Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio

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1 SCUOLA dell INFANZIA GESU BAMBINO S. Alberto di Zero Branco (TV) Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO

2 Gentili genitori, le pagine che seguono illustrano il Progetto Educativo che verrà realizzato, nell'anno educativo , nella Scuola dell Infanzia Madonna di Lourdes. Questo estratto vi darà la possibilità di conoscere la tematica che è stata scelta dal personale educativo e di scoprire le diverse attività che sono state pensate per i vostri bambini. Oltre alle attività troverete anche la mission degli operatori che lavorano presso le Scuole dell Infanzia gestite dalla Coop. IL PORTICO, essa è la spinta che dà ogni giorno, al personale, la consapevolezza del proprio agire educativo con i vostri figli. E stata messa nero su bianco (e la trovate anche nel sito della cooperativa) affinché siate sempre più consapevoli che questo Scuola ha delle caratteristiche precise e che portare qui vostro figlio significa aprirvi ad una crescita del vostro essere genitori. La responsabile del servizio e l equipe educativa sono a vostra disposizione per qualsiasi informazione. Vi auguriamo un sereno anno educativo! Un caro saluto dalla Pedagogista e dall equipe educativa. La pedagogista della Scuola dell Infanzia Dr.ssa Vania Predebon La Responsabile del servizio Alessandra Bravin L equipe Educativa Sottana Adriana Chiara D Alessi Giulia Chinellato. 2

3 LINEE GUIDA SCUOLA DELL INFANZIA "La scuola dell'infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all'educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e nei documenti dell'unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza". La scuola dell'infanzia è un servizio educativo rivolto alla famiglia; il personale della Cooperativa riconosce alla famiglia il ruolo chiave nell'educazione dei figli, vero centro educativo intorno al quale ruotano i diversi servizi educativi del territorio. La cooperativa IL PORTICO, secondo le indicazioni della dottrina sociale della Chiesa Cattolica e nel rispetto delle culture e religioni di provenienza di ciascuna famiglia che liberamente aderisce ai servizi da essa forniti, aspira a dare voce ai valori chiave quali: L'AMORE INCONDIZIONATO. Ciò che rende tipicamente educative le azioni del personale è il legame di amore incondizionato e disinteressato con le persone; rafforzato dal non essere coinvolte in un legame biologico o parentale con i bambini e/o i genitori. Questa attenzione, vissuta in primis all interno dell equipe educativa vuole animare le relazioni strette dal personale con i bambini e con le famiglie. IL SERVIZIO. La cooperativa ed il personale si pongono come "pensiero guida" il "collaborare con..." (famiglie, bambini, ecc.). Ciò significa porsi in modo equilibrato nelle relazioni con l'utenza (enti, Comuni, istituzioni, parrocchie, ecc...) dove vi è rispetto dei diversi ruoli (della cooperativa rispetto alla famiglia e agli enti, ecc...), delle diverse mansioni e funzioni. LA PROMOZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA. "I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento e, al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni, scoperte." i Le Scuole gestite dalla Cooperativa Il Portico, in accordo con la Parrocchie, rispondono a questo bisogno mirando allo sviluppo integrale della persona, in cui le dimensioni psicocorporea, sociorelazionale, emotivo-affettivo e spirituale sono interconnesse e non sono divisibili. 3

4 MISSION LA COMPETENZA SOCIALE. Nella nostra vita il gruppo costituisce una parte fondamentale :siamo nati in un gruppo, cioè la famiglia, in classe impariamo in gruppo, giochiamo in gruppo. Da quando l'uomo si trova sulla Terra, egli ha sempre vissuto ingruppo e, in esso, una persona può soddisfare i propri bisogni, siano essi biologici o psicologici, che da solo non può soddisfare. Rispetto all'apprendimento delle abilità sociali i bambini sono messi nelle condizioni di sperimentare il conflitto come evento naturale della relazione, cioè una tappa ineludibile di ogni relazione importante e profonda, vengono aiutati e stimolati a trovare soluzioni creative e non violente al conflitto. ORIGINALITA' E UNICITA'. La professionalità e la guida delle insegnanti aiuta i bambini a mantenere un giudizio critico, ad esprimerlo superando la paura del giudizio dell'adulto, ricevendone piuttosto il riconoscimento per l'unicità e l'originalità.la dimensione dell'originalità del bambino oggigiorno rischia di essere massificata e strumentalizzata dal mondo iperprotettivo/iperprestazionale degli adulti, in cui da una parte ai bambini vengono risparmiate le frustrazioni sane (iperprotezione) e dall'altra vengono richieste loro competenze e autonomie sempre più vicine al mondo dell'adulto. Le insegnanti, consapevoli di questa richiesta ambivalente tipica di questo tempo e di questa società, salvaguardano tempi di crescita adeguati per l'età e lasciano che i bambini affrontino e superino le piccole frustrazioni di ogni giorno. LAVORO DI SQUADRA. Nelle nostre scuole viene potenziato il lavoro di squadra delle insegnanti, cioè un lavoro sinergico di tutte le figure professionali coinvolte (maestre ed educatrici del nido integrato laddove presente)che si concretizza nell'offrire al bambino una pluralità di punti di riferimento e la possibilità di stringere relazioni diverse con ciascuna insegnante/educatrice. il percorso di crescita del bambino sarà così "patrimonio" e "frutto" del lavoro dell'intera equipe e non solo della sua insegnante di sezione. 4

5 PROGETTO ANNUALE 2015/2016 SCUOLA DELL INFANZIA GESU BAMBINO S. Alberto di Zero Branco PER EDUCARE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO In viaggio per imparare a condividere... MOTIVAZIONE DEL PROGETTO La progettazione di questo nuovo anno scolastico nasce dalla presa di coscienza che il contesto di vita dei bambini di oggi è profondamente cambiato rispetto al passato. La scuola dell infanzia rappresenta il primo vero luogo di vita in comunità, purtroppo per alcuni bambini anche l unico. Di conseguenza, è importante incentivare, proprio in questo contesto, tutte quelle attività che promuovono la condivisione e aiutano il bambino ad uscire dal suo eccessivo egocentrismo. Il brano del Vangelo di Giovanni (6, 1-13) offre un ottimo spunto per sviluppare questo tema. La moltiplicazione dei pani e dei pesci è, infatti, un esempio semplice, ma efficace, per trasmettere ai bambini che la condivisione è un ingrediente fondamentale per vivere bene con gli altri. Ci fa inoltre riflettere sul fatto che non dobbiamo sentirci padroni assoluti delle cose perché, in realtà, esse sono un dono di Dio e, per questo, dobbiamo prendere, rendere grazie e donare a nostra volta, facendo della nostra intera vita un sacramento. Ecco allora che la vera felicità sarà dentro di noi solo quando avremo imparato queste tre cose essenziali: accogliere, benedire e condividere. Per rendere questo concetto ancora più chiaro ai bambini, abbiamo pensato a qualcosa di concreto e facilmente comprensibile che rendesse bene l idea di aggregazione e scambio reciproco, arrivando così all immagine del villaggio. Quest ultimo inteso come comunità in cui tutti, portando una parte di sé, collaborano per il bene comune. 5

6 PREMESSA Il nostro viaggio inizia con la realizzazione delle casette rappresentative di ogni sezione. Questa sarà la base del nostro villaggio, alla quale verranno aggiunti gli altri edifici necessari alla vita di comunità: la chiesa, simbolo del parroco e della sua parrocchia; la cucina, fonte di sostenimento per tutti; la sala delle attività integrative, utile per la crescita psicofisica degli abitanti; il bagno, ambiente fondamentale per la cura di sé; il pulmino, come mezzo per vedere aldilà del nostro villaggio; la staccionata, emblema della famiglia di origine che sostiene e protegge. L elemento più importante di tutti, si trova al centro del villaggio e, più precisamente, nella piazza, luogo di incontro, di scambio e di condivisione. Si tratta del pozzo fontana, rappresentazione di Gesù, che disseta tutti gli abitanti con la sua acqua fonte di vita. Tutto questo non basterebbe per vivere in armonia, se Gesù non ci avesse mostrato la strada giusta per il rispetto e l aiuto reciproco. Le parole scusa, grazie e per piacere sono la chiave per seguire proprio questa strada. Con il nostro bagaglio di regole siamo pronti per partire verso Nazareth. Ci è infatti giunta voce che laggiù ci aspetta qualcosa di straordinario che cambierà il mondo e anche la vita del nostro villaggio. Alla guida del nostro cammino c è lei, la stella cometa, che illuminerà la strada fino alla capanna dove sta per nascere Gesù. Ad aspettarci troveremo una cesta di pane, simbolo del nutrimento che Lui stesso ci offre come pane e vino disceso dal cielo e che si concretizza nei suoi insegnamenti. Arricchiti da questa certezza, ci rimettiamo in cammino e, lungo la via, fatalità, ci imbattiamo in un forno, mezzo indispensabile, che con il suo fuoco rende commestibile il pane, ossia alimenta simbolicamente la parola di Dio. In questo modo, gli abitanti del villaggio possono sperimentare diverse farine e conoscere i diversi gusti del pane, così come Gesù si presenta a noi in tanti modi differenti. Poco più in là, troviamo una casa dove si concretizzerà il senso dell intera programmazione, è la casa dove si svolge l ultima cena, dove Gesù spezza il pane e lo condivide con i suoi discepoli. L insegnamento della condivisione, sarà il bagaglio più importante da fare proprio e da metter in pratica nella vita di tutti i giorni. La conferma dell importanza di questo valore, ci viene rinnovata durante il nostro viaggio di ritorno, quando ritroviamo Gesù presso il lago di Tiberiade. Qui, egli dona tutto quello che ha, moltiplicando pani e pesci e facendoci capire che questo cibo non finirà mai, proprio come il suo amore per noi. Sazi nel corpo, ma soprattutto nell anima, facciamo ritorno al nostro villaggio. L impegno della comunità ora è quello di fare tesoro degli insegnamenti appresi durante questo cammino e fare in modo che nulla di tutto ciò che è rimasto vada sprecato. Anche nelle briciole, infatti, possiamo trovare la sacralità perché tutto ciò che ci circonda, anche le cose più piccole, sono la testimonianza della presenza di Dio tra noi. 6

7 UNITA DI APPRENDIMENTO 1 U.D.A: IO, TU... E AL CENTRO GESU Giovanni 4: Gesú rispose e le disse: «Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancora sete, 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai piú sete in eterno; ma l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna». Nel periodo dedicato all accoglienza costruiremo un villaggio dove ognuno di noi ha un posto. Al centro ci sarà un pozzo come simbolo della presenza di Gesù in mezzo a noi. Ogni casa accoglierà i bambini, le insegnanti e tutto il personale della scuola. Il pozzo, invece, sarà fonte d acqua che zampilla in vita eterna, l acqua infatti, è elemento fondamentale per la vita di ogni uomo. Da questo, proprio il titolo di questa UDA: io, tu e al centro Gesù. Periodo: settembre- prima metà ottobre 2 U.D.A.: PRESE I PANI... E RESE GRAZIE Giovanni 6,11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece per i pesci, finchè ne vollero. E quanto furono saziati, disse ai discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati, perchè nulla vada perduto". Partendo dal grazie di Gesù, impareremo l importanza di alcune parole (grazie, scusa, per favore), fondamentali per una convivenza serena. I bambini interiorizzano semplici regole legate agli ambienti e alla routine giornaliera. I bambini più grandi, da bravi fratelli maggiori, saranno da esempio ai nuovi arrivati. Periodo: seconda metà ottobre-novembre 3 U.D.A.: IO SONO IL PANE VIVO Giovanni 6, 41-42; In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». 7

8 I bambini della scuola escono dal villaggio e si mettono in cammino, alla ricerca del pane vivo che è Gesù. Lo troveranno a Betlemme, avvolto in fasce in una mangiatoia. Come simbolo del nostro percorso, allestiremo un presepe dove Gesù sarà presente in mezzo a noi. Periodo: dicembre 4^U.D.A.: C E UN RAGAZZO CHE HA 5 PANI D ORZO Giovanni 6, 9 «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». I bambini nel loro viaggio di ritorno a casa sentono nell aria il profumo del pane. Da qui partiremo alla scoperta del pane attraverso dei percorsi scientifici legati alla sua provenienza e manifattura. Scopriremo e lavoreremo con vari tipi di cereali e, a Dio piacendo, faremo visita ad un forno. Periodo: gennaio-febbraio 5^U.D.A.: GESU SPEZZA IL PANE PER NOI Matteo 26, Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio». Ripreso il viaggio di ritorno al villaggio, i bambini fanno una sosta nei pressi di una casa dove Gesù, con i discepoli, celebra l ultima cena. Vivremo insieme con pienezza la festa pasquale, cogliendone i significati all interno della comunità, anche attraverso il laboratorio che sarà proposto ai genitori. Se all inizio Gesù era acqua viva, ora è pane che si spezza per noi e ci sostiene. Periodo: marzo-aprile 8

9 6^U.D.A.: CINQUE PANI E DUE PESCI Giovanni 6:1-13 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all altra riva del mar di Galilea, ch è il mar di Tiberiade. E una gran moltitudine lo seguiva, perché vedeva i miracoli ch egli faceva sugl infermi. Ma Gesù salì sul monte e quivi si pose a sedere co suoi discepoli. Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva a lui, disse a Filippo: Dove compreremo noi del pane perché questa gente abbia da mangiare? Diceva così per provarlo; perché sapeva bene quel che stava per fare. Filippo gli rispose: duecento denari di pane non bastano perché ciascun di loro n abbia un pezzetto. Uno de suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: V è qui un ragazzo che ha cinque pani d orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente? Gesù disse: Fateli sedere. Ora vi era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. Gesù quindi prese i pani; e dopo aver rese grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece de pesci, quanto volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, ché nulla se ne perda. Essi quindi li raccolsero, e riempirono dodici ceste di pezzi che di quei cinque pani d orzo erano avanzati a quelli che avevano mangiato. Prossimi a casa ci fermeremo nei pressi del lago di Tiberiade dove Gesù moltiplica per la grande folla il pane e i pesci. Facciamo così tesoro degli insegnamenti di Gesù che sono la condivisione e il non spreco. Tornati a casa avremo modo di ricordare il nostro viaggio attraverso la mappa e le produzioni legate ai vari momenti vissuti. 9

10 ATTIVITA INTEGRATIVE Ad integrare la progettazione ci saranno delle attività integrative proposte da professioniste e rivolte a tutti i bambini in gruppo sezione e/o in piccolo gruppo sempre di sezione: ATTIVITA MOTORIA con la maestra Roberta; ATTIVITA DI LINGUA INGLESE con la maestra Sara; ATTIVITA DI PROPEDEUTICA Claudia. MUSICALE con la maestra PROGETTI PROGETTO PSICOMOTRICITA : Questo progetto è rivolto a tutti i nostri bambini della scuola dell infanzia. Per i bambini il campo di esperienze della corporeità e della motricità legato al campo affettivo-emotivo è di fondamentale importanza perché indispensabile per lo sviluppo della persona. L attività viene svolta in sala psicomotricità (aula adibita ed attrezzata a questo tipo di attività) per fasce di età con incontri a cadenza bimensile della durata di minuti a seconda dell età. (da ottobre a giugno) PROGETTO CONTINUITA spicco il volo : Nell arco dell anno scolastico, i bambini dei grandi della Scuola d Infanzia parteciperanno ad una serie di incontri con i bambini delle classi della Scuola Primaria dell Istituto Comprensivo del comune di Zero Branco, al fine di favorire un sereno passaggio tra i due ordini di scuola. I bambini visiteranno gli ambienti scolastici, incontreranno ex compagni e parteciperanno a laboratori collaborando per un lavoro comune. Il progetto definitivo sarà concordato con le insegnanti della scuola primaria. Il progetto di avvio alla scuola primaria verrà sviluppato anche con l incontro tra i bambini dei grandi delle due scuole paritarie del comune. 10

11 "USCITE DIDATTICHE" Per quest anno scolastico, le uscite didattiche verranno valutate di volta in volta, tenendo conto delle esigenze del Progetto e della eventuale costo da affrontare. E sicuramente prevista la visita ad un forno per vedere come si fa il pane. COLLABORAZIONI CON I GENITORI - da parecchi anni proponiamo ai genitori un esperienza unica e indimenticabile: trascorrere a scuola alcune ore con le insegnanti, insieme agli altri genitori facendo alcune attività già fatte dai loro bambini. Questo per renderli ancora più partecipi delle esperienze dei propri figli. Quindi: abbigliamento comodo, tanta voglia di divertirsi e mettersi in gioco e... tenetevi liberi per il mese di marzo. CON L ASSOCIAZIONE IL CASTELLO questa associazione propone letture ad alta voce per le scuole dell infanzia. L intento è di promuovere attraverso la letteratura per l infanzia la trasmissione e la diffusione di valori fondamentali per una crescita sana e armoniosa: accogliere e rispettare l altro, riconoscere nelle differenze un opportunità di scambio, apprezzare la bellezza che c è nel mondo e in ognuno di noi. CON IL TERRITORIO sempre attraverso i genitori la scuola partecipa ad eventi promossi dalle associazioni comunali quali I mercatini di Natale, L ecoèvento 11

12 I GRUPPI SEZIONE GUFI (piccoli ) MAESTRA CHIARA BASSOTTI (piccoli) MAESTRA ALESSANDRA TARTARUGHE (medi) MAESTRA ADRIANA GABBIANELLE ( grandi ) MAESTRA GIULIA 12

13 LA GIORNATA SCOLASTICA ORARIO ATTIVITÀ Accoglienza dei bambini Saluti, conta, preghiera, bagno e merenda Attività di sezione e/o attività integrativa Igiene personale e preparazione al pranzo Pranzo Sistemazione bavaglie, bagno e preparazione al gioco PRIMA USCITA Gioco in salone o giardino PICCOLI: riposino MEDI/GRANDI: riordino giochi e attività in sezione Merenda PARTENZA DEL PULMINO SECONDA USCITA bambini con i genitori Le insegnanti raccomandano ai genitori di RISPETTARE gli orari di entrata e di uscita dalla scuola per garantire un corretto funzionamento della routine giornaliera. 13

14 "...SPAZIO ALLA FAMIGLIA.." Cari Genitori, ecco gli spazi d incontro Scuola-Famiglia: Assemblea di presentazione del Progetto Educativo; Iniziative dei Rappresentanti di Sezione; Festa di Natale; Colloqui di metà anno; Riunioni di Sezione; Laboratorio per i genitori ; Incontri di formazione con la pedagogista; Festa di Fine Anno; Saggio attività integrative; Assemblea Finale, Colloqui finali. 14

15 GRIGLIA ATTIVITA ANNUALI 15

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