CTI MONZA BRIANZA CENTRO PROGETTO: ATTIVARE POTENZIALI COGNITIVI LA TEORIA LA RICERCA LA SPERIMENTAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CTI MONZA BRIANZA CENTRO PROGETTO: ATTIVARE POTENZIALI COGNITIVI LA TEORIA LA RICERCA LA SPERIMENTAZIONE"

Transcript

1 CTI MONZA BRIANZA CENTRO PROGETTO: ATTIVARE POTENZIALI COGNITIVI LA TEORIA LA RICERCA LA SPERIMENTAZIONE GRUPPO POTENZIAMENTO COGNITIVO Referente Elena Maria Banfi Componenti: 1. ROSA MARIA ANSELMI - SCUOLA PRIMARIA - I.C. KOINÈ MONZA 2. MONICA ARTESANI SCUOLA PRIMARIA - I.C. KOINÈ MONZA 3. NORMA BRACCHI SCUOLA PRIMARIA I.C. D ACQUISTO MUGGIÒ 4. ELENA BANFI SC. PRIMARIA I.C. VILLASANTA 5. ANNA M. BRAMBILLA SC. PRIMARIA - I.C. D ACQUISTO - MUGGIÒ 6. MIRIAM ORLANDO SC. INFANZIA KOINÈ MONZA 7. BARBARA PORRO SC. SEC. I GR. - I.C. SANT ANDREA BIASSONO 8. MANUELA ROSSI SC.PRIMARIA I.C. VILLASANTA 9. MARIA RUSSO SC. SEC. I GR. - I.C. SALVO D ACQUISTO - MUGGIÒ 10. MANUELA VAGHI SC. PRIMARIA I.C. ROMAGNOSI - CARATE PREMESSA Modificare l intelligenza è possibile: alla base di tale affermazione vi è il postulato della Modificabilità Cognitiva Strutturale, che si fonda sulla plasticità e flessibilità dell uomo ossia sulla possibilità di modificare la neurologia del cervello. Esso è, infatti, capace di modificarsi in maniera strutturale, cioè di perfezionarsi con la creazione di strutture cognitive nuove. Tali strutture si possono produrre o per l intervento di situazioni di vita in cui ci si può trovare o grazie all aiuto di un mediatore, che interponendosi tra l individuo e la realtà, gli fa apprendere nuove strategie, favorendo la formazione di nuove strutture mentali. In risposta alla radicata tendenza, soprattutto per i soggetti svantaggiati, di basare ogni azione didattica sull'osservazione delle loro difficoltà di apprendimento e sul loro possibile addestramento, supportati dalle teorie di pedagogisti affermati ed anche dalle più recenti ricerche scientifiche, tra cui quella dei neuroni a specchio di Rizzolatti e Craighero (2004). Si conferma così l importanza didattico-educativa della figura dell insegnante/mediatore che si pone davanti all alunno con un atteggiamento "attivo modificante. Solo accettando questa sfida si può dare concretezza al nuovo concetto di inclusione, rendendolo non solo un obiettivo da raggiungere, ma il punto di partenza per la partecipazione attiva di tutti. DESTINATARI Docenti e alunni scuole infanzia, primaria, secondaria di I grado. OPERATORI ED EVENTUALI COLLABORAZIONI Docenti componenti del gruppo ricerca azione (tra cui la prof.ssa Maria Russo, pedagogista e formatore Feuerstein). 1

2 ATTIVITÀ: 1. COSTRUZIONE DI UNO STRUMENTO METACOGNITIVO 2. ATTIVITÀ NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO: a. SPERIMENTAZIONE dello strumento di cui al punto 1 b. LPAD VALUTAZIONE DINAMICA con esperti del gruppo formati c. VALUTAZIONE e potenziamento della COMPRENSIONE LINGUISTICA / le METAFORE nella pubblicità d. ABILITA DI STUDIO: PRENDERE APPUNTI; PREPARARE UNA RICERCA; PREPARARE UNA BIBLIOGRAFIA e. ATTIVARE IL POTENZIALE DI APPRENDIMENTO PERCORSI LOGICI anche in PREPARAZIONE alle PROVE INVALSI 3. COLLABORAZIONI CON ASSOCIAZIONI E GRUPPI DI STUDIO SUL POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 4. CORSO DI FORMAZIONE GESTIONE CLASSE in fase di progettazione DESCRIZIONE: 1. COSTRUZIONE DI UNO STRUMENTO METACOGNITIVO FASI: Riflessioni sulle teorie metacognitive, in particolare sulla conoscenza delle funzioni cognitive carenti applicate in situazioni e in contesti scolastici, dando particolare rilievo a Costruzione di uno strumento didattico basato sulla metodologia metacognitiva e ispirato agli strumenti PAS: collegato ai concetti matematici di L. Carrol con coinvolgimento di due classi terze del Liceo Artistico Statale Nanni Valentini di Monza. 2. ATTIVITÀ NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO: a. SPERIMENTAZIONE dello strumento di cui al punto 1 I docenti del gruppo ricerca-azione del CTI di Monza centro Potenziamento metacognitivo sperimenteranno nelle classi delle scuole di appartenenza e negli istituti scolastici del territorio di Monza che ne faranno richiesta, lo strumento di cui al punto 1 attraverso esperienze di mediazione attente al supporto di strategie che supporteranno alcune particolari funzioni cognitive degli alunni di scuole Primarie e Secondarie di primo grado. b. LPAD la valutazione diventa occasione di apprendimento strategico Alcuni docenti del gruppo di ricerca azione Potenziamento Metacognitivo del CTI di Monza Brianza centro, hanno seguito due corsi per applicatori dell L.P.A.D. (1 e 2 livello) con la prof.ssa Lea Yosef dell ICELP di Gerusalemme e si rendono disponibili a valutare alcuni alunni delle scuole che ne fanno richiesta. Sarà necessario che i consigli di classe e le famiglie siano consenzienti e collaboranti. Una valutazione potrà richiedere dalle 10 alle 20 ore per alunno. 2

3 Valutare il Potenziale di Apprendimento significa concentrare tutta l attenzione sui PROCESSI messi in atto nel corso di un apprendimento piuttosto che sui risultati. La valutazione dinamica, inoltre, verifica il potenziale di apprendimento, ma soprattutto designa i metodi specifici applicati per apprezzarne l ampiezza e la qualità. Comprende tre stadi: misura del livello iniziale di realizzazione di un compito introduzione di elementi capaci di guidare il soggetto e di modificare i suoi processi cognitivi in vista del loro adattamento all apprendimento valutazione complementare degli effetti dei processi cognitivi che vengono acquisiti o, in altre partole, valutazione del modo in cui sono applicati. In questa esperienza, l osservazione scientifica si associa alla sensibilità didattica, contribuendo alla comprensione sempre più precisa dei diversi principi di pensiero logico, di percezione, di acquisizione e di soluzione di problemi di un individuo in tutta la sua originalità MODALITA DI VERIFICA Sarà costruito, per ogni LPAD, un Report che descriverà la valutazione in ingresso, le prove nel dettaglio e la modificazione delle strategie e delle capacità cognitive degli alunni che avranno usufruito della proposta. c. VALUTAZIONE e potenziamento della COMPRENSIONE LINGUISTICA / le METAFORE nella pubblicità Dopo aver sperimentato questo tipo di prove, il gruppo Potenziamento decide di effettuare somministrazioni individuale nella scuola dell infanzia e, invece, una proposta delle prove a livello di classe per la scuola primaria. Caratteristiche chiave Analisi della comprensione metalinguistica Stimoli accattivanti Agile e veloce somministrazione Facile individuazione del profilo della prestazione Struttura Prove organizzate in base al tipo di stimolo presentato, che può essere verbale o di tipo misto, figurale e verbale, Ciascuna prova rappresenta un modo e un significato comunicativo differente dal parlato normale: il linguaggio diretto e sintetico dei fumetti, quello metaforico di proverbi e modi di dire, quello per paradossi della pubblicità. L alunno, seguendo le istruzioni dell'operatore, deve decifrare il significato vero del messaggio proposto, attraverso le necessarie operazioni di lettura e analisi. Utilizzo Le PVCM permettono di ottenere il livello di comprensione metalinguistica dell alunno e di identificare il tipo di strategia utilizzata nella risoluzione del compito. Forniscono dati normativi sull'evoluzione processuale delle abilità e consentono di fare una fotografia attendibile e di estrarre dai risultati le necessarie indicazioni operative Per la scuola PRIMARIA La prima fase prevede una valutazione della COMPRENSIONE della comunicazione visiva e 3

4 verbale delle pubblicità con particolare attenzione al linguaggio metaforico, attuata attraverso la somministrazione di prove standardizzate sulla classe di alunni. I risultati costituiranno un criterio valutativo della sperimentazione stessa. Analisi, a classe intera, delle prove effettuate singolarmente attraverso la mediazione del docente (uso delle buone domande) Seconda fase: lezione teorica : caratteristiche, obiettivi e strategie del messaggio pubblicitario, con particolare attenzione all uso della lingua (giochi di parole, neologismi ). Potenziamento dei punti di debolezza attraverso attività laboratoriali (classe suddivisa in gruppi che lavorano contemporaneamente) utilizzando il linguaggio pubblicitario: o Ricerca e analisi di messaggi pubblicitari o Produzione di un messaggio pubblicitario con fasi di ipotesi, progettazione ed attuazione di messaggi pubblicitari alternativi autoprodotti dagli alunni. Per la scuola dell INFANZIA Prima fase: valutazione della COMPRENSIONE del LINGUAGGIO VERBALE utilizzando diverse tipologie di frasi suddivise in enunciati semplici e più complessi, Ogni enunciato è presentato verbalmente e supportato da 4 illustrazioni molto simili di cui una soltanto corrisponde esattamente alla frase. Questo è uno strumento che consente di: o ottenere il livello di comprensione del linguaggio dell alunno o identificare il tipo di strategie utilizzate dal soggetto nella risoluzione del compito o ottenere dati identificativi dell evoluzione del linguaggio dello stesso soggetto o predisporre di conseguenza itinerari didattico-educativi Seconda fase: lavoro in classe di potenziamento attraverso attività ispirate a metodologia di Haywood.Tempi della somministrazione: Novembre prima somministrazione, quindi segue elaborazione dei dati raccolti, individuazione delle aree di intervento Marzo seconda somministrazione per la raccolta dati e quindi la verifica dell'efficacia dell'intervento per ogni alunno d. ABILITA DI STUDIO: PRENDERE APPUNTI; PREPARARE UNA RICERCA; PREPARARE UNA BIBLIOGRAFIA Laboratorio che si attuerà in una classe di scuola secondaria di primo grado utilizzando il testo Abilità di studio livello 2 e. ATTIVARE IL POTENZIALE DI APPRENDIMENTO PERCORSI LOGICI anche in PREPARAZIONE alle PROVE INVALSI Il gruppo Potenziamento Metacognitivo, in alcune scuole primarie del territorio di Monza, attuerà percorsi ispirati ai Programmi ARPA e ORDO che hanno come riferimenti teorici Rogers, Haywood e Feuerstein, dove l ottimismo educativo e le dimensioni individuale e sociale della persona ricoprono un ruolo centrale. 4

5 Con questo atteggiamento ottimista, gli alunni sono avviati alla formazione di strutture mentali che, passo dopo passo, vengono fatte cristallizzare in strutture di pensiero stabili. Finalità di questi laboratori: 1. strutturare i contenuti con attività incentrate sui processi mentali. Con questi contenuti si cerca di far elaborare dall alunno i CONCETTI e i PROCEDIMENTI 2. Strutturare i processi mentali, ossia gli atteggiamenti e le motivazioni dell alunno e i suoi schemi di conoscenze, con un attenzione individualizzata, ma all interno di un contesto di interazione e di socializzazione 3. Sviluppare e consolidare le relazioni di ordine che sottostanno all apprendimento di numerosi concetti e abilità scolastiche. 4. Padroneggiare il sistema relazionale dell'ordine base delle relazioni numeriche e temporali, dei sistemi di scrittura, dei nessi di causalità fisici e sociali. Verranno quindi utilizzati strumenti del PAS di Feuerstein, una sintesi del Programma ARPA Attivare il potenziale di apprendimento e lo strumento ORDO in gruppi e individualmente. Metodologie Ricerca azione Monitoraggio in itinere e finale Contatti e scambi con esperti e con docenti che hanno attuato simili esperienze in scuole Risultati attesi Miglioramento delle funzioni cognitive sottese alla comprensione della verbalizzazione e della lettura Miglioramento della capacità degli alunni di affrontare con flessibilità e con adeguate strategie cognitive situazioni problematiche Finalità per gli alunni Obiettivi generali Divenire soggetto attivo dell apprendimento Essere soggetto attivo del confronto cognitivo fra pari Partecipare al confronto di strategie per la ricerca di soluzioni concertate Sviluppare la conoscenza dichiarativa e procedurale di processi e strategie Sviluppare la conoscenza di strategie di: pianificazione, ipotesi, autovalutazione Obiettivi specifici Potenziare la Comprensione di strutture linguistiche semplici e complesse Potenziare la comprensione metalinguistica del linguaggio orale e scritto Controllare l'atteggiamento impulsivo Tenere presenti contemporaneamente più fonti di informazioni Sviluppare una capacità di osservazione attenta e particolareggiata Sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio operare Aumentare la capacità attentiva durante l'ascolto di una consegna Ascoltare, seguire le istruzioni e prendere appunti 5

6 Programmare ed eseguire una ricerca Incrementare la capacità di analizzare la consegna scritta Seguire una consegna dandosi una strategia ordinata Cogliere il significato intrinseco di un messaggio orale o scritto Considerare l'errore nel proprio processo di apprendimento come opportunità di riflessione, cambiamento e autovalutazione Finalità per gli insegnanti Conoscere e utilizzare strumenti di valutazione dinamica Individuare il livello di "funzionamento degli alunni" confrontando le loro prestazioni con uno standard corrispondente alla fascia d'età Ottenere indizi sullo stile operativo degli alunni Ottenere dati attendibili per comunicare in modo efficace ed oggettivo sia con le famiglie sia con eventuali specialisti Avere un'analisi attenta e accurata della zona prossimale di sviluppo per stendere una programmazione Ottenere dati oggettivi per verificare e modificare la modalità di insegnamento Assumere un atteggiamento consapevole di mediatore durante la didattica quotidiana Considerare l'errore dell'alunno come opportunità di riflessione sull'operato dell'insegnante Modalita di verifica Valutazione Dinamica: sarà cura dei somministratori di stendere un report accurato per ogni alunno che avrà effettuato il percorso proposto. Nel report, oltre alla descrizione delle prove e delle modalità di mediazione, saranno sottolineati i punti di forza e le strategie che sono risultate più favorevoli all alunno per la soluzione dei compiti e delle situazioni problematiche, per agganciare la sua attenzione e per supportarlo nello studio. Ricerca-azione: Risultati delle prove di comprensione linguistica Monitoraggi e raggiungimento degli obiettivi sopra elencati 3. COLLABORAZIONI CON ASSOCIAZIONI E GRUPPI DI STUDIO SUL POTENZIAMENTO METACOGNITIVO Confronto diretto con associaz Multiproposta - Torino - gruppo di studi e ricerche azioni sul potenziamento metacognitivo collegato a pedagogisti Paour e Cèbe 4. CORSO DI FORMAZIONE Laboratorio della Mente il corso intende dare agli insegnanti degli spunti che dovranno essere approfonditi a livello personale. Si ispira ad un progetto che riassume in sé gli aspetti di un percorso metodologico e di un vero e proprio curricolo per sviluppare, nei bambini e nei ragazzi, competenze di vita utili per affrontare le sfide e le problematiche quotidiane. Per promuovere lo sviluppo di queste competenze si utilizzano i giochi di pensiero, che fungono da simulatori per esercitare le proprie capacità e abilità, per apprenderne di nuove e acquisire, quindi, diverse modalità e 6

7 strategie per affrontare varie situazioni. Il tutto crea un nuovo contesto di apprendimento finalizzato al raggiungimento di specifici obiettivi, fornendo l opportunità di riflettere e discutere con i propri allievi rispetto alle situazioni che si sono sperimentate nell attività ludicolaboratoriale. L ambiente ludico è un ambiente privilegiato e motivante per l apprendimento, favorisce l interesse ad imparare, stimola la concentrazione, la comprensione e l affinamento delle competenze cognitive, emotive, sociali ed etico valoriali. Il progetto quindi si concentra sullo sviluppo di queste diverse abilità: Cognitive Problemsolving Pianificare e prendere decisioni Trarre conclusioni logiche Capire ed investigare situazioni complesse Pensare in modo creativo Sviluppare memoria, Classificare, comporre serie Etiche e valoriali: Rispetto Tolleranza Capire come vivere la differenza Agire positivamente Sociali Cooperazione e collaborazione Gestire regole Lavorare in squadra comunicare con chiarezza Risolvere conflitti Gestire competizione Lavorare in un ambiente competitive Emotive Gestire emozioni (es.:vittoria perdita) Responsabilità Imparare dagli errori Autovalutazione Autostima Fiducia in se stessi Il progetto pedagogico si basa su 4 passaggi: 1) Contestualizzazione (creazione di un ambiente significativo per l apprendimento); 2) Utilizzo dei giochi di pensiero; 3) Apprendimento mediato (attraverso l utilizzo dei modelli metacognitivi e riflessione sul proprio modo di pensare); 4) Trascendenza (trasferimento in contesti diversi di ciò che è stato appreso). Verranno contattati esperti esterni per un percorso di formazione relativo ai Laboratori della mente aperti ai docenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio del CTI Monza Brianza centro si prevedono circa sei incontri di tre ore ciascuno. 7

Gruppo di Ricerca azione del CTI Monza Brianza centro

Gruppo di Ricerca azione del CTI Monza Brianza centro Gruppo di Ricerca azione del CTI Monza Brianza centro GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO Referente del Gruppo Rosamaria Anselmi Docenti componenti il Gruppo 1. ROSAMARIA ANSELMI - SCUOLA PRIMARIA - I.C.

Dettagli

Titolo progetto. Banfi Elena, Anna Maria Brambilla, Roggia Alessandra, Rossi Manuela, Monica Sala, Manuela Vaghi, Francesca Vincenzi

Titolo progetto. Banfi Elena, Anna Maria Brambilla, Roggia Alessandra, Rossi Manuela, Monica Sala, Manuela Vaghi, Francesca Vincenzi NOME GRUPPO Titolo progetto POTENZIAMENTO COGNITIVO Ricerca azione e formazione a docenti sulle seguenti tematiche: A - GIOCO E POTENZIAMENTO COGNITIVO SCUOLA INFANZIA B - POTENZIAMENTO FUNZIONI COGNITIVE

Dettagli

Cognitive Sociali Emotive

Cognitive Sociali Emotive !! 1. Cos é Mind Lab Mind Lab ( Laboratorio della Mente ), riassume in sé gli aspetti di un percorso metodologico e di un vero e proprio curricolo per sviluppare, nei bambini e nei ragazzi, competenze

Dettagli

CTRH MONZA CENTRO GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 2013/2014

CTRH MONZA CENTRO GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 2013/2014 CTRH MONZA CENTRO GRUPPO POTENZIAMENTO METACOGNITIVO 2013/2014 GIOCO E POTENZIAMENTO COGNITIVO METODOLOGIA DI RIFERIMENTO Applicazione DELLE TEORIE METACOGNITIVE ORGANIZZAZIONE Gruppi di 13 bambini di

Dettagli

Proposta di progetto educativo. Preparato da: Stefano Destro

Proposta di progetto educativo. Preparato da: Stefano Destro Proposta di progetto educativo Preparato da: Stefano Destro 07 maggio 2010 1. Cos é Mind Lab É una organizzazione dedicata allo sviluppo delle abilitá e competenze dell infanzia e dei giovani, per prepararli

Dettagli

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O

Dettagli

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti!

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! Monza, 21 Marzo- 23 Maggio 2015 Dott.ssa Maria Russo Dott. Maria Russo L insegnante riflessivo OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare

Dettagli

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola primaria

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola primaria PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO Il metodo Feuerstein nella scuola primaria Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso

Dettagli

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Certificare le competenze, occasione di miglioramento per riflettere sulla valutazione e per una nuova didattica Dott.ssa Monica MERONI,

Dettagli

COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Alunno Nato/a a (prov.) il. Scuola. Classe..Sezione Anno Scolastico Competenze Per gli alunni non di madrelingua italiana: Comprendere brevi messaggi

Dettagli

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I

Dettagli

Didattica per competenze e per progetti

Didattica per competenze e per progetti PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti

Dettagli

I.C. KAROL WOJTYLA Via Concesio n ROMA Scuola A.S.!!!!

I.C. KAROL WOJTYLA Via Concesio n ROMA Scuola A.S.!!!! I.C. KAROL WOJTYLA Via Concesio n.2 00188 - ROMA Scuola A.S. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Cognome Nome Data nascita Anno scolastico Scuola _ Classe Ai sensi del Decreto Legge 31-05-2010 art. 10 comm.5,

Dettagli

TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA

TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA Anno scolastico 2011/2012 TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA Tipologia di progetto Analisi del contesto e Lettura dei bisogni Destinatari X Curriculare X Extracurriculare Scarsa capacità di

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà I problemi L affrontare compiti di risoluzione di problemi aritmetici mette in difficoltà tantissimi allievi. È lecito porsi dunque il quesito

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE

Dettagli

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia

Dettagli

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,

Dettagli

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE PROGRAMMAZIONE SCIENZE UMANE E SOCIALI Classe prima professionale 2016/2017 Corso serale FINALITA DEL BIENNIO Sensibilizzare l alunna/o alla consapevolezza della complessità della persona sotto l aspetto

Dettagli

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione

Dettagli

PROGETTO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO

PROGETTO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO IST. COM. ANTENORE GUACCERO Viale Italia, 31-70027 - Palo del Colle - (Ba)- Tel. 080. 629255 Fax 080. 9911585 Distretto n. 08 Codice BAIC86900T C.F. 93423300727 @-mail: baic86900t@istruzione.it web site

Dettagli

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI

Dettagli

LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI. Parma 15 gennaio Prof.ssa Raffaella Brunelli

LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI. Parma 15 gennaio Prof.ssa Raffaella Brunelli LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI Parma 15 gennaio 2013 Prof.ssa Raffaella Brunelli Decreto 22 agosto 2007 n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Stabilire dei traguardi di sviluppo e raccogliere i dati in modo sistematico costituisce una

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Stabilire dei traguardi di sviluppo e raccogliere i dati in modo sistematico costituisce una LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Stabilire dei traguardi di sviluppo e raccogliere i dati in modo sistematico costituisce una modalità per conoscere meglio il bambino e le sue effettive

Dettagli

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione

Dettagli

Circolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO

Circolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO M A T E M A T I C O - S C I E N T I F I C O - T E C N O L O G I C A D I S C I P L I N E - F I N A L I T À - E L E M E N T I E S S E N Z I A L I I curricoli delle discipline che costituiscono l'area devono

Dettagli

La progettazione a ritroso. ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi

La progettazione a ritroso. ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi La progettazione a ritroso ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi DI COSA PARLEREMO? Introdurremo la programmazione per competenze Vedremo come è possibile

Dettagli

TVIC REGISTRO PROTOCOLLO /10/ A36 - Attività medico - U

TVIC REGISTRO PROTOCOLLO /10/ A36 - Attività medico - U TVIC824008 - REGISTRO PROTOCOLLO - 0005817-26/10/2016 - A36 - Attività medico - U Centro Territoriale per l Inclusione ULSS 8 c/o Istituto Comprensivo di Loria e Castello di Godego via Roma, 30-31037 Loria

Dettagli

Piano di Miglioramento per il triennio 2016/2019 (ai sensi del D.P.R. 80/2013)

Piano di Miglioramento per il triennio 2016/2019 (ai sensi del D.P.R. 80/2013) DIREZIONE DIDATTICA STATALE GIOVANNI LILLIU Via Garavetti 1, 09129 CAGLIARI - tel. 070492737 fax 070457687 caee09800r@istruzione.it www.direzionedidatticagiovannililliu.gov.it Piano di Miglioramento per

Dettagli

PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA DI SCREENING Istituto Comprensivo Statale Rita Levi-Montalcini SUISIO PREMESSA La legge 8 ottobre, n

Dettagli

I.T. A. PARADISI. per il Settore Economico. Amministrazione, finanza e marketing BIENNIO UNICO. -progetto ESABAC

I.T. A. PARADISI. per il Settore Economico. Amministrazione, finanza e marketing BIENNIO UNICO. -progetto ESABAC Via Resistenza, 700 41058 Vignola (MO) Web:http://www.scuolaparadisi.org E-mail: segreteria@scuolaparadisi.org dirigentelm2.0@gmail.org Centralino: Tel. 059/774050 059/772860 I.T. A. PARADISI per il Settore

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI - ALLEGATO N. 7 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO PAOLO VI CAMPANELLA Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria Piazza Duomo,

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA Piano di lavoro triennale di Tecnologia Premessa Il gruppo disciplinare di Tecnologia tenuto presente il quadro di riferimento introdotto con le nuove

Dettagli

Giuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino

Giuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino Università degli Studi di Milano Dip. Chimica Progetto Lauree Scientifiche La didattica per competenze Giuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino Dipartimento di Chimica & Il Baobab-l albero della

Dettagli

Il Piano di Miglioramento (PdM)

Il Piano di Miglioramento (PdM) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale ROBERTO CASTELLANI Via della Polla, 34-5904 PRATO Tel.0574/62448 0574/624608 Fax.0574/62263 Sito: www.castellani.prato.it/

Dettagli

Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI

Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A.S. 2015-2016 TITOLO PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI (POWERPOINT) COD 01/02 A PRESENTAZIONE

Dettagli

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.

Dettagli

rogetto sollecitano una riflessione che spinge ad attivare forme di collegamento logico inferenza

rogetto sollecitano una riflessione che spinge ad attivare forme di collegamento logico inferenza Progetto DESTINATARI DOCENTE REFERENTE DURATA FINALITÀ MIGLIORAMENTO ESITI PROVE STANDARDIZZATE DI MATEMATICA E ITALIANO Alunni delle classi seconde e quinte della scuola primaria (plesso Pontone e Salette)

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO a. s. / Residenza Via CAP Recapito Telefonico PRESENZA A SCUOLA DI UNA A. E. C. SI NO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO a. s. / Residenza Via CAP Recapito Telefonico PRESENZA A SCUOLA DI UNA A. E. C. SI NO MINISTERO dell ISTRUZIONE, dell UNIVERSITA e della RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LARGO ORIANI SCUOLA STATALE INFANZIA - PRIMARIA SECONDARIA DI I GRADO Largo

Dettagli

Le discipline nella prospettiva della didattica per competenze

Le discipline nella prospettiva della didattica per competenze Progetto di formazione in rete I.C. Bruno Munari I.C. Via Cortina I.C. Fidenae I.C. Viale Adriatico Le discipline nella prospettiva della didattica per competenze Formatore: Dott.ssa Maria Grazia Accorsi

Dettagli

RISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano

RISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano RISULTATI PROVE INValSI a.s. 2011-2012 I.C. Civezzano Alcune premesse a) genesi delle prove La legislazione vigente attribuisce all INVALSI la competenza amministrativa a effettuare verifiche periodiche

Dettagli

DIDATTICA PER PROGETTI

DIDATTICA PER PROGETTI DIDATTICA PER PROGETTI La vera novità per la scuola: compito di individuare accertare una competenza certificare provarne l esistenza e documentarla. ( Nuove Indicazioni Nazionali Primo Ciclo - Obbligo

Dettagli

Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno

Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Programmazione... a partire dalla concezione di curricolo Programmazione Valutazione Per obiettivi Per contenuti Per concetti

Dettagli

AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora

AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica MATERIA: matematica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora PERIODO DI RIFERIMENTO: classi 4 e 5 scuola primaria - raccordo

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

Commissione didattica. Progetto educativo nazionale

Commissione didattica. Progetto educativo nazionale Commissione didattica Progetto educativo nazionale La scrittura filosofica Il progetto è il frutto di una lunga riflessione che investe due ambiti della didattica della filosofia La lettura filosofica,

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE - Disegno e storia dell arte I Docenti del Dipartimento di Disegno e storia dell arte intendono operare per costruire nello studente, elemento centrale di quel

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014/15 SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO

ANNO SCOLASTICO 2014/15 SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CERVARO Corso della Repubblica 23-03044 Cervaro (Fr) 0776/367013 fax

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «DON BOSCO» Scuola Secondaria di 1 grado «E. Fermi» Manduria (TA)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «DON BOSCO» Scuola Secondaria di 1 grado «E. Fermi» Manduria (TA) ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «DON BOSCO» Scuola Secondaria di 1 grado «E. Fermi» Manduria (TA) PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) «COMPETENZE PER LO SVILUPPO» Annualità 2013 Obiettivo C «Migliorare i

Dettagli

PROGETTO I.de.M I.T.I.S. BUZZI - I.C. PUDDU

PROGETTO I.de.M I.T.I.S. BUZZI - I.C. PUDDU PROGETTO I.de.M I.T.I.S. BUZZI - I.C. PUDDU STUDI DI CASO ( confronto (situazione scolastica e laboratoriale a Alunni DSA Alunni diversamente abili Alunni con rendimento scolastico basso Alunni con rendimento

Dettagli

TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Primaria AREA DELL AUTONOMIA (Autonomia: nell igiene - Nello spostarsi e nel comunicare - Organizzazione del lavoro...) Sviluppare la personalità

Dettagli

CTI MONZA BRIANZA CENTRO

CTI MONZA BRIANZA CENTRO CTI MONZA BRIANZA CENTRO GRUPPO RICERCA-AZIONE POTENZIAMENTO METACOGNITIVO REFERENTE: ELENA BANFI ROSY ANSELMI, MONICA ARTESANI, NORMA BRACCHI, ANNAMARIA BRAMBILLA, MIRIAM ORLANDO, BARBARA PORRO, MANUELA

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola Primaria

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola Primaria Istituto Comprensivo Statale Fregene-Passoscuro Distretto Scolastico 22 Via Serrenti, 74-00050 PASSOSCURO - FIUMICINO (RM) Tel. 06.6670869 Fax: 06.61879035 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE Anno scolastico: Disciplina: Tecniche di Comunicazione Prof.ssa Mara Vendrame

PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE Anno scolastico: Disciplina: Tecniche di Comunicazione Prof.ssa Mara Vendrame I.I.S. G. CENA PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE Anno scolastico: 2016-2017 Disciplina: Tecniche di Comunicazione Prof.ssa Mara Vendrame Classi: III A sc, IV A sc, IV B sc. Testo in adozione: Terzo anno:

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G.VERONESE G. MARCONI"

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G.VERONESE G. MARCONI ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G.VERONESE G. MARCONI" SEDE CENTRALE G. VERONESE : Via P. Togliatti, 833-30015 CHIOGGIA (VE) Indirizzi: liceo Scientifico Scienze Applicate Classico Linguistico Scienze

Dettagli

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente

Dettagli

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione Che cos è il G.L.I.? alunni disabili per i quali è stato espressamente previsto un PEI. Il G.L.I. ridefinisce il tradizionale approccio all integrazione scolastica,

Dettagli

SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO

SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO La relazione deve consistere in un elaborato originale, non limitato a una semplice esposizione delle attività svolte. Esso deve evidenziare la capacità del tirocinante

Dettagli

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO FISICA, CHIMICA, SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA L asse scientifico tecnologico ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE NELLA LINGUA. Rita Del Rosario

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE NELLA LINGUA. Rita Del Rosario LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE NELLA LINGUA STRANIERA Rita Del Rosario IL PROCESSO DI VALUTAZIONE Ricerca di informazioni su tutte le componenti dell educazione finalizzata a calibrare le

Dettagli

costuire unità di apprendimento

costuire unità di apprendimento rea 6 ore di ttività laboratoriale in team working, 13 ore di pprofondimento personale, id 1 costuire unità di apprendimento Conoscere il significato di competenza secondo la letteratura scientifica aggiornata

Dettagli

UN VIAGGIO DI SOLA ANDATA

UN VIAGGIO DI SOLA ANDATA UN VIAGGIO DI SOLA ANDATA Insegnanti Mariagrazia Pasinetti - Anita Martinazzi Istituto canossiano Via A. Diaz, 30 - Seminario di studio Coltivare l intercultura Venerdì 23 ottobre 2009 LA PROSPETTIVA INTERCULTURALE

Dettagli

RELAZIONE FINALE SOSTEGNO

RELAZIONE FINALE SOSTEGNO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE EMILIA PISCHEDDA Scuola Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria di I grado Via Verdi n 18-08042 BARI SARDO (OG) C.F. 91005680912 Cod Mecc. NUIC86200C C.U.:UFYLSG Email: nuic86200c@istruzione.it

Dettagli

Istituto Comprensivo Completo «Silvio Pellico» Vedano Olona

Istituto Comprensivo Completo «Silvio Pellico» Vedano Olona Istituto Comprensivo Completo «Silvio Pellico» Vedano Olona La Scuola Primaria E. De Amicis Amicis : : offre una risposta concreta ai bisogni formativi di tutti gli alunni; lavora in sinergia con le famiglie,

Dettagli

VERIFICA e VALUTAZIONE

VERIFICA e VALUTAZIONE VERIFICA e I criteri della valutazione Modalità di verifica La valutazione disciplinare La valutazione del comportamento La certificazione delle competenze Le prove del sistema nazionale di valutazione

Dettagli

VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI

VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI Valutazione interna La valutazione degli alunni è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento

Dettagli

Classi 4ª. Anno Scolastico 2013/2014. U.d.A. 0. Bentornati siamo in quarta. Durata: SETTEMBRE

Classi 4ª. Anno Scolastico 2013/2014. U.d.A. 0. Bentornati siamo in quarta. Durata: SETTEMBRE I.C. ALCMEONE Scuola Primaria Classi 4ª Anno Scolastico 2013/2014 U.d.A. 0 Bentornati siamo in quarta Durata: SETTEMBRE Docenti: SAPIA TERESA ADAMO ANTONELLA GODANO ANGELA CASTELLI PATRIZIA ASTERITI ADELE

Dettagli

AMOS Abilità e motivazione allo studio

AMOS Abilità e motivazione allo studio AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di

Dettagli

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di secondo grado

PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di secondo grado PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di secondo grado Il progetto consiste nella declinazione e nell utilizzo specifico del metodo Feuerstein nella scuola

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

CRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze

CRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze Lessico per progettare per competenze 2016 Progettare per competenze per consentire di: Orientarsi nei diversi contesti in cui ciascuno è inserito. Adattarsi con flessibilità ai cambiamenti della società

Dettagli

Le competenze e i compiti di realtà

Le competenze e i compiti di realtà Le competenze e i compiti di realtà Mediaexpo 10 novembre 2016 Le competenze e i compiti di realtà La certificazione delle competenze Che cosa sono le competenze Gli strumenti per la valutazione e l autovalutazione

Dettagli

Elemento essenziale dell apprendi mento. Il cambiamento. Accettazione della diversità. partecipazione attiva. La collaborazione. i n c l u s i o n e

Elemento essenziale dell apprendi mento. Il cambiamento. Accettazione della diversità. partecipazione attiva. La collaborazione. i n c l u s i o n e Accettazione della diversità La partecipazione attiva Elemento essenziale dell apprendi mento i n c l u s i o n e La collaborazione si sperimenta di continuo come processo a spirale La collaborazione Il

Dettagli

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda Di Mario Ambel Piano Poseidon 2007 08 Montecatini Terme 3 4 5 Dicembre 2007 relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda individua alcune significative questioni teoriche-metodologiche sulla lettura/comprensione

Dettagli

Il valore posizionale delle cifre: unità, decine, centinaia. Il concetto di addizione e sottrazione, moltiplicazione e divisione.

Il valore posizionale delle cifre: unità, decine, centinaia. Il concetto di addizione e sottrazione, moltiplicazione e divisione. Griglia di progettazione di una Unità di apprendimento per competenze Unità di Apprendimento Prima fase di progettazione: dagli obiettivi alla prestazione Destinatari: Alunni classi terze A+B Classe e

Dettagli

Progetto La scuola fa bene a tutti

Progetto La scuola fa bene a tutti Progetto La scuola fa bene a tutti Individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento Associazione Italiana Dislessia PREMESSA Il Progetto LA SCUOLA FA BENE A TUTTI è stato messo a punto nel 1999

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO. - Produzione di piatti e menù, elaborazione di testi scritti resoconti e descrizioni orali fasi vissute

UNITA DI APPRENDIMENTO. - Produzione di piatti e menù, elaborazione di testi scritti resoconti e descrizioni orali fasi vissute UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA I Il Pesce ritrovato, ovvero le specie ittiche minori : cucina, tradizione, cultura COMPITO E PRODOTTO FINALE - Produzione di piatti e menù,

Dettagli

Bolzano SOFT CERTIFICARE LE COMPETENZE: UN QUADRO CONCETTUALE

Bolzano SOFT CERTIFICARE LE COMPETENZE: UN QUADRO CONCETTUALE Bolzano SOFT CERTIFICARE LE COMPETENZE: UN QUADRO CONCETTUALE Mario Castoldi marzo 2010 RADIOGRAFIA DI UN PROCESSO STRATEGICO SCELTA DELL OGGETTO che cosa valutare? RILEVAZIONE DATI come valutare? DEFINIZIONE

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

Progetto DSA: Guida al metodo di studio

Progetto DSA: Guida al metodo di studio Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di

Dettagli

allievo insegnante Oggetto culturale

allievo insegnante Oggetto culturale L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore

Dettagli

Pensiero computazionale e scuola: un binomio di qualità. Andrea Covini Vice Direttore Generale AICA

Pensiero computazionale e scuola: un binomio di qualità. Andrea Covini Vice Direttore Generale AICA Pensiero computazionale e scuola: un binomio di qualità Andrea Covini Vice Direttore Generale AICA I nativi digitali Concorso rivolto alle Scuole Secondarie di 2 grado (primo biennio) Il Ministero dell

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola dell Infanzia

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola dell Infanzia Istituto Comprensivo Statale Fregene-Passoscuro Distretto Scolastico 22 Via Serrenti, 74-00050 PASSOSCURO - FIUMICINO (RM) Tel. 06.6670869 Fax: 06.61879035 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Griglia di progetto per la definizione di un curriculum di storia

Griglia di progetto per la definizione di un curriculum di storia Costruire storia Ricerca sui curricoli della scuola Secondaria Superiore Griglia di progetto per la definizione di un curriculum di storia Sede dell Istituto Scuola Indirizzo Docente referente Docenti

Dettagli

Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012

Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012 Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012 Nota esplicativa A decorrere dal corrente anno scolastico entrerà in vigore il modello proposto dal D.M. 9/2010 che prevede, al termine del

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 A PRESENTAZIONE. Classe V ODONTOTECNICO. Linguistico, Storico-sociale, Matematico

UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 A PRESENTAZIONE. Classe V ODONTOTECNICO. Linguistico, Storico-sociale, Matematico UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 TITOLO: IL CONTRATTO DI LAVORO ED I PRINCIPALI CONTRATTI TIPICI E ATIPICI COD. A PRESENTAZIONE Destinatari Classe V ODONTOTECNICO Periodo Gennaio-febbraio-marzo

Dettagli

PROGRAMMARE PER COMPETENZE: ELABORARE COMPITI DI REALTA. Maurizio Muraglia DeA Formazione Maglie, 10 marzo 2017

PROGRAMMARE PER COMPETENZE: ELABORARE COMPITI DI REALTA. Maurizio Muraglia DeA Formazione Maglie, 10 marzo 2017 PROGRAMMARE PER COMPETENZE: ELABORARE COMPITI DI REALTA Maurizio Muraglia DeA Formazione Maglie, 10 marzo 2017 LESSICO PROFESSIONALE INDISPENSABILE: PAROLE A RITROSO 1. COMPITI DI REALTA (OGGETTI) 2. COMPETENZE

Dettagli

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1 Competenze chiave di cittadinanza Imparare ad imparare: Percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale;

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico. Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA Classe. Sezione. Anno Scolastico. 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Luogo e data di nascita Diagnosi

Dettagli

. RETE ISTITUTI SCOLASTICI del VALDARNO PROGETTO SCREENING DSA VALDARNO

. RETE ISTITUTI SCOLASTICI del VALDARNO PROGETTO SCREENING DSA VALDARNO . RETE ISTITUTI SCOLASTICI del VALDARNO SCUOLE ASSOCIATE: Liceo Scientifico Varchi Montevarchi (AR) Istituto Comprensivo Bucine (AR) I.C. "Don L. Milani " Pian di Scò ( AR ) I.C. D. Alighieri Castelnuovo

Dettagli

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola secondaria. Indirizzo di studio.. Classe.. Sezione. Referente BES e coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data

Dettagli

Metodologie per potenziare il metodo di studio

Metodologie per potenziare il metodo di studio Associazione Italiana per la Ricerca e l Intervento nella Psicopatologia Metodologie per potenziare il metodo di studio Civitanova Marche 7 luglio 2017 C. Zamperlin E-mail: info@airipa.it www.airipa.it

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016 Disciplina: Tedesco Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016 Docente: Cerchiaro Annamaria ANALISI DI SITUAZIONE Il gruppo classe presenta nel complesso un attenzione costante alla lezione. La partecipazione al lavoro

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli

Dettagli