1 - Matrice delle masse e delle rigidezze

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 - Matrice delle masse e delle rigidezze"

Transcript

1 Cilc per tutti gli appunti (AUOMAZIONE RAAMENI ERMICI ACCIAIO SCIENZA delle COSRUZIONI ) per suggerimenti SEMPLICE ESEMPIO NUMERICO DEL MEODO DI ANALISI DINAMICA Si vuole qui chiarire con un semplice esempio numerico il metodo di calcolo accennato nel paragrafo.4 degli appunti riguardanti le AZIONI SISMICHE. Si seguono passo passo i punti indicati. - Matrice delle masse e delle rigidezze Supponiamo che la struttura sia costituita da tre orizzontanti. Sia stata effettuata l analisi dei carichi e sovraccarichi e il calcolo delle masse gravitazionali abbiano fornito i seguenti risultati: Orizzontamento Massa gravitazionale 5 Si supponga che le masse possano essere considerate concentrate ai piani; in tal modo si ottiene per esse la matrice diagonale: M I Si supponga di aver determinato la matrice delle rigidezze, ottenendo: (.) K (.) - Determinazione dei modi come autosoluzioni del determinante caratteristico Nel secondo punto del paragrafo.4 si è rilevato come nel sistema oscillante a n gradi di libertà, in assenza del forzante ( M u g ), e considerando nulli i coefficienti di smorzamento viscoso ( C ), per la determinazione delle oscillazione libere del sistema denominate modi, si ottenga l espressione matriciale: M u + K u Si è spiegato poi come, considerando le particolari oscillazioni ω possibili con cui le masse, sui diversi piani, possano vibrare con lo stesso periodo,come se fossero parti di una stessa verga elastica, si ottenga il seguente sistema omogeneo a n equazioni a n incognite: ω M + K Φ (.) Questo ponendo ω λ, dividendo ogni equazione per la propria massa, e indicando con I la matrice unitaria, si può impostare nella forma più conveniente: M K λ I Φ (.) L espressione (.) è un sistema omogeneo avente come incognite le componenti ( Φ, Φ,.., Φ i,., Φ n ) del vettore Φ. Esso ammette soluzioni solamente se il determinante dei coefficienti è nullo. Quindi occorre che risulti nullo il determinante della matrice moltiplicativa del vettore Φ

2 M K λ I (.) questo è il determinante caratteristico della matrice quadra n n M K, che, uguagliato a zero, determina l equazione caratteristica che fornisce le n soluzioni proprie λ, λ..., λ i,.. λ n, le cui radici quadre rappresentano le oscillazioni proprie (modi) del sistema oscillante. Consideriamo così la matrice fattore del vettore Φ K ω M ω 5 K ω M ω 5 Ponendo ω λ, dividendo ciascuna equazione della (.) uguagliata a zero per la rispettiva massa, si ottiene il sistema omogeneo nella forma (.), il cui determinante uguagliato a zero è: M 6 λ 7 K λ I 5 9 λ 48 (.4) 48 λ Si ottiene l equazione caratteristica: 6 λ 9 λ λ λ 7 5 λ ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( 6 λ ) da cui si ottiene l equazione di terzo grado: λ + 6 λ 476 λ (.5) l equazione ammette tre soluzioni proprie reali e distinte: alta si ha: λ λ λ 84,68 5,8 65,8 (.6) da cui si ricavano i modi di vibrare ω λ. Ordinandoli dalla frequenza più bassa alla più ω ω ω dalle pulsazioni si ottengono i periodi.69 s.7 s.54 s s (.7) π sostituendo le (.7) si ha: ω - Determinazione degli autovalori, componenti del autovettore Φ Il sistema omogeneo (.) ammette autovalori quando si sostituisce al parametro λ ognuna delle autosoluzioni λ ( λ, λ λ ) determinate, che rendono nullo il determinante dei, (.8)

3 coefficienti delle incognite. Queste sono le componenti Φ i del vettore Φ del modo -esimo di vibrazione (di pulsazione ω ), che costituiscono la distribuzione delle intensità relative del modo considerato su ciascun piano i-esomo. Così sostituendo al parametro λ il valore proprio λ si ottiene il sistema omogeneo a equazioni a incognite: Φ M K λ I Φ Φ Φ Esso ammette autovalori in quanto il valore di λ sostituito rende nullo il determinante dei coefficienti. Gli autovalori si ottengono fissando arbitrariamente il valore di una incognita, ad esempio Φ, e ricavando dalle - equazioni indipendenti le restanti incognite Φ, Φ Φ Φ + 7 notare: indice si riferisce al modo di vibrazione 5 Φ Φ 48 indice si riferisce al piano I valori ottenuti si normalizzano rispetto al valore massimo, dividendo per questo tutti i valori determinati; così il valore massimo ha il valore e una frazione di questo gli altri. Si ottiene: Φ, Φ. 58, Φ. 5 Lo stesso procedimento si esegue per determinare gli autovalori, componenti rispettivi del vettore Φ del secondo modo di vibrazione e Φ del terzo modo. Si ottiene:.6.55 Φ.58 (.).5 Φ. (.) 4 - Determinazione del fattore di partecipazione γ Φ (.).99 Le oscillazioni libere del sistema a n gradi di libertà sono quei particolari modi di vibrare con cui i vari orizzontammenti non oscillano indipendentemente l uno dall altro, ma contemporaneamente con un periodo bene definito, come se fossero elementi appartenenti ad una stessa verga elastica vincolata alla base. Esse costituiscono i modi principali del sistema. L importanza di esse è che, una qualunque deformazione, assunta per effetto della forzante, può essere descritta come combinazione lineare dei modi principali di vibrare. I modi principali non partecipano con la stessa intensità nella combinazione che determina la deformazione effettiva e le relative spinte. Il modo principale a più basa pulsazione (periodo più alto) ha un peso maggiore delle altre vibrazioni, la cui influenza diminuisce all aumentare della frequenza (al diminuire del periodo). Per questo si definisce un coefficiente di partecipazione modale γ che tiene conto dell influenza del modo -esimo, di pulsazione ω, alla determinazione effettiva dello spostamento e alla spinta sismica in una determinata direzione R. Il fattore di partecipazione modale γ è espresso dalla relazione: M M Φ R γ (4.) con ~ M Φ M Φ (4.) ove Φ è l autovettore relativo al modo -esimo di pulsazione ω, rappresentato dalla matrice colonna dei suoi componenti Φ, Φ,.., Φ,., Φ n relativi ai singoli piani;

4 4 Φ è la matrice trasposta di Φ composta dalla riga dei suoi componenti; M matrice diagonale delle masse; R è il vettore direzionale di influenza del terremoto. Nel caso che si supponga che il sisma agisca nella stessa direzione dei gradi di libertà, il vettore R è un vettore colonna composto da tutti. Il fattore di partecipazione modale γ si pone come termine moltiplicativo nelle formule di determinazione delle spinte sismiche sui piani, relative al modo -esimo di pulsazione ω 4. - Determinazione dell espressione M nei tre modi Dai valori delle componenti ottenute per i tre vettori Φ, Φ, Φ riportate in (.), (.), (.) si ricava per ogni modo il valore numerico di..- Primo modo autovettore Φ M M M.58.5 M ; (si noti che si ottiene come risultato uno scalare ) M Φ.58.5 M Secondo modo autovettore Φ.6. M M Φ M M 4..- erzo modo 74. autovettore Φ M M, M Φ M

5 5 Riassumendo: M M 74. M 4 (4.) 4. - Determinazione dell espressione Φ M R nei tre modi Il vettore R è rappresentato da una matrice colonna composto da tutti, considerando che il sisma agisca nella stessa direzione dei gradi di libertà. Per i tre modi si ha: 4..- Primo modo autovettore Φ M R.58.5 M R.58.5 M R Secondo modo autovettore Φ 4..- erzo modo M R.6. M R.6. M R autovettore Φ,55.99 M R M R M R 7. 5 Riassumendo: M R 78.5 M R. 75 M R 7. 5 (4.4) 5 Sostituendo le espressioni (4.) e (4.4) nella (4.) si ottengono i coefficiente di partecipazione nei tre modi: M R 78.5 M R.75 M R 7.5 γ. γ γ M M M

6 6 γ. γ. 44 γ. 5 (4.5) ~ 5 - Determinazione delle masse modali partecipanti M Come si è detto i modi di vibrazione non partecipano con la stessa efficacia alla deformazione o alla spinta sismica: il modo a minore frequenza ha maggiore influenza rispetto alle altre, interessando una più grande massa partecipante all oscillazione. Per determinare il contributo del modo all azione sismica complessiva ci si riferisce alla ~ massa partecipante M alla vibrazione di quel modo, o meglio alla sua % rispetto alla massa totale. La massa partecipante è data dalla espressione ~ ~ ( Φ M R ) M γ M oppure M (5.) Φ M Φ per i tre modi si sono già determinati i seguenti valori: 65.5 M J 74. γ Primo modo M ~ Secondo modo 5. - erzo modo 5%. M ~ 9.96 M ~ M ~ 4. M ~ M ~ 6.5 Massa totale partecipante: M ~ M ~ + M ~ + M ~ M ~ tot 4.76 Massa % partecipante dei tre modi: ~ M ~ % M ~M ( ) tot tot 9.96 M ~ % 8.87% M ~ %.46% (5.) M ~ % 5.66% 4.76 Esaminati i valori percentuali ottenuti per le masse partecipanti, nessuna di essi è inferiore al 6 - Determinazione delle pseudo-accelerazioni dei tre modi Volendo completare il semplice esercizio proposto, incentrato per sommi capi sul procedimento di calcolo modale, supponiamo di aver già determinato i parametri riguardanti la pericolosità sismica del sito, a in funzione delle coordinate geografiche e del periodo di g, C,

7 7 ritorno R riferito ad uno stato limite S.L.U; di avere già calcolati i tre periodi B, C, D che separano i quattro rami dello spettro in accelerazione, in funzione di C. Inoltre sia stato determinato fattore S, che tiene conto della categoria di sottosuolo (con il parametro S S ) e delle condizioni topografiche (con il parametro S ). Supponiamo inoltre, considerato il tipo di costruzione, di avere già determinato il fattore di struttura q. Per una più puntuale determinazione dei su citati parametri analizza l esercizio di Analisi lineare statica del file Semplice esercizio sull analisi lineare statica in preparazione. Siano rilevati i seguenti parametri: nella tabella dell allegato B, in corrispondenza del codice di identificazione ID si siano rilevati: g. 4 e l accelerazione espressa in : a g. L accelerazione del suolo in m / s è Siano: a g.5.4 S. 5.5 s B C.5 s m/s 9.8 a g..5 m / s D, s q 5.88 I periodi propri calcolati per i tre modi sono:.68 s.7 s.54 s Risulta: Primo modo C C < < D Sd( ) ag S q Secondo modo < B C.5 S d (.68) S d m s (6.) ( ) / < S ( ) a S erzo modo < B C d g q S d (.7) S d.7.5 m s (6.) ( ) / < S ( ) a S d g q S d (.54) S d.54.5 m s (6.) ( ) / 7 - Determinazione delle forze modali i Si vuole ora determinare, per ogni modo di vibrazione e su ogni orizontamento della struttura, la spinta sismica. Questa è una forza d inerzia (massa accelerazione), nella quale occorre

8 8 considerare l entità della componente di piano dell autovettore Φ e il coefficiente γ di partecipazione modale. La distribuzione della spinta sismica sui diversi piani si ottiene ponendo come termine moltiplicativo la componente di piano Φ i dell autovettore Φ del modo -esimo (l indice si riferisce al modo e i si riferisce al piano). L influenza del modo alla spinta sismica è ottenuta ponendo come termine moltiplicativo il coefficiente γ di partecipazione modale. L accelerazione è data dall ordinata dello spettro di progetto S d ( ) riferita al modo -esimo di periodo naturale. i M i Φ i γ Sd ( ) (7.) 5. - Primo modo.68 s M 5 Φ γ ( ) S d s m / Si ottiene: Spinta terzo piano Spinta secondo piano Spinta primo piano aglio alla base V tot 79.4 (7.) 5. - Secondo modo.7 s M.6 Φ.. 44 γ ( ) S d s.7.5 m / Si ottiene: Spinta terzo piano Spinta secondo piano Spinta primo piano aglio alla base V tot 7. (7.) 5. - erzo modo.54 s M,55 Φ γ ( ) S d s.54.5 m / Si ottiene:

9 9 Spinta terzo piano Spinta secondo piano.5. 5 Spinta primo piano aglio alla base V tot 7.77 (7.4) Spinte sismiche di piano Piani Modi di vibrazione Modo Modo Modo piano piano piano aglio alla base Combinazione degli effetti relativi ai singoli modi Si consideri, come esempio di combinazione degli effetti, il valore progettuale da assumere per il taglio V alla base a cui contribuiscono i singoli modi. Si rammenta che nel DM 8 (punto 7...) per la combinazione degli effetti relativi ai singoli modi è utilizzata una combinazione quadratica completa C.Q.C (Complete Quadratic Combination) degli effetti relativi a ciascun modo, indicata dalla espressione: dove: i E E i m ρ i m m E ρ i Ei E (8.) i indice del modo i-esimo; indice del modo -esimo; effetto relativo al modo i-esimo; effetto relativo al modo -esimo; numero di modi significativi presi in considerazione; coefficiente di correlazione tra il modo i-esimo e il modo -esimo, calcolato con l espressione: / 8ξ i ρ i + + 4ξ (8.) ( ) ( ) i [ ] i i i è il rapporto tra l inverso dei periodi di ciascuna coppia i- di modi: il rapporto tra la pulsazione del modo i-esimo e il modo -esimo. i i ; ossia è Nel caso i esame gli effetti da combinare, ciascuno a meno del fattore, sono i tre tagli: V 79.4 V 7. V Con la combinazione quadratica completa C.Q.C, il taglio da porre a progetto è fornito dalla espressione :

10 Modi V ρ ivi i (8.) ξ. 5 si ottiene: ecc. vedere tabella si calcolano i parametri ρ i. Così per esempio:. ρ ( ) (.9758) Periodo s [ ] aglio alla base i.. ecc. vedere tabella Modo ρ. Modo ρ.9746 Modo ρ ρ ρ..577 ρ ρ ρ.88. ρ. ρ i Sviluppando l espressione (8.) si ha: V ( ρ + ρ + ρ ) + ρ + ρ + ρ + ρ V ρ + ρ + ρ sostituendo i valori riportati in tabella si ottiene: + ρ + ρ + V 8.768

Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Vibrazioni libere non smorzate 1/6 Le equazioni del moto di un sistema

Dettagli

Costruzioni in zona sismica

Costruzioni in zona sismica Costruzioni in zona sismica Lezione 8 Sistemi a più gradi di liberà: Oscillazioni libere in assenza di smorzamento N equazioni differenziali omogenee accoppiate tramite la matrice delle masse, la matrice

Dettagli

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta

Dettagli

METODI DI ANALISI ESEMPI 2

METODI DI ANALISI ESEMPI 2 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 374 DEL 3 3, 8 aprile 1 maggio 4 METODI DI ANALISI ESEMPI 1 Dati struttura ESEMPIO Edificio adibito ad uso uffici Edificio di due piani

Dettagli

Vibrazioni Meccaniche

Vibrazioni Meccaniche Vibrazioni Meccaniche A.A. 2-22 Esempi di scrittura dell equazione di moto per sistemi a 2 gdl Turbina Una turbina pone in rotazione un generatore elettrico per mezzo della trasmissione schematizzata in

Dettagli

Lezione 17: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (8)

Lezione 17: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (8) Lezione 17: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (8) Federico Cluni 28 aprile 215 Esempi SEZIONE DA COMPLETARE Applicazione dell analisi modale per azioni sismiche Sia data la struttura in

Dettagli

Costruzioni in zona sismica

Costruzioni in zona sismica Costruzioni in zona sismica Lezione 11 Analisi dinamica e risposta di sistemi a più gradi di libertà Lezione 11 Analisi modale Lezione 11 Scopo e procedimento Le equazioni del moto, che sono accoppiate,

Dettagli

Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà. Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità

Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà. Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture Introduzione In

Dettagli

Lezione 19: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (10)

Lezione 19: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (10) Lezione 9: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti () Federico Cluni 3 aprile 25 Coefficenti di massa partecipante Si abbia un sistema discreto a più gradi di libertà descritto dalle seguenti:

Dettagli

Lezione XXVIII Sistemi vibranti a 2-n gdl. 6LVWHPLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVPRU]DWL

Lezione XXVIII Sistemi vibranti a 2-n gdl. 6LVWHPLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVPRU]DWL 6LVWHLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVRU]DWL er un sistema non smorzato con gradi di libertà, le equazioni che ne governano il moto possono essere sempre scritte nella forma matriciale dove [ 0 ] e [ ] [ 0 ]{&& [()

Dettagli

ESERCITAZIONE N. 4 Analisi statica e dinamica lineare

ESERCITAZIONE N. 4 Analisi statica e dinamica lineare ESERCITAZIONE N. 4 Analisi statica e dinamica lineare Corso di Costruzioni in Zona Sismica Università degli Studi Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Dott. Ing. Corritore Daniele Fattore di struttura q Il

Dettagli

Modellazione dinamica di un ingranaggio

Modellazione dinamica di un ingranaggio Modellazione dinamica di un ingranaggio Si scrivano le equazioni della dinamica per l ingranaggio in figura, costituito da una coppia di ruote dentate rette da cuscinetti a sfere. Si trascuri il gioco

Dettagli

Metodi di riduzione del modello dinamico Dott. Lotti Nevio

Metodi di riduzione del modello dinamico Dott. Lotti Nevio 1. Metodi di riduzione del modello dinamico Nel mettere insieme modelli dinamici di elementi diversi di una struttura (come avviene nel caso di un velivolo e del suo carico utile, ma anche per i diversi

Dettagli

Costruzioni in zona sismica

Costruzioni in zona sismica Costruzioni in zona sismica Lezione 7 Sistemi a più gradi di libertà Il problema dinamico viene formulato con riferimento a strutture con un numero finito di gradi di libertà. Consideriamo le masse concentrate

Dettagli

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Corso di aggiornamento Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Aula Oliveri, Facoltà di Ingegneria

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 2c.

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 2c. Università di Pisa DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura Costruzioni in Zona Sismica. Parte 2c. La progettazione strutturale antisismica Docente:

Dettagli

1 Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche

1 Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche 1 Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche Le equazioni di equilibrio del sistema elastico ai vari gradi di libertà si presenta nella forma generica ove: Mẍ + Cẋ + Kx = F t), x = xt)

Dettagli

ossia può anche essere localizzato univocamente sul piano complesso con la sua forma polare.

ossia può anche essere localizzato univocamente sul piano complesso con la sua forma polare. ALGEBRA COMPLESSA Nel corso dei secoli gli insiemi dei numeri sono andati man mano allargandosi per rispondere all esigenza di dare soluzione a equazioni e problemi sempre nuovi I numeri complessi sono

Dettagli

Lezione 7: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (7)

Lezione 7: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (7) Lezione 7: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (7) Federico Cluni 19 marzo 015 1 Pseudo accelerazione La risposta di un oscillatore elementare con massa m, fattore di smorzamento ν,

Dettagli

Dinamica dei Sistemi Aerospaziali Esercitazione 17

Dinamica dei Sistemi Aerospaziali Esercitazione 17 Dinamica dei Sistemi Aerospaziali Esercitazione 7 9 dicembre 0 M, ft G k, r k, r b z l l y Figura : Sistema a gradi di libertà. Il sistema meccanico rappresentato in Figura è composto da una trave di massa

Dettagli

STRUTTURE MONOPIANO Schema di edificio monopiano con campate di grande luce e tegoli di copertura a doppia pendenza Struttura monopiano con portali indipendenti supportanti copertura e facciata perimetrale

Dettagli

Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale

Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale Lezione 1/ Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Disaccoppiamento delle equazioni

Dettagli

Analisi sismica di una struttura 3D Edifici Multipiano

Analisi sismica di una struttura 3D Edifici Multipiano Analisi sismica di una struttura 3D Edifici Multipiano Dinamica delle Strutture A.A. 2018/2019 Prof. A. Pirrotta Esercitazioni Ingg. A. Di Matteo, C. Masnata Sommario 1. Descrizione geometrica della struttura;

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova in itinere del 12 giugno 2018

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova in itinere del 12 giugno 2018 Esperimentazioni di Fisica 1 Prova in itinere del 1 giugno 018 Esp-1 Prova in Itinere n. - - Page of 6 1/06/018 1. (1 Punti) Quesito L incertezza da associare alle misurazioni eseguite con un certo strumento

Dettagli

CORSO DI COMPLEMENTI DI MECCANICA. Prof. Vincenzo Niola

CORSO DI COMPLEMENTI DI MECCANICA. Prof. Vincenzo Niola CORSO DI COMPLEMENTI DI MECCANICA Prof. Vincenzo Niola SISTEMI A DUE GRADI DI LIBERTÀ Lo studio dei sistemi a più gradi di libertà verrà affrontato facendo riferimento, per semplicità, solo a sistemi conservativi,

Dettagli

Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale

Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale Tecniche innovative per l identificazione delle caratteristiche dinamiche delle strutture e del danno Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale Prof. Ing. Felice Carlo PONZO - Ing.

Dettagli

Esempio 1 Determinazione modi propri e forme modali per sistema a 2 gdl 7.1

Esempio 1 Determinazione modi propri e forme modali per sistema a 2 gdl 7.1 Corso Corso di Progettazione di Costruzione Assistita di Macchine delle Strutture Dinamica Meccaniche Strutturale Parte I Esempio 1 Determinazione modi propri e forme modali per sistema a gdl CdL Specialistica/Magistrale

Dettagli

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ.

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ. ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA LINEARE (Sono svolti alcune degli esercizi proposti nei fogli di esercizi su vettori linearmente dipendenti e vettori linearmente indipendenti e su sistemi lineari ) I. Foglio

Dettagli

Lezione 6b. Spettri di risposta. L equazione del moto assume la seguente forma:

Lezione 6b. Spettri di risposta. L equazione del moto assume la seguente forma: L equazione del moto assume la seguente forma: m u() t cu () t ku() t mu () t g Supponendo di risolvere tale equazione utilizzando l integrale di Duhamel, si ottiene: t 1 n ( t ) () sin[ D( )] ( ) m 0

Dettagli

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria.

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Politecnico di Torino Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Pag. 1 Pag. 2 Le norme per il calcolo delle strutture sotto azione sismica definiscono due

Dettagli

Costruzioni in zona sismica A.A Fattore di struttura & Metodi di Analisi

Costruzioni in zona sismica A.A Fattore di struttura & Metodi di Analisi Costruzioni in zona sismica A.A. 2017-2018 Fattore di struttura & Metodi di Analisi Criteri di Modellazione Criteri di Modellazione Per rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si possono

Dettagli

CORSODI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE (LM-32)

CORSODI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE (LM-32) Esercitazione: Analisi sismica di una struttura 3D Edifici Multipiano 1 Fasi dell esercitazione progettuale 1. Descrizione geometrica della struttura; 2. Ipotesi, analisi dei carichi e scelta dei gradi

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE FACOLTA DI INGEGNERIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE FACOLTA DI INGEGNERIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE FACOLTA DI INGEGNERIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO Corso di Aggiornamento su Problematiche Strutturali Verona, Aprile - Maggio 2005 INTRODUZIONE

Dettagli

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 19 GIUGNO 2012

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 19 GIUGNO 2012 INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 19 GIUGNO 2012 MATTEO LONGO Esercizio 1. Al variare del parametro a R, si consideri l applicazione lineare L a : R R definita dalle

Dettagli

Costruzioni in zona sismica A.A SDOF systems: the design spectrum

Costruzioni in zona sismica A.A SDOF systems: the design spectrum Costruzioni in zona sismica A.A. 2017-18 SDOF systems: the design spectrum Da: Braga, 2011 Da: Braga, 2011 Duttilità: domanda vs. capacità Dal punto di vista ingegneristico è bene distinguere tra: - La

Dettagli

Costruzioni in zona sismica A.A Metodi di Analisi

Costruzioni in zona sismica A.A Metodi di Analisi Costruzioni in zona sismica A.A. 2018-2019 Metodi di Analisi Criteri di Modellazione Criteri di Modellazione Per rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si possono adottare modelli lineari,

Dettagli

4 Autovettori e autovalori

4 Autovettori e autovalori 4 Autovettori e autovalori 41 Cambiamenti di base Sia V uno spazio vettoriale tale che dim V n Si è visto in sezione 12 che uno spazio vettoriale ammette basi distinte, ma tutte con la medesima cardinalità

Dettagli

PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2003/ luglio Soluzione

PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2003/ luglio Soluzione PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 23/24 2 luglio 24 Esercizio In riferimento allo schema a blocchi in figura. s r y 2 s y K s2 Domanda.. Determinare una realizzazione in equazioni di stato

Dettagli

Nome: Cognome: Data: 18/06/2015

Nome: Cognome: Data: 18/06/2015 Esercizio N. Valutazione 4 Sia dato un velivolo in configurazione di equilibrio come riportato in figura. I carichi agenti sull ala, modellata come una trave di lunghezza L = 0m e larghezza c=m, sono il

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - II

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - II Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - II AGGIORNAMENTO 08/11/2012 Fattore di struttura (q) Il fattore di struttura q, uno tra i più

Dettagli

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello

Dettagli

Analisi delle corrispondenze

Analisi delle corrispondenze Capitolo 11 Analisi delle corrispondenze L obiettivo dell analisi delle corrispondenze, i cui primi sviluppi risalgono alla metà degli anni 60 in Francia ad opera di JP Benzécri e la sua equipe, è quello

Dettagli

Esame di Costruzioni Aerospaziali Prof. P. Gasbarri. Nome: Cognome: Data: 16/06/2016

Esame di Costruzioni Aerospaziali Prof. P. Gasbarri. Nome: Cognome: Data: 16/06/2016 Esercizio N. 1 Valutazione 4 1. Si consideri un boeing 787 di lunghezza L = 56m e peso complessivo di W= 000KN (con distribuzione uniforme q) in volo orizzontale uniforme. Siano assegnate le posizioni

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 27 GIUGNO 2016

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 27 GIUGNO 2016 FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 7 GIUGNO 06 MATTEO LONGO Ogni versione del compito contiene solo due tra i quattro esercizi 6-7-8-9. Esercizio. Considerare

Dettagli

Sviluppando ancora per colonna sulla prima colonna della prima matrice e sulla seconda della seconda matrice si ottiene:

Sviluppando ancora per colonna sulla prima colonna della prima matrice e sulla seconda della seconda matrice si ottiene: M. CARAMIA, S. GIORDANI, F. GUERRIERO, R. MUSMANNO, D. PACCIARELLI RICERCA OPERATIVA Isedi Esercizi proposti nel Cap. 5 - Soluzioni Esercizio 5. - La norma Euclidea di è 9 6 5 - Il versore corrispondente

Dettagli

Lezione XXII Sistemi vibranti a 1 gdl 5LJLGH]]DGHJOLHOHPHQWLHODVWLFL. k eq δ =1. k eq = 1/δ = 1 2. La forza unitaria applicata in O si divide così:

Lezione XXII Sistemi vibranti a 1 gdl 5LJLGH]]DGHJOLHOHPHQWLHODVWLFL. k eq δ =1. k eq = 1/δ = 1 2. La forza unitaria applicata in O si divide così: 5LJLGH]]DGHJOLHOHPHQWLHODVWLFL Applicando una forza unitaria all estremo della molla inferiore, questa si allungherà relativamente ai suoi estremi indeformati di δ =1/k, mentre la prima molla si allungherà

Dettagli

SOLUZIONE della Prova TIPO B per:

SOLUZIONE della Prova TIPO B per: SOLUZIONE della Prova TIPO B per: Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti): 6 dei 10 esercizi numerici (nell effettiva prova d esame verranno selezionati a priori dal docente) domande a risposta multipla

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Cristian

Dettagli

Costruzioni in Zona Sismica

Costruzioni in Zona Sismica Costruzioni in Zona Sismica Lezione 9 Sistemi a più gradi di libertà Oscillazioni libere non smorzate Oscillazioni libere non smorzate Espansione modale degli spostamenti Ogni insieme di N vettori indipendenti

Dettagli

METODI DI ANALISI ESEMPI 3

METODI DI ANALISI ESEMPI 3 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 374 DEL 0 03 003, 08 aprile 1 maggio 004 METODI DI ANALISI ESEMPI 3 1 Dati struttura ESEMPIO 5 Edificio adibito ad uso uffici Edificio

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) Prova scritta 9 giugno 2017 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Si consideri un altoparlante ad attrazione magnetica per la riproduzione sonora, rappresentato dalla seguente

Dettagli

Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016.

Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016. Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016 Di seguito si riporta il riassunto degli argomenti svolti; i riferimenti sono a parti del Cap8 Elementi di geometria e algebra lineare Par5

Dettagli

Esercizi di Geometria - 1

Esercizi di Geometria - 1 Esercizi di Geometria - Samuele Mongodi - smongodi@snsit Di seguito si trovano alcuni esercizi assai simili a quelli che vi troverete ad affrontare nei test e negli scritti dell esame Non è detto che vi

Dettagli

DINAMICA DELLE VIBRAZIONI LIBERE DEI SISTEMI A UN GRADO DI LIBERTÁ (SDOF)

DINAMICA DELLE VIBRAZIONI LIBERE DEI SISTEMI A UN GRADO DI LIBERTÁ (SDOF) INAMICA ELLE VIBRAZIONI LIBERE EI SISTEMI A UN GRAO I LIBERTÁ (SOF) M. Bozza Copyright AEPRON Tutti i iritti Riservati - www.adepron.it INAMICA ELLE VIBRAZIONI LIBERE EI SISTEMI A UN GRAO I LIBERTÁ (SOF)

Dettagli

Elementi di dinamica delle strutture,

Elementi di dinamica delle strutture, INTRODUZIONE Una struttura o qualunque sistema meccanico è caratterizzato dinamicamente quando è nota la posizione nello spazio di tutte le masse che lo compongono in ogni istante del suo moto. Un sistema

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) (A.A. fino al 2017/2018) SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) (A.A. fino al 2017/2018) SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) (A.A. fino al 2017/2018) Prova scritta 7 giugno 2019 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Si consideri il problema della regolazione di quota dell aerostato ad aria calda mostrato

Dettagli

FONDAZIONI DI MACCHINE VIBRANTI: metodologia di analisi ed esempio pratico

FONDAZIONI DI MACCHINE VIBRANTI: metodologia di analisi ed esempio pratico FONDAZIONI DI ACCHINE VIBRANTI: metodologia di analisi ed esempio pratico 1. ETODOLOGIA DI ANALISI L azione delle macchine vibranti sul terreno attraverso le fondazioni si traduce sempre nella trasmissione

Dettagli

il determinante che si ottiene da A, sopprimendo la i - esima riga e la j - esima colonna. Si definisce complemento algebrico dell'elemento a ij

il determinante che si ottiene da A, sopprimendo la i - esima riga e la j - esima colonna. Si definisce complemento algebrico dell'elemento a ij Determinanti Sia data la matrice quadrata a... a n a a n =...... a... a n nn Chiamiamo determinante di il numero det o che ad essa viene associato. det = a a... a... a... a n n n... a nn Un generico elemento

Dettagli

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4B) January 17, 005 1 SISTEMI LINEARI Se a ik, b i R,

Dettagli

CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA. DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL Cuneo, 08 aprile 21 maggio 2004 METODI DI ANALISI

CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA. DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL Cuneo, 08 aprile 21 maggio 2004 METODI DI ANALISI CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003, 08 aprile 21 maggio 2004 METODI DI ANALISI 1 GLI SPETTRI DI RISPOSTA SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO SPETTRO DI RISPOSTA

Dettagli

2 2 2 A = Il Det(A) = 2 quindi la conica è non degenere, di rango 3.

2 2 2 A = Il Det(A) = 2 quindi la conica è non degenere, di rango 3. Studio delle coniche Ellisse Studiare la conica di equazione 2x 2 + 4xy + y 2 4x 2y + 2 = 0. Per prima cosa dobbiamo classificarla. La matrice associata alla conica è: 2 2 2 A = 2 2 2 Il DetA = 2 quindi

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) Prova scritta 13 luglio 2017 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. I moderni robot industriali con funzionalità collaborative (i.e. co-esistenza e interazione sicura tra umani

Dettagli

Esempio # 2. Dati del Problema

Esempio # 2. Dati del Problema Esempio # 2 Un pannello di copertura di un modulo elettronico e idealizzato come una piastra uniforme, semplicemente appoggiata lungo i bordi. Si vuole stimare la risposta accelerometrica al centro del

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI Prova scritta 13 luglio 2017 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. I moderni robot industriali con funzionalità collaborative (i.e. co-esistenza e interazione

Dettagli

Lezione 22: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui (2)

Lezione 22: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui (2) Lezione : Sistemi a più gradi di libertà: sistemi continui () Federico Cluni 19 maggio 015 Esempi Si determinano le costanti di integrazione A, B, C e D per alcune condizioni di vincolo tipiche. Trave

Dettagli

(VX) (F) Se A e B sono due matrici simmetriche n n allora anche A B è una matrice simmetrica.

(VX) (F) Se A e B sono due matrici simmetriche n n allora anche A B è una matrice simmetrica. 5 luglio 010 - PROVA D ESAME - Geometria e Algebra T NOME: MATRICOLA: a=, b=, c= Sostituire ai parametri a, b, c rispettivamente la terzultima, penultima e ultima cifra del proprio numero di matricola

Dettagli

Introduzione agli elementi finiti. Roberto Lugli

Introduzione agli elementi finiti. Roberto Lugli Introduzione agli elementi finiti Roberto Lugli 27 dicembre 2014 Indice 1 Elementi di matematica 2 1.1 Richiami di algebra lineare................... 2 1.2 Ricerca degli autovalori e degli autovettori...........

Dettagli

Compito del 21 giugno 2004

Compito del 21 giugno 2004 Compito del 1 giugno 00 Una lamina omogenea di massa m è costituita da un quadrato ABCD di lato a da cui è stato asportato il quadrato HKLM avente i vertici nei punti medi dei lati di ABCD. La lamina è

Dettagli

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Come introdotto in precedenza si considera la matrice. A causa di mal condizionamenti ed errori di inversione, si possono avere casi in cui il e quindi S sarebbe

Dettagli

0 0 c. d 1. det (D) = d 1 d n ;

0 0 c. d 1. det (D) = d 1 d n ; Registro Lezione di Algebra lineare del 23 novembre 216 1 Matrici diagonali 2 Autovettori e autovalori 3 Ricerca degli autovalori, polinomio caratteristico 4 Ricerca degli autovettori, autospazi 5 Matrici

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica. Analisi modale

CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica. Analisi modale CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica Analisi modale Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel. 5 9334 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~cmelchiorri

Dettagli

si tratta di una forzante sinusoidale

si tratta di una forzante sinusoidale si tratta di una forzante sinusoidale funzione di e quindi di se! è trascurabile AF è massima quando: caratteristiche della forzante: caratteristiche dell oscillatore: qualunque sia t potenza

Dettagli

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Claudia Fassino a.a. Queste dispense, relative a una parte del corso di Matematica Computazionale (Laurea in Informatica), rappresentano solo un aiuto per lo

Dettagli

Fondamenti di Matematica del discreto

Fondamenti di Matematica del discreto Fondamenti di Matematica del discreto M1 - Insiemi numerici 12 gennaio 2013 - Laurea on line Esercizio 1. Dire, motivando la risposta, quali delle seguenti equazione diofantee ammettono soluzioni e risolvere

Dettagli

Autovalori ed autovettori di un endomorfismo

Autovalori ed autovettori di un endomorfismo Autovalori ed autovettori di un endomorfismo Endomorfismo = applicazione (funzione) lineare da un spazio vettoriale V in sé stesso 1. Data una funzione lineare, scriverne la matrice associata dei coefficienti:

Dettagli

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Filippo F. Favale 8 aprile 014 Esercizio 1 Si consideri E dotato di un riferimento cartesiano ortonormale di coordinate (x, y) e origine O. Si

Dettagli

Lez.22 Circuiti dinamici di ordine due. 2. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 22 Pagina 1

Lez.22 Circuiti dinamici di ordine due. 2. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 22 Pagina 1 Lez.22 Circuiti dinamici di ordine due. 2 Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 22 Pagina 1 Equazioni di stato L analisi dei circuiti dinamici tramite

Dettagli

Compito del 14 giugno 2004

Compito del 14 giugno 2004 Compito del 14 giugno 004 Un disco omogeneo di raggio R e massa m rotola senza strisciare lungo l asse delle ascisse di un piano verticale. Il centro C del disco è collegato da una molla di costante elastica

Dettagli

Analisi dei meccanismi locali (analisi cinematica lineare ribaltamento semplice)

Analisi dei meccanismi locali (analisi cinematica lineare ribaltamento semplice) Michele Vinci Analisi dei meccanismi locali (analisi cinematica lineare ribaltamento semplice) Articolo 4 Giugno 4 Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Software: CdT (Calcolo

Dettagli

1. Siano A e B due punti di un atto di moto rigido piano. Dire quale delle seguenti affermazioni è errata:

1. Siano A e B due punti di un atto di moto rigido piano. Dire quale delle seguenti affermazioni è errata: Università del Salento Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea in Ingegneria Industriale e Civile Prova scritta di Meccanica Razionale 20 giugno 2016 Soluzioni Parte 1: Domande a risposta multipla. 1. Siano

Dettagli

Nm

Nm Nome: Cognome: Data: 1//15 Esercizio N. 1 Valutazione 7 Sia dato un velivolo schematizzato come in figura, con l ipotesi di trascurare le dimensioni della fusoliera. Su ciascuna semiala, modellata come

Dettagli

Dinamica delle Strutture

Dinamica delle Strutture Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Dinamica delle Strutture Prof. Adolfo SANTINI Ing. Francesco NUCERA Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Dinamica

Dettagli

Prova d esame del 15 febbraio 2012 Soluzione

Prova d esame del 15 febbraio 2012 Soluzione Prova d esame del febbraio Soluzione La struttura data può essere modellata come un sistema a 3 gradi di libertà. Scegliamo come coordinate lagrangiane gli spostamenti orizzontale e verticale di B e lo

Dettagli

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 25 FEBBRAIO a a. A a = 1 a 0

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 25 FEBBRAIO a a. A a = 1 a 0 INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 5 FEBBRAIO 013 Esercizio 1. Al variare del parametro a R, si consideri la matrice A a = 1 a 0 a 1 0. 1 1 a (1) Si discuta al variare

Dettagli

Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche

Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche Le equazioni di equilibrio del sistema elastico ai vari gradi di libertà si presenta nella forma generica + + = ( ), = ( ) (1) Ove: M è la matrice

Dettagli

Geometria BAER I canale Foglio esercizi 2

Geometria BAER I canale Foglio esercizi 2 Geometria BAER I canale Foglio esercizi Esercizio. ( ) Data la matrice, determinare tutte le matrici X Mat( ) tali che AX = 0 e tutte le matrici Y Mat( ) tali che Y 0. ( ) ( ) ( ) x y x + z y + w Soluzione:

Dettagli

Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/2012 Tema A

Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/2012 Tema A Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/202 Tema A NOME:..................................................... COGNOME:.....................................................

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni Corso di Geometria 2- BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni Esercizio Calcolare il determinante della matrice 2 3 : 3 2 a) con lo sviluppo lungo la prima riga, b) con lo sviluppo lungo la terza colonna, c)

Dettagli

GEOMETRIA svolgimento di uno scritto del 11 Gennaio 2012

GEOMETRIA svolgimento di uno scritto del 11 Gennaio 2012 GEOMETRIA svolgimento di uno scritto del Gennaio ) Trovare una base per lo spazio delle soluzioni del seguente sistema omogeneo: x + y 5z = 3x y + z = x y + 8z =. Il sistema può essere scritto in forma

Dettagli

Richiami di algebra delle matrici a valori reali

Richiami di algebra delle matrici a valori reali Richiami di algebra delle matrici a valori reali Vettore v n = v 1 v 2. v n Vettore trasposto v n = (v 1, v 2,..., v n ) v n = (v 1, v 2,..., v n ) A. Pollice - Statistica Multivariata Vettore nullo o

Dettagli

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)

Dettagli

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 10 settembre 2008: testo e soluzione. y = x 2. x 1 = 1 x 2 = 1

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 10 settembre 2008: testo e soluzione. y = x 2. x 1 = 1 x 2 = 1 AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 1 settembre 28: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema non lineare descritto dalle seguenti equazioni: ẋ 1

Dettagli

Corso di Costruzioni Aeronautiche

Corso di Costruzioni Aeronautiche Corso di Costruzioni Aeronautiche Analisi Modale Elementi Monodimensionali 11 Dicembre 2013 Ing. Mauro Linari Senior Project Manager MSC Softw are S.r.l. Definizione Oscillazione libera non smorzata Oscillazione

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 2 settembre 2013 Tema A

Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 2 settembre 2013 Tema A Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) settembre 013 Tema A Tempo a disposizione: ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi. Ogni esercizio

Dettagli

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 17 SETTEMBRE 2012

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 17 SETTEMBRE 2012 INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 7 SETTEMBRE 202 Esercizio. Sia V = R[X] 2 lo spazio vettoriale dei polinomi ax 2 + bx + c nella variabile X di grado al più 2 a coefficienti

Dettagli

PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2003/ giugno Soluzione

PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 2003/ giugno Soluzione PROVA SCRITTA DI FONDAMENTI DI AUTOMATICA A.A. 23/24 giugno 24 Esercizio In riferimento allo schema a blocchi in figura. y r s s s2 y 2 K s dove Domanda.. Determinare una realizzazione in equazioni di

Dettagli

PreCorso di Matematica - PCM Corso M-Z

PreCorso di Matematica - PCM Corso M-Z PreCorso di Matematica - PCM Corso M-Z DOCENTE: M. Auteri Outline Docente: Auteri PreCorso di Matematica 2016 2 Definizione di matrice Una matrice (di numeri reali) è una tabella di m x n numeri disposti

Dettagli

y + P(x) y + Q(x) y = 0 y(x) = c 1y 1(x) + c 2 y 2(x).

y + P(x) y + Q(x) y = 0 y(x) = c 1y 1(x) + c 2 y 2(x). Proposizione 4. Se y 1(x) e y (x) sono soluzioni linearmente indipendenti di y + P(x) y + Q(x) y = 0 ogni altra soluzione della stessa equazione si scrive nella forma per una scelta opportuna delle costanti

Dettagli

Mario Seccafien Ingegnere Studio Tecnico

Mario Seccafien Ingegnere Studio Tecnico Egr. sig. CERANTOLA ROBERTO Sede Oggetto: Chiarimenti in merito Azioni Sismiche, Carico neve e carico vento Si riporta quanto in relazione di calcolo per la costruzione di edificio plurifamiliare in ditta

Dettagli