Con il supporto finanziario dell Unione Europea
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- Maurizio Orlandi
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1 Con il supporto finanziario dell Unione Europea
2 Il Libro Bianco WIT è stato scritto dallo staff del progetto WIT in collaborazione con le organizzazioni partner ed altri esperti esterni: si basa su materiale relativo alle politiche, esempi di pratiche e suggerimenti che riguardano i servizi sociali. I partner WIT ringraziano tutte le persone coinvolte per il loro grande impegno, dal concepimento ai commenti sulla struttura ed il linguaggio. This publication is supported by the European Union Programme for Employment and Social Solidarity - PROGRESS ( ). This Programme is implemented by the European Commission. It was established to financially support the implementation of the objectives of the European Union in the employment, social affairs and equal opportunities area, and thereby contribute to the achievement of the Europe 2020 Strategy goals in these fields. The seven-year Programme targets all stakeholders who can help shape the development of appropriate and effective employment and social legislation and policies, across the EU-27, EFTA-EEA and EU candidate and pre-candidate countries. For more information see: The information contained in this publication doesn t necessarily reflect the position or opinion of the European Commission. The sole responsibility of this publication content lies with the author. The Commission is not responsible for any use that may be made of the information here contained. European Commission as Contracting Authority 2
3 Indice dei contenuti COSA È STATO PRODOTTO DAL PROGETTO WIT Perché un Libro Bianco? I risultati del progetto WIT... 7 L Analisi di Benchmarking... 7 Le Migliori Pratiche identificate da WIT... 8 Il sistema WIT GIS... 9 La WIT Community SFIDE E PROSPETTIVE PER LE COMPETENZE DEI PROFESSIONISTI DEL SETTORE SOCIALE Sezione IDENTITÀ, QUALITÀ E RUOLI DEI PROFESSIONISTI DEL SETTORE SOCIALE Identità dei professionisti e qualità personali Il servizio sociale ed il suo potenziale di empowerment Implicazioni per la professione Professionisti del sociale come attori chiave del processo di policy-making Professionisti trascurati e supporto organizzativo Il Manager sociale, ieri, oggi (e domani) Stato del mercato del lavoro nel settore dei servizi sociali con specifico riferimento alla cura dei bambini ed ai caregivers professionali in Germania Sezione COMPETENZE EMERGENTI PER I PROFESSIONISTI DEL SOCIALE Le competenze che contano La comunicazione interculturale come competenza essenziale per i professionisti del sociale Sostenere percorsi di continuità di cura con le persone anziane e le loro famiglie: le competenze in gioco Proteggere, riparare, imparare. Il lavoro educativo con i bambini vittima di abusi e maltrattamenti INNOVAZIONE NEGLI SCHEMI DI FORMAZIONE Sviluppi nella formazione delle professioni del servizio sociale. Il caso della Germania : Un modello innovativo di formazione sperimentato sulla complessa tematica dell autismo Conduttori di gruppi di sostegno rivolti ai caregiver di anziani e non solo : Imprenditoria nel lavoro sociale: una caratteristica professionale o una sfida? Note sull accademizzazione dell istruzione alla prima infanzia in Germania CONCLUSIONI Un quadro per ragionare su nuove competenze nel lavoro sociale Le future competenze e conoscenze necessarie per tipologia di mansione Principali scelte strategiche per rispondere ai bisogni di competenze e conoscenze Conclusioni Riferimenti bibliografici Risorse on line... Errore. Il segnalibro non è definito. 3
4 Introduzione Il progetto WIT intende ampliare e rafforzare le competenze e le conoscenze dei professionisti della cura sociale, attraverso un confronto aperto e dinamico per condividere esperienze e scambiare informazioni ed opinioni a livello nazionale ed internazionale. Al fine di supportare l innovazione nei modelli organizzativi di gestione e la definizione di rinnovati percorsi formativi per gli operatori del settore, WIT ha stimolato il dibattito tra esperti e professionisti del settore dell innovazione e della ricerca sociale, chiamati a confrontarsi su temi specifici. La crescente domanda di nuove figure di professioni bianche (lavori nei servizi sanitari, sociali e di cura volti a garantire la salute e il benessere delle persone) offre importanti opportunità di sviluppo socio-economico nei territori dei Paesi Partner, ed è proprio su questa scia che il progetto WIT ha voluto capitalizzare e promuovere le buone prassi esistenti in Europa, cercando di attivare metodi innovativi di formazione e di imprenditorialità nel sociale. Gli studi sulle future tendenze delle competenze richieste dai sistemi sanitari e sociali europei mostrano chiaramente come tutti i paesi Membri si trovino ad affrontare un considerevole aumento della domanda di lavori bianchi rispetto ad un settore in crescita, andando verso una "welfare community", o anche verso un "well-being-community" che sta ri-plasmando il sistema europeo di welfare. Il concetto di welfare society contiene l'idea del welfare mix, che origina dalla logica di pluralizzazione dei soggetti del sistema sociale e riflette il fatto che in un simile sistema, accanto agli enti pubblici, i settori del privato no-profit e del privati for-profit, oltre alle famiglie ed alle reti informali 1, sempre più influenzano l'attuazione pratica delle politiche sociali. In questo modo, la comunità sociale può essere considerata anche come un insieme di condizioni culturali e comportamentali, in grado di impostare una difesa contro il rischio che, spostando il punto di vista dello Stato alla società, potrebbe generarsi un indebolimento del sistema piuttosto che un suo rafforzamento. In questo quadro, ai professionisti socio-sanitari sono sempre più richieste nuove competenze in base a scenari futuri prevedibili. Molti sistemi sanitari europei si stanno muovendo verso un assistenza integrata, in cui i bisogni sociali e sanitari siano congiunti il più armoniosamente possibile per ciascun individuo. Per queste ragioni l approccio di WIT ritiene fondamentale promuovere una riqualificazione multi-skilling dei professionisti del settore - in cui gli operatori acquisiscono conoscenze attingeendo da diverse discipline - che permetterà di migliorare la predisposizione verso una cura sociale integrata. Le attività di WIT hanno sostenuto la necessità di un maggiore investimento in capitale umano dei giovani al fine di soddisfare tali esigenze, stimolando inoltre lo sviluppo di corsi di formazione più adeguati per aiutare i lavoratori del settore ad aggiornare le loro competenze. 1 A community is [...] the combination of people united by the original law of reciprocal gift. It is, therefore, that at its basis there is not a common ownership or belonging, but, on the contrary, an impulse that compels us toward the others before that any institution or normative order imposes that on us, Edwards 2005, p
5 PARTE A COSA È STATO REALIZZATO DAL PROGETTO WIT 5
6 1. Perché un Libro Bianco? Nell'ambito del progetto WIT, co-finanziato dal Programma Europeo PROGRESS , i partner provenienti da Italia, Lituania, Germania e Bulgaria hanno iniziato ed ampliato una riflessione sui loro sistemi di welfare nazionale, sulle professioni sociali esistenti, su consolidate ed emergenti politiche sociali e competenze dei professionisti nel campo del welfare nei quattro paesi europei. Questo Libro Bianco ha lo scopo di fornire un quadro complessito di tutti i principali risultati e conclusioni del progetto, secondo una visione condivisa dei tre pilastri tematici che conducono l'analisi dei partner WIT, sul miglioramento delle competenze dei professionisti del sociale. La prima sezione è dedicata ad approfondire l'identità, le qualità e le funzioni dei professionisti del lavoro sociale; mostra le principali conclusioni raggiunte nel corso degli eventi e delle attività del progetto, analizzando l identità dei professionisti del lavoro sociale, le loro qualità personali, e il loro ruolo chiave nel processo decisionale. Un ulteriore attenzione è stata dedicata agli operatori sociali come professionisti trascurati e le loro competenze di empowerment, esistenti o emergenti, con riferimento a diversi tipi di gruppi vulnerabili (bambini abbandonati, ragazzi traumatizzati, anziani, persone che affrontano diversi tipi di discriminazione, donne che hanno avuto esperienza di violenza di genere o vittime di tratta di esseri umani, pazienti in percorsi di recupero da malattie mentali, giovani disabili). La seconda sezione tematica affronta il tema delle competenze ed abilità emergenti, con l'intento di esaminare le potenzialità della miscelazione di competenze (nuove, rinnovate e /o prese in prestito da altri settori), ed applicate alle nuove esigenze sociali. Da un lato la specificità data dalla necessità di un istruzione altamente specializzata e le esigenza di specifici target group e/o metodi acquisiscono una sempre maggiore rilevanza per i professionisti del settore. Dall altro, è riconosciuto come le competenze trasversali e generali facilitino la cooperazione tra i diversi profili, fornendo un terreno condiviso di intervento. La terza sezione è stata infine orientata a riflettere sul tema di schemi innovativi di formazione, soprattutto identificando nuovi modelli di formazione che possano avere una funziona ispiratoria, e che sono già sperimentati nei paesi partner. Essi si riferiscono in particolare a modelli di formazione professionale che si concentrano su professioni trasversali dei servizi sociali, come ad esempio operatori che lavorano per "scopi sociali", ma in "contesti sociali" non convenzionali. Un contributo interessante della Provincia di Milano è stato su questi due temi: "Un modello innovativo di formazione sperimentata sulla complessa questione dell autismo" e "Conduzione di gruppi di supporto gruppi di sostegno e/o mutuo aiuto rivolto a caregivers di anziani e non solo". Ogni sezione è stata arricchita da trattazioni tematiche sintetiche, evidenziando i contributi specifici dei partner WIT, soprattutto concentrandosi su elementi nazionali emersi durante il dibattito nel corso degli eventi del progetto. Le attività e i principali risultati di WIT intendono supportare le scelte dei decisori politici in materia di istruzione e formazione, per sviluppare nuove competenze necessarie ai professionisti del sociale che si occupano di gruppi vulnerabili, e quindi, su scala più vasta, a migliorare la qualità dei servizi forniti ai cittadini, anche attraverso un rafforzamento delle collaborazioni pubblico-private. In questo senso, i partner WIT si sono impegnati a sostenere istituzioni della formazione e dello sviluppo, università e centri di ricerca delle regioni interessate. Inoltre, WIT mira a sostenere l'innovazione nei modelli organizzativi e a ridurre al minimo il deficit informativo sugli attuali ed emergenti requisiti delle competenze del professionisti del settore sociale. 6
7 2. I risultati del progetto WIT L Analisi di Benchmarking Partendo dall'osservazione delle realtà nazionali l'analisi ha illustrato come, in tutti i quattro paesi europei coinvolti, i sistemi e le comunità di welfare attraversano una fase di ri-formulazione del modo in cui i sistemi di assistenza sociale sono stati finora organizzati e gestiti. È una tendenza evidente dimostrata dall'affermazione di profili professionali sempre più trasversali, che risponde alla crescente domanda di professionisti in campo sociale in grado di affrontare le nuove sfide della società, e dare risposte sempre più personalizzate ai bisogni. È una tendenza che riguarda tutta l Europa: vi è un aumento del numero di persone richieste per posizioni lavorative di assistenza sociale, quali operatori e assistenti personali. C'è ancora una domanda di operatori sociali con esperienza nel breve termine. La richiesta di operatori sociali che lavorano con i bambini non sembra diminuire e la domanda di professionisti con esperienza rimane costante. I programmi per assistenti sociali riconosciuti specializzati in servizi rivolti ad adulti e bambini sono meno richiesti rispetto ad assistenti sociali con esperienza. Lo sviluppo di questo tipo di programmi ha contribuito a migliorare il livello di competenza della forza lavoro; tuttavia è possibile che ci sia un eccesso di offerta degli stessi. È importante ricordare che nonostante il possesso di un recente titolo di qualifica, non tutti gli operatori sociali sono destinati a trovare un posto di lavoro. È consigliabile prestare una rilevante attenzione allo sviluppo professionale continuo per avere opportunità di acquisire esperienza e sviluppare competenze. I programmi formativi mirano a fornire ai nuovi operatori sociali una solida formazione on-the-job per alleviare le lacune di esperienza attualmente segnalati dai datori di lavoro. Il passaggio dal sostegno residenziale a quello su piccola scala e offrendo supporto nella comunità ha avuto un impatto sulle competenze necessarie. La deistituzionalizzazione è considerata fra i principali fattori di cambiamento del settore dei servizi sociali di interesse generale. Aubry et al. (2005) 2 fanno una distinzione tra le competenze necessarie prima di iniziare il lavoro e le competenze da imparare sul posto di lavoro. A loro avviso, i lavoratori nelle comunità di sostegno dovrebbero acquisire alcuni valori, attitudini, caratteristiche personali ed alcune competenze pratiche prima di iniziare il lavoro, ma la maggior parte di queste si imparano sul lavoro (vedi tabella 1). La vasta gamma di competenze riflette la complessità del sostegno in comunità attualment. 2 Source: Aubry et al., 2005, Although the model of Aubry describes the generic competences for community support providers working with people with psychiatric disabilities, most of the identified competences are generic for all community support workers in the health and social sector. 7
8 Le Migliori Pratiche identificate da WIT Il progetto WIT ha avuto tra i suoi obiettivi specifici quello di capitalizzare e diffondere le buone pratiche sul rafforzamento di rinnovate competenze per i professionisti del sociale, che i partner del progetto hanno identificato interagendo con le rispettive sfere pubbliche locali, gli ambienti di formazione accademica più elevata, i centri di formazione professionale e le agenzie di sviluppo territoriale. I partner hanno raccolto e valutato le buone pratiche individuate attraverso un sistema online peer-to-peer attivato sul sito di progetto, seguendo criteri di innovazione e trasferibilità, ed applicando un approccio olistico per superare i confini settoriali e valutare l'impatto di queste pratiche sulle condizioni di vita e di lavoro in Europa, e scoprire così quali hanno un potenziale di replicabilità. L'identificazione delle pratiche è stata realizzata sulla base di un insieme di criteri di riferimento: 1. Nuove ed emergenti esigenze della società/nuovi gruppi vulnerabili; 2. Credibilità dell'organizzazione; 3. Rafforzamento di competenze formali e non formali; 4. Aspetti innovativi (metodologie e strumenti utilizzati); 5. Sostenibilità dopo la sua prima implementazione; 6. Trasferibilità (a livello transnazionale e intersettoriale) e benefici derivati; 7. Risultati e/o l'impatto della pratica sperimentato principali; 8. Soddisfazione degli utenti finali. Considerando tali criteri e tenendo conto degli obiettivi della strategia Europa 2020, i partner WIT ritengono che le buone pratiche individuate possono contribuire a mettere in evidenza il ruolo dell'innovazione sociale per stimolare la condivisione di competenze rinnovate per gli operatori sociali, per incoraggiare una migliore gestione dell'organizzazione dei servizi sociali ed aumentare la qualità della vita dei beneficiari/clienti ed il loro livello di soddisfazione. Inoltre la selezione delle pratiche è stata fatta anche tenendo in debita considerazione il carattere di innovazione sociale, considerata nei termini di un intervento basato sull evidenza: l innovazione può consistere nell'applicare idee già esistenti in nuovi contesti, superando i confini settoriali, o nel combinare idee esistenti in modi nuovi. La Biblioteca Virtuale WIT La Biblioteca Virtuale WIT serve a raccogliere e classificare una serie di documenti pertinenti sui temi del progetto, raccolti dai partner. 8
9 Più di 50 documenti appartenenti a diverse tipologie (articolo, relazione, buone pratiche, analisi, guide, casi di studio, documenti legale, brochure, presentazioni, podcast) sono disponibili facilmente consultabili in biblioteca. Ognuno di loro è stato catalogato e messo in relazione all'interno di una "rete" di documenti connessi, scaricabili e di facile lettura. Alla base della catalogazione dei documenti si sono cinque principali categorie (competenze, modelli politici, standard di servizi di qualità, modelli organizzativi e migliori pratiche) e diversi temi prevalenti di riferimento: minori, disabili, immigrati, anziani, famiglia, inclusione, impresa sociale, temi psico-sociali, studenti, società civile, innovazione sociale, formazione professionale, giovani, società della conoscenza, discriminazione di genere ed abusi. I documenti sono stati per lo più forniti in inglese o nelle lingue dei paesi partner. Il sistema WIT GIS Il WIT GIS è stato concepito come un sistema infografico in grado di identificare alcune le risorse che a livello europeo supportano il miglioramento delle competenze per i professionisti dei servizi sociali, con un focus particolare sui 4 paesi partner (Italia, Bulgaria, Germania e Lituania). In più, grazie alla facile lettura dei dati rilevati, il sistema informatico aiuterà a raggiungere l obiettivo di una migliore corrispondenza tra l'offerta dei servizi sociali e la domanda di supporto sociale, consentendo ai professionisti del lavoro sociale (laureati o con diversi livelli di formazione professionale) di acquisire una migliore comprensione degli strumenti territoriali a loro disposizione. 9
10 Le risorse identificate appartengono a 5 categorie principali: 1. biblioteche; 2. centri di ricerca e di formazione; 3. università con programmi e corsi per la gamma di servizi sociali; 4. Associazioni di professionisti e centri di servizi; 5. buone pratiche registrate. Sono state raccolte più di 180 schede, che riportano la descrizione delle principali attività svolte nei "luoghi" riconosciuti come centri di sviluppo di competenze formali, informali e non formali per facilitare la valorizzazione della professione sociale. Il WIT GIS supporterà inoltre i decisori politici e gli attori chiave sul campo ad interpretare i dati in modo globale per rinforzare il dibattito sullo sviluppo di nuove competenze per i professionisti del servizio sociale nel 21 secolo. La WIT Community Un altro risultato importante del progetto WIT è stata la realizzazione della comunità WIT, che ha permesso di creare uno spazio user-friendly e dinamico di relazioni e scambi tra esperti, professionisti e colleghi nel campo del welfare e dell'innovazione sociale, appartenenti ai paesi partner e provenienti anche dal resto d Europa. Si compone di 5 workshop tematici permanenti che continueranno ad essere uno spazio privilegiato per le discussioni e gli ulteriori scambi, a seguito del workshop tematici che si sono svolti nelle sedi dei paesi partner (a Milano, Vilnius e Sofia) sui seguenti argomenti: 1. imprenditorialità nei servizi sociali e forme di finanziamento innovativo; 2. Nuoci schemi di formazione formale e non formale; 3. valorizzazione dei profili professionali dotati di più competenze (multi-skilled); 4. strumenti di innovazione sociale; 5. miglioramento dei sistemi informativi. Considerando globalmente tutti i risultati di WIT, più di soggetti interessati sono stati coinvolti negli eventi - fisici e virtuali - del progetto, più di professionisti provenienti dai 4 paesi sono stati raggiunti attraverso le 6 newsletter, realizzate in inglese e nelle lingue dei paesi partner sugli eventi ed i risultati ottenuti; i workshop 10
11 online di WIT sono costantemente visitati ed in totale più di visualizzazioni sono state fino ad ora registrate. Sulla base dei 13 eventi transnazionali realizzati (2 Conferenze Internazionali, 5 workshop, 3 tavole rotonde e 3 seminari) e tenendo conto di tutti gli stakeholders raggiunti, i partner WIT intendono continuare a consolidare la loro collaborazione per attivare ulteriori misure congiunte, che rafforzino il ruolo dei servizi sociali e sanitari nel dialogo civile e nel processo decisionale locale, nazionale ed europeo. 11
12 PARTE B SFIDE E PROSPETTIVE PER LE COMPETENZE DEI PROFESSIONISTI DEL SETTORE SOCIALE 12
13 Sezione 1. IDENTITÀ, QUALITÀ E RUOLI DEI PROFESSIONISTI DEL SETTORE SOCIALE 13
14 1.1. Identità dei professionisti e qualità personali La caratteristica più peculiare del servizio sociale consiste probabilmente nella sua inscindibilità dall evolversi di un approccio solidaristico del welfare e, quindi, dalle forme attraverso cui tale solidarietà si concretizza. In questo senso, i mutamenti in atto nei sistemi di welfare hanno un impatto diretto e profondo sulla professione dell assistente sociale. Nel corso del dibattito alimentato dalle conferenze, dai seminari e dalle tavole rotonde del progetto WIT, i partner ed i gruppi target partecipanti hanno avuto l'opportunità di indagare sul tema dell empowerment e dell'identità dei professionisti del settore sociale nel 21 secolo. "Cosa spinge a ragionare sulla scelta del lavoro sociale come professione? Quali sono i valori condivisi dagli assistenti sociali? Quali fra le qualità personali portano a lavorare a stretto contatto con altre persone? In che modo i cambiamenti in corso stanno interessando il rimodellamento della professione? sono alcune delle domande che sono state poste alla base della riflessione di WIT sui professionisti del sociale. Ciò che è emerso dai dibattiti di WIT è il fatto che si intraprendono professioni di aiuto come il lavoro nel settore sociale per molte ragioni diverse: è risultato ad esempio come alcuni professionisti siano guidati da una preoccupazione disinteressata per gli altri, altri sono spinti da un desiderio di contribuire a migliorare la condizione umana promuovendo la giustizia sociale. Un altro motivo può essere rintracciato nella necessità di ricambiare l'aiuto che essi stessi hanno ricevuto. Spesso, i lavoratori del sociale descrivono se stessi come "aiutanti" professionisti, in grado di supportare gli altri nell affrontare problemi, in condizioni di crisi, nel ricercare i risorse, fornire un supporto, e facilitare risposte sociali ai bisogni. In qualità di professionisti, nella maggior parte dei casi essi sono in possesso di una laurea che certifica un'adeguata base di conoscenze, hanno sviluppato le necessarie competenze, e aderiscono ai valori e all etica della professione sociale. I tecnici del lavoro sociale condividono orientamenti simili verso i valori. Hanno una considerazione positiva degli altri e dimostrano una genuina preoccupazione per il benessere altrui. L'altruismo, o una preoccupazione disinteressata per gli altri, dà vigore alla loro direzionalità verso l altro. Inoltre, i professionisti del settore sono dotati di un approccio ottimista circa il potenziale di cambiamento e sulla vita in generale, convinti che ea speranza realmente motivi i processi di cambiamento. Soprattutto, hanno una visione del futuro basata su un ideale di giustizia sociale. Un altra risultanza del dibattito stimolato dal progetto WIT è rintracciabile nel fatto che le qualità personali dei professionisti del sociale fanno la differenza nella capacità di lavorare con gli altri in modo efficace. Tra le qualità personali essenziali vi sono il calore, l'onestà, la genuinità, l'apertura, il coraggio, la speranza, l'umiltà, la preoccupazione, e la sensibilità. Queste qualità sono indispensabili per stabilire rapporti e costruire relazioni con i colleghi e con gli utenti. I lavoratori del sociale attribuiscono importanza alle collaborazioni lavorati sia con i loro pazienti che con i colleghi. La pratica del servizio sociale implica facilitare i cambiamenti, nel senso di lavorare con gli altri, non fare qualcosa a loro o per loro. Il professionista che 14
15 responsabilizza l altro sa apprezzare le differenze, mettere in risalto positivo la diversità, e valutare le persone per la loro unicità. Efficienti operatori del sociale sono affidabili, agiscono in modo responsabile, dimostrano solide capacità di giudizio, e rispondono delle loro azioni Il servizio sociale ed il suo potenziale di empowerment Il dibattito approfondito da WIT ha riconosciuto la capacità di empowerment che i professionisti del settore sociale hanno nei confronti degli utenti, come uno dei principali elementi nello sviluppo della professione analizzata. L empowerment implica una ferma convinzione di essere in grado di agire e di acquisire le risorse per aumentare quelle di un altro e trasmettere una speranza che completa i benefici derivanti dalle proprie risorse. La sensazione di essere efficace, competente e di avere potere e controllo sul corso della vita, il riconoscimento delle interconnessioni tra la sfera personale, interpersonale, organizzativa e di comunità, conducono ad un esperienza di responsabilizzazione unica. L empowerment prevede due fasi: un processo di acquisizione di responsabilizzazione ed uno stato finale di acquisita responsabilizzazione. Individui, famiglie e comunità responsabilizzate sviluppano lcapacità di accedere al potere personale, interpersonale e socio-politico 3. L empowerment si riferisce a stati mentali: il sentirsi utile e competente e/o percepire potenza e controllo; si riferisce inoltre ad una ridistribuzione di potere che risulta da una modifica delle strutture sociali 4. Implica anche l esercitare un controllo psicologico sugli affari personali, nonché influenzare il corso degli eventi in campo socio-politico. Sottolineando il mandato di giustizia sociale della professione, attraverso il quale i lavoratori del settore assumono un impegno di parte a lavorare con individui che sono privati di diritti civili o oppressi, i partner WIT riconoscono l'empowerment come strategia ed obiettivo per i professionisti del sociale nel lavoro con i gruppi vulnerabili (a causa di razza, età, etnia, genere, disabilità o orientamento sessuale). Come già affermato da Lee, i partner di WIT hanno riconosciuto che l empowerment della pratica significa aiutare gli utenti ad accedere a dare energia a se stessi, nel proprio io e verso gli altri, e negli ambienti sociali, economici e politici" Implicazioni per la professione I valori della professione sociale rinforzano la base di empowerment della pratica professionale. Il lavoro sociale adotta un punto di vista per cui gli esseri umani sono "organismi atti allo sforzo, attivi, in grado di organizzare la loro vita e le loro potenzialità di sviluppo a condizione che abbiano adeguati supporti ambientali" 6. Si 3 Gutiérrez, 1990, 1994; Parsons, Swift, Lee, 2001, p Maluccio, 1983, p
16 noti come questa visione enfatizza la capacità degli umani di adattamento e di cogliere le opportunità di crescita nell intero ciclo di vita. Questo punto di vista si connette con lo scopo del lavoro sociale inteso come un modo di liberare la potenza umana e sociale di sostenere lo sviluppo di competenze personali, interpersonali, e strutturali. Le persone raggiungono l'empowerment attraverso esperienze abilitanti. Tuttavia, ciò che è stato consolidato da WIT è che gli operatori del settore sociale non dispongono di un manuale d uso su come attivare il processo di empowerment degli utenti, né hanno a disposizione una ricetta con l esatta combinazione degli ingredienti che consentono l'empowerment; inoltre i processi di empowerment sono molteplici e multidimensionali 7. È stato osservato che il processo che porta all empowerment è altamente personalizzato e non replicabile ed implica che utenti e professionisti generino soluzioni su misura, in base alle dinamiche di ogni situazione. Vi sono, tuttavia, elementi comuni che caratterizzano questi processi: Concentrarsi sui punti di forza: un atteggiamento orientato a valorizzare punti di forza e competenze è in contrasto con la tendenza a concentrarsi sui deficit e sul funzionamento disadattivo 8. Al contrario, la letteratura professionale abbonda di informazioni su problemi funzionali, disadattamento, vittimizzazione ed impotenza. Il processo di supporto non facilita il cambiamento quando si descrivono i problemi in termini di deficit, incompetenza o disadattamento negli utenti; quando gli esperti si limitano alla sola definizione dei problemi; o quando gli operatori delineano piani di azione come un modo per superare le carenze degli utenti. Concentrandosi sui punti di forza significa considerare la natura multidimensionale delle risorse personali ed ambientali 9. Certo, gli esperti del settore devono tenere conto delle dinamiche di vittimizzazione e di impotenza; tuttavia, caratterizzare gli utenti come poveri, bisognosi, vittime incapaci che non riescono a trovare soluzioni ai loro problemi è controproducente per il cambiamento 10. Lavorare in modo collaborativo: gli operatori sociali orientati all empowerment lavorano in collaborazione con gli utenti. Essi si concentrano sui punti di forza e sulle capacità adattive degli utenti, nonché sulle loro competenze e potenzialità. Credere nel potenziale umano è centrale, poiché l'empowerment è legato alla nozione che gli individui hanno serbatoi non sfruttati ed indeterminabili di abilità mentali, fisiche, emotive, sociali e spirituali che possono essere espresse. La presenza di questa capacità per una crescita continua ed un intenso benessere comporta necessariamente di dover accordare alle persone il giusto rispetto e riconoscimento. 7 Rappaport, 1984, The strengths perspective supports a vision of knowledge, universally shared, creatively developed, and capable of enhancing individual and communal growth (Weick, 1992, p. 24). 9 Cowger & Snively, 2002; Miley, O Melia, & DuBois, 2013; Saleebey, Empowerment of clients and changing their victim status means giving up our position as benefactors (Pinderhughes, 1983, p. 337). 16
17 Riflettere criticamente sulle modalità strutturali: il lavoro sociale è una professione orientata ai diritti umani ed alla giustizia sociale. Rispondendo ai valori fondamentali della dignità umana e della giustizia sociale, gli operatori sociali che incorporano la riflessione critica nelle loro pratiche sono impegnati in un processo continuo di pensiero, azione e riflessione - un processo che raccoglie feedback per perfezionare prospettive ed azioni. Gli operatori sociali orientati all empowerment esaminano criticamente le modalità socio-politiche che delimitano l'accesso alle risorse ed alle opportunità. Collegare il potere personale e politico: l empowerment mette insieme due principali fonti di potere - potere personale e potere politico. Il primo riguarda la capacità di un individuo di controllare il proprio destino e di influenzare l'ambiente circostante. Il potere politico è l abilità di modificare i sistemi, ridistribuire le risorse, aprire strade di opportunità, e a livello generale contribuire a riorganizzare la società 11. Il processo di pratica clinica del servizio sociale fornisce il contesto per responsabilizzare i singoli, le famiglie, ed altri sistemi umani, aumentando la loro competenza sociale. Partecipare alla pratica politica, formulare proposte di politica sociale, è una strada per l'esercizio del potere politico per un cambiamento sociale costruttivo. La pratica dell assistenza sociale clinica fornisce il contesto per rafforzare il potere di individui, famiglie ed altri sistemi umani, aumentando il livello delle loro competenze sociali. Il processo di partecipazione nella pratica politica, la formulazione di proposte, sono opportunità di esercitare potere per un cambiamento sociale costruttivo. L'integrazione della pratica clinica e di quella politica crea un effetto sinergico dinamico per la promozione di un funzionamento adattivo e per lo sviluppo di condizioni sociali giuste. L empowerment per la crescita personale e familiare favorisce l'autosufficienza, mentre l empowerment per il progresso sociale ed economico riduce l anonimato e l alienazione 12. In sostanza, l'obiettivo del lavoro sociale orientato all empowerment non è solo l adattamento ai problemi; piuttosto l empowerment richiede ed implica un cambiamento sistemico Professionisti del sociale come attori chiave del processo di policymaking Di fronte ai cambiamenti in corso - questa è l'assunto di base - è essenziale che l assistenza sociale affronti in modo più sistematico le questioni attuali di politica sociale, al fine di migliorare la comprensione del quadro di politica sociale di riferimento e sviluppare la capacità di affrontare le sfide risultanti, dallo specifico punto di vista della professione. Questo è di importanza centrale ad un duplice livello: da un lato al fine di sviluppare una professionalità in grado di affrontare le 11 Lee, Hartman,
18 mutate condizioni; dall'altro, per poter partecipare, attraverso un dialogo interdisciplinare, ai processi di costruzione delle politiche. In prima linea nei processi che attuano le politiche, i professionisti del sociale dovrebbero essere considerati parte della comunità dei decisori politici, in quanto direttamente coinvolti nell esperienza di street-level, come parte integrante della costruzione delle politiche sociali dal basso. Per quanto riguarda l'identità della professione in Italia, la ricerca di Facchini e colleghi 13 mette in evidenza che, pur nella diversità dei luoghi di lavoro e dei percorsi, una sostanziale uniformità di modelli, di valori e di identità, riconoscibili nella vocazione alla relazione di aiuto e nella centralità della relazione con l utente, sono ancora valori portanti per la professione Professionisti trascurati e supporto organizzativo Come già rivelato da una ricerca condotta da Birutė Švedaitė-Sakalauskė, Lijana Gvaldaitė e Jolita Buzaitytė-Kašalynienė 14, il fenomeno dei "professionisti del sociale trascurati" viene vissuto dai lavoratori del settore che si trovano ad affrontare richieste ingiustificate, inopportune, non fondate, che non corrispondono all'essenza dell attività professionale. È stato evidenziato che le strategie per affrontare il fenomeno di una "professione trascurata" sono ugualmente determinate dalla personalità dell assistente sociale e dalle specifiche condizioni contestuali in cui l'assistente sociale si trova ad operare. Le organizzazioni che creano ambienti di sviluppo professionale favorevoli ed incoraggianti, innescano ulteriori possibilità di diverse strategie di qualità per affrontare il fenomeno da confrontare con organizzazioni/ambienti di sviluppo professionale non-supportivi, non incoraggianti e persino turbativi. Queste considerazioni sono state approfondite durante gli eventi WIT a Vilnius, dove è stato affrontato l importante tema del rapporto tra lavoratori del campo sociale e supporto organizzativo. Per supporto organizzativo si intende il supporto vissuto dal dipendente, ad un livello per cui i dipendenti credono che la loro organizzazione attribuisca valora ai loro contributi e si preoccupi del loro benessere 15. La teoria del supporto organizzativo afferma che i dipendenti ritengono senza dubbio che l'organizzazione possa avere un generale atteggiamento positivo o negativo nei loro confronti, che comprende il riconoscimento del loro contributo e la cura per il loro benessere 16. Il supporto organizzativo ha un impatto positivo sul comportamento del dipendente verso il lavoro, sulla fedeltà del dipendente, nonché sui risultati lavorativi. Inoltre, la ricerca sul supporto organizzativo aiuta a valutare le funzionalità di 13 Facchini, C. (2010) (a cura di): Tra impegno e professione. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare. Bologna. In: Facchini, C. (a cura di): Tra impegno e professione. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare. Bologna, DISREGARDED PROFESSIONALS : SOCIAL WORKERS AND THEIR POWER, Birutė Švedaitė-Sakalauskė, Lijana Gvaldaitė, Jolita Buzaitytė-Kašalynienė 15 Eisenberger, Huntington, Hutchison, Sowa,1986, Eisenberger, Stinglhamber, Vandenberghe, Sucharski, Rhoades, 2002,
19 gestione e la qualità dell'organizzazione, in modo da suggerire le nuove o migliorate capacità di gestione che si rendono necessarie Il Manager sociale, ieri, oggi (e domani) Susanna Galli (Manager del progetto WIT, Provincia di Milano), Mauro Tomè (Ariele Associazione Italiana di Psicosocioanalisi) La managerialità dei servizi e il manager sociale sono temi sempre più rilevanti e al centro dell attenzione di ricercatori ed istituzioni del welfare. In Italia, l attenzione a questi ruoli è emersa negli anni 90, con le riforme del SSN e dell assistenza, per poi accelerarsi decisamente all inizio del secolo, in seguito soprattutto all approvazione della L. 328/00. Il manager sociale si preoccupa di assicurare il funzionamento dei servizi sociali e socio-sanitari o di parte di essi in relazione al contesto di appartenenza organizzativo e territoriale, attraverso attività di propri colleghi o collaboratori o soggetti esterni. Attivo nel settore pubblico e privato (in Comuni, Aziende Sanitarie, Aziende Sociali, nell area della cooperazione sociale, dell impresa sociale e del volontariato), si riconosce per l espressione soprattutto di alcune competenze: coordinare collaboratori, motivando e dando feedback; gestire risorse economiche; condurre progetti, esprimendo capacità decisionali e mediazione dei conflitti; collaborare con strutture e servizi diversi; leggere e comprendere le risorse del territorio in cui opera. Negli ultimi anni in seguito ad una crescente contrazione delle risorse disponibili e la necessità di trovarne di nuove, ad graduale passaggio cambiamento nei servizi offerti 17 e ad uno spostamento, in generale, delle criticità della leadership da linee verticali a assi orizzontali 18, sorge spontaneo chiedersi come sia cambiato il manager sociale e se siano emerse nuove qualità e competenze. Si è cercato di trovare delle risposte a tale domanda all interno del progetto WIT, conducendo una ricerca-intervento con il coinvolgimento di alcuni manager sociali e la somministrazione di un questionario a una popolazione manageriale più ampia. A parziale conclusione dell indagine ci sentiamo di sintetizzare soprattutto tre punti. Innanzi tutto emerge una conferma sull esistenza di tale figura. Una considerazione non banale se si pensa che fino a poco fa anche solo la denominazione, manager sociale, creava riserve perché accostata con disagio al manager d azienda. La crisi non ha resettato il profilo - come invece talora può capitare - ma, anzi, ha pronunciato con maggior evidenza e convinzione la sua esistenza. 17 Da servizi di tipo prestazionale e/o di rete, finalizzati a erogare prestazioni professionali in quadro articolato a servizi di legame, orientati a integrare e mettere insieme risorse, competenze, opportunità. 18 È cioè necessario sia gestire adeguatamente i rapporti con propri capi e collaboratori, sia governare le relazioni con gli altri soggetti nel territorio 19
20 In secondo luogo è emersa una maggiore attenzione alla dimensione del compito operativo. Sembra emergere una maggiore preoccupazione, rispetto al passato, per tutte quelle attività e relative capacità volte più a favorire la dimensione operativa: pianificare, leggere i dati, progettare, gestire problemi, recuperare risorse economiche, ecc. D altro canto c è una tendenza a dare per scontate le competenze più centrate sulla relazione, che non costituiscono più una novità da curare. In terzo luogo stanno emergendo delle diversità interne di comportamento ed orientamento. Nell ultimo periodo, da un lato il manager sociale impegnato in ambito pubblico manifesta interesse e capacità soprattutto volte a comprendere la complessità crescente, il quadro normativo articolato, la composizione delle diverse opzioni; dall altro quello attivo nel privato e nel privato sociale è più attento sia alla dimensione economico-gestionale sia a valutare l esito del proprio operato rispetto al compito. Si tratta di tendenze che, connesse a tracce più leggere, aprono una serie di riflessioni e di ipotesi, anche di prospettiva, sicuramente da approfondire. In particolare due ci sembra interessante sottoporre. a) forse si stanno delineando due profili diversi sebbene entrambi manageriali. Il primo, attivo nel pubblico (enti locali, aziende sociali e sanitarie, ecc.), ha la necessità primaria di leggere la complessità crescente del sociale e delle istituzioni per orientare lo sforzo in risposta ai bisogni. Il secondo, impegnato nel privato (cooperative sociali, fondazioni di servizi, società private, ecc.), sente molto la pressione del compito e dell utenza ma è anche preoccupato dagli aspetti economici e di budgetting. È ora di battezzare due nuovi profili o si tratta di una situazione contingente? Ci sono ancora pochi elementi utili a dare una risposta; ciò nonostante siamo certi che si sta sviluppando una situazione che può aprire nuovi scenari e anche conflitti all interno del sistema. b) la seconda è una tendenza comportamentale: sembra esserci una (ri)scoperta della dimensione del mestiere. La situazione di cambiamento continuo e di incertezza richiama comportamenti professionali creativi ; occorre, cioè, trovare risposte innovative e convinte a problemi complessi in un sistema articolato, proprio perché non esistono soluzioni pre-confezionate e standardizzate. Questa situazione apre ad una prospettiva stimolante di maggiore responsabilzzazione, che riporta al centro il fine ultimo del proprio lavoro e la ricerca di tutto quanto utile per conseguirlo. Inoltre, nell'ambito delle finalità del progetto WIT, i risultati della ricerca-azione hanno permesso la progettazione di corsi specifici orientati alla gestione dei servizi sociali, già attivati dal Dipartimento delle Politiche Sociali della Provincia di Milano - Settore Formazione-, rivolti a numerosi professionisti del sociale chiamati ad assumere posizioni di gestione e coordinamento (assistenti sanitari, coordinatori di servizi sociali, direttori, i profili amministrativi, psicologi e sociologi). 20
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