Induzione magne-ca. La legge di Faraday- Neumann- Lenz e l indu7anza Induzione magne-ca a legge di Faraday- Neumann- enz e l indu7anza egge di Faraday Un filo percorso da corrente crea un campo magnetico. Con un magnete si può creare una corrente? a risposta è naturalmente

Dettagli

Esercizi di magnetismo

Esercizi di magnetismo Esercizi di magnetismo Fisica II a.a. 2003-2004 Lezione 16 Giugno 2004 1 Un riassunto sulle dimensioni fisiche e unità di misura l unità di misura di B è il Tesla : definisce le dimensioni [ B ] = [m]

Dettagli

Università degli Studi di Firenze Facoltà di Ingegneria - CdL Ing. Industriale Fisica generale II - a.a. 2007/2008 Prato, 10 Luglio 2008

Università degli Studi di Firenze Facoltà di Ingegneria - CdL Ing. Industriale Fisica generale II - a.a. 2007/2008 Prato, 10 Luglio 2008 Università degli Studi di Firenze Facoltà di Ingegneria - CdL Ing. Industriale Fisica generale II - a.a. 007/008 Prato, 10 Luglio 008 1) Uno strato piano spesso indefinito è uniformemente carico con densità

Dettagli

Il campo magnetico rotante

Il campo magnetico rotante Il campo magnetico rotante Data una bobina circolare di raggio R, situata nel piano xy e percorsa da una corrente I, il campo I magnetico generato da I nel centro della bobina vale H = zˆ, dove il verso

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.

Dettagli

POTENZA ATTIVA - REATTIVA - APPARENTE

POTENZA ATTIVA - REATTIVA - APPARENTE POTENZA ATTIA - REATTIA - APPARENTE LA POTENZA ELETTRICA NEI CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE Nei circuiti a corrente alternata, la potenza elettrica varia evidentemente da un istante all altro, perché variano

Dettagli

Linee di trasmissione

Linee di trasmissione Linee di trasmissione Finora esperienza con circuiti a costanti concentrate. E un approssimazione, valida solo per lunghezze d onda dei segnali grandi rispetto alle dimensioni del circuito. Esempio Sinusoidale

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Circuiti RC. i(t = 0) = V 0. Negli istanti successivi l equazione per i potenziali risulterà

Circuiti RC. i(t = 0) = V 0. Negli istanti successivi l equazione per i potenziali risulterà Circuiti C Carica e scarica del condensatore (solo le formule) Consideriamo un condensatore di capacità C collegato in serie ad una resistenza di valore. I due elementi sono collegati ad una batteria che

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Circuito RC con d.d.p. sinusoidale

Circuito RC con d.d.p. sinusoidale Circuito C con d.d.p. sinusoidale Un circuito C-serie ha la seguente configurazione: G è la resistenza interna del generatore. Misura dello sfasamento della tensione ai capi del condensatore rispetto alla

Dettagli

Figura 1 Figura 2. Dati : f = 45 Hz, V c = 350 V, R = 22 Ω, L 1 = 16 mh, L 2 = 13 mh.

Figura 1 Figura 2. Dati : f = 45 Hz, V c = 350 V, R = 22 Ω, L 1 = 16 mh, L 2 = 13 mh. 1 2 3 I U 1 2 Un utilizzatore trifase (U) è costituito da tre impedenze uguali, ciascuna delle quali è mostrata nella figura 2, collegate a WUDQJO ed è alimentato da una linea trifase caratterizzata da

Dettagli

ELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:.

ELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:. POR FSE 04-00 PARTE : LEGGI I SEGUENTI CAPITOLI DEL LIBRO DEL LIBRO L ENERGIA ELETTRICA, E RISPONDI ALLE DOMANDE. Capitoli 0- del libro L energia elettrica.. Che cosa è il magnetismo?e cosa si intende

Dettagli

Misura della banda passante di un filtro RC-CR

Misura della banda passante di un filtro RC-CR Elettronica Applicata a.a. 05/06 Esercitazione N Misura della banda passante di un filtro RC-CR Prof. Ing. Elena Biagi Sig. Marco Calzolai Sig. Andrea Giombetti Piergentili Ing. Simona Granchi Ing. Enrico

Dettagli

Il contenuto di questo file e di completa proprieta del Politecnico di Torino. Lezione 3 1

Il contenuto di questo file e di completa proprieta del Politecnico di Torino. Lezione 3 1 Il contenuto di questo file e di completa proprieta del Politecnico di Torino. Lezione 3 1 Calcolo simbolico Lezione 3 2 Effetti di fulminazione 1/4 Modello di fulminazione elettrica Rete nel dominio del

Dettagli

6. Risposta in frequenza

6. Risposta in frequenza 6. Risposta in frequenza Risposta in frequenza nel regime sinusoidale La risposta in frequenza riguarda una delle applicazioni fondamentali che costituisce parte in- tegrante dell evoluzione della tecnologia

Dettagli

ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I

ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I prova in itinere 1 Novembre 008 SOLUZIONE - 1 - D1. (punti 8 ) Rispondere alle seguenti domande: punto per ogni risposta corretta, - 0.5 per ogni risposta

Dettagli

Ruggero Caravita, Giacomo Guarnieri Gruppo Gi101 Circuiti 1. Circuiti 1. Relazione sperimentale A P P A R A T O S P E R I M E N T A L E

Ruggero Caravita, Giacomo Guarnieri Gruppo Gi101 Circuiti 1. Circuiti 1. Relazione sperimentale A P P A R A T O S P E R I M E N T A L E Relazione sperimentale Scopo dell esperienza è quella di determinare il valore di un set di resistenze incognite mediante la tecnica del ponte di Wheatstone. Sono inoltre indagate le caratteristiche di

Dettagli

Esperienze n 3 e 4: circuiti RC e RL. Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Laboratorio di fisica 2

Esperienze n 3 e 4: circuiti RC e RL. Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Laboratorio di fisica 2 Esperienze n 3 e 4: circuiti RC e RL Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Laboratorio di fisica 2 1 Circuito RC 2 Circuito RC Obiettivo: Misurare la capacità inserita nel circuito sfruttando la costante

Dettagli

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Ingegneria Meccanica - Edile - Informatica Esercitazione 6 INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Ingegneria Meccanica - Edile - Informatica Esercitazione 6 INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Fisica enerale Modulo di Fisica II A.A. 05-6 INDUZIONE EETTOMANETIA Eb. Una spira rettangolare di altezza l 0 cm è 0. T completata da un contatto mobile che viene spostato verso destra alla velocità costante

Dettagli

In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza

In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza Filtri V.Russo Cos è un Filtro? In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza delle funzioni di trasformazione o elaborazione (processing) di segnali posti al suo ingresso.

Dettagli

CBL usato come oscilloscopio: risonanza RLC

CBL usato come oscilloscopio: risonanza RLC CBL usato come oscilloscopio: risonanza RLC Michela Farronato Contributo al 5 CONGRESSO NAZIONALE ADT, Monopoli Questo lavoro è nato nell ambito di una tesi di laurea Una proposta didattica per laboratorio

Dettagli

Formulario. (ε = ε 0 nel vuoto, ε 0 ε r nei mezzi; µ = µ 0 nel vuoto, µ 0 µ r nei mezzi) Forza di Coulomb: F = k Q 1Q 2 r 2 = 1 Q 1 Q 2

Formulario. (ε = ε 0 nel vuoto, ε 0 ε r nei mezzi; µ = µ 0 nel vuoto, µ 0 µ r nei mezzi) Forza di Coulomb: F = k Q 1Q 2 r 2 = 1 Q 1 Q 2 Formulario (ε = ε 0 nel vuoto, ε 0 ε r nei mezzi; µ = µ 0 nel vuoto, µ 0 µ r nei mezzi) Forza di Coulomb: F = k Q Q 2 r 2 = Q Q 2 4πε r 2 Campo elettrico: E F q Campo coulombiano generato da una carica

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Teoria dei Circuiti Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione V, una resistenza R ed una capacità C. I

Dettagli

Elettrotecnica B - SUISS

Elettrotecnica B - SUISS Elettrotecnica B - SUISS Esercitazione 2 Serena Panati Politecnico di Torino - INFN Torino 25-26 Gennaio 2016 1 / 72 Lista dei contenuti Richiami dalla teoria Condensatori Condensatori in serie Condensatori

Dettagli

Esercizi di Elettrotecnica. prof. Antonio Maffucci Università degli Studi di Cassino. Circuiti in regime sinusoidale

Esercizi di Elettrotecnica. prof. Antonio Maffucci Università degli Studi di Cassino. Circuiti in regime sinusoidale Esercizi di Elettrotecnica prof. ntonio Maffucci Università degli Studi di assino ircuiti in regime sinusoidale versione. ottore 009 . Esercizi introduttivi. ES.. Esprimere la corrente i ( in termini di

Dettagli

Elettrotecnica. Regime P.A.S.

Elettrotecnica. Regime P.A.S. Università degli Studi di Pavia Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica Teoria dei Circuiti Regime P.A.S. REGIME PERIODICO ALTERNATO SINUSOIDALE (P.A.S.) E un caso particolare di regime variabile

Dettagli

Analisi dei circuiti in corrente alternata

Analisi dei circuiti in corrente alternata Capitolo 2 Analisi dei circuiti in corrente alternata 2.1 Grandezze alternate Con il termine corrente o tensione alternata si indica una corrente o una tensione con una dipendenza sinusoidale dal tempo,

Dettagli

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA Consideriamo un punto mobile sopra una qualsiasi linea Fissiamo su tale linea un punto O, come origine degli archi, e un verso di percorrenza come verso positivo;

Dettagli

Circuito a costanti concentrate

Circuito a costanti concentrate Circuito a costanti concentrate periodo Il contributo dei cavetti di collegamento a resistenza, capacita' ed induttanza del circuito e' trascurabile: resistenza, capacita' (ed induttanza) sono solo quelle

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Elettrotecnica - A.A Prova n gennaio 2012

Elettrotecnica - A.A Prova n gennaio 2012 ognome Nome Matricola Firma 1 Parti svolte: E1 E2 D Esercizio 1 V G1 1 2 3 I G6 ri 2 4 7 8 E D Supponendo noti i valori delle resistenze, della tensione V G1, della corrente I G6 e del parametro di trasferimento

Dettagli

Filtri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC

Filtri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC 23. Guadagno di un quadripolo Filtri passivi isposta in frequenza dei circuiti C-L-LC In un quadripolo generico (fig. ) si definisce guadagno G il rapporto tra il valore d uscita e quello d ingresso della

Dettagli

Lez.16 Il metodo simbolico. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 16 Pagina 1

Lez.16 Il metodo simbolico. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 16 Pagina 1 Lez.16 Il metodo simbolico Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 16 Pagina 1 Regime sinusoidale Stato di funzionamento di un circuito in cui tutte

Dettagli

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO SULLA DETERMINAZIONE DELLA RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN FILTRO PASSIVO PASSA-BASSO COSTITUITO DA UNO STADIO RC

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO SULLA DETERMINAZIONE DELLA RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN FILTRO PASSIVO PASSA-BASSO COSTITUITO DA UNO STADIO RC ESERCITZIONE DI LBORTORIO SULL DETERMINZIONE DELL RISPOST IN FREQUENZ DI UN FILTRO PSSIVO PSS-BSSO COSTITUITO D UNO STDIO RC Premessa Un filtro è un quadripolo capace di operare una selezione, tra i segnali

Dettagli

Applicazioni delle derivate alla Fisica

Applicazioni delle derivate alla Fisica Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Applicazioni delle derivate alla Fisica erasmo@galois.it Indice 1 Intensità di corrente elettrica 1 2 Tensione e corrente ai capi di un condensatore 2 3 Forza elettromotrice

Dettagli

I prova di esonero del corso di Elettromagnetismo (a.a. 2009/2010) (Proff. F. Lacava, F. Ricci, D. Trevese) 23 aprile 2010

I prova di esonero del corso di Elettromagnetismo (a.a. 2009/2010) (Proff. F. Lacava, F. Ricci, D. Trevese) 23 aprile 2010 I prova di esonero del corso di Elettromagnetismo a.a. 2009/2010 Proff. F. Lacava, F. Ricci, D. Trevese 23 aprile 2010 Esercizio 1 Un dischetto sottile di raggio R, costituito da materiale isolante a densità

Dettagli