Decisione N del 23 dicembre 2015

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1 COLLEGIO DI MILANO composto dai signori: (MI) LAPERTOSA (MI) CERINI (MI) STELLA Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (MI) RICCI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (MI) TINA Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore TINA ANDREA Nella seduta del 17/11/2015 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Successivamente all estinzione anticipata di un contratto di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio concluso con l intermediario resistente nel febbraio 2009, con reclamo del 23 dicembre 2014 la ricorrente chiedeva il rimborso della quota non maturata delle commissioni bancarie e del premio assicurativo. Insoddisfatta del riscontro ricevuto dall intermediario resistente, la ricorrente ha presentato ricorso all ABF, con il quale, ribadita la ricostruzione dei fatti illustrata in sede di reclamo, ha chiesto all Arbitro il rimborso della somma complessiva di Euro 2.694,92, oltre interessi al tasso legale, nonché, che l importo così rimborsato, venga versato in parte direttamente al procuratore che l ha assistita nella presentazione del ricorso. Con le proprie controdeduzioni, l intermediario resistente ha precisato quanto segue: - il contratto di finanziamento, oggetto di estinzione anticipata, è stato concluso con altro intermediario finanziario, il quale non agiva come mandataria della convenuta né di altri istituti appartenenti al gruppo della convenuta; - l intermediario che ha stipulato il contratto ha curato in autonomia l individuazione e il contratto del cliente, ha svolto l istruttoria di fido, ha intrattenuto e sottoscritto i Pag. 2/6

2 contratti con i soggetti terzi coinvolti (ad esempio con l agente/mediatore e con la società di assicurazione) ed ha erogato il finanziamento con fondi propri ; - in data 05/02/2010, il credito residuo e non il contratto è stato ceduto pro-solvendo all intermediario resistente. L intermediario originario però, conformemente a quanto previsto come condizione irrevocabile ed essenziale nella lettera di cessione dei crediti, ha continuato a svolgere tutto il servizio di amministrazione tra cui anche la fase di estinzione del finanziamento producendo il conteggio estintivo evidenziando il rimborso della quota recurring della commissione finanziaria di gestione a seguito dell estinzione anticipata ed incassando il relativo netto ricavo ; - a seguito di emissione del conteggio estintivo, la ricorrente in data 11/09/2013, a seguito dell avvenuta estinzione, inviava una comunicazione al precedente intermediario con la quale dichiarava di non avere alcun reclamo da avanzare in relazione al rimborso di tutti gli oneri e costi previsti dal contratto di prestito, non maturati al momento della estinzione anticipata dichiarando, altresì, vi sollevo pertanto da ogni responsabilità in argomento e formulo espressa rinuncia di ogni azione nei Vostri confronti in relazione all estinzione anticipata dal prestito. Non intendo pertanto avvalermi, in relazione alla estinzione anticipata del prestito in questione, delle procedure di risoluzione delle controversie di cui all art. 128-bis del TUB ; - le commissioni finanziarie sono state corrisposte a copertura di attività di natura prevalentemente up front, mentre la quota destinata ad attività di natura recurring è stata già oggetto di rimborso in sede di estinzione anticipata da parte dell intermediario originario nella misura di Euro 334,88, calcolata come da contratto e usando la modalità di calcolo che era stata comunicata alla stessa ricorrente per mezzo delle comunicazioni periodiche; - le commissioni agente/mediatore si riferiscono ad attività antecedenti e necessarie alla stipula del contratto, rientrando perciò nelle commissioni up front non suscettibili di rimborso in caso di estinzione anticipata; - il rimborso delle quote non maturate del premio assicurativo deve essere richiesto alla compagnia assicurativa, che ha già rimborsato, nel mese di novembre 2013, alla ricorrente la somma di Euro 237,36; pertanto la somma da rimborsare alla ricorrente in via residuale è di Euro 153,24. DIRITTO Il Collegio ritiene di dover affrontare in via preliminare l eccezione sollevata dall intermediario resistente in merito alla sottoscrizione da parte della ricorrente di una quietanza, che, secondo la ricostruzione presentata dallo stesso intermediario, comporterebbe la rinuncia della ricorrente ad ogni somma ulteriore a quelle ottenute in sede di conteggio estintivo. Il Collegio è consapevole che altro Collegio dell Arbitro, in casi parzialmente analoghi a quello ora in esame, ha talora attribuito a dichiarazioni simili a quella ora richiamata un significato ( ) di rinuncia ad ottenere ulteriori somme riferibili al medesimo finanziamento, così precludendo la possibilità del cliente di richiedere il rimborso di importi ulteriori a quelli originariamente riconosciuti (Collegio di Napoli, decisione n. 538/2014). Ciò nonostante, nel caso in esame il Collegio ritiene che l eccezione sollevata dall intermediario non meriti accoglimento. Le modalità con cui risulta presentata la dichiarazione della ricorrente (con evidenza di spazi lasciati appositamente in bianco per l indicazione della data e della sottoscrizione), Pag. 3/6

3 nonché l incerta tempistica della effettiva estinzione del finanziamento rispetto alla presentazione della dichiarazione ora in esame sollevano, anzitutto, il dubbio che la comunicazione inviata dalla ricorrente possa, in realtà, porsi come condizione preventiva e necessaria alla (soltanto) successiva estinzione anticipata del contratto ancora in essere, con la conseguenza che l impegno (di rinuncia) così assunto dalla ricorrente appare idoneo a incidere direttamente sulla esecuzione del contratto stesso e non soltanto sulla mera disposizione di un diritto di credito della ricorrente, in ipotesi, già maturato; la dichiarazione della ricorrente si chiude, del resto, con la richiesta rivolta all intermediario resistente di rilasciare dichiarazione liberatoria relativa al prestito di cui sopra indirizzando la stessa anche al mio datore di lavoro ; dichiarazione con cui comunemente si conclude il procedimento di anticipata estinzione del finanziamento. Al riguardo, assume, pertanto, rilievo quanto previsto dall art. 36, secondo comma, lett. b), d.lgs. 206/2005, secondo cui Sono nulle le clausole che, quantunque oggetto di trattativa, abbiano per oggetto o per effetto di: a) escludere o limitare le azioni del consumatore nei confronti del professionista o di un altra parte in caso di inadempimento totale o parziale o di adempimento inesatto da parte del professionista ; previsione cui non può che essere data un applicazione estensiva nell ottica di una completa ed efficace tutela del consumatore. Come già osservato in casi analoghi a quello ora in esame, ne consegue che la dichiarazione sottoscritta dalla ricorrente di non avere null altro a pretendere nei vostri confronti in relazione al finanziamento di cui sopra per qualsivoglia motivo e ragione e di rinuncia ad ogni azione nei Vostri confronti in relazione alla estinzione anticipata del prestito, prodromica all estinzione anticipata del medesimo contratto, deve ritenersi nulla e improduttiva di effetti ai sensi dell art. 36, secondo comma, lett. b), d.lgs. 206/2005. A ciò si aggiunga che la richiesta rinuncia a qualsivoglia domanda e azione inerente e connessa al contratto di finanziamento oggetto di estinzione anticipata, quale condizione preliminare per la successiva estinzione anticipata, non appare, inoltre, certamente conforme ad una condotta rispettosa dei canoni di buona fede e correttezza cui l intermediario è comunque tenuto nei rapporti con la propria clientela; così come deve escludersi, del resto, una piena consapevolezza da parte del ricorrente della disposizione del proprio diritto all equo rimborso inderogabilmente previsto dall art. 125-sexies TUB. Sotto quest ultimo profilo, anche qualora si ritenesse che l estinzione anticipata del contratto di finanziamento in essere tra le parti sia intervenuta precedentemente alla comunicazione della ricorrente ora in esame, occorre rilevare come, anche in tal caso, tale dichiarazione sarebbe comunque inidonea a determinare la rinuncia da parte della ricorrente alla possibilità di avvalersi delle procedure di risoluzione delle controversie di cui all art. 128-bis del TUB e ad ogni diritto inerente il rimborso di tutti gli oneri e costi previsti dal contratto di prestito ( ) non maturati al momento della estinzione anticipata. Risulta, infatti, evidente come la comunicazione della ricorrente non faccia riferimento ad alcuna contestazione sorta tra le parti e, conseguentemente, ad una individuazione precisa delle ragioni cui la ricorrente mostrerebbe di rinunciare in relazione al proprio diritto all equo rimborso di cui all art. 125-sexies, TUB (cui, peraltro, la ricorrente non fa riferimento neppure genericamente). Sul punto il Collegio ritiene, pertanto, di condividere l orientamento in più occasioni espresso dalla Suprema Corte, secondo cui Ai fini della qualificazione di una dichiarazione liberatoria sottoscritta dalla parte come quietanza o piuttosto come transazione, occorre considerare che la quietanza liberatoria rilasciata a saldo di ogni pretesa costituisce, di regola, una semplice manifestazione del convincimento soggettivo dell interessato di essere soddisfatto di tutti i suoi diritti, e pertanto concreta una dichiarazione di scienza priva di alcuna efficacia negoziale, laddove nella dichiarazione liberatoria sono ravvisabili gli estremi di un negozio di rinunzia o transazione in senso stretto soltanto quando, per il concorso di particolari elementi di Pag. 4/6

4 interpretazione contenuti nella stessa dichiarazione, o desumibili "aliunde", risulti che la parte l'abbia resa con la chiara e piena consapevolezza di abdicare o transigere su propri diritti (v. tra le molte Cass., 31 gennaio 2011, n. 2146). Più in particolare, il Collegio ritiene che non sia ravvisabile in capo alla ricorrente una chiara e piena consapevolezza di abdicare o transigere su propri diritti, in ragione anche della genericità delle dichiarazioni dalla stessa rilasciate pressoché contestualmente alla estinzione anticipata del rapporto. Altrettanto infondata è l eccezione sollevata dall intermediario resistente circa un proprio difetto di legittimazione passiva; secondo l intermediario resistente, infatti, la successione nel rapporto di finanziamento sarebbe stata una cessione del credito ai sensi degli artt ss. c.c., con la conseguenza che l intermediario resistente non sarebbe subentrato nell originario contratto di finanziamento, ma unicamente nel corrispondente credito. L eccezione sollevata dall intermediario appare priva di pregio e, pertanto, va respinta. Il fatto che nel caso di specie sia intervenuta una cessione del diritto di credito e non una cessione della posizione contrattuale non vale a rendere inopponibile al creditore cessionario il rapporto giuridico sottostante. Questo Collegio ha già avuto modo di precisare, in più occasioni, che in questa materia trovano applicazione i princìpi stabiliti dalla disciplina comunitaria del credito al consumo. In particolare, l art. 125-septies TUB prevede che in caso di cessione del credito o del contratto di credito il consumatore possa eccepire al cessionario tutte le eccezioni che potevano essere sollevate al cedente, con l effetto di limitare l ambito di applicazione della disciplina della cessione del credito (in questo senso, ex multis, cfr. decisioni ABF Collegio di Napoli nn. 3195, 1168 e 4301/2012). La conseguenza normativa che se ne trae - confermata anche dalle disposizioni sulla trasparenza emanate dalla Banca d Italia (cfr. in particolare il par. 5.3) - è che la modificazione soggettiva del rapporto obbligatorio dal lato attivo non impedisce al debitore ceduto di sollevare, nei confronti del creditore cessionario, le eccezioni che avrebbe potuto sollevare nei confronti del creditore cedente. Ciò chiarito, il Collegio, disattesa in conformità al proprio costante orientamento in materia, l eccezione preliminare di carenza di legittimazione passiva formulata dall intermediario in ordine alla domanda di retrocessione della quota assicurativa (cfr. la decisione, n del ); richiamato il proprio costante indirizzo interpretativo in materia di rimborsabilità delle commissioni e degli oneri non goduti in sede di estinzione anticipata dei contratti di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio per la quota parte non maturata, ovvero secondo il criterio proporzionale ratione temporis, tale per cui l importo complessivo di ciascuna delle suddette voci viene suddiviso per il numero complessivo delle rate e poi moltiplicato per il numero delle rate residue (cfr., tra le tante, la decisione, n del ); considerato che l intermediario resistente non ha applicato detto criterio in sede di estinzione anticipata; rilevato, con riferimento alle commissioni bancarie e alle commissioni di intermediazione, che le medesime difettano di sufficiente specificità al fine di desumerne l integrale natura up-front, in contrasto con le esigenze di tutela e di inequivoca informazione del consumatore e che, pertanto, devono tutte qualificarsi recurring ai sensi dell art c.c.; ritenuto che, alla stregua dei criteri suenunciati, la somma complessivamente da rimborsare risulta pari a 2.694,92; considerato che vanno riconosciuti gli interessi legali in favore di parte ricorrente; rilevato che la domanda di distrazione non può essere presa in considerazione da questo Collegio, essendo totalmente estranea al procedimento avanti all ABF. Pag. 5/6

5 PER QUESTI MOTIVI Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso e dispone che l intermediario corrisponda alla parte ricorrente la somma di 2.694,92, oltre a interessi dal reclamo al saldo. Il Collegio dispone inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di 200,00, quale contributo alle spese della procedura, e alla parte ricorrente la somma di 20,00, quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6