Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Diritto, Economia e Management della Pubblica Amministrazione
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1 CIRPA / 10 Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Diritto, Economia e Management della Pubblica Amministrazione Master di II livello in Direzione delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie DAOSan Università degli Studi di Salerno
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3 Massimiliano Vesci TERRITORIO TURISMO E COMPETITIVITÀ SCENARI E PARADIGMI DI GOVERNANCE
4 Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: novembre 2012
5 Alla mia famiglia, elementare aggregato di governance, vera coscienza di ogni scelta.
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7 I N D I C E Prefazione pag. IX Note introduttive pag. XI Capitolo 1 La governance 1. La governance: evoluzione diacronica del termine pag. 1 e del concetto 2. La governance: alcuni ambiti di studio '' L ambito di analisi politico '' L ambito di analisi economico '' L ambito di analisi sociale '' Verso una mappatura dei modelli di governance '' La governance delle reti e le reti di governance: il piano di analisi manageriale nel settore pubblico '' La governance locale e territoriale '' Il rapporto fra governance e public management '' 18 Bibliografia '' 21 Capitolo 2 La governance territoriale: aspetti problematici 1. Il collettore della governance: il territorio. Complessità e ambiti di comakership '' La complicazione del concetto di marketing territoriale operata dalla dottrina italiana. Una estrema sintesi '' Le complessità emergenti '' Una rilettura delle complessità attraverso la lente metodologica dell approccio sistemico vitale '' Le molteplici relazioni ed i molteplici contesti possibili '' 40
8 VIII INDICE 4. Alcune implicazioni scaturenti pag. 43 Bibliografia '' 49 Capitolo 3 Gli studi sul governo della destinazione turistica: la relazione con la governance territoriale 1. Premessa '' Competitività: un concetto complesso '' Il concetto di destinazione '' I fattori di attrattività della destinazione '' Le differenti forme di governo '' La relazione fra la governance territoriale ed il governo della destinazione '' 62 Bibliografia '' 64 Capitolo 4 Competitività, attrattività e governance della destinazione. Il caso della costiera amalfitana 1. La relazione governance-competitività nella destinazione turistica '' I dati alla base del caso della costiera amalfitana '' Lo studio della relazione governancecompetitività attraverso un modello di equazioni strutturali: cenni e rinvio '' Le strutture alberghiere rispondenti '' La percezioni dei fattori di attrattività e del sistema di governance '' I fattori di attrattività '' Il sistema di governance percepito '' I cluster di imprese. Alcune implicazioni scaturenti '' 87 Bibliografia '' 92
9 Prefazione Il Centro Interdipartimentale per la ricerca e l alta formazione di Diritto, Economia e Management della Pubblica Amministrazione, è ormai da tempo focalizzato sullo studio della Governance. Il tema, infatti, essendo stato oggetto di prospettive di analisi diverse (aziendali, economiche, giuridiche, politiche), si presenta quale ambito privilegiato di approfondimento anche su basi interdisciplinari, aspetto questo fondamentale per un centro interdipartimentale. Il lavoro Territorio, turismo e competitività: Scenari e paradigmi di governance, parte proprio dalla constatazione sull uso e talvolta abuso del termine; con rigore e metodo cerca di individuarne usi e significati nei diversi ambiti disciplinari, senza aver l ambizione di tracciare una completa e ragionata analisi della letteratura, ma con il centrato obiettivo di far emergere un autonomo contesto della tematica governance anche negli studi organizzativi e manageriali focalizzati sui sistemi pubblici; e ciò fa, proponendo non solo il classico tema della rete, quanto piuttosto la scarsamente esplorata relazione governance-competitività. Il territorio viene prescelto quale ambito privilegiato in cui i fenomeni di public governance trovano la loro principale espressione a causa del forte coinvolgimento del decisore pubblico. In tal senso, viene proposto un modello di governance territoriale a livelli concentrici in cui l ente pubblico è responsabile di scelte strategiche o, come vengono definite nel lavoro, di definizione del contesto; nel modello è prevista poi la presenza di altre organizzazioni (pubbliche, private o miste) con funzioni direzionali che hanno il compito di dare esecuzione, secondo logiche manageriali, alle scelte operate dal
10 X PAOLA ADINOLFI decisore pubblico. Ovviamente viene riconosciuta, specie a talune condizioni, la necessità che l ente pubblico proceda pure ad una funzione di metamanagement di costruzione delle relazioni sistemiche fra i diversi interlocutori. Ma nello stesso tempo il territorio viene proposto anche quale interfaccia in cui le organizzazioni operano secondo modalità competitive. Ne segue che la competitività è sia a livello sistemico sia a livello di singola organizzazione. Il lavoro infine da atto di nuovi scenari di ricerca analizzando i fenomeni di governance del settore turistico. E tanto fa non solo rispetto agli aspetti manageriali e direzionali quanto piuttosto provando a rileggere le dinamiche del settore turistico proprio attraverso il modello di governance territoriale. Infine viene presentato il punto di vista delle strutture alberghiere presentando una cluster analysis rispetto all area turistica della costiera amalfitana. E evidente che il risultato di questo lavoro rappresenta una prima sistematizzazione di un ormai tradizionale ambito di studio del Centro Interdipartimentale e nel contempo la proposizione di ragionamenti per futuri sfidanti ambiti di ricerca. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO, PROF.SSA PAOLA ADINOLFI
11 Note introduttive Nell ultimo decennio la parola governance si è fortemente diffusa anche all interno del dibattito scientifico delle discipline aziendali, manageriali ed organizzative. Già anche. Si deve riconoscere infatti che il tema della governance 1 è innanzi tutto un tema delle scienze della politica. Ciò non significa ovviamente che la primazia genitoriale non consenta declinazioni e contaminazioni in ambiti e famiglie diverse, peraltro contigue. Tuttavia in questa declinazione e contaminazione, almeno dal punto di vista semantico, si dovrebbe ricercare rigorosità e metodo. Per dirla con una metafora, insomma, è indubitabile che l arte neoclassica ha una sua autonomia, una sua rilevanza ed importanza; ma è altresì indubitabile che il significato dell architettura neoclassica è assolutamente diverso dal significato dell architettura classica greca, prima e romana, poi. Ne rappresenta piuttosto una evoluzione, una diversa interpretazione, una contestualizzazione rispetto all evolversi del tempo e della storia. Orbene con questo lavoro si è voluto innanzi tutto richiamare l attenzione sul problema semantico della governance. Il primo capitolo, infatti, passa in rassegna l evoluzione diacronica del termine ma soprattutto cerca di individuare l uso che dello stesso se ne è fatto nei diversi ambiti di studio. Rilevata la già anticipata contaminazione che la riguarda, si è adottato il punto di vista delle pubbliche organizzazioni e quindi necessariamente è stato affrontato il problema del rapporto non tanto e non solo con il public management quanto 1 Si badi che si sta parlando di governance e non di corporate governance tema questo viceversa tipico degli studi di economia aziendale.
12 XII MASSIMILIANO VESCI piuttosto con le strumentazioni manageriali e con la, ormai classica, distinzione fra funzione imprenditoriale (strategica) e funzione manageriale (direzionale). L adozione del punto di vista specificato consente di individuare quello che sembra essere l ambito di governance privilegiato a cui il decisore pubblico è chiamato: l ambito territoriale. Con il capitolo 2, infatti, si analizza il tema della governance territoriale rimarcando come sul territorio si compongano gli aspetti fondamentali degli elementi di governance che sono emersi nell analisi operata nel primo capitolo. Si evidenzia infatti che il decisore pubblico è senza dubbio un primus inter pares nella ricerca di quella composizione reticolare che caratterizza il governo sistemico del territorio; così come necessariamente è il soggetto chiamato a definire priorità e strategie. Nel contempo si anticipa come tale azione, nel passaggio da una logica direzionale e di marketing territoriale ad una imprenditoriale di governo di tutti gli interessi, ovviamente, si complichi notevolmente. L adozione del paradigma dell approccio sistemico vitale consente pure di chiarire la necessaria presenza di diversi livelli di intervento nella composizione sistemico-territoriale. Nel terzo capitolo, si vuole dare atto dell avvio e approfondimento personale di un nuovo filone di ricerca: quello delle logiche che caratterizzano il governo delle organizzazioni che operano in ambito turistico e delle relazioni di sistema che caratterizzano il settore. Il settore turistico è stato scelto perché consente di testare l ipotesi di diversi livelli nella governance territoriale che assumono responsabilità differenziate. Esso quindi ben si presta all ideazione e proposizione di modelli di governo del sistema in cui riconoscere sia ambiti di intervento del decisore pubblico (chiamato non solo ad una funzione imprenditoriale delle scelte di sviluppo del sistema territoriale ma anche ad una funzione di metamanagement per la costruzione del sistema medesimo) sia interventi diversi ad opera di organizzazioni di qualsiasi tipo (pubblico, private o miste) che adottino e realizzino azioni e funzioni manageriali compatibili con quelle di livello superiore. In altri termini, nel capitolo si ripropone un modello di governance del sistema turistico a livelli concentrici (non necessariamente di tipo gerarchico) in cui l ente territoriale si fa carico di tutte le scelte di governo (dunque, non solo ma anche, di quelle
13 PREFAZIONE XIII riguardanti l ambito turistico) definendo in questo modo quello che sarà il contesto in cui gli altri operatori del settore sono chiamati ad operare. Insomma l ente territoriale è chiamato a svolgere una chiara e precisa funzione imprenditoriale, strategica e di definizione della struttura organizzativa del sistema. E ciò perché l ente territoriale, specie di fronte a sistemi embrionali, è l interlocutore privilegiato nell avvio e costruzione delle relazioni reticolari fra i diversi attori. In tal modo, le organizzazioni del settore turistico disporranno di un contesto in cui articolare le scelte direzionali di proposizione e governo del prodotto turistico. A tutti gli attori ed in particolare a quanti sono chiamati a svolgere funzioni di governance e di direzione deve essere chiaro, ed è questo l ultimo elemento inserito nel modello, che la competitività del sistema territoriale turistico è frutto sia di elementi strutturali (si pensi ai fattori di attrattività di una destinazione) sia di elementi dinamici (si pensi alle scelte strategiche delle strutture alberghiere) e che entrambi tali elementi trovano la loro sintesi nella profittabilità e sostenibilità. Partendo da questi assunti, nel quarto capitolo si presenta lo studio di un caso (quello della costiera amalfitana), privilegiando il punto di vista delle imprese alberghiere (ovvero il livello operativo del modello). In particolare, attraverso una cluster analysis, si perviene, attraverso le dimensioni direzionali e di governo indicate, ad un raggruppamento dei diversi tipi di strutture. Come anticipato in precedenza, il percorso di ricerca sulla governance nel settore turistico è stato appena avviato. A breve si proverà a testare statisticamente il modello teorico costruito (e di cui si presentano solo i primi risultati di ricerca) ricorrendo ad una base statistica di dati più ampia con l ulteriore obiettivo di un successivo affinamento delle basi concettuali. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO, MASSIMILIANO VESCI
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