FEP Sicilia Misura 3.5 Progetti pilota cod. 10/OPI/13. Consiglio Nazionale delle Ricerche

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1 FEP Sicilia Misura 3.5 Progetti pilota cod. 10/OPI/13 Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per l Ambiente Marino Costiero (IAMC) UOS Messina e Mazara del Vallo Istituto per le Scienze del Mare (ISMAR), UOS di Ancona "Selettività degli attrezzi da pesca a strascico" RELAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA Responsabile Scientifico: Dott.ssa Paola Rinelli Report Finale Febbraio

2 Partecipanti alla ricerca (in ordine alfabetico): Sig. Enrico Armeli Minicante, CNR - IAMC, UOS di Messina Dott.ssa Sara Bonanomi, CNR-ISMAR, UOS di Ancona Dott.ssa Teresa Bottari, CNR - IAMC, UOS di Messina Dott. Alessandro Colombelli, CNR ISMAR, UOS di Ancona Dott. Fabio Fiorentino, CNR - IAMC, UOS di Mazara del Vallo (TP) Dott.ssa Daniela Giordano, CNR - IAMC, UOS di Messina Dott. Piero Giorgianni, Università degli Studi di Messina Dott. Domenico Lentini, Università degli Studi di Messina Dott.ssa Valeria Mobilia, Università degli Studi di Messina Dott. Emilio Notti, CNR ISMAR, UOS di Ancona Sig. Francesco Perdichizzi, CNR - IAMC, UOS di Messina Dott.ssa Adriana Profeta, CNR - IAMC, UOS di Messina Dott. Antonello Sala, CNR - ISMAR, UOS di Ancona Dott. Sergio Vitale, CNR - IAMC, UOS di Mazara del Vallo (TP) 2

3 Sommario 1. Introduzione Stato dell arte Caratteristiche delle marinerie Obiettivi del progetto Materiali e Metodi Attrezzi sperimentali Monitoraggio a bordo Analisi della fauna ittica Analisi del by-catch bentonico Analisi comparativa delle catture (catch comparison analysis) Risultati Caratterizzazione della fauna ittica di Portopalo di Capo Passero Caratterizzazione della fauna ittica di Trapani Analisi dell abbondanza Analisi dello scarto Analisi comparativa delle catture (Portopalo di Capo Passero) Alloteuthis subulata Arnoglossus laterna Citharus linguatula Merluccius merluccius Mullus barbatus Parapenaeus longirostris Scyliorhinus canicula Sepia officinalis Trachurus trachurus Analisi comparativa delle catture (Trapani) Boops boops Loligo vulgaris Mullus surmuletus Octopus vulgaris Pagellus acarne

4 Pagellus erythrinus Serranus cabrilla Spicara flexuosa Trachurus trachurus Trigloporus lastoviza Caratterizzazione del by-catch bentonico di Portopalo di Capo Passero Caratterizzazione del by-catch bentonico di Trapani Discussione Bibliografia

5 1. Introduzione 1.1. Stato dell arte É noto che la pesca a strascico del Mediterraneo presenta un pattern di sfruttamento caratterizzato da elevate mortalità da pesca sui giovanili e basse mortalità sugli adulti, tanto da far formalizzare a J. Caddy nel 1990 un paradigma di sfruttamento mediterraneo in opposizione a quello classico del mare del nord. La necessità di ridurre la presenza nel pescato di esemplari immaturi, nel contesto di multi - specificità dello strascico mediterraneo, comporta la ricerca di misure tecniche che oltre a mirare alla ricerca di attrezzi più selettivi debbono anche tenere conto della vulnerabilità dei giovanili delle principali specie bersaglio, legata alle diverse fasi del ciclo vitale. Le modifiche alle caratteristiche del sacco delle reti a strascico apportate dal Reg. CE 1967/2006 (maglia minima quadrata di 40 mm di lato oppure romboidale di 50 mm di lato) hanno contribuito a migliorare il pattern di sfruttamento di specie di piccola taglia, come ad esempio i gamberi e le triglie. Tuttavia la pesca a strascico continua ad essere uno dei sistemi di cattura maggiormente impattante per l ecosistema marino, poiché l attrezzo da pesca in uso cattura molti giovanili di pesci di media e grossa taglia e molti invertebrati bentonici (echinodermi, molluschi e crostacei), che sebbene privi di valore commerciale, costituiscono elementi importanti delle catene trofiche e dell ambiente marino nel suo complesso. Nel contesto di multi - specificità dello strascico mediterraneo, per ridurre la cattura di esemplari al di sotto della taglia minima legale (Minimum Landing Size, MLS, EU Annex XII of Reg. CE 850/98) e contemporaneamente limitare lo spinoso problema dei rigetti in mare delle specie indesiderate (non commerciali o protette) è necessario attuare diverse tecniche di selezione (maglia del sacco, sistemi suppletivi di selettività) che devono inoltre essere idonei ai differenti areali di pesca e alle diverse stagioni. Nell'ambito della Politica Comune della Pesca (PCP) della Comunità Europea una delle priorità per una pesca sostenibile è limitare i rigetti in mare "discard", ovvero la pratica abituale dei pescatori di restituire al mare le catture indesiderate (vive o morte), perché sono troppo piccole o non rientrano nel contingente, o a causa di alcune norme riguardanti la composizione delle catture. La nuova PCP abolisce la dannosa pratica del rigetto in mare e introduce l'obbligo di sbarco. L'obiettivo è rendere la pesca più selettiva e fornire dati più affidabili sulle catture. Per consentire ai pescatori di adattarsi al cambiamento, l obbligo di sbarco sarà introdotto gradualmente tra il 2015 e il 2019 per tutti i tipi di pesca commerciale (specie soggette a TAC o sotto le taglie minime) nelle acque europee. La pesca a strascico è considerata a livello mondiale la categoria che produce il più elevato quantitativo di rigetti in mare (Kelleher, 2015). Nonostante l'importanza del "discard" in Europa, le 5

6 conoscenze sui tassi dei rigetti in mare sono alquanto limitate; in Mediterraneo gli studi sono scarsi e frammentari e riguardano solo una piccola frazione dell' attività di pesca complessiva (Kelleher 2015, Tsagarakis et al., 2013). Metodi selettivi che si basano solo sulla maglia del sacco spesso sono poco efficienti: in particolare ad esempio la maglia a losanga può chiudersi durante lo strascico e gli individui che sfuggono dal sacco spesso vanno incontro alla morte per sofferenza (Sala et al., 2007; 2008; 2010; 2011; 2015). É stato dimostrato che il tasso di sopravvivenza degli esemplari che vengono selezionati dalla rete aumenta notevolmente con l utilizzo di griglie che vengono poste all interno della rete (Broadhurst et al., 1996, Suuronen et al., 1996, Broadhurst et al.,1999). Questi sistemi, sviluppati già in America, in Nord Europa, in Australia ed in Mediterraneo permettono la fuga di giovanili mentre gli esemplari più adulti vengono convogliati nel sacco senza subire ferite e/o stress (Sardà et al., 2004). Esistono differenti tipi di griglia (TED, Sort-X-System, Sort-V-System) che possono essere utilizzati a secondo del tipo di pesca che si pratica, della natura del by-catch e degli obiettivi gestionali (Figura 1). Identificazione del Bycatch Pesci piccoli Pesci grandi Animali di grande taglia Sacco maglia quadra JTED Sort-X / Sort-V Pannello maglia quadra Figura 1. Differenti attrezzi utilizzati per la selettività delle reti da pesca a strascico (Eayrs S., 2007). Il TED, inizialmente denominato Turtle Excluder Device nasce negli anni 80 negli Stati Uniti per limitare la catture di tartarughe; successivamente è stato modificato e rinominato Trawling efficiency device per consentire durante la pesca a gamberi la fuga di pesci, meduse, squali, razze, spugne ed altro by-catch. (Watson et al., 1986; Sala et al., 2011). Gli atri due sistemi permettono una minore cattura di pesci di piccole dimensioni, basandosi sulle differenti capacità natatorie dei gamberi rispetto alle altre specie ittiche. Studi comparativi condotti sulla selettività dei due tipi di Sort sytem, X e V, non hanno mostrato differenze significative nella selettività (Jorgensen et al., 2006). 6

7 1.2. Caratteristiche delle marinerie Il Piano di Gestione Locale che fa capo al Co.Ge.P.A. di Portopalo di Capo Passero, evidenzia come il gambero rosa (Parapenaeus longirostris) sia la principale specie target dei pescherecci a strascico coinvolti nel piano. Tale risorsa è catturata sulla piattaforma continentale e sulla parte superiore della scarpata durante tutto l anno, anche se i picchi di sbarchi si registrano tra marzo e luglio. P. longirostris è pescato esclusivamente dalla rete a strascico, insieme ad altre specie (Nephrops norvegicus, Merluccius merluccius, Eledone sp., Illex coindetii, Todaropsis eblanae, Lophius sp., Mullus sp., Pagellus sp., Zeus faber e Raja sp.). La ricerca scientifica ha segnalato più volte nell area utilizzata dalle strascicanti di Capo Passero la presenza di importanti aree di nurseries di P. longirostris e M. merluccius e le problematiche connesse alla cattura di elevate frazioni di giovanili sotto taglia minima di entrambe le specie (Fortibuoni et al., 2010). È da ricordare che l adozione delle maglie minime legali (quadrata da 40 mm o romboidale da 50 mm) non è sufficiente a garantire una adeguata fuga ai giovanili di M. merluccius (Bethke, 2004). Nell area del Co.Ge.P.A. di Trapani, la flotta a strascico opera su fondi accidentati e ricchi di invertebrati del benthos. La pesca a strascico (LFT<18 m) è caratterizzata dalla presenza di strascicanti che hanno come bersaglio un numero limitato di specie demersali. Lo sforzo di pesca è, infatti, esercitato da imbarcazioni in molti casi di lunghezza non superiore ai 20 metri fuori tutto, impegnate nella cattura del gambero rosa P. longirostris (30% delle catture), del gambero viola e rosso (Aristeus antennatus e Aristaeomorpha foliacea; 15%delle catture), dei moscardini (Eledone moschata ed Eledone cirrhosa; 9%) e del nasello (M. merluccius; il 4% delle catture). Nell insieme queste specie rappresentano il 59% della produzione del segmento e il 74% dei ricavi. Le grosse imbarcazioni (LFT>18 m) pescano prevalentemente in areali che sono al di fuori delle 12 miglia ed hanno come target la pesca al gambero. Spesso, all interno della saccata vi è un elevata presenza di scarto di tipo biologico, come echinodermi o altri organismi marini che non hanno nessuna importanza commerciale; sempre maggiore è la cattura di materiale di origine antropica, spesso caratterizzata da rifiuti non biodegradabili, latte di lubrificanti e/o vernici, plastica, gomma ed altro che spesso rovinano il pescato riducendolo in poltiglia o che in alcuni casi rendono non commercializzabile il prodotto, perché rovinato dalla presenza di lubrificanti o vernici Obiettivi del progetto La pesca a strascico tradizionale rappresenta una delle attività di pesca maggiormente praticata. Inoltre, per l alta percentuale di catture di giovanili e di organismi non commerciali del benthos, è anche una delle tecniche di cattura maggiormente impattante che ha determinato nel 7

8 tempo sia il sovrasfruttamento del gambero rosa e del merluzzo sia il danneggiamento degli habitat bentonici nel loro complesso. Il progetto proposto è stato sviluppato per apportare delle migliorie a tale attività di pesca tradizionale, inserendo dei dispositivi di selezione all interno della rete che consentono di ovviare alle inadeguatezze dell attuale normativa (reg. CE 1967/2006). L introduzione della nuova tecnica di pesca contribuirebbe positivamente a salvaguardare le risorse ittiche grazie al suo dispositivo che consente di ridurre significativamente le catture di giovanili; questo implica non solo maggiore sostenibilità della pesca, ma anche migliore qualità delle catture, diminuzione dei rigetti in mare e riduzione delle ore di lavoro. Tutto ciò si traduce nel miglioramento della qualità del pescato che di conseguenza dovrebbe generare un miglioramento delle condizioni economiche. Il carattere innovativo del progetto è rappresentato dall introduzione di griglie di selettività all interno delle reti da pesca a strascico tradizionali. A seconda delle problematiche gestionali delle due marinerie coinvolte, il progetto ha l obiettivo di ridurre la mortalità di pesca sui giovanili di stock sovra sfruttati, quali il gambero rosa ed il merluzzo (area di Portopalo di Capo Passero) e sulle specie non commerciali importanti per l ecosistema marino, quali gli invertebrati del benthos (area di Trapani e delle isole Egadi). Quanto detto comporta la salvaguardia delle risorse ed in generale concorre a ridurre l impatto ambientale sui fondi marini e le biocenosi bentoniche che li popolano. Il progetto ha avuto come principale obiettivo quello di sperimentare un sistema di pesca a strascico innovativo che favorisca sia il mantenimento sostenibile delle comunità ittiche oggetto di pesca commerciale, sia il reddito dei pescatori stessi che dovrebbero ottenere pescate più selettive, ridurre il quantitativo di "scarto" e di "by-catch", limitare i consumi di carburante. A tal fine sono state elaborate e sperimentate tecnologie innovative per aumentare la selettività delle reti da pesca a strascico sulla base delle caratteristiche della pesca presente nelle aree dei due Co.Ge.P.A, al di là di quanto previsto dall attuale normativa EU vigente (reg. CE 1967/2006). In particolare sono stati sperimentati due differenti sistemi di griglia inseriti tra il corpo della rete ed il sacco (avente maglia regolamentare da 40 mm quadra, Reg. CE 1967/2006) di una rete a strascico con caratteristiche (e.g. tipologia, spaziature delle barre, angolazione della griglia, etc.) tali da consentire la fuga di giovanili di specie demersali (pesci ossei e cartilaginei) ed in particolare di M. merluccius. A tale scopo i dispositivi che sono stati testati sono: 1) una rete con griglia (J-TED - Juveniles Trawling Efficiency Device) per i gamberi rosa, al fine di ridurre al minimo la cattura di giovanili di merluzzi e gamberi sottomisura (LC<20mm) nei fondi da pesca al largo di Portopalo di Capo Passero. 2) una rete con griglia che riduca la cattura di macroinvertebrati del benthos e di oggetti pesanti presenti sul fondo (spazzatura, pietre, ecc.) derivata dal sistema TED (Trawling efficiency Device) per la fuga di organismi di grandi dimensioni per la marineria di Trapani. 8

9 L attrezzo così armato, dovrebbe garantire una maggiore sostenibilità della pesca del gambero bianco, di triglie, di specie di cefalopodi ecc. favorendo la cattura di esemplari adulti e limitando la pesca sia di specie non bersaglio di grossa taglia che dei rifiuti di origine antropica. La ricerca condotta riveste particolare interesse poiché l'utilizzo di griglie di selettività da parte dei pescatori siciliani è stato sperimentato per la prima volta nelle marinerie siciliane coinvolte nel progetto. E' inoltre da sottolineare l'interazione tra Co.Ge.P.A, cooperative di pescatori e ricercatori che hanno lavorato a stretto contatto durante tutte le fasi del progetto in pieno accordo. 9

10 2. Materiali e Metodi 2.1. Attrezzi sperimentali Per ognuna delle due marinerie sono state progettate due reti sperimentali (tipo volantina) realizzate sulle base delle caratteristiche dei pescherecci, dotate di griglie di selettività inserite nella parte terminale della rete. Per le esigenze della pesca al gambero rosa, effettuata dai pescherecci di Portopalo di Capo Passero, è stata realizzata una griglia sperimentale modello J-TED (Figura 2), mentre per la marineria di Trapani è stata scelta una griglia tipo TED (Figura 3), quest ultima modificata ad hoc come indicato da Sala et al. (2011). Le griglie sono state inserite fra il corpo della rete ed il sacco secondo lo schema illustrato nelle Figura 2 (TED) e Figura 3 (J-TED). Inoltre, al di sopra della griglia, è stato inserito un pannello a maglia quadra di circa 4 m di lunghezza per 1 m di larghezza posto nella parte superiore della rete di fronte al sacco (Figura 2 e Figura 3). Galleggianti Uscita zona di selezione Corpo della rete imbuto JTED pannello di ritenuta Sacco apertura inferiore Figura 2. Schema di installazione del J-TED. Come si può notare in Figura 2, lungo il corpo della rete, a monte del J-TED, è predisposto un setto ad imbuto, realizzato con pezze di rete di maglia uguale a quella del corpo della rete. La parte superiore del J-TED è costituita da barre longitudinali con interasse di 9.5 mm ed una sezione di 3 mm, tali da consentire agli individui di piccole dimensioni di evadere dal corpo della rete. La parte inferiore del J-TED è aperta, per consentire agli individui che non hanno attraversato la griglia di proseguire verso il sacco della rete. A valle della griglia è predisposto un pannello di rete di chiusura che conferisce alla griglia stessa maggiore stabilità e impedisce agli individui a valle della griglia di risalire e raggiungere l uscita. La griglia è dotata di galleggianti per assicurare la sua corretta posizione in mare. 10

11 Uscita Galleggianti Corpo della rete separatore TED Sacco Figura 3. Schema di installazione del TED. In Figura 3 è illustrato lo schema di istallazione del TED, dal quale si può notare che, lungo il corpo della rete, a monte del TED, è predisposto un selettore realizzato con pannelli di rete di dimensioni uguali a quelle che costituiscono il corpo, tale da convogliare il pesce verso la parte inferiore della griglia. Gli individui vengono selezionati lungo tutta la lunghezza della griglia, mentre risalgono verso la parte superiore di essa, all avanzare della rete. La griglia è costituita da barre longitudinali d interasse di 20 cm. Questa configurazione è stata studiata per fare in modo che la griglia possa separare le specie di piccole e medie dimensioni da elementi di grandi dimensioni, come ad esempio tronchi, elementi di scarto, ma anche specie di grandi dimensioni e come tartarughe, etc. Il TED è dotato di galleggianti che consentono il suo corretto posizionamento in mare Monitoraggio a bordo Per entrambe le marinerie la sperimentazione è stata effettuata con pescherecci locali (Tabella 1; Figura 4) in condizioni di pesca analoghe a quelle effettive dell attività di pesca tradizionale. Le cale sono state allocate in collaborazione con i comandanti dei pescherecci. Le uscite sono state eseguite nel periodo autunnale del

12 Figura 4. M/P "Nuova Madonna delle Grazie" una delle imbarcazioni utilizzata per le campagne in mare a Trapani. Tabella 1. Elenco delle imbarcazioni coinvolte per il Co.Ge.P.A di Trapani e per quello di Portopalo di Capo Passero (Siracusa). Denominazione Matricola Iscrizione CP Attività NUOVA MADONNA DELLA GRAZIA GIUSEPPE C. VITTORIO TACCONE GIUSEPPE BURGARETTA N UE ITA15907, RNMG N 0TP01406 N UE ITA11071, RNMG N 0TP02209 N UE ITA13865, RNMG N 03SR00833 N UE ITA15070, RNMG N 03SR00838 TRAPANI TRAPANI SIRACUSA SIRACUSA Sperimentazione griglia TED Sperimentazione senza griglia TED Sperimentazione griglia J- TED Sperimentazione senza J- TED Le reti armate alternativamente con e senza la griglia hanno eseguito cale parallele, standardizzate per gli esperimenti (cale di un ora), ripetute in diversi orari del giorno nelle due aree di competenza dei Co.Ge.P.A, mantenendo lo stesso numero di cale (10) nella stessa zona e nello stesso range di profondità. Le aree di studio sono riportate in figura 5. 12

13 Figura 5. Mappa delle cale parallele effettuate a Trapani (sinistra) e a Portopalo di Capo Passero (destra). Le cale effettuate per singola marineria e per singola imbarcazione sono riportate nelle tabelle 2, 3, 4 e 5. Tabella 2. Codice cala, latitudine, longitudine e profondità media delle pescate effettuate dal M/P NUOVA MADONNA DELLA GRAZIA di Trapani armato con rete sperimentale dotata di griglia di tipo TED. Codice Latitudine media Longitudine media Profondità Cala (DD. MM,sss) (DD. MM,sss) Media (m) 1 TP-T 38 01, , TP-T , TP-T 38 04, , TP-T 38 04, , TP-T 38 04, , TP-T-II 38 01, , TP-T-II 38 04, , TP-T-II 38 05, , TP-T-II 38 04, , TP-T-II 38 04, ,

14 Tabella 3. Codice cala, latitudine, longitudine e profondità media delle pescate effettuate dal M/P GIUSEPPE C., di Trapani armato con rete sperimentale senza griglia. Codice Latitudine media Longitudine media Profondità Cala (DD. MM,sss) (DD. MM,sss) Media (m) 1 TP 38 01, , TP , TP 38 04, , TP 38 04, , TP 38 04, , TP II 38 01, , TP II 38 04, , TP II 38 04, , TP II 38 04, , TP II 38 04, , Tabella 4. Codice cala, latitudine, longitudine e profondità media delle pescate effettuate dal M/P VITTORIO TACCONE di Siracusa armato con rete sperimentale dotata di griglia J-TED. Codice Latitudine media Longitudine media Profondità Cala (DD. MM,sss) (DD. MM,sss) Media (m) 1 PP-J 36 34, , PP-J , PP-J 36 35, , PP-J 36 35, , PP-J 36 35, , PP-J - II 36 34, , PP-J - II 36 33, , PP-J - II 36 34, , PP-J II 36 34, , PP-J - II 36 34, ,

15 Tabella 5. Codice cala, latitudine, longitudine e profondità media delle pescate effettuate M/P GIUSEPPE BURGARETTA" di Siracusa armato con rete sperimentale priva di griglia. Codice Latitudine media Longitudine media Profondità Cala (DD. MM,sss) (DD. MM,sss) Media (m) 1 PP 36 33, , PP , PP 36 34, , PP 36 34, , PP 36 34, , PP - II 36 34, , PP - II 36 35, , PP - II 36 35, , PP II 36 35, , PP - II 36 35, ,31 79 Tutto il materiale catturato dalla rete è stato smistato a bordo e suddiviso in differenti categorie: pescato (teleostei, selaci, cefalopodi e crostacei), by-catch bentonico, sporco, materiale antropico, detrito biologico, pietre ed altro materiale naturale non biologico (mazzare) (Figura 6, 7 e 8). Tutto il pescato ed il by-catch bentonico sono stati divisi in cassette e congelati, così da essere trasferiti in laboratorio per il successivo trattamento. Figura 6. Recupero a bordo del sacco con il J-TED. 15

16 Figura 7. Recupero a bordo della griglia di selezione (TED) alla fine di una cala. 16

17 Figura 8. Fasi di smistamento del pescato a bordo del peschereccio. 17

18 2.3. Analisi della fauna ittica. In laboratorio, le specie ittiche sono state sottoposte ad identificazione sistematica e alle indagini biometriche, le misure sono state prese mediante l uso di ittiometro, calibro e bilancia elettronica. Sono state rilevate le seguenti misure (Figura 9; Figura 10): - Lunghezza totale (LT, al mezzo centimetro inferiore), del carapace (LC, al mm inferiore), lunghezza del mantello (LM, al mezzo centimetro inferiore) rispettivamente per pesci, crostacei e cefalopodi. - Peso totale (PT in gr), inteso come in peso totale degli individui di una specie catturati in ogni cala. Per tutte le specie sono state riportate le informazioni relative al numero totale di individui ed al peso totale senza distinzione del sesso. Tutte le informazioni raccolte sono state codificate e riportate su apposite schede di laboratorio. Dopo il controllo e la validazione di tali schede, tutte le informazioni sono state quindi implementate in un database specifico per essere sottoposte a successive elaborazioni e analisi. È stata valutata l abbondanza delle catture totali per cala sia in termini di biomassa totale (kg/cala) che di densità (n ind./cala). E' stata eseguita inoltre l analisi della distribuzione delle catture per classi di taglia per tutte le specie pescate. Per le specie più abbondanti è stato eseguito il test di Kolmogorov-Smirnov per valutare la differenza tra distribuzioni della frequenza di taglie tra le cale effettuate con e senza griglia. Al fine di valutare la similarità tra le cale è stata costruita una matrice di similarità di Bray- Curtis calcolata sui dati di abbondanza delle cale trasformati in Log (X+1), ed utilizzata per la Principal Coordinatees Analysis (PCA) ed il Hierarchical clustering. Per ciascuna specie campionata in ogni cala, sono stati calcolati i rendimenti totali in termini di numero e di peso e la frequenza di occorrenza (FO) nelle pescate. Inoltre, per le specie target, è stata effettuata una analisi per valutare la percentuale di riduzione delle catture effettuate con e senza griglia sperimentale ed è stato calcolato il valore di "p" del paired t-test per valutare se le differenze tra i due sistemi di cattura sono risultate statisticamente significative. Per le due marinerie sono state identificate le specie classificate come scarto. La classificazione di scarto varia a seconda dell area di studio considerata, poiché le due marinerie operano su areali profondamente differenti ed hanno specie target diverse. La valutazione della significatività delle eventuali differenze nelle catture con e senza griglia è stata eseguita tramite t- test di Student. 18

19 Figura 9. Rilevamento di biometrie di teleostei in laboratorio. Figura 10. Rilevamento della misura del carapace di P. longirostris mediante calibro di precisione Analisi del by-catch bentonico Il by-catch bentonico (Fig. 11) è stato identificato al più basso livello tassonomico possibile e le specie sono state contate e pesate. Per ogni specie è stata calcolata la frequenza di occorrenza nelle pescate, la composizione percentuale dei diversi taxa catturati con e senza griglia. Il test di Kruskal-Wallis è stato applicato per confrontare le biomasse catturate con e senza griglia J-TED. Per ogni area di studio è stata preparata una checklist della flora e fauna bentonica rinvenuta. Figura 11. Alcune specie bentoniche rinvenute nell area di studio di Trapani. 19

20 2.5. Analisi comparativa delle catture (catch comparison analysis). Il numero di individui per ciascuna classe di lunghezza raccolti nei due sacchi è stato utilizzato per valutare l efficienza relativa di cattura lunghezza-dipendente delle due reti per specie. Il tasso comparativo delle catture,, calcolato cala per cala per ciascuna specie, è dato da: Dove rappresenta il numero di individui di lunghezza l di una data specie rinvenuti nel sacco 1 e è il numero di individui della medesima lunghezza raccolti nel sacco 2. Nell analisi comparativa delle catture, il tasso di cattura definito come viene spesso calcolato dalla funzione rate(l) descritta come: (Equazione 1) Dove è una funzione polinomiale di ordine i cui coefficienti vanno da a. Di conseguenza, il tasso di cattura esprime la probabilità di trovare un individuo di lunghezza l nel sacco della rete standard durante una delle, ammesso che si trovi in uno dei due sacchi. Un valore di 0.5 vorrebbe significare che le probabilità di trovare l individuo in uno dei due sacchi si eguagliano, implicando che l introduzione della griglia nella rete non sortisce alcun effetto sull efficienza di cattura. Nell analisi delle cale in parallelo, i valori dei parametri che descrivono il nella formula (2) possono essere stimati minimizzando l equazione seguente, assumendo che il del modello descriva adeguatamente il catch comparison rate tra i due attrezzi: (Equazione 2) Dove la somma viene effettuata sulle classi di lunghezza dei dati sperimentali. Per modellare il catch comparison fra due reti, è stata applicata la formula in Equazione 2. Nell Equazione 2, f è stata considerata fino al quarto livello, quindi con i soli parametri q0, q1, q2, q3, q4. L esclusione di uno o più parametri da v0 v4 ha portato alla creazione di una serie di modelli valutati come potenziali descrittori del catch comparison. Il modello migliore è stato selezionato sulla base del criterio d informazione di Akaike (AIC) (Akaike 1974; Burnham e Anderson, 2002). Alla fine è stato selezionato il modello con il valore di AIC più basso. 20

21 Spesso la curva del catch comparison viene stimata per ogni cala separatamente, e quindi i risultati delle singole cale vengono impiegati in una procedura suddivisa in due fasi finalizzata alla stima di una curva intermedia, calcolata tenendo in conto le variabilità del catch comparison rate tra le cale. Tuttavia, in questo studio siamo stati interessati a stimare un catch comparison rate intermedio per le reti da traino sulla base di tutte le cale disponibili. Pertanto, abbiamo utilizzato un altro approccio che ha coinvolto l applicazione della formula (3) sommata sulle cale e la stima di una curva calcolata utilizzando l Equazione 2. È stato adottato un approccio a doppio bootstrap con 2000 ripetizioni per stimare i limiti di confidenza di Efron del 95 % (Efron, 1982) per q0 q4 ed il per tutte le classi di lunghezza rilevanti. Quest approccio, che ha evitato la sottostima dell intervallo di confidenza durante il calcolo della media fra le cale, è identico all approccio descritto in Sistiaga et al. (2010), ed Herrmann et al. (2012). Tradizionalmente i limiti di confidenza per una curva e per i valori dei parametri che la descrivono vengono stimati trascurando il potenziale aumento dell incertezza risultante dalla selezione del modello utilizzato per descrivere la curva (Katsanevakis, 2006). In questo caso l aumento di incertezza è stato tenuto in conto e fronteggiato implementando una scelta del modello automatica basata sul valore del Criterio d Informazione di Akaike. Le analisi di catch comparison sono state eseguite utilizzando il software SELNET (Sistiaga et al., 2010, Eigaard et al., 2011, Frandsen et al., 2011, Wienbeck et al., 2011, Herrmann et al., 2012, Sala et al., 2015). 21

22 3. Risultati 3.1. Caratterizzazione della fauna ittica di Portopalo di Capo Passero Le catture dimostrano che l area di studio è caratterizzata dalla una notevole multi - specificità. Nelle 20 pescate effettuate nell areale di pesca di Portopalo di Capo Passero sono state catturate un totale di 69 specie ittiche (Tab. 6). In funzione dell attrezzo utilizzato, le specie catturate e le rispettive percentuali di cattura per singola specie, variano significativamente. La rete sperimentale con griglia di tipo J-TED ha catturato un totale di 47 specie. Circa un terzo delle catture (31,43%) è risultata quantitativamente dominata dalla specie Scyliorhinus canicula (22226 g) seguita da M. merluccius (18513 g) e da M. barbatus (6598 g). Il gambero rosa, P. longirostris, specie target della pesca a strascico di questa marineria, rappresenta appena il 2,58 % delle catture totali, con un totale di 1825 g. La rete sperimentale senza griglia ha catturato un maggior numero di specie (59), ed i valori più elevati in termini di biomassa si hanno per il gattuccio (S. canicula, g), il nasello (M. merluccius, g), il gambero rosa (P. longirostris, g) e la triglia di fango (M. barbatus, g). Come si può notare in tabella 7, il calcolo della frequenza di occorrenza dimostra che specie di rilevante interesse commerciale, come M. merluccius, M. barbatus e P. longirostris, sono state catturate in tutte e 20 le pescate effettuate nell area. Su queste specie è stata valutata la percentuale di riduzione delle catture registrate con griglia di tipo J-TED. Il Paired t-test è stato applicato per valutare le differenze tra i due sistemi di cattura. L analisi, effettuata sia in termini di numero (Tab. 8) che di peso (Tab. 9), ha dimostrato una riduzione delle biomasse statisticamente significativa (p<0,05) per queste tre specie catturate con il J-TED. 22

23 Tabella 6. Rendimenti totali in numero (N.Totali) e peso (g Totali) delle specie catturate con e senza J-TED nell'area di studio di Portopalo di Capo Passero. J-TED NO J-TED N. Totali g Totali N. Totali g Totali Alloteuthis media (Linnaeus, 1758) Alloteuthis subulata (Lamarck, 1798) Argentina sphyraena Linnaeus, Arnoglossus laterna (Walbaum, 1792) Blennius ocellaris Linnaeus, Capros aper (Linnaeus, 1758) Cepola macrophthalma (Linnaeus, 1758) Chelidonichthys cuculus (Linnaeus, 1758) Chelidonichthys lucerna (Linnaeus, 1758) Citharus linguatula (Linnaeus, 1758) Conger conger (Linnaeus, 1758) Dasyatis pastinaca (Linnaeus, 1758) Deltentosteus quadrimaculatus (Valenciennes, 1837) Eledone cirrhosa (Lamarck, 1798) Eledone moschata (Lamarck, 1798) Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758) Eutrigla gurnardus (Linnaeus, 1758) Glossanodon leioglossus (Valenciennes, 1848) Gobius geniporus Valenciennes, Gobius niger Linnaeus, Helicolenus dactylopterus (Delaroche, 1809) Illex coindetii (Vérany, 1839) Lepidotrigla cavillone (Lacepède, 1801) 2 87, Lesueurigobius friesii (Malm, 1874) Loligo vulgaris Lamarck, Lophius budegassa Spinola, Lophius piscatorius Linnaeus, Merluccius merluccius (Linnaeus, 1758) Mullus barbatus barbatus Linnaeus, Mullus surmuletus Linnaeus, Mustelus asterias Cloquet, Mustelus mustelus (Linnaeus, 1758) Octopus vulgaris Cuvier, Ophisurus serpens (Linnaeus, 1758) Pagellus acarne (Risso, 1827) Pagellus bogaraveo (Brünnich, 1768) Pagellus erythrinus (Linnaeus, 1758) Parapenaeus longirostris (Lucas, 1846) Phycis blennoides (Brünnich, 1768) Plesionika sp Raja clavata Linnaeus, Raja miraletus Linnaeus, Sardina pilchardus (Walbaum, 1792) Scomber japonicus Houttuyn, Scomber scombrus Linnaeus, Scorpaena notata Rafinesque, Scorpaena scrofa Linnaeus, Scyliorhinus canicula (Linnaeus, 1758) Sepia elegans Blainville, Sepia officinalis Linnaeus, Sepia orbignyana Férussac [in d'orbigny], Sepietta oweniana (d'orbigny [in Ferussac and d'orbigny], ) Serranus cabrilla (Linnaeus, 1758) Serranus hepatus (Linnaeus, 1758) Spicara flexuosa Rafinesque, Spondyliosoma cantharus (Linnaeus, 1758) Squalus acanthias Linnaeus, Squilla mantis (Linnaeus, 1758) Synodus saurus (Linnaeus, 1758) Tetronarce nobiliana (Bonaparte, 1835) Todaropsis eblanae (Ball, 1841) Torpedo marmorata Risso, Trachinus draco Linnaeus, Trachurus trachurus (Linnaeus, 1758) Trigla lyra Linnaeus, Trigloporus lastoviza (Bonnaterre, 1788) Trisopterus capelanus (Lacepède, 1800) Uranoscopus scaber Linnaeus, Zeus faber Linnaeus,

24 Tabella 7. Frequenza di occorrenza delle specie catturate a Portopalo di Capo Passero con e senza J-TED. Specie FO J-TED (%) FO NO J-TED(%) Alloteuthis media (Linnaeus, 1758) Alloteuthis subulata (Lamarck, 1798) Argentina sphyraena Linnaeus, Arnoglossus laterna (Walbaum, 1792) Blennius ocellaris Linnaeus, Capros aper (Linnaeus, 1758) Cepola macrophthalma (Linnaeus, 1758) 0 30 Chelidonichthys cuculus (Linnaeus, 1758) 0 30 Chelidonichthys lucerna (Linnaeus, 1758) Citharus linguatula (Linnaeus, 1758) Conger conger (Linnaeus, 1758) Dasyatis pastinaca (Linnaeus, 1758) Deltentosteus quadrimaculatus (Valenciennes, 1837) 0 20 Eledone cirrhosa (Lamarck, 1798) 20 0 Eledone moschata (Lamarck, 1798) Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758) Eutrigla gurnardus (Linnaeus, 1758) 10 0 Glossanodon leioglossus (Valenciennes, 1848) 0 10 Gobius geniporus Valenciennes, Gobius niger Linnaeus, Helicolenus dactylopterus (Delaroche, 1809) Illex coindetii (Vérany, 1839) Lepidotrigla cavillone (Lacepède, 1801) Lesueurigobius friesii (Malm, 1874) 0 40 Loligo vulgaris Lamarck, Lophius budegassa Spinola, Lophius piscatorius Linnaeus, Merluccius merluccius (Linnaeus, 1758) Mullus barbatus barbatus Linnaeus, Mullus surmuletus Linnaeus, Mustelus asterias Cloquet, Mustelus mustelus (Linnaeus, 1758) 20 0 Octopus vulgaris Cuvier, Ophisurus serpens (Linnaeus, 1758) 10 0 Pagellus acarne (Risso, 1827) Pagellus bogaraveo (Brünnich, 1768) Pagellus erythrinus (Linnaeus, 1758) 0 40 Parapenaeus longirostris (Lucas, 1846) Phycis blennoides (Brünnich, 1768) 10 0 Plesionika sp Raja clavata Linnaeus, Raja miraletus Linnaeus, Sardina pilchardus (Walbaum, 1792) 0 10 Scomber japonicus Houttuyn, Scomber scombrus Linnaeus, Scorpaena notata Rafinesque, Scorpaena scrofa Linnaeus, Scyliorhinus canicula (Linnaeus, 1758) Sepia elegans Blainville, Sepia officinalis Linnaeus, Sepia orbignyana Férussac [in d'orbigny], Sepietta oweniana (d'orbigny [in Ferussac and d'orbigny], ) Serranus cabrilla (Linnaeus, 1758) 0 30 Serranus hepatus (Linnaeus, 1758) 0 30 Spicara flexuosa Rafinesque, Spondyliosoma cantharus (Linnaeus, 1758) 0 10 Squalus acanthias Linnaeus, Squilla mantis (Linnaeus, 1758) Synodus saurus (Linnaeus, 1758) Tetronarce nobiliana (Bonaparte, 1835) 0 10 Todaropsis eblanae (Ball, 1841) 0 10 Torpedo marmorata Risso, Trachinus draco Linnaeus, Trachurus trachurus (Linnaeus, 1758) Trigla lyra Linnaeus, Trigloporus lastoviza (Bonnaterre, 1788) 10 0 Trisopterus capelanus (Lacepède, 1800) Uranoscopus scaber Linnaeus, Zeus faber Linnaeus,

25 Tabella 8. Numero di esemplari delle tre specie di interesse commerciale più abbondanti (FO 100%), catturate con e senza griglia, percentuale di riduzione per le pescate effettuate a Portopalo di Capo Passero; p= paired t-test. N. tot NO J-TED N. tot J-TED Riduzione () p Merluccius merluccius ,003 Mullus barbatus ,001 Parapenaeus longirostris ,000 Tabella 9. Peso totale degli esemplari delle tre specie di interesse commerciale più abbondanti (FO 100%) catturate con e senza griglia, percentuale di riduzione per le pescate effettuate a Portopalo di Capo Passero; p= paired t-test. g tot. NO J-TED g tot. - J-TED Riduzione (%) p Merluccius merluccius ,001 Mullus barbatus ,010 Parapenaeus longirostris , Caratterizzazione della fauna ittica di Trapani Le catture della pesca a strascico della marineria di Trapani, sebbene mirate alla pesca di cefalopodi, sono caratterizzate da una discreta multispecificità; sono state identificate in totale 62 specie demersali nelle 20 cale effettuate (Tab.10). Anche in questa area di studio è stata riscontrata una differenza, seppur lieve, tra le pescate effettuate con e senza griglia. In particolare, la rete sperimentale con griglia TED ha catturato un totale di 42 specie. Le specie maggiormente catturate, in termini di biomassa, risultano essere Spicara flexuosa (28,27%), Trachurus trachurus (16,17%) e Boops boops (14,69%). Il polpo, Octopus vulgaris, specie target della pesca a strascico della zona, ha fatto registrare una buon rendimento in termini di biomassa, rappresentando 15,50% delle catture totali, per un totale di oltre 45kg in 10 cale. La rete sperimentale senza griglia ha catturato un maggior numero di specie (49). Così come per le pescate effettuate con la griglia, i valori più elevati in termini di biomassa sono stati registrati per la boga (B. boops, 20,22%), la spicara (S. flexuosa, 19,82%), il polpo (O. vulgaris, 15,94%) ed il sugarello (T. trachurus, 7,29%). In tabella 11 si riportano i valori della frequenza di occorrenza delle specie durante la campagna di pesca. In particolare, si può notare come una sola specie, S. flexuosa, sia stata catturata in tutte e 20 le pescate effettuate nell area. La specie target di questo métier, il polpo, è stata catturata con una maggiore frequenza nelle pescate effettuate senza griglia (90%) rispetto a quella effettuate con il TED (70%). Sulle due specie più abbondanti in termini di biomassa e densità (O. vulgaris e S. flexuosa) è stata valutata la differenza delle catture con e senza griglia di tipo TED; il Paired t-test è stato utilizzato per verificare la significatività di tale differenza sia in termini di numero (Tab. 12) che di peso. (Tab. 13). La specie O. vulgaris mostra una lieve riduzione nelle catture in termini numerici ed al contrario un aumento della biomassa in peso, sebbene entrambe non significative (p>0,05), 25

26 con l'utilizzo del TED. La spicara ha registrato un aumento delle catture sia in termini di numero che in peso con l'utilizzo della griglia; la differenza è statisticamente significativa solo per quanto riguarda il numero totale di individui catturati (p<0,05) (Tab. 13). Tabella 10. Rendimenti totali in numero (N.Totali) e peso (g Totali) per specie catturate con e senza TED nell' area di studio di Trapani. Specie TED NO TED N. Totali g Totali N. Totali g Totali Anthias anthias (Linnaeus, 1758) Arnoglossus thori Kyle, Blennius ocellaris Linnaeus, Boops boops (Linnaeus, 1758) Centracanthus cirrus Rafinesque, Chelidonichthys cuculus (Linnaeus, 1758) Chelidonichthys lucerna (Linnaeus, 1758) Chelidonichthys obscurus (Walbaum, 1792) Citharus linguatula (Linnaeus, 1758) Conger conger (Linnaeus, 1758) Coris julis (Linnaeus, 1758) Diplodus annularis (Linnaeus, 1758) Diplodus sargus (Linnaeus, 1758) Diplodus vulgaris (Geoffroy Saint-Hilaire, 1817) Echelus myrus (Linnaeus, 1758) Eledone moschata (Lamarck, 1798) Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758) Eutrigla gurnardus (Linnaeus, 1758) Gobius niger Linnaeus, Hoplostethus mediterraneus Cuvier, Illex coindetii (Vérany, 1839) Lepidotrigla cavillone (Lacepède, 1801) Loligo vulgaris Lamarck, Lophius budegassa Spinola, ,5 Lophius piscatorius Linnaeus, Merluccius merluccius (Linnaeus, 1758) Microchirus ocellatus (Linnaeus, 1758) Mola mola (Linnaeus, 1758) Molva dypterygia (Pennant, 1784) Mullus barbatus barbatus Linnaeus, Mullus surmuletus Linnaeus, Octopus vulgaris Cuvier, Pagellus acarne (Risso, 1827) Pagellus bogaraveo (Brünnich, 1768) Pagellus erythrinus (Linnaeus, 1758) Pagrus pagrus (Linnaeus, 1758) Palinurus elephas (Fabricius, 1787) Phycis blennoides (Brünnich, 1768) Phycis phycis (Linnaeus, 1766) Raja montagui Fowler, Sardina pilchardus (Walbaum, 1792) Sardinella aurita Valenciennes, Scaeurgus unicirrhus (Delle Chiaje [in Férussac & d'orbigny], 1841) Scomber japonicus Houttuyn, Scorpaena notata Rafinesque, Scorpaena scrofa Linnaeus, Sepia elegans Blainville, Sepia officinalis Linnaeus, Sepia orbignyana Férussac [in d'orbigny], Serranus cabrilla (Linnaeus, 1758) Serranus hepatus (Linnaeus, 1758) Spicara flexuosa Rafinesque, Spicara maena (Linnaeus, 1758) Spicara smaris (Linnaeus, 1758) Syngnathus acus Linnaeus, ,5 - - Synodus saurus (Linnaeus, 1758) Trachinus araneus Cuvier, Trachinus draco Linnaeus, Trachinus radiatus Cuvier, Trachurus trachurus (Linnaeus, 1758) Trigloporus lastoviza (Bonnaterre, 1788) Zeus faber Linnaeus,

27 Tabella 11. Frequenza di occorrenza (FO) delle specie ittiche catturate a Trapani con e senza TED. Specie FO (%) NO TED FO (%) TED Anthias anthias (Linnaeus, 1758) 10 0 Arnoglossus thori Kyle, Blennius ocellaris Linnaeus, Boops boops (Linnaeus, 1758) Centracanthus cirrus Rafinesque, Chelidonichthys cuculus (Linnaeus, 1758) Chelidonichthys lucerna (Linnaeus, 1758) 10 0 Chelidonichthys obscurus (Walbaum, 1792) Citharus linguatula (Linnaeus, 1758) 10 0 Conger conger (Linnaeus, 1758) Coris julis (Linnaeus, 1758) 10 0 Diplodus annularis (Linnaeus, 1758) Diplodus sargus (Linnaeus, 1758) Diplodus vulgaris (Geoffroy Saint-Hilaire, 1817) 10 0 Echelus myrus (Linnaeus, 1758) 10 0 Eledone moschata (Lamarck, 1798) Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758) 0 10 Eutrigla gurnardus (Linnaeus, 1758) Gobius niger Linnaeus, Hoplostethus mediterraneus Cuvier, Illex coindetii (Vérany, 1839) Lepidotrigla cavillone (Lacepède, 1801) Loligo vulgaris Lamarck, Lophius budegassa Spinola, Lophius piscatorius Linnaeus, Merluccius merluccius (Linnaeus, 1758) Microchirus ocellatus (Linnaeus, 1758) Mola mola (Linnaeus, 1758) 10 0 Molva dypterygia (Pennant, 1784) 0 10 Mullus barbatus barbatus Linnaeus, Mullus surmuletus Linnaeus, Octopus vulgaris Cuvier, Pagellus acarne (Risso, 1827) Pagellus bogaraveo (Brünnich, 1768) 0 20 Pagellus erythrinus (Linnaeus, 1758) Pagrus pagrus (Linnaeus, 1758) 10 0 Palinurus elephas (Fabricius, 1787) Phycis blennoides (Brünnich, 1768) 0 20 Phycis phycis (Linnaeus, 1766) Raja montagui Fowler, Sardina pilchardus (Walbaum, 1792) 0 10 Sardinella aurita Valenciennes, Scaeurgus unicirrhus (Delle Chiaje [in Férussac & d'orbigny], 1841) 0 20 Scomber japonicus Houttuyn, Scorpaena notata Rafinesque, Scorpaena scrofa Linnaeus, Sepia elegans Blainville, Sepia officinalis Linnaeus, Sepia orbignyana Férussac [in d'orbigny], Serranus cabrilla (Linnaeus, 1758) Serranus hepatus (Linnaeus, 1758) Spicara flexuosa Rafinesque, Spicara maena (Linnaeus, 1758) 10 0 Spicara smaris (Linnaeus, 1758) 0 20 Syngnathus acus Linnaeus, Synodus saurus (Linnaeus, 1758) 0 10 Trachinus araneus Cuvier, Trachinus draco Linnaeus, Trachinus radiatus Cuvier, Trachurus trachurus (Linnaeus, 1758) Trigloporus lastoviza (Bonnaterre, 1788) Zeus faber Linnaeus,

28 Tabella 12. Numero di esemplari per le 2 specie di interesse commerciale più abbondanti (FO 100%), catturate con e senza griglia a Trapani; p= paired t-test. N. tot NO TED N. tot TED p Octopus vulgaris ,861 Spicara flexuosa ,044 Tabella 13. Peso totale degli esemplari delle 2 specie di interesse commerciale più abbondanti (FO 100%), catturate con e senza griglia a Trapani; p= paired t-test. g tot. NO TED g tot. - TED p Octopus vulgaris ,726 Spicara flexuosa , Analisi dell abbondanza I test sulle griglie J-TED e TED effettuati a Portopalo di Capo Passero e Trapani hanno riportato risultati contrastanti, come evidenziato in figura 12, 13 e 14. In tutti i casi la performance della rete equipaggiata con J-TED è risultata essere inferiore alla performance della rete tradizionale, riportando catture ridotte in termini di abbondanza (peso e numero, Figura 12 e 13) delle catture per cala. Stesso risultato si è osservato analizzando la distribuzione delle catture (numero di individui) per classi di taglia (Figura 14). Differenze notevoli sono state inoltre riscontrate analizzando le specie singolarmente (Figura 15). Le distribuzioni della frequenza di taglia delle specie quantitativamente più rappresentate nelle cale sono state messe a confronto utilizzando il test di Kolmogorov-Smirnov, che ha riportato per il J-TED differenze statisticamente significative tra le cale effettuate con rete tradizionale e quelle con rete armata con griglia sperimentale (Tabella 14). Differenze altrettanto marcate non sono state riportate invece nel caso del TED. La performance della rete attrezzata con griglia TED è risultata essere molto simile a quella della rete tradizionale e non sono state osservate differenze significative (Figura 12, 13 e 14). In alcune cale (Figura 12, cale 2, 4, 5, 8) la rete equipaggiata con TED ha riportato catture superiori in termini di abbondanza. Anche la distribuzione della frequenza di taglia delle specie quantitativamente più rappresentate nelle catture di Trapani ha mostrato per la maggior parte delle specie e delle classi di taglia valori maggiori utilizzando la griglia (Figura 16). Il test di Kolmogorov-Smirnov, eseguito sulle distribuzioni di frequenza delle specie più abbondanti, non ha riportato differenze significative nella maggior parte dei casi (Tabella 15). La griglia TED non sembra quindi influenzare il comportamento della rete a strascico. I risultati della "Principal Coordinates Analysis" (PCA, Fig. 17) e del "Hierarchical clustering" (Fig.18) effettuati per il dataset di Portopalo di Capo Passero, mostrano come ad un livello di similarità del 51 % sono evidenziabili due cluster ben distinti che separano nettamente le cale effettuate con rete sperimentale equipaggiata con griglia da quelle eseguite senza griglia. 28

29 Le stesse analisi eseguite sui dati di Trapani mostrano che non è possibile evidenziare una separazione netta tra le cale eseguite con e senza griglia sperimentale (Figura 19 e 20). Figura 12. Abbondanza del pescato espresso in kg di biomassa per cala. Nel grafico sono messe a confronto le cale con J-TED o TED (in blu) e le cale senza griglia sperimentale (in rosso). 29

30 Figura 13. Abbondanza del pescato espresso in n di individui per cala. Nel grafico sono messe a confronto le cale con J-TED o TED (in blu) e le cale senza griglia sperimentale (in rosso). 30

31 Figura 14. Confronto fra le distribuzioni della frequenza di taglia nelle cale con griglia (in blu) e senza griglia (in rosso) di Portopalo di Capo Passero e Trapani. Nei grafici sono rappresentate le totalità delle catture non suddivise per specie. 31

32 Tabella 14. Riassunto del test di Kolmogorov-Smirnov (K-S test) applicato alle distribuzioni di frequenza delle specie quantitativamente più rappresentate nelle cale di Portopalo di Capo Passero. Specie NO-J-TED J- TED Lunghezza media no-j-ted Lunghezza media con J-TED P-VALUE K-S TEST Parapenaeus longirostris Merluccius merluccius E-07 Trachurus trachurus Alloteuthis media Mullus barbatus Citharus linguatula E-13 Figura 15. Distribuzioni della frequenza di taglia delle specie quantitativamente più abbondanti nelle cale di Portopalo di Capo Passero: Parapenaeus longirostris (PAPE_LON), Merluccius merluccius (MERL_MER), Trachurus trachurus (TRAC_TRA), Alloteuthis media (ALLO_MED), Mullus barbatus (MULL_BAR), Citharus linguatula CITH_LIG). 32

33 Tabella 15. Riassunto del test di Kolmogorov-Smirnov (K-S test) applicato alle distribuzioni di frequenza di delle specie quantitativamente più rappresentate nelle cale di Trapani. Specie NO-TED TED Lunghezza media NO-TED Lunghezza media con TED P-VALUE K-S TEST Spicara flexuosa Trachurus trachurus Boops boops Octopus vulgaris Pagellus acarne Trigloporus lastoviza Figura 16. Distribuzioni della frequenza di taglia delle specie quantitativamente più rappresentate nelle cale di Trapani: Spicara flexuosa (SPIC_FLE), Trachurus trachurus (TRAC_TRA), Boops boops (BOOP_BOO), Octopus vulgaris (OCTO_VUL), Pagellus acarne (PAGE_ACA), Trigloporus lastoviza (TRIP_LAS). 33

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