Metodo di Quine e MC-Cluskey 2/2 Prof. Mario Cannataro Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
|
|
- Gianluigi Martino
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondamenti di Informatica II Ingegneria Informatica e Biomedica I anno, II semestre A.A. 2005/2006 Metodo di Quine e MC-Cluskey 2/2 Prof. Mario Cannataro Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
2 Indice 1. Riepilogo 2. Soluzione esercizio 3. Tabelle cicliche 4. Esercizi
3 Riepilogo 1 Data una funzione f come sommatoria di m (p 0, p 1,..,p n ) 1. Si ordinano per peso crescente (numero di 1 presenti nella configurazione) i mintermini formando delle classi (mintermini con lo stesso peso); 2. Ogni configurazione di una classe viene confrontata con tutte quelle della classe successiva; le coppie di configurazioni che differiscono per un bit vengono fuse creando una nuova tabella; 3. Si ripete il punto 2 per la nuova tabella fino a quando non sia più possibile fondere le configurazioni; le configurazioni che non sono state usate per la fusione sono tutti implicanti primi
4 Riepilogo 2 Realizzazione della tabella di copertura: n n Essa viene realizzata mediante la tabella degli implicanti primi. La tabella degli implicanti primi è una matrice binaria dove: - Gli indici delle righe sono gli implicanti primi individuati - Gli indici delle colonne sono i mintermini della funzione - L elemento a ij della matrice assume il valore X se il mintermine della colonna j è coperto dall implicante della riga i
5 Riepilogo 3 Criteri di minimizzazione della tabella di copertura: n n Questa fase procede finchè sono possibili le regole: - dominanza - essenzialità Regola della dominanza di riga: si verifica ogniqualvolta un implicante pi copre tutti i mintermini coperti dall implicante pj più almeno uno. Si dice in tal caso che l implicante pi domina l implicante pj. L implicante dominato può essere cancellato
6 Riepilogo 4 n Regola della dominanza di colonna: si verifica ogniqualvolta ogni implicante primo che copre la colonna cj copre anche la colonna ci ma non viceversa. Si dice in tal caso che la colonna ci domina la colonna cj. La colonna dominante ci può in questo caso essere eliminata
7 Riepilogo 4 n Regola dell essenzialità: se p è un implicante essenziale allora: - la riga p viene eliminata dalla tabella; - l implicante p viene memorizzato; - tutte le colonne contrassegnate con X sulla riga p vengono cancellate
8 Soluzione esercizio Funzione: 4 (0,1,4,5,7,12,13,15) Mintermini (1) della funzione: X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 Configurazioni Corrispondenti: X4 X3 X2 X
9 Fase 1 X4 X3 X2 X X4 X3 X2 X1 0/ / / / / / / / / / Ogni configurazione di una classe viene confrontata con tutte quelle della classe successiva, fondendo le sole configurazioni che differiscono di 1 bit
10 Fase 1 X4 X3 X2 X1 0/1/4/ /4/1/ /5/12/ /12/5/ /7/13/ /13/13/ Le iterazioni terminano fino a quando non è più possibile fondere nessuna riga. Quando una stessa combinazione è generata da più righe, si riporta una sola volta la combinazione e si marcano tutte le righe
11 Fase 1 X4 X3 X2 X1 0/1/4/ /4/1/ /5/12/ /12/5/ /7/13/ /13/13/ X4 X3 X2 X1 0/1/4/ /5/12/ /7/13/ Le configurazioni che generano le stesse combinazioni vengono riportate una sola volta. Si può scegliere una configurazione piuttosto che un altra indistintamente
12 Fase 2 Tabella degli implicanti primi essenziali X4 X3 X2 X X X X X X X X X X X X X La prima riga (0-0 -) è Essenziale per cui : X4 X3 X2 X X X X X X X X X X X X X Z= ( X2 X4) la prima riga viene memorizzata
13 Fase 2 Tabella degli implicanti primi essenziali X4 X3 X2 X X X X X X La prima riga ( ) è Essenziale per cui : X4 X3 X2 X X X X X X Z= ( X2 X3)
14 Fase 2 Tabella degli implicanti primi essenziali Ciò che rimane è la seguente tabella X4 X3 X2 X X X Z= (X1 X3) La soluzione finale è: Z = ( X2 X4) + ( X2 X3) + (X1 X3)
15 Tabelle Cicliche n ATTENZIONE: Ci sono situazioni cicliche in cui nessuna regola (essenzialità, dominanza) è applicabile pur non avendo raggiunto una situazione di minimalità. Si può in questo caso applicare una ricerca esaustiva scegliendo, in tutti i modi possibili, un implicante come se fosse essenziale e confrontando poi i risultati per determinare la soluzione minima
16 Tabelle Cicliche C1 C2 C3 C4 C5 R1 x x R2 x x R3 x x x R4 x x x Come si vede dalla tabella su riportata non è possibile applicare nessun criterio di minimizzazione. Come si procede?
17 Tabelle Cicliche Si procede per casi o meglio si deve costruire un albero di soluzioni per poi scegliere la tabella che ottimizza la funzione. C1 C2 C3 C4 C5 R1 x x R2 x x R3 x x x R4 x x x Fissiamo la nostra attenzione su R1 e consideriamo il caso in cui: 1. R1 DOMINATA 2. R1 ESSENZIALE
18 Tabelle Cicliche C1 C2 C3 C4 C5 R1 x x R2 x x R3 x x x R4 x x x R1 DOMINATA C1 C2 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x x R4 x x x 1. R1 viene eliminata e si procede prendendo in esame la nuova tabella
19 Tabelle Cicliche R1 DOMINATA C1 C2 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x x R4 x x x 2. Come si vede R3 diventa essenziale C1 C2 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x x R4 x x x Per cui la riga R3 viene eliminata ed anche tutte le colonne coperte dalla riga R3. Infine si memorizza R3. Z=R
20 Tabelle Cicliche R1 DOMINATA C1 C2 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x x R4 x x x 3. Come si vede R4 diventa essenziale C1 C3 R2 x R4 x x La nuova tabella ottenuta evidenzia la riga R4 come essenziale procedendo come nel caso precedente R4 viene eliminata, ed anche tutte le colonne coperte dalla riga R4. Infine si memorizza R4. Z=R3+R
21 Tabelle Cicliche R1 DOMINATA C1 C3 R2 x R4 x x Come è possibile intuire dopo l ultima semplificazione non è più possibile effettuare altre semplificazioni per cui la nostra funzione è descritta da: Z=R3+R4 Ma cosa succede se R1 non è Dominata ma ESSENZIALE?
22 Tabelle Cicliche C1 C2 C3 C4 C5 R1 x x R2 x x R3 x x x R4 x x x R1 ESSENZIALE C1 C2 C3 C4 C5 R1 x x R2 x x R3 x x x R4 x x x 1. R1 essenziale per cui la riga R1 viene eliminata ed anche tutte le colonne coperte dalla riga R1. Infine si memorizza R1. Z=R
23 Tabelle Cicliche R1 ESSENZIALE Z=R1 C1 C2 C3 C4 C5 R1 x x R2 x x R3 x x x R4 x x x C3 C4 C5 R2 x x R3 x x R4 x x 2. Otteniamo una nuova tabella che ci riporta al caso iniziale dobbiamo applicare nuovamente le considerazioni fissando la nostra attenzione su R2 e considerandola come: 2.1. R2 ESSENZIALE 2.2. R2 DOMINATA
24 Tabelle Cicliche R1 ESSENZIALE Z=R1 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x R4 x x R2 ESSENZIALE C3 C4 C5 R2 x x R3 x x R4 x x Z=R1+R2 Si procede sempre allo stesso modo memorizziamo R2 e cancelliamo righe e colonne
25 Tabelle Cicliche R1 ESSENZIALE Z=R1 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x R4 x x R2 ESSENZIALE R3 R4 C5 x x In questo caso è indifferente scegliere R3 piuttosto che R4. Z=R1+R2+R3 Ora vediamo il caso in cui scegliamo la riga R2 come DOMINATA
26 Tabelle Cicliche R1 ESSENZIALE Z=R1 C3 C4 C5 R2 x x R3 x x R4 x x R2 DOMINATA C3 C4 C5 R2 x x R3 x x R4 x x Z=R1 Si procede sempre allo stesso modo eliminando la riga R
27 Tabelle Cicliche R1 ESSENZIALE Z=R1 C3 C4 C5 R3 x x R4 x x R2 DOMINATA C3 C4 C5 R3 x x R4 x x Come si vede sia R3 che R4 sono essenziali per cui la nostra z è data: Z=R1+R3+R4 Una volta ottenute le varie forme minimizzate, come detto, si sceglie quella che meglio minimizza la funzione considerata
28 Esercizio 1/4 Funzione: 4 (0,2,4,6,7,9,11,15) Mintermini (1) della funzione: X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 X4 X3 X2 X1 Configurazioni Corrispondenti: X4 X3 X2 X
29 Esercizio 2/4 X4 X3 X2 X X4 X3 X2 X1 0/ / / / / / / / Ogni configurazione di una classe viene confrontata con tutte quelle della classe successiva, fondendo le sole configurazioni che differiscono di 1 bit
30 Esercizio 3/4 X4 X3 X2 X1 0/ / / / / / / / X4 X3 X2 X1 0/2/4/ / / / / Ogni configurazione di una classe viene confrontata con tutte quelle della classe successiva, fondendo le sole configurazioni che differiscono di 1 bit
31 Esercizio 4/4 Tabella di copertura X4 X3 X2 X X X X X X X X X X X X X Z=( X4 X1)+(X4 X3 X1)+(X3 X2 X1)
32 Esercizi n Minimizzare col metodo di Quine-McCluskey la seguente rete combinatoria : ( 0,1,2,3,4,8,12,13,14, 15)
Sintesi di una rete combinatoria
Mappe di Karnaugh Sintesi di una rete combinatoria Offrono uno strumento per esprimere una funzione booleana f: {0,1}n {0,1} in una forma SP o PS minima. Invece della tabella di definizione si impiegano
DettagliMetodo di Quine- McCluskey
Metodo di Quine- McCluskey Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Definizioni Date due funzioni f(x 1,x 2,,x n ) e g(x 1,x 2,,x n ) si dice che f copre g (oppure g implica f) e si scrive f g se f(x 1,x 2,,x
DettagliReti Logiche 1. Prof. B. Buttarazzi A.A. 2009/2010. Algoritmo QMC
Reti Logiche Prof. B. Buttarazzi A.A. 2009/200 Algoritmo QMC Sommario Metodo algoritmico di Quine e Mc-Cluskey Implicanti primi Riga essenziale Riga dominata Esempi Riepilogo ALGORITMO DI KARNAUGH () MONOMIO:
DettagliMetodo di Quine- McCluskey
Metodo di Quine- McCluskey Maurizio Palesi Maurizio Palesi Definizioni Date due funzioni f(x,x 2,,x n ) e g(x,x 2,,x n ) si dice che f copre g (oppure g implica f) e si scrive f g se f(x,x 2,,x n )= quando
DettagliMinimizzazione di funzioni booleane:
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 202-203 Minimizzazione di funzioni booleane: espansione e copertura Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria
DettagliSintesi di Reti Combinatorie
Sintesi di Reti Combinatorie Ottimizzazione di Reti Combinatorie a Due Livelli: Metodo di Quine-McCluskey per reti a più uscite Mariagiovanna Sami Corso di Reti Logiche B 08 Sintesi a due livelli Reti
DettagliAlgebra di Boole: minimizzazione di funzioni booleane
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 200-20 Algebra di Boole: minimizzazione di funzioni booleane Lezione 8 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Forme Ridotte p Vantaggi
DettagliMetodo di Quine-McCluskey. Algoritmo. Sommario. Sommario. M. Favalli
Sommario Metodo di Quine-McCluskey M. Favalli Engineering Department in Ferrara 2 3 Sommario Analisi e sintesi dei sistemi digitali / Algoritmo Analisi e sintesi dei sistemi digitali 2 / 2 3 Metodo esatto
DettagliMetodo di Quine-McCluskey. Algoritmo. Sommario. Sommario. M. Favalli
Sommario Metodo di Quine-McCluskey M. Favalli Engineering Department in Ferrara 2 3 Sommario (ENDIF) Reti logiche / 46 Algoritmo (ENDIF) Reti logiche 2 / 46 2 3 Metodo esatto per la sintesi di reti a 2
DettagliOttimizzazione delle reti combinatorie
Ottimizzazione delle reti combinatorie Ottimizzazione delle reti combinatorie L ottimizzazione di un circuito comporta normalmente un compromesso tra: Prestazioni (ritardo di propagazione) Area (o costo)
DettagliCalcolatori Elettronici Lezione 2 Algebra delle reti Logiche
Calcolatori Elettronici Lezione 2 Algebra delle reti Logiche Ing. Gestionale e delle Telecomunicazioni A.A. 27/8 Gabriele Cecchetti Algebra delle reti logiche Sommario: Segnali digitali vs. segnali analogici
DettagliSintesi di Reti Combinatorie
Sintesi di Reti Combinatorie Ottimizzazione di Reti Combinatorie a due Livelli: Mariagiovanna Sami Corso di Reti Logiche B 08 Sintesi di reti combinatorie a due livelli Obiettivo della sintesi: riduzione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Collegio Didattico in Ingegneria Informatica corso di Ricerca operativa 2. Esercizi sul problema dell assegnamento
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Collegio Didattico in Ingegneria Informatica corso di Ricerca operativa Esercizi sul problema dell assegnamento Richiami di Teoria Ricordiamo che, dato un grafo G=(N,A),
DettagliCostruzione di. circuiti combinatori
Costruzione di circuiti combinatori Algebra Booleana: funzioni logiche di base OR (somma): l uscita è 1 se almeno uno degli ingressi è 1 A B (A + B) 0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1 AND (prodotto): l uscita è 1
DettagliCorso di Calcolatori Elettronici I
Corso di Calcolatori Elettronici I Algebra di Boole: minimizzazione di funzioni booleane Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II A.A. 2014-2015 Roberto Canonico Corso di Calcolatori
DettagliMaurizio Palesi. Maurizio Palesi 1
Mappe di Karnaugh Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Obiettivi Trovare una espressione in forma SP o PS minima rispetto a certi criteri di costo Nella ottimizzazione delle espressioni SP (PS) a due livelli
DettagliReti logiche: analisi, sintesi e minimizzazione Esercitazione. Venerdì 9 ottobre 2015
Reti logiche: analisi, sintesi e minimizzazione Esercitazione Venerdì 9 ottobre 05 Punto della situazione Stiamo studiando le reti logiche costruite a partire dalle porte logiche AND, OR, NOT per progettare
DettagliPagine di Algebra lineare. di premessa al testo Pagine di Geometria di Sara Dragotti. Parte terza: SISTEMI LINEARI
Pagine di Algebra lineare di premessa al testo Pagine di Geometria di Sara Dragotti Parte terza: SISTEMI LINEARI 1. Definizioni Dato un campo K ed m 1 polinomi su K in n indeterminate di grado non superiore
DettagliRappresentazione dell Informazione
5 Giorgio Porcu - Aggiornamennto 5 Giorgio Porcu - Aggiornamennto ISTITUTO TECNICO SECONDO BIENNIO Rappresentazione dell Informazione GIORGIO PORCU www.thegiorgio.it Sommario Sistemi posizionali Sistema
DettagliGrafi e Funzioni di Costo ESERCIZI
Grafi e Funzioni di Costo ESERCIZI Esercizio1 Si determini la matrice di incidenza archi-percorsi ed i costi di percorso per la rete di trasporto rappresentata in figura. 1 4 2 3 5 Ramo Costo Ramo Costo
DettagliAlgebra di Boole. Tavole di verità. Fondamenti di Informatica Algebra di Boole. Si basa su tre operazioni logiche: AND (*) OR (+) NOT (!
Fondamenti di Informatica Algebra di Boole Prof.ssa Enrica Gentile Informatica e Comunicazione Digitale a.a. 2-22 Algebra di Boole Si basa su tre operazioni logiche: AND (*) OR () NOT (!) Gli operandi
DettagliALGEBRA LINEARE PARTE II
DIEM sez. Matematica Finanziaria Marina Resta Università degli studi di Genova Dicembre 005 Indice PREMESSA INVERSA DI UNA MATRICE DETERMINANTE. DETERMINANTE DI MATRICI ELEMENTARI................. MATRICI
DettagliCalcolatori Elettronici
Calcolatori Elettronici Lezione 2 Reti Logiche: Sintesi Emiliano Casalicchio emiliano.casalicchio@uniroma2.it Argomenti della lezione q Reti combinatorie Sintesi, Mappe Karnaugh Esercizi 2 Sintesi di reti
DettagliEsercizi per il corso di. Logistica I. a.a Daniela Favaretto. Dipartimento di Matematica Applicata Università Ca Foscari di Venezia
sercizi per il corso di Logistica I a.a. - aniela avaretto ipartimento di Matematica pplicata Università a oscari di Venezia sercizio Individuare un albero di supporto di lunghezza minima (SST) sul seguente
DettagliProcedimento di sintesi. Dalla tavola della verità si ricavano tante funzioni di commutazione quante sono le variabili di uscita
CIRCUITI LOGICI COMBINATORI. Generalità Si parla di circuito logico combinatorio quando il valore dell uscita dipende in ogni istante soltanto dalla combinazione dei valori d ingresso. In logica combinatoria
DettagliCorso di Analisi e Valutazione Ambientale
Università degli Studi Roma Tre Facoltà di Architettura Corso di Analisi e Valutazione Ambientale A.A 2001/2002 Prof. Alessandro Giangrande PESI ITRISECI E PESI SPECIFICI DEI CRITERI I AHP Un esempio atto
DettagliSemplificazione delle funzioni logiche mediante il metodo delle mappe di Karnaugh
Semplificazione delle funzioni logiche mediante il metodo delle mappe di Karnaugh (26-2-3) Stefano Porcarelli ISTI-NR, 5634 Pisa, Italy, stefano.porcareli@guest.cnuce.cnr.it http://bonda.cnuce.cnr.it Le
DettagliQuiz sui linguaggi regolari
Fondamenti dell Informatica 1 semestre Quiz sui linguaggi regolari Prof. Giorgio Gambosi a.a. 2016-2017 Problema 1: Data l espressione regolare a, definita su {a, b}, descrivere il linguaggio corrispondente
DettagliAlgebra di Boole: mappe di Karnaugh e funzioni NAND e NOR
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Algebra di Boole: mappe di Karnaugh e funzioni NAND e NOR Lezione 7 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Funzioni Equivalenza
Dettagli1) Hamming bound, coset, codici equivalenti
Argomenti della Lezione ) Hamming bound, coset, codici equivalenti 2) Esercizi sui codici lineari a blocchi Osservazione () Per effettuare la decodifica a rivelazione di errore si può seguire una delle
DettagliOperazioni tra matrici e n-uple
CAPITOLO Operazioni tra matrici e n-uple Esercizio.. Date le matrici 0 4 e dati λ = 5, µ =, si calcoli AB, BA, A+B, B A, λa+µb. Esercizio.. Per ognuna delle seguenti coppie di matrici A, B e scalari λ,
Dettaglix 1 x 2 x 3 x 5 La base iniziale è B 0 = I e risulta x B 0 = , x N 0 = Iterazione 0. Calcolo dei costi ridotti. γ 0 = c N 0 (N 0 ) T c B 0 =
56 IL METODO DEL SIMPLESSO 7.4 IL METODO DEL SIMPLESSO In questo paragrafo sono riportati alcuni esercizi risolti sul metodo del simplesso. Alcuni sono risolti utilizzando la procedura di pivot per determinare,
DettagliCalcolo combinatorio
Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2007/08 Calcolo combinatorio Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università degli
DettagliCorso di Reti Logiche
Corso di Reti Logiche Minimizzazione degli Stati nelle Macchine Sequenziali Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università Degli Studi di Napoli Federico II 1 Le Macchine o Automi E necessario individuare
DettagliGeometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61
Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 (15.9) Teorema. Consideriamo il piano affine. Se A A 2 (K) è un punto e r una retta che non passa per A, allora esiste unica la retta per A che non interseca
DettagliFondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica
Vettori e matrici #1 Fondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2010-2011 1 Semestre Prof. Giovanni Pascoschi Le variabili definite come coppie
DettagliEsercitazioni di Reti Logiche
Esercitazioni di Reti Logiche Sintesi di Reti Combinatorie & Complementi sulle Reti Combinatorie Zeynep KIZILTAN Dipartimento di Scienze dell Informazione Universita degli Studi di Bologna Anno Academico
DettagliArchitetture aritmetiche
Architetture aritmetiche Sommatori: : Full Adder, Ripple Carry Sommatori: Carry Look-Ahead Ahead, Carry Save, Add/Subtract Moltiplicatori: Combinatori, Wallace,, Sequenziali Circuiti per aritmetica in
DettagliReti Logiche 1. Prof. B. Buttarazzi A.A. 2009/2010 MUX-DEMUX-ROM-PLA
Reti Logiche Prof. B. Buttarazzi A.A. 29/2 MUX-DEMUX-ROM-PLA Sommario Sintesi di Reti Combinatorie mediante Multiplexer Demultiplexer ROM PLA 2/6/2 Corso di Reti Logiche 29/ 2 Metodo generale di sintesi
DettagliReti Logiche A - Prova di mercoledì 17 novembre 2004
Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione prof.ssa Anna Antola prof.ssa Cristiana Bolchini prof. Fabrizio Ferrandi Reti Logiche A - Prova di mercoledì 7 novembre 2004 Matricola Cognome
DettagliDef. La lunghezza media L(C) di un codice C per una v.c. Obiettivo: Codice ottimo rispetto alla lunghezza media. Lunghezza media di un codice
Lunghezza media di un codice Def. La lunghezza media L(C) di un codice C per una v.c. X con d.d.p. P(x) è data da L(C) = x X p (x) l (x) = E[l(X)] Obiettivo: Codice ottimo rispetto alla lunghezza media
Dettagli3x 2 = 6. 3x 2 x 3 = 6
Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare 1 A, GParmeggiani LEZIONE 7 Sistemi lineari Scrittura matriciale di un sistema lineare Def 1 Un sistema di m equazioni ed n incognite x 1, x 2, x n, si dice
DettagliContatore avanti-indietro Modulo 4
Contatore avanti-indietro Modulo 4 Un contatore avanti-indietro modulo 4 è un dispositivo a due uscite, che genera su queste la sequenza dei numeri binari da 0 a 4 cioè: 00->01->10->11 Il sistema dispone
DettagliLa Teoria dei Giochi. (Game Theory)
La Teoria dei Giochi. (Game Theory) Giochi simultanei, Giochi sequenziali, Giochi cooperativi. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari (Italy)
Dettagli1 Equazioni parametriche e cartesiane di sottospazi affini di R n
2 Trapani Dispensa di Geometria, Equazioni parametriche e cartesiane di sottospazi affini di R n Un sottospazio affine Σ di R n e il traslato di un sottospazio vettoriale. Cioe esiste un sottospazio vettoriale
DettagliESERCIZI SULLE MATRICI
ESERCIZI SULLE MATRICI Consideriamo il sistema lineare a, x + a, x + + a,n x n = b a, x + a, x + + a,n x n = b a m, x + a m, x + + a m,n x n = b m di m equazioni in n incognite che ha a, a,n A = a m, a
DettagliESERCITAZIONE MICROECONOMIA (CORSO B) 21-12-2009 ESEMPI DI ESERCIZI DI TEORIA DEI GIOCHI
ESERCITZIONE MICROECONOMI (CORSO ) --009 ESEMPI DI ESERCIZI DI TEORI DEI GIOCHI Questo documento contiene alcuni esempi di esercizi di teoria dei giochi. Gli esercizi presentati non corrispondono esattamente
DettagliEsercitazioni di Reti Logiche. Lezione 3
Esercitazioni di Reti Logiche Lezione 3 Semplificazione & Porte NAND/NOR Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Argomenti Semplificazione con l uso delle mappe di Karnaugh a 3 variabili a 4 variabili
DettagliCircuiti di commutazione, codifica e decodifica
Circuiti di commutazione, codifica e decodifica Vediamo ora i più comuni circuiti per la codifica, decodifica e commutazione di informazioni rappresentate sotto forma binaria. Tali circuiti costituiscono
DettagliReti Combinatorie: sintesi
Reti Combinatorie: sintesi Sintesi di reti combinatorie Una rete combinatoria realizza una funzione di commutazione Data una tabella di verità è possibile ricavare più espressioni equivalenti che la rappresentano.
DettagliModuli combinatori Barbara Masucci
Architettura degli Elaboratori Moduli combinatori Barbara Masucci Punto della situazione Ø Abbiamo studiato le reti logiche e la loro minimizzazione Ø Obiettivo di oggi: studio dei moduli combinatori di
DettagliReti Logiche Combinatorie
Testo di riferimento: [Congiu] - 2.4 (pagg. 37 57) Reti Logiche Combinatorie 00.b Analisi Minimizzazione booleana Sintesi Rete logica combinatoria: definizione 2 Una rete logica combinatoria èuna rete
DettagliMetodo delle due fasi
Metodo delle due fasi Il problema artificiale la fase I del Simplesso esempi rif. Fi 3.2.5; Osservazione Nel problema min{c T x : Ax = 0, x 0}, dell esempio precedente si ha che b 0 e A contiene una matrice
DettagliEsercizi sulla Programmazione Lineare Intera
Soluzioni 4.7-4.0 Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi Esercizi sulla Programmazione Lineare Intera 4.7 Algoritmo del Simplesso Duale. Risolvere con l algoritmo del simplesso duale il seguente
DettagliIn questo esempio, come in tutti gli altri, chiamiamo l individuo 1 giocatore di riga, perché deve scegliere di collocarsi in una delle due righe
Teoria dei Giochi La teoria dei giochi è la scienza matematica che studia e analizza le decisioni individuali di più soggetti che mirano al massimo guadagno personale dalla scelta che essi prendono. Le
DettagliUn esempio di applicazione della programmazione lineare intera: il Sudoku
Un esempio di applicazione della programmazione lineare intera: il Sudoku Corso di Ricerca Operativa per il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza: Trasporti e Sistemi Territoriali AA
DettagliProgrammazione dinamica
Programmazione dinamica Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Violetta Lonati Programmazione
DettagliMatematica per Analisi dei Dati,
Matematica per Analisi dei Dati, 230209 1 Spazio vettoriale R n Sia n un intero positivo fissato Lo spazio vettoriale R n e l insieme delle n ple ordinate di numeri reali, che rappresenteremo sempre come
DettagliTraccia 1. Nome Cognome Matricola Firma. Spazio Riservato alla Commissione. Esercizio 1 Esercizio 2 Esercizio 3 Esercizio 4 Esercizio 5 Totale
Nome Cognome Matricola Firma Traccia 1 Spazio Riservato alla Commissione Esercizio 1 Esercizio 2 Esercizio 3 Esercizio 4 Esercizio 5 Totale Appello di Fondamenti di Informatica 12/09/2017 POSSIBILI SOLUZIONI
DettagliProgettazione di algoritmi
Progettazione di algoritmi Discussione dell'esercizio [senza spazi] Data una stringa t di n caratteri, senza spazi e senza punteggiatura, vogliamo sapere se è la concatenazione di una sequenza di parole,
DettagliRegistro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016.
Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016 Di seguito si riporta il riassunto degli argomenti svolti; i riferimenti sono a parti del Cap8 Elementi di geometria e algebra lineare Par5
DettagliFondamenti di Informatica - 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2011/2012
Fondamenti di Informatica - 1 Prof. B.Buttarazzi A.A. 2011/2012 Sommario Rappresentazione dei numeri naturali (N) Rappresentazione dei numeri interi (Z) Modulo e segno In complemento a 2 Operazioni aritmetiche
DettagliCaratteristiche Area/Ritardo
Caratteristiche Area/Ritardo Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Motivazioni L ottimizzazione di un circuito comporta normalmente un compromesso tra: Prestazioni (ritardo di propagazione) Area (o costo)
DettagliLe mappe di Karnaugh
Le mappe di Karnaugh Le semplificazioni di una funzione logica possono essere effettuate mediante i teoremi dell'algebra di Boole. Esiste però un metodo molto più pratico di semplificazione che quello
DettagliRiassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.
Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo
DettagliLEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g
LEZIONE 3 3.. Matrici fortemente ridotte per righe. Nella precedente lezione abbiamo introdotto la nozione di soluzione di un sistema di equazioni lineari. In questa lezione ci poniamo il problema di descrivere
DettagliDomini di funzioni di due variabili. Determinare i domini delle seguenti funzioni di due variabili (le soluzioni sono alla fine del fascicolo):
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO C.d.L. in INGEGNERIA GESTIONALE Esercizi di Ricerca Operativa Prof. Saverio Salerno Corso tenuto nell anno solare 2009 I seguenti esercizi sono da ritenersi di preparazione
DettagliEsercizi sui sistemi di equazioni lineari.
Esercizi sui sistemi di equazioni lineari Risolvere il sistema di equazioni lineari x y + z 6 x + y z x y z Si tratta di un sistema di tre equazioni lineari nelle tre incognite x, y e z Poichè m n, la
DettagliFUNZIONI BOOLEANE. Vero Falso
FUNZIONI BOOLEANE Le funzioni booleane prendono il nome da Boole, un matematico che introdusse un formalismo che opera su variabili (dette variabili booleane o variabili logiche o asserzioni) che possono
Dettagli1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R):
. equivalenze e implicazioni logiche Esercizio.. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): () x < y, () x = y, () x y, () x y, () (x y) > 0. Osserviamo subito che (x y) > 0 equivale
DettagliAlgebra di Boole Elementi di Informatica - Algebra di Boole 1 A. Valenzano
Algebra di Boole Elementi di Informatica - Algebra di Boole 1 A. Valenano 1996-2002 Sommario Variabili e funioni booleane Tabelle di verità Operatori booleani Espressioni booleane Teoremi fondamentali
DettagliSISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI
SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4B) January 17, 005 1 SISTEMI LINEARI Se a ik, b i R,
DettagliCorso di Matematica Generale M-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Foggia ALGEBRA LINEARE. Giovanni Villani
Corso di Matematica Generale M-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Foggia ALGEBRA LINEARE Giovanni Villani Matrici Definizione 1 Si definisce matrice di tipo m n una funzione che associa
DettagliLunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27
Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i = p i.. p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza
DettagliPermutazioni. 1 Introduzione
Permutazioni 1 Introduzione Una permutazione su un insieme di n elementi (di solito {1, 2,...,n}) è una funzione biiettiva dall insieme in sé. In parole povere, è una regola che a ogni elemento dell insieme,
Dettaglidipendenti. Cosa possiamo dire sulla dimensione di V?
Esercizi Esercizi. In uno spazio vettoriale V ci sono tre vettori v, v 2, v linearmente indipendenti. Cosa possiamo dire sulla dimensione di V? 2. In uno spazio vettoriale V ci sono tre vettori v, v 2,
DettagliSintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone
Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone Il problema dell assegnamento degli stati versione del 9/1/03 Sintesi: Assegnamento degli stati La riduzione del numero
DettagliRichiami di Algebra di Commutazione
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI lezione n Prof. Rosario Cerbone rosario.cerbone@libero.it http://digilander.libero.it/rosario.cerbone a.a. 6-7 Richiami di Algebra di Commutazione In questa
DettagliCorso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione dei numeri relativi
Codice BCD Prima di passare alla rappresentazione dei numeri relativi in binario vediamo un tipo di codifica che ha una certa rilevanza in alcune applicazioni: il codice BCD (Binary Coded Decimal). È un
DettagliAPPUNTI DI ELETTRONICA DIGITALE
APPUNTI DI ELETTRONICA DIGITALE Prerequisiti: Conoscere il sistema di numerazione binario Modulo 1 1. Concetti fondamentali L elettronica digitale tratta segnali di tipo binario, cioè segnali che possono
DettagliElementi di informatica
Elementi di informatica Algebra di Boole Algebra di Boole I circuiti logici sono componenti hardware che manipolano informazione binaria. I circuiti di base sono detti PORTE LOGICHE (logical gate). Allo
DettagliCODICI CICLICI. TEORIA DEI CODICI CORSO DI GRAFI E COMBINATORIA A.A Prof.ssa Bambina Larato - Politecnico di Bari
CODICI CICLICI TEORIA DEI CODICI CORSO DI GRAFI E COMBINATORIA A.A. 2011-2012 Prof.ssa Bambina Larato - larato@poliba.it Politecnico di Bari CODICI CICLICI Qualche richiamo Sia F=GF(q) e sia F[x] l insieme
DettagliPORTE LOGICHE. Si effettua su due o più variabili, l uscita assume lo stato logico 1 se almeno una variabile di ingresso è allo stato logico 1.
PORTE LOGICHE Premessa Le principali parti elettroniche dei computer sono costituite da circuiti digitali che, come è noto, elaborano segnali logici basati sullo 0 e sull 1. I mattoni fondamentali dei
DettagliGiochi e dilemmi Parte III Giochi a somma zero
Giochi e dilemmi Parte III Giochi a somma zero Alberto Abbondandolo Elena Visibelli Pietro Battiston Università di Pisa Stage di orientamento in Matematica 2008 Le ipotesi di Von Neumann Alice ha disposizione
DettagliM.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE
M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE Operazioni in un insieme Sia A un insieme non vuoto; una funzione f : A A A si dice operazione binaria (o semplicemente
DettagliCalcolatori Elettronici
Calcolatori Elettronici Lezione 11 -- 19/1/2012 Reti Logiche: esercizi sulle le reti combinatorie Emiliano Casalicchio emiliano.casalicchio@uniroma2.it Argomenti della lezione Reti combinatorie Decoder,
DettagliMarta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona
Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Algebra di Boole Opera con i soli valori di verità 0 o 1 (variabili booleane o logiche) L'algebra booleana risulta
DettagliReti Logiche 1. Prof. B. Buttarazzi A.A. 2009/2010. Reti Sequenziali
Reti Logiche Prof. B. Buttarazzi A.A. 29/2 Reti Sequenziali Sommario Analisi di Reti Sequenziali Sintesi di Reti Sequenziali Esercizi 3/6/2 Corso di Reti Logiche 29/ 2 Analisi di Reti Sequenziali Passare
DettagliEsercizi di Algebra di Boole (con Appendice)
Esercizi di Algebra di Boole (con Appendice) Esercizio Esprimere in forma simbolica la seguente proposizione logica: il passaggio di un astronauta da una nave di servizio ad un satellite artificiale è
DettagliI circuiti digitali: dalle funzioni logiche ai circuiti
Architettura dei calcolatori e delle Reti Lezione 4 I circuiti digitali: dalle funzioni logiche ai circuiti Proff. A. Borghese, F. Pedersini Dipartimento di Scienze dell Informazione Università degli Studi
DettagliI circuiti digitali: dalle funzioni logiche ai circuiti
rchitettura dei calcolatori e delle Reti Lezione 4 I circuiti digitali: dalle funzioni logiche ai circuiti Proff.. orghese, F. Pedersini Dipartimento di Scienze dell Informazione Università degli Studi
DettagliAlgebra di Boole. Modulo 2. Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
Algebra di Boole Modulo 2 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Algebra di Boole L algebra di Boole o della commutazione è lo strumento
DettagliOperazioni elementari e riduzione
Matrici e sistemi Operazioni elementari Riduzioni di matrici L algoritmo di riduzione 2 2006 Politecnico di Torino 1 Operazioni elementari per righe Sia A M m,n. Introduciamo tre tipi di operazioni che
DettagliFondamenti di informatica II 1. Sintesi di reti logiche sequenziali
Titolo lezione Fondamenti di informatica II 1 Sintesi di reti logiche sequenziali Reti combinatorie e sequenziali Fondamenti di informatica II 2 Due sono le tipologie di reti logiche che studiamo Reti
Dettagli3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI
3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI ESISTENZA DI UN PUNTO DI OTTIMO VINCOLATO Il problema di ottimizzazione vincolata introdotto nel paragrafo precedente può essere formulato nel modo seguente:
Dettagliha come obiettivo quello di costruire a partire da A una matrice U, m n, che abbia il
Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare 1 A, G.Parmeggiani LEZIONE 6 Eliminazione di Gauss con scambi di righe Sia A O una matrice m n. Abbiamo illustrato nella Lezione 5 un algoritmo che ha come
DettagliEsercitazioni di Reti Logiche. Lezione 4
Esercitazioni di Reti Logiche Lezione 4 Progettazione dei circuiti logici combinatori Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Argomenti Procedura di analisi dei circuiti combinatori. Procedura di sintesi
DettagliIntroduzione al Metodo del Simplesso. 1 Soluzioni di base e problemi in forma standard
Introduzione al Metodo del Simplesso Giacomo Zambelli 1 Soluzioni di base e problemi in forma standard Consideriamo il seguente problema di programmazione lineare (PL), relativo all esempio di produzione
Dettagli= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con
Definizione di matrice Una matrice (di numeri reali) è una tabella di m x n numeri disposti su m righe e n colonne. I numeri che compaiono nella tabella si dicono elementi della matrice. La loro individuazione
DettagliLinguaggio C++ 8. Matrici
2009-2010 Ingegneria Aerospaziale Prof. A. Palomba - Elementi di Informatica (E-Z) Linguaggio C++ 8 Matrici Linguaggio C++ 8 1 Array a più dimensioni. Sintassi generale : tipo nome [dimensione 1][dimensione
Dettagli