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1 Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del Servizio Sociale Docente: Prof. Dr. A. ANTONUCCIO

2 Modelli teorici per la pratica del servizio sociale

3 Significato del termine modello Schema di riferimento Insieme di assunti fondamentali necessari per delimitare una scienza o una teoria

4 Scienze sociali I modelli come funzione strumentale, orientativa Osservano la realtà per costruire la teoria

5 Scienze sociali Teoria nomotetica (ricerca leggi generali per descrivere, spiegare una data situazione) Teoria idiografica (fotografa il dato e la sua storia)

6 La teoria sociale oltre che idiografica è descrittiva Osservazione induttiva della realtà (utilizza i modelli come schemi di riferimento per analizzare e descrivere la realtà)

7 Il servizio sociale utilizza i modelli come strumento orientativo Per l analisi e l intervento sociale

8 Il servizio sociale I modelli non saranno una conoscenza per la conoscenza ma una conoscenza in funzione dell utilizzazione

9 La teoria del servizio sociale In parte descrittiva (idiografica), in parte operativa ( la teoria della pratica )

10 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale I principi e i valori del servizio sociale; Le teorie delle scienze sociali; Le teorizzazioni della prassi.

11 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale I principi e i valori del servizio sociale Rispetto per la persona, aiuto per lo sviluppo della sua personalità, della sua autonomia, uguaglianza delle opportunità, giustizia sociale, umanizzazione e personalizzazione dei servizi.

12 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale Le teorie delle scienze sociali Teorie nomotetiche Teorie idiografiche (orientamento meccanicistico causalità lineare e circolare) (descrittive e operative per indicare gli strumenti per intervento)

13 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale Le teorizzazioni della prassi Uso concreto di un processo metodologico che origina dalla pratica che divine unitario

14 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale I modelli teorici del servizio sociale non sono statici si evolvono nel tempo in rapporto al cambiare della pratica e l evolversi della teoria (esperienza)

15 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale Conditio sine qua non procedimento metodologico corretto e sistematico (ripetendo l intervento nelle stesse situazione si ottiene lo stesso risultato) (a ritroso si ottiene la base teorica)

16 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale Conditio sine qua non Coerenza interna tra teorie nomotetiche e teorie idiografiche e loro utilizzo Piano teorico Modello Teoria dell Io nell operatività Piano operativo Tecniche Teorie dell inconscio

17 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale Teorie del Servizio Sociale Teorie delle Scienze Sociali ECLETTISMO

18 Processo per l elaborazione di modelli teorici nel servizio sociale ECLETTISMO Mai sinonimo di confusione

19 E stato detto: Uso dei modelli teorici nel Servizio Sociale Il Servizio Sociale è un arte (improvvisazione, fantasia e intuito)

20 Uso dei modelli teorici nel Servizio Sociale E necessario: rendere il proprio intervento prevedibile sapere quale tipo di risultato aspettarsi dalla propria azione

21 Uso dei modelli teorici nel Servizio Sociale I modelli Teorici Individuano, spiegano e confrontano nuove situazioni generalizzando (rigoroso e sistematico processo metodologico)

22 I modelli Teorici Uso dei modelli teorici nel Servizio Sociale Autopercezione del proprio sapere professionale Rapporto con l utente Rapporto con altre professionalità

23 Uso dei modelli teorici nel Servizio Sociale Avere sempre ben chiaro che: ogni situazione ha caratteristiche diverse per le quali serve diverso modello teorico

24 Uso dei modelli teorici nel Servizio Sociale Atteggiamento scientifico Per l accumulazione di un sapere che porti ad una: TEORIA DELLA PRATICA

25 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale lavoro di mediazione tra scienze sociali propria prassi orientarsi tra impostazioni e la definizione dell oggetto dell intervento (individuo e/o ambiente)

26 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Tradizione anglosassone (anni 20 M. Richmond) Casework

27 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Scuola diagnostica (idee freudiane) da aspetti psicologici a aspetti psicosociali

28 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale (anni 30) (O. Rank) Psicologia umanistica (psicologia sociale, antropologia culturale, sociologia) (Rogers Maslow) Potenzialità della persona influenzate da ambiente socio-familiare (favorevole sfavorevole) ( 40 60)

29 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Servizio Sociale Modelli operativi individuali (influenza modello medico) H. Perlman (1957) F. Hollis (1964) R. Smalley (1967)

30 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Servizio Sociale Modelli operativi individuali (influenza modello medico) W. Reid (modello centrato sul compito) ( ) C. Germain (modello esistenziale) (1979)

31 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Servizio Sociale Modelli operativi individuali (influenza modello medico) ITALIA (seminari Fondazione Cancan)

32 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Servizio Sociale Modelli operativi individuali Modello Problem solving (H. Perlman)

33 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) La vita dell individuo presenza problemi processo soluzione

34 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) PROBLEMA Analisi delle situazioni (colloquio interno) Cause, effetti Riflessione Scelta delle soluzioni

35 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving Mancata soluzione (H. Perlman) PROBLEMA Ricerca d aiuto

36 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) Motivazioni Scarsa comprensione del problema (ansia, ecc.) Disposizioni abituali (soluzioni passate non adeguate) Cristallizzazione (uso alternativo delle risorse) Mancanza di mezzi e/o incapacità dell utilizzo Mancanza di energia, motivazione, spinta vitale (adattamento)

37 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) Lavoro dell assistente sociale

38 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) Impegnare il dinamismo interiore dell utente sentimenti atteggiamenti idee comportamenti (interrelazioni)

39 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) Fornire risorse Assistente Sociale Ente prestazioni Informare e/o erogare Organizzare Consulenza

40 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) Obbiettivo immediato Assistente Sociale aiuto a 1. mitigare ansia (trasformare confusione in chiarezza e decisione) 2. imparare comportamento adeguato verso il problema

41 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving Tre operazioni esenziali: (H. Perlman) 1. accertare e capiere i fatti 2. ripensare i fatti (penetrarli, confrontarli, suddividerli) 3. decidere le azioni

42 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) La Perlman critica il processo terapeutico studio-diagnosi-trattamento Processo di apprendimento sociale (hic et nunc)

43 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello Problem solving (H. Perlman) Mezzi a disposizione rapporto professionale l uso dei servizi

44 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello psico sociale Scuola diagnostica (dottrine psiconalitiche) (F. Hollis) La Hollis assume lo schema medico per arrivare diagnosi psico - sociale

45 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello psico sociale (F. Hollis) Tecniche del trattamento diretto (riflessioni aspetti dinamici evolutivi) influenza diretta (informare, consigliare, indicare) catarsi -detta anche ventilazione- (sentimenti positivi e/o negativi senza giudizio) analisi di realtà (riflessioni sulla propria persona e sulle relazioni effetti)

46 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello psico sociale (F. Hollis) Tecniche del trattamento diretto (riflessioni aspetti dinamici evolutivi) Comprendere i meccanismi difensivi: la fuga, l ostilità, difesa dell io

47 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello psico sociale (F. Hollis) La Hollis opera anche col Trattamento indiretto agendo su persone a contatto con l utente ambiente

48 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello psico sociale (F. Hollis) La Hollis trascura Rapporto con l Ente

49 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale (O. Rank) Funzione dell Ente Assistente Sociale (Funzionario) Dimensione gestionale - organizzativa

50 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale Trauma della nascita (O. Rank) Ogni uomo fa i conti con la paura con la separazione (inizio/fine) CRESCERE SUPERARE EMANCIPAZIONE

51 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale L utente emancipato (O. Rank) scopre e riafferma il proprio Io

52 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale (O. Rank) Azione dell Assistente Sociale Tecnica della chiarificazione Sostegno empatico

53 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale (O. Rank) Azione dell Assistente Sociale Processo d aiuto Capacità di scelta dell utente

54 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello funzionale (O. Rank) Aspetto educativo Le fasi dell intervento sono negoziate con l Ente VOLERE SOCIALE

55 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Modello evoluto del Problem solving (a breve termine) di fronte ad un problema l utente s impegna a fare delle azioni concrete riferendo in seguito all Assistente Sociale

56 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Agente primario del cambiamento UTENTE

57 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Ruolo dell Assistente Sociale aiuto accompagnamento verso il cambiamento

58 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Problemi specifici Relazioni familiari, interpersonali, esercizio dei ruoli, instaurazione di rapporti sociali, gestione risorse, sofferenza emotiva

59 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) L Assistente Sociale e l utente non lavorano sulle cause remote ma sui fattori scatenanti in particolare su quelli modificabili a breve

60 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Processo d aiuto (CONTRATTO) far individuare all utente il problema e come risolverlo PIANO D AZIONE

61 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Azioni dell Assistente Sociale decidere (con l utente) quali compiti affidare (nell appoggio) utilizzo delle risorse, influenza e sensibilizzazione dell ambiente in definitiva mettere in grado l utente di agire con capacità

62 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Conditio sine qua non per la riuscita Accettazione Fiducia - Comprensione

63 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Ruolo dell Ente 1. disponibilità delle risorse (compresa la supervisione all operatore) 2. conferimento dell autorità d ufficio all Assistente Sociale

64 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello centrato sul compito (W. Reid L. Epstein) Fasi del processo la specificazione del problema la contrattazione l analisi e rimozione degli ostacoli (incoraggiamento, consiglio, accettazione) sperimentazione e attività guidata (gioco dei ruoli) revisione del compito Conclusione

65 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello esistenziale (W. Gordon C. Germain) Duplice funzione del Servizio Sociale crescita naturale e sviluppo della persona modifica dell ambiente (perché sostenga lo sviluppo della persona)

66 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello esistenziale (W. Gordon C. Germain) Sui modelli delle scienze sociali superamento dei conflitti tra persone e ambiente adattamento equilibrio ottimale stress

67 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello esistenziale (W. Gordon C. Germain) Tiene conto delle qualità umane acquisite nel processo (cambiamento utente/ambiente) identità competenza autonomia Capacità di comunicazione

68 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello esistenziale (W. Gordon C. Germain) Ambiente nutritivo (concetto di reti sociali)

69 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello esistenziale (W. Gordon C. Germain) Spazio vitale Distanza personale Concetti

70 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello esistenziale (W. Gordon C. Germain) Fasi del processo definizione del bisogno/problema (transizioni del ciclo vitale rapporti interpersonali) obbiettivi e pianificazione dell intervento (ricerca identità, competenza, autonomia) intervento (aiuto costruzione stima, informazioni, strategie, uso risorse, azioni sull ambiente)

71 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello modificazione del comportamento (Cognitivismo comportamentista) Processo di apprendimento e modifica del comportamento Assunto ogni comportamento (anche deviante) è appreso

72 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello modificazione del comportamento (Cognitivismo comportamentista) Processo terapeutico finalizzato alla modifica del comportamento mediante: rafforzamento indebolimento estinzione

73 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello modificazione del comportamento (Cognitivismo comportamentista) Compito dell Assistente Sociale 1. produrre mutamenti nel comportamento 2. programmare il comportamento di altri

74 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello modificazione del comportamento (Cognitivismo comportamentista) Fasi dell intervento fase iniziale (valutazione preliminare rapporto operatore/utente comportamento da modificare piano d intervento) fase di modifica (rafforzamento positivo, modellaggio della risposta e/o indotta, la punizione, l estinzione, appr. per imitaz.) fase di conclusione (verifica dei risultati)

75 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Cambiamento Gli sviluppi recenti (teorie sistemiche) Dal modello medico (diagnosi trattamento) Al modello intervento - cambiamento (situazione iniziale strategie d intervento risultati)

76 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Gli sviluppi recenti (teorie sistemiche) Comprendere la motivazione al cambiamento (aspettative dell utente)

77 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Dal metodo Gli sviluppi recenti (teorie sistemiche) Al procedimento metodologico Effetti uguali su sistemi individuali e/o sociali

78 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein)... Il Servizio Sociale è una forma di intervento sociale che intensifica, conserva ed aumenta i mezzi con i quali le persone individualmente o collettivamente possono ricucire le spaccature della propria esistenza (Maria Dal Pra Ponticelli)

79 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Processo di apprendimento sociale (in un contesto di relazioni umane) coinvolge (in relazione agli obbiettivi) Assistente Sociale/individui gruppi

80 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario Ruolo Assistente Sociale (H. Goldstein) Capacità professionale per entrare nelle dinamiche producendo cambiamento

81 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Ruolo Assistente Sociale (quattro fattori) 1. intenzionalità 2. consapevolezza 3. strategia 4. relazioni interpersonali

82 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Obbiettivi favorire apprendimenti nuovi schemi di comportamento fornire condizioni più produttive favorire nuova conoscenza sociale (comprensione del sé in rapporto con gli altri)

83 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Tecniche d intervento aumento e utilizzo delle risorse (rimuovono ostacoli) azioni didattiche guida e direzione riflessione su ciò che si pensa e si fa osservazione sperimentazione nuovi comportamenti

84 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Processo di socializzazione tramite (valori norme) Rapporto professionale

85 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Uomo persona libera di scegliere (forze interne/esterne)

86 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello unitario (H. Goldstein) Processo d aiuto unitario (capacità problem solving cambiamento) Tre variabili 1. strategia (studio / valutazione obbiettivi / intervento conclusione / verifica) 2. bersaglio (individuo famiglia / gruppo istituzione / comunità) 3. fasi dell attività operativa (contatto trattamento fase finale)

87 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) L interazione fra persone e il loro ambiente sociale che condiziona la capacità delle persone di realizzare i propri impegni esistenziali, di allentare lo stress e di realizzare le proprie aspirazioni. A. Pincus A Minahan

88 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Nello stato di difficoltà aiuto dalle risorse disponibili Tipi di risorse Naturali Formali o Comunitarie Sociali

89 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Tipi di risorse 1. naturali (famiglia parentela vicinato ecc.) 2. formali o comunitarie (sindacato associazioni di volontariato parrocchia ecc.) 3. sociali (enti assistenziali ospedali scuola ecc.)

90 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Servizio Sociale COMPITO ASSISTENZIALE (Attività principale)

91 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Tre livelli di assistenza a livello dell individuo a livello di rapporto a livello di sistemi

92 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Tre livelli di assistenza a livello dell individuo Migliorare li capacità di problem solving e di reazione delle persone

93 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Tre livelli di assistenza a livello di rapporto creando rapporti fra il sistema individuo e il sistema risorse (rapporto fra sistemi di risorse, erogazione risorse, controllo sociale risorse)

94 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Tre livelli di assistenza a livello di sistemi contribuendo allo sviluppo e al miglioramento della politica sociale

95 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Il problema Attributo non della persona ma del loro rapporto con il sistema risorse (situazione sociale)

96 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Il problema (tre parti) 1. condizione o situazione sociale 2. persone che hanno giudicato problematica la situazione 3. i motivi e le basi di tale valutazione

97 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Processo d aiuto (tale attività procede a livello di quattro sistemi) 1. sistema agente di cambiamento (Assistente Sociale / Ente) 2. sistema cliente (persona gruppo comunità) 3. sistema bersaglio (persone e/o elementi da cambiare) 4. sistema azione (coloro che concorrono con l agente di cambiamento per la soluzione)

98 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) ELEMENTI - Rapporto Assistente Sociale / Sistemi intenzionalità Attenzione al cliente Obbiettività (nei rapporti sono presenti elementi di collaborazione, contrattazione e conflitto)

99 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Rapporto Assistente Sociale / utente contratto (all interno contratto utente / altri sistemi)

100 Linee di evoluzione dei modelli teorici per la pratica del Servizio Sociale Modello integrato (A. Pincus - A. Minahan) Strumenti e tecniche dell Assistente Sociale Colloqui Riunioni Documentazione Valutazione problema Piano d intervento Negoziazione

101 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Essenzialmente un processo di soluzione di problemi piccoli grandi piccoli (da insoddisfazione a soddisfazione) grandi (soddisfazioni più numerose)

102 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman ESSERE UMANO BENE ADATTATO affronta i problemi in maniera adeguata ed economica

103 Il problema Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman un problema non può essere risolto se i mezzi e le risorse non sono a disposizione incapacità di risolvere un problema per ignoranza o incomprensione o errato utilizzo dei mezzi mancata soluzione del problema per demotivazione o esaurimento fisico persistenza del problema per la presenza di emozioni che ottundono la ragione la persistenza del problema crea vittima la persona difficoltà a risolvere il problema perché non abituati a pensare come risolverli

104 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Processo d aiuto Lo scopo del processo di servizio sociale individuale è quello di impegnare la persona stessa sia nell agire, sia nel lottare utilizzando i mezzi a disposizione

105 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Processo d aiuto I mezzi forniti dal servizio sociale individuale rapporto terapeutico (nutritivo) discussione, comprensione e relazione del problema comunicazione e/o erogazione di risorse

106 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Processo d aiuto Il servizio sociale diviene per l utente l isola sicura

107 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Processo d aiuto l utente però deve garantire il suo impegno per risolvere il suo conflitto deve tendere all autodeterminazione

108 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Processo d aiuto l azione dell assistente sociale stimolerà susciterà incoraggerà

109 Il processo di Servizio Sociale individuale Helen Perlman Processo d aiuto l utente imparerà a pensare e agire i fatti devono essere accertati e capiti i fatti devono essere ripensati la considerazione dei fatti diviene azione sul problema e risoluzione

110 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Scopo del servizio sociale individuale Stimolare la soluzione dei problemi del cliente nella vita sociale e, attraverso questo processo, stimolare la sua capacità di crescita

111 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale fornirà le risorse e le influenze per far fronte ai bisogni sociali i modi che stimolano l efficacia personale e sociale

112 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Quando la persona si sente impotente e le sue capacità di riconoscere la realtà sono offuscate?

113 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Il processo di servizio sociale individuale sostiene, integra e fortifica le funzioni dell io del cliente

114 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Rapporto fiduciario Sono qui per aiutarti

115 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Quando le barriere si abbatteranno il cliente vedrà se stesso, il problema e i mezzi con più chiarezza si avventurerà in nuove idee e nuove azioni

116 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Il lavoro di soluzione del problema sarà nella mente dell assistente sociale un processo organizzato sistematicamente commisurato alle capacità ed ai bisogni dell utente

117 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Prima parte del processo di aiuto accertare e chiarire i fatti del problema

118 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale quale è la difficoltà? di che cosa ciò è causa? che cosa ha cercato di fare? che cosa esattamente vuol dire? che cosa desidera che accada?

119 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale il risultato di un lampo La chiarificazione non è al contrario è ricerca continua, passo passo, dei dati e del loro significato

120 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Esempio: La sig.ra White dice: qualche volta mi chiedo se sono capace di sentimenti materni L assistente sociale per rassicurarla afferma: ne è capace continua

121 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Esempio: La sig.ra White avrebbe voluto continuare a chiarire il suo sentimento. L assistente sociale avrebbe fatto meglio a chiedere: cosa glielo fa pensare? quali sono le cose non materne che essa fa? continua

122 Il servizio sociale individuale Esempio: Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman la sollecitazione dell assistente sociale allo sviluppo dei fatti rafforzerà la capacità introspettiva dell utente con il risultato di vedere meglio il problema continua

123 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Esempio: Primo risultato: diminuzione dell ansia

124 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Nella ricostruzione e chiarificazione dei fatti L assistente sociale deciderà di: differire nel tempo la narrazione di alcuni dati a vantaggio di altri più immediatamente utili

125 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Nella ricostruzione e chiarificazione dei fatti Essi dovranno essere: riscontrati documentati (non sempre)

126 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Seconda parte del processo di aiuto Progressiva rievocazione dei fatti ripensarli li penetra e li domina

127 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale L aiuto dell assistente sociale in questo lavoro è fatto di parecchi processi. Consiste nel guidare il dire del cliente e le sue discussioni in modo tale da mettere certi aspetti del problema a fuoco.

128 Il servizio sociale individuale Il cliente: Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman evoca il ricordo esprime ed esamina i suoi sentimenti i suoi comportamenti alla luce della ragione. Si prepara a modificare positivamente le sue azioni. esempio pag. 72

129 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Il cliente: avrà più chiara e più profonda la comprensione di sé stesso, delle sue difficoltà, delle soluzioni possibili. esperienza base per organizzare sé stesso.

130 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Terza parte del processo di aiuto Sforzo volto alla soluzione del problema si fa una scelta una decisione

131 Il servizio sociale individuale Il cliente: Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Che cosa accadrà se io faccio questo? Come sarà se non lo faccio? Le decisioni non saranno prese ciecamente esempio pag. 76

132 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale Il cliente: Un comportamento soddisfacente è reclamato dall Io come proprio, tende ad essere assimilato nell organizzazione totale dell Io. E la condizione per il consolidamento dell apprendimento.

133 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale L assistente sociale: aiutare la persona a risolvere il suo problema, rafforzare le sue capacità, arricchire le sue opportunità per raggiungere i suoi fini.

134 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica raffinatezza dell abilità un modo particolare di tradurre in azione un principio di metodologia

135 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio Le comunicazioni verbali dell assistente sociale di due tipi: tendenti a stimolare la massima partecipazione (domande, commenti) forniscono conoscenze necessarie e una guida

136 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio Mi parli di ciò che io non so Mi spieghi (e spieghi a se stesso) ciò che ancora non è chiaro Quali sentimenti ciò provoca in lei? Perché ha questi sentimenti?

137 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio A cosa servono le domande?

138 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio A cosa servono i commenti?

139 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio I commenti cercano di facilitare, mantenere, mettere a fuoco o espandere la capacità di comunicare del cliente. Trasmettono la comprensione dell assistente sociale. Capisco ciò che vuol dire

140 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio L assistente sociale si esprime anche con: cenni Mormorii

141 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale L assistente sociale indirizza: La tecnica del colloquio Lei stava dicendo questo e questo

142 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale L assistente sociale riflette i sentimenti: La tecnica del colloquio questo l ha irritata

143 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale L assistente sociale cerca collegamenti: La tecnica del colloquio questo mi fa ricordare un altro episodio che mi ha raccontato, ora è diverso

144 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale L assistente sociale sostiene: La tecnica del colloquio lei sta facendo tutto quello che può considerando ciò che attraversa

145 Il lavoro di soluzione del problema Helen Perlman Il servizio sociale individuale La tecnica del colloquio L assistente sociale deve comprendere cosa sta dietro alla domanda del cliente: Devo smettere di picchiare mio figlio? Lei pensa che io dovrei distruggere la mia famiglia?

146 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali L ottica psicosociale consiste in un approccio al servizio sociale attraverso la teoria dei sistemi. Il principale sistema verso il quale si rivolgono la diagnosi e il trattamento: il sistema della Gestalt (configurazione della persona nella situazione)

147 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali L individuo da aiutare deve essere visto nel contesto delle sue interazioni o transazioni con il mondo esterno. Anche tale sezione del mondo deve essere studiata e capita.

148 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali Il principale schema di riferimento: La teoria della personalità di Freud (istanza dell Io e sue capacità di adattamento)

149 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali Nel disagio di adattamento è necessario individuare i fattori scatenanti funzionamento inadeguato dell individuo situazione sociale carente o nociva combinazione di entrambi

150 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali Il processo di servizio sociale (rendere possibile un cambiamento) Il trattamento volto a modificare l individuo e l ambiente sociale o interpersonale (o entrambi) ed i loro interscambi.

151 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali Il processo di servizio sociale (rendere possibile un cambiamento) L utente dovrà comprendere gradualmente: la situazione i terzi significativi sé stesso

152 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Caratteristiche generali I valori dell approccio psicosociale: 1. l operatore deve accettare l utente prendendosi cura di lui 2. il rapporto deve essere centrato sull altro 3. oggettività scientifica (rimozione dei pregiudizi) 4. diritto dell utente per le decisioni (autodeterminazione) 5. interdipendenza dell utente e dei terzi (limiti dell autodeterminazione)

153 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Durata: 1. trattamento a breve termine (1 colloquio) 2. a medio termine (2/3 colloqui) 3. a lungo termine (4/5 colloqui)

154 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale È necessario: 1. capire con l utente il perché del contatto 2. stabilire il rapporto (l utente utilizzerà l aiuto dell operatore) 3. impegnare l utente nel trattamento 4. iniziare il trattamento 5. raccogliere le informazioni necessarie per la diagnosi e stabilire le direttive del trattamento

155 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale capire con l utente il perché del contatto Se si è rivolto da solo (capire se ha frainteso il servizio) Se è stato indirizzato (è necessario un colloquio con la persona che lo ha fatto)

156 La fase iniziale L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis stabilire il rapporto (l utente utilizzerà l aiuto dell operatore) Necessarie due cose: 1. la fiducia dell utente nella competenza dell operatore 2. il suo desiderio di aiutarlo

157 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Due elementi primari: Impegnare l utente nel trattamento 1. la motivazione (la reale volontà e il contributo al cambiamento) 2. le resistenze (l ansia del cambiamento) (proporre un periodo di prova saggiare la capacità di gestione dell ansia)

158 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Inizio del trattamento E utile pensare che il trattamento inizi fin dal primo colloquio, tuttavia continua in tutto il corso del processo

159 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Lo studio psicosociale Già nella fase iniziale l operatore avrà una prima immagine dell aiuto da fornire

160 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Lo studio psicosociale L operatore dovrà guidare il colloquio: nel breve tempo deve assicurarsi le informazioni utili

161 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Lo studio psicosociale L operatore dovrà capire: il problema come è vissuto dall utente, Il sistema di riferimento

162 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis La fase iniziale Lo studio psicosociale L operatore dovrà capire: 1. fino a che punto della storia passata si può arrivare? 2. fino a quale livello di profondità della personalità si può arrivare? 3. per quanto tempo si possono esaminare aspetti per i quali non è richiesto l aiuto?

163 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Valutazione dell utente nella sua situazione Scuola diagnostica La diagnosi fornisce una base pratica di differenziazione, cioè l individuazione, del complesso persona-situazione (interazioni)

164 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Valutazione dell utente nella sua situazione Scuola diagnostica Dedurre dal materiale disponibile quale è il problema quali fattori lo determinano quali cambiamenti possono risolvere il problema (tutto o in parte) quali passi deve compiere l operatore (es. pag fitto casa caro)

165 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Valutazione dell utente nella sua situazione Scuola diagnostica Gli obiettivi, gli argomenti e le procedure devono sempre essere soggetti a continua revisione, poiché i processi viventi si trasformano, si rivelano in modi nuovi

166 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Gli obiettivi del trattamento alleviare il disagio/diminuire la disfunzionalità persona-situazione (in termini positivi aumentare il livello di benessere) Per la realizzazione è necessario maggiore capacità di adattamento dell IO / miglior funzionamento del sistema persona-situazione (cambiamento nella persona e nella situazione)

167 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Gli obiettivi del trattamento L individuo e la situazione studiati da due punti di vista: 1. fattori da analizzare nella diagnosi 2. elementi in cui può avvenire il cambiamento

168 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Gli obiettivi del trattamento Il cambiamento avverrà con l intervento: 1. del solo operatore 2. con le prestazioni offerte dal servizio 3. con la mobilitazione di altre risorse 4. aiutando l utente a procurarsi da solo le cose

169 L approccio psicosociale nella pratica del servizio sociale Florence Hollis Gli obiettivi del trattamento Il cambiamento si considererà avvenuto quando: una risposta o un nuovo comportamento sono stati abbastanza incorporati nella personalità dell utente di modo da ripetere tale atteggiamento in situazioni equivalenti (es. pag. 125)

170 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Le basi teoriche Aiutare i clienti a procedere verso la soluzione di problemi psicosociali che essi riconoscono e sperano di risolvere (relazioni familiari, interpersonali, svolgimento dei ruoli, rapporti sociali)

171 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Le basi teoriche Agente del cambiamento: non è l assistente sociale bensì il cliente L operatore assisterà il cliente a procedere verso il cambiamento che ha deciso

172 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Le basi teoriche E un trattamento a breve termine

173 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Il modello di trattamento La strategia 1. aiutare il cliente ad individuare il problema 2. definire le condizioni che necessitano il cambiamento

174 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Il modello di trattamento La strategia Rapporto contrattuale I problemi, le mete del cliente, la natura e la durata dell assistenza, vengono esplicitate ed accettate dall operatore e dal cliente

175 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Il modello di trattamento La strategia Il cambiamento Avviene fuori dal colloquio, con compiti concordati con l operatore

176 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Il modello di trattamento La strategia Il cambiamento Per integrare gli sforzi del cliente l operatore può agire sul sistema sociale di riferimento

177 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Il modello di trattamento La strategia Il cambiamento IMPORTANTE 1. Rapporto operatore cliente (guidare sentirsi accettato) 2. Ente di servizio sociale (supervisione e autorità d ufficio all operatore)

178 La specificazione del problema Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Il problema non sempre è ciò che viene subito detto (può essere il successivo frutto di riflessione) Deve essere esplicitato dopo uno/due colloqui (accordo sul problema e condizioni di cambiamento) L analisi del problema si basa sull individuazioni delle cause

179 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid La contrattazione Impegno orale o scritto (contratto aperto) con il quale l utente s impegna a lavorare (con l operatore) per il cambiamento (8 12 colloqui 1/3 mesi)

180 La pianificazione del compito Raggiunto l accordo sugli obiettivi 1. Si selezionano i compiti Il trattamento centrato sul compito William J. Reid 2. Si programma la loro realizzazione (cliente deve avere chiara nozione di cosa fare) (es. pag. 143)

181 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Analisi e rimozione degli ostacoli L operatore può ipotizzare degli ostacoli/inconvenienti L utente deve imparare a pensare nuove azioni utili

182 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Sperimentazione e attività guidata L operatore fornirà un modello e chiederà all utente Una prova del suo comportamento (giuoco dei ruoli)

183 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Revisione del compito I progressi del cliente verranno sempre rivisti all inizio di un colloquio (ciò in cui è riuscito e ciò che ha tentato)

184 Conclusione Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Nel primo colloquio si era già stabilita la conclusione del trattamento Nell ultimo colloquio si rivedranno: Progressi raggiunti lavora da fare nel futuro (l utente potrebbe chiedere un prolungamento Pochi altri incontri) (es. pag. 153)

185 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Lavoro con famiglie e gruppi di formazione I problemi interessano l interazione fra i membri. Vengono affrontati con colloqui congiunti. Il sistema va visto come un tutto unico.

186 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Lavoro con famiglie e gruppi di formazione I problemi, di solito, sono considerati come espressione di modelli o regole che almeno un membro non ha gradito

187 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Lavoro con famiglie e gruppi di formazione Strategia Aiutare i membri a risolvere i problemi con compiti adeguati per attenuare il contrasto

188 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Lavoro con famiglie e gruppi di formazione Strategia Nei gruppi dove è presente un leader egli deve esercitare Un ruolo costruttivo sulla dinamica del gruppo, aiutando i membri nel compito di soluzione del problema.

189 Il trattamento centrato sul compito William J. Reid Lavoro con famiglie e gruppi di formazione Strategia L operatore: controllerà il gruppo mantenendo fissa l attenzione sui problemi e sui compiti. Generalmente è il leader ma può usare membri come co-leader.

190 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetti ecologici (rapporti tra l uomo e l ambiente) Il servizio sociale ha una duplice e simultanea funzione 1. favorire la crescita naturale e lo sviluppo delle persone; 2. influire sull ambiente in modo che esso sostenga tale processo.

191 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetti ecologici (rapporti tra l uomo e l ambiente) Importanti tre serie di concetti 1. l adattamento, la reciprocità, la mutualità, l equilibrio ottimale, lo stress, la capacità di far fronte ai problemi e l inquinamento 2. le qualità umane acquisite nello sviluppo attraverso l interazione con l ambiente (identità, competenza, autonomia e la relazione 3. le qualità ambientali (ambiente nutritivo)

192 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetti ecologici (rapporti tra l uomo e l ambiente) La transazione fra persone ed ambiente Definizione di ecologia L ecologia si occupa di cosa rappresenti un bene per gli esseri umani e di come sia possibile mantenere quelle condizioni ambientali che possano garantire la crescita e lo sviluppo dell uomo.

193 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetti ecologici (rapporti tra l uomo e l ambiente) La transazione fra persone ed ambiente Perché ci siano scambi positivi tra l uomo e l ambiente è necessario l adattamento tra le parti, nel rispetto della privacy, sicurezza e relazioni sociali (bisogni naturali). - case, ospedali, scuole, luoghi di ritrovo, progresso tecnologico, razzismo, sesso, età -

194 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetti ecologici (rapporti tra l uomo e l ambiente) Identità, competenza, autonomia e relazione umana Identità: nasce dall interazione con gli altri (famiglia, amici ecc. - dalla nascita in poi -) Competenza: la somma delle esperienze vissute con successo Autonomia: la capacità di autoregolazione (autodeterminazione concetto di libertà) - dipende da stimoli interni ed esterni - Relazione umana: processi reciproci dalla nascita in poi

195 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetto del bisogno problema Nel Life Model i problemi ed i bisogni sono i risultati delle interazioni intercorse tra l uomo e l ambiente problemi di vita che hanno provocato stress

196 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetto del bisogno problema Unità d attenzione: l individuo, la famiglia o il gruppo Il contesto ecologico: il caso o l unità di servizio

197 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Concetto del bisogno problema Tre aree d intervento: la transizione della vita naturale in una determinata cultura i compiti delle persone nel loro agire per vivere nell ambiente (scopi/bisogni) rapporti interpersonali e le strutture di comunicazione che condizionano la risposta a bisogni, scopi e compiti dell individuo (individuo/famiglie gruppi)

198 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman I ruoli del cliente e dell assistente sociale La reciprocità e l autenticità caratterizzano il rapporto tra l operatore e il cliente, come mezzo per stimolare la competenza del cliente e ridurre la distanza sociale

199 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman I ruoli del cliente e dell assistente sociale Il cliente Il suo lavoro deve tendere verso il raggiungimento dello scopo (Responsabilità primaria) L assistente sociale Deve fornire le condizioni d aiuto per il successo del cliente (Responsabilità secondaria)

200 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Il processo d aiuto L assistente sociale e il cliente devono capire il significato e l influenza delle forze più adeguate sull utente e sul problema per fissare gli obiettivi e l azione per rimuovere gli ostacoli ambientali e modificare le transizioni negative

201 Il modello esistenziale (life model) Carel Germain Alex Gitterman Il processo d aiuto (es. pag. 187 e segg.) Costruire la stima de sé Rafforzare le difese contro l ansia e la depressione Usare incentivi e ricompense Fornire al cliente occasioni per l azione e compiti a casa

202 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Gli elementi dell approccio Si rifà a tecniche e procedure di diverse scuole: Pavloviana operativa personalistica

203 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Gli elementi dell approccio Presupposti comuni alle diverse scuole: gli approcci di natura comportamentista privilegiano l apprendimento (positivo e/o negativo) il trattamento tende a preservare o modificare il comportamento (rafforzamento, indebolimento ed estinzione) le conoscenze impiegate nella pratica hanno una convalida empirica

204 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Le tecniche (il comportamento operante è regolato dalle sue conseguenze) il rinforzo positivo l estinzione il rinforzo differenziale il modellaggio della risposta (response-shaping) la punizione

205 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Le tecniche (il comportamento operante è regolato dalle sue conseguenze) Il rinforzo positivo (non elimina il comportamento - es. pag. 200) L impiego di stimoli seguente ad una risposta in modo tale che venga aumentata la frequenza futura della risposta

206 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Le tecniche (il comportamento operante è regolato dalle sue conseguenze) L estinzione (es. pag. 204) Presenta due caratteristiche: 1. omissione del rinforzo alla risposta (riporterà alla frequenza originaria) 2. l omissione non è punizione

207 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Le tecniche (il comportamento operante è regolato dalle sue conseguenze) Il rinforzo differenziale (es. pag. 206) E la combinazione del rinforzo positivo e dell estizione il primo per potenziare il comportamento il secondo per l estinzione del comportamento/problema

208 Il modello di modificazione del comportamento Edwin J. Thomas Le tecniche (il comportamento operante è regolato dalle sue conseguenze) Il modellaggio delle risposte (induzione alle risposte - es. pag. 207) Sono necessari due principi: 1. il rinforzo differenziale delle risposte scelte 2. l impiego con un procedimento per gradi

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