Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 2015; 00 (0): DOI: /GTND
|
|
- Fabiola Grandi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GTND ISSN Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 2015; 00 (0): DOI: /GTND ARTICOLO ORIGINALE L utilizzo del test di screening nutrizionale Malnutrition Inflammation Score (MIS) in dialisi Cristina Borgio 1, Giacomo Forneris 2, Andrea Pezzana 3, Dario Roccatello 4 1 S.O.S.D. Dietetica e Nutrizione Clinica, Ospedale Giovanni Bosco, Torino 2 SCUD Nefrologia e Dialisi, Ospedale Giovanni Bosco, Torino 3 Responsabile SOSD Dietetica e Nutrizione Clinica, Ospedale Giovanni Bosco, Torino 4 Direttore SCUD Nefrologia e Dialisi, Ospedale Giovanni Bosco, Torino The use of the nutritional screening test Malnutrition Inflammation Score (MIS) in dialysis Protein-energy malnutrition is one of the most common complications in chronic renal failure patients who are treated with hemodialysis, especially in the elderly and in patients who have a long dialysis history. Protein-energy malnutrition is associated with higher rates of mortality and morbidity, and also with a greater risk of cardiovascular death in dialysis patients. The importance of nutritional status evaluation and treatment is underlined by some guidelines, such as Kidney Disease Outcomes Quality Initiative. Nutritional screening should be an easy and fast tool that should be undertaken during the first meeting with the patient and when the patient is hospitalized or registered in other institutions. Scientific literature (see for example Kalantar-Zadeh et al) shows that Malnutrition Inflammation Score (MIS) seems to have a high capability in discriminating malnutrition, inflammatory status and anemia and that it seems to be highly predictive for morbidity (number of hospitalizations) and mortality. The objectives of these studies were the perspective of the administration of the MIS to a group of patients treated with hemodialysis in the SCUD (Departmental and University Complex Structure) of Dialysis and Nephrology of Saint Giovanni Bosco Hospital in Turin and the evaluation of the nutritional intervention effects. One of the goal of this study was the involvement of registered nurses, under the coordination of the registered dietitian, in order to have an integrated approach to the problem. In our experience, the monitoring of patients treated with hemodialysis who have been screened to evaluate their nutritional status with an easy and repeatable procedure allows to express some considerations. If we keep in mind the common shortage of registered dietitians in dialysis units, being able to engage registered nurses trained and sensible to the problem of malnutrition, it represents a useful tool to improve the quality of dialysis patients life. Being aware of the MIS is an added value to the professional knowledge of the registered nurses in dialysis units and even more when a professional relation is created between the registered dietitian and the medical doctor involved. Focusing on malnutrition becomes essential because of the changing of the population in dialysis we are observing and for this reason it is important to have and use low-cost screening procedures. The experience of the Dietetic and Clinical Nutrition Unit and of the Dialysis Unit is a very positive one, thanks to the sharing of this project that highlights a multidisciplinary and multiprofessional approach. Keywords: Hemodialysis, Malnutrition, Prevention, Therapy, Malnutrition Inflammation Score (MIS) GTND_15_0046 Cristina Borgio Introduzione Accepted: October 12, 2015 Published online: November 5, 2015 Indirizzo per la corrispondenza: Borgio Cristina Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco, ASL TO2, Torino S.o.S.D. Dietetica e Nutrizione Clinica Piazza del Donatore di Sangue 3, Torino cristina.borgio@libero.it La malnutrizione proteico-calorica è una delle principali complicanze che possono presentarsi nei pazienti con insufficienza renale cronica sottoposti a trattamento dialitico, con un incidenza maggiore in quelli anziani e con età dialitica avanzata (1, 2). Come descritto in letteratura, esistono due tipi di malnutrizione proteico-calorica: la prima è dovuta a uno scarso intake di nutrienti definito true malnutrition. In questo caso, non vi sono frequenti condizioni di comorbilità e l albumina sierica è solitamente normale o leggermente ridotta. Questo tipo di malnutrizione può essere trattato con un apporto proteico-calorico bilanciato. La seconda è caratterizzata da una riduzione del pool proteico a livello viscerale e somatico causata dal catabolismo legato allo stato infiammatorio. È associata, infatti, a un infiammazione e a patologie cardiovascolari aterosclerotiche, conosciute come Malnutrition Inflammation Atherosclerosis (MIA syndrome). In questa condizione sono spesso presenti fattori comorbidi e i livelli di albumina sierica sono, in genere, ridotti. Questo tipo di malnutrizione è difficile da correggere con l intervento nutrizionale, a meno che non siano diagnosticate e trattate in modo adeguato le condizioni di morbilità presenti e la risposta cronica infiammatoria. La malnutrizione proteico-calorica è associata a un rischio maggiore di mortalità e morbilità nonché di morte per cause cardiovascolari nei pazienti dializzati. Vari sono i meccanismi
2 2 L utilizzo del MIS in dialisi coinvolti per spiegare il legame tra malnutrizione proteicocalorica e mortalità nell insufficienza renale cronica, tra cui l alterazione del tessuto muscolare e adiposo, dell apparato gastrointestinale e del sistema immunitario ed ematologico come anche l eccessiva risposta infiammatoria e il possibile sviluppo di patologie cardiovascolari (3). È noto che, nel 10-30% dei pazienti in dialisi, la malnutrizione per difetto si associa alla presenza di infiammazione e allo sviluppo di aterosclerosi e costituisce una delle principali cause di elevata mortalità in questi pazienti (circa il 50% a tre anni dall inizio del trattamento sostitutivo) (4) e anche di un aumento del tasso di ricoveri ospedalieri (5). I dati del Registro Italiano di Dialisi e Trapianto indicano che, nella nostra regione, nel 2009, la prevalenza dei pazienti in trattamento sostitutivo è di 3149, pari a 715/pmp, di cui l 88.5% in emodialisi (6, 7). È riportata in numerosi studi la stretta associazione tra lo stato nutrizionale, di cui l albumina sierica è utilizzata come indicatore più importante, e la sopravvivenza del paziente (8). Sulla base di questi dati è maturato un diffuso consenso sull impegno necessario per il mantenimento e il recupero di un corretto stato di nutrizionale nei pazienti nefropatici. L importanza della valutazione dello stato nutrizionale e del suo adeguato trattamento è messa in evidenza da alcune Linee Guida, tra cui le DOQI (Kidney Disease Outcomes Quality Initiative) (9). Secondo queste ultime, la valutazione nel paziente in dialisi dovrebbe essere eseguita usando una combinazione di misure valide e complementari piuttosto che una singola determinazione, non disponendo, come è lecito attendersi, di un singolo parametro che fornisca un indicazione esaustiva dello stato metabolico-nutrizionale. Nell ottica di prevenire la malnutrizione, due aspetti sono da considerare prioritari: la necessità di operare uno screening dei pazienti a rischio e, in questi ultimi, la necessità di stabilire il grado di malnutrizione e di valutare l andamento in risposta alle misure preventive e terapeutiche adottate. Al momento della presa in carico del paziente, può essere, perciò, indicato l utilizzo di un test di screening per quantificare e monitorare lo stato di malnutrizione (10) che sia in grado di identificare in modo semplice e veloce e con elevate sensibilità e specificità i pazienti malnutriti, evitando il ricorso ad altri esami più dispendiosi in termini monetari e di tempo (11). Lo screening nutrizionale dovrebbe essere, quindi, un metodo rapido e semplice, somministrabile a tutti i pazienti all accettazione in ospedale o in un altra istituzione (12). Kalantar-Zadeh et al hanno pubblicato la loro esperienza con il Malnutrition Inflammation Score (MIS), test che comprende 7 componenti del Subjective Global Assessment (SGA) e altri 3 non-sga: l indice di massa corporea (BMI), l albumina sierica e la capacità ferro-legante totale (TIBC) (13). Negli elementi convenzionali del SGA sono compresi: storia medica, assunzione di cibo, sintomi gastrointestinali, capacità funzionale, comorbilità e durata del trattamento dialitico. L esame fisico è costituito da 2 componenti: perdita di grasso sottocutaneo e atrofia muscolare. Ognuna delle 10 componenti del MIS mostra 4 livelli di gravità: da 0 (normale) a 3 (molto grave); la somma di tutte le componenti varia da 0 (normale) a 30 (gravemente malnutrito). Nello studio di riferimento, il punteggio soglia per malnutrizione è stato definito come 6, poiché lo strumento di screening dovrebbe essere in grado di identificare la maggior parte dei pazienti a rischio nutrizionale. In letteratura, il MIS ha mostrato un elevata capacità discriminante di malnutrizione, stato infiammatorio e anemia ed è risultato altamente predittivo di morbilità (numero di ospedalizzazioni) e mortalità (11, 14, 15). Nella Tabella I sono raffigurate le principali differenze tra il MIS e altri test di screening presenti in letteratura, come MNA-SF, NRS e MUST (16). Scopo del nostro lavoro è stato rappresentato dalla somministrazione prospettica del MIS a un gruppo di pazienti in trattamento emodialitico presso la SCUD Nefrologia e Dialisi dell Ospedale Giovanni Bosco di Torino e dalla valutazione degli effetti dell intervento nutrizionale. Tra gli scopi del lavoro si cita quello di coinvolgere in prima persona il personale infermieristico sotto il coordinamento delle dietiste per un approccio integrato al problema. Casistica e metodi La somministrazione del test è avvenuta da parte degli infermieri, dopo un percorso di formazione sotto la guida del servizio di dietologia che ha illustrato le finalità e le modalità dello strumento di screening MIS. Il test è stato somministrato nel corso della seduta dialitica e, prima dell intervista, l infermiere ha spiegato ai pazienti in dettaglio finalità e metodi dell indagine. Il tempo di somministrazione del test è stato mediamente intorno ai 10 minuti. La raccolta delle informazioni è avvenuta su un formato cartaceo e, in un secondo momento, è stata elaborata su supporto informatico. TABELLA I - Variabili relative ai test di screening nutrizionali Variabili MIS MNA-SF NRS MUST Perdita di peso o BMI (o entrambi) Assunzione alimentare Sintomi gastrointestinali Comorbidità Funzionalità fisica Segni di muscoli o perdita di grasso Problemi psicologici Albumina sierica Totale capacità ferro-legante
3 Borgio et al 3 Il MIS è stato somministrato a 220 pazienti in trattamento emodialitico cronico nel periodo compreso tra il Marzo del 2012 e l Agosto del 2014, complessivamente 136 uomini e 84 donne con età media pari a 67.7 ± 14.6 anni (mediana 70). Durante questo periodo, sono stati persi all osservazione 53 pazienti (24.1%) per decesso (evento verificatosi con maggiore frequenza nella fascia d età compresa tra gli 80 e gli 89 anni, come atteso (21/53). Il progetto ha coinvolto un equipe multiprofessionale composta da Nefrologi, Dietisti, Dietologi e Infermieri. Un gruppo ristretto di infermieri è stato coinvolto e formato ad hoc all utilizzo dello strumento da parte del dietista referente della dialisi. In un gruppo di pazienti (78) non è stato possibile somministrare il test per motivi diversi (barriere linguistiche, condizioni cliniche, cognitive e culturali). L analisi statistica è stata eseguita con software STATA 10 e le curve di sopravvivenza sono state calcolate secondo Kaplan-Meier. Risultati Sulla base dello score del MIS, ottenuto alla valutazione iniziale (Marzo 2012), è stato possibile classificare i pazienti in tre gruppi (MIS 1-2-3) in accordo con altre esperienze (17-19). Nel gruppo a basso rischio di malnutrizione (score 0-5, MIS 1), sono rientrati 65 pazienti (45.8%), nel gruppo a rischio intermedio (score 6-10, MIS 2) 60 pazienti (42.3%), mentre 17 pazienti (11.9%) presentavano uno stato di malnutrizione moderata-grave (score 11 MIS 3). I pazienti più anziani anagraficamente e, dal punto di vista dialitico, all inizio dello studio presentano più elevati livelli di MIS score (Tab. II). Nel periodo successivo, il test è stato ripetuto in tutti i pazienti presenti al follow-up con cadenza semestrale. Sulla base dei dati raccolti, è stato possibile eseguire un analisi al termine del periodo di 2 anni di osservazione sulla popolazione campione. Nel gruppo MIS 1 (65 pazienti), 40 (61.5%) sono rimasti stabili, 14 (21.5%) sono passati nella classe MIS 2 e 2 (3.0%) alla classe MIS 3, mentre 9 (13.8%) sono deceduti. Nel gruppo MIS 2 (60 pazienti), in 21 (35%) lo score è rimasto stabile, 10 (16.6%) sono passati a uno score migliore di 1, 5 (8.3%) sono passati a MIS 3 e 24 (40%) sono deceduti. Nel gruppo MIS 3 a elevato rischio di malnutrizione, comprendente 17 pazienti, 4 (23.5%) sono rimasti invariati, 5 (29.4%) TABELLA II - Età media per gradi di score MIS MIS score Età media dei pazienti >10 75 Fig. 1 - Sopravvivenza dei pazienti per gradi di MIS score a inizio osservazione. sono passati a uno score MIS 2 e 8 (47%) sono deceduti. I pazienti classificati con un livello di MIS basso (linea blu, Fig. 1) hanno un tasso di sopravvivenza superiore rispetto ai pazienti con MIS medio-grave (linea rossa e linea verde). L analisi della curva di Kaplan-Meier mostra una differenza significativa tra i pazienti con MIS medio-grave e i pazienti con MIS lieve. In media, i pazienti con un MIS lieve hanno una probabilità di sopravvivenza superiore rispetto ai pazienti con MIS medio-grave di quattro mesi (p ) (Fig. 1). Considerando solo i 17 pazienti con MIS 11 alla prima valutazione, a distanza di 2 anni 8 pazienti sono deceduti, 4 hanno avuto un MIS invariato e 5 sono passati a un valore di MIS con score Non si notano differenze nella sopravvivenza tra i pazienti che hanno mantenuto un MIS stabile e quelli che hanno registrato un miglioramento. Si nota, invece, un significativo maggior rischio di morte per i pazienti che hanno registrato un peggioramento nel valore del MIS >2 punti (Fig. 2). Durante il follow-up sono stati proposti una terapia nutrizionale a tutti i pazienti malnutriti a diversi livelli, un counselling dietistico, supplementi nutrizionali orali o l avvio di una nutrizione parenterale intradialitica. Nel 2012, il 47% dei pazienti ha rifiutato la terapia nutrizionale, il 35% ha integrato la dieta con dei supplementi nutrizionali orali e al 18% è stato proposto un supporto parenterale. Nel 2013, il 36% dei pazienti ha rifiutato la terapia nutrizionale, il 59% ha integrato la dieta con dei supplementi nutrizionali orali e al 5% è stato proposto un supporto parenterale. Nel 2014, il 40% dei pazienti ha rifiutato la terapia nutrizionale, il 56% ha integrato la dieta con dei supplementi nutrizionali orali e al 4% è stato proposto un supporto parenterale. Non sono emerse differente significative di sopravvivenza tra i pazienti che hanno accettato o rifiutato il supporto nutrizionale (Fig. 3). L accettazione del supplemento nutrizionale è stato supe-
4 4 L utilizzo del MIS in dialisi Fig. 2 - Curva di sopravvivenza dei paziente con MIS 11 iniziale rispetto alla variazione del punteggio a distanza di 2 anni. Fig. 3 - Linea rossa: pazienti che hanno accettato il trattamento. Linea blu: pazienti che non hanno accettato il trattamento. catore di rischio di mortalità del paziente in cui lo stato nutrizionale non è buono, in particolare per punteggi >6 e anche per incrementi >2 nel corso dell osservazione. La semplice conferma di questo strumento, che va a integrarsi con altri parametri ematochimici routinari dello stato nutrizionale, ha indubbiamente il vantaggio di mettere a fuoco in modo rapido e semplice i pazienti a rischio, con possibilità di avviare un intervento nutrizionale precoce. È da sottolineare, tuttavia, come, nella nostra esperienza, in molti pazienti il supporto nutrizionale per via orale non sia stato accettato per scarsa palatabilità o per incostanza nei tempi e nelle quantità di consumo, elemento che impedisce un analisi più puntuale e corposa dell effetto dell intervento terapeutico. L approccio nutrizionale dovrà mirare a individuare le situazioni più precoci di rischio, per proporre il trattamento nutrizionale con lo scopo di impedire il peggioramento e di contenere il MIS score <6. In modo abbastanza atteso, i pazienti con valori di MIS più elevato hanno accettato in misura maggiore l intervento terapeutico proposto. Sappiamo che l intervento nutrizionale parenterale nella malnutrizione grave ha degli effetti clinici dibattuti. La nutrizione parenterale intradialitica (NPID) permette di somministrare calorie e proteine nel corso della dialisi, inducendo un significativo aumento della sintesi delle proteine corporee e una riduzione del catabolismo proteico (24, 25), ma il ritmo e il tempo di somministrazione ne limitano certamente l efficacia nel paziente ambulatoriale. Al di là dei risultati non precisamente quantificabili, quello che riteniamo importante è il risvolto strategico e organizzativo che l adozione di uno strumento di screening come il MIS può implicare. Se consideriamo la scarsità delle risorse di personale dietistico a disposizione dei centri dialisi, poter coinvolgere un personale infermieristico motivato e culturalmente attento alla problematica della malnutrizione rappreriore nei pazienti con livelli medi di MIS più elevati per ciascuno degli anni di osservazione ( ). Della popolazione presa in esame 19 pazienti su 220, pari all 8.6%, sono stati trapiantati, con un età media dialitica di 3451 giorni. Discussione I pazienti con insufficienza renale cronica, nei vari stadi della malattia, spesso riducono l intake proteico-calorico per effetto di fattori diversi come l uremia di per sé con il suo effetto anoressizzante e la restrizione dietetico-proteica nella fase predialitica; inoltre, si verifica una perdita di nutrienti durante la seduta dialitica, a fronte dell aumento dei fabbisogni nutrizionali. Come noto, nei pazienti in trattamento dialitico cronico, sono indicati maggiori intake calorici (30-35 kcal/kg/die) e proteici (1.2 g/kg/die) (21-23). In questo ambito, l intervento nutrizionale, quando intrapreso tempestivamente, potrebbe contribuire all incremento dell assunzione degli alimenti e alla prevenzione o al trattamento della malnutrizione attraverso interventi specifici: counselling dietistico, supplementazione nutrizionale orale e nutrizione artificiale di tipo enterale o parenterale intradialitica. Secondo quanto proposto dall International Society of Renal Nutrition and Metabolism (ISRNM), indicatori di un inadeguata nutrizione sono: punteggio allo screening MIS 5, albumina sierica 3.8 g/dl o prealbumina 28 mg/dl, scarso appetito e alimentazione ridotta, apporto proteico stimato <1.2 g/kg/die e calorico <30 Kcal/kg/die e calo ponderale >5% in tre mesi. Nella nostra esperienza, l osservazione di una popolazione di emodializzati a cui è stato somministrato in modo prospettico uno strumento di screening nutrizionale semplice e ripetibile, ci permette di esprimere alcune semplici considerazioni. Come già presente in altri lavori, il MIS si conferma un indi-
5 Borgio et al 5 senta un potenziale strumento di miglioramento della qualità di vita per i pazienti. La conoscenza del MIS costituisce un valore aggiunto al bagaglio professionale dell infermiere di dialisi, tanto più nel momento in cui si instaurano una relazione e un feedback con la dietista e il medico nefrologo. Porre una maggiore attenzione alla malnutrizione per difetto appare fondamentale con il cambiamento della popolazione dialitica che stiamo osservando e, per questo motivo, è importante avere e utilizzare risorse di screening a basso costo. La partecipazione degli infermieri in questo approccio riduce i tempi di risposta che potremmo avere con il solo intervento del dietista. L esperienza del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica e della Dialisi è da considerare molto positiva grazie alla condivisione di un progetto che avvalora il processo multidisciplinare e multiprofessionale. Il passo successivo di questo percorso sarà la costituzione di un percorso articolato secondo l Accademy of Nutrition and Dietetics con l applicazione del Nutrition Care Process (26, 27). Conclusione La prevenzione e il trattamento della malnutrizione sono fondamentali nel paziente emodializzato cronico e si avvalgono dell utilizzo di interventi nutrizionali a più livelli. Al momento attuale, non esistono trial clinici, prospettici e randomizzati con un numero di pazienti adeguato che permetta conclusioni definitive in merito a specifici trattamenti. Uno dei macro-obiettivi nella presa in carico del paziente emodializzato deve, quindi, diventare un maggiore impegno nella prevenzione della malnutrizione grave e del suo peggioramento. Il MIS rappresenta uno strumento di valutazione nutrizionale per i pazienti in emodialisi, ma, dal momento che comprende una valutazione soggettiva, richiede un accurata formazione del personale per garantire risultati coerenti tra diversi esaminatori e tempi diversi. Secondo la nostra esperienza, il MIS si è dimostrato uno strumento di valutazione nutrizionale completo, pratico, riproducibile e specifico per i pazienti in dialisi e oltremodo rapido e semplice da somministrare da parte del personale infermieristico formato ad hoc. Disclosures Si ringraziano il coordinatore infermieristico e gli infermieri della SCUD Nefrologia e Dialisi, Ospedale Giovanni Bosco, Torino. Disclosures Financial support: No financial support was received for this submission. Conflict of interest: The authors have no conflict of interest. Bibliografia 1. Gama-Axelsson T, Heimbürger O, Stenvinkel P, Bárány P, Lindholm B, Qureshi AR. Serum albumin as predictor of nutritional status in patients with ESRD. Clin J Am Soc Nephrol. 2012;7(9): Brunori G. Lo stato nutrizionale nel paziente con malattia renale cronica [Nutritional status of patients with chronic kidney disease]. G Ital Nefrol. 2012;29(Suppl.58):S Cupisti A. Protein-Energy malnutrition in dialysis patients and morbidity/mortality consequence. In: Di Iorio B, Heidland A, Ronco C, Onuigbo M, eds: Hemodialysis, when, how, why. Nova Science Publishers, Inc. New York, USA. 2012; Weiner DE, Tighiouart H, Ladik V, Meyer KB, Zager PG, Johnson DS. Oral intradialytic nutritional supplement use and mortality in hemodialysis patients. Am J Kidney Dis. 2014;63(2): Ikizler TA, Cano NJ, Franch H. Prevention and treatment of protein energy wasting in chronic kidney disease patients: a consensus statement by the International Society of Renal Nutrition and Metabolism. Kidney Int. 2013;84(6): Kadiri Mel M, Nechba RB, Oualim Z. Factors predicting malnutrition in hemodialisys patients. Saudi J Kidney Dis Transpl. 2011;22(4): Toledo FR, Antunes AA, Vannini FC, et al. Validity of malnutrition scores for predicting mortality in chronic hemodialysis patients. Int Urol Nephrol. 2013;45(6): Kalantar-Zadeh K, Ikizler TA. Let Them Eat During Dialysis: An Overlooked Oortunity to Improve Outcomes in Maintenance Hemodialysis Patients. J Ren Nutr. 2013;23(3): Kopple JD. National kidney foundation K/DOQI clinical practice guidelines for nutrition in chronic renal failure. Am J Kidney Dis. 2001;37(1 Suppl. 2):S Bossola M, Muscaritoli M, Tazza L, et al. Malnutrition in hemodialysis patients: what therapy? Am J Kidney Dis. 2005;46: Bossola M, Tazza L, Vulpio C, et al. La malnutrizione nel paziente in emodialisi cronica: prevalenza, patogenesi, terapia. [Malnutrition in patients on chronic hemodialysis: prevalence, pathogenesis, and treatment]. G Ital Nefrol. 2009;26(2): ESPEN Guidelines for Nutrition Screening Kalantar-Zadeh K, Kopple JD, Block G, Humphreys MH. A malnutrition-inflammation score is correlated with morbidity and mortality in maintenance hemodialysis patients. Am J Kidney Dis. 2001;38: Bonanni A, Mannucci I, Verzola D, et al. Protein-energy wasting and mortality in chronic kidney disease. Int J Environ Res Public Health. 2011;8(5): Rambod M, Bross R, Zitterkoph J, et al. Association of malnutrition-inflammation score with quality of life and mortality in hemodialisys patients: a 5-year prospective cohort study. Am J Kidney Dis. 2009;53(2): Kalantar-Zadeh K, Kopple JD, Humphreys MH, Block G. Comparing outcome predictability of markers of malnutritioninflammation complex sydrome in hemodialysis patients. Nephrol Dial Transplant. 2004;19: Stevinkel P, Heimbürger O, Lindholm B, Kaysen GA, Bergström J. Are there two types of malnutrition in chronic renal failure? Evidence for relationship between malnutrition, inflammation and atherosclerosis (MIA syndrome). Nephrol Dial Transplant. 2000;15: Kalanthar-Zadeh K, Kopple J, Block G, Humphreis M. A Malnutrition- Inflammation Score is correlated with morbidity and mortality in maintenance haemodialysis patients. Am J Kidney Dis. 2001;38(6): Casey J, Johnson V, McClelland P. The relationship between interdialytic weight gain and patient compliance. A single
6 6 L utilizzo del MIS in dialisi centred cohort study (n = 21). EDTNA ERCA J. 2001;27(4): Toigo G, Aparicio M, Attman PO, et al. Expert working group report on nutrition in adult patients with renal insufficiency (Part 2 of 2). Clin Nutr. 2000;19(4): ASPEN Board of Directors and the Clinical Guidelines Task Force. Guidelines for the use of parenteral and enteral nutrition in adult and pediatric patients. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2002;26(Suppl. 1):1SA-138SA. 22. K/DOQI, National Kidney Foundation. Clinical practice guidelines for chronic renal failure. Am J Kidney Dis. 2000;35 (Suppl. 2):S Toigo G, Aparicio M, Attman PO, et al. Expert Working Group report on nutrition in adult patients with renal insufficiency (part 1 of 2). Clin Nutr. 2000;19(3): Pupim LB, Flakoll PJ, Brouillette JR, Levenhagen DK, Hakim RM, Ikizler TA. Intradialytic parenteral nutrition improves protein and energy homeostasis in chronic hemodialysis patients. J Clin Invest. 2002;110: Pupim LB, Flakoll PJ, Ikizler TA. Nutritional supplementation acutely increases albumin fractional synthetic rate in chronic hemodialysis patients. J Am Soc Nephrol. 2004;15: Masini ML, Bedogni G, Cecchetto G. Il processo assistenziale della malnutrizione in ospedale. Collana ANDID Ed. Universo. I a Edizione 2011, Roma. 27. Manuale ANDID, International Dietetics and Nutrition Terminology. Un linguaggio condiviso per la pratica professionale. Italgraf s.r.l. I a edizione, Febbraio. 2014, Rubiera (RE).
La dieta in terapia conservativa. La dieta in terapia conservativa: rassegna dell evidenza. La dieta ipoproteica nell era dell EBM
La dieta in terapia conservativa La dieta in terapia conservativa: rassegna dell evidenza Giorgio Bedogni Unità Fegato e Nutrizione, Centro Studi Fegato, Basovizza Rallentare la progressione dell insufficienza
Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura.
Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura. Dr.ssa Elena Bandieri Referente Formazione Aziendale in Cure palliative Usl Modena 18, Dicembre, 2010 Hotel
Anziani e rischio nutrizionale
Firenze, 5 ottobre 2011 Anziani e rischio nutrizionale Fattori fisiologici Fattori patologici PREVALENZA MALNUTRIZIONE PROTEICO-ENERGETICA PER DIFETTO FINO A 85% Fattori socio-economici Fattori psicologici
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
PERDITA DI AMINOACIDI NEL CORSO DI TERAPIA EMODIALITICA EXTRACORPOREA
G Ital Nefrol 2011; 28 (1): 26-31 RASSEGNA PERDITA DI AMINOACIDI NEL CORSO DI TERAPIA EMODIALITICA EXTRACORPOREA Silvio Borrelli, Luca De Nicola, Adelia Sagliocca, Maria Elena Liberti, Sara Santangelo,
PEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA
PEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA La Fibrosi Cistica come modello Marco Cipolli, Ciro D Orazio Centro Fibrosi Cistica Azienda Ospedaliera di Verona Verona, 27 ottobre 2000 FIBROSI CISTICA La piu
Aspetti nutrizionali: Sarcopenia e prevenzione della perdita di massa magra
Aspetti nutrizionali: Sarcopenia e prevenzione della perdita di massa magra Luca Busetto Dipartimento di Medicina - DIMED Università degli Studi di Padova Centro per lo Studio e il Trattamento Integrato
Domanda. L approccio interprofessionale in sanità: razionale ed evidenze. Programma. Programma
Domanda L approccio interprofessionale in sanità: razionale ed evidenze Perché è necessario un approccio interprofessionale in sanità? Giorgio Bedogni Unità di Epidemiologia Clinica Centro Studi Fegato
La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE
La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE Pietro Vecchiarelli U.O.C. Rianimazione Ospedale Belcolle- AUSL Viterbo Viterbo 1 La Malnutrizione ha un impatto
Il danno renale acuto nel paziente con nefropa1a cronica
ACUTE KIDNEY INJURY (AKI): attualità e controversie Roma, 19 Maggio 2011 Il danno renale acuto nel paziente con nefropa1a cronica Giovanni Gambaro UOC Nefrologia e Dialisi Complesso Integrato Columbus-
REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA
REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA PROCEDURA DI SCREENING DELLA MALNUTRIZIONE PER PAZIENTI ADULTI OSPEDALIZZATI Premessa All ammissione in ospedale
La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio
Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale
L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE. Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO
L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO MALNUTRIZIONE E DEFINITA COME QUALSIASI DISORDINE DELLO STATO NUTRIZIONALE,INCLUSI DISORDINI
SLA I COMPITI DEL NUTRIZIONISTA
Palace Hotel Como 19 ottobre 2012 Comobrain 2012 4 Edizione SLA I COMPITI DEL NUTRIZIONISTA Dr Anna Toldi Medico Nutrizionista Responsabile del Servizio di Dietetica e Nutrizione clinica Ospedale Valduce
NUOVE STRATEGIE PER COMBATTERE LA MALNUTRIZIONE OSPEDALIERA: L ESPERIENZA DELL OSPEDALE L. SACCO DI MILANO
NUOVE STRATEGIE PER COMBATTERE LA MALNUTRIZIONE OSPEDALIERA: L ESPERIENZA DELL OSPEDALE L. SACCO DI MILANO Fulvio Muzio Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica A.O. Polo Universitario L. Sacco - Milano
La salute degli anziani: aspetti epidemiologici
La salute degli anziani: aspetti epidemiologici Giorgi Daniela Dipartimento di Prevenzione - S.C. Epidemiologia e Screening ASL 2 Lucca Residenti in Toscana al 1/1/2012 3.749.813 (Istat) (m 48%, f 52%)
FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà
FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza
Sistemi di analisi. BCM - Body Composition Monitor Innovazione per un miglior outcome dei pazienti in dialisi
Sistemi di analisi BCM - Body Composition Monitor Innovazione per un miglior outcome dei pazienti in dialisi Cardioprotective Haemodialysis BCM - Body Composition Monitor Nonostante i significativi progressi
MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE NELLA PRATICA CLINICA
MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE NELLA PRATICA CLINICA Andrea MAGNANO Dirigente Nefrologo UOC Medicina Interna Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro Azienda USL di Parma DEFINIZIONE THE
La malnutrizione nell anziano
Focus on La malnutrizione nell anziano Elena Agnello, Maria Luisa Amerio * * Direttore SC di Dietetica e Nutrizione Clinica, Ospedale Cardinal Massaia Asti, ASL AT Definizione ed epidemiologia della malnutrizione
Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano. Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita
Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita OBIETTIVI Conoscere la reale dimensione epidemiologica
La malnutrizione nell anziano: la gestione e il trattamento. Dott.ssa Monica Pivari Ospedale San Paolo Savona S.C. Medicina Interna 2
La malnutrizione nell anziano: la gestione e il trattamento Dott.ssa Monica Pivari Ospedale San Paolo Savona S.C. Medicina Interna 2 Anziano Per la biologia e la medicina è anziano chi ha raggiunto un
Calcolare l altezza dalla lunghezza dell avambraccio BAPEN
Calcolare l altezza dalla lunghezza dell avambraccio BAPEN Calcolare l altezza dalla distanza ginocchio - tallone BAPEN MUST e BMI Step 1 Score Range BMI Categoria di peso Significato 2 < 18,5 Sottopeso
Integrazione e supplementazione
Invecchiamento e Malnutrizione Integrazione e supplementazione Le manifestazioni tipiche dell invecchiamento sono il risultato di una delicata interazione tra geni e ambiente. I fattori ambientali sui
Stefano Goldwurm Medical geneticist Centro Parkinson - Parkinson Institute Istituti Clinici di Perfezionamento-Milan neurodegenerative diseases,
Stefano Goldwurm Medical geneticist Centro Parkinson - Parkinson Institute Istituti Clinici di Perfezionamento-Milan neurodegenerative diseases, movement disorders, Parkinson disease 1- genetic counselling
Monitoring healthcare in Regione Liguria
Regione Liguria Monitoring healthcare in Regione Liguria One Conference - Turin, may 30 th 2012 Piergiulio Maryni The strategy Three-year plan for the Ligurian Information Society Healthcare Section Defines
WORKSHOP Torino 28 marzo 2006
WORKSHOP Torino 28 marzo 2006 Programma Regionale di Screening per il Cervicocarcinoma Il Ginecologo e lo Screening: prime esperienze del Gruppo di Peer Review G. Maina e Gruppo di Lavoro Unità Operativa
Bruno Meduri. Radioterapia Oncologica - A.O.U. Policlinico di Modena. Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica
Bruno Meduri Radioterapia Oncologica - A.O.U. Policlinico di Modena Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica Follow up condiviso Il follow-up attivo della donna trattata è parte integrante del
Pio Albergo Trivulzio - Milano
Linee di Indirizzo ASL Milano per la Prevenzione della Malnutrizione Clinica: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Milano, 1 dicembre 2010 Pio Albergo Trivulzio - Milano ANNA CRIPPA UOS Dietologia e Nutrizione Clinica
L elettrocardiogramma nello studio di Medicina Generale. Giugliano Roberto
L elettrocardiogramma nello studio di Medicina Generale Giugliano Roberto L'elettrocardiogramma L'elettrocardiogramma (ECG) e' la registrazione e la riproduzione grafica dell'attivita' elettrica del cuore
DIETA IPOPROTEICA E STATO NUTRIZIONALE
GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA / ANNO 25 S-42, 2008 / PP. S39-S44 RASSEGNA DIETA IPOPROTEICA E STATO NUTRIZIONALE A. Filippini Centro di Riferimento Regionale di Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Giacomo,
Sinossi dei disegni di studio
Sinossi dei disegni di studio di intervento osservazionali serie di casi trasversale ecologici individuali quasisperimentali sperimentali (RCT) coorte caso-controllo Studi caso-controllo Il punto di partenza
STILE DI VITA ED OBESITA 3 IL PESO DELLA VITA BIB : per chi e quali sono i problemi che Il paziente deve affrontare
STILE DI VITA ED OBESITA 3 IL PESO DELLA VITA BIB : per chi e quali sono i problemi che Il paziente deve affrontare 08 Maggio 2010 Dott.ssa Veronica Iori Endoscopia Digestiva-ASMN INDICAZIONI AL POSIZIONAMENTO
MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA 2014 : NUOVI FARMACI = NUOVI PERCORSI? Rino Migliacci
MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA 2014 : NUOVI FARMACI = NUOVI PERCORSI? Rino Migliacci Choice of Initial Anticoagulant Regimen in Patients With Proximal DVT In patients with acute DVT of the leg, we
Sindrome Metabolica e NAFLD: è solo alimentazione?
Sindrome Metabolica e NAFLD: è solo alimentazione? Sabato 27 febbraio 2016 Fabrizio Comisi Obesità Introduzione Introduzione Valori di cut off 0-24 mesi (Rapporto peso/lunghezza) Sovrappeso: 85 centile
Criteri di appropriatezza diagnosticoterapeutica RADIOTERAPIA. prof Giampaolo Biti Università di Firenze
Criteri di appropriatezza diagnosticoterapeutica in oncologia RADIOTERAPIA prof Giampaolo Biti Università di Firenze DEFINIZIONE Appropriatezza Capacità di assicurare, utilizzando le risorse disponibili
Fax dell Ufficio 0426940452 E-mail istituzionale r.palmieri@ulss19adria.veneto.it
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Palmieri Rosa Data di Nascita 20-08-1963 Qualifica Dirigente Medico Amministrazione ASL 19 Adria (RO) Incarico Attuale -Dirigente Medico Internista -Specialista
L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO
L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE CHIRURGICO:MISURE PREVENTIVE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO Dietista
BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA
31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI Riva del Garda 14,16 novembre 2012 INFERMIERI E QUALITA DI VITA IN AREA CRITICA Competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, Relazioni, politica, diritti, etica,
COMPLIANCE ALLA DIETA NELL INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)
GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA / ANNO 25 N. S-42, 2008 / PP. S45-S49 RASSEGNA COMPLIANCE ALLA DIETA NELL INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) V. Bellizzi 1, G. Bedogni 2, G. Quintaliani 3 1 Unità Operativa
L INFERMIERE NELLA GESTIONE E PREVENZIONE DELLA MALNUTRIZIONE
L INFERMIERE NELLA GESTIONE E PREVENZIONE DELLA MALNUTRIZIONE CONGRESSO REGIONALE ANIMO MARCHE Civitanova Marche, 31 maggio 2013 INF. ELISABETTA SANTINI U.O. NUTRIZIONE ARTIFICIALE Cos è la malnutrizione
MALNUTRIZIONE. MALNUTRIZIONE non significa mangiare poco, bensì. rappresenta uno stato patologico che si stabilisce
Deborah Taddio Dietista ASL CN1 Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione MALNUTRIZIONE MALNUTRIZIONE non significa mangiare poco, bensì rappresenta uno stato patologico che si stabilisce quando non vengono
Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA
Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione
Grandi Insufficienze d organo end stage : cure intensive e/o cure palliative?
Sabato 4 Ottobre 2014 Aula Magna Nuovo Arcispedale S. Anna Cona, Ferrara Grandi Insufficienze d organo end stage : cure intensive e/o cure palliative? Dott.ssa Alda Storari Unità operativa di Nefrologia
mauro.magno@libero.it Dal 19/12/2001 al 30/04/2013 ASL TA Viale Virgilio 31 -TARANTO Ospedale SS. Annunziata Taranto Dirigente Medico di Ruolo
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo MAGNO MAURO VIA FORTUNATO 11, 74121 TARANTO Telefono 099-77797075 Fax 099-4585493 E-mail mauro.magno@libero.it Nazionalità
La MaCro per il monitoraggio, la governance e la valutazione delle Cure Primarie. Le Famiglie Professionali: Nefrologia
La MaCro per il monitoraggio, la governance e la valutazione delle Cure Primarie Le Famiglie Professionali: Nefrologia Il punto L utilizzo dei dati amministrativi per l identificazione degli assistiti
INCONTINENZA URINARIA
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita
IDPN. Dr.ssa Maria Antonietta Perniola Taranto
IDPN Dr.ssa Maria Antonietta Perniola Taranto La malnutrizione Ä una condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell organismo conseguente allo squilibrio tra fabbisogni, introiti
Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze)
Trombocitemia essenziale Paola Guglielmelli (Firenze) Incidenza: 1 per 100.000 ab/anno Prevalenza: 10 40 per 100.000 Aumentata conta piastrinica (> 450 x 109/L) Storia naturale della TE Neoplasia mieloproliferativa
La vitamina B12 nei prodotti lattiero caseari
La vitamina B12 nei prodotti lattiero caseari Caratteristiche Importanza nella nutrizione umana Fonti Studio in ricotta da siero di mozzarella G.Pagliuca 30 aprile 2015 La vitamina B12 Importante composto
IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
MARCO DE ROBERTIS CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. ISTRUZIONE E FORMAZIONE Pubblicazioni su riviste internazionali:
MARCO DE ROBERTIS CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome DE ROBERTIS, Marco Residenza Via Cesare Pavese, 19/21 63822 Porto San Giorgio (FM), Italia Cellulare (+ 39) 320.5742382 Telefono (+ 39) 0734.673965
Andrea Stimamiglio IL PROBLEMA DEL DEFICIT COGNITIVO NEL MEZZO DELLE COMORBIDITA INTERNISTICHE
Andrea Stimamiglio IL PROBLEMA DEL DEFICIT COGNITIVO NEL MEZZO DELLE COMORBIDITA INTERNISTICHE Comorbidità Con il termine di comorbidità si intende la presenza contemporanea nella stessa persona di più
IL NODULO ALLA MAMMELLA
IL NODULO ALLA MAMMELLA SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE 18.04.2012 Giancarlo Bisagni Dipartimento di Oncologia SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA AZIENDA OSPEDALIERA
IL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
COMPLIANCE ALLA DIETA SENZA GLUTINE: QUALI EVIDENZE DAGLI STUDI FINORA CONDOTTI?
COMPLIANCE ALLA DIETA SENZA GLUTINE: QUALI EVIDENZE DAGLI STUDI FINORA CONDOTTI? Firenze, 31 marzo 2012 Francesco Valitutti UOC Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria
Dimensioni del problema
SIMPOSIO La stipsi severa: attualità terapeutiche Dimensioni del problema Stefano Tardivo Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità Università degli Studi di Verona FC (FUNCTIONAL CONSTIPATION)
POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA
libro:layout 1 21-10-2010 15:06 Pagina 49 POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E CLINICA M. L. Amerio, D. Domeniconi in collaborazione con la Rete dei Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica
Molte informazioni Insufficienza renale e diabete Maurizio Gallieni
Insufficienza renale e diabete Molte informazioni Maurizio Gallieni U.O. Nefrologia e Dialisi A.O. Ospedale San Carlo Borromeo, Milano Medscape 21/9/2012 ASN September 2012 examine the relationship of
SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO
SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO LA MALNUTRIZIONE LE CAUSE LE CONSEGUENZE COS È COME CONTRASTARLA COS È LA MALNUTRIZIONE? La malnutrizione è un alterazione
AUDIT CLINICO E REPORT INDICATORI SU GESTIONE DEL PAZIENTE CON NODULO TIROIDEO/CERVICALE TRA MMG E SPECIALISTI
AUDIT CLINICO E REPORT INDICATORI SU GESTIONE DEL PAZIENTE CON NODULO TIROIDEO/CERVICALE TRA MMG E SPECIALISTI Dr.ssa Margherita Rizzato e Dr. Francesco Rocco CRITERI DI PRIORITÀ - il nodulo tiroideo è
PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata) Elaborato da: Delalio Alessia Guzza Lucia Resinelli Vilma Sandrini Massimo
PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata) Elaborato da: Delalio Alessia Guzza Lucia Resinelli Vilma Sandrini Massimo Malattia Renale Cronica Stadiazione Stadio Descrizione VFG (ml/min/1.73
On behalf of the Toxicity Project Group of AIRO Lazio-Abruzzo-Molise
Analisi della gestione delle tossicità indotte da RT attraverso un modello di consenso condiviso A. Ciabattoni, R. D Angelillo, S. Arcangeli, A. Corbosiero, V. De Sanctis, G. Mazzarella, M. Carcaterra,
IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO 1 Cosa ci insegna il caso 1. Interdipendenze pubblico-privato: Il ruolo
Alimenti Funzionali. Convegno Associazione Dossetti I Valori - 23/05/08
Alimenti Funzionali Convegno Associazione Dossetti I Valori - 23/05/08 Background All interno delle società avanzate, siamo giunti ad una nuova frontiera della scienza nutrizionale; Da CONCETTO DI NUTRIZIONE
SIT Sistema Informativo Trapianti
VII SESSIONE I risultati dei trapianti risultano uniformi in Italia ma ogni regione ha sviluppato modelli organizzativi diversi e centri di trapianto eterogenei per caratteristiche e volumi di attività:
Percorso assistenziale del paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del Nefrologo
Percorso assistenziale del paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del Nefrologo Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009 Marco Ricardi UO Nefrologia e Dialisi Ospedale Guglielmo da
LA MALNUTRIZIONE COME FATTORE DI RISCHIO: PROPOSTA DI APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA
LA MALNUTRIZIONE COME FATTORE DI RISCHIO: PROPOSTA DI APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA L. PIRONI Clinica Medica I, Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia, Università Di Bologna, Policlinico
IL CASO DI TORINO NORD, L OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DI TORINO NORD, L OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO Cosa ci insegna il caso Quali modalità organizzative sono state
Obiettivo ALIMENTAZIONE E NEFROPATIA DIABETICA. Programma. Programma
Obiettivo ALIMENTAZIONE E NEFROPATIA DIABETICA Discutere l evidenza relativa al trattamento nutrizionale del diabete e della nefropatia diabetica Giorgio Bedogni Unità di Epidemiologia Clinica Centro Studi
Alimentazione. Dieta mediterranea e accenni Dieta zona
Alimentazione Dieta mediterranea e accenni Dieta zona Doppia piramide alimentare Stile di vita responsabile Il modello della Doppia Piramide : alimentazione sana per le persone, sostenibile per il Pianeta,
ProSure. Miglioriamo la compliance al trattamento radiochemioterapico. 5 gusti per migliorare la compliance dei pazienti NUOVO NUOVO
Affi anca al piano terapeutico, per raggiungere il traguardo Nei soggetti con perdita di peso involontaria indotta da neoplasia, il supporto nutrizionale Prosure, con la sua formulazione unica e specifi
CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI
CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI 1.1 Il digiuno Prima di affrontare il capitolo dedicato alla malnutrizione calorico-proteica è bene focalizzare l attenzione sul digiuno e sul suo ruolo nel condizionare la
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
Outcome assistenziali. Il Governo Assistenziale: una risposta alle esigenze della sanità che cambia?
I Congresso Internazionale Il Governo Assistenziale: una risposta alle esigenze della sanità che cambia?, soddisfazione dei professionisti e governo assistenziale 13 novembre 2007 1 2 1 OBIETTIVO dello
Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud
Centro Clinico Dipendenze Patologiche Direttore: dott. Clara Baldassarre Centro Giusy INFORMAIDS Referente Dott. Maria Lanzara Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato:
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA PERCHE UNA DIETA E QUALE DIETA?
TOPICS IN CLINICAL NUTRITION Stresa, 25-27 settembre 2014 INSUFFICIENZA RENALE CRONICA PERCHE UNA DIETA E QUALE DIETA? Fulvia Protta SCDO di Dietetica e Nutrizione Clinica A.O.U. Maggiore delle Carità
INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE
INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE Pasquale Mosella Presidente AssoDiagnostici Roma, 16 aprile 2015 IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE IN ITALIA Numero Totale di posti letto * 242.299 Posti per
Angelo Maurizio Clerici U.O.C. Neurologia Direttore Prof. Giorgio Bono Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi Università degli Studi dell Insubria
Angelo Maurizio Clerici U.O.C. Neurologia Direttore Prof. Giorgio Bono Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi Università degli Studi dell Insubria Disease Oriented-Therapy (if available) Primarily life-prolongation
Il sottoscritto Dott. Corrado Franco nato a Caulonia (RC) i1 02-03- 1953 e residente a
Il sottoscritto Dott. Corrado Franco nato a Caulonia (RC) i1 02-03- 1953 e residente a Locri(RC) in via Garibaldi n 166, Telefono 0964399393 cell. 3395854939 ab.096421674. Ai fini dell'aggiornamento dei
L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali. Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma
L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma Disabilità e malnutrizione Limitazioni funzionali frequenti nell anziano sono associate
SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ
CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti
(a) la fase della prevenzione
(a) la fase della prevenzione sua L del Team della a) richiesta visita per sintomi collegati b) controlli clinici a seguito altra patologia Accesso al Pronto Soccorso Individua tipologia pazienti Elenco
Dott. F. Conte (Milano) Le novità in nefrologia e dialisi del 2015
Dott. F. Conte (Milano) Le novità in nefrologia e dialisi del 2015 Milano 30 novembre 2015 Lo stato nutrizionale è una dei punti di maggiore importanza da considerare nei pazienti con malattia renale cronica
Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari
Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo
Dietista Anna Battistin Dipartimento A.I.S. per la Salute della Donna e del Bambino - Azienda Ospedaliera di Padova
NUTRIZIONE ENTERALE NEL BAMBINO CRITICO 13 novembre 2014 Dietista Anna Battistin LA REALTA PEDIATRICA I pazienti pediatrici rappresentano una popolazione particolarmente vulnerabile, con specifiche necessità
PROGETTO parte di Programma Strategico
ALLEGATO B1 PROGETTO parte di Programma Strategico FORM 1 FORM 1 General information about the project INSTITUTION PRESENTING THE STRATEGIC PROGRAM (DESTINATARIO ISTITUZIONALE PROPONENTE): TITLE OF THE
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. cornaglia maria rita Data di nascita 03/05/1957 coordinatrice infermieristica Amministrazione ASL TO 4
INFORMAZIONI PERSONALI Nome cornaglia maria rita Data di nascita 03/05/1957 Qualifica coordinatrice infermieristica Amministrazione ASL TO 4 Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Posizione Organizzativa
Ruolo della Dieta Ipoproteica nella Progressione della Malattia Renale Cronica Benefici e Limiti. Francesco F. Morbiato SIMPeSV
Ruolo della Dieta Ipoproteica nella Progressione della Malattia Renale Cronica Benefici e Limiti Francesco F. Morbiato SIMPeSV Contenuto prevalenza della malattia renale cronica e fattori che ne influenzano
Accrescimento e composizione corporea nel prematuro
Accrescimento e composizione corporea nel prematuro Lorella Giannì U.O. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale Direttore Prof. Fabio Mosca Fondazione Cà Granda Ospedale Policlinico Università degli
Aggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa idrofila, Farmacocinetica e legame alle proteine
Le differenze dell'insulina detemir rispetto all'insulina naturale sono la scomparsa del residuo aminoacido Aggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa
Epidemiologia CKD: situazione attuale. Vincenzo Bellizzi
Epidemiologia CKD: situazione attuale Vincenzo Bellizzi Nuovi pazienti con IRC all anno anno La maggioranza relativa del Campione, il 43% del totale, riceve ogni anno all ambulatorio meno di 50 nuovi pazienti
rossigrasso@libero.it medica turistica - ASP DI PALERMO - medico di continuità assistenziale guardia medica turistica - ASP DI PALERMO
INFORMAZIONI PERSONALI Nome grasso rossella Data di nascita 08/02/1958 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASP DI Dirigente ASL I fascia - Dipartimento medicina
Dott. Stefano Zucchini
L organizzazione dei centri diabetologici pediatrici regionali Giornata Nazionale della Diabesità Promossa dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica Dott. Stefano Zucchini Centro
SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA
SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA Controversie sullo screening mammografico: pro e contro Edda Simoncini Breast Unit A.O.Spedali Civili Brescia Spedali Civili di Brescia Azienda Ospedaliera
Esame delle urine : un percorso condiviso tra la Patologia Clinica e la Microbiologia
Esame delle urine : un percorso condiviso tra la Patologia Clinica e la Microbiologia Dott. Antonio Conti 3000 2500 2013 Campioni urinari 2000 1500 1000 500 Positivi pz Ambulatoriali : 19.4 % Positivi
L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente
L importanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una guida per il paziente 1 Che cos è la Sclerosi Laterale Amiotrofica? La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa
Risk factors for deaths
App per il consumatore: la nuova frontiera dell etichettatura Prof. Alessandro Casini Nutrizione Clinica, AOUCareggi Università di Firenze Risk factors for deaths Prevalence of overweight (BMI>25 kg/m
Qual è il momento nel quale un malato può essere definito alla fine della vita? ( Il problema del denominatore )
Qual è il momento nel quale un malato può essere definito alla fine della vita? ( Il problema del denominatore ) 1. L imminenza della morte 2. Le preferenze e le aspettative del paziente 3. La gravità
La malnutrizione in ospedale. Angelo Campanozzi Clinica Pediatrica Università degli Studi di Foggia
La malnutrizione in ospedale Angelo Campanozzi Clinica Pediatrica Università degli Studi di Foggia Di tutti i mali è il nutrimento il rimedio migliore Ippocrate (460 377 a.c.) MALNUTRIZIONE Alterato stato