RICERCA E CONTEGGIO DI SPECIE LEGIONELLA CON FILTRAZIONE E CENTRIFUGAZIONE
|
|
- Serafino Murgia
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA E CONTEGGIO DI SPECIE LEGIONELLA CON FILTRAZIONE E CENTRIFUGAZIONE W 12 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 1 di 17
2 STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD I Metodi Nazionali Standard, che includono le procedure operative standard (POS) algoritmi e linee guida, promuovono l adozione di elevati livelli di qualità, contribuendo ad assicurare la possibilità di confronto delle informazioni diagnostiche ottenute in laboratori diversi. Ciò consente la standardizzazione della sorveglianza sostenuta dalla ricerca, sviluppo e verifica, promovendo nello stesso tempo la salute pubblica e la fiducia del paziente nelle proprie strutture sanitarie. I metodi sono ben referenziati e rappresentano un buon standard minimo per la microbiologia clinica e per la salute pubblica. Comunque, utilizzando i Metodi Nazionali Standard, i laboratori dovranno tenere in considerazione le esigenze locali e potranno intraprendere ricerche addizionali. I metodi forniscono inoltre un punto di riferimento per un loro ulteriore sviluppo. I Metodi Nazionali Standard sono stati sviluppati, revisionati ed aggiornati con una procedura aperta di consenso ove le opinioni di tutti i partecipanti sono state tenute in adeguata considerazione ed i documenti elaborati riflettono il consenso della maggior parte degli stessi. I rappresentanti di alcune organizzazioni professionali, incluse quelle il cui logo appare sulla prima pagina, sono membri dei gruppi di lavoro che sviluppano i Metodi Nazionali Standard. L inclusione del logo di una organizzazione nella prima pagina implica sostegno agli obiettivi ed al processo di preparazione dei metodi standard. I componenti di queste organizzazioni scientifiche hanno partecipato allo sviluppo dei Metodi Nazionali Standard ma le loro opinioni personali non rispecchiano necessariamente quelle dell organizzazione di cui sono membri. L elenco attuale delle organizzazioni professionali partecipanti può essere ottenuto tramite all indirizzo standards@hpa.org.uk. Le prestazioni dei metodi standard sono condizionate dalla qualità di reagenti, strumentazione, procedure commerciali o prove messe a punto in loco. I laboratori dovrebbero assicurare che queste siano state validate e dimostrate idonee allo scopo prefissato. Devono essere adottate procedure di controllo di qualità interno ed esterno. Nonostante siano state osservate le più scrupolose attenzioni nella preparazione di questa pubblicazione, la Health Protection Agency o qualsiasi organizzazione di sostegno non può essere ritenuta responsabile dell accuratezza o dell utilizzo o di qualsiasi conseguenza derivante dall uso o da modifiche delle informazioni contenute in questo documento. Queste procedure sono intese solamente come una risorsa generale per i professionisti che esercitano in questo settore, operanti nel Regno Unito, pertanto si dovrà ricorrere ad altri consulenti quando ritenuto necessario. Se si apportano modifiche a questa pubblicazione, si deve porre in evidenza dove sono state apportate modifiche al documento originale. La Health Protection Agency (HPA) dovrà essere informata in ogni circostanza. La HPA è una organizzazione indipendente che ha lo scopo di proteggere la salute della popolazione. Ad essa confluiscono esperienze professionali già appartenenti ad organizzazioni ufficiali. Maggiori informazioni riferibili alla HPA possono essere ottenute al sito La HPA è un organizzazione che mira ad essere completamente in accordo con le direttive Caldicott. Ciò significa prendere ogni possibile precauzione per prevenire la diffusione non autorizzata di informazioni sui pazienti e di garantire che le informazioni relative agli stessi siano mantenute in condizioni di sicurezza 1. Maggiori dettagli possono essere ottenuti dal sito web. Contributi allo sviluppo dei documenti possono essere forniti contattando l indirizzo standards@hpa.org.uk. Per cortesia prendere nota che la bibliografia è attualmente formattata con il software Reference Manager. Se si modifica o si cancella il testo senza avere installato nel computer il Reference Manager; la bibliografia non sarà aggiornata automaticamente. Riferimento suggerito per questo documento: Health Protection Agency (2006). Detection and enumeration of Legionella species by filtration and centrifugation. National Standard Method W 12 Emissione 1. Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 2 di 17
3 INDICE STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD INDICE... 3 PROCEDURA DI MODIFICA... 4 SCOPO DEL DOCUMENTO... 5 INTRODUZIONE DEFINIZIONI PRINCIPIO CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA PRELIEVO DEL CAMPIONE TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE PROCEDURA SUL CAMPIONE ATTREZZATURA TERRENI DI COLTURA E REAGENTI PROCEDURA SUL CAMPIONE PREPARAZIONE DEL CAMPIONE FILTRAZIONE PREPARAZIONE DEL CAMPIONE CONCENTRATO CENTIFUGAZIONE PRE-TRATTAMENTO E SEMINA SU PIASTRE DI AGAR SELETTIVO ICUBAZIONE E LETTURA DELLE PIASTRE DEGLI AGAR SELETTIVI CONTEGGIO DELLE COLONIE IDENTIFICAZIONE E TIPIZZAAZIONE CALCOLO DEI RISULTATI LIMITE DI RILEVAZIONE 12 8 REFERTO CONTROLLO DI QUALITA TERRENO MEMBRANA DI FILTRAZIONE PIROVE DI CONFERMA STRUTTURE DI RIFERIMENTO RINGRAZIAMENTI E CONTATTI ALLEGATO: DIAGRAMMA DI FLUSSO CHE ILLUSTRA LA PROCEDURA DI CONTEGGIO DI LEGIONELLA CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE BIBLIOGRAFIA Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 3 di 17
4 PROCEDURA DI MODIFICA Documento di riferimento controllato Titolo del documento controllato W 12 Ricerca e conteggio di specie Legionella con filtrazione e centrifugazione Ciascun Metodo Nazionale Standard possiede una registrazione separata con le modifiche. Le modifiche di questa revisione sono riportate in questa pagina. Le precedenti modifiche sono disponibili presso la standards@hpa.org.uk. Qualora vi sia una revisione di pagine o vengano emesse pagine nuove il proprietario di ciascun documento controllato dovrebbe aggiornare la copia in laboratorio Modifica Numero/ Data 2/ Emissione no. Scartata Inserita Emissione no Pagina Sessione(i) interessate Generalità Modifica Aggiornate per includere anche la ISO mentre è in revisione Conferma di specie Legionella Titolo modificato in presunta Legionella e sezione aggiornata per evitare l uso di agar sangue Terreno Aggiunta un indicazione quantitativa Prova di conferma Aggiunto controllo negativo Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 4 di 17
5 RICERCA ED IL CONTEGGIO DI SPECIE LEGIONELLA CON FILTRAZIONE E CENTRIFUGAZIONE SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente metodo è applicabile a campioni idrici relativamente limpidi, in modo particolare a quelli dei sistemi di acqua calda e fredda di grandi complessi. Il metodo è indicato per volumi fino ad 1 litro. INTRODUZIONE Generalità Le specie Legionella sono agenti causali della legionellosi; si tratta di batteri che vivono nell acqua, presenti ovunque in natura e che sono riscontrati nell ambiente idrico in un ampio intervallo di temperature, ma che si sviluppano meglio a quelle elevate, comprese fra 30 C e 40 C 2. La tolleranza a temperature relativamente elevate probabilmente le aiuta a colonizzare alcuni sistemi idrici artificiali che spesso sono a temperature superiori a quelle ambientali. Le Legionelle sono prevalenti nei sistemi idrici artificiali, e la legionellosi si trasmette da questi mediante aerosol ed occasionalmente per aspirazione. Le torri di raffreddamento sono spesso coinvolte in epidemie acquisite nella comunità e, sebbene i sistemi di acqua calda siano comunemente coinvolti nelle epidemie nosocomiali, sono state descritte numerose altre sorgenti. I campioni idrici possono essere indagati per le specie Legionella in corso di ricerche epidemiologiche come sorveglianza dell autorità locale, industriale, di un programma di controllo ospedaliero, per la validazione di un nuovo trattamento battericida o per altri metodi di controllo. Se le condizioni di temperatura specificate non sono state controllate, o sono state disattese, o se la condizione del rischio locale ne suggerisce la necessità, anche la HSE 3 raccomanda di routine, almeno trimestralmente, il campionamento dalle torri di raffreddamento e di quello dei sistemi idrici di acqua fredda e calda. Anche negli ambienti ospedalieri i conteggi delle specie di Legionella sono spesso ridotti, raramente superano l 1% del totale della popolazione batterica. Pertanto è di solito necessario concentrare la flora batterica dall acqua prima di adottare tecniche colturali selettive per l isolamento di Legionella. In ogni caso, in corso di epidemia, quando le potenziali sorgenti possono contenere elevate concentrazioni di legionelle ed essere contaminate in modo grossolano da altri batteri, le ricerche sui campioni devono essere eseguite con e senza procedura di concentrazione. I campioni non concentrati spesso presentano legionella, mentre non sono rilevabili nei campioni concentrati a causa dell eccessiva sovra-crescita di altri microrganismi. La concentrazione può essere ottenuta da una combinazione costituita da pressione di filtrazione negativa, con utilizzo di filtri a membrana del diametro di 47 mm e centrifugazione, come di seguito descritto. Le procedure descritte si avvalgono della BS 6068 (ISO 11731) 4 e di altra bibliografia 5. Note: La ISO è ora suddivisa in due parti. L ultima, la Parte 2 (BS - ISO :2004 BS :2004 Water quality - Detection and enumeration of Legionella Part 2: Direct membrane filtration method for waters with low bacterial counts. London: British Standards Institution; 1998) è solo applicabile ad acque disinfettate con conteggio di fondo ridotto ed utilizza la filtrazione seguita dalla deposizione diretta della membrana su un terreno selettivo. La ISO originale è ancora valida ed ora è in revisione. A termine delle revisione sarà definita ISO Part 1. La HPA non ha adottato la ISO Parte 2 come metodo standard proprio, ma continuerà a seguire la ISO Parte 1. Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 5 di 17
6 1 DEFINIZIONI Per gli obiettivi di questo metodo la Legionella è definita come un genere di microrganismi Gramnegativi normalmente in grado di crescere in non meno di 2 giorni sull agar tamponato di carbone estratto di lievito (BCYE, buffered charcoal yeast extract) contenente L-cisteina ed una sorgente di ferro. I microrganismi formano colonie spesso bianche, dal porpora al blu, o di colore verde vischio, che possono divenire fluorescenti sotto luce ultravioletta. Le colonie assumono aspetto di vetro smerigliato od opalescente se osservate con microscopio a bassa risoluzione. La crescita non si manifesta in assenza di cisteina. 2 PRINCIPIO La microflora presente in un campione di acqua è dapprima concentrata con pressione negativa per filtrazione su una membrana di nailon del diametro di 47 mm (dimensione dei pori 0.2 µm). La microflora trattenuta dal filtro è eluita in un liquido appropriato o in acqua distillata sterile ed in seguito concentrata con centrifugazione. Una quota della sospensione risultante è sottoposta a trattamento con acido ed un'altra a trattamento termico. Le quote trattate e non sono seminate su piastre di agar selettivi per le specie Legionella e poste ad incubare. Al termine dell incubazione, le colonie che assumono aspetti caratteristici sui terreni selettivi sono considerate sospette per specie Legionella e contate. Le colonie sospette per Legionella sono poste in sottocoltura per verificare la loro richiesta di L-cisteina per la crescita, ed il numero dei microrganismi confermati è calcolato per 1 litro di campione. 3 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA 6-15 Adottare le normali precauzioni del laboratorio di microbiologia. 3.1 PRELIEVO DEL CAMPIONE N/D 3.2 TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPONE E essenziale l adeguamento alle attuali regolamentazioni della posta e del trasporto. 3.3 PROCEDURA SUL CAMPIONE Sebbene la Legionella appartenga ai microrganismi del Gruppo di Rischio 2, l agitazione e la miscelazione con vortex dei materiali concentrati deve essere eseguita in una cabina microbiologica di sicurezza in conformità alla EN 12469:2000 Biotecnologia Criteri di prestazione per cabina microbiologica di sicurezza I contenitori della centrifuga devono essere aperti all interno di una cabina di sicurezza. Se non si sono manifestate perdite, le provette devono essere rimosse con attenzione per non modificare il deposito. Se si sono verificate perdite, ci si deve cautelare secondo le normali procedure di sicurezza del laboratorio Le seguenti indicazioni devono essere supplementate con le indicazioni del COSHH locale e con la valutazione del rischio 4 ATTREZZATURA Normale attrezzatura di laboratorio ed aggiungere: Membrane di filtrazione di tipo diverso Imbuti da filtro (graduati) Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 6 di 17
7 Raccordi pre-filtro (opzionali) Recipienti di pirex per il vuoto (capacità >5 L) con rivestimento protettivo o equivalenti Pompa a vuoto, con raccoglitore di umidità o filtro protettivo Pinze di acciaio inossidabile a punta piatta o equivalenti Forbici Bagno per bollitura (strumento di sterilizzazione) Centrifuga dotata di dispositivo di sicurezza ed in grado di raggiungere almeno 3000 x g ± 100 x g Bagno ad acqua a 50 C ± 1 C Cabina microbiologica di sicurezza Termostato: 36 C ± 1 C (con umidificatore e preferibilmente 2.5% di CO 2 ) Microscopio stereoscopio per piastre con illuminazione incidente obliqua Lampada ultravioletta (lunghezza d onda UV 366 nm) Membrane filtranti - 47 mm di diametro, porosità 0.2µm, poliamide (nailon) Sacchetti per stomacher Pipettatori automatici e punte di pipette sterili in grado di distribuire volumi da ml (opzionale) Pipette (sterili a svuotamento totale) da 10 ml ed 1 ml graduate a volume di 0.1 ml (opzionale) Spatole (sterili) 5 TERRENI DI COLTURA E REAGENTI Soluzione salina di Page (opzionale) Cloruro di sodio Solfato di magnesio pentaidrato Cloruro di calcio diidrato Sodio fosfato monoacido Potassio fosfato biacido Acqua ph 6.8 ± 0.2 a 25 C 120 mg 4 mg 4 mg 142 mg 136 mg 1 L Soluzione di Ringer 1/40 (opzionale) Cloruro di sodio Cloruro di potassio Calcio cloruro, anidro Bicarbonato di sodio Acqua 225 mg 11 mg 12 mg 5 mg 1 L Acqua distillata o deionizzata (opzionale) Tampone acido a doppia concentrazione ph 2.2 Miscelare 39 ml di HCl 0.4 mol/l con 250 ml di soluzione di cloruro di potassio 0.4 mol/l. Aggiustare a ph 2.2 ± 0.2 aggiungendo una soluzione di idrossido di potassio (KOH) 1 mol/l. Conservare al buio in un contenitore di vetro chiuso, a temperatura ambiente, per non più di 1 mese. Acido cloridrico 0.4 mol/l Aggiungere ad 1 litro di acqua 34.8 ml di HCl concentrato (peso specifico 1.18, concentrazione minima 34.8%, circa 10 molare). L esatto volume di acido può richiedere degli aggiustamenti secondo il grado di purezza. Cloruro di potassio (0.4 mol/l) Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 7 di 17
8 Aggiungere 29.8 g di cloruro di potassio ad 1 L di acqua Agar glicina vancomicina polimixina cicloexamide (GVPC) Carbone attivato Estratto di lievito Idrossido di potassio Tampone ACES (N-2-acetamino-2- aminoetano acido sulfonico) Pirofosfato ferrino L-cisteina cloridrato monoidrato α-chetoglutarato, sale monopotassico Glicina (priva di azoto) Polimixina B solfato Vancomicina idrocloruro Cicloesamide Agar Acqua ph 6.8 ± 0.2 a 25 C 2.0 g 10.0 g 2.8 g 10.0 g 0.25 g 0.4 g 1.0 g 3.0 g UI 1 mg 80 mg 13.0 g 1 L Nota: Può essere utilizzato come alternativa I agar GVPN contenente 50mg/L di natamicina al posto della cicloesamide Agar carbone tamponato estratto di lievito con cisteina (BCYE+, buffered charcoal yeast extract agar with cysteine) Carbone attivato Estratto di lievito Idrossido di potassio Tampone ACES (N-2-acetamino-2-aminoetano acido sulfonico) Pirofosfato ferrico L-cisteina cloridrato monoidrato αchetoglutarato, sale monopotassico Agar Acqua ph 6.8 ± 0.2 a 25 C 2.0 g 10.0 g 2.8 g 10.0 g 0.25 g 0.4 g 1.0 g 13.0 g 1 L Agar carbone tamponato estratto di lievito senza cisterna (BCYE-) Carbone attivato Estratto di lievito Idrossido di potassio Tampone ACES (N-2-acetamino-2-aminoetano acido sulfonico) αchetoglutarato, sale monopotassico Pirofosfato ferrico Agar Acqua ph 6.8 ± 0.2 a 25 C 2.0 g 10.0 g 2.8 g 10.0 g 1.0 g 0.25 g 13.0 g 1 L Soluzione fisiologica con formalina al 2% (opzionale) Tampone fosfato salino (phosphate buffered saline) (PBS) (Opzionale) Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 8 di 17
9 Cloruro di sodio Cloruro di potassio Sodio fosfato monoacido Potassio fosfato biacido Acqua ph 7.3 ± 0.2 a 25 C 8.0 g 0.2 g 1.15 g 0.2 g 1 L Reagenti per colorazione per immunofluorescenza (opzionale) Confezioni commerciali per agglutinazione al lattice (opzionale) 6 PROCEDURA SUL CAMPIONE 6.1 PREPARAZIONE DEL CAMPIONE E DILUIZIONI I campioni devono essere trasportati da personale adeguatamente addestrato 16. Aggiungere ai campioni che contengono sostanze biocide un composto inattivante in eccesso (se disponibile). I campioni idrici devono essere ricevuti e manipolati come descritto nel National Standard Method W 1: Sezione I campioni devono essere trasportati a temperatura ambiente (compresa fra 6 e 18 C) e protetti dalla luce solare. Non miscelare campioni ancora caldi con altri freddi per evitare il loro riscaldamento. Registrare se il campione originale conteneva sostanze biocide, ed in questo caso, specificare le caratteristiche del composto neutralizzante utilizzato. Agenti biocidi ossidanti come ipoclorito, derivati del bromo, diossido di ipoclorito, sono facilmente neutralizzati dal tiosolfato di sodio o di potassio. Per la maggior parte delle richieste saranno sufficienti 180 mg di sodio tiosolfato in un litro d acqua per neutralizzare 50 mg di ipoclorito. Registrare inoltre il volume del campione processato ed ogni dettaglio che possa influenzare l isolamento delle legionelle dai campioni (per esempio, la presenza di gocce d olio). I campioni, specialmente quelli noti per contenere sostanze biocide, devono essere analizzati il più presto possibile dopo il loro ricevimento, preferibilmente durante il giorno del campionamento. I campioni devono essere analizzati, se possibile, il più presto possibile nel giorno del loro prelievo. In circostanze eccezionali, se si verifica un ritardo, la conservazione non deve prolungarsi oltre le 24 ore prima dell inizio delle analisi, nelle condizioni precedentemente indicate. I campioni devono essere conservati a temperatura ambiente e protetti dalla luce fino quando sono processati. 6.2 FILTRAZIONE Miscelare il campione e sospendere di nuovo qualsiasi deposito. Filtrare 1 L di acqua con membrane di poliamide, secondo le procedure descritte nel National Standard Method W1 17. Se il campione è torbido o difficile da filtrare, deve essere filtrato più di una volta. Se il campione è particolarmente sporco o oleoso, può essere appropriato centrifugare, come specificato nel National Standard Method W PREPARAZIONE DEL CAMPIONE CONCENTRATO Trasferire con pipetta 10 ml di eluente (soluzione salina di Page o soluzione 1/40 di Ringer) in un sacchetto stomacher di plastica di tipo alimentare. Utilizzando pinze sterili, rimuovere il filtro dal dispositivo filtrante ed inserirlo in un angolo del fondo all interno del sacchetto da stomacher. Sorreggerlo in modo che il liquido eluente e la membrana si posizionino nello stesso angolo e strofinare la membrana fra le dita ed il pollice per almeno 30 secondi 16. Contrassegnare un contenitore sterile disponibile per la centrifugazione con il numero del campione e rimuovere dal sacchetto il maggior volume possibile di eluente. Misurare il volume realmente rimosso con la pipetta e registrare sul contenitore prima di dispensare in esso il diluente. Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 9 di 17
10 6.4 CENTRIFUGAZIONE Centrifugare a 3000 x g ± 100 x g per 30 minuti ± 1 minuto, o a 6000 x g ± 100 g per 10 minuti ± 1 minuto. Utilizzare una pipetta graduata sterile, rimuovere con attenzione, in modo asettico, tutto il sopranatante tranne 1 ml. Ad esempio, se sono stati distribuiti 10 ml di eluente nel sacchetto contenente il filtro, 9,8 ml di questi sono stati rimossi con la pipetta e registrati sul contenitore. Dopo la centrifugazione, rimuovere 8.8 ml dal contenitore, pertanto rimane solo 1 ml. Sospendere di nuovo il deposito utilizzando un vortex. Questo materiale rappresenta il concentrato finale. 6.5 PRE-TRATTAMENTO E SEMINA SU PIASTRE DI AGAR SELETTIVO ll concentrato è posto in coltura in tre modi: diretto senza ulteriori trattamenti; dopo pre-trattamento termico; e dopo pre-trattamento acido. Sono di seguito descritti il trattamento e le procedure dell esame colturale. Nota: Nelle ricerche in corso di epidemia il campione originale non concentrato deve esser posto in coltura secondo le stesse procedure. Ciò è riferito in modo particolare a campioni provenienti da torri di raffreddamento e da altre acque non potabili TRATTAMENTO TERMICO Distribuire 0.2 ml del concentrato finale in un contenitore dotato di tappo a vite ed inserire in un bagno ad acqua a 50 ± 1 C per 30 ± 2 minuti. Miscelare in modo opportuno il campione riscaldato, e diffondere 0.1 ml sull intera superficie di un agar GVPC o GVPN utilizzando un diffusore sterile. Se si prevede un ritardo delle semine, per esempio durante la manipolazione di numerosi campioni, raffreddare rapidamente il campione dopo il riscaldamento TRATTAMENTO ACIDO Distribuire 0.2 ml della sospensione di prova in un contenitore dotato di tappo a vite. Aggiungere un uguale volume di tampone acido a ph 2.2 e lasciare agire per 5 minuti ± 30 secondi. Seminare immediatamente dopo 0.2 ml di campione trattato su tutta la superficie di un piastra GVPC o GVPN. Quando deve essere trattato più di un campione, processare in lotti non superiori a 5 aggiungendo tampone acido ad intervalli di 1 minuto NON TRATTATO Preparare diluizioni se richieste. Seminare 0.1 ml di sospensione sulla superficie di piastre GVPC e diffondere l inoculo con un diffusore sterile CONSERVAZIONE CONCENTRATI Conservare in contenitori dotati di tappo a vite a 6 ± 2 C al buio fino a 12 mesi. Nota: Nelle ricerche di epidemie da malattia dei Legionari, la ripetizione della prova sui concentrati conservati può essere importante. 6.6 INCUBAZIONE E LETTURA DELLE PIASTRE DEGLI AGAR SELETTIVI Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 10 di 17
11 Lasciare i terreni seminati fino a quando l inoculo è stato completamente assorbito, inserire in camera umida ed incubare a 36 ± 1 C. L incubazione in atmosfera d aria con 2.5% di CO 2 (v/v) può favorire la crescita di alcune specie di Legionella. Incubare la piastre per 10 giorni e durante questo periodo controllare almeno 3 volte ad intervalli di 2 4 giorni. Se sulle piastre si manifesta un rigoglioso sviluppo di colonie diverse dalla Legionella, queste possono inibire lo sviluppo di qualsiasi specie di Legionella presente. Se si osserva un abbondante crescita concomitante dopo 2 4 giorni di incubazione, diluire 100 volte una quota del concentrato conservato e riseminare. 6.7 CONTEGGIO DELLE COLONIE Al termine dell incubazione, esaminare le colonie con microscopio per la lettura delle piastre con luce ad incidenza obliqua. Le colonie delle specie Legionella assumono un tipico aspetto a vetro smerigliato con riflessi perlacei iridescenti. Le colonie caratteristiche sono lisce con bordo continuo e assumono spesso un colore bianco o grigio-blu-porpora, ma possono essere di colore scuro, rosa, verde vischio o rosso scuro. Contare tutte colonie presunte di Legionella su piastre contenenti fino a 150 colonie. La presenza di autofluorescenza può aiutare l identificazione quando un campione contiene alcune specie di Legionella. Pertanto, esaminare le piastre anche con luce ultravioletta (366 nm). Le colonie di Legionella bozemanii, Legionella gormanii, Legionella dumoffii, Legionella anisa, Legionella cherrii, Legionella steigerwaltii, Legionella gratiana, Legionella tucsonensis e Legionella parisiensis assumono fluorescenza bianco brillante, Legionella rubrilucens e Legionella erythra appaiono rosse. Le ultime specie possono mostrare fluorescenza solo quando crescono a temperature più basse o se sono lasciate a temperatura ambiente per 48 ore. La Legionella pneumophila non possiede autofluorescenza ed appare di colore verde opaco o gialla. Per ogni metodo di pre-trattamento calcolare e registrare le colonie sospette di ciascun tipo di crescita, ed assoggettare alle prove di conferma una loro selezione CONFERMA DELLE PRESUNTE SPECIE LEGIONELLA Selezionare tre colonie caratteristiche per Legionella da ciascuna delle piastre di agar GVPC. Eseguire sottocolture da quelle di agar BCYE+ e BCYE-. Inserire in termostato a 36 ± 1 C per almeno 2 giorni. Colonie che crescono sul BCYE+ ma che non si sviluppano sul BCYE-, sono presunte specie Legionella. Calcolare e registrare il conteggio confermato di ciascun tipo di colonia di Legionella. 6.8 IDENTIFICAZIONE E TIPIZZAZIONE Le specie Legionella possono essere identificate con numerosi metodi diversi, inclusa l immunofluorescenza o l agglutinazione col lattice. Per le richieste di routine è sufficiente identificare i ceppi a livello L. pneumophila sierogruppo 1, L. pneumophila sierogruppi 2-14 o specie Legionella diversa da L. pneumophila. In corso di ricerche epidemiologiche, gli isolati devono essere conservati e le sottocolture inviate al laboratorio di riferimento per una completa identificazione e sierotipizzazione. Può essere necessario conservare fino a 30 colonie per piastra IMMUNOFLUORESCENZA Accertarsi che la crescita delle specie Legionella da coltura di 2 4 giorni sia pura, valutando l aspetto della colonia (eseguire sottocoltura su BCYE se necessario). Preparare una sospensione leggermente torbida con 3 colonie di Legionella in 1 o 2 ml di soluzione fisiologica con formalina al 2% (se ciò non è appropriato per il reagente a disposizione, seguire le indicazioni del produttore del metodo). Diluire, se necessario, in tampone fosfato salino. Preparare nello stesso modo una sospensione di controllo positiva utilizzando L. pneumophila NCTC come controllo del Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 11 di 17
12 sierogruppo 1, L. pneumophila sierogruppo 6 NCTC come controllo dei sierogruppi 2 14, L. micdadei NCTC come controllo delle specie Legionella, ed un controllo negativo utilizzando la sospensione fornita di controllo negativo. Contrassegnare i vetrini multi-pozzetto di PTFE (poli tetra fluoro etilene) utilizzando un vetrino separato per ciascun controllo e per ciascun ceppo da identificare. Seguire le indicazioni del produttore per la fissazione e la colorazione della sospensione antigene di prova e dei controlli. Allestire i vetrini aggiungendo sufficiente quantità di liquido montante in modo da farlo diffondere sotto un coprioggetto pulito di larghezza sufficiente a ricoprire tutti i pozzetti (di solito 2 3 gocce). Assicurarsi che non sono presenti bolle d aria fra il vetrino ed il coprioggetto. Esaminare i vetrini col microscopio ad epifluorescenza a 50x con obiettivo ad immersione ad acqua. Considerare positive le cellule microbiche che assumono aspetto fluorescente verde brillante con l anticorpo speciespecifico. Se ritenuto appropriato, i ceppi che manifestano reattività crociata possono essere inviati al laboratorio di riferimento dopo accordo con gli specialisti addetti CONFEZIONI PER AGGLUTINAZIONE CON LATTICE Seguire le istruzioni del produttore. 7 CALCOLO DEI RISULTATI Utilizzare la seguente formula per calcolare il numero di unità formanti colonia (ufc) per le specie Legionella per litro presenti nel campione originale non concentrato: Ove: C = n x v x 1 i s C = ufc/litro nel campione originale n = numero di colonie sulla piastra v = volume (ml) del concentrato i = volume (ml) seminato sulla piastra s = volume (litri) di acqua dalla quale la microflora è stata concentrata Le piastre che presentano il maggior numero di colonie confermate devono essere utilizzate per stimare il numero di specie Legionella nel campione originale. Non è ritenuto appropriato calcolare la media dalle tre piastre in quanto ciascuna ha ricevuto un diverso pre-trattamento e, pertanto, esse non rappresentano dei replicati. 7.1 LIMITE DI RILEVAZIONE Nel metodo precedentemente descritto il concentrato finale di 1 litro di campione è 1 ml e 0.1 ml di questo materiale è seminato su terreno selettivo. Se tutte le Legionella presenti nel campione originale fossero state rilevate con questa tecnica, mediamente, il limite di rilevamento dovrebbe essere di 10 ufc/l. Invece, nella pratica, si perdono microrganismi in tutte le fasi della procedura, ad esempio, per eluizione incompleta dalle membrane. Nota: il volume finale messo in coltura su ciascuna piastra è equivalente a solo 100 ml del campione originale. Deve essere possibile contare fino a 150 colonie per ciascuna piastra ed in questo caso, il limite superiore è di 1,5 x 10 3 ufc per litro. Preparando, diluizioni decimali dal concentrato non trattato conservato possono incrementare il valore del limite superiore. 8 REFERTO Refertare i risultati secondo le procedure descritte nella SOP 1 W 1 Sezione Esprimere i risultati Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 12 di 17
13 come numero di ufc delle specie Legionella in 1 litro di acqua specificando i limiti numerici del rilevamento, il volume di campione processato, ed il volume equivalente posto in coltura. Se le specie Legionella non sono state rilevate refertarenel modo seguente: Legionella non rilevata (limite di rilevazione = 10 /L) Se le specie Legionella sono state rilevate refertare nel modo seguente: a per litro Ove a è il numero confermato I risultati dovrebbero riportare le specifiche dell identificazione sierologica come L. pneumophila sierogruppo 1, L. pneumophila sierogruppi 2 14, o specie Legionella diverse da L. pneumophila. Qualsiasi interferenza che può aver influenzato il risultato finale, come elevate concentrazioni di pseudomonadi, deve essere inclusa nel giudizio interpretativo del referto. 9 CONTROLLO DI QUALITA 9.1 TERRENO E essenziale che ciascuna beuta di BCYE o GVPC preparata sia considerata come un lotto di terreno separato. Ciascun lotto di terreno deve essere saggiato per verificare la capacità di sviluppo di L. pneumophila e di L. bozemanii e confrontato quantitativamente al precedente lotto di terreno noto per soddisfare la crescita di L. pneumophila e di L. bozemanii. I conteggi da aliquote della stessa sospensione di prova devono cadere all interno dell intervallo di confidenza stabilito a 95% (Tabella 8.1 nella Microbiology of Drinking Water 2002) 19. Poiché alcuni ceppi di pseudomonas sono in grado di inibire la crescita delle legionella su GVPC, deve essere definita la capacità del terreno di impedire la crescita dei microrganismi concomitanti. Ciò può essere ottenuto preparando diluizioni decimali di Pseudomonas aeruginosa NCTC ed inoculando ciascuna di loro sugli agar GVPC e BCYE per ottenere conteggi compresi fra 10 e 50 colonie. Il terreno è considerato idoneo se su GVPC è in grado di ridurre il numero di microrganismi di almeno una concentrazione logaritmica. Queste condizioni di verifica sono richieste solo per terreni prodotti in laboratorio o confezionati commercialmente ove la certificazione delle prestazioni non specifica il grado di inibizione nei confronti delle pseudomonadi. 9.2 MEMBRANA DI FILTRAZIONE Filtrare 1 L di acqua distillata sterile utilizzando lo stesso imbuto usato per il controllo positivo dopo la sua sterilizzazione. 9.3 PROVE DI CONFERMA Controllo positivo: Seminare una piastra di agar GVPC con L. pneumophila sierogruppo 1 NCTC per ottenere una crescita di colonie isolate o con 0.1 ml di un concentrato conservato, precedentemente riscontrato positivo per specie Legionella. Controllo negativo Seminare una piastra di agar GVPC con Pseudomonas aeruginosa NCTC Processare tutti i controlli in parallelo con le prove di routine. Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 13 di 17
14 10 STRUTTURE DI RIFERIMENTO In alcune circostanze, come durante un epidemia, gli isolati possono essere inviati alla Health Protection Agency Atypical Pneumonia Unit per la completa identificazione sierologica e sottotipizzazione della L. pneumophila sierogruppo 1, dopo colloquio con gli esperti, se ciò è considerato appropriato. 11 RINGRAZIAMENTI E CONTATTI Questi Standard Method sono stati iniziati e sviluppati, riveduti e revisionati dal Water Working Group for Standard Method ( Si ringraziano le numerose persone appartenenti a laboratori clinici di microbiologia ed alle organizzazioni specialistiche che hanno fornito informazioni e commenti nel corso della preparazione di questo documento, ed il Redattore Medico per la revisione finale. I Metodi Nazionali Standard sono emessi dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Centre for Infections, Health Protection Agency London. Per ulteriori informazioni contattare: Standards Unit Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Health Protection Agency Colindale, London NW9 5EQ standards@hpa.org.uk Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 14 di 17
15 ALLEGATO: DIAGRAMMA DI FLUSSO CHE ILLUSTRA LA PROCEDURA PER RICERCA E CONTEGGIO DI SPECIE LEGIONELLA CON FILTRAZIONE E CENTRIFUGAZIONE Trasportare in laboratorio in contenitore idoneo a temperatura ambiente senza esporre alla luce solare diretta Conservare al buio ed analizzare entro 24 ore Miscelare in modo adeguato (NB in corso di ricerche per epidemia conservare alcuni campioni non concentrati per la coltura Filtrare Inserire il filtro in un sacchetto per stomacher e sospendere in 10 ml di eluente Rimuovere il liquido e centrifugare Rimuovere il sopranatante e lasciare 1 ml di sospensione Dividere in 3 aliquote: - non trattata, trattata al calore, trattata con acido Pretrattare in modo apprpriato e seminare in piastra da 0.1 a 0.2 ml (in funzione del trattamento) su piastra di agar GVPC Incubare a 36 C ed aumentare l'umidità (preferibilmente con CO 2 ) per 2-10 giorni Eseguire sottocolture su BCYE+ agar e BCYE- per le prove di conferma Calcolare i conteggi di Legionella confermati Inviare al laboratorio di riferimento per le prove sierologiche e l'identificazione delle specie, se ritenuto necessario Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 15 di 17 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altrepos emesse dalla Health Protection
16 BIBLIOGRAFIA 1. Department of Health NHS Executive: The Caldicott Committee. Report on the review of patientidentifiable information. London. December Lee JV, West AA. Survival and growth of Legionella species in the environment. J Appl Bacteriol Symp Sup 1991;70:121S-9S. 3. HSC Approved Code of Practice & Guidance L8 Legionnaires' disease : The control of legionella bacteria in water systems. 3rd ed. Norwich: HMSO; BS 6068-ISO Water quality - Part 4: Microbiological methods - Section 4.12:1998 Detection and enumeration of Legionella. London: British Standards Institution; Donovan TJ, Manger PA. Isolating legionellae from 1 litre of water - A modified filtration method. PHLS Microbiol Dig 1989;6: Advisory Committee on Dangerous Pathogens 2004 Approved List of Biological Agents. p Public Health Laboratory Service Standing Advisory Committee on Laboratory Safety. Safety Precautions: Notes for Guidance. 4 th ed. London: Public Health Laboratory Service (PHLS); Control of Substances Hazardous to Health Regulations General COSHH. Approved Code of Practice and Guidance, L5. Suffolk: HSE Books; Health and Safety Executive. 5 steps to risk assessment: a step by step guide to a safer and healthier workplace, IND (G) 163 (REVL). Suffolk: HSE Books; Health and Safety Executive. A guide to risk assessment requirements: common provisions in health and safety law, IND (G) 218 (L). Suffolk: HSE Books; NHS Estates. Health Building Note 15. Accommodation for pathology services. 1 st ed. London: Her Majesty's Stationary Office (HMSO); (Out of print - 2nd edition in press). 12. BS EN 12469: Biotechnology - performance criteria for microbiological safety cabinets. London: British Standards Institution (BSI); BS 5726: Microbiological safety cabinets. Part 2. Recommendations for information to be exchanged between purchaser, vendor and installer and recommendations for installation. London: British Standards Institution (BSI); BS 5726: Microbiological safety cabinets. Part 4. Recommendations for selection, use and maintenance. London: British Standards Institution (BSI); Advisory Committee on Dangerous Pathogens. The management, design and operation of microbiological containment laboratories. Suffolk: HSE Books; British Standard BS 7592:1992. Methods for sampling for Legionella organisms in water and related materials Health Protection Agency. National Standard Method: General technique for the detection of bacteria by membrane filtration W1. London: Health Protection Agency; Health Protection Agency. National Standard Method: Detection and enumeration of Legionella species by centrifugation W13. London: Health Protection Agency; Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 16 di 17 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altrepos emesse dalla Health Protection
17 19. Standing Committee of Analysts. The Microbiology of Drinking Water (2002) - Part 1 - Water Quality and Public Health. Methods for the examination of waters and associated materials. Environment Agency. Regional Food, Water and Environmental Coordinators Forum Pagina 17 di 17 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altrepos emesse dalla Health Protection
RICERCA E CONTEGGIO DI SPECIE LEGIONELLA IN BIOFILM E SEDIMENTI
METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA E CONTEGGIO DI SPECIE LEGIONELLA IN BIOFILM E SEDIMENTI W 15 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Regional Food, Water
DettagliCONTEGGIO DIRETTO DI ESCHERICHIA COLI
METODO NAZIONALE STANDARD CONTEGGIO DIRETTO DI ESCHERICHIA COLI F 20 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division W & E Co-ordinators Forum
DettagliIDENTIFICAZIONE DI SPECIE LEGIONELLA
METODO NAZIONALE STANDARD IDENTIFICAZIONE DI SPECIE LEGIONELLA BSOP ID 18 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 2 Data di revisione 12.11.07
DettagliCONTEGGIO DI STAPHYLOCOCCUS AUREUS
METODO NAZIONALE STANDARD CONTEGGIO DI STAPHYLOCOCCUS AUREUS F 12 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division & E Co-ordinators Forum and
DettagliCONTEGGIO DI BATTERI COLIFORMI E DI ESCHERICHIA COLI CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE
soake HPA STANDARD METHOD CONTEGGIO DI BATTERI COLIFORMI E DI ESCHERICHIA COLI CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE W 2 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Regional
DettagliIDENTIFICAZIONE DI SPECIE YERSINIA DALLE FECI
METODO NAZIONALE STANDARD IDENTIFICAZIONE DI SPECIE YERSINIA DALLE FECI BSOP ID 21 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 2 Data di revisione
DettagliIDENTIFICAZIONE DI SPECIE YERSINIA NELLE FECI
METODO NAZIONALE STANDARD IDENTIFICAZIONE DI SPECIE YERSINIA NELLE FECI BSOP ID 22 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division IDENTIFICAZIONE
DettagliRICERCA INFEZIONE DA EPATITE C
METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C VSOP 5 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 5 Data di
DettagliTRASMISSIONE VERTICALE DI HCV
METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA VSOP 8 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 1 Data di revisione: 21.11.07 Emesso da: Standards
DettagliDETERMINAZIONE DI LEGIONELLA
DETERMINAZIONE DI LEGIONELLA Procedura integrativa al metodo ISO 11731-2: 2004 Water quality Detection and enumeration of Legionella Part 2: Direct membrane filtration method for waters with low bacterial
DettagliRICERCA DI GLUCURONIDASI POSITIVE - METODO DEL NUMERO PIU' PROBABILE
METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA DI ESCHERICHIA COLI ß- GLUCURONIDASI POSITIVE - METODO DEL NUMERO PIU' PROBABILE F22 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference
DettagliBENZILPENICILLINA BENZATINICA PREPARAZIONE INIETTABILI. Benzilpenicillina Benzatinica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 0 1 0 1 1 01/FU Maggio 00 Commenti entro il 0 Settembre 00 NOTA: Corretta in seguito ai commenti della Dott.ssa Mozzetti La monografia è stata revisionata per armonizzarla con le altre
DettagliPREPARAZIONE DI CAMPIONI E DILUIZIONI DECIMALI
METODO NAZIONALE STANDARD PREPARAZIONE DI CAMPIONI E DILUIZIONI DECIMALI D 1 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division PREPARAZIONE DI
DettagliLinee guida legionellosi Roma Novembre 2016
Linee guida legionellosi Roma 10-11 Novembre 2016 La Real-Time PCR per la ricerca di Legionella in campioni ambientali Maria Scaturro Dipartimento di Malattie infettive parassitarie ed immunomediate maria.scaturro@iss.it
DettagliRICERCA SU CAMPIONI CLINICI CON MICROSCOPIA ELETTRONICA UTILIZZANDO LA CONCENTRAZIONE CON PRECIPITATO DI SOLFATO D'AMMONIO
METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA SU CAMPIONI CLINICI CON MICROSCOPIA ELETTRONICA UTILIZZANDO LA CONCENTRAZIONE CON PRECIPITATO DI SOLFATO D'AMMONIO VSOP 15 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards
DettagliDETERMINAZIONE DI LEGIONELLA
DETERMINAZIONE DI LEGIONELLA Procedura integrativa al metodo ISO 11731: 1998 Water quality Detection and enumeration of Legionella in base alle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi
DettagliEMOADSORBIMENTO DEI VIRUS
METODO NAZIONALE STANDARD VSOP 45 Emesso da Standards Unit, Department for Evaluations, Standards and Training Centre for Infections Revisione numero: 2 Data di revisione 04.03.10 Emesso da: Standards
DettagliLaboratorio Nazionale di Riferimento per le legionelle Dipartimento di Malattie Infettive Parassitarie ed Immuno-mediate Istituto Superiore di Sanità
DETERMINAZIONE DI LEGIONELLA Procedura integrativa al metodo ISO 11731: 1998 Water quality Detection and enumeration of Legionella in base alle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA
Pagina 1 di 6 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR (firma) VERIFICATA DA RAQ (firma) APPROVATA DA AMM (firma) PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15-01-09 Prima emissione 01 22-04-13
DettagliVALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10)
VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10) 1. SCOPO Testare le capacità battericida del SANIFICANTE 10, detergente igienizzante a base di sali quaternari di ammonio, nelle condizioni di sporco
DettagliANALISI MICROBIOLOGICHE DELLE ACQUE PER USO UMANO Riferimenti Normativi e Terreni di Coltura
numero 13 maggio 2009 ANALISI MICROBIOLOGICHE DELLE ACQUE PER USO UMANO Riferimenti Normativi e Terreni di Coltura Il Decreto Legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, con le successive integrazioni e modifiche,
DettagliPAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA
METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA VSOP 33 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA
Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15-01-09 Prima emissione 01 22-04-13 4.1.2 01 22-04-13
DettagliInh. Dr. J. Prucha Steinstraße Lollar Tel Fax Relazione Nr. G a.tmd del
Gutachten Nr. G01-0198a.tmd vom 02.08.2001 Seite 1 Istituto l Igiene e l Ambiente Relazione Nr. G01-0198a.tmd del 02.08.2001 Pagina 1 Relazione concernente l effetto disinfettante dell Anolyte prodotto
DettagliAMPICILLINA SODICA PREPARAZIONE INIETTABILE. Ampicillina sodica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 0 1 0 1 0 1 0 1 001/FU Aprile 00 Commenti entro il Settembre 00 NOTA: Armonizzata con la versione revisionata della B.P. La monografia è stata completamente revisionata per armonizzarla con le corrispondenti
DettagliFILTRAZIONE. Pagina 1 CANDELE FILTRANTI CANDELE FILTRANTI AD IMMERSIONE CANDELE FILTRANTI MICRO. Porosità ø ø filtro tubo
CANDELE FILTRANTI Porosità ø ø filtro tubo mm mm 05.0335.00 1 30 14 05.0337.00 2 30 14 05.0338.00 3 30 14 05.0339.00 4 30 14 05.0336.00 1 60 16 05.0341.00 2 60 16 05.0343.00 3 60 16 05.0345.00 4 60 16
DettagliTERRENI DI COLTURA E SUPPLEMENTI PER LEGIONELLA LEGIONELLA BCYE AGAR BASE
N 401582 B I 8 5/2011 pag. 1 di 5 TERRENI DI COLTURA E SUPPLEMENTI PER LEGIONELLA LEGIONELLA BCYE AGAR BASE LEGIONELLA BCYE -GROWTH SUPPLEMENT LEGIONELLA BCYE -GROWTH SUPPLEMENT W/O CYSTEINE LEGIONELLA
DettagliRicerche Microbiologiche Standard del Regno Unito
Ricerche Microbiologiche Standard del Regno Unito Cambiamento di Fase di Salmonella Emesso da Standards Unit, Microbiology Services, PHE Batteriologia Procedure -Test I TP 32 I Emissione no: 2.2 I Data
DettagliURISTIKFIT LEV1 REF KCQURST1
URISTIKFIT LEV1 REF KCQURST1 Per Uso Diagnostico In Vitro USO PREVISTO Il controllo URISTIKFIT è destinato all uso nel laboratorio clinico come materiale di controllo nelle procedure qualitative e semiquantitative
DettagliRISPARMIO TOTALE UTILIZZANDO IL METODO MBS : /ANNO
CONTROLLO DI UTENSILI PER PROCEDURE HACCP 1. Rilevamento della contaminazione microbica totale in utensili La necessità: In una azienda per la grande distribuzione, il controllo qualità richiede il quotidiano
DettagliRICERCA E CONTEGGIO DI LISTERIA MONOCYTOGENES ED ALTRE SPECIE LISTERIA
METODO STANDARD HPA RICERCA E CONTEGGIO DI LISTERIA MONOCYTOGENES ED ALTRE SPECIE LISTERIA F 19 Emesso da Standards Unit, Department for Evaluations, Standards and Training Centre for Infections Regional
DettagliUtilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole e fontanelle cittadine.
Acqua in brocca Ciao! Io sono LABBY e vi farò da guida per l analisi dell acqua del vostro rubinetto! Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole
DettagliRICERCA SUI TAMPONI ORALI
METODO STANDARD NAZIONALE RICERCA SUI TAMPONI ORALI BSOP 4 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division Riferimento no: 5.1 Data di emissione:
DettagliISOLAMENTO DI ENTEROVIRUS E PARECHOVIRUS
METODO NAZIONALE STANDARD ISOLAMENTO DI ENTEROVIRUS E PARECHOVIRUS VSOP 24 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections S Revisione no: 2 Data di revisione: 02.05.06
DettagliINGEZIM Gluten Quanti Test Guida all utilizzo
INGEZIM Gluten Quanti Test Guida all utilizzo 1 - INTRODUZIONE Il kit è basato su un saggio immunoenzimatico ELISA di tipo sandwich come dettato dal Codex Alimentarius. Ogni pozzetto è rivestito sul fondo
DettagliRELAZIONE DI CONVALIDA CONVALIDA PROCESSO DI LAVAGGIO
Pagina: 1 di 39 RELAZIONE DI CONVALIDA CONVALIDA PROCESSO DI LAVAGGIO COMMITTENTE: NUOVA LAVANDERIA PINO SRL VIA CANCELLO DEI MONACI, 16 S. MARIA LA BRUNA (NA) LUOGO DELLA CONVALIDA: NUOVA LAVANDERIA PINO
DettagliMODALITA DI ID DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA LABORATORIO di PREVENZIONE ISTRUZIONE OPERATIVA
ISTRUZIONE OPERATIVA MODALITA DI CAMPIONAMENTO DI VAR IE MATRICI PER ANALISI MICROBIOLOGICHE -UTENTI ESTERNI ID 02521 rev data di approvazione Descrizione delle modifiche FIRMA DI REDAZIONE NOMINATIVO
DettagliXVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI
XVII ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII - ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE 1. Principio Il campione viene
Dettagliil laboratorio in una provetta
MANUALE D USO REV 03/12/2008 MBS--HACCP&ACQUE EASY TEST METODO COLORIIMETRIICO RAPIIDO PER ANALIISII MIICROBIIOLOGIICHE MANUALE D USO MBS-HACCP&ACQUE Easy test: il laboratorio in una provetta 1.1 Caratteristiche
Dettagli15 Anti-D policlonale / incompleto
Scheda Tecnica 0123 Technical File No.: Prodotto: 15 Anti-D policlonale / incompleto Categoria di prodotto secondo la classificazione CE: Allegato II Lista A Struttura della scheda tecnica Descrizione
DettagliSviluppo microbico Procedure di valutazione dello sviluppo microbico. Esercitazione 1. Analisi sperimentali. Metodi diretti.
Procedure di valutazione dello sviluppo microbico Analisi sperimentali Materiale Microrganismo: Saccharomyces cerevisiae Terreno colturale: 1 turno MEB Composizione (g/l) MEB: estratto malto 20, peptone
DettagliSIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR
METODO NAZIONALE STANDARD SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR VSOP 26 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no.3 Data di revisione 05.03.08 Emesso
DettagliANALISI MICROBIOLOGICHE DELLE ACQUE PER USO UMANO Ricerca di Pseudomonas aeruginosa
numero 12 maggio 2009 ANALISI MICROBIOLOGICHE DELLE ACQUE PER USO UMANO Ricerca di Pseudomonas aeruginosa Microrganismo con elevata capacità di adattamento, Pesudomonas aeruginosa è pressoché ubiquitario
DettagliVALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELL APPARATO STERYBOX PER LA DECONTAMINAZIONE BATTERICA DELL ARIA
Centro di Saggio Pagina: 1 di 22 Rapporto finale N 01/6708-1 VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELL APPARATO STERYBOX PER LA DECONTAMINAZIONE BATTERICA DELL ARIA Programma di Studio n.: SAM0290 Contratto n: M01/0621.1MI
DettagliStudio per valutazione dell efficacia di prodotto disinfettante secondo l utilizzo dichiarato dal. Committente:
Studio per valutazione dell efficacia di prodotto disinfettante secondo l utilizzo dichiarato dal committente Programma di studio n.: 12/046 Committente: Euroslate Srl Via Pian dei Ratti, 38/A 16040 ORERO
DettagliWITNESS GIARDIA INTRODUZIONE
WITNESS GIARDIA WITNESS GIARDIA INTRODUZIONE Giardia intestinalis (sin. G. duodenalis o G. lamblia) è un protozoo parassita dell apparato gastrointestinale di numerose specie di animali (ad es. cane e
DettagliDRUGFIT LEV1 LEV2 LEV3 REF KCQDRAB1 - KCQDRAB2 - KCQDRAB3
DRUGFIT LEV1 LEV2 LEV3 REF KCQDRAB1 - KCQDRAB2 - KCQDRAB3 Per Uso Diagnostico In Vitro APPLICAZIONE D USO: Il DRUGFIT è destinato all uso come campione di controllo per monitorare le condizioni di dosaggio
DettagliREAZIONE DI DEVIAZIONE DEL COMPLEMENTO
METODO NAZIONALE STANDARD REAZIONE DI DEVIAZIONE DEL COMPLEMENTO VSOP 18 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 2 Data di revisione: 28.07.06
DettagliAspetti analitici nel Controllo ambientale di Legionella. D.ssa Leonarda Chetti Arpa Sezione di Bologna
Aspetti analitici nel Controllo ambientale di Legionella D.ssa Leonarda Chetti Arpa Sezione di Bologna Procedure analitiche La ricerca di Legionella è tecnicamente difficile. Richiede Laboratori specialistici
DettagliDove, Come e Quando cercare la Legionella Diagnostica di laboratorio
Convegno 20 gennaio 2006 ASL 4 Chiavarese Dove, Come e Quando cercare la Legionella Diagnostica di laboratorio Claudio Grillo, U.O. Laboratori e Reti di Monitoraggio Dipartimento ARPAL della Spezia Sommario
DettagliCRISTALLIZZAZIONE. Scelta del solvente: Affinché la cristallizzazione possa essere efficace, è necessario scegliere il solvente più
CRISTALLIZZAZIONE La cristallizzazione è stata a lungo utilizzata nella purificazione delle sostanze. Si tratta essenzialmente di una tecnica di separazione solido-liquido molto importante per ricavare
DettagliRicerche Microbiologiche Standard del Regno Unito
Ricerche Microbiologiche Standard del Regno Unito Test dell Ureasi Emesso da Standards Unit, Microbiology Services, PHE Batteriologia Procedure -Test I TP 36 I Emissione no:2.2. I Data emissione: 17.03.14
DettagliISTRUZIONI PER L USO. Microrganismi EZ-PEC USO PREVISTO COMPONENTI DELLA FORMULA
ISTRUZIONI PER L USO Microrganismi EZ-PEC USO PREVISTO I microrganismi EZ-PEC (Preservative Efficacy Challenge) sono preparati numerati liofilizzati di microrganismi da utilizzare in laboratori industriali.
DettagliRAPPORTO SULLA VALUTAZIONE DELLA CITOTOSSICITÀ DI UN IMPIANTO TITANMED
RAPPORTO SULLA VALUTAZIONE DELLA CITOTOSSICITÀ DI UN IMPIANTO TITANMED Riferimento: Ns. pratica 3000900357 Valutazioni eseguite da: Dr.ssa Clara CASSINELLI... n. copie distribuite: 1 Testo e immagini sono
DettagliIDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA
METODO NAZIONALE STANDARD IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA BSOP ID 24 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07
DettagliEstrazione di acido salicilico con acetato di n-butile
S.A.G.T. Anno Accademico 2009/2010 Laboratorio Ambientale II A Dottoressa Valentina Gianotti Marco Soda Matricola num. 10015062 Estrazione di acido salicilico con acetato di n-butile L estrazione liquido-liquido
DettagliLegionellosi: la prevenzione nelle strutture di ricovero. Azioni sulla rete idrica e sugli impianti di trattamento aria
Legionellosi: la prevenzione nelle strutture di ricovero Regione Toscana Azienda USL 8 Arezzo Sede legale e Centro Direzionale Via Curtatone, 54 52100 Arezzo Telefono 0575 2551 Azioni sulla rete idrica
Dettagli"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza
Unindustria Bologna, 11 Febbraio 2015 "Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza dell'integrazione tra sistema
DettagliAllegato III Autocertificazione del produttore
Scheda Tecnica 0123 Technical File No.: 24 Prodotto: Categoria di prodotto secondo la classificazione CE: Anti-Lua, Anti-Lub coombsreactive Allegato III Autocertificazione del produttore Struttura della
DettagliRISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE
RISOLUZIONE OIV-OENO 571-2017 MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE L ASSEMBLEA GENERALE, Visto l'articolo 2, paragrafo 2 iv dell'accordo del 3 aprile 2001 che istituisce l'organizzazione internazionale della vigna
DettagliIDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA
METODO NAZIONALE STANDARD IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA BSOP ID 24 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division Revisione no: 1.1
DettagliISOLAMENTO DI VIRUS ASSOCIATI AD INFEZIONI DELL'OCCHIO: CHERATOCONGIUNCTIVE
METODO NAZIONALE STANDARD ISOLAMENTO DI VIRUS ASSOCIATI AD INFEZIONI DELL'OCCHIO: CHERATOCONGIUNCTIVE VSOP 21 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione
DettagliCorso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari
Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia Preparazione
DettagliACIDITA su burro, margarine, panna e grassi semilavorati PRINCIPIO REAGENTI PREPARAZIONE DEL REAGENTE STABILITA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE CONDIZIONI DI REAZIONE (Edit) Gli acidi grassi del campione, in
DettagliGli esami colturali dei terreni: metodologie e metodiche a confronto
Gli esami colturali dei terreni: metodologie e metodiche a confronto Dott. Davide Camposampiero IV Corso di Formazione Società Italiana Banche degli Occhi Torino, 10 Ottobre 2009 Background La cornea è
DettagliRicerche Microbiologiche Standard del Regno Unito
Ricerche Microbiologiche Standard del Regno Unito Test della Termonucleasi Emesso da Standards Unit, Microbiology Services, PHE Batteriologia Procedure -Test I TP 34. I Emissione no: 3 I Data emissione:
DettagliRicerche Microbiologiche Standard del Regno Unito
Ricerche Microbiologiche Standard del Regno Unito Test dell Idrossido di Potassio Emesso da Standards Unit, Microbiology Services, PHE Batteriologia Procedure -Test I TP 30 I Emissione no: 3 I Data emissione:
DettagliPer la conservazione viene aggiunta sodio azide a una concentrazione finale inferiore allo 0,1 %.
Scheda Tecnica 0123 Technical File No.: 38 Prodotto: Categoria di prodotto secondo la classificazione CE: Albumina Bovina 22% 30% Allegato III Autocertificazione del produttore Struttura della scheda tecnica
DettagliIstituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada
Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada In campo microbiologico è di primaria importanza riuscire a coltivare e perpetuare i microrganismi in laboratorio e ciò è reso possibile solo dalla disponibilità
DettagliSostanze inorganiche: determinazioni qualitative
Carbonati e Bicarbonati Indicare il tipo di sostanza basandosi sulle caratteristiche alla calcinazione e le prove di solubilità e il ph. Sodio carbonato anidro Na 2 CO 3 (F.U. X Edizione, European Pharmacopeia
DettagliChallenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione
Challenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione Normativa e linee guida di riferimento Dott. Alberto Bellio alberto.bellio@izsto.it S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni
DettagliPetrifilm. Piastre per il conteggio dei Coliformi e di E. coli. Guida all interpretazione
Guida all interpretazione Petrifilm Piastre per il conteggio dei Coliformi e di E. coli La presente guida serve per familiarizzare con i risultati delle piastre per il conteggio dei Coliformi e di E. coli
DettagliRischio Biologico D.lgs. 81/08
Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività
DettagliPOIA n. 04 PROTOCOLLO INTERAZIENDALE ACCERTAMENTO DEL TASSO ALCOOLEMICO IN PRONTO SOCCORSO
Pagina 1 di 8 Revisione Data Causale 0 20/07/2009 Prima stesura 1 Recepimento nuovo format aziendale Fasi Funzioni Firma Data Resp. UO PS Nottola USL 7 Redazione Resp. UF Laboratorio AOUS Verifica Approvazione
DettagliUrinocoltura : dal prelievo all antibiogramma
Urinocoltura : dal prelievo all antibiogramma antibiogramma Dott.ssa Franca Benini U.O.Microbiologia Centro Sevizi Laboratorio Unico Pievesestina Forlì 17 maggio 2011 Il campione microbiologico: il percorso
DettagliLABORATORIO DI MICROBIOLOGIA. Presentato dalla classe 3^A CH
LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA Presentato dalla classe 3^A CH Analisi Ricerca lattobacilli in un campione di yogurt seminato su terreno MRS Ricerca degli streptococchi in un campione di yogurt seminato su
DettagliFrancesca Giacobbi Laura Fiume
La ricerca colturale della legionella in campioni d acqua L esperienza dell ARPA in ambito sanitario Francesca Giacobbi Laura Fiume Sezione Provinciale di Bologna Dipartimento Tecnico Attività del Laboratorio
DettagliRICERCA SU BIOPSIE GASTRICHE DI HELICOBACTER PYLORI
METODO STANDARD NAZIONALE RICERCA SU BIOPSIE GASTRICHE DI HELICOBACTER PYLORI BSOP 55 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division Emissione
DettagliANALISI MICROBIOLOGICA DELLE ACQUE: CONFRONTO TRA IL METODO UNI/EN/ISO DEL 2014 E I METODI APAT-CNR-IRSA 7010C E 7030C DEL 2003.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI MEDICINA DI TORINO CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO TESI DI LAUREA ANALISI MICROBIOLOGICA DELLE ACQUE: CONFRONTO TRA IL METODO UNI/EN/ISO
DettagliPetrifilm. Piastre per il conteggio selettivo di E.coli. Guida all interpretazione
Guida all interpretazione Petrifilm Piastre per il conteggio selettivo di E.coli La presente guida serve per familiarizzare con i risultati delle piastre 3M TM Petriflm TM per il conteggio selettivo di
DettagliTest di tossicità e di mutagenicità
Test di tossicità e di mutagenicità (Test di Ames adattato ai laboratori scolastici) scopo: determinare se una sostanza è tossica mutagena modello sperimentale: microrganismi coltivati su piastra vantaggi
DettagliRicerche Microbiologiche Standard del Regno Unito
Ricerche Microbiologiche Standard del Regno Unito Test di Nagler Emesso da Standards Unit, Microbiology Services, PHE Batteriologia Procedure -Test I TP 22 I Emissione no 2.3 I Data emissione: 14.03.14
DettagliRISOLUZIONE OIV-OENO
RISOLUZIONE OIV-OENO 506-2016 MONOGRAFIA SULLA ZEOLITE SELETTIVA (FAUJASITE) L ASSEMBLEA GENERALE, Visto l articolo 2, paragrafo 2 iv dell'accordo del 3 aprile 2001, che istituisce l'organizzazione internazionale
DettagliL USO DEL MICROSCOPIO OTTICO
L USO DEL MICROSCOPIO OTTICO Visualizzazione dei microrganismi La visualizzazione dei microrganismi richiede l uso del microscopio ottico o del microscopio elettronico. Il microscopio ottico composto in
DettagliRICERCA SUI TAMPONI NASALI
METODO STANDARD NAZIONALE RICERCA SUI TAMPONI NASALI BSOP 5 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division Riferimento no: 5.1 Data di
DettagliRISULTATI DELLE MISURE DI RADIONUCLIDI GAMMA EMITTENTI
RISULTATI DELLE MISURE DI RADIONUCLIDI GAMMA EMITTENTI Andrea Bertolo UO Agenti Fisici ARPAV PADOVA LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO - VERONA, 21 APRILE 2010 1 Spettrometria gamma per le
DettagliRISOLUZIONE ENO 25/2004
DICARBONATO DI DIMETILE (DMDC) L'ASSEMBLEA GENERALE, Visto l'articolo 2 paragrafo 2 iv dell'accordo del 3 aprile 2001 che istituisce l'organizzazione internazionale della vigna e del vino Su proposta della
DettagliIl campionamento delle matrici alimentari: il Pulsifier
numero 5 gennaio 2008 Il campionamento delle matrici alimentari: il I microrganismi, tra cui anche i batteri patogeni, aderiscono alla superficie degli alimenti, con vari livelli di affinità. Le apparecchiature
DettagliLa revisione della Norma UNI Valter Rapizzi
La revisione della Norma UNI 10637 Valter Rapizzi rapizzi@professioneacqua.it 1 Il testo della revisione della norma UNI 10637, dal titolo Piscine - Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione,
DettagliSAFE - Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali. School of Agriculture, forest, Food and Environmental sciences
Protocollo SAFE Determinazione dell attività antiossidante Valutazione della resistenza allo stress ossidativo in presenza di perossido d idrogeno Soluzione di perossido d idrogeno 1,6 M. Esporre i campioni
DettagliRicerche Microbiologiche Standard del Regno Unito
Ricerche Microbiologiche Standard del Regno Unito Test ONPG (β-galattosidasi) Emesso da Standards Unit, Microbiology Services, PHE Batteriologia Procedure -Test I TP 24 I Emissione no: 3 I Data emissione
DettagliQUALITA MICROBIOLOGICA DEI COSMETICI: ASPETTI TECNICI E NORMATIVI CHALLENGE TEST
QUALITA MICROBIOLOGICA DEI COSMETICI: ASPETTI TECNICI E NORMATIVI CHALLENGE TEST Convegno Biolife Sesto San Giovanni_Milano, 15 maggio 2015 Barbara Besostri Riferimenti per il challenge test Riferimento
DettagliCLOSTRIDIUM DIFFICILE TOSSINE A e B
MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Nessuna. MODALITA' DI RACCOLTA
Dettagli7060. Spore di clostridi solfito riduttori
7060. Spore di clostridi solfito riduttori 1. Introduzione 1.1 Generalità I clostridi sono microrganismi anaerobi obbligati; bacilli gram-positivi; producono ATP esclusivamente tramite fosforilazione a
DettagliLA PREPARAZIONE DEI TERRENI DI COLTURA
numero 21 maggio 2011 LA PREPARAZIONE DEI TERRENI DI COLTURA CONSERVAZIONE DEI TERRENI DISIDRATATI I terreni di coltura disidratati devono essere conservati in un ambiente asciutto a temperatura controllata,
DettagliEspressione dei risultati per analisi Microbiologiche. Denis Polato
Espressione dei risultati per analisi Microbiologiche Distribuzione dei batteri Distribuzione dei batteri Incertezza di misura Per comprendere al meglio la teoria e la pratica di una misurazione, da cui
DettagliEsame del liquido seminale: Criptozoospermia e Azoospermia Procedure di valutazione
Esame del liquido seminale: Criptozoospermia e Azoospermia Procedure di valutazione Enza A Costantino Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Tutela della Salute Sessuale Università di Bologna c/o
DettagliGARA NAZIONALE DI CHIMICA XV EDIZIONE Aprile 2016 PRATO PROVA PRATICA
MECCATRONICA ED ENERGIA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Viale della Repubblica, 9 59100 PRATO - Tel. 057458981 Fax 0574589830 Cod. Fisc.84004990481 Part. IVA 00337080972 http://www.itistulliobuzzi.it
DettagliDETERMINAZIONE DELLA CARICA MICROBICA TOTALE (CMT)
DETERMINAZIONE DELLA CARICA MICROBICA TOTALE (CMT) Protocollo n. 178/2013 COMMITTENTE Farmacia Soldani Salvini CAMPIONI OLIVE CREMA DI BELLEZZA (lotto 27 Marzo 2013) DATA RAPPORTO 06/05/2013 Supervisore
DettagliDisinfettante Universale
C O N C E N T R A T O - P R O N T O U S O Disinfettante Detergente Universale per pavimenti, attrezzature, superfici e ambienti Presidio Medico Chirurgico Registrazione n. 19186 del Ministero della Salute
Dettagli