Piano Marketing Strategico e Sostenibile. Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro

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1 Piano Marketing Strategico e Sostenibile Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro

2 Il Piano Marketing Strategico e Sostenibile del Consorzio BIM Taloro è stato redatto da Riccardo Pusceddu, Eloisa Loria e Giampaolo Bruno. Hanno collaborato all attività di ricerca dati e animazione locale Maria Cristina Moro, Dalila Danna, Silvia Mattei e Giuseppina Mureddu. Si ringraziano per la partecipazione il Consorzio BIM Taloro, la CCIAA di Nuoro, le Amministrazioni Comunali di Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara, e gli operatori economici del territorio. Maggio

3 Sommario Introduzione Metodologia per la definizione del piano marketing strategico sostenibile Analisi di contesto del Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro Territorio Ambiente Popolazione Viabilità e infrastrutture territoriali La qualità della vita nel territorio del BIM Taloro Capacità di spesa Qualità ambientale Servizi di pubblica sicurezza Sanità Istruzione formazione Aggregazione sociale Sistema economico del Consorzio BIM Taloro Tessuto produttivo Agricoltura Agroindustria Artigianato Focus sul turismo Offerta turistica d ambito Domanda attuale La domanda turistica attuale nel territorio del BIM Taloro Percezione dei mercati Strategia programmatica Albero dei problemi Quadro logico e indicatori di risultato Macro proposte progettuali Fund Raising Cronoprogramma Conclusioni Fonti documentali

4 Introduzione Il presente Piano di Marketing Strategico e Sostenibile (d ora in avanti PMSS) costituisce un nuovo strumento programmatico fortemente voluto dal Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro, ed è stato concepito, sviluppato e realizzato seguendo la direttrice definita dalla mission consortile del BIM Taloro di favorire il progresso economico, sociale ed ambientale della popolazione residente nei comuni consorziati. La mission del BIM trova materialmente attuazione grazie anche ad alcune lodevoli progettualità 1 sui temi della salvaguardia dell ambiente e sensibilizzazione ambientale, di valorizzazione di beni storico-culturali, delle produzioni agroalimentari locali e degli attrattori locali, etc., che costituiscono un primo passo verso lo sviluppo socioeconomico dei territori. La volontà di proseguire tale percorso di sviluppo incentrato sui principi dell ecosostenibilità deve continuare, consolidando quindi le intenzioni con la redazione di un progetto strutturato di sviluppo integrato delle risorse (culturali, ambientali, produttive, etc.) presenti nell ambito del Consorzio BIM Taloro, tutte dalle grandi potenzialità ancora inespresse. Ciò sarà possibile attraverso l applicazione di concetti e metodologie di marketing all avanguardia e già in uso in altri settori più evoluti; ecco perché la scelta del metodo da perseguire per la redazione del piano risulta essere centrale, affinché le proposte che ne emergeranno siano poi realmente realizzabili. Ecco dunque il perché di un PMSS dove il termine Sostenibile racchiude i tre concetti: Economico in grado di essere sostenuto dalla capacità di investimento dei territori di origine (pubblica o privata), meglio ancora se in partenariato, con una condivisione unanime della vision programmatica; Sociale ideato pensando contemporaneamente alle popolazioni locali (abitanti) che vivono tutti i giorni sui territori e per coloro che sono soltanto di passaggio (turisti e escursionisti); i locali dovranno trarre i maggiori benefici possibili, ricomprendendo tra questi tutte le forme di imprenditorialità presenti sui territori, con le quali il piano è stato condiviso; Ambientale ossia a ridotto impatto sull ambiente, con l intento di ridurre progressivamente tale impatto attraverso l incentivazione di norme e abitudini al Risparmio, al Recupero e Riciclo delle risorse disponibili. 1 Innumerevoli sono stati i progetti conclusi dal BIM Taloro come capofila o in associazione con altri enti che hanno contribuito allo sviluppo socioeconomico dei territori, tra questi vengono riportati di seguito solo alcuni: l EcoBIMballaggi, per l incentivazione di comportamenti ecologicamente responsabili degli Enti Pubblici che siano di esempio per cittadini, consumatori e commercianti; l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per i consumi energetici nelle strutture pubbliche; il risanamento e la depurazione delle acque del BIM Taloro mediante completamento del Maxi Depuratore; Sas Domos de Asu ristrutturazione e adeguamento dei locali adibiti alla produzione e trasformazione del Fiore Sardo. -4-

5 Come ogni buon progetto programmatico di sviluppo territoriale è da subito risultata essenziale la ricerca del consenso delle popolazioni locali anche attraverso il coinvolgimento e il supporto attivo di queste ultime. Sequenza logica del Piano Marketing Strategico Sostenibile del Consorzio BIM Taloro Analisi Progettazione Realizzazione Monitoraggio Schema 1 1. Metodologia per la definizione del piano marketing strategico sostenibile Fase 1 Analisi desk Il primo step di lavoro consiste nell effettuare un analisi conoscitiva del territorio nella sua totalità, attraverso l acquisizione della documentazione già esistente e la raccolta dei dati sulle caratteristiche fisiche (paesaggistico-ambientali), gestionali (burocratico-amministrative) e sulla realtà socio-economica (andamento socio-demografico e macro dati del tessuto produttivo) del territorio del BIM Taloro. -5-

6 Fase 2 - Analisi sul campo La fase 2 ha riguardato il sistema delle imprese e dei beni-attrattori: strutture e servizi turistici, aziende agricole, strutture museali, beni archeologici e ambientali. Le interviste telefoniche sono invece state somministrate alle imprese dell agroindustria e dell artigianato. Queste due attività di analisi (desk e sul campo) hanno consentito di fotografare alcuni specifici comparti economici e il sistema dei beni territoriali, comprendendone l effettivo valore e le potenzialità di sviluppo, sulla base delle criticità rilevate sul campo e indicate dagli operatori economici. Fase 3 - Definizione degli obiettivi e delle strategie Facendo ricorso a specifiche tecniche analitiche, quali l analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats punti di forza debolezze opportunità minacce) e l albero dei problemi viene analizzato il contesto attuale di riferimento, i soggetti coinvolti, i finanziamenti disponibili, i programmi e i progetti in atto o in via di predisposizione. Questa terza fase di lavoro è centrata sulla definizione degli obiettivi e delle strategie programmatiche individuate durante la fase preliminare sopra descritta. Più specificamente, attraverso la formulazione di un quadro logico vengono definite le linee guida strategiche e gli obiettivi di breve (0-3 anni) e medio-lungo termine (3-5) che costituiscono punti di riferimento condivisi dal BIM Taloro e dalle popolazioni locali. Fase 4 - Stesura del PMSS BIM Taloro Dalle strategie e dagli obiettivi individuati in precedenza deriva la pianificazione delle attività e il raggiungimento dei risultati attesi. Il presente piano di azioni si integra con le progettualità già definite dalle programmazione dei singoli Enti competenti nel territorio (Comuni, GAL, Provincia, Comunità Montane, etc.). Dopo aver proceduto con il censimento di tutti i beni e le risorse del territorio (materiali e immateriali), il piano attraverso la definizione del quadro logico fissa l obiettivo generale, i relativi obiettivi specifici, i risultati attesi e le attività necessarie per il loro raggiungimento. Il piano determina quindi le macro proposte progettuali da attuare per perseguire uno sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio del BIM Taloro, massimamente condiviso dalle popolazioni locali. -6-

7 Fase 5 - Implementazione degli interventi Si evidenzia che al fine di implementare le proposte progettuali definite dal PMSS, occorre necessariamente procedere con la stesura di un piano operativo condivisa da tutti gli attori locali. Al fine di definire nel brevissimo periodo (0-1 anni) un offerta di qualità (itinerari per prodotto specifico) vendibile sul mercato, sarà opportuno integrare le eccellenze imprenditoriali già esistenti nel territorio e gli attrattori immediatamente fruibili. Offerta questa che sarà poi integrata con il successivo inserimento degli operatori inizialmente meno performanti, che nel tempo miglioreranno qualitativamente la loro offerta. Per la realizzazione del piano di azioni devono esser individuati i seguenti elementi: I soggetti responsabili della realizzazione Le responsabilità che spettano ad ogni soggetto Le risorse da usare: umane, finanziarie, tecnologiche, infrastrutturali I tempi di realizzazione (lead times) Soggetti attuatori Responsabilità Azioni Risorse Umane Finanziarie Tecnologiche Infrastrutturali Lead times Schema 2 L attuazione del PMSS è necessariamente legata alla definizione di una struttura organizzativa, il cui funzionamento consenta, attraverso azioni di concertazione e definizione di obiettivi e strategie, l individuazione degli strumenti operativi capaci di promuovere, seguire e valutare tutte le attività previste. Per far ciò, le attività previste potranno essere organizzate attraverso l iniziale utilizzo delle risorse umane, delle attrezzature e dei finanziamenti ad oggi già presenti nel BIM Taloro, da incrementare poi con la programmazione di specifici progetti e azioni e con l impiego di altre figure interne o esterne appositamente individuate. -7-

8 Fase 6 - Attività di raccolta e analisi dei feedback Il presente PMSS definisce specifici indicatori di risultato in relazione all obiettivo generale e agli obiettivi specifici prestabiliti. Oltre a questi indicatori di risultato, saranno poi definiti nel piano operativo anche gli indicatori di realizzazione, attraverso cui sarà possibile effettuare il monitoraggio degli interventi, valutando così l efficacia della programmazione. È auspicabile che il monitoraggio dei risultati venga effettuato da figure esterne alla gestione del PMSS, in modo da garantire l imparzialità e la credibilità delle azioni di valutazione. Fase 7 - Eventuale revisione delle strategie del PMSS BIM Taloro L analisi dei risultati raggiunti dal Piano operativo permetterà di individuare eventuali falle nelle strategie utilizzate per raggiungere gli obiettivi specifici. Sarà quindi possibile modificare le azioni di programmazione originariamente previste per il raggiungimento dei risultati attesi o eventualmente identificarne altre, più consone alle nuove esigenze individuate. Fasi progettuali Fase 1: Analisi desk per definizione attuale scenario di contesto d ambito Fase 2: Analisi sul campo e interviste telefoniche per definizione stato di fatto e valore degli attrattori locali Fase 3: Definizione degli obiettivi e delle strategie Fase 7: Eventuale revisione delle strategie del PMSS Fase 4: Stesura del PMSS BIM Taloro Fase 5: Condivisione degli interventi Schema 3 Fase 6: Analisi dei feedback -8-

9 2. Analisi di contesto del Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro 2.1 Territorio Il territorio del Consorzio BIM Taloro ricade nell ambito amministrativo della Provincia di Nuoro, si trova nella Sardegna centrale ed è costituito da 13 comuni: Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara. I comuni di Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo e Ovodda appartengono alla subregione storica denomina Barbagia di Ollolai; Austis, Teti e Tiana risultano ai confini tra quest ultima e la subregione del Mandrolisai; Tonara è compreso tra la Barbagia di Belvì e il Mandrolisai e Desulo appartiene alla prima subregione. l Ogliastra. I territori confinanti sono a nord la Barbagia di Nuoro, a ovest il Barigadu e a sud-est L assetto istituzionale territoriale comprende: l Unione di Comuni Barbagia con i comuni di Oniferi, Sarule, Olzai, Ollolai, Gavoi,Lodine, Ovodda e Tiana; la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai, costituita dai comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti, Tonara; la Comunità Montana Barbagia Gennargentu Supramonte con i comuni di Orgosolo, Oliena, Dorgali, Fonni, Mamoiada, Orani, Orotelli e Ottana. il GAL Distretto Rurale Barbagia, Mandrolisai, Gennargentu, Supramonte costituito dai comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Fonni, Gadoni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Meana Sardo, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Ortueri, Ottana, Ovodda, Sarule, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara. -9-

10 Figura 1 Territorio del Consorzio BIM Taloro -10-

11 Il territorio del Consorzio BIM Taloro raggiunge l estensione di 809 Km², superficie che costituisce il 21% dell intera Provincia di Nuoro. L estensione dei comuni di Orgosolo e Fonni risulta essere notevole; da soli questi due territori rappresentano il 42% dell area Consortile, tutti gli altri comuni non presentano grandi dimensioni. Lodine ha addirittura un estensione inferiore agli 8 Km², che lo colloca al quattordicesimo posto tra i comuni più piccoli dell isola. Con una densità abitativa di 31 abitanti per Km², il territorio consortile ha un valore assai al di sotto del dato provinciale, che si attesta a 40,8 abitanti per Km², e meno della metà di quello regionale pari a 69,5 abitanti per Km². Nei comuni di Olzai, Teti e Orgosolo la presenza antropica raggiunge livelli bassissimi rispettivamente di 13,3-16,4 e 19,8 abitanti per Km². L altitudine media dei 13 centri urbani è di 754 m.s.l.m.; il contesto d ambito si colloca quindi tra le zone montuose più elevate della Sardegna, con connesse difficoltà di collegamento tra gli stessi centri abitati del BIM Taloro e tra questi e il resto dell isola, fattore che determina un generale isolamento delle popolazioni locali. Tabella 1 - Dati territoriali generali dei comuni del BIM Taloro Comuni Superficie territoriale Km² Densità ab./km² Altitudine abitato Altitudine media Orgosolo 223,66 19, Fonni 112,3 36, Desulo 74,72 33, Olzai 69,85 13, Tonara 52,12 41, Austis 50,72 17, Mamoiada 49,03 52, Teti 43,91 16, Ovodda 40,78 40, Gavoi 38,18 73, Ollolai 27,34 51, Tiana 19,35 27, Lodine 7,67 49, Totale BIM Taloro 809,63 31, Provincia di Nuoro 3.933,82 40, Fonte: Istat

12 Una panoramica sui 13 comuni del Consorzio BIM Taloro Sorvolando idealmente da nord a sud il territorio del BIM Taloro ci si imbatte subito nella verde vallata ricoperta di lecci che circonda il paese di Olzai, piccolo centro abitato interamente attraversato da un caratteristico e architettonicamente pregevole argine granitico che imbriglia le acque del Rio Bisine. Il centro storico risulta ampiamente conservato, si distingue infatti per i suoi stretti vicoli lastricati di granito sui quali si affacciano le piccole case anch esse in pietra granitica; qui si trovano le tre chiese di S. Giovanni Battista (XV secolo), di S. Anastasio (XII secolo) e quella di S. Barbara edificata nel XIV secolo. A est del paese si trova il grande mulino ad acqua Vezzu risalente al 1700, quando il paese di Olzai era considerato il granaio della Sardegna. Il territorio conserva numerose testimonianze delle antiche frequentazioni risalenti al periodo prenuragico, nuragico e medievale, come il dolmen di S'Ena 'e sa Vacca, il nuraghe Puddu o le rovine del castello medievale sul Monte Gulana. Proseguendo verso sud-est si comincia a salire e viaggiando tra querce e lecci secolari, si scorgono Punta Sant Istianu ricca di corbezzoli, cisti e mirti, e Sa Punta de S Asc isorju, che dai suoi 1127 m. domina l abitato di Ollolai e dalla quale è possibile osservare sia la costa orientale che quella occidentale della Sardegna. Ollolai, oggi un piccolo centro, vanta un passato antichissimo: il suo territorio fu abitato fin dal neolitico, come testimoniano i numerosi ripari sotto roccia e le sepolture del Parco Archeologico di San Basilio. Il centro in passato fu capoluogo della regione geografica che proprio dal paese prende il nome di Barbagia di Ollolai. Poco distante, in un paesaggio costituito da boschi di querce e piccoli frutteti troviamo l abitato di Gavoi che sorge sul fianco sud-orientale di Monte e su Sennore, dominando dall alto il lago di Gusana. Il paese costituisce uno dei maggiori centri della Barbagia di Ollolai (2.819 ab.), vanta un centro storico definito da abitazioni in granito rosa con tetti rossi e antichi balconi in ferro battuto o legno intagliato. Nel paese sono presenti pregevoli edifici religiosi come la chiesa di San Gavino, in stile tardo gotico risalente al XVI sec, quella di Sant Antioco, la piccola chiesa del Carmine e quella di San Giovanni. Altra attrattiva ubicata non distante dal centro abitato è il santuario di Nostra Signora di Sa Itria, circondato dai bassi edifici destinati ai novenanti (cumbessias), parte integrante del parco archeologico. Anche qui traspare la millenaria cultura sarda che si manifesta con menhir e domus de janas di epoca prenuragicia, strutture nuragiche come il villaggio di Soroeni e i nuraghi di Castrulongu e Talaikè, ma non mancano segni della dominazione romana visibili in estate quando il livello del lago si abbassa e riaffiora Su ponte Vetzu (il ponte vecchio), un ponte romano a quattro arcate oggi sommerso dal bacino artificiale del lago di Gusana. Oltrepassando il territorio di Gavoi si giunge a Lodine, piccolo centro che conta meno di 400 abitanti, un tempo frazione di Gavoi, oggi comune indipendente. Dai sui 900 metri di altitudine, è possibile vedere il lago di Gusana nel quale affluisce il Fiume Govosoleo, inserito in un paesaggio -12-

13 naturale con una predominanza di roverelle nel manto boschivo. Il paese è a sua volta dominato dalla chiesa cinquecentesca di San Giorgio nei pressi della quale si trovano i resti del nuraghe de Sas trintas battaglias, ma questo è soltanto uno dei dodici nuraghi presenti nel comune, ricco di siti archeologici: 11 domus de Janas, 2 tombe dei Giganti e quattro villaggi nuragici. Poco distante dal confine meridionale di Lodine, adagiato sulle pendici settentrionali del massiccio del Gennargentu si trova Fonni, il paese più alto della Sardegna (1.000 m.s.l.m.), il secondo centro più popoloso del BIM Taloro. Il paesaggio fonnese si caratterizza per la presenza di numerosi corsi d acqua, acque sorgive e laghi come il Govossai tutti alimentati dalle cime nevose del Gennargentu. Nel centro storico del paese si trovano la seicentesca Basilica della SS. Vergine dei Martiri, dichiarato monumento nazionale, con l'annesso convento dei Francescani, e la chiesa gotico-aragonese di San Giovanni Battista (XVI sec.). L antica storia di questo paese ha le sue radici nell epoca pre-nuragica; sono numerose le testimonianze archeologiche come il Santuario di Gremanu e i siti di Madau, Santu Micheli, Orrui, Dronnoro e Logomache. In totale sono stati censiti 18 villaggi con oltre capanne, 45 nuraghi, 25 tombe dei giganti, 55 domus de janas, oltre a numerosi menhirs. A nord-nord-est dei cinque comuni appena descritti si trovano i territori comunali di Mamoiada e Orgosolo. L abitato di Mamoiada è posto su un altopiano granitico che conserva evidenti tracce archeologiche e antropologiche di insediamenti umani e manufatti pre-neolitici, neolitici e nuragici: nuraghi, monoliti votivi come Sa Perda Pinta e menhir sono diffusi e innumerevoli nel territorio. Mamoiada, strategicamente posizionata in corrispondenza dell'asse nord-sud della Sardegna, lungo la strada Karalibus-Ulbiam, fu poi scelta dai romani che vi insediarono un presidio militare. Un pregevole lascito architettonico è costituito dalla Chiesa di Loreto costruita intorno al 1600, che unitamente al santuario dei SS. Cosma e Damiano, ubicato sull'altipiano di Marghine, definisce e caratterizza il paesaggio agro-pastorale. Orgosolo, il paese più popoloso del BIM Taloro (4.418 ab.), sorge ai piedi del monte Lisorgoni (978 metri), in una conca ricca di sorgenti, parte di un vasto patrimonio forestale tra i più preservati dell isola. Il territorio che sovrasta il paese è definito dall impervio altopiano calcareo costituito dai monti del Supramonte caratterizzato dalla presenza di ginepro, fitti boschi di lecci e roverelle, aceri e tassi, che nelle zone più alte lasciano il posto ad eriche e ginestre, a cespugli di timo e rosmarino e ai numerosi endemismi quali l Euphrasia genargentea, ribes sardo e del Corrasi, campanula sarda, Limonium morisianum. L altopiano roccioso cela al suo interno grandi laghi sotterranei e in superfice conserva sia elementi ambientali unici come la foresta primigenie di Sas Baddes e l imponente dolina di Su Suercone, sia gli ovili in pietra detti cuiles, antichi sedimenti antropici testimonianza immutata nei secoli dell utilizzo da parte dell uomo di questo territorio. La immemore presenza umana nel territorio è riscontrabile attraverso i numerosissimi siti ed elementi archeologici quali: i reperti litici di Locòe, le 60 domus de janas tra le più importanti quelle di -13-

14 Tettène, Istuvuzzai, Pandelai e Sa Lopasa, un dolmen, una ventina di menhir, circa 25 tombe di giganti e 33 nuraghi, i più caratteristici dei quali sono certamente il nuraghe Mereu e Gorropu arroccati su due speroni che sovrastano la gola di Su Gorropu. Il centro storico di Mamoiada è definito da piccole abitazioni in granito e numerosi e colorati murales, perlopiù risalenti agli anni 70, che descrivono vicende storiche, politiche, sociali e la vita agro-pastorale della Sardegna. Riprendendo la via dal lago di Gusana e proseguendo verso sud, si giunge nel comune di Ovodda, centro montano situato su un pianoro granitico del Monte Orohole, nelle vicinanze del lago artificiale di Cucchinadorza che intercetta il fiume Taloro. Il nucleo urbano descrive un percorso circolare ramificato mediante strette vie ciottolate sulle quali si affacciano tipiche abitazioni in granito, che gli conferiscono l'aspetto di antico borgo montano. Come nei territori circostanti anche qui i menhir (Predas fittas), le tombe dei giganti, le domus de janas e i villaggi nuragici (Oseli) raccontano la permanenza dell uomo nell'area nel periodo prenuragico e nuragico per proseguire poi nel periodo romano, quando la zona era interessata dal passaggio della via romana Karalis-Ulbiam periodo in cui venne edificato in loco l insediamento romano di Domusnovas. Ai confini occidentali di Ovodda troviamo Teti, Austis e Tiana; il primo è un piccolo centro di circa 800 abitanti (714 m.s.l.m) arroccato sul versante nord di Punta-Sa Marghine (956 metri slm), che domina la vallata scavata dal Rio Taloro e dal quale si può ammirare un panorama a 360 gradi, che spazia dal massiccio del Gennargentu, al Supramonte di Orgosolo e Oliena, alla catena montuosa del Marghine/Goceano e all'estremo orizzonte nord le guglie granitiche del Monte Limbara. La vegetazione è costituita prevalentemente da boschi di roverella nelle zone più elevate e da boschi di leccio e sughera frammiste ad una vegetazione arbustiva di tipo mediterraneo nelle zone più temperate del territorio; piccoli boschetti di castagno sono orientati alla selvicoltura, sono presenti anche altre specie comuni quali noce, mandorlo, ciliegio e perastro selvatico. In altre zone cacuminali e nelle vallate più profonde sono invece evidenti i segni delle attività antropiche di tipo agro/pastorale: presenza di ovili, campi adibiti a pascolo, terreni agricoli, etc. Nella parte più orientale del territorio proprio ai confini con Ovodda e Ollolai si trova, in condivisione con questi, l invaso artificiale del lago Cucchinadorza collegato al sottostante bacino artificiale del lago Benzone. Agli estremi sud e nord del territorio troviamo rispettivamente il villaggio nuragico di S'Urbale ed il villaggio-santuario nuragico di Abini. Austis è un piccolo centro montano situato nella parte occidentale del Gennargentu. Il suo paesaggio è caratterizzato da boschi di lecci e querce da sughero, fiumi, dal lago Benzone e da particolari rocce erose dal tempo che in alcuni casi hanno forme antropomorfe come "Sa Crabarissa", ossia della donna o fanciulla di Cabras. Anche nel territorio di Austis sono presenti manufatti che risalgono al periodo prenuragico (XIV sec. a.c.), come il dolmen di "Perda Longa" e insediamenti nuragici come i nuraghi di Turrita, Lughia e Istecorì. Il nome Austis deriva dalla dominazione romana, quando il paese era una stazione militare, tracce testimoniate anche da -14-

15 alcune lapidi granitiche con iscrizioni latine poste nella periferia del paese. Esempi d architettura chiesastica sono la chiesa di Santa Maria Assunta (XVI sec.) e quella campestre di Sant'Antonio. Il paesaggio del comune di Tiana è costituito per quasi l 80% dall elemento boschivo sfruttato economicamente dalla popolazione locale. Tiana, toponimo di origine nuragica, testimonia le antichissime origini del paese, come del resto fanno i siti archeologici di Mancosu e gli insediamenti nuragici di Su Pranu e di Sa Piraera e Tudulo. Non lontano dal centro abitato si trova un antica e pregevole struttura in granito e legno detta gualchiera, dotata di un sistema meccanico azionato dall'acqua del fiume, utilizzato per la lavorazione dell orbace. La panoramica sui 13 territori comunali si conclude con la descrizione di Tonara e Desulo che costituiscono l estremità meridionale del territorio del Consorzio BIM Taloro. Poco più a sud dell abitato di Tiana, inserito in un contesto paesaggistico caratterizzato dalla presenza di boschi di lecci e castagni, sovrastato dal monte Muggianeddu (1.400 m) e dall invaso del Torrei, troviamo il paese di Tonara. Il centro storico del paese è costituito dai rioni di Arala, Arasulè, Talaseri e Toneri, discontinui nell abitato caratterizzati da strette viuzze spesso acciottolate sulle quali si affacciano antiche case in pietra granitica, che presentano balconi di castagno intagliato e spesso facciate decorate da murales. L'antico borgo di Desulo è arroccato sul versante occidentale del massiccio del Gennargentu, nella valle di Bau ricca di manto boscoso costituito prevalentemente da lecci; la parte orientale del territorio è interessata da attività agro-pastorali che ne definiscono il paesaggio. Il nucleo abitato si estende per circa 3 km lungo la strada provinciale n. 7 e si presenta diviso in tre antichi rioni: Asuai, Ovolaccio e Issiria, in parte costituiti da piccole rustiche case in scisto, dotate di balconate lignee che si affacciano su viottoli in ciottolato, in parte da case moderne. Nel rione di Issiaria sono ubicate la chiesa di Santa Croce e la chiesa del XV secolo di Sant Antonio Abate in stile tardo-gotico. Nel territorio e nello stesso abitato si trovano insediamenti preistorici come il sepolcro megalitico di Su Toni 'e Girgini, nuragici come il nuraghe Ura e Sole e alcuni ritrovamenti testimoniano anche la frequentazione del luogo in epoca romana. Da quanto fin qui descritto emerge chiaramente la tipicità del contesto di riferimento, caratterizzato da diversi aspetti paesaggistici comuni a tutti i 13 comuni del BIM Taloro: presenza di vaste aree boschive, specie di lecchi, roverella, querce da sughero, castagni, ed anche zone con macchia mediterranea in relazione alle diverse quote altimetriche; presenza di paesaggi più antropizzati legati alle attività agropastorali; centri storici con caratteristiche tipiche dei comuni montani ossia con vicoli acciottolati, abitazioni basse in pietra granitica o scistosa, preservati in diversa misura; ricchezza di sedimenti ed emergenze archeologiche risalenti a diversi periodi storici (neolitico, nuragico, romano, etc.), -15-

16 presenza di edifici storico-industriali di pregio e di rilevanti edifici ecclesiastici. 2.2 Ambiente L intera area consortile è costituita al 99% da agro e boschi, e si caratterizza per una predominanza morfologica montuosa definita dal massiccio del Gennargentu, il sistema montuoso più imponente della Sardegna. La foresta primigenia di Sas Baddes nel Supramonte di Orgosolo, costituita da leccete localizzate all altitudine media di 900 m s.l.m., è una delle più importanti ricchezze naturalistiche dell area compresa nel Parco Nazionale del Gennargentu, nonché in parte ricompresa nell Oasi di protezione faunistica di Montes, attualmente gestita dall'ente Foreste della Sardegna; inoltre si segnalano aree boschive a prevalenza di lecci nella Barbagia di Belvì nei comuni di Tonara e Desulo. Nelle aree più interne tra la Barbagia di Ollolai e di Belvì si trovano numerose sugherete, ma sono presenti anche boschi quasi puri di quercia a foglie cedue, la roverella, che vegeta spontaneamente; l uso prevalente è il taglio per legna da ardere. I boschi di castagno sono concentrati nelle aree a maggiore altitudine della provincia, precisamente nei comuni di Tonara, Desulo, Tiana, Fonni, dove si concentrano il maggior numero dei castagneti dell'isola e dove sono presenti anche i pochi noccioleti sardi. La maggior parte dei castagneti è trattato a ceduo, ed utilizzato per legname, prevalentemente da paleria. Queste aree si caratterizzano per gli interventi di rimboschimento avvenuti negli anni passati, di differenti tipologie: una tende alla ricostituzione del soprassuolo arboreo per la difesa idrogeologica; l altra prevede interventi privati e l impianto di alberi a scopo produttivo. Dai primi rimboschimenti protettivi a conifere, si è passati alla più compatibile rinaturalizzazione dei luoghi, attraverso specie locali (leccio, sughera e roverella) e/o misti (con conifere). Per i rimboschimenti produttivi privati (avviati negli anni 70, con la L.R. 13/59) sono state utilizzate soprattutto specie a rapido accrescimento: conifere come il pino delle Canarie e pino radiata e latifoglie come l eucalipto. Solo il Regolamento comunitario n. 2080/92 ha portato a rimboschimenti compatibili con l ambiente, soprattutto sugherete. Tra le formazioni forestali di rilievo resta da segnalare uno dei 12 biotopi di rilevante interesse botanico della Sardegna, ossia gli arbusti a cuscinetto della parte cacuminale del Gennargentu, biotopo tutelato dalla direttiva Habitat (Dir. 92/43 CE) e dalla Legge n. 431/85 ( Legge Galasso ). -16-

17 Rilevanza della biodiversità L ambito territoriale in esame è ricco di biodiversità vegetali spontanee, innumerevoli e pregevoli endemismi, un centinaio di varietà frutticole di pero, melo, albicocco, pesco, mandorlo, vite, olivo, castagno, nocciolo etc. ed orticole, la patata di Gavoi, i fagiolini di Tiana e Austis, etc. Queste biodiversità, nel passato, rappresentavano gli ingredienti base nella alimentazione delle comunità rurali. Gli antichi piatti e sapori così detti poveri, che oggi vengono richiesti e riproposti ad un pubblico gastronomico attento ed esigente alla qualità del prodotto, riscuotono un notevole successo e costituiscono un valore aggiunto nella ristorazione tipica e nella preparazione dei prodotti tradizionali. La valorizzazione e la tutela riguarda anche alcune specie animali caratteristiche del territorio di riferimento come il pastore fonnese, la trota sarda, l asino sardo, la pecora di razza sarda di taglia piccola e il maiale sardo. Con la volontà di valorizzare e tutelare queste tipicità si sono costituiti dei Comitati locali per le biodiversità, già operanti nei Comuni di Orgosolo, Gavoi, Fonni, Tiana, Teti, Austis. I diversi comitati, organizzatisi fra loro, hanno costituito nel 2007 un associazione no profit per la valorizzazione, salvaguardia e tutela delle biodiversità della Barbagia e del Mandrolisai denominata S Armidda (iscritta al repertorio delle associazioni istituito presso la presidenza della Giunta Regionale). Le risorse idriche Nel territorio del Consorzio BIM Taloro sono presenti parte dei bacini idrografici del Tirso e del Cedrino. Le caratteristiche climatiche del territorio non consentono apporti idrici costanti. L Unità Idrografica Ottimale (U.I.O) del Cedrino è delimitata a Sud dal Massiccio del Gennargentu, a Ovest dall altopiano del Nuorese, a Nord da rilievi minori e ad Est dal mare Tirreno. Oltre al bacino del Cedrino, la U.I.O. comprende una serie di bacini minori, tra cui quello di Cumbidanovu realizzato sul Riu di Orgosolo. Nella U.I.O. del Cedrino ricade gran parte dell area individuata come Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, che interessa anche la U.I.O. del Flumendosa e quella del Tirso. Si segnala la Sorgente di Su Gologone, la maggiore fonte carsica della Sardegna, situata alle falde del Supramonte, presso la riva destra del Fiume Cedrino che, durante il periodo estivo, costituisce pressoché l unica fonte di alimentazione del Fiume Cedrino. Nella zona di riferimento, si segnala la presenza di laghi artificiali importanti, tra cui quelli di Gusana (Gavoi), del Cucchinadorza (Ovodda), su cui insiste la centrale idroelettrica del Taloro, e -17-

18 quello di Benzone (Austis), e altri minori come il Govossai a Fonni. L uso del suolo è caratterizzato per più del 50% da aree a carattere naturale, con una prevalenza di Aree Boscate (roverelle, leccete e sugherete) soprattutto nella parte centro-orientale della U.I.O. fiume Taloro. Il monitoraggio 2 sui corsi d acqua indica un buon stato chimico delle acque superficiali per il Non si presentano fenomeni di inquinamento rilevabile delle risorse superficiali dei bacini: Olai; Gusana; Torrei; Cucchinadorza; Benzone, che presentano una buona qualità chimica delle acque; il solo bacino idrico Govossai presenta una scadente qualità delle acque. Una fonte d inquinamento, in questo caso facilmente reversibile, è legata agli apporti di limi e fanghi nei corpi idrici superficiali in occasione delle intense precipitazioni estive. In tali occasioni le acque dei bacini, ridotti di volume a causa degli utilizzi primaverili ed estivi, si intorpidiscono tanto da rendere necessaria l interruzione del servizio d approvvigionamento idropotabile. Questo si deve alle conseguenze degli incendi o dalla inadatta esecuzione d opere di miglioramento fondiario. Gli assetti geologico geomorfologico e strutturale dei terreni che ricadono nel territorio in esame non sono particolarmente gravi. Il clima caratterizzato da precipitazioni brevi ed intense implica che i segmenti idrografici della provincia di Nuoro siano caratterizzati da un regime tipicamente torrentizio. Aree tutelate Un quarto della superficie della provincia di Nuoro (970 kmq) è sottoposta a vincolo o a specifica normativa ambientale. Per quanto attiene l area in questione sono presenti le seguenti tipologie di aree protette: Aree SIC. Le aree SIC definite dalla Direttiva Habitat n. 92/43 che ricadono nell ambito dell Area Consortile BIM Taloro sono: ITB Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei e Talana Su Sercone (dotato di Piano di Gestione approvato); ITB Monti del Gennargentu che comprende 10 comuni tra i quali Fonni e Desulo (ha un Piano di Gestione non approvato). Oasi di Protezione Faunistica. La Regione Sardegna tutela come Oasi Permanenti di Protezione Faunistica diverse superfici forestali (già gestite dal E.F.S.) ai sensi delle LL. RR. n. 32/78 e 23/98; nel territorio in esame si rammenta l oasi di Montes a Orgosolo. Piano Urbanistico Provinciale (PUP). Infine, si segnalano le aree individuate dal Piano Urbanistico Provinciale (PUP), suddivise in aree a prevalente vocazione turistico ambientale (Aree calcaree dei Supramontes ; Territori paleozoici delle zone interne del nuorese), ed 2 Monitoraggio ARPAS - PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA

19 alcune aree a prevalente vocazione didattico-ambientale. Queste aree, se non già valorizzate, devono essere soggette ad interventi di promozione. In conclusione la generale qualità ambientale del territorio consortile del BIM Taloro risulta essere buona sia da un analisi visiva che da quelle chimico-fisiche. 2.3 Popolazione L analisi della popolazione e della dinamica demografica relativa al territorio Consortile del BIM Taloro è basata sui dati ISTAT L analisi offre un quadro sufficientemente attendibile delle condizioni socio-demografiche del territorio che comunque verranno approfondite più avanti. Nella tabella che segue si riportano i dati della popolazione residente nell area facente capo al Consorzio, distinta per comune di residenza: Tabella 2 - Consistenza della popolazione dei comuni del BIM Taloro ripartita per genere Comuni Maschi Femmine Totale Orgosolo Fonni Gavoi Desulo Mamoiada Tonara Ovodda Ollolai Olzai Austis Teti Tiana Lodine Totale BIM Taloro Provincia di Nuoro Fonte: Istat 2010 Dall esame di questi primi dati emerge come l area non si caratterizza per la presenza di un centro di rilevante dimensione urbana, ma piuttosto per la presenza di una moltitudine di nuclei più o meno piccoli, dove Orgosolo e Fonni con i loro circa abitanti risultano essere i centri più grandi. La popolazione residente nei 13 comuni del BIM Taloro ammonta a abitanti che costituiscono il 16% del totale provinciale. I dati indicano una equa ripartizione per genere della -19-

20 popolazione (50% di maschi e 50% femmine) sia per quella totale del BIM Taloro che nei singoli contesti comunali. Grafico 1 N.E. su dati ISTAT I dati relativi all evoluzione della struttura demografica sottolineano un progressivo, inesorabile e costante generale spopolamento del territorio del BIM Taloro. Dal 2001 al 2010 i 13 comuni hanno perso in totale una media di 200 abitanti all anno. Scendendo più nel dettaglio la popolazione che ha subito il maggior decremento demografico è stata quella di Desulo, che in 9 anni dal 2001 ha perso il 13,3% della sua popolazione (-385 abitanti su 2.885), seguita da Ollolai 11,6% e Olzai 11,4%. Mamoiada è l unico paese del BIM Taloro che, seppur di poco, nel periodo di tempo considerato ha incrementato la sua popolazione +0,3%. Orgosolo e Ovodda sono tra i paesi che meno sono stati interessati da questo fenomeno di spopolamento, il primo ha perso il 2,7% e il secondo 4,7% degli abitanti. Per poter meglio comprendere le cause che hanno generato e continuano a generare lo spopolamento del territorio del BIM Taloro è stato analizzato il saldo totale della popolazione residente nei 13 comuni; tale dato permette di quantificare il numero di abitanti in più o in meno che ogni anno risultano residenti in un comune. Come si può facilmente notare nel grafico 4, dal 2002 al 2010 le due componenti del saldo demografico totale - saldo naturale, ossia la differenza tra il numero di nati ed il numero di morti e saldo migratorio, che indica la variazione del numero di persone che cambiano -20-

21 la propria residenza da un comune ad un altro - hanno progressivamente invertito il loro rapporto %. Ciò significa che nel 2002 lo spopolamento del territorio del BIM Taloro era dovuto per il 75% all abbandono dei comuni da parte della popolazione che si trasferiva altrove, magari in cerca di condizioni economiche e di vita migliori, e solo per il 25% al rapporto tra nati e morti. Nel 2010, al contrario, la causa maggiore della riduzione del numero di abitanti non è più la migrazione (44%), ma la mancanza di nascite che influisce per il 56% nello spopolamento. I dati sulla longevità della popolazione non fanno altro che confermare tale processo. Secondo la lista delle Nazioni Unite, l'italia nel 2010 si collocava al 2 posto al mondo per aspettativa media di vita, che era di 82 anni (79,3 per gli uomini e addirittura 84,6 per le donne). Si fa notare che il 3,4% degli abitanti del territorio del BIM Taloro, avendo dagli 85 anni in su (con 7 ultracentenari) supera l'aspettativa media di vita italiana. Grafico 2 N.E. su dati ISTAT Grafico 3 N.E. su dati ISTAT -21-

22 Grafico 4 N.E. su dati ISTAT Dall analisi degli indicatori di struttura demografica emerge chiaramente la presenza sul territorio del BIM Taloro di una popolazione tendenzialmente senile. L indice di vecchiaia dell ambito è di 179,3, ossia per ogni giovane (0-14 anni) sono presenti quasi 2 persone anziane (con + di 65 anni), valore che supera di circa 20 punti quello provinciale (158,2). L oscillazione di questo valore nei vari territori comunali è piuttosto marcata e passa dai 267 di Olzai, dove il rapporto giovani/anziani si avvicina pericolosamente all 1 a 3, ai 129,4 di Mamoiada dove il rapporto è assai più bilanciato. Indice di dipendenza costituisce uno dei più importanti indicatori economici deducibili dalla struttura demografica, rapportando la popolazione attiva compresa tra i 15 e i 64 anni quindi in età lavorativa, con quella inattiva tra i 0 ei 14 anni e dai 65 in su, che per motivi di studio o perché raggiunta la pensione è potenzialmente a carico della popolazione in età attiva. Nel 2010 nel territorio del BIM Taloro il valore registrato è stato di 55,7, ciò significa che la popolazione inattiva risulta essere numericamente superiore rispetto a quella in età lavorativa, pesando economicamente su quest ultima. Un altro importante indicatore considerato è l indice di ricambio che misura le opportunità occupazionali per i giovani, derivanti dai posti di lavoro lasciati disponibili da coloro che si accingono a lasciare l attività lavorativa perché raggiunta dell'età pensionabile. L indice è dato dal rapporto tra la popolazione residente in età e la popolazione in età moltiplicato 100. Questo ha un interesse soprattutto congiunturale in quanto sintetizza la dinamica di sostituzione sul breve periodo tra quella classe d età che si avvia verso una situazione di inattività, e quella classe -22-

23 d età che entra in una situazione di potenziale attività. Quando l'indice si abbassa si creano condizioni più difficili, in quanto in pochi escono dall'età attiva mentre molti di più vi entrano. Nel territorio del BIM Talora il valore medio di 103,2 può considerarsi economicamente positivo, ma si registrano situazione puntuali piuttosto negative nei comuni di Orgosolo (74,4) Fonni (86,1) e Tonara (93,3), peraltro contrapposte ai valori più che positivi degli altri comuni tra i quali primeggia Mamoiada con un indice di ricambio di 136,3. La realtà dei fatti è pero ben altra, infatti viene confermata la tendenza ad invecchiare della popolazione, con la fascia di abitanti compresa tra i 60 e i 64 anni assai più numerosa rispetto a quella tra i 15 e i 19 anni. Tale teoria e confermata dagli ultimi due indici demografici calcolati come rapporti di composizione sull intera popolazione, quello di senilità (popolazione 65+/popolazione totale) e l indice di presenza della popolazione giovane (popolazione 0-14/popolazione totale), che forniscono rispettivamente la quota di popolazione anziana con 65 o più anni e la quota di popolazione in età compresa tra 0 e 14 anni. Il valore registrato nell ambito del BIM Taloro per il primo indice di senilità è pari a 23, ossia quasi un quarto della popolazione ha più di 65 anni, mentre il secondo l indice di presenza della popolazione giovane assume il valore di 12,8 perciò i giovani sono poco più di un decimo degli abitanti. Questo dato può essere però letto anche sotto un altra luce, ossia nel territorio del BIM Taloro esiste un anomalo ed elevato numero di ultracentenari, che come detto innalzano i valori dell età media e gli altri indici correlati. Tabella 3 - Principali indicatori della struttura demografica della popolazione del BIM Taloro 2010 Comuni Indice di vecchiaia Indice di dipendenza Indice di ricambio Indice di senilità Indice di presenza pop. giovane Austis 214,3 48,1 122,4 22,1 10,3 Desulo 202,2 60,6 118,1 25,2 12,5 Fonni 175,9 59,5 86,1 23,8 13,5 Gavoi 182,6 54,0 114,8 22,7 12,4 Lodine 204,9 49,0 133,3 22,1 10,8 Mamoiada 129,4 50,9 136,3 19,0 14,7 Ollolai 241,3 53,8 131,5 24,7 10,3 Olzai 267,0 62,1 115,6 27,9 10,4 Orgosolo 144,9 55,8 74,8 21,2 14,6 Ovodda 166,5 62,8 113,9 24,1 14,5 Teti 256,1 39,1 100,0 20,2 7,9 Tiana 244,8 60,8 100,0 26,8 11,0 Tonara 212,4 54,1 93,3 23,9 11,2 Totale BIM Taloro 179,3 55,7 103,2 23,0 12,8 Provincia di Nuoro 158,2 50,3 118,0 20,5 13,0 N.E. su dati Istat

24 Grafico 5 N.E. su dati ISTAT Grafico 6 N.E. su dati ISTAT -24-

25 Figura 2 - Rete infrastrutturale stradale del territorio Consortile BIM Taloro 2.4 Viabilità e infrastrutture territoriali La rete infrastrutturale stradale presente del territorio del Consorzio BIM Taloro è costituita essenzialmente da due assi viari principali che si sviluppono lungo la direttrice nord-sud, la strada statale n. 128, anche detta Centrale Sarda, che a nord si innesta nella strada statale 131DCN (Diramazione Centrale Nuoro) all altezza di Oniferi e dalla nuova strada statale 389 Nuoro-Lanusei, asse viaro di grande rilevanza per le province di Nuoro e Ogliastra. La SS128 è un vecchio tracciato viario che seguendo l aclività del terreno risulta essere mediamente tortuosa, ma comunque agevole alla percorrenza e consente il collegamento con il Sarcidano e il Cagliaritano. La nuova SS 389 è una moderna strada larga e scorrevole, che in più punti del suo sviluppo interseca l omonimo vecchio tracciato noto per avere una carreggiata piùttosto stretta e particolarmente sinuosa. Il tempo medio di percorrenza in auto, seguendo la SS 128, per andare da Olzai - il centro abitato più a nord del BIM Taloro - a Desulo, quello più a sud, è di circa 64 minuti (44 km). A causa dell assenza di strade dirette, che non seguono quindi i serpeggianti profili montuosi, risultano ben più dificoltosi gli spostamenti da est a ovest, come ad esempio da Austis ad Orgosolo, tragitto panoramico di 59 km percorso in non meno di 77 minuti. -25-

26 Le altre strade presenti sono provinciali, la SP4 che da Olzai porta a Teti; la SP30 che da Lodine porta a Gavoi; la SP29 Gavoi-Ollolai; SP14 Lodine-Fonni; la SP22 Mamoiada Orgosolo-Nuoro che attraversa il paese di Oliena; la SP58 Orgosolo Nuoro. Un approfondito studio del trasporto pubblico, con l analisi di tutte le linee, le corse suddivise per tipologia (giorni feriali, festivi, scolastici, estivi, etc.), per chilometri di percorrenza e durata delle corse, ha permesso di evidenziare alcune criticità che interessano il trasporto pubblico nel territorio del Consorzio BIM Taloro. I collegamenti pubblici tra i comuni del Consorzio BIM Taloro sono garantiti esclusivamente mediante servizio autobus Arst, che al momento non assicura il collegamento diretto tra tutti i centri abitati. A causa delle caratteristiche della rete stradale sopra descritte, i tempi di percorrenza sono decisamente elevati, circa un minuto e mezzo per chilometro ossia a un andatura di 45 km/h, velocità normalmente riscontrabile nella viabilità delle aree montane. Come già detto esiste per così dire un asse nord-sud costituito dalla SS128, lungo o nelle vicinanze della quale sorgono 11 dei 13 centri abitati del Consorzio, arteria stradale interessata dalla percorrenza di un rilevante numero di autobus del trasporto pubblico, che con diverse linee servono con almeno due corse giornaliere (alcune solo nei giorni feriali) i singoli paesi. Orgosolo, con 9 corse verso il Capoluogo Nuoro, è il paese meglio collegato del Consorzio, ma paradossalmente la sua posizione geografica piuttosto isolata impedisce una facile connessione con gli altri paesi del BIM Taloro, obbligando necessariamente i viaggiatori che si servono dei mezzi pubblici ad andare a Nuoro per poter prendere le varie coincidenze verso gli altri paesi del Consorzio. Concludendo, il trasporto pubblico non serve adeguatamente il territorio del Consorzio BIM Taloro e questa mancanza genera necessariamente un eccessivo utilizzo del trasporto privato non collettivo (auto propria), dinamica confermata anche dalla presenza di un parco auto nel 2009 pari a auto, ossia una ogni due abitanti. Si ricorda inoltre che sul territorio del BIM Taloro sono presenti nei comuni di Fonni e Ovodda due aree produttive realizzate grazie al Piano di Insediamenti Produttivi (P.I.P.), importanti elementi di concentrazione delle imprese locali che forniscono l infrastrutturazione specifica richiesta e necessaria per l attività produttive. Tali aree saranno a breve oggetto di interventi rivolti al completamento infrastrutturale delle stesse, sempre naturalmente prestando grande attenzione agli aspetti paesaggistico-ambientali. Obiettivo dell intervento è la realizzazione di aree produttive con caratteristiche tali da garantire, oltre la redditività, anche la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche in prospettiva dell'avvio delle aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea)". -26-

27 3. La qualità della vita nel territorio del BIM Taloro Spesso il concetto che definisce la qualità della vita si è legato ad una visione diversa e più profonda rispetto ai concetti classici di crescita o progresso. Si tratta di una visione determinata da principi fondamentali che orientano la stessa idea di sviluppo come processo umano oltre che economico. L approfondimento di questa idea di qualità della vita può quindi fornire essenziali contributi nella definizione di politiche, azioni e linee ispiratrici dello sviluppo utili anche per quelle economie e società indicate come avanzate, ove comunque persistono non poche contraddizioni e meccanismi di sviluppo ritenuti non più sostenibili. Una visione analitica economica di tipo convenzionale si fonda sull assioma crescita del PIL=progresso ; per garantire il progresso di una società diviene quindi indispensabile attivare dei continui processi di crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) capaci di generare nuova ricchezza economica. Nel momento in cui cominciamo a chiederci in cosa consista la nostra qualità della vita e come essa possa essere misurata, valutata e giudicata, allora la prospettiva cambia radicalmente. Si intende così un idea di sviluppo decisamente più ampia e unita alla qualità della vita, che simultaneamente producono progresso; si tratta in sostanza di una prospettiva di analisi fortemente olistica che unisce l aspetto prettamente economico con quello puramente sociale, rendendoli complementari. In tutto ciò risulta fondamentale il ruolo giocato dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche che permettono l innalzamento non solo dei livelli di efficienza (capacità di conseguire gli stessi obiettivi con minori risorse), ma anche dell efficacia (capace di conseguire gli stessi obiettivi nel modo migliore possibile) dei programmi integrati per lo sviluppo. Seguendo questa logica multidisciplinare la misurazione del grado di qualità della vita qui presentata viene effettuata combinando più indicatori economici (livelli occupazionali, infrastrutture, consumi, etc.), ambientali (rifiuti urbani, servizio idrico integrato) e sociali (sanità, socialità, sicurezza pubblica, etc.), sia riferiti al singolo individuo sia alle sue forme aggregate. Di seguito vengono esposti ed approfonditamente analizzati i dati relativi alle diverse tipologie di indicatori appena citati, frutto delle periodiche analisi quali-quantitative settoriale effettuate dagli enti preposti. 3.1 Capacità di spesa Il fenomeno di spopolamento precedentemente illustrato (cfr. paragrafo 1.3) è direttamente legato all andamento del mercato del lavoro e conseguentemente ai bassi livelli di reddito (IRPEF). I dati sul reddito IRPEF del 2010 evidenziano una differenza di circa euro tra il reddito per abitante delle popolazioni residenti nel territorio del BIM Taloro e quello provinciale, e -27-

28 addirittura di quasi con quello regionale. Il valore di reddito più elevato è evidentemente quello del comune di Tonara (8.870 euro); al contrario quello più basso appartiene al comune di Desulo (5.426 euro); questo dato, come gli altri negativi, rappresentano un chiaro segno del periodo di difficoltà economica attraversato dalla maggior parte di questi comuni. Tabella 4 - Indicatori economici Territorio Reddito Medio 2010) [1] Reddito per abitante (2010) [2] Tasso di Occupazione % 2010 [3] Tasso di Disoccupazione % 2010 [4] Austis ,3 18,7 Desulo ,7 16,9 Fonni ,5 6,7 Gavoi ,2 7,7 Lodine ,1 9,3 Mamoiada ,0 11,0 Ollolai ,2 10,8 Olzai ,9 7,0 Orgosolo ,8 19,3 Ovodda ,4 10,3 Teti ,6 9,0 Tiana ,1 15,7 Tonara ,8 5,6 Provincia di Nuoro ,3 9,9 Sardegna ,0 14,3 Fonte: (1) (2) Elaborazione su dati del Ministero dell'economia e delle Finanze relativi all'anno d'imposta (IRPEF) (3) (4) Dati Istat 2010 Il tassi di disoccupazione di Orgosolo, Austis e Desulo indicano valori quasi doppi rispetto alla Provincia di Nuoro, e comunque superiori al contesto regionale; al contrario Tonara, Fonni e Olzai presentano i tassi di disoccupazione più bassi dei comuni BIM Taloro. I dati in nostro possesso sulla disoccupazione giovanile ripartita per genere riguardano i soli ambiti provinciale e regionale: i valori provinciali risultano sempre inferiori rispetto ai corrispettivi regionali. Austis, Orgosolo, Mamoiada, Teti, Ollolai e Desulo presentano tassi di occupazione (ossia il numero di persone occupate di età compresa fra 15 e 64 anni paragonato con la popolazione residente di pari età) assai bassi; al contrario Tonara, Ovodda Fonni e Gavoi, che registrano punte particolarmente elevate e superiori sia all ambito provinciale che regionale, mostrano un marcata disomogeneità dei livelli occupazionali all interno dello BIM Taloro. Rapportando i livelli occupazionali registrati nella Provincia di Nuoro nel 2010 con gli obiettivi stabiliti dal trattato di Lisbona - che stabiliva per il 2010 un tasso di occupazione globale superiore al 70% (Prov. Nuoro -28-

29 52,3%), ed un tasso di occupazione femminile, per lo stesso periodo, superiore al 60% (Prov. Nuoro 44,0%) - si avverte nel territorio preso in esame una situazione occupazionale particolarmente negativa, come d altronde nel resto dell isola. Si evidenzia inoltre come l occupazione femminile registri 16 punti percentuali in meno rispetto a quella maschile. Tabella 5 - Tasso disoccupazione giovanile 2010 Genere Valore % Sardegna Provincia di Nuoro Fonte: Istat 2010 Maschi 38.7 Femmine 38.9 Totale 38.8 Genere Valore % Maschi 32.6 Femmine 21.2 Totale 27.6 Tabella 6 - Tasso occupazione 2010 Genere Valore % Sardegna Maschi 60.2 Femmine 41.8 Totale 51.0 Genere Valore % Provincia di Nuoro Fonte: Istat 2010 Maschi 60.3 Femmine 44.0 Totale

30 Grafico 7 Fonte: Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT Grafico 8 Fonte: Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT -30-

31 3.2 Qualità ambientale Per l analisi qualitativa ambientale, con la quale è possibile misurare parte del benessere sociale, sono stati utilizzati i più noti indicatori della gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato. Per la definizione degli indicatori ambientali legati alla gestione dei rifiuti urbani si sono prese come punto di riferimento le direttive comunitarie che prevedono il raggiungimento di determinati target entro il 2013, così come le relative leggi nazionali e regionali in materia di riduzione della produzione di rifiuti, incremento del riciclo dei rifiuti e utilizzo di materiali poco impattanti sull ambiente. Di seguito vengono meglio definite le caratteristiche dei tre indicatori considerati - S.07 e S.07 Bis, S.08, S.09 - e i relativi target. Indicatore S.07 e S.07 Bis: Rifiuti urbani smaltimento in discarica - kg di rifiuti urbani smaltiti per abitante all anno. Target 2013: ridurre la quantità pro capite di rifiuto conferito a Kg 230; inoltre, la percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può essere superiore al 50%. Tabella 7 - Valore dell indicatore S.07 e S.07 Bis per l anno 2010 Ambito kg per abitante R.U. smaltiti in discarica Sardegna ,6% Provincia di Nuoro dato non presente dato non presente Consorzio BIM Taloro dato non presente dato non presente N.E. su dati ARPAS 2010 Indicatore S.08: Raccolta differenziata dei rifiuti urbani - percentuale rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Target 2013: Aumenta la percentuale al 40%. Tabella 8 - Valore dell indicatore S.08 per l anno 2010 Ambito Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Sardegna 44,9% Provincia di Nuoro 49,9% Consorzio BIM Taloro 60,6% N.E. su dati ARPAS

32 L indicatore S.09: Quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio per la produzione di compost di qualità - quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la produzione di compost. Target 2013: Aumentare la percentuale al 20%. Tabella 9 - Valore dell indicatore S.09 per l anno 2010 % Quantità compost trattato sulla frazione Ambito di umido nel rifiuto urbano Sardegna 61,3 Provincia di Nuoro Consorzio BIM Taloro N.E. su dati ARPAS 2010 dato non presente dato non presente Dai dati sopra esposti si comprende che a livello regionale i tre target 2013 relati agli indicatori S.07 e S.07 Bis, S.08, e S.09 sono stati già raggiunti e superati nel Nello specifico, per quanto riguarda il primo indicatore S.07 e il terzo S.09, non è stato possibile risalire ai dati puntuali relativi alla Provincia di Nuoro e di conseguenza a quelli del territorio del BIM Taloro. I valori del secondo indicatore S.08 (Raccolta differenziata dei rifiuti urbani), sono superiori al valore del target 2013 di quasi 10 percentuali mentre quello del BIM Taloro lo supera di più di 20 punti. Analizzando il grafico 9 sottostante, è evidente come, pur con variazioni minime rispetto agli anni passati, la Provincia di Cagliari continui a dare, il maggiore contributo alla produzione di rifiuti urbani totali (32,9%), seguita dalle province di Sassari (19.2%) e Olbia-Tempio (17,6%), mentre le Province di Oristano (7,9%), Carbonia-Iglesias (7,4%) e Nuoro (7,3%) contribuiscono anche nel 2010 ciascuna in misura inferiore al 10% e le restanti Province del Medio Campidano e Ogliastra mostrano ancora una produzione totale di rifiuti che contribuisce per il 5,2% e 2,4%, rispettivamente sul totale. -32-

33 Grafico 9 Percentuale di rifiuti urbani prodotta per provincia nel % 19% 18% 8% 7% 7% 5% 2% Fonte: ARPAS- Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Sardegna 2010 Il grafico 10 evidenzia che il maggior contribuito al raggiungimento del buon dato di raccolta differenziata a livello regionale, apportato dalle diverse province, arriva principalmente dalle province di Oristano (61%), che tra l altro mostra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto all anno precedente, e quella del Medio Campidano che si attesta sugli stessi valori del 2009 (60%); segue la provincia dell Ogliastra, che nel 2010 raggiunge il 54,8% e la provincia di Nuoro che aggiunge 4 punti percentuali rispetto al 2009, arrivando al 49,9%. La provincia di Cagliari mostra un lievissimo miglioramento pur restando all incirca sui valori del 2009 (46,7%), mentre la provincia di Carbonia Iglesias è quella che mostra l incremento maggiore arrivando al 46,7%. Le restanti province di Sassari e Olbia Tempio, pur mostrando l incremento di 2 rispetto al 2009 si attestano ancora sotto il 40%. -33-

34 Grafico 10 Fonte: ARPAS- Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Sardegna 2010 Nel 2010 i residenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro hanno prodotto tonnellate di rifiuti indifferenziati, mentre i così detti abitanti fluttuanti, ossia coloro i quali si trova soltanto occasionalmente nel territorio consortile (come ad esempio i turisti che frequentano il territorio), ne hanno prodotte 24. La raccolta differenziata nell ambito del BIM Taloro ha costituito il 60,62% del totale delle tonnellate di rifiuti urbani prodotti, anche se rispetto all anno precedente si è registrato un decremento del 2,74%. I comuni della Provincia di Nuoro nel 2010 hanno conferito quasi interamente il rifiuto indifferenziato alla piattaforma di trattamento di Macomer; soltanto pochi Comuni (3) hanno conferito i loro rifiuti indifferenziati presso l impianto del CIPNES di Olbia. Secondo il 12 Rapporto di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, relativamente alle tecniche adottate per la raccolta indifferenziata da parte dei 52 comuni che costituiscono la Provincia di Nuoro, 37 di essi ricorrono alla raccolta domiciliare integrale, 11 mista stradale e domiciliare, nessuno utilizza più i cassonetti stradali. La frequenza di raccolta dei rifiuti indifferenziati è differente a seconda dei comuni: 3 forniscono il servizio giornalmente, 39 più volte alla settimana (ma non viene specificato quante) ed infine 6 comuni ritirano l indifferenziato settimanalmente o con frequenza superiore. Il servizio di raccolta rifiuti nel territorio consortile del BIM Taloro viene garantito da 3 associazioni di comuni (Fonni, Oliena e Orgosolo - Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule, Oniferi e Orotelli - Tiana e Ovodda), e dalla Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai. Per i comuni virtuosi e per quelli inadempienti rispetto all attivazione delle raccolte differenziate, a seguito di un atto di indirizzo della Regione Sardegna (D.G.R. n.15/32 del -34-

35 ), presso gli enti titolari di ciascun impianto di conferimento dei rifiuti indifferenziati è stato costituito un fondo a destinazione specifica che viene utilizzato esclusivamente per accantonare le penalizzazioni e pagare le premialità. Il saldo può essere successivamente utilizzato, dietro precise disposizioni dell Assessorato Regionale Difesa Ambiente, per aumentare l entità della premialità e/o per realizzare le migliorie necessarie per le infrastrutture dedicate al recupero dell organico di qualità, permettendo alle amministrazioni virtuose di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti. Nel 2010 fra le province sarde, quella di Nuoro risulta la terza più virtuosa nella raccolta differenziata permettendo di raggiungere la premialità per il 75% dei comuni e il 71% della popolazione. Tabella 9 - Quadro dei Comuni in premialità - anno 2010 N. Comuni premialità al Popolazione premialità al Comuni premialità al % Popolazione premialità al % Provincia di Nuoro % 71% Fonte: 12 Rapporto di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna ARPAS 2010 Vengono di seguito riportati tutti i quantitativi per tipologia di materiale (vetro, carta, plastica, etc.) dei rifiuti ottenuti mediante raccolta differenziata nei comune del Consorzio BIM Taloro ed anche i totali provinciali. -35-

36 Tabella 10 - QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE DEL CONSORZIO BIM TALORO - ANNO 2010 Rifiuti Comuni Pop. Istat al Rifiuti Indifferenziati residenti (t/anno) indifferenziati da abitanti fluttuanti (t/anno) Produzione rifiuti urbani allo smaltimento Differenziati Totali Totali Rifiuti da Rifiuti spazzament o ingombranti stradale (t/anno) (t/anno) Produzione Totale Rifiuti allo smaltiment o (t/anno) 2010 Rifiuti da Raccolta differenziata (t/anno) 2010 Produzion Produzione e totale di Rifiuti Urbani (t/anno) 2010 totale di Rifiuti Urbani (t/anno) 2009 Variaz. % sul totale di RU rispetto al 2009 Produzione Pro-capite totale (kg/ab/a) % R.D Impianto % R.D. Differenz destinazione 2009 a Rd Consorzio rif. Indiff. Austis ,80% ,60% 64,50% 0,10% a) Macomer Desulo ,20% ,40% 64,50% 1,90% a) Macomer Fonni ,60% ,70% 66,40% -7,80% b) Macomer Gavoi ,60% ,30% 66,40% -4,10% c) Macomer Lodine ,70% ,30% 66,40% -4,10% c) Macomer Mamoiada ,60% ,90% 65,90% 6,00% - Macomer Ollolai ,20% ,30% 63,00% -0,60% c) Macomer Olzai ,30% ,30% 63,00% -0,60% c) Macomer Orgosolo ,40% ,70% 54,70% -1,00% b) Macomer Ovodda ,70% ,20% 64,60% -9,40% d) Macomer Teti ,20% ,60% 64,50% 0,10% a) Macomer Tiana ,10% ,80% 64,60% -9,80% d) Macomer Tonara ,80% ,60% 64,50% 0,10% a) Macomer Totale Consorzio BIM Taloro ,62% 63,37% -2,74% - - Totale provinciale ,90% 44,80% 5,10% - - Fonte: Osservatorio Provinciale Rifiuti di Nuoro e N.E. a) Com. Montana Del Gennargentu -Mandrolisai b) Ass. dei Comuni di Fonni, Oliena e Orgosolo c) Ass. dei Comuni di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule, Oniferi e Orotelli d) Ass. dei Comuni di Tiana e Ovodda -36-

37 Tabella 11 - QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno) 2010 Scarto COMUNE Popolazione al 31/12/2010 alimentare (FORSU) Scarto verde Vetro Carta/ Cartone Plastiche Imballaggi in metallo RAEE Pericolosi RUP Altri materiali al recupero Totale RD (t/anno) Totale INDIFF. Totale RU %RD Gettito RD (Kg/ab/anno) Austis ,5 0,00 27,73 27,7 13,1 2,59 1,23 0,03 5,4 127,28 69,74 197,02 65% 144 Desulo ,46 0,00 78,69 78,6 37,18 7,34 3,49 0,1 45,67 391,53 197,91 589,44 66% 157 Fonni ,37 0,00 173,48 122,79 31,18 2,77 51,16 3,27 48,73 873,75 615, ,57 59% 213 Gavoi ,32 0,00 99,68 90,72 43,89 16,75 35,5 1,29 22,43 532,59 321,61 854,19 62% 189 Lodine ,97 0,00 13,44 12,23 5,92 2,26 4,79 0,17 3,02 71,79 43,35 115,14 62% 189 Mamoiada ,92 0,00 56,06 97,98 54,72 12,76 1,6 0 29,69 480,73 188,28 669,01 72% 185 Ollolai ,02 0,00 49,33 44,89 21,72 8,29 17,57 0,64 11,1 263,55 159,15 422,7 62% 189 Olzai ,27 0,00 32,85 29,9 14,46 5,52 11,7 0,43 7,39 175,51 105,99 281,5 62% 189 Orgosolo ,06 0,00 112,42 132,18 49,46 2,99 27,64 5,14 56,04 859,92 742, ,68 54% 195 Ovodda ,64 0,00 55,35 42,83 18,29 0 3, ,56 232,84 189,03 421,87 55% 141 Teti ,57 0,00 22,73 22,7 10,74 2,12 1,01 0,03 4,42 104,31 57,16 161,46 65% 144 Tiana ,27 0,00 17,73 13,72 5,86 0 1, ,72 73,32 60,57 133,89 55% 139 Tonara ,52 0,00 67,52 67,44 31,9 6,3 2,99 0,08 13,14 309,88 169,81 479,69 65% 144 Totale Consorzio BIM Taloro ,89 0,00 807,01 783,68 338,42 69,69 162,87 11,18 332, , , ,16 60,6% 171 Totale Nuoro ,33 367, , , ,45 300, ,92 51, , , , ,48 49,9% 188 Fonte: 12 Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna anno 2010 ARPAS -37-

38 Relativamente al servizio idrico integrato, gli indicatori ambientali considerati al fine di dare misura dell efficienza nella distribuzione dell acqua e aiutare il miglioramento dei servizi depurativi dell acqua sono: Indicatore S.10 - Percentuale di acqua erogata sul totale dell acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. Il target 2013 al quale si cerca di arrivare è quello del 75% di acqua erogata sul totale dell acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale (con delle perdite totali pari al 20-25%). Indicatore S.11 - Abitanti equivalenti effettivi serviti da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali urbani per regione. In considerazione dell importanza strategica attribuita alla qualità della risorsa idrica, il valore target 2013 è pari ad almeno il 70%. Alla Sardegna, che sulla base dei dati rilevati al 2005 ha già raggiunto il target, si chiede di mantenere negli anni futuri almeno il valore della baseline ossia 87,4%. Indicatore S.11 Bis Stima della quota di popolazione equivalente urbana servita da depurazione descritto come abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di depurazione che effettuano trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione (valore percentuale). Questo indicatore differisce rispetto all S11 per la stima del numeratore mentre il denominatore, che rappresenta gli Abitanti equivalenti totali urbani (AETU), rimane invariato. L ISTAT, infatti, nel calcolo del nuovo indicatore ha preso in considerazione al numeratore gli abitanti equivalenti effettivi relativi alla sola componente domestica con esclusione, nei casi di impianti di depurazione misti (cioè che trattano il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue urbane e di acque meteoriche di dilavamento), delle acque industriali per le quali è concessa la depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali. Purtroppo non sono disponibili dati disaggregati a livello sub-regionale per annualità in quanto l ISTAT pubblica i dati disaggregati a livello di ambito territoriale ottimale, che in Sardegna corrisponde all intero territorio regionale. Nel 2009 l ISTAT ha pubblicato il valore dell indicatore S10 relativamente al 2008, che risulta pari a 54,1% rispetto al valore della baseline al 2005 del 53,65%. Si registra quindi un lieve aumento rispetto alla baseline pari a circa l 1%, e una distanza percentuale colmata rispetto al target pari al 2% (distanza coperta tra il valore di partenza e il target al 2013). Il valore dell indicatore S11 per la Sardegna relativamente al 2008, che sulla base dei dati rilevati al 2005 ha già raggiunto il target, deve mantenere negli anni futuri almeno il valore della baseline ossia 87,4%. -38-

39 Il valore dell indicatore S11 Bis, che nel 2008 ha raggiunto il 62,70%, deve essere ancora migliorato per poter raggiungere nel 2013 quota 70% come previsto dalle direttive europee. Tabella 12 - Indicatori ambientali riferiti al sistema idrico ed ai servizi connessi Indicatore Valore base 2005 (rivisto) Valore al 2008 Target al 2013 Fabbisogno da soddisfare Distanza colmata rispetto al target Variazione tra 2005 e 2008 S.10 53,65% 54,10% 75,00% 20,90% 2% 1% S.11 87,40% 94,50% 87,4 % - 100% 8% S.11 bis 59,00% 62,70% 70,00% 7,30% 34% 6% Fonte: RAOS - Rapporto Annuale degli Obiettivi di Servizio Idrico integrato 2011 RAS 3.3 Servizi di pubblica sicurezza La qualità della vita delle persone residenti in un territorio, e quindi la sua vivibilità, è legata anche al tema del livello di sicurezza pubblica percepita dai cittadini, che permette loro di vivere una vita più serena e tranquilla. La sicurezza è percepita come un diritto primario garantito soltanto attraverso la repressione di ogni fenomeno di criminalità presente sul territorio dove vivono e lavorano. Il senso di insicurezza ha contribuito nel tempo ad accrescere la domanda di servizi pubblici di presidio e controllo di tutte le realtà locali, sebbene con le necessarie differenze da luogo a luogo. Il presidio e l ordine nel territorio consortile del BIM Taloro sono garantiti da 10 stazioni dei carabinieri e 3 della polizia. La vigilanza ambientale del territorio è garantita dalla presenza di 3 stazioni forestali. I servizi giudiziari annoverano 1 sede di giudice di pace. Tabella 13 - Servizi di pubblica sicurezza presenti nell area del Consorzio BIM Taloro Comune Carabinieri Polizia Austis Desulo 1 Fonni 1 1 Stazione forestale Vigili del fuoco Guardia di finanza Giudice di pace Gavoi Lodine Mamoiada 1 Ollolai 1 Olzai 1 Orgosolo Ovodda 1 Teti 1 Tiana Tonara 1 1 Totale BIM Taloro Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 con integrazioni Ministero della Difesa e Ministero della Giustizia -39-

40 3.4 Sanità L Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che la salute umana costituisce la precondizione per il benessere e l incremento della qualità della vita, nonché il riferimento per misurare la riduzione della povertà e delle diseguaglianze, la promozione della coesione sociale e l'eliminazione della discriminazione. I miglioramenti dello stato di salute della popolazione costituiscono un rilevante indicatore dello sviluppo della società. Si deve quindi considerare la salute come un elemento basilare per una crescita economica sostenibile, capace di generare ulteriori importanti benefici, contribuendo nel medio periodo allo sviluppo sociale ed economico complessivo. La presenza e l immediata disponibilità sul territorio di adeguati servizi sanitari giocano un ruolo molto importante, in quanto hanno un rilevante impatto fisico e psicologico sul benessere delle persone. In tal senso la popolazione del BIM Taloro ( abitanti) può contare su 8 presidi sanitari costituiti dalle guardie mediche e da due poliambulatori, a Desulo e Gavoi. In seguito alla riorganizzazione regionale dei Consultori avvenuta nel 2009, sono presenti anche 4 consultori familiari a Gavoi, Desulo, Fonni e Orgosolo. In tutti e 13 i comuni è presente una farmacia convenzionata con la ASL di Nuoro che consente l'erogazione gratuita di farmaci 3. Per quanto riguarda le strutture socio sanitarie si registra la presenza di una sola comunità alloggio per anziani a Tiana. Non sono presenti sul territorio del BIM Taloro Residenze Sanitarie Assistenziali, mentre il servizio A.D.I. viene svolto presso il poliambulatorio di Gavoi. Si evidenzia la presenza dell Ospedale San Camillo nel limitrofo comune di Sorgono e naturalmente gli ospedali principali di San Francesco e Cesare Zonchello di Nuoro. Tabella 14 - Servizi sanitari presenti nel territorio consortile BIM Taloro Comune Guardie Mediche Poliambulatori Consultori Residenze Sanitarie Assistenziali Assistenza Domiciliare Integrata Farmacie Austis 1 Desulo Fonni Gavoi Lodine 1 Mamoiada 1 1 Ollolai 1 Olzai 1 1 Orgosolo Ovodda 1 1 Teti 1 Tiana 1 Tonara 1 1 TOT. BIM Taloro Fonte: Sardegna Salute - Sistema Sanitario della Sardegna Nel rispetto delle regole stabilite dai Livelli essenziali di assistenza (LEA) e dalla classificazione dei farmaci. -40-

41 3.5 Istruzione formazione Nel territorio del BIM Taloro i servizi scolastici risultano sufficientemente presenti. Almeno un servizio di scuola materna ed elementare è presente in tutti i 13 comuni, mentre la scuola media è assente a Lodine e Tiana. Soltanto 4 comuni sono dotati di scuola media superiore: Desulo (Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici), Fonni (Liceo Socio Psico-Pedagogico), Gavoi Istituto Tecnico Commerciale, Geometri e Classico) e Tonara (Istituto Tecnico Industriale). Il servizio di scuolabus è garantito soltanto a Desulo, Gavoi, Orgosolo, Tiana e Tonara, mentre il servizio di mensa scolastica è invece più diffuso (9 comuni), specie nelle scuole primarie per l infanzia. Tabella 15 - Servizi scolastici presenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro Comune Materna Elementare Media Superiore Scuolabus Mensa scolastica Austis Desulo Fonni Gavoi Lodine Mamoiada Ollolai Olzai Orgosolo Ovodda Teti Tiana Tonara Totale BIM Taloro Fonte: Comuni Consorzio BIM Taloro Aggregazione sociale La propensione all associazionismo costituisce un elemento fondamentale per definire il grado di aggregazione delle popolazioni locali, ma anche per poter comprendere meglio il contributo che le popolazioni possono fornire nelle attività di valorizzazione della tradizione e della cultura locale, nella tutela e salvaguardia del territorio, nel volontariato sociale. Qui di seguito vengono individuate e suddivise per tipologia ben 137 associazioni di cui: 50 legate alla cultura e alle tradizioni, 35 sportive, 21 di volontariato sociale, 15 di volontariato ambientale e 16 per il tempo libero. -41-

42 Tabella 16 - Associazioni presenti nell area del Consorzio BIM Taloro Comune Sport Tempo libero Cultura e tradizioni Volontariato sociale Volontariato ambientale Austis Desulo Fonni Gavoi Lodine Mamoiada Ollolai Olzai Orgosolo Ovodda Teti 1 1 Tiana 2 4 Tonara Totale BIM Taloro Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 Naturalmente l aggregazione sociale vie favorita anche dalla presenza sul territorio del BIM Taloro di un adeguato numero e varietà di impianti sportivi e ricreativi: ben 13 sono quelli di calcio, 7 quelli di calcetto, 5 da tennis, 2 galoppatoi e 1 da bocce. Le 11 palestre presenti appartengono perlopiù agli istituti scolastici. In alcuni comuni sono presenti altri impianti sportivi, legati alla specifica presenza di associazioni sportive come la A.S.D. Tiro A Volo Tianese e la Polisportiva Supramonte Orgosolo per il softball. Tabella 17 - Impianti sportivi presenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro Comune Calcio Calcetto Palestra Tennis Bocce Galoppatoio Altro Austis Piscina - Mini Pitch Desulo 1 1 Fonni Gavoi 1 1 Centro nautico Lodine Mamoiada 1 1 Ollolai Olzai Orgosolo Softball Ovodda Teti Tiana Tiro a volo Tonara Totale BIM Taloro Fonte: Comuni BIM Taloro

43 Per chiudere questa parte descrittiva del territorio consortile del BIM Taloro, si passa ad analizzare l annuale classifica del quotidiano economico il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 107 provincie italiane, definita attraverso lo studio statistico di innumerevoli indicatori socioeconomici. Lo studio viene effettuato per settori (6) e questi vengono poi declinati in vari sottosettori. Per la provincia di Nuoro, le prestazioni migliori vengo riscontrate nei settori Tempo libero (34 posto), dove il sottosettore Ristoranti e bar ogni 100 mila abitanti a settembre 2010 le attribuiva il 3 posto. Nei Servizi-ambiente salute la Provincia si posiziona al 51 posto, anche se l indice Tagliacarne sulle infrastrutture la pone al penultimo posto in Italia (106 ). Infine nel settore Ordine pubblico la Provincia si posiziona al 53 posto. Il settore Affari e lavoro colloca la Provincia soltanto al 69 posto e nel sottosettore Quota delle esportazioni sul Pil 2010 si posiziona al 97 posto, ma la voce Imprese registrate ogni 100 abitanti a settembre 2011 la pone al 1 posto in Italia. I settori Tenore di vita (78 posto) e Popolazione (73 posto) non brillano per risultato ottenuto: si evidenzia che in un sottosettore del primo Costo casa al metro quadro - ottobre 2011 la provincia Barbaricina si posiziona addirittura all 8 posto. Una criticità demografica ben nota, la Variazione % della quota di giovani sulla popolazione la pone al 97 posto con un valore negativo di -5,661. Tabella 18 - Classifica della qualità della vita nelle 107 province italiane nel 2011 Posizione in classifica Punti attribuiti Sottosettore Posizione Valore Punti Affari e lavoro Totale per settore Imprese registrate/100 abitanti - sett , Occupazione in % su fascia anni ,4 756 Occupazione in % su totale donne , Rapporto impieghi/depositi , Quota delle esportazioni sul Pil ,37 29 Incidenza % sofferenze su prestiti , Ordine pubblico Totale per settore Scippi rapine e borseggi/100mila abit , Furti in casa ogni 100mila abitanti , Truffe e frodi inform. Ogni 100mila abit ,4 563 Estorsioni ogni 100mila abitanti , Variazione trend delitti totali = , Furti d'auto ogni 100mila abitanti ,48 68 Popolazione -43-

44 Totale per settore Numero abitanti per Kmq , Laureati 2010 ogni mille giovani anni 38 62, Divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie , Nati vivi ogni mille abitanti , Var. % quota giovani su popolazione , Immigrati regolari in % su popolazione Servizi - ambiente - salute Totale per settore Cause evase su nuove + pendenti - 1 sem , Diff. Tra mese più caldo e più freddo ( ) 20 16,5 818 Indice Legambiente Ecosistema urbano ,1 716 Tasso di emigrazione ospedaliera (in %) , Asili com. nella provincia in % su utenza 0-3 anni 42 6,4 291 Indice Tagliacarne infrastrutture (senza porti) ,8 93 Tempo libero Totale per settore Ristoranti e bar/100mila abit. - settembre , Sale ogni 100mila abitanti - settembre , Alberghi e strutture ricett./100mila abit ,49 63 Indice assorbimento libri in % su popol. - ott , Indice di sportività - agosto , N.spettacoli ogni 100mila abitanti , Tenore di vita Totale per settore Costo casa al metro quadro - ottobre Spesa pro capite veicoli/elettr./mobili/pc , Pil pro capite in euro Indice Foi costo vita (con tabacchi) , Importo medio pensione/mese in euro , Depositi per abitante (rapporto ) 105 0, Fonte: Il Sole24 Ore - La Qualità della Vita 2011 Si noti che il medesimo rapporto 2010 del Sole 24 Ore collocava la Provincia di Nuoro al 28 posto, e che soltanto un anno dopo - nel le viene attribuito il 63 posto. Gli effetti della crisi economica iniziata nel 2008 si sono progressivamente acuiti con il passare del tempo portando ad una crisi generalizzata di tutti i settori produttivi e causando di riflesso un peggioramento del tenore di vita delle comunità del nuorese. -44-

45 Tale fenomeno risulta quindi la principale causa del declassamento dal 28 posto al 63 della Provincia di Nuoro (tabella 19): confrontando infatti la valutazione del 2010 con quella del 2011 appare evidente che il crollo del settore Affari e lavoro - che passa dalla 8ª posizione alla 69ª - causi inevitabilmente anche il passaggio dal 44 del 2010 al 78 del 2011 del settore Tenore di vita. Anche le dinamiche sulla popolazione già ampiamente descritte in precedenza contribuiscono, secondo il Sole 24 Ore, al peggioramento della qualità della vita nella Provincia di Nuoro, che passa dall 11 posto del 2010 a 73 del 2011; al contrario migliorano i settori dell Ordine Pubblico e Servizi-ambiente e salute. L anno appena concluso (2012) ha visto migliorare la posizione della Provincia di Nuoro nella classifica del Sole 24 Ore sulle province più vivibili d Italia, passando dal 63 al 53 posto, ma la risalita verso la 28ª posizione del 2010 pare essere ancora piuttosto lontana. Tabella 19 - Confronto parametri valutazione Sole 24 Ore Classifica qualità della vita nella Provincia di Nuoro Posizione generale Settore Posizione per settore Totale Affari e lavoro Totale Ordine pubblico Totale Popolazione Totale Servizi - ambiente - salute Totale Tempo libero Totale Tenore di vita Fonte: N.E. su dati Il Sole24 Ore - La Qualità della Vita Sistema economico del Consorzio BIM Taloro 4.1 Tessuto produttivo Nel 2011 il tessuto produttivo del territorio consortile del BIM Taloro risulta formato da circa imprese che costituiscono il 16,5% delle attività economiche della Provincia di Nuoro. Pienamente in linea con il forte carattere identitario agropastorale barbaricino, la base produttiva dei 13 comuni consortili vede una predominanza numerica (1.346) di imprese legate alle attività agricole e della silvicoltura, che costituiscono il 45% del totale delle attività di impresa presenti. Le attività commerciali (16,6%) e le costruzioni (11,3%) rivestono un ruolo significativo, come anche le attività manifatturiere (8,4%) e quelle dei servizi di alloggio e di ristorazione (5,8%). Insieme questi cinque settori rappresentano l'87% della base produttiva del BIM Taloro. Il grado di apertura dell economia locale è limitatissimo e il peso dell area sul commercio estero nuorese è assolutamente marginale come del resto il peso dell'ambito provinciale sul commercio estero sardo, -45-

46 nonostante un incremento annuo del 24%. I dati evidenziano un sistema chiuso rispetto agli scambi, con una propensione all export che assume valori bassissimi. L analisi dei dati relativi alla composizione della base produttiva articolata per comuni e settori conferma un settore produttivo fortemente ancorato alle tradizioni produttive e alle vocazioni locali, dove la dimensione di impresa è prevalentemente quella della microimpresa (fino a 10 addetti e 2 milioni di euro di fatturato) e la ditta individuale è la forma giuridica per più del 70% delle imprese. Il saldo 2011 tra le imprese nuove iscritte e quelle che hanno cessato l'attività è pressoché sempre negativo per tutte le 20 divisioni di attività definite. I peggiori dati si sono registrati nell'ordine: -48 per la divisione agricoltura-silvicoltura, -39 per le attività commerciali, -14 per i servizi di alloggio e di ristorazione e -11 per le attività manifatturiere. -46-

47 Grafico 11 Fonte: N.E. su dati CCIAA Nuoro Grafico 12 Fonte: N.E. su dati CCIAA Nuoro -47-

48 4.1.1 Agricoltura I dati permettono di fotografare la situazione del comparto agricolo a livello locale, definendo dettagliatamente la caratteristiche delle aziende agricole, la tipologia di colture e di allevamenti nonché la loro consistenza numerica per tutti i 13 comuni del Consorzio BIM Taloro. L analisi quantitativa mostra una drastica riduzione dal 1990 al 2010 del numero di aziende agricole presenti nel territorio del BIM Taloro, passate rispettivamente da a ossia - 60,1%, con punte negative per alcuni paesi come Tonara (-92,7%), Desulo (-84,7%) e Mamoiada (- 57,4%), che hanno registrato un vero e proprio collasso del comparto. Grafico 13 Fonte: ISTAT - Censimenti Agricoltura Nel territorio del Consorzio BIM Taloro sono presenti aziende agricole, di queste il 31,5% si concentra nel territorio di Orgosolo, il 12,8% in quello di Fonni e l 11,4% a Mamoiada. La superficie agricola totale del territorio consortile ammonta a ettari e di questi il 75,2% sono realmente utilizzati per le attività agricole ( ettari). Il 19,6% della superficie agricola totale ( ettari) è costituita da boschi annessi alle aziende agricole utilizzate per l allevamento brado, mentre la superficie agricola non utilizzata e altra superficie costituiscono quasi il 5%. Il 79,0% dei suoli agricoli utilizzati è destinato ai prati permanenti e ai pascoli che 4 Fonte ISTAT - 6 Censimento Agricoltura

49 raggiungono un estensione di ettari indicando una prevalenza dell allevamento rispetto agli altri comparti agricoli. I seminativi hanno un estensione di ettari (il 17,7% della sau) e le coltivazioni legnose agrarie non superano i ettari. Tra i seminativi predominano per estensione le colture foraggere avvicendate (84,2%), che certamente sono legate all allevamento di bestiame, attività fortemente radicata sul territorio; l 11,8% del sau seminativo è destinato alla produzione cerealicola per granella. Per quanto riguarda le coltivazioni legnose agrarie la loro estensione si ripartisce equamente tra tre tipologie di colture: frutteto, olivo e vite che costituiscono rispettivamente il 34,4%, il 33,7% e il 31,7% delle colture. Tabella 20 - Utilizzazione del terreno espressa in ettari per ubicazione delle unità agricole* Superficie totale (sat) Territorio Superficie totale (sat) Superficie agricola utilizzata (sau) Superficie agricola utilizzata (sau) Arborico ltura da Seminativi Coltivazio ni legnose agrarie Prati permane nti e pascoli legno annessa ad aziende agricole Boschi annessi ad aziende agricole Superficie agricola non utilizzata e altra superficie Austis 3.035, ,55 609,05 7,6 941, ,47 65,34 Desulo 5.373, ,70 47,1 302, , ,94 179,15 Fonni , , ,36 21, , ,52 609,64 Gavoi 2.907, ,71 589,42 17, ,44 5,8 296,05 116,15 Lodine 737,32 630,16 100,21 2,55 527, ,76 22,4 Mamoiada 3.845, ,88 636,23 286, ,17 18,2 416,33 267,67 Ollolai 1.770, ,44 231,65 2, ,79 32,92 253,54 54,09 Olzai 5.833, , ,46 150, , ,30 270,87 Orgosolo , ,50 645,77 488, ,33 71, ,46 492,08 Ovodda 2.290, ,02 310,33 36, ,12 7,93 588,52 185,32 Teti 2.650, ,90 678,88 53, , ,52 145,04 Tiana 615,58 353,39 120,85 14,45 217,62 6,82 198,2 57,17 Tonara 1.559, ,95 29,5 181,77 866, ,36 38,87 BIM Taloro , , , , ,15 233, , ,79 Nuoro , , , , ,33 657, ,60 Sardegna , , , , , , , ,56 Fonte: 6 Censimento Agricolo 2010 * Sono comprese anche le unità agricole con centro aziendale ubicato fuori dal territorio di riferimento, ma con terreni compresi nello stesso. Il comparto zootecnico è costituito da 792 aziende, con capi allevati, e rappresenta il 24% dell intero patrimonio zootecnico della Provincia di Nuoro. Per quanto riguarda la tipologia di allevamenti vi è una prevalenza di quegli ovina, con 522 aziende e capi (il 44,2%); seguono per numero di capi gli avicoli (43,8%), i caprini (5,7%) e i bovini (4,6%). I dati indicano Orgosolo e -49-

50 Fonni come i paesi del BIM Taloro più inclini alle attività zootecniche, il primo con il 22,4% e il secondo con il 18,4% del totale aziende zootecniche. A livello locale si notano le specializzazioni produttive di Fonni per l'allevamento di ovini ( capi) e ed equini (155 capi), di Orgosolo per i bovini (4.298 capi) e gli equini (187 capi), di Mamoiada che vanta capi avicoli e Desulo per numero di caprini e suini, rispettivamente e 755 capi. Tabella 21 - Consistenza del comparto zootecnico nel territorio del BIM Taloro espressa dal numero di aziende e relativi capi per tipologia di allevamento Comuni Bovini Equini Ovini Caprini Suini Avicoli Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Austis Desulo Fonni Gavoi Lodine Mamoiada Ollolai Olzai Orgosolo Ovodda Teti Tiana Tonara BIM Taloro Nuoro Sardegna Fonte: ISTAT - 6 Censimento Agricoltura 2010 La struttura delle aziendale agricole Se confrontata con la totalità del territorio isolano l estensione media delle aziende presenti nel territorio del BIM Taloro risulta essere medio grande: circa il 60% delle aziende agricole ha infatti una superficie totale compresa tra i 10 ed i 100 ed oltre ettari, fatto riconducibile alla presenza di vaste aree boschive annesse alle aziende. La conduzione delle aziende è nel 96,3% dei casi gestita direttamente dai coltivatori e/o allevatori, mentre quella con salariati è appena dell 1,6%. Soltanto il 51.9% delle aziende agricole ha titolo di possesso su terreni utilizzati che corrispondono al 32,9% della sau, il 17,2% della sau viene affittato e il 3,4% viene concesso in uso gratuito alle aziende. -50-

51 Analizzando i dati sull occupazione settoriale agricola si nota che quasi l 88% della manodopera aziendale (su persone) è riconducibile alla conduzione familiare dell azienda e che soltanto il 12,2% delle persone occupate con diverse modalità (forma continuativa, saltuaria e non assunti direttamente dall azienda) non appartiene al nucleo familiare. La quasi totalità delle imprese agricole del BIM Taloro (il 96%) non è informatizzata. Nelle 47 aziende agricole informatizzate l 85% utilizza gli strumenti informatici per la gestione dei servizi amministrativi, il 28% per le coltivazioni, il 26% per l allevamento, il 96% utilizza la rete internet ed è in possesso di un sito web o di una pagina internet. Sempre tra le aziende informatizzate il 52% si serve del commercio elettronico per la vendita di prodotti e servizi aziendali e il 77% utilizza il commercio elettronico per l'acquisto di prodotti e servizi necessari all azienda. Osservando i dati relativi all età dei capi delle aziende agricole presenti nel territorio del BIM Taloro, emerge che il settore seppur in un momento di grande difficoltà affronta positivamente il cambio generazionale. Il 13,5% dei capi aziendali ha meno di 35 anni, il 35,1% ha un età compresa tra i 35 e i 49, il 29,6% ha tra i 50 e i 64 anni e per finire soltanto il 21,8% ha più 65 anni. Si evidenzia che per le medesime classi di età considerate, i dati relativi ai territori della Provincia di Nuoro e della Sardegna assumono valori inferiori per le prime due classi e maggiori per le ultime due, denotando un marcato blocco del cambio generazionale alla guida delle aziende agricole. Dettagliando per genere i capi delle aziende agricole si nota una predominanza dei maschi 74,9% rispetto alla componente femminile che costituisce soltanto il 25,1%. Grafico 14 FONTE: ISTAT 6 Censimento Agricoltura 2010 La maggioranza delle aziende (grafico 14) si distribuisce equamente nelle prime 5 classi economiche e nella terzultima (136) con una percentuale che oscilla tra il 9,2% della quinta e l 11,3% della terza; il 39% è compreso nelle due classi tra i ed i , e soltanto l 1,5% delle aziende può vantare l appartenenza alle due classi economiche più elevate comprese tra i e i euro e più. -51-

52 Si rileva un attività di vendita diretta da parte dei produttori agricoli che riguarda la frutta, la verdura, le carni, le uova. Criticità emerse per il settore agricolo Attraverso l attività realizzata sul campo, più specificatamente attraverso i sopralluoghi effettuati, è stato possibile conoscere e analizzare da vicino 32 aziende (coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento). Naturalmente le criticità elencate nel grafico sottostante riportano, congiuntamente e non, quelle riconducibili alle attività agricole, quelle proprie dell allevamento o della silvicoltura. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto dalle loro aziende ma anche dall intero comparto. Questa situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica che ha causato una contrazione dei consumi, ma in parte anche alla difficoltà di vendita dei loro prodotti sui mercati, dove ormai beni analoghi sono venduti a prezzi assai inferiori; ciò avviene perché questi beni provengono da altri sistemi produttivi mondiali in cui i costi di gestione e produzione delle aziende agricole sono assai più bassi rispetto ai nostri. Gli operatori fanno inoltre notare che le materie prime utilizzate per la produzione dei prodotti di qualità e tradizionali provengono in gran parte dall estero. Grafico 15 Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14 Entrando nello specifico, le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono state: per il 38% i prezzi di mercato dei loro prodotti sono troppo bassi; il 31% e il 25% hanno rispettivamente indicato un costo eccessivo dei mangimi e del carburante; il 16% lamenta sia -52-

53 difficoltà nella vendita sia eccessivi costi di trasporto; gli incentivi pubblici alle imprese vengono indicati come criticità dal 13% degli intervistati Agroindustria Le produzioni agroalimentari più importanti per numero di produttori presenti nel Consorzio BIM Taloro sono: quelle lattiero casearie (Fiore Sardo DOP, Pecorino Sardo, etc.), ben 39 aziende presenti sul territorio; quelle di panetteria (carasau e altri pani tradizionali: 31 le prime e 21 le seconde); 27 sono i pastifici che producono pasta fresca con metodologie tradizionali; è presente anche una significativa produzione dolciaria tradizione a base di pasta di mandorle e miele, diffusa in tutto il territorio, tra questi riveste un ruolo importante la produzione di torrone con la presenza di ben 10 stabilimenti a Tonara e 3 a Desulo; 7 cantine presenti producono Cannonau di Sardegna D.O.C., Barbagia IGT e Isola dei Nuraghi IGT oltre a diversi distillati; in ultimo ma non meno importante 4 produzioni di insaccati (salsiccia sarda, prosciutti, etc.) ubicate a Desulo e Fonni. Tabella 22 - Imprese dell agroalimentare presenti nel territorio del BIM Taloro. Comune Cantine Caseifici Salumifici Pane carasau Altri Pani tradizionali Pasta fresca Austis Torronifici Dolci tradizionali Desulo Fonni Gavoi Lodine Mamoiada Ollolai Olzai Orgosolo Ovodda Teti Tiana Tonara Totale BIM Taloro Fonte: N.E. su dati CCIAA di Nuoro 2011 e LAORE

54 Produttori con marchi di qualità nel Consorzio BIM Taloro La valorizzazione delle produzioni tipiche, importante attività che favorisce lo sviluppo territoriale, costituisce una strategia efficace per il conseguimento di molteplici obiettivi sia di carattere economico (rivitalizzazione delle colture tipiche, diversificazione delle produzioni, acquisizione di nuovi sbocchi di mercato, etc.) sia socio-culturali (recupero delle tradizioni e della cultura locale, rafforzamento dell'identità locale, etc.). La valorizzazione si fonda sulle potenzialità specifiche di un territorio: know-how produttivo, tradizioni e culture locali che conferiscono alle produzioni la loro immagine specifica, ossia la tipicità, e rappresenta un'operazione economica che richiede l'individuazione precisa dei potenziali sbocchi di mercato, la definizione e l'attuazione di strategie commerciali ed il rispetto di un requisito essenziale, l alta qualità. La qualità superiore del prodotto tipico viene spesso rivendicata da produttori e consumatori che risiedono nei territori in cui questo viene realizzato. La dichiarata superiorità sta ad indicare la importante funzione evocativa del prodotto che diventa richiamo nella memoria delle proprie radici. Talvolta è spesso l orgoglio campanilistico, la fierezza delle proprie tradizioni e la speranza di realizzare qualche buon affare che induce a ritenere che tale qualità superiore, dichiarata da coloro che da tanti anni hanno a che fare con un certo prodotto, sia sufficiente a determinarne il successo di mercato, anche se poi la realtà e ben diversa. Come già accennato, la tipicità di un prodotto è un carattere distintivo derivante da una sintesi articolata di elementi ambientali, storico-etnografici, culturali, sociali, tecnologici, economici, legati a specificità territoriali. Le singole tipicità possono generare dei differenziali economici derivanti dai caratteri irriproducibili o riproducibili delle produzioni, che acquisiscono rispettivamente il carattere di unicità o ripetibilità. La tipicità quindi, rispetto alle omologhe produzioni generiche, è una categoria distintiva che oltre ad assumere un significato testimoniale e culturale, ha connotati capaci di definire nicchie di mercato. Nel territorio del BIM Taloro sono già presenti numerose aziende dell agroalimentare che hanno produzioni certificate e di qualità. Secondo i dati forniti dall Agenzia Laore, per l anno 2012, gli operatori inseriti nel sistema di controllo della Regione Sardegna sono i seguenti: -54-

55 - 95 (31 i caseifici e 64 di allevatori) del Fiore Sardo DOP; - 1 solo produttore del Pecorino Sardo DOP; - ben 299 sono gli allevatori dell Agnello di Sardegna IGP; - per quanto riguarda i marchi di qualità del vino sono presenti 6 produttori di Cannonau di Sardegna DOC, 2 di Barbagia IGT e 2 di Isola dei Nuraghi IGT; produttori validati come Operatori Biologici nel Tra il 2010 ed il 2011 il comparto lattiero-caseario ha registrato una riduzione del 6% nella produzione del Fiore Sardo DOP, passata da 800 a 752 tonnellate (-6%); i dati presentati dall ISMEA nel indicano una crescita quantitativa delle vendite dell Agnello di Sardegna IGP pari al 70%. Dall indagine da noi condotta presso le strutture turistiche presenti nel territorio è emerso che tutte utilizzano prodotti tipici locali per almeno l 80% dei loro consumi alimentari, e quindi si constata un forte legame tra i produttori agroalimentari e l offerta enogastronomica legata alle strutture ricettive. Dalle rilevazioni effettuate risultano presenti ben 9 centri commerciali naturali (tabella 23), che opportunamente coordinati possono costituire uno degli strumenti di marketing territoriale utilizzabili per la programmazione dei progetti di pro-commercializzazione definiti nel presente PMSS del BIM Taloro. Tabella 23 - Centri Commerciali Naturali presenti nel territorio consortile del BIM Taloro Paese Denominazione Austis C.C.N. Austis Desulo C.C.N. "Gennargentu" Fonni C.C.N. Vrores Gavoi C.C.N. Gavoi un fiore di paese Ollolai C.C.N Ollolai Orgosolo C.C.N. Orgosolo Ovodda C.C.N. Ovodda Teti CCN Bidda mea Tonara C.C.N. " ILALA Tonara Fonte: CCIAA Nuoro 2012 Criticità emerse per il settore dell agroindustria Grazie all azione di analisi effettuata sul campo mediante la realizzazione di interviste telefoniche, è stato possibile conoscere e analizzare nel dettaglio 43 imprese dell agroindustria (cantine, forni, torronifici, caseifici, pastifici, sugherifici, etc.), che appartengono prevalentemente al comparto agroalimentare. Le criticità elencate nel grafico sottostante riportano congiuntamente 5 Fonte: Indagine Qualivita ISMEA

56 quelle riconducibili a tutti i comparti dell agroindustria 6. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto sia dalle loro imprese che dall intero comparto. Anche qui, la difficile situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica che ha causato una contrazione dei consumi, dall altra, la difficoltà di vendita dei loro prodotti, sia sui mercati locali perché ormai saturi di prodotti tipici sardi, sia sui mercati nazionali sovraffollati da prodotti di qualità, ed anche sui mercati internazionali, per molti di difficile accesso. Entrando nello specifico le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono state: per il 26% i costi di trasporto eccessivi; per il 23% il ribasso dei prezzi di mercato a scapito della qualità dei prodotti offerti; il 21% lamenta invece difficoltà nella commercializzazione, il 19% nell accesso al credito; le infrastrutture migliorabili costituiscono un problema per il 16% degli operatori, mentre gli scarsi incentivi per le imprese e la difficoltà a creare rete costituiscono una criticità per il 14% degli intervistati. Nel grafico sottostante sono riportate anche altre criticità che, pur mantenendo una loro rilevanza, vengono indicate da meno del 10% degli intervistati; si specifica inoltre che tutte quelle indicate una sola volta sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico nella voce Altro. Si segnala infine che il 55,6% delle aziende intervistate è privo di sito web, strumento fondamentale per le attività di promo-commercializzazione dei prodotti. Grafico 16 Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14 6 Con il termine agroindustria si intende l'industria di trasformazione dei prodotti agricoli di qualsiasi genere, l industria agroalimentare che trasforma prodotti alimentari, l'industria tessile in quanto trasformatrice di prodotti dell'agricoltura (cotone, lino, canapa ecc.) e dell'allevamento (lana); l'industria cartaria e quella dell'arredamento in quanto trasformatrici di prodotti forestali (legno, sughero, etc.). -56-

57 4.1.3 Artigianato L Artigianato regionale subisce in maniera più pesante rispetto al resto d Italia gli effetti della profonda crisi economica in atto 7. A soffrire della congiuntura negativa è infatti soprattutto il settore dell artigianato che continua a non godere di adeguate politiche di sostegno. Circa il 60% delle imprese artigiane dell Isola, in particolare quelle medie-piccole, ha registrato nel 2012 un netto calo della produzione, degli ordinativi e del fatturato. In generale le problematiche più delicate rilevate nel 2012 oltre alla scarsa propensione all export - sono i costi di gestione elevati, la concorrenza, la mancanza di liquidità e l insolvenza dei clienti. L analisi per dimensione conferma come la crisi abbia colpito soprattutto le piccole e piccolissime imprese: nel 2012 oltre il 60% delle imprese con fatturato inferiore a 100 mila euro ha avuto un calo del volume d affari. Per quasi il 70% delle imprese più grandi l ultima parte dell anno ha rappresentato invece una fase di stabilità o di crescita della produzione (anche se non di ordinativi e fatturato). Il 2012, come il 2011, rimane comunque per la maggior parte delle imprese artigiane, a prescindere dalla dimensione, un anno di arretramento dei livelli produttivi, da collegarsi con il calo della domanda interna. Le imprese manifatturiere sono quelle che hanno sofferto maggiormente il riacutizzarsi della crisi. Complessivamente continua infatti a diminuire il numero di imprese che prevede di espandersi nel breve-medio periodo, dal 33% del 2009 al 28% del 2010 fino al 19% di quest anno. Sotto il profilo dei rapporti con il sistema bancario le imprese hanno lamentato una ulteriore stretta del credito e un considerevole aumento del costo dei finanziamenti. La ricerca evidenzia una vistosa crescita del numero di imprese cui le banche hanno rifiutato nuovi finanziamenti (dall 1,4% del 2011 al 15% del 2012) e soprattutto raddoppia la quota di quelle che hanno ricevuto una richiesta di rientro, anche parziale, sui crediti già concessi (dal 15 al 30%). La stragrande maggioranza, ovvero circa il 64% delle imprese, non ritiene comunque che nei prossimi mesi la propria esposizione finanziaria aumenterà in maniera significativa. Questo dato viene interpretato come il sintomo di una sempre più timida attività di investimento o di una riduzione delle spese dovute al calo continuo della produzione. L artigianato tipico Nel territorio del BIM Taloro sono presenti circa 200 imprese artigiane. Tra queste l artigianato del legno riveste un ruolo rilevante sia dal punto di vista economico (vi è infatti una notevole produzione di infissi e mobilio comune), che culturale, in quanto legato alla produzione di 7 Fonte CNA - 4 Rapporto - Osservatorio Congiunturale sull Artigianato in Sardegna

58 beni e oggettistica tradizionale (cassapanche intagliate, maschere rituali, utensileria domestica e da lavoro, etc.). Altra peculiare produzione locale, se pur sempre meno richiesta, è quella del ferro battuto quale elemento di arredo urbano, la ferratura dei cavalli, la produzione dei campanacci, utensileria domestica e da lavoro e altre lavorazioni legate al settore edile come cancellate, recinzioni, etc. L artigianato tessile comprende diverse produzioni tradizionali quali tappeti e le bertule; la sartoria con la produzione dell abito del pastore in velluto o fustagno, la produzione del costume sardo tradizionale, i ricami con la produzione tra le altre cose degli scialli, la produzione e la valorizzazione di tessuti, come i filati di seta di Orgosolo tinti con colori naturali. La lavorazione della pietra riguarda essenzialmente la produzione di manufatti per decorazioni, l arredo urbano e residenziale, manufatti cimiteriali. Il settore dell oreficeria, pur limitato per numero di imprese, riveste anch esso un importante ruolo culturale perché legato in gran parte alla produzione di gioielli tradizionali utilizzati per arricchire la decorazione dei costumi sardi. Sempre legata ai costumi sardi vengono fabbricate sia scarpe tradizionali che per uso quotidiano di tipologia moderna; a tal fine diversi laboratori lavorano la pelle, utilizzata anche per realizzare accessori personali (borse, cinture, etc.), e finimenti ad uso ippico. Sono numericamente poco presenti le imprese della ceramica e della produzione di coltelli. Tabella 24 - Imprese dell'artigianato tipico presenti nel territorio del BIM Taloro. Comune Falegnami Lavorazione del ferro Tessile Lavorazioni in pietra Oreficeria Pelle Ceramica Coltelli Austis Desulo Fonni Gavoi Lodine 1 Mamoiada Ollolai Olzai 1 1 Orgosolo Ovodda Teti 1 Tiana 1 Tonara Totale BIM Taloro Fonte: Rilevazione LAORE Sardegna

59 Come per le produzioni agroalimentari anche quelle artigiane potrebbero giovare della presenza dei 9 centri commerciali naturali, se opportunamente valorizzate attraverso strumenti di marketing territoriale programmati congiuntamente con i soggetti economici. Criticità emerse per il settore artigiano L analisi del settore, condotta tramite anche la realizzazione di interviste telefoniche, ha permesso di conoscere e analizzare nel dettaglio circa il 7% delle imprese artigiane (falegnamerie, fabbri, oreficerie, laboratori tesili, etc.). Le criticità elencate nel grafico sottostante riportano congiuntamente quelle riconducibili a tutti i comparti dell artigianato tipico. Come a livello regionale anche a livello locale gli operatori dei comuni del BIM Taloro testimoniano un difficile momento vissuto dall intero comparto e dalle loro imprese, che risultano anche svantaggiate dalla posizione nell entroterra montano. Analizzando nel dettaglio le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati emerge che il 77% registra un eccessivo calo della domanda; il 46% ha indicato sia prezzi del prodotto sul mercato troppo bassi sia prezzi eccessivi delle materie prime; il 38% denuncia una reale difficoltà nella riscossione dei crediti e l assenza di incentivi alle imprese di settore; il limitato accesso al credito è indicato come criticità dal 31% degli intervistati e infine il 15% indica la presenza sul mercato di prodotti falsi di scarsa qualità, la difficoltà dell'impresa di promocommercializzare i propri prodotti e la troppa burocrazia. Si specifica inoltre che tutte le criticità indicate una sola volta dagli operatori sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico nella voce Altro. Si segnala che il 61,5% delle imprese artigiane del BIM Taloro intervistate è privo di sito web, strumento fondamentale per le attività di promo-commercializzazione dei prodotti artigiani. Grafico 17 Fonte: N.E. su dati interviste Grafico

60 4.2. Focus sul turismo Offerta turistica d ambito Principali attrattori turistici del territorio d ambito La metodologia utilizzata per individuare e definire i beni e gli attrattori presenti e altamente caratterizzanti il contesto territoriale del Consorzio BIM Taloro si suddivide in più fasi: a) la raccolta di tutti i materiali (analisi turistiche, rapporti sullo stato del patrimonio ambientale, elenchi regionali dei siti archeologici, dei monumenti storici e dei musei, richieste ai comuni, etc.) a livello locale, utili per la definizione dell attuale offerta d ambito; b) la definizione di matrici attrattori-prodotti/territori nella quale per ciascuna territorio è possibile individuare singoli beni e attrattori; c) la classificazione dei beni e attrattori territoriali in base a parametri quantitativi e qualitativi; d) la selezione dei beni e attrattori territoriali maggiormente rispondenti al mercato turistico attuale. L offerta unitaria del territorio del BIM Taloro è costituita da validi beni ambientali, storici e culturale. Sono diverse le strutture nelle quali hanno sede musei etnografici e antropologici, collezioni private e musei legati al mondo agro-pastorale. La messa in rete di tutti i beni archeo-culturali descritti in seguito, mediante l utilizzo di criteri appositamente definiti contesto per contesto, permetterà di posizionare in modo più efficace il prodotto culturale nei principali mercati turistici di riferimento. La presenza di apprezzabili e vaste aree naturali protette spinge a riflettere sull attuale valore paesaggistico ambientale, ancora non del tutto valorizzato, del territorio del Consorzio BIM Taloro, che attraverso le varie forme di turismo natura e turismo attivo potrebbe essere sfruttato economicamente, alleggerendo in parte anche gli oneri di gestione di tutte le aree protette. La varietà e il numero dei prodotti agroalimentari specifici dei 13 comuni (prodotti lattiero caseari, paste fresche, salumi e insaccati, vini DOC e IGT, etc.) valorizzano i luoghi e ne incrementano l attrattività, rendendo estremamente valido il potenziale prodotto enogastronomico derivante (itinerari del gusto, circuito enogastronomico, etc.). -60-

61 La presenza di un presidio Slow Food - Associazione internazionale che promuove, comunica e studia la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti - rappresenta un importante indicatore del valore potenziale dei prodotti e delle produzioni tipiche locali presenti nel BIM Taloro. La promozione effettuata dal presidio favorisce un nuovo modello alimentare garante della qualità, che assicura la genuinità del prodotto, il rispetto dell ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali. Inoltre, le attività condotte dal presidio hanno come fine l avvicinamento dei consumatori al mondo della produzione, attraverso una rete di relazioni internazionali che incrementa la visibilità dei prodotti enogastronomici del BIM Taloro e che quindi promuove l intero territorio. L integrazione dell offerta turistica culturale con quella enogastronomica crea al suo interno esperienze in grado di supportare e sviluppare gli interessi dei singoli turisti, attraverso momenti unici che col tempo si trasformano in elementi caratterizzanti e distintivi dell offerta turistica locale come: rappresentazione di testi en plein air tour tematici (megalitismo, archeo-astronomia) enogastronomia architettura festival ed eventi. L enogastronomia e l artigianato sono due dei conclamati fattori di attrazione e di soddisfazione per i turisti, specie nei periodi fuori stagione, che bene si sposano con la cultura locale. I significati originali e le esperienze autentiche con cui l enogastronomia, l artigianato artistico e le tradizioni locali in genere arricchiscono la vacanza del turista, sono un patrimonio unico che ogni viaggiatore ricerca e porta poi con sé tornando alla propria vita quotidiana. D altro canto, il turismo arricchisce l enogastronomia e l artigianato locale esportano fuori dal territorio le sue produzioni tipiche e tradizionali, facendole così conoscere e comunicandone la loro unicità ad un pubblico sempre più vasto. Elementi caratterizzanti: la cultura materiale Il patrimonio archeologico del territorio del Consorzio BIM Taloro risulta ricco e diversificato, anche se purtroppo non ancora sufficientemente valorizzato; in alcuni casi la sua mancata gestione favorisce una costante azione di depauperamento. La presenza umana sul territorio è testimoniata sin dai tempi antichi, sono infatti più di 70 i siti archeologici disseminati sul territorio: sono almeno 4 i siti con Menhir e 17 le domus de janas risalenti all età neolitica. Tra complessi, villaggi, nuraghi e tombe dei giganti sono più di 40 le emergenze della civiltà nuragica attualmente note e visibili nei 13 comuni del BIM Taloro. Ovunque sul territorio sono riconoscibili le tracce degli insediamenti romani ubicati lungo l antica strada consolare Karalibus-Ulbiam, la strada romana che congiungeva Cagliari con Olbia. -61-

62 Nessun sito è attualmente presidiato o gestito da ente pubblico o società privata, neanche quelli con maggior notorietà e di maggior valore, come ad esempio i villaggi nuragici di Abini e S'Urbale, il Santuario nuragico di Gremanu e le Tombe dei giganti di Madau. Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva dei siti archeologici del BIM Taloro con gli indicatori di fruizione per singola emergenza archeologica. Tabella 25 - Patrimonio archeologico presente nel territorio del Consorzio BIM Taloro Guidata (possibilità di visita con guida Segnalata (sito segnalato di faccine individuazione Fruibile (possibilità di accesso al sito in Accessibile (presenza di percorsi facilmente percorribili) Denominazione Localizzaz. Aperta (è possibile entrare 24 ore su 24) turistica) nel territorio) sicurezza) Bidda Intra 'e Rios Tonara Complesso nuragico di Arrailo Mamoiada Complesso nuragico di Monte Juradu Mamoiada Complesso nuragico Logomache Fonni Domus de jana di su ghirone Ovodda Domus de jana di Su pranu Ovodda Domus de jana di Travale Ovodda Domus de Janas - Frumen de Vidda Fonni Domus de Janas Istelathe Gavoi Domus de Janas Sas Campanas De Gurrai, Gavoi Garìo, Iscrithola Domus de Janas - Sas Fenestras Gavoi Domus de Janas Sas Honcheddas de Istevene Mamoiada Domus de janas di "S'abba vo'ada" e "Ghiliddoe" Ovodda Domus de janas di Curullo Ovodda Domus de Janas di Is Forreddos Tonara Domus de Janas di Martì Tonara Domus de Janas Mancosu Tiana Domus de Janas Sas Honcheddas de Istevene Mamoiada Domus de Janas S'Iscritzola Lodine Domus de Janas Su Calavriche Orgosolo Domus de Janas Uniai Lodine Grotta funeraria di Pitzu e' Toni (prenuragica) Tonara Menhir di "Predas Fittas" e Domosnovas Ovodda Menhir Sa Perda Pinta (o Stele di Boeli) Mamoiada Menhirs di Fiola e di Gavoi -62-

63 Dorthenì Monolite di Sa perda longa Gavoi Monumento nuragico Sa Piraera Tiana Monumento nuragico Tudulo Tiana Nuraghe Alineddu Teti Nuraghe de Trinta Battaglias Lodine Nuraghe di Castrulongu Gavoi Nuraghe di Istedorro Ovodda Nuraghe di Littoreli Gavoi Nuraghe di Nieddio Ovodda Nuraghe di Orofole Ovodda Nuraghe di Osseli Ovodda Nuraghe Dovilineo Orgosolo Nuraghe Dronnoro Fonni Nuraghe Gorroppu Orgosolo Nuraghe Mereu Orgosolo Nuraghe Su Nuratze Tonara Nuraghe Ura 'e Sole Desulo Nuraghe, Jorzi Froris Gavoi Nuraghi Monotorre Foddi eddu e Lidana, Loret Attesu, Tiortorro, Trothula, Travessu, Mamoiada Venathitheri, Janna e Todde, Orgurù, Sar de Melas, Mucru, Su Dovaru. Parco Archeologico di San Basilio (nuragico) Ollolai Rudere Santa Mara (emergenze romane e Tiana spagnole) Sa honca fravia Ollolai Santu Micheli - Urrui (prenuragico) Fonni Santuario nuragico di Gremanu Fonni Tombe dei giganti "Nieddio Ovodda Tombe dei giganti Donnoveoro Ovodda Tombe dei Giganti Madau Fonni Tombe dei giganti nei pressi di "Su nodu 'e Ovodda Lopene" Villaggio nuragico di Abini Teti Villaggio nuragico di S'Urbale Teti Villaggio nuragico Soroeni Lodine Villaggio nuragico Su Carrattu Teti servizio esistente - servizio non definito - servizio assente Fonte: Comuni BIM Taloro

64 La rete di musei presente sul territorio del BIM Taloro contribuisce notevolmente a trasmettere, divulgare e tutelare la cultura, le tradizioni e i saperi locali, accrescendo la consapevolezza e il senso di appartenenza nelle comunità locali. Partendo dall assunto che la cultura e i beni culturali locali non debbano mai in nessun caso essere banalizzati, si evidenzia come debbano però essere considerati risorse economiche utili per lo sviluppo locale, capaci, se efficacemente valorizzate, di favorire la crescita culturale, economica e civile delle popolazioni. La maggior parte dei musei presenti nel territorio del BIM (ben 12 su 17) è di tipo etnografico e risultano ben distribuiti sul territorio; sono presenti poi un museo archeologico, uno artistico e due rappresenta un pregevole esempio di archeologia industriale (gualchiera e mulino). Attualmente due sole strutture museali, gestite da soggetti privati, garantiscono l apertura giornaliera annuale, ossia il Museo Archeologico Comprensoriale di Teti e il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada. Tutte le altre strutture vengono aperte su richiesta e in alcuni casi soltanto per gruppi di visitatori. Tabella 26 - Strutture museali presenti nel territorio del BIM Taloro Aperta Guidata (è (possibilità possibile di visita con entrare 24 guida Localizzaz. ore su 24) turistica) Denominazione Casa della memoria archivistica Casa Museo Carmelo Floris Casa Museo di Tonina Cuccui Segnalata (museo segnalato di faccine individuazione nel territorio) Fruibile (possibilità di accesso al museo in sicurezza) Accessibile (presenza di percorsi facilmente percorribili) Austis Olzai Ovodda Casa Museo Porru Tonara Il Museo della Cultura Pastorale Fonni - Museo Archeologico Comprensoriale di Teti Teti Museo 'Casa Lai' Gavoi Museo Casa Porcu Satta Museo degli Amuleti Gavoi Museo Civiltà dell'altopiano Gavoi (privato) Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada Mamoiada Museo Etnografico Ollolai Museo etnografico Casa Montanaru Desulo

65 Paese-Museo d'arte per i suoi Murales Pinacoteca Carmelo Floris S'iscraria (pubblico) Sistema museale all'aperto "Le vie dell'acqua" Orgosolo Olzai Ollolai Tiana Su Mulinu Vezzu Olzai servizio esistente - servizio non definito - servizio assente Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 La forte spiritualità da sempre presente tra le comunità del BIM Taloro si accompagna con la presenza di un notevole patrimonio architettonico costituito da edifici religiosi. Sono 40 le chiese e 4 i Santuari prevalentemente campestri utilizzati per le feste religiose locali. In particolare spiccano la valenza architettonica e la complessità strutturale dei Santuari di SS. Cosimo e Damiano di Mamoiada, Sa Itria di Gavoi e della Vergine dei Martiri situato nel centro storico di Fonni. Nei comuni di Tiana e Olzai sono presenti altri edifici di pregio; nel primo caso si tratta di due strutture in granito nelle quali trovano posto un mulino ad acqua e una gualchiera per la follatura dell'orbace, testimonianza di un antica attività industriale. Ad Olzai invece, una imponente struttura granitica racchiude un antico mulino ugualmente ad acqua. Infine, nei centri storici di Ovodda, Teti, Gavoi e Ovodda si trovano quattro case storiche che conservano le antiche caratteristiche strutturali delle abitazioni di una volta, con gli ambienti ancora integri e riconoscibili, dove un tempo si svolgevano le diverse attività del quotidiano. Tabella 27 - Patrimonio architettonico di pregio presente nel territorio del BIM Taloro Aperta Guidata Segnalata (è (possibilità (sito segnalato possibile di visita di faccine entrare 24 con guida individuazione Localizzaz. ore su 24) turistica) nel territorio) Denominazione Antico Mulino - Casa Soru Fruibile (possibilità di accesso al sito in sicurezza) Accessibile (presenza di percorsi facilmente percorribili) Ovodda Casa Antica Teti Casa Maoddi Gavoi Casa Mazoni-Logias (Ex Asilo) Chiesa di San Giovanni Battista Chiesa Beata Vergine Assunta Chiesa Campestre di San Cristoforo Martire Chiesa Campestre di San Leone Magno Ovodda Olzai Mamoiada Fonni Tiana -65-

66 Chiesa Campestre di San Pietro Chiesa campestre di San Sebastiano Chiesa cinquecentesca di San Giorgio Martire Ovodda Teti Lodine Chiesa del Carmelo (XVII sec.) Chiesa della Madonna del Carmelo Chiesa della Madonna dell'assunta Chiesa di "San Antonio da Padova" Chiesa di Nostra Signora di Loreto Chiesa di S Antonio da Padova Chiesa di San Basilio Magno Chiesa di San Francesco Chiesa di San Gabriele (Organo del 1606) Chiesa di San Gavino (XV XVI sec.) Chiesa di San Giorgio Martire Chiesa di San Giovanni Battista Gavoi Desulo Austis Ollolai Mamoiada Austis Ollolai Mamoiada Tonara Gavoi Ovodda Fonni Chiesa di San Giovanni Battista ( XIV sec.) Gavoi Chiesa di San Giuseppe Lodine Chiesa di San Michele Arcangelo Ollolai Chiesa di San Pietro Ollolai Chiesa di San Pietro con campanile quattrocentesco Chiesa di San Sebastiano Chiesa di San Sebastiano Chiesa di sant Antioco (XV sec.) Orgosolo Desulo Tonara Gavoi Chiesa di Santa Barbara Olzai Chiesa di Santa Croce Mamoiada Chiesa di Santa Maria Tonara Chiesa di Santa Maria Della Neve Teti -66-

67 Chiesa di Sant'Anastasio Chiesa di Sant'Antonio Abate Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Affreschi di Pietro e Gregorio Are) Olzai Mamoiada Tonara Chiesa di Sant'Elena Tiana Chiesa di Santu Giaccu Tonara Chiesa di Su Carmu o Combentu ChiesaSant Antonio Abate Chiesetta di Nostra Signora di Loreto Attesu Chiesetta di San Giuseppe Gualchiera (Antico Mulino) Santuario dei SS. Cosimo e Damiano Santuario della Vergine dei Martiri Mamoiada Desulo Mamoiada Mamoiada Tiana Mamoiada Fonni Santuario di Sa Itria Gavoi Santuario Nostra Sennora de Thu Monte Fonni Su Mulinu Vezzu Olzai servizio esistente - servizio non definito - servizio assente Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 Elementi caratterizzanti: la cultura immateriale Nell intero ambito del BIM Taloro è presente un diffuso e sentito attaccamento delle popolazioni alle loro tradizioni, agli usi e costumi spesso non scritti, ma difesi e tramandai di generazione in generazione. Risultano infatti essere innumerevoli le sagre, le manifestazioni e gli eventi - in tutto che ogni anno hanno luogo nei comuni del BIM Taloro. Considerate le antiche origini della cultura locale, legata principalmente alle radicate tradizioni agro-pastorali, pare scontato che il maggior numero sia costituito da sagre (66) immediatamente seguite dagli manifestazioni culturali (40); 11 sono invece gli eventi enogastronomici legati alle produzioni agroalimentari tipiche e di qualità; 12 quelle sportive e 7 quelle musicali. -67-

68 Tabella 28 - Numero di sagre, eventi e manifestazioni presenti nel BIM Taloro Attività svolte Comuni Stagione Religiose Culturali Enogastronomiche Sportive Musicali Altro (specificare) Austis Tutto l'anno promozione turistica Desulo Tutto l'anno promozione turistica Fonni Invernoprimaveraestate promozione turistica Gavoi Tutto l'anno promozione turistica Lodine Invernoprimaveraestate Mamoiada Invernoestateautunno promozione turistica Ollolai Olzai Invernoestateautunno Invernoprimaveraestate 8 1 Orgosolo Tutto l'anno Ovodda Tutto l'anno promozione turistica 1 promozione turistica 1 promozione turistica 1 promozione turistica Teti Tiana Estate - Inverno primaveraestateautunno 4 3 Tonara Tutto l'anno promozione turistica 1 promozione turistica 1 promozione turistica Totale BIM Taloro Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 Elementi caratterizzanti: principali attrattori ambientali Vaste aree del territorio del BIM Taloro sono ancora poco o per nulla antropizzate e la naturalità dei luoghi è definita da superfici a tratti fittamente boscate, a tratti aperte e cespugliose. La natura montana del territorio, la varietà di paesaggi e il gran numero di attrattori ambientali rendono più che idoneo l ambito in esame per tutte le attività turistiche legate ai prodotti natura (birdwatching, fotografia naturalistica, etc.) e vacanza attiva (trekking, mountain bike, cicloturismo, equiturismo, etc.) la cui domanda è tendenzialmente in crescita specie per i mercati turistici esteri, attività già largamente praticate dagli attuali fruitori del territorio. -68-

69 Tabella 29 - Principali attrattori ambientali presenti nel BIM Taloro Comuni Austis Desulo Fonni Gavoi Lodine Mamoiada Ollolai Olzai Orgosolo Ovodda Teti Tiana Tonara Attrattori ambientali Sa Crabarissa Tacco di Genna Ergas Il compendio forestale di Girgini Complesso forestale del Gennargentu Lago Govossai Bruncu Spina Punta La Marmora Lago Gusana Fiume Govosoleo Punta Sa hosta Punta Maramele Punta S'Ascusorgiu Sa Punta e Sant'Istianu Lago Cocchinadorza Area di Interesse naturalistico Goschini Montagna Gulana Su nodu e su malune Fiume Taloro Lago Beznzone Su Sercone Su Disterru Orgolesu Monte Novo San Giovanni Sas baddes Foresta di Montes Monte Orohole Sa 'orrada Area di interessse naturalistico Valle del Taloro Punta Sa Marghine Fiume Tino Fiume Torrei Monte Muggianeddu Lago Torrei Foresta di Uatzo Fonte: Dati Comuni Consorzio BIM Taloro 2012 La fruizione di questi attrattori, in autonomia o guidata, è possibile anche grazie alla rete di percorsi e sentieri definita da soggetti diversi, principalmente Gal Barbagia-Mandrolisai ed Ente Foreste della Sardegna. Gli operatori dei servizi turistici lamentano l assenza di una gestione strutturata dei percorsi 8 e degli itinerari, che di conseguenza sono privi di manutenzione periodica e risultano spesso poco agibili. Si constata inoltre l assenza di qualunque infrastrutturazione tecnologica dedicata alle attività di fruizione del territorio, e nelle specifico dei principali attrattori ambientali. 8 Sono esclusi i percorsi gestiti dall Ente Foreste della Sardegna -69-

70 Tabella 30 - Percorsi e itinerari naturalistici presenti nel territorio del BIM Taloro Tipologia di fruizione Denominazione Itinerario Partenza - Arrivo Comuni interessati Lunghezza Percorrenza Grado di difficoltà trekking camminata bike cavallo moto 4x4 Su camminu 'e sa crabarissa - andalas perdosas Centro di Austis Periferia di Austis Austis 18,3 km 6 ore a piedi 3 ore bike/cavallo n. d. T 511 Sa Crabarissa: Berzura - Pranu Santa Vittoria Pranu Santa Vittoria Strada comunale Ghea Austis 6,7 km 3 h 00 min sentiero turistico T-721A Arcu Artilai - Bruncu Spina T-722 Girgini - Rifugio La Marmora Arcu Artilai - Bruncu Spina Sa Sedda 'e S'Ena - Ruderi Rifugio La Marmora Fonni- Desulo 0.8 km 0 h 30 min Desulo 8.2 km 2 h 50 min sentiero escursionistico sentiero escursionistico T-700 Girgini Bau 'e Jacca - Arcu Genna Eragas Desulo 6.7 km 2 h 00 min sentiero turistico 723 Is Meriagus TRAMUDAS 1- La transumanza nel territorio del gal barbagie e mandrolisai TRAMUDAS 2 - La transumanza nel territorio del GAL BARBAGIE MANDROLISAI IPPOVIE CENTRI EQUESTRI Sulle orme di A.F. Della Marmora 1 IPPOVIE CENTRI EQUESTRI Sulle orme di Charles Edwardes Arcu Guddetorgiu - Sa Minna Gavoi - Fonni Fonni Tonara Orosei Aritzo Aritzo Nuoro Desulo 8.0 km 2 h 30 min Gavoi - Fonni Fonni Desulo Tonara (Tascusì) Fonni Desulo (giorni 3 e 4) Fonni Gavoi Mamoiada sentiero turistico 6,2 km n.d. n.d. 31 km 9 10 h sentiero escursionistico n.d. 5 gg n.d. n.d. 3 gg n.d. -70-

71 IPPOVIE CENTRO EQUESTRE TALORO - Ballu tundu a caddu TRAMUDAS 6 - La transumanza nel territorio del gal barbagie e mandrolisai TRAMUDAS 5 - La transumanza nel territorio del gal barbagie e mandrolisai Ollolai Ovodda Ovodda Gavoi Sorgono Ovodda Ollolai Fonni Orgosolo Ovodda Ovodda Ollolai Gavoi Ovodda Tiana S'Urbale Teti Craru Eridunele Teti 3,3 km 1 h 20 min n.d. 4 gg PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO Medio. Presenza di pendii, strapiombi, guadi 22 km n.d. n.d. 18, 4 km n.d. n.d. sentiero turistico S'Urbale - Villaggio Nuragico Teti Villaggio Nuragico di S'Urbale Teti 4,5Km 2 h 20 min sentiero turistico T Muggianeddu Bauerì Centro abitato Tonara Ponte Bauerì Tonara 12,6 km 3 h 15 min sentiero turistico T-501 Muggianeddu Tonara - Passo Perdu Abes Tonara 9,7 km 3 h 40 min sentiero escursionistico Fonte: N.E. Dati Sardegna Foreste; Progetto Tramudas e Comuni BIM Taloro. -71-

72 La tutela ambientale e la salvaguardia degli habitat costituiscono temi fondamentali per lo sviluppo sostenibile di un territorio, sviluppo che deve necessariamente essere legato all utilizzo equilibrato degli stessi attrattori ambientali e archeo-culturali difesi e tutelati, così da raggiungere la maggior efficienza nella gestione del patrimonio, poiché esso stesso diventa fonte di reddito. Come precedentemente indicato, sono presenti sul territorio diverse aree protette, tutte potenzialmente soggette a valorizzazione turistica di tipo didattico-ambientale. Sono presenti: - due SIC (Siti di Importanza Comunitaria): ITB Monti del Gennargentu (con Piano di Gestione non approvato) e ITB Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei e Talana Su Suercone (con Piano di Gestione approvato); - il Parco Regionale Gennargentu Golfo di Orosei L.R. 31_89; - l Oasi di Protezione Faunistica - Montes a Orgosolo. Si evidenzia che la qualità ambientale del territorio, confermata da tutti i principali indicatori precedentemente esposti nel PMSS, ha contribuito non poco nell attribuzione del riconoscimento al comune di Gavoi (nel 2005) della Bandiera arancione, il marchio di qualità turistica del Touring Club Italiano che certifica i borghi eccellenti dell'entroterra italiano. La Bandiera arancione costituisce una garanzia per i viaggiatori che in quei comuni hanno la certezza di poter vivere un esperienza di qualità, immergendosi nella cultura e nelle tradizione autentiche dei luoghi con un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, con un offerta turista appunto di qualità. La realizzazione delle diverse attività proposte nel presente PMSS, ed esposte nel proseguo del documento, potranno favorire il conseguimento del suddetto riconoscimento anche da parte di altri comuni appartenenti al BIM Taloro, incrementando ulteriormente la sua attrattività. Elementi caratterizzanti: Produzioni enogastronomiche tipiche Le opportunità di sviluppo sostenibile del territorio consortile del BIM Taloro sono naturalmente legate alla sua forte vocazione agro-pastorale. L offerta enogastronomica, congiuntamente con gli elementi naturali e culturali, costituisce uno dei maggiori elementi attrattori del territorio, già noto e fortemente apprezzato. La valorizzazione integrata del territorio attraverso il suo grande patrimonio agroalimentare, enogastronomico e i relativi saperi materiali ed immateriali devono costituire una delle principali leve per il suo rilancio economico. La presenza di innumerevoli prodotti tipici, siano essi tradizionali 9 o di qualità 10, garantisce significative 9 Il Prodotto Tradizionale è un marchio di proprietà del Mipaf - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che si colloca al di fuori della normativa sulle attestazioni DOP, IGP e STG. Sono prodotti (inseriti in un Elenco Nazionale dei Prodotti Tradizionali della Regione Sardegna ai sensi del D.M. 350/99) le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee nel territorio interessato ed eseguite secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni. 10 Le denominazioni d'origine e delle indicazioni geografiche vengono attribuite a quei prodotti agroalimentari che per le loro peculiarità qualitative sono fortemente legate ai luoghi di produzione, dove hanno radici storico-culturali. Sono disciplinate dal reg. CE n. 510/06 del Consiglio del che abroga e sostituisce il reg. 2081/

73 potenzialità di sviluppo turistico del territorio, data la crescente domanda internazionale, nazionale e regionale di prodotti turistici enogastronomici. Molte produzioni agroalimentari locali di pregio, assai apprezzate dai frequentatori del territorio - siano essi turisti che escursionisti - non hanno ancora ricevuto adeguato riconoscimento e valorizzazione. Di seguito vengono riportati, per raggruppamento di categoria, i principali prodotti tradizionali e non, con l individuazione dei loro principali luoghi di produzione. Tabella 31 - Principali prodotti gastronomici Tradizionali e non del BIM Taloro Categoria Denominazione prodotti Comuni PASTE FRESCHE E PRODOTTI DI PANETTERIA, PASTICCERIA, BISCOTTERIA E CONFETTERIA Amarettos De Mendula Aranzada Bianchittos Biscotto Di Fonni Bufulittu (non trad.) Casadinas Caschettas Coccoisi de casu Cocone Cun Gherda Cocone Cun Gherdas Cohone 'e Orgiathu (non trad.) Costeddas (non trad.) Culurjones De Beda (non trad.) Culurzones Fregula Fruttine (non trad.) Gattò Guelfos Maccarrones (non trad.) Pane Carasau Pane cicci Pane Cun Fozza (non trad.) Pane 'e Orjathu (non trad.) Pane 'e Saba Pane 'in Patata (non trad.) Pane Modde (non trad.) Panemanna Papassinos Tutti i comuni Fonni Desulo Fonni Teti Fonni-Olzai Lodine-Mamoiada Tonara Gavoi-Mamoiada Gavoi Olzai Gavoi Fonni-Gavoi Teti-Tiana Austis Ovodda-Tiana Fonni-Mamoiada Tutti i comuni Austis-Gavoi Tutti i comuni Desulo Ollolai Mamoiada Desulo Mamoiada Olzai-Mamoiada Tiana Olzai-Tiana Le certificazione delle produzioni Biologiche viene fatta dagli Organismi di Controllo, in base all'art. 3, comma 1, del Decreto Legislativo n. 220 del 17 marzo Gli Organismi di controllo, con il rilascio della certificazione, garantiscono che per l'ottenimento del prodotto è stato adottato il metodo di produzione biologica ai sensi del reg 2092/

74 Papassìnos Biancu e Nieddu(non trad.) Fonni-Lodine-Mamoiada CARNI E FRATTAGLIE FRESCHE E LORO PREPARAZIONI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE FORMAGGI BEVANDE ANALCOLICHE, DISTILLATI E LIQUORI Pardulas Pistiddu Pizzudos (non trad.) Puzzoneddos (non trad.) Sapa De Fico 'India (non trad.) Sas Corrias (non trad.) Savadas Turrone Sa Corda Su Trattalia Su Porceddu Salsiccia sarda Carne di razza Sardo-bruna Gioddu Ricotta fresca ovina Miele Caglio di capretto Casizolu Casu in Filixi Casu frazigu Fruhe Mirto di Sardegna Tradizionale Bevanda di Genziana File 'e Ferru Teti-Tiana Orgosolo Ovodda Ovodda Olzai Gavoi Tutti i comuni Tonara-Desulo Gavoi Gavoi Tutti i comuni Desulo-Fonni Desulo-Fonni-Orgosolo Desulo-Olzai Olzai-Ollolai Desulo-Gavoi-Fonni- Orgosolo Desulo-Gavoi-Fonni- Orgosolo Desulo-Gavoi-Fonni-Lodine- Mamoiada-Ollolai-Olzai- Orgosolo Olzai Desulo-Gavoi-Fonni- Orgosolo Desulo-Gavoi-Fonni- Orgosolo Tutti i comuni Tutti i comuni Tutti i comuni Fonte: Elenco Nazionale Prodotti Agro alimentari Tradizionali della Regione Sardegna 2012, con integrazioni delle produzioni del STL Nuoro. Come già accennato, anche le produzioni certificate appaino significative; sono infatti prodotti 2 formaggi DOP (Fiore Sardo e Pecorino Sardo), una tipologia di carne IGP (Agnello Sardo), 1 vino DOC (Cannonau di Sardegna) e 2 quelli IGT (Isola dei Nuraghi e Barbagia). Sono diverse poi le produzioni biologiche, come del resto anche il numero di ricette tipiche legate alle antiche produzioni agroalimentari. Alcuni dei prodotti citati sono già conosciuti internazionalmente: uno si distingue per essere un presidio Slow Food (il Fiore Sardo), altri invece come l apprezzato vino rosso Cannonau di Sardegna DOC (da quest anno Cannonau di Sardegna Classico) rafforzano notevolmente la visibilità del territorio connessa proprio al settore enogastronomico. -74-

75 Offerta ricettività BIM Taloro L offerta ricettiva presente nei 13 comuni del BIM Taloro (Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara) si caratterizza per la completezza delle tipologie di strutture alberghiere, extralberghiere e di alloggi privati in affitto presenti. Il numero di strutture (49 esercizi) è mediamente di limitate dimensione, e genera una ridotta capacità ricettiva di posti letto, con una media di 27 posti letto per struttura. La presenza di 26 B&B, che garantiscono 128 posti letto, rafforza in modo diffuso l offerta ricettiva locale caratterizzandola ulteriormente. Si evidenzia la totale assenza di esercizi ricettivi nel comune di Tiana. La ricettività extralberghiera primeggia sia per numero di posti letto rispetto a quelli alberghieri (713 contro 608), sia per numero di strutture (36 contro le 13 alberghiere); sempre nell alberghiero prevalgono per numero gli hotel 3 e 2 stelle - che costituiscono il 27% dell intera capacità ricettiva dell ambito - mentre l unica struttura 4 stelle da sola offre il 13% dei posti letto alberghieri del BIM Taloro; gli alloggi agrituristici, il campeggio e i bed and breakfast contribuiscono rispettivamente per il 28%, il 14% ed il 9% a rafforzare la solidità dell offerta ricettiva. Nei grafici che seguono vengono riportati il numero degli esercizi ricettivi e i relativi posti letto per tipologia (alberghiero extralberghiero - alloggi privati in affitto). Grafico 18 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro -75-

76 Grafico 19 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Servizi turistici Perché una destinazione turistica abbia successo risulta fondamentale la presenza sul territorio di adeguati e professionali operatori dei servizi turistici, in grado di favorire e amplificare positivamente l esperienza di vita che il turista intende vivere e per la quale ha scelto proprio quel territorio specifico. In questo senso diventa fondamentale il lavoro delle guide che devono essere in grado di comunicare al meglio, anche grazie all utilizzo delle ITC, tutte le peculiarità del territorio siano esse ambientali, culturali, enogastronomiche e più in generale le tradizioni locali. Nel territorio del BIM Taloro tali servizi di accompagnamento e guida sono garantiti dalla presenta di un adeguato numero di operatori: sono infatti ben 15 le Guide Turistiche che spesso hanno l ulteriore qualifica di Guida Ambientale Escursionistica, operatore museale, etc. Le 13 fattorie didattiche presenti costituiscono un importate strumento di valorizzazione dell'agricoltura e dei prodotti agroalimentari del territorio e contemporaneamente attraverso una logica di sviluppo integrato contribuiscono a promuovere le risorse culturali locali. Due centri -76-

77 equestri a Fonni e Orgosolo forniscono i servizi di escursioni a cavallo, turismo equestre e scuola equestre grazie a 1 Istruttore Tecnico Equitazione di Campagna e 1 Tecnico di Equitazione- Accompagnatore Equituristico FISE. Per quanto riguarda i musei sono presenti 5 operatori museali occupati nelle strutture museali di Mamoiada e Teti. L organizzazione dei servizi turistici e le attività di incoming e outgoing sono effettuati da due operatori: 1 agenzia dei servizi turistici a Gavoi e 1 Agenzia di Viaggi a Tonara. Tabella 31 - Fornitori di servizi turistici presenti nel territorio del BIM Taloro Comuni AdV - T.O. - Servizi turistici Guida Turistica Guida Ambientale Escursionistica Guida Turistica Sportiva Guida Equestre Operatore Museale Guida speleologica Fattoria didattica Austis 2 Desulo 2 1 Fonni Gavoi Lodine Mamoiada Ollolai Olzai Orgosolo Ovodda Teti Tiana 1 Tonara 1 1 Totale BIM Fonte: L'Assessorato del Turismo, artigianato e commercio - Registri Regionali delle Guide Turistiche 2012; delle Guide Ambientali Escursionistiche Elenco Regione Sardegna Fattorie Didattiche 2012 Principali indicatori dell offerta turistica nel BIM Taloro La filosofia di costruzione di questi importanti aggregati statistici poggia sul processo di deflazione, ossia di contrazione degli aggregati che descrivono l offerta turistica con l ammontare della popolazione del territorio oggetto di interesse. Rapportando il numero dei posti letto alla popolazione residente si ottiene il tasso semplice della funzione ricettiva, che permette di cogliere l aspetto di intensità dell offerta ricettiva in una determinata area geografica. Se si escludono i territori di Tonara e Gavoi, che presentano un tasso della funzione ricettiva rispettivamente superiore (20,09%) e uguale (12,10%) al relativo dato provinciale pari al 12,17%, il valore complessivo dell ambito del BIM Taloro del 5,69% risulta essere meno della metà di quest ultimo. Il tasso di dotazione turistica del BIM Taloro, ottenuto mediante il rapporto tra numero delle strutture ricettive e popolazione residente, registra invece un valore poco superiore (0,30%) rispetto a quello provinciale (0,27%). Altri due importanti indicatori turistici che permettono di evidenziare e quantificare alcuni aspetti strutturali dell offerta ricettiva fornendo immediatamente un idea del grado di utilizzo delle strutture ricettive da parte dei turisti nell arco dell anno, sono l indice percentuale di -77-

78 utilizzazione lorda e netta. Il primo è il risultato del rapporto tra le presenze negli esercizi ricettivi e il numero delle giornate letto potenziali 11, il secondo è dato dal rapporto tra le presenze negli esercizi ricettivi e il numero delle giornate letto effettive 12. Come si può notare nella tabella sottostante entrambi i valori dell indice percentuale di utilizzazione lorda e netta registrati nel 2010 nelle strutture del BIM Taloro (2,20% e 2,50%) sono assai inferiori rispetto ai valori medi della Provincia di Nuoro rispettivamente 13,80% e del 19,40%. Tabella 32 - Indicatori dell offerta turistica Tasso semplice della funzione Ambiti territoriali ricettiva Tasso di dotazione turistica Indice percentuale di utilizzazione lorda Indice percentuale di utilizzazione netta Austis 6,58% 0,34% n.d n.d Desulo 4,36% 0,24% n.d n.d Fonni 4,80% 0,27% n.d n.d Gavoi 12,10% 0,43% n.d n.d Lodine 0,00% 0,26% n.d n.d Mamoiada 1,93% 0,27% n.d n.d Ollolai 2,80% 0,36% n.d n.d Olzai 3,77% 0,22% n.d n.d Orgosolo 1,49% 0,09% n.d n.d Ovodda 2,18% 0,30% n.d n.d Teti 9,00% 0,97% n.d n.d Tiana 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Tonara 20,09% 0,56% n.d n.d Totale BIM Taloro 5,69% 0,30% 2,20% 2,50% Provincia di Nuoro 12,17% 0,27% 13,80% 19,40% Fonte: N.E. su dati Provincia di Nuoro e ISTAT 2010 Criticità emerse per il settore turistico Grazie all analisi sul campo, realizzata anche mediante la somministrazione diretta agli operatori turistici di questionari, è stato possibile conoscere e analizzare nel dettaglio 63 imprese (strutture ricettive, servizi turistici, servizi culturali). Si evidenzia che le criticità elencate nel grafico sottostante riportano congiuntamente, quelle riconducibili sia alle imprese turistiche che culturali in quanto sono state effettuate interviste anche ai gestori di strutture museali e beni culturali. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto dall intero settore turistico e dalle loro imprese, che oltre a soffrire l isolamento della Sardegna, ancor più subiscono la svantaggiosa posizione nell entroterra montano. 11 Le giornate letto potenziali di una struttura ricettiva sono il prodotto del numero di posti letto totale moltiplicato il numero massimo possibile di giornate di apertura annuale per quella struttura. Se il riferimento è ad un territorio il risultato finale sarà dato dalla somma delle giornate letto di tutte le strutture ricettive presenti in quel territorio. 12 Il ragionamento è uguale a quello delle giornate letto potenziali, soltanto che quelle effettive si riferiscono al numero di giornate reali di apertura delle strutture ricettive (esclusi i periodi di chiusura per manutenzione e per chiusura invernale). -78-

79 Come per gli altri settori questa situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica che ha causato una contrazione dei consumi, dall altra, alla difficoltà di vendita di prodotti turistici (natura, vacanza attiva, cultura ed enogastronomia) troppo spesso legati al prodotto primario della Sardegna, il mare. Alla scarsa riconoscibilità del territorio d ambito sui mercati internazionali pare affiancarsi l assenza di un offerta strutturata e omogenea nella qualità. Entrando nello specifico, le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono state: per il 30% l eccessivo calo dei flussi turistici in termini assoluti, per il 25% la mancanza di rete territoriale strutturale sia orizzontalmente che verticalmente; per il 16% la difficoltà di accesso agli incentivi per le imprese; Il 14% denuncia costi dei traghetti da e per la Sardegna eccessivi rispetto al servizio offerto e difficoltà di promo-commercializzazione della propria struttura/servizio; l 11% degli intervistati segnala di non poter ripristinare la strada privata di accesso alla propria struttura per mancanza di fondi, mentre il 10% indica sia di non avere constatato nessun risultato dalla progettazione territoriale pregressa sia la presenza di una marcata disomogenità dell'offerta turistica del BIM Taloro. Il grafico che segue riporta tutte le criticità rilevate; si specifica che tutte quelle indicate una sola volta sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico nella voce Altro. Si segnala anche che il 23,8% delle strutture ricettive del BIM Taloro è privo di sito web, come anche il 18,8% dei fornitori dei servizi turistici, strumento fondamentale per le attività di promocommercializzazione dei prodotti turistici. In seguito all attività di audit effettuata sul territorio, si è constatato che numerosi operatori dei servizi turistici, a causa della scarsità dei flussi turistici, hanno preferito chiudere le proprie attività e cerca altri sbocchi lavorativi maggiormente remunerativi. Grafico 20 Fonte: N.E. su dati interviste Grafico

80 4.2.2 Domanda attuale La crisi economica iniziata nel settembre 2008 ha colpito pesantemente le economie avanzate e frenato la crescita dei Paesi emergenti; ha quindi influito negativamente anche sul settore turistico per tutto l anno 2010, con un conseguente rallentamento dell incremento degli arrivi internazionali registrato anni addietro. I segnali di ripresa economica sono ancora deboli e incerti: la disoccupazione in crescita, l aumento dei deficit nazionali ed il conseguente inasprimento della pressione fiscale rappresentano elementi che influiscono e continueranno a influire fortemente sul turismo, con modalità differenti da paese a paese. La fiducia in una ripresa del turismo internazionale, già in parte avvenuta nel 2011, resta comunque elevata, sostenuta anche dalle stime dell Organizzazione Mondiale del Turismo, che prudentemente aspetta una conferma definitiva dalla lettura dei dati annuali Incremento del flusso turistico internazionale I dati dell Organizzazione Mondiale del Turismo 13 mostrano che nel 2011 gli arrivi turistici internazionali sono stati pari a 990 milioni, raggiungendo un record storico nei flussi turistici internazionali; ciò ha consentito di superare di gran lunga le perdite subite nei due anni precedenti per la crisi economico-finanziaria diffusa nell intero pianeta. Il 2011 si è chiuso quindi con la buona ripresa degli arrivi turistici internazionali, con un incremento del 5%. Nel corso del 2011 l Italia si conferma a livello mondiale al 5 posto come destinazione per arrivi internazionali e per gli introiti valutari, confermando sostanzialmente i risultati positivi Con riferimento agli arrivi internazionali, la graduatoria mostra il continuo rafforzamento della Turchia, uno dei nostri principali Paesi competitor nel Mediterraneo. Tabella 33 - Principali destinazioni del turismo internazionale (graduatoria 2011) N Arrivi internazionali (milioni) Introiti (miliardi di US$) var. % Paesi var. % Paesi * (valuta locale) 1 Francia 77,6 81,4 4,8 USA 103,5 116,3 12,3 2 USA 59,8 62,7 4,9 Spagna 52,5 59,9 8,6 3 Cina 55,7 57,6 3,4 Francia 46,6 53,8 10,1 4 Spagna 52,7 56,7 7,6 Cina 45,8 48,5 5,8($) 5 Italia 43,6 46,1 5,7 Italia 38,8 43 5,6 6 Turchia 27 29,3 8,7 Germania 34,7 38,8 6,7 7 UK 28,3 29,3 3,6 UK 32,4 35,9 6,9 8 Germania 26,9 28,4 5,5 Australia 29,8 31,4-6,2 9 Malesia 24,6 24,7 0,6 Macao (Cina) 27,8 n.d. n.d. 10 Messico 23,3 23,4 0,5 Hong Kong (Cina) 22,2 22,7 25 Fonti: UNWTO World Tourism Barometer - September 2012 per gli arrivi; UNWTO Tourism Highlights per gli introiti 12 Edition June * Dati non completi 13 UNWTO World Tourism Barometer,

81 Sul versante mediterraneo, l instabilità politica del Nord Africa e del Medio Oriente (arrivi -7%) ha spinto molti turisti stranieri, soprattutto europei, a scegliere mete europee alternative avvantaggiando Italia, Spagna, Croazia e Turchia, con riferimento ai prodotti città d arte e balneare. Focus sui principali mercati turistici esteri emergenti: la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia Il positivo trend del 2011 a livello mondiale si rispecchia anche nell'andamento relativo all'italia. Secondo i dati Istat, nel 2011 i flussi turistici stranieri in Italia hanno confermato la ripresa della crescita (avviata nel 2010), raggiungendo la quota di presenze 14; si tratta indubbiamente di un anno d oro per il notevole incremento del 7,7% di presenze e del 9,5% di arrivi rispetto all anno precedente. La Banca d Italia conferma che nel 2010 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è stata pari a milioni di euro; milioni di euro in più, con un incremento del +5,7% rispetto al 2010, che hanno consentito di riavvicinarsi ai valori di spesa raggiunti negli anni precedenti alla crisi Tuttavia incrementi considerevoli hanno riguardato anche i nostri competitor nell area mediterranea: Francia (+4,8%), Spagna (+7,6%) e Turchia (+8,7%). Pur non figurando tra i top 10, altri competitor mediterranei hanno registrato importanti aumenti nel numero degli arrivi: Portogallo (+8,8%), Grecia (+9,5%), Croazia (+9%). L andamento della spesa per aree continentali evidenzia importanti incrementi soprattutto per l incoming dall Asia e dall Europa extra-ue. Nel periodo gennaio-agosto 2012 i dati provvisori Istat sui flussi turistici stranieri hanno evidenziato un leggero calo degli arrivi dell 1,6% (circa 543 mila arrivi in meno) e delle presenze dell 1,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (circa 2,4 milioni di presenze in meno). Secondo i dati di Banca d Italia nel periodo gennaio-settembre 2012 gli introiti valutari sono comunque aumentati di ben 3,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. In questi nove mesi, il numero dei pernottamenti dei viaggiatori stranieri risulta cresciuto dell 1,1%. Per quanto riguarda i mercati di provenienza, i pernottamenti hanno riguardato principalmente tedeschi (62,2 milioni), francesi (29,3 milioni) e inglesi (21,1 milioni) sul versante europeo e americani (27,2 milioni), australiani (7 milioni) e canadesi (5,9 milioni) sul versante oltreoceano. Nei primi nove mesi del 2012, i principali mercati della domanda straniera per spesa turistica sono Germania, Stati Uniti d America e Francia, tutti in aumento rispetto al Dati Istat

82 Nel 2011 il Regno Unito ha surclassato la Svizzera in termini di introiti valutari, occupando il 3 posto tra i nostri principali mercati europei dell incoming. L exploit del mercato britannico è confermato anche nel 2012: nel periodo gennaio-settembre ha infatti registrato una crescita del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (circa 307 milioni di euro in più). Tra i mercati merita un approfondimento anche la Russia. Secondo i dati Banca d Italia, da due anni la Russia è entrata nelle top ten per le nostre entrate monetarie, posizionandosi al 9 posto. Si tratta del mercato estero che è cresciuto più velocemente negli ultimi anni in Italia. La Russia fa inoltre la parte del leone tra i Paesi BRIC. Nel 2011 gli introiti valutari in Italia dalla Russia risultano aumentati del 63,1% rispetto al 2008 contro quelli più modesti fatti registrare da Cina +12,9%, Brasile +16,5% e India +44,3%. In termini assoluti, nel 2011 gli apporti monetari sono stati di tenore molto diverso: Russia 925 milioni di euro, Cina 245, Brasile 382, India 280. La crescita costante e continua delle entrate valutarie provenienti dalla Russia è evidenziata altresì nei primi nove mesi del 2012, con un variazione del 22,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, contro il 2,9% della Cina, il 5,4% del Brasile e il 20,4% dell India. La Russia, benché sia il Paese meno popolato e l economia meno dinamica fra i quattro giganti BRIC, è invece il mercato che fra questi genera il maggior numero di viaggi all estero, con un trend di crescita che supera significativamente quelli di Brasile, India e Cina. I russi fanno 1,3 volte più viaggi all estero dei cinesi, 3,4 volte più viaggi rispetto agli indiani e 4,6 rispetto ai brasiliani. Infine, tra i nostri maggiori Paesi dell incoming oltreoceano è da sottolineare la notevole ripresa degli introiti dal Giappone: dopo la contrazione repentina del 2011, quale conseguenza delle catastrofi di Fukushima, nel periodo gennaio-settembre 2012 la Banca d Italia ha registrato un incremento del 17,3%, equivalente a 69 milioni di euro in più rispetto all analogo periodo dello scorso anno. L andamento dell incoming organizzato in Italia Il Consuntivo del turismo organizzato è complessivamente positivo. Il 59,6% dei TO interpellati ha registrato incrementi nelle vendite della destinazione Italia, con significative differenze interne nelle due macroaree di mercato: 42,2% dei TO europei e ben l 84,4% dei TO oltreoceano. Il primo prodotto indicato tra quelli più venduti dai TO europei è il Mare (40,6% di essi) 15 Sul fronte del turismo organizzato, ENIT-Agenzia, avvalendosi della propria rete estera, ha condotto il consueto monitoraggio a consuntivo presso i principali Tour Operator dei mercati europei e di oltreoceano (Sono stati intervistati 109 Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano) -82-

83 mentre è quello delle Grandi città d arte (82,2%) per i TO dei mercati oltreoceano. Sull intero paniere dei 12 prodotti turistici previsti 16, la ripartizione tra quelli più venduti da tutti i TO contattati è in ordine decrescente: Grandi città d arte, Città d arte minori, Mare, Laghi, Montagna invernale, Enogastronomia, Business e MICE 17. La suddivisione tra TO europei e d oltreoceano mostra la diversa incidenza percentuale dei prodotti più venduti nelle due rispettive aree di commercializzazione. La prima regione indicata tra quelle maggiormente richieste è il Veneto per i TO europei (34,8% di essi) ed è invece il Lazio per i TO d oltreoceano (62,2% di essi). Grafico 21 Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT I prodotti previsti nel paniere sono: Grandi città d arte, Città d arte minori, Montagna invernale, Montagna estiva, Terme&Benessere, Turismo religioso, Natura e Parchi, Enogastronomia, Mare, Laghi, Turismo sportivo, Business e MICE. Gli operatori potevano indicare i tre prodotti maggiormente venduti. 17 MICE acronimo di Meetings, Incentives, Conventions ed Exhibitions. -83-

84 Previsioni degli operatori intervistati per la stagione 2013 Il 66,1% dei TO intervistati prevede un incremento nelle prenotazioni rispetto al 2012; il 28,4% ha indicato stabilità mentre solo il 5,5% pensa ad una loro diminuzione. La quota di stabilità e incremento raggiunge quindi il 94,5% dei TO, evidenziando grandi aspettative per il prossimo anno. Il primo prodotto indicato nelle vendite dai TO europei è il Mare (40% di essi) mentre sono le Grandi città d arte per i TO d oltreoceano (82,2% di essi). Sulle previsioni di vendita dell intero paniere dei prodotti turistici, la ripartizione tra quelli più venduti in ordine decrescente è: Grandi città d arte (28,6%), Mare (17%), Città d arte minori (15,8%), Laghi (11,6%), Enogastronomia (6,8%), Montagna invernale (5,8%), Business e MICE (4,8%). Di seguito si riporta la quota parte che si ritaglia ciascuna regione italiana nelle maggiori vendite 2013 da parte dei TO europei: Grafico 22 Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT

85 Inquadramento dei principali mercati esteri per l Italia La presente analisi viene effettuata con l intento di descrivere le caratteristiche dei turisti stranieri (nazionalità, tipologia di turista 18, capacità spesa, etc.) e dei relativi mercati turistici che già prediligono il territorio del BIM Taloro. L esposizione segue un filo conduttore che in prima istanza identifica i principali mercati di riferimento del BIM Taloro, ma che non trascura di prendere in considerazione anche quelli che interessano il più ampio contesto della Provincia di Nuoro che come già detto sono legati principalmente al prodotto balneare. Lo studio si base primariamente su dati dell ENIT Ente Nazionale del Turismo - e sul monitoraggio svolto da ENIT Agenzia presso i principali Tour Operator dei mercati europei e d oltreoceano 19 legato naturalmente al turismo organizzato. L indagine intende fornire indicazioni sull andamento delle vendite registrate nel 2012 e sulle previsioni di vendita per il Francia Il bilancio turistico 2012 della domanda organizzata risulta positivo per la destinazione Italia. A ciò si affianca il trend di crescita del turismo individuale che rappresenta il 70% dell outgoing 20 della Francia verso l Italia. Il turismo culturale nelle città d arte, grandi e minori, spesso declinato con gli eventi e l enogastronomia, sono i prodotti maggiormente apprezzati; seguono il Mare e i Laghi. Le regioni più ricercate dai turisti francesi sono state non solo Veneto, Lazio, Toscana sempre in testa nella domanda, ma altresì Lombardia, Liguria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, queste ultime tre scelte principalmente per il turismo balneare. Tabella 34 - Profilo del turista francese per singola tipologia TARGET Senior Famiglie con bambini Composizione target su totale 52% 21% Segmento socioeconomico Medio alto Medio medio alto Fasce di età Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggi: 622 Fonte: ENIT 2012 Dai 50 anni in poi ma distinti per fascia: giovani Senior anni; Senior propr. detti 70-85; Grandi Senior > 85 anni Hotel, Agriturismo, B&B Cultura, balneare, benessere sport e natura, leisure Hotel 2/3 stelle e campeggi, villaggi, B&B, affitto case Cultura, mare, laghi 18 Rapporti Congiunti Ambasciate/Consolati/ENIT 2013; ENIT - Corporate Annual Report Sono stati intervistati 109 Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano. 20 Outgoing turisti in uscita da una nazione. -85-

86 Per quanto riguarda le previsioni 2013, i TO confidano in un trend di crescita, infatti l interesse dei francesi si dirige in maniera sempre più ampia e diffusa verso le regioni del Sud Italia e le Isole (Sicilia e Sardegna). Germania Gli operatori turistici tedeschi mostrano soddisfazione per i risultati raggiunti nella stagione 2012: tutti hanno registrato aumenti nella vendita della nostra destinazione. Più in generale, si tratta di un altro anno positivo per l intermediazione turistica tedesca 21, grazie anche alla capillarità e alla diversificazione dei suoi canali di vendita 22. Per quanto riguarda i viaggi individuali in auto, hanno registrato un aumento soprattutto le destinazioni del Nord Italia quali l Adriatico settentrionale e i laghi. Mentre tra le destinazioni raggiungibili in aereo, la Sicilia, la Calabria e la Sardegna sono risultate le destinazioni vincenti. Tabella 35 - Profilo del turista tedesco per singola tipologia TARGET Famiglie con bambini Over 50 Composizione target su totale 33,9% 55,7% Segmento socioeconomico Medio-alto Alto Fasce di età: Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggio: 944 Fonte: ENIT anni Alloggi privati, pensioni, camping, ostelli, B&B, agriturismo. Soggiorno con esperienze culturali e a contatto con la natura; arte, montagna, laghi. Gli over 50 sino a 74 anni hanno forte disponibilità economica, richiedono una vacanza commisurata, viaggiano in gruppi organizzati. Categorie alberghiere medio-alte Esperienze per contatto con la natura in relax e interesse per l arte. Le previsioni per il 2013 sono abbastanza ottimistiche. Per i viaggi in macchina l Italia è salda al primo posto nella classifica dell outgoing (18,4%) seguita da Croazia (7,6%) e Austria (6,8%). Le principali mete italiane risultano l Alto Adige, il Lago di Garda e il Friuli Venezia Giulia 23. Tra le destinazioni trendy del 2013 si annovera la Puglia 24. La tendenza generale per il 2013 è per i pacchetti viaggi tematici e su misura : le offerte degli operatori sono sempre più differenziate per target: solo adulti, all-in per famiglie, pellegrini. 21 La buona performance dell industria turistica tedesca è confermata anche da autorevoli voci del settore: Jürgen Büchy, presidente della Federazione nazionale delle agenzie di viaggio tedesche (DRV), ha dichiarato durante il Congresso Annuale, tenutosi a Budva/Montenegro (14-18 novembre), che nel 2012 è stato registrato un aumento di viaggiatori del +3% e una crescita pari a circa il 4% del fatturato dell intermediazione turistica, per un totale di 24,2 miliardi di Euro. 22 Si tratta di agenzie di viaggio (fonte: DRV 2012). 23 Fonte: ADAC, Michael FRENZL, CEO di TUI, principale tour operator tedesco ed europeo in Bild am Sonntag,

87 Austria I TO intervistati dichiarano un andamento soddisfacente delle vendite 2012 per l Italia. Le regioni del Nord Italia sono state le più prenotate, soprattutto le classiche mete lungo le spiagge dell Adriatico settentrionale ed il Lago di Garda, da sempre molto apprezzate dai turisti austriaci, specialmente dalle famiglie con bambini. L Italia rappresenta la meta preferita non solo per quanto riguarda il turismo balneare ma anche per i city break nelle città d arte. Anche le destinazioni del Sud Italia 25 hanno fatto registrare un numero soddisfacente di prenotazioni, soprattutto Sicilia, Sardegna e Campania. A causa della mancanza di voli charter nel periodo invernale il Sud Italia non viene richiesto dagli operatori austriaci che sono impossibilitati ad offrire pacchetti a prezzi vantaggiosi. Tabella 36 - Profilo del turista austriaco per singola tipologia TARGET Forza lavoro Seniors Giovani e studenti Composizione target su totale 62,1% 23,1% 14,8% Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto Medio-basso Fasce di età: anni 65 anni e oltre 0-26 anni Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggio: 780 Fonte: ENIT 2011 Hotel 4-5 stelle con servizi inclusi, villaggi turistici Mare, montagna, laghi, cittá d arte Hotel 4-5 stelle con servizi inclusi Mare, montagna, laghi, cittá d arte Camping, ostelli, appartamenti, hotel 2-3 stelle Mare, montagna Per il 2013, i TO si sono dichiarati molto ottimisti e confidano di superare il numero di prenotazioni registrate nell anno precedente. Australia La maggior parte dei TO australiani intervistati ha registrato incrementi nelle vendite 2012 con un aumento del 2% del numero di viaggi per Italia. I prodotti più apprezzati restano le Città d arte, grandi e minori, unitamente all Enogastronomia, soprattutto in Toscana, Lazio e Veneto; la montagna invernale attira il segmento legato alle attività sportive, specie nelle Dolomiti. 25 Gli operatori sono convinti del grande potenziale del nostro Mezzogiorno, ma purtroppo gli scarsi collegamenti aerei e la riduzione della stagione estiva da parte degli operatori italiani a poco più di due mesi non permettono grossi investimenti da parte dei TO su queste regioni. -87-

88 Tabella 37 - Profilo del turista australiano per singola tipologia TARGET Composizione target su totale Segmento socio-economico N.S. N.S. Medio-Alto e Alto Fasce di età: + 45 Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggio: n.d. Fonte: ENIT 2011 Alberghi da 3 a 5 Stelle Appartamenti Arte & Cultura, Enogastronomia, Laghi, Siti UNESCO e Turismo Sportivo Per il 2013, quasi tutti gli operatori sono piuttosto ottimisti prevedendo di aumentare le vendite della destinazione Italia del 25-30%. La crescita sarà favorita anche dal migliore rapporto del dollaro australiano sull euro. Tra i pacchetti previsti, saranno diffusi quelli che includono la partecipazione a manifestazioni culturali e sportive, quali ad es. Bicentenario Verdiano, Giro d Italia, Campionati Calcio, World Master Games. Svezia Nel 2012, i TO svedesi intervistati hanno registrato un livello stabile delle vendite rispetto all anno precedente. I prodotti maggiormente richiesti sono il Mare, soprattutto in Sicilia e Sardegna, seguono le Grandi città d arte nel Lazio, Veneto, Toscana e Lombardia. Tabella 38 - Profilo del turista svedese per singola tipologia TARGET N.S. N.S. N.S. N.S. Composizione target su totale 15% 26% 25% 20% Segmento socioeconomico Medio Medio-alto Medio-alto medio Fasce di età: anni anni anni anni Hotel (3 stelle), (4-5 Hotel di livello Hotel di livello stelle) e soluzioni qualitativo qualitativo medio ricettive self Hotel medio-alto e medio- altro e (3 stelle) e catering (ville, soluzioni ricettive soluzioni soluzioni ricettive appartamenti, etc.) self ricettive self Tipo di alloggio self catering catering Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggio: 692 Fonte: ENIT 2011 Mare, grandi città d arte, montagna, laghi, vacanza attiva Mare, grandi città d arte, montagna, laghi, vacanza attiva catering di qualità Mare, grandi città d arte, montagna, laghi, vacanza attiva, itinerari enogastronomici Mare, grandi città d arte, montagna, laghi -88-

89 Con riferimento alle prospettive 2013 i TO svedesi sono molto ottimisti: per il mare sono programmate anche nuove località in Sicilia e Sardegna da parte degli operatori svedesi TUI/Fritidresor e di Airtours. Svizzera I risultati 2012 denotano una discreta stabilità nelle vendite, con alcuni operatori in crescita. L offerta culturale e balneare rappresenta la maggior parte delle proposte vendute sui cataloghi; si affiancano prodotti quali enogastronomia, turismo natura, wellness, golf, shopping, etc. Sempre molto graditi i laghi del Nord Italia. Si registra l incremento dell offerta di tour e itinerari che consentono anche escursioni di tipo enogastronomico e/o naturalistico. Le mete balneari privilegiate durante l estate sono state Sardegna e Sicilia (apprezzate anche per l entroterra e le visite ai parchi ad es. Parco Nazionale dell Arcipelago di La Maddalena, Parco delle Madonie, etc.), Emilia Romagna (specie per i giovani e per i percorsi in bicicletta), Campania, Calabria, Puglia (anche per vacanze natura). Tabella 39 - Profilo del turista svizzero per singola tipologia Compulsory Travel TARGET Me(e/a)t Marketing Family travel Cultural Hedonism Composizione target su totale 33% 29% 21% 17% Segmento socioeconomico Impiegato commerciale/tecnico commerciale, lavora da casa Diversi lavori Quadro intermedio, impiegato, pensionato Libero professionista, quadro intermedio e impiegato Fasce di età: anni Fino a 35 anni over anni Tipo di alloggio N.D. N.D. N.D. N.D. Amano visita a parenti ed combinare il Prevalentemente mare amici, vacanze in soggiorno con (estate), montagna montagna esperienze Visita a parenti e Prodotti turistici preferiti ed (inverno) e countryside, oltre che (estate/inverno), vacanza al culturali e a contatto con la amici, partecipazione ad emergenti visita a parenti e amici mare/lago natura in relax eventi, city trip Spesa media per viaggio: Fonte: ENIT 2011 In merito alle previsioni per il 2013, la maggior parte degli operatori si prefigge il mantenimento dei risultati 2012; alcuni operatori sono più ottimisti e prevedono di incrementare le vendite. Belgio Per i TO contattati, il 2012 si chiude con un bilancio leggermente negativo. Le destinazioni preferite dai belgi in Italia sono : Toscana, Veneto, Lombardia, Provincia di Bolzano, Emilia Romagna, Lazio, Provincia di Trento, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte, Liguria e Sardegna. Tra le novità -89-

90 preferite Natura e Parchi in Sicilia, piccole città d arte ed enogastronomia in Toscana, Mare in Veneto e Puglia. Tabella 40 - Profilo del turista belga per singola tipologia TARGET N.S. N.S. Composizione target su totale 34,7 % 24,4 % Segmento socio-economico Alta Medio-alto Fasce di età: anni anni Tipo di alloggio Esercizi alberghieri Esercizi alberghieri Prodotti turistici preferiti ed emergenti Mare, cultura, laghi, natura, itinerari enogastronomici, montagna estiva Spesa media per nucleo familiare per una vacanza: Fonte: ENIT 2011 Mare, cultura, laghi, natura, itinerari enogastronomici, montagna estiva, turismo attivo Come previsioni 2013 i TO stimano stabilità nelle prenotazioni, anche se è prematuro dare indicazioni significative per la stagione estiva Spagna Secondo i TO intervistati, le vendite della destinazione Italia 2012 hanno subìto una flessione, con cali che vanno in media dal -5 al -12% circa. La diminuzione non riguarda solo la nostra destinazione, ma si colloca nella tendenza negativa che ha caratterizzato indistintamente il turismo outgoing del mercato spagnolo (una buona parte ha preferito fare turismo interno). I vacanzieri spagnoli in Italia hanno continuato a premiare le grandi e piccole città d arte ed i circuiti religiosi; hanno trovato ampio spazio anche il prodotto Mare (in particolare, in crescita Campania, Puglia e Sardegna). Tabella 41 - Profilo del turista spagnolo per singola tipologia TARGET N.S. N.S. Composizione target su totale Medio Medio-alto Segmento socio-economico 34% 39% Fasce di età: anni anni 50,9% Albergo (4 stelle 42%- 3 Tipo di alloggio Albergo stelle 33%) Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media viaggi: c.a Fonte: ENIT 2011 Preferiti: arte e cultura, mare, turismo religioso Emergenti: laghi, turismo natura, montagna invernale, turismo in bicicletta, turismo legato al golf, lo shopping Preferiti: arte e cultura, mare, turismo religioso Emergenti: laghi, turismo natura, montagna invernale, turismo legato al golf, lo shopping Riguardo la nostra destinazione i principali TO intervistati hanno una certa prudenza nel fare previsioni per il 2013 (incombono i riflessi soprattutto della crisi economico-sociale) e auspicano un -90-

91 trend delle vendite quanto meno stabile, sperando in lievi incrementi solo a partire dalla seconda parte del Paesi Bassi Per l andamento delle vendite del prodotto Italia nel 2012, gli operatori turistici olandesi si sono dichiarati soddisfatti, registrando un generale mantenimento dei risultati dell anno precedente e, in alcuni casi, un lieve aumento del numero di pacchetti venduti. Sono state richieste soprattutto le destinazioni settentrionali raggiungibili con la propria macchina, in particolare le zone dei laghi, l Adriatico settentrionale per il mare e la montagna estiva. Le regioni maggiormente richieste sono state Veneto, Toscana e Lombardia. Tabella 42 -Profilo del turista olandese per singola tipologia N.S. TARGET Composizione target su totale N.S. N.S. Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto Fasce di età: anni anni Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggi: 606 Fonte: ENIT % l albergo e pensione; 70% extra alberghiero/esercizi complementari quali caravan, camping, bungalow, appartamenti Preferite esperienze culturali; In crescita montagna, laghi, terme e vacanza attiva a contatto con la natura, city trips, weekend lunghi all inclusive N.S. 30% l albergo e pensione; 70% extra alberghiero/esercizi complementari quali caravan, camping, bungalow, appartamenti Preferite esperienze culturali; In crescita montagna, laghi, terme e vacanza attiva a contatto con la natura, city trips, weekend lunghi all inclusive Le previsioni per il 2013 sono fortemente legate allo sviluppo della situazione socio-economica: gli operatori turistici si aspettano naturalmente che la domanda di viaggi rimanga stabile sui livelli raggiunti negli ultimi due anni. Regno Unito Dopo diversi anni di contrazione dell outgoing, il turismo britannico ha ripreso a crescere. Le vendite 2012 per i TO contattati sono mediamente positive per la destinazione Italia, alcuni TO hanno infatti registrato incrementi, altri leggere flessioni. A livello di destinazioni italiane, trattandosi di un mercato maturo, al di là delle regioni classiche (Lazio, Veneto, Toscana, Lombardia, Piemonte e Sardegna, i britannici si spingono alla scoperta di nuove località dalla Sicilia -91-

92 al Piemonte, dalla Campania alla Puglia. Piacciono non solo il patrimonio culturale, ma anche le sue località sui Laghi e quelle costiere per la fruizione balneare. Tabella 43 - Profilo del turista inglese per singola tipologia FAMIGLIE CON TARGET SENIORS BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI SINGLES Composizione target su totale 10% 22% 14% 25% Segmento socioeconomico Medio-alto Medio-alto Medio-alto Alto Fasce di età: Over Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggi: 913 Fonte: ENIT 2011 Hotel, appartamento Città d arte, laghi, wellness, mare, enogastronomia hotel, appartamento Mare, laghi, città d arte hotel, appartamento Arte, mare, laghi, città d arte hotel, appartamento, B&B Arte, mare, montagna, laghi, wellbeing Le previsioni 2013 sono basate su un prudente ottimismo; la maggior parte dei TO stima un incremento delle vendite, convinzione supportata soprattutto dal cambio favorevole della Sterlina che dovrebbe incentivare i viaggi all estero, ed in particolare in Italia. Per i britannici viaggiare al di fuori dei propri confini e recarsi in Italia rappresenta spesso anche la risposta alla semplice esigenza di evasione climatica. Grecia Nel le principali destinazioni italiane scelte dal cittadino ellenico sono legate al prodotto culturale classico. Le prime sei Regioni prescelte nel 2010 sono state nell ordine: Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Campania. Per quanto riguarda la spesa turistica, dai dati della Banca d Italia risulta che i viaggiatori greci hanno speso in Italia 263 milioni di euro nel 2011, con una diminuzione del 4,2% rispetto all anno precedente. In particolare nel 2011 hanno speso 134 milioni per motivi personali di cui 67 per vacanze. Si evince inoltre che la voce vacanze ha registrato una diminuzione della spesa del -14,1% rispetto al precedente anno. 26 Fonte: ISTAT Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per paese di residenza dei clienti stranieri, periodo di riferimento gennaio-settembre

93 Tabella 44 - Profilo del turista greco per singola tipologia TARGET N.S. N.S. N.S. Composizione target su totale 40% 29% 15% Segmento socioeconomico media media medio-alta Fasce di età anni anni 65+ Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa pro-capite per viaggi: 595 Fonte: ENIT 2010 e RTBicocca 2010 Nel 2009 (per soggiorno >4 giorni, il 42,7% dei greci ha scelto la categoria hotel e strutture ricettive simili ed il 56,9% alloggi privati Il 65% sceglie destinazioni turistiche tradizionali ; il 25% preferisce le destinazioni emergenti In merito alle prospettive future relative all outgoing, a seguito del perdurare della crisi economica non si prevedono miglioramenti rispetto ai viaggi dei greci all estero e verso l Italia. Secondo la pubblicazione della Commissione Europea ( Survey on the Attitudes of Europeans towards tourism ) del febbraio 2011, alla domanda sulla destinazione di vacanza per il 2011, il 68,1% dei greci ha risposto di stare organizzando una vacanza nel proprio Paese. Repubblica Ceca Per il 2012, i TO cechi interpellati hanno evidenziato un andamento dell outgoing in leggera contrazione rispetto allo scorso anno 27. L Italia rimane una delle mete preferite dei turisti cechi in tutte le stagioni. Tra le regioni, anche Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria hanno riscosso un discreto successo grazie ai collegamenti charter dell estate scorsa. Tabella 45 - Profilo del turista ceco per singola tipologia TARGET FAMIGLIE CON BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI Composizione target su totale 30% 18% Segmento socioeconomico medio, medio-basso medio, medio-alto Fasce di età anni anni Ville e appartamenti, villaggi turistici, Hotel, residenze turistico-alberghieri, bed & Tipo di alloggio hotel breakfast, ville e appartamenti Prodotti turistici preferiti ed emergenti Spesa media per viaggi: 720 Fonte: ENIT 2012 Mare, montagna invernale, laghi Mare, montagna estiva ed invernale, arte, sport, enogastronomia 27 Tutti hanno sottolineato il disagio rispetto ai grandi operatori online (booking.com su tutti) che riescono a ottenere allotments a prezzi migliori e brevi periodi (3-4 giorni) dai seller italiani. -93-

94 Per il 2013 gli operatori esprimono un velato ottimismo e confidano in un aumento dei flussi turistici outgoing del 5% circa rispetto all anno precedente. Canada Nel 2012 i principali TO canadesi indicano una sostanziale tenuta con quote di circa il +5/6% (in un caso fino al 20%) rispetto al Tale andamento è in linea con il bilancio positivo della destinazione Italia stimato da Statistics Canada. Il prodotto dominante è rappresentato dal turismo culturale, con protagoniste le Città d arte maggiori e minori che si ritagliano la principale quota di mercato. Questo interesse si accompagna e si integra con l enogastronomia e lo shopping. A seguire si ritrova l interesse per natura, eventi, pellegrinaggi religiosi, vacanze attive. Toscana, Lazio, Campania, Liguria e Sicilia sono state le regioni maggiormente vendute. Tabella 46 - Profilo del turista canadese per singola tipologia FAMIGLIE CON BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI TARGET SENIORS SINGLES Composizione target su totale 22% 12% 39% 6% Segmento socioeconomico medio/medio-alto medio/medio-alto medio-alto medio-alto Fasce di età 60-oltre anni anni anni Hotels, bed & Hotels, bed & Hotels, bed & breakfast, breakfast, breakfast, Hotels, bed & agriturismo, villaggi agriturismo, villaggi agriturismo, breakfast, Tipo di alloggio turistici turistici villaggi turistici agriturismo Prodotti turistici preferiti ed emergenti Arte e cultura, enogastronomia, laghi, montagna Spesa media per viaggi: 902 Fonte: ENIT 2011 mare, Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna, shopping Arte e cultura, enogastronomia, mare, vacanze attive Per il 2013, gli operatori canadesi fanno previsioni in generale ottimistiche: rispetto al 2012 alcuni stimano incrementi, altri stabilità, in breve il mercato dovrebbe tenere bene. Stati Uniti d America I dati relativi al 2012 emersi dalle valutazioni dei TO che commercializzano destinazioni italiane si attestano su una crescita dei flussi dal 5 al 10%. Cultura nelle grandi e piccole città d arte da un lato, enogastronomia dall altro, sono i grandi attrattori turistici che spingono gli americani verso l Italia. Unitamente alle tre regioni top di destinazione, Lazio, Veneto e Toscana, gli americani mostrano una crescente curiosità per soggiorni in Puglia, Calabria, Campania, Liguria, Sicilia, Sardegna e Umbria. -94-

95 Tabella 47 - Profilo del turista statunitense per singola tipologia FAMIGLIE CON TARGET SENIORS BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI SINGLES Composizione target su totale 21% 14% 35% 7% Segmento socioeconomico Medio/medio-alto Medio/medio-alto Alto Medio-alto Fasce di età Over anni anni anni Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici Arte e cultura; enogastronomia Spesa media giornaliera per viaggiatore: N.D. Fonte: ENIT 2011 Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici Arte e cultura; enogastronomia; natura Hotels, bed & breakfast, agriturismo Arte e cultura; enogastronomia; vacanze attive Hotels Meetings & congressi ; shopping; enogastronomia Per ciò che concerne le previsioni 2013, i TO contattati stimano un trend moderatamente positivo, sintetizzabile in qualche punto percentuale di crescita. Il 2013, con gli eventi, le manifestazioni e le iniziative legate al 2013 Anno della cultura italiana negli USA, sarà un anno in cui la promozione del turismo USA verso l Italia marcherà un potenziamento rilevante, che inciderà positivamente sui flussi turistici outgoing soprattutto per il turismo del settore cultura. Russia Tutti i TO intervistati sono soddisfatti delle vendite 2012, dichiarando volumi in crescita dal 5 al 15%. Negli ultimi anni, oltre ai sempre richiesti tour nelle Città d arte, sono crescenti le richieste i per soggiorni nelle Città d arte minori che ospitano eventi culturali, feste tradizionali, eventi enogastronomici, etc. Tabella 48 - Profilo del turista russo per singola tipologia FAMIGLIE CON BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI TARGET SENIORS SINGLES Composizione target su totale 3,7% 14,6% 13,3% 17,4% Segmento socioeconomico N.S. N.S. N.S. N.S. Fasce di età: Tipo di alloggio Prodotti turistici preferiti ed emergenti La fascia anni è risultata più attiva nei viaggi turistici (43,6%), seguono poi le fasce dai 21 ai 35 anni (29,3%), dai 0 ai 20 anni (17,8%), dai 55 anni in su (9,3%). l albergo 41,7% dei viaggi. Nel caso delle vacanze, la formula dell albergo e` scelta più per i brevi soggiorni (38,5%) che per i lunghi (33,9%). Il 50.2% dei turisti provenienti dalla Russia dorme in alberghi a 4 e 5 stelle e l altro 49,8 % preferisce gli alberghi a 3 stelle e residenze turistico-alberghiere. Preferiti i tours nelle città d arte associati ad una settimana al mare con richieste sempre maggiori per le soste in città d arte minori, per i centri storicoarcheologici del Centro-Sud e dell entroterra delle Isole maggiori. Emergenti i prodotti turistici di nicchia da parte del turismo individuale. E esplosa la domanda turistica delle vacanze nelle isole. Prediligono pacchetti all-inclusive Spesa media giornaliera per viaggiatore: N.D. Fonte: ENIT

96 Le previsioni 2013 sono ugualmente improntate all ottimismo. Le preferenze sono accordate a Grandi città d arte (Roma in particolare), Montagna invernale (località alpine) e Mare (soprattutto Emilia Romagna e Sicilia). In generale, la crescita dell outgoing russo per i prossimi anni è stimato al +7,4%, sei volte superiore alla media dell Europa occidentale e due volte superiore a quella dell Europa orientale. Intanto continua a crescere il numero dei traveller russi che organizzano i loro viaggi senza l intermediazione dei TO/AdV, effettuando direttamente le prenotazioni on-line 28 L'Europa resterà comunque la destinazione più gradita dai viaggiatori russi. 28 Molto spesso tramite booking.com. -96-

97 La domanda turistica attuale nel territorio del BIM Taloro Arrivi e presenze nel contesto territoriale del Consorzio BIM Taloro nel 2011 Per la definizione dello scenario turistico d ambito, ossia lo studio quali-quantitativo 29 della domanda e dell offerta turistica locale, sono stati presi in considerazione i 13 distinti territori comunali che costituiscono il BIM Taloro e sono poi stati analizzati e valutati tenendo sempre presente il contesto sovralocale di riferimento costituito dalla Provincia di Nuoro. Questo confronto ha permesso di evidenziare criticità, punti di forza e potenzialità presenti nel BIM Taloro che diversamente non sarebbero potute emergere se l analisi fosse stata circoscritta all ambito locale. Si è cercato inoltre di effettuare nelle singole sezioni un analisi sull evoluzione storica delle dinamiche turistiche. A tale scopo si è proceduto alla raccolta e all elaborazione di dati atti a spiegare le reali dimensioni del fenomeno indagato. L arco temporale analizzato è quello che va dal 2006 al I turisti che prediligono i comuni del Consorzio BIM Taloro come meta di vacanza non rappresentano una significativa porzione dei flussi totali registrati nella Provincia di Nuoro, costituiscono infatti appena lo 0,36% del totale presenze provinciale I flussi turistici del nuorese ( presenze) sono ancora fortemente legati al prodotto balneare, quindi concentrati nel solo periodo estivo. Tabella 49 - Flussi turistici nei 13 comuni del BIM Taloro e nel contesto provinciali Ambiti territoriali Arrivi Presenze Austis 0 0 Desulo Fonni Gavoi Lodine 0 0 Mamoiada 0 0 Ollolai 4 4 Olzai 0 0 Orgosolo Ovodda 0 0 Teti 2 2 Tiana 0 0 Tonara Totale BIM Taloro Provincia di Nuoro Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Dati turistici forniti dall Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro -97-

98 Presenze italiani e stranieri Il rapporto tra le presenze dei turisti italiani e quelli stranieri che frequentano l ambito, indica una schiacciante predominanza dei primi che raggiungo circa il 78%. Negli ambiti territoriali di Gavoi e Orgosolo questa disparità si accentua maggiormente raggiungendo addirittura l 84% nel primo e l 83% nel secondo. I relativi dati provinciali presentano valori poco inferiori 68% per gli italiani e del 32% per gli stranieri, ciò denota ancora la presenza di un turismo di viaggio, di scoperta o riscoperta non di villeggiatura. Come si nota nella tabella 50, la durata media del soggiorno dei turisti italiani ed esteri nell ambito BIM Taloro non si discosta tanto e si aggira intorno alle 2 notti; nel Comune di Desulo questa media arriva sia per la componente di turisti italiani che per quella straniera addirittura a 6 notti, a Gavoi è di 3 per i nostri connazionali e poco più di 2 per gli stranieri, a Tonara quasi 5 per i primi e 2 per i secondi, mentre a Fonni la permanenza media non supera 1 notte per entrambi. Tabella 50 - Arrivi e presenze di turisti italiani e stranieri nei 13 comuni del BIM Taloro e nel contesto provinciali Italiani Stranieri Italiani Stranieri Arrivi Presenze Arrivi Presenze PM PM Ambiti territoriali Austis ,0 0,0 Desulo ,0 6,0 Fonni ,4 1,2 Gavoi ,0 2,5 Lodine ,0 0,0 Mamoiada ,0 0,0 Ollolai ,0 0,0 Olzai ,0 0,0 Orgosolo ,9 1,4 Ovodda ,0 0,0 Teti ,0 0,0 Tiana ,0 0,0 Tonara ,9 2,4 Totale BIM Taloro ,3 1,7 Provincia di Nuoro ,7 5,3 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

99 Grafico 23 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro. Grafico 24 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro. Stagionalità dei flussi turistici Le presenze mensili registrate nel 2011, rappresentate nella tabella sottostante (tabella 51), descrivono perfettamente la distribuzione annuale dei flussi turistici che interessano l ambito consortile del BIM Taloro. Come si può facilmente notare (grafici 25-26) nel territorio si rilevano variazioni nella distribuzione annuale delle presenze italiane ed estere, sia di carattere qualitativo appunto che quantitativo; la curva grafica che rappresenta l andamento dei flussi evidenzia una fortissima concentrazione dei turisti italiani durante la sola stagione estiva, elemento riconducibile quasi sempre alla forte predominanza del prodotto balneare della provincia nuorese; di contro la distribuzione dei flussi turistici esteri pare meglio ripartita durante l arco dell anno con un picco -99-

100 autunnale, una significativa presenza turistica invernale e primaverile insieme capaci di livellare la distribuzione stagionale totale dei vacanzieri nel territorio del BIM Taloro. Nonostante l 87% delle strutture ricettive abbia un periodo di apertura annuale l attività invernale risulta tuttavia penalizzata vista l assenza di flussi primari attualmente legati al prodotto turistico balneare. Tabella 51 - Distribuzione mensile delle presenze nei 13 comuni del BIM Taloro (2011) Presenze turistiche Mese BIM Taloro Provincia di Nuoro Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

101 Grafico 25 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Grafico 26 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro -101-

102 Grafico 27 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Grafico 28 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Nel confronto tra i dati delle Provincia di Nuoro e il solo contesto consortile del BIM Taloro è necessario far notare che le ultime variazioni annue del BIM risultano certamente assai negative, ma è fuor di dubbio che la limitatezza dei flussi turistici accentua notevolmente sia eventuali incrementi, come nel caso della variazione delle presenze registrate nel del 116,73% sia i decrementi come il -67,81% delle presenze

103 Tabella 52 - Andamento arrivi turistici nel territorio del BIM Taloro e nella Provincia NU ( ) Anno BIM Taloro Variazione % annua Provincia di Nuoro Variazione % annua ,29% ,94% ,29% ,06% ,42% ,28% ,91% ,85% ,81% ,60% Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011 Tabella 53 - Andamento presenze turistiche nel territorio del BIM Taloro e nella Provincia NU ( ) Anno BIM Taloro Variazione % annua Provincia di Nuoro Variazione % annua ,73% ,51% ,87% ,89% ,59% ,76% ,52% ,35% ,66% ,61% Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011 Grafico 29 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

104 Grafico 30 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Grafico 31 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro I dati 30 più recenti in nostro possesso permettono di definire l utilizzo delle strutture ricettive (suddivide per tipologia e categoria) presenti nel territorio del BIM Taloro. Il 98% dei turisti che nel 2009 hanno scelto il territorio in esame come meta di vacanza ha preferito le strutture alberghiere di categoria medio-alta 3-4 stelle, scelte rispettivamente dal 47% e dal 42% dei viaggiatori. Soltanto il 7% ha pernottato in quelle a 2 stelle e tutte le categorie extralberghiere risultano pressoché inutilizzate. 30 La fonte dei dati riferiti all anno 2009 è l Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

105 Grafico 32 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Mercati turistici di riferimento Come già detto, i flussi turistici che interessano il territorio hanno una predominante componente nazionale, che definisce in questo modo i suoi principali mercati di riferimento. Tra questi, quello sardo svetta per la consistenza delle presenze, che nel 2011 rappresentavano il 39,5% del numero totale di pernottamenti nei 13 comuni del BIM Taloro. Gli altri mercati più importanti sono quello lombardo con il 10,3% delle presenze, e quelli toscano, piemontese e laziale rispettivamente con il 9,4%, l 8,9% e il 4,7% delle presenze. Per ciò che concerne la classifica dei primi 10 mercati esteri, troviamo in testa a pari merito Francia e Germania che insieme costituiscono il 64,3% del totale presenze straniere. Con un considerevolmente stacco rispetto ai primi due seguono nell ordine, Austria (14,2%), Australia (6,9%), Svezia (4,9%) e Svizzera-Liechtenstein, che comunque presentano una domanda ancora numericamente piuttosto significativa

106 I primi 10 mercati nazionali rappresentano il 78% del totale delle presenze italiane nel territorio dell ambito e, unitamente ai primi 10 mercati esteri raggiungono addirittura il 99% del totale presenze registrate nei 13 territori comunali. Si evidenzia, inoltre, che la componente di turisti sardi è assai elevata anche nel periodo autunno-inverno, che come noto in Sardegna viene considerato di bassa stagione, in quanto il 90% dei flussi turistici isolani sono generati dal solo prodotto balneare; ciò indica la presenza di una importante porzione di turisti nel territorio del BIM Taloro legata ai prodotti dell enogastronomia, della natura e della cultura per cui la Barbagia ed il Mandrolisai sono rinomate. Tabella 54 - Principali mercati turistici esteri del BIM Taloro e dell'intero contesto provinciale di Nuoro Mercati esteri Consistenza % sul Consistenza % sul totale presenze totale presenze BIM Taloro Provincia di Nuoro turisti stranieri nel turistiche nel BIM Classifica BIM Taloro Taloro I Francia Germania 32,3% 7,0% II Germania Svizzera e Liechtenstein 32,0% 7,0% III Austria Francia 14,2% 3,1% IV Australia Paesi Bassi 6,9% 1,5% V Svezia Austria 4,9% 1,1% VI Svizzera e Liechtenstein Spagna 4,0% 0,9% VII Belgio Belgio 1,5% 0,3% VIII Spagna Regno Unito 1,3% 0,3% IX Grecia Svezia 0,5% 0,1% X Canada Repubblica Ceca 0,3% 0,1% Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011 Tabella 55 - Principali mercati turistici nazionali del BIM Taloro e dell'intero contesto provinciale di Nuoro Mercati nazionali Consistenza % sul Consistenza % sul totale presenze totale presenze BIM Taloro Provincia di Nuoro turisti italiani nel turistiche nel BIM Classifica BIM Taloro Taloro I Sardegna Lombardia 50,5% 39,5% II Lombardia Lazio 13,1% 10,3% III Toscana Sardegna 12,0% 9,4% IV Piemonte Toscana 11,4% 8,9% V Lazio Piemonte 5,9% 4,7% VI Veneto Campania 1,9% 1,5% VII Liguria Emilia Romagna 1,8% 1,4% VIII Emilia Romagna Veneto 1,6% 1,3% IX Sicilia Liguria 1,5% 1,2% X Puglia Umbria 0,1% 0,1% Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

107 Grafico 33 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro Grafico 34 Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro -107-

108 Utilizzo delle principali infrastrutture turistiche Il costante e ingiustificato aumento dei prezzi dei biglietti per il trasporto marittimo nel 2011 ha determinato un calo del 22,5% del numero dei passeggeri ( ) sulle tratte che collegano i 3 principali porti del nord Sardegna: Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres con l Italia continentale e con la Francia. Questi collegamenti risultano maggiormente utilizzati dai turisti che in generale frequentano la Provincia di Nuoro e che più specificatamente visitano il territorio Consortile del BIM Taloro. Contestualmente e in controtendenza con la dinamica sopra descritta, si evidenziare una costante crescita dei passeggeri in transito nel solo porto di Cagliari + 29% nel 2011, anche se il totale volume passeggeri di quest ultimo risulta un sesto dei tre porti citati. Tabella 56 - Variazione % traffico passeggeri nei porti sardi Porto Olbia-Golfo Aranci Porto Torres - 12,7% -4,9% 9,5% 59,9% -3,0% -22,5% Cagliari - Fonte: Assoporti -22,5% 30,2% 2,0% -2,1% 11,2% 29,4% Grafico35 Fonte: N.E. su dati Assoporti Nello stesso periodo, l allarmante decremento dei passeggeri registrato dai vettori navali che operano nel nord Sardegna non è stato compensato in misura significativa dall aumento di -108-

109 passeggeri del traffico aereo che ha interessato gli aeroporti di Olbia ed Alghero, aumento complessivamente di sole unità, con una perdita complessiva di quasi un milione di passeggeri annui. Tabella 57 - Variazione % traffico passeggeri negli aeroporti sardi luglio 2012 Aeroporto lug Cagliari 7,2% 9,7% 13,8% 3,3% 7,4% -2,3% Olbia -1,7% 0,2% -6,1% -2,1% 13,9% 0,6% Alghero 21,5% 6,2% 9,1% -7,9% 9,1% 1,4% Fonte: ASSAEROPORTI - Associazione Italiana Gestori Aeroporti Grafico 36 Fonte: N.E. su dati ASSAEROPORTI - Associazione Italiana Gestori Aeroporti Nonostante l importanza strategica del Porto di Arbatax e dell aeroporto di Tortolì, l assenza di dati relativi ai flussi passeggeri non ha permesso il loro inquadramento nella presente analisi

110 4.2.3 Percezione dei mercati Immagine della destinazione Italia sulla stampa internazionale Secondo quanto emerge dal monitoraggio 31 della stampa estera condotto dalle sedi estere dell ENIT l Italia è sempre presente sulla stampa internazionale. Il patrimonio culturale, artistico e naturalistico insieme con il Made in Italy, l Italian lifestyle e l enogastronomia rappresentano i punti di forza dell immagine del nostro Paese e gli elementi maggiormente ricorrenti. In Germania, la stampa presentata l offerta turistica italiana come una ricca varietà di destinazioni costituite dalle singole regioni, che da Nord al Sud si differenziano estremamente. I temi ed i prodotti maggiormente trattati sono stati le bellezze paesaggistiche, le città d arte, l enogastronomia, la vacanza attiva (trekking, biking, barca a vela, offerta nautica), il turismo ecologico (natura, paesaggi, parchi naturali) e naturalmente il mare. Anche in Austria il brand Italia è molto considerato e rappresenta un sinonimo di qualità e di buon vivere legato specialmente all enogastronomia. Cultura, lifestyle, enogastronomia e benessere/sport rappresentano in Svizzera gli elementi maggiormente associati all Italia negli articoli stampa pubblicati; la nostra destinazione mantiene una immagine di qualità che la rende sempre meta di prestigio. In Francia l immagine dell Italia è legata al suo ricco patrimonio artistico e culturale, agli eventi ed alle mostre e all enogastronomia; il mare è un prodotto turistico tradizionalmente poco ricercato dalla clientela francese mentre il segmento delle crociere registra un crescente interesse anche sulla stampa. In Spagna la stampa dedica ampio spazio all Italia; il mercato spagnolo ha mostrato un costante interesse per le classiche città d arte, come Roma, Firenze e Venezia, ma anche la crescente attenzione per destinazioni meno note del Sud Italia, delle grandi isole Sardegna e Sicilia, dei laghi e della montagna. L immagine della destinazione Italia sulla stampa britannica e irlandese resta quella di una destinazione ricca di interessi e di diversità. L interesse maggiore è indubbiamente per le grandi città d arte, Venezia, Roma e Firenze e per la Toscana in generale. Si è notata un attenzione crescente per l Alto Adige e per l Abruzzo; la Sicilia è premiata come seconda tra le Isole preferite. Nella stampa scandinava il Bel Paese risulta apprezzato per la variegata offerta legata all indiscutibile patrimonio artistico, culturale e naturalistico ed occupa un posto di assoluto rilievo. 31 Indagine condotta nel

111 Mare e città d arte i temi più trattati, insieme con le vacanze sportive e quelle all insegna dell enogastronomia. Anche in altri Paesi dell Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria), cultura e arte sono i temi più trattati dalla stampa locale con riferimento all Italia; l immagine della nostra destinazione è positiva e di grande appeal. Insieme alle città d arte, mare e montagna sono i prodotti turistici italiani presenti sui media. Oltreoceano, negli USA ed in Canada, si conferma la forte attrattiva esercitata dalle destinazioni turistiche italiane, come mostra il grande spazio che riviste e quotidiani riservano al nostro Paese. Città d arte, enogastronomia e lifestyle rappresentano i tratti distintivi dell Italia, sempre presenti sui media. Considerazioni finali La crisi economica e finanziaria ancora in atto ha inciso a livello europeo anche sulla domanda di prestazioni turistiche. Nel frattempo sono cambiati i comportamenti dei turisti specie nazionali, che privilegiano destinazioni più di prossimità, meno di 200 km raggiungibili in poche ore possibilmente con la propria macchina, riducono la durata del soggiorno, e risparmiano sulle varie voci di spesa una volta giunti nelle destinazioni. Mete alternative alla Sardegna, come ad esempio la Croazia, vengono preferite perché a parità di beni e servizi richiesti il costo della vacanza risulta ¼ rispetto ai nostri. Oltre alla crisi in atto, l effetto caro traghetti iniziato nel 2010, acutizzatosi nel 2011 e proseguito nella stagione 2012 ha penalizzato ulteriormente gli operatori turistici isolani che in alcuni casi lamentano una riduzione dei viaggiatori pari al 70% rispetto agli anni passati. La marcata tendenza dei flussi turistici a rivolgersi e interessare destinazioni limitrofe ai luoghi di generazione dei flussi, definisce come già accennato un turismo sempre più domestico, propensione che si sposa perfettamente con un altra tendenza sempre più diffusa chiamata Menù a km zero, ossia iniziative che coinvolgono produttori agricoli, ristoranti, mense, scuole e consumatori per contribuire alla tutela dell ambiente e al risparmio energetico. "Menù e Turismo a Km Zero risultano essere una connessione ideale fra i prodotti tipici di qualità che definiscono i Menù a Km Zero e promuovono il territorio. Questa logica costituisce la premessa per lo sviluppo di itinerari turistici tematici a km zero, che possono essere usati come base per l elaborazione di alcune proposte di visite culturali, enogastronomiche e paesaggistiche del territorio collegate alle strutture ristorative che offrono appunto Menù a Km Zero

112 Gli operatori turistici del BIM hanno indicato tra le principali motivazioni di vacanza dei turisti che già frequentano il territorio del BIM Taloro nell ordine: l enogastronomia; l escursionismo (che comprende prodotto natura e vacanza attiva ), moto; cultura; ciclismo e sci. Si specifica che una consistente fetta di turisti ed escursionisti, non definita da tutti gli operatori, frequenta l ambito del BIM Taloro soltanto di passaggio per conoscere l interno della Sardegna, ma in realtà la loro motivazione principale di vacanza è il mare. Strutturare il territorio in funzione dei prodotti specifici appena esposti permetterebbe di presentare alla platea dell intermediazione nazionale e internazionale un offerta turistica integrata adeguata ai prodotti turistici da loro attualmente venduti in linea con la richiesta della domanda turistica. Grafico 37 Fonte: N.E. su dati interviste I voli low cost, al contrario sempre più numerosi, aiutano in modo considerevole ad arginare il fenomeno di riduzione dei flussi, permettendo di attrarre i turistici con capacità di spesa media e medio-alta provenienti dai mercati più lontani, sia esteri che nazionali. Tali flussi risultano spesso assenti se le destinazioni turistiche non hanno la giusta dotazione infrastrutturale aereoportuale e si riducono notevolmente se l offerta territoriale non risponde appieno alle richieste di mercato. Seguendo queste tendenze dei mercati, per poter promuovere efficacemente l ambito territoriale del BIM Taloro risulta necessario dare priorità alle azioni di promozione turistica sul mercato estero e locale in favore della domanda maggiormente destagionalizzata. Contemporaneamente bisogna porre in essere attività specifiche di promozione e vendita rivolte ai consistenti flussi nazionali ed esteri già esistenti e quelli emergenti legati al prodotto balneare. Al fine di costruire e comunicare nel medio periodo (3-5 anni) un identità e un immagine dell ambito, dovranno essere intraprese anche tutte quelle iniziative promozionali necessarie perché il prodotto integrato, costituito da tutti gli elementi identitari dei territori (paesaggio

113 natura, produzioni locali agroalimentari e artigiane, storia-cultura), venga conosciuto e apprezzato dai target specifici e fruito anche fuori stagione. Come sostiene Josep Ejarque 32, per lo sviluppo turistico di un area è fondamentale fare sistema: nessuna destinazione turistica può pensare di fare soltanto comunicazione e promozione, ma risulta indispensabile soprattutto definire il prodotto, le tecniche e la strategia per potersi vendere. 5. Analisi SWOT Consorzio BIM Taloro Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce Elevata valenza paesaggistica del territorio; Presenza di biodiversità vegetali ed animali; Presenza di prodotti, e produzioni altamente caratterizzanti il territorio; Presenza sul territorio di valide realtà imprenditoriali Presenza di servizi fortemente legati al territorio; Forte senso di appartenenza e di identità territoriale; Conservazione e viva tradizione di antichi saperi; Presenza di attrattori archeo-culturali e architettonici di pregio; Presenza di Costante spopolamento dell ambito ed invecchiamento della popolazione; Alto tasso di disoccupazione; Redditi inferiori alla media provinciale e regionale; Eccessivo individualismo nella cultura imprenditoriale Scarsa interconnessione tra settori produttivi e scarsa collaborazione con i soggetti pubblici; Insufficiente capacità dell impresa agricola a diversificare le sue fonti di reddito Insufficiente promozione e marketing territoriale e di prodotto; Difficoltà delle aziende a posizionarsi nei mercati extralocali; Carenza di servizi reali all impresa e di attività formative; Inadeguata valorizzazione delle risorse ambientali, Affermazione sul mercato turistico di destinazioni con offerta territoriale strutturata; Incremento dell offerta di prodotti nazionali agroalimentari di qualità; Incremento della domanda turistica legata ai prodotti natura, vacanza attiva, cultura ed enogastronomia ; Politiche regionali, nazionali, comunitarie favorevoli alla promozione del turismo rurale; Potenziale sviluppo della rete ecologica regionale. Assenza di coordinamento operativo gestionale tra gli attori pubblici per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali; Selettività della domanda nei mercati turistici nazionali e internazionali; Depauperamento del patrimonio archeologico e architettonico; Perdita dei valori e identità; Rischio di banalizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. 32 Esperto in Destination Management e Destination Marketing, ha lavorato presso l'ente del Turismo della Catalogna e di Barcellona, dove ha partecipato all organizzazione e promozione delle Olimpiadi del 1992; nel 1995 ha curato la direzione dell'ente del Turismo della Coruña, in Spagna; nel 1999 è stato direttore di Turismo Torino, responsabile del Destination Management e Marketing della città; nel 2006 è stato nominato direttore generale dell Agenzia Regionale per il Turismo del Friuli Venezia Giulia, Turismo Fvg

114 tradizioni culturali e popolari di elevato valore; Presenza di seconde case impiegare a fini ricettivi; Buona efficienza nel ciclo integrato dei rifiuti; Elevata qualità ambientale. paesaggistiche, architettoniche e culturali ai fini turistici; Progressiva perdita della cultura identitaria Qualità disomogenea della dell offerta territoriale Insufficiente capacità ricettiva di alcuni centri; Assenza di coordinamento/ continuità tra le varie Progettualità pregresse; Scarsa presenza di reti di cooperazione imprenditoriale consolidate. 6. Strategia programmatica L analisi territoriale condotta ha fornito un quadro della realtà ambientale, economica e sociale dell area del BIM Taloro, evidenziandone, come appena descritto, i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce. Utilizzando come base di partenza lo scenario raffigurato dallo studio qui condotto, il PMSS definisce 4 assi principali di sviluppo: I Asse: Agricoltura-silvicoltura e agroindustria (prodotti agricoli locali, allevamento, produzione di latte e derivati, produzione di salumi, produzione di dolci e paste, comparto vitivinicolo, etc.) II Asse: Industria propriamente detta e artigianato (servizi e nuove tecnologie, artigianato locale, etc.) III Asse: Cultura e formazione (formazione settoriale di alto livello, rapporti con università, beni archeologici ed architettonici, musei, etc.). IV Asse: Turismo (ricettività, ristorazione, servizi, strutture e infrastrutture di supporto, etc.) La strategia programmatica del PMSS BIM Taloro tende ad esaltare il ruolo del territorio e la sua attrattività, dando sì forza e autonomia ai tre assi principali, ma legandoli indissolubilmente con il quarto asse che diventa elemento pivot e trasversale agli altri tre. Sul piano del metodo, il piano assume come riferimento i seguenti principi: -114-

115 concentrazione, cioè l articolazione del programma in poche linee di intervento finalizzate al conseguimento di un numero limitato di obiettivi specifici; integrazione, che mira a favorire i progetti integrati, a livello territoriale o di filiera, in grado di mettere in relazione le diverse risorse del territorio e di ottimizzarne l utilizzo; concertazione, quale metodo per l individuazione delle modalità operative e la condivisione delle forme di intervento, nel rispetto delle competenze di ciascun soggetto. Affinché la programmazione dello sviluppo locale possa raggiungere validi risultati, occorre quindi assicurare fin dall inizio una politica di coinvolgimento tra i diversi attori locali. Il Consorzio BIM Taloro individuerà i soggetti con cui dialogare, costruire progetti e condividere opportunità di sviluppo, creando così una rete di interlocutori istituzionali e privati, con la regia comune del BIM Taloro. Schema 4 - Rappresentazione della rete territoriale del BIM Taloro Con l iniziale analisi di contesto effettuata sul campo, il BIM ha già attuato una prima azione di animazione territoriale, a cui poi dovrà necessariamente seguire l organizzazione di tavoli di concertazione locale che coinvolgano attivamente i diversi attori locali, con differenti competenze e finalità. Come già esposto nelle parti relative ai specifici settori economici, attraverso l attività di analisi sul campo sono state rilevate le criticità aziendali indicate dai singoli operatori e constatate direttamente dall intervistatore. Quanto appreso sul campo ha avuto riscontro con quanto già emerso dall analisi documentale (analisi desk)

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