Export prodotti agroalimentari e sostenibilità ambientale: prospettive per le aziende del Chianti

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1 Export prodotti agroalimentari e sostenibilità ambientale: prospettive per le aziende del Chianti Monteriggioni, 20 settembre 2012 Mauro Conti

2 BIT Servizi per l investimento sul territorio, chi è? Società di servizi tecnico-finanziari per le BCC nelle Tre A Al fianco delle BCC e dei loro clienti per fornire un supporto specialistico al fine di comprendere, analizzare e risolvere i problemi degli operatori delle Tre A Agricoltura Agroalimentare Ambiente

3 Il ruolo di BIT ICCREA HOLDING BANCHE CREDITO COOPERATIVO ICCREA BANCAIMPRESA

4 BIT come Technical Advisor BIT SPA svolge un attività di technical advisor offrendo un supporto tecnico-amministrativo e consulenza finanziaria per progetti di sviluppo e investimento nei settori delle 3A

5 Cosa fa BIT? Attività di consulenza per: AGRICOLTURA Valutazione redditività aziende agricole; Valutazione progetti d investimento az. Agr. e Cooperative; Due diligence per FER (tecnica, amministrativa, legale, economico-finanziaria); Sopralluoghi ad impianti FER. AGROALIMENTARE Audit aziendali; Studi fattibilità e progettazione; Progetti di risparmio energetico; Analisi tecnico-economica e finanziaria investimenti az. Agroal. e Cooperative. AMBIENTE Due- diligence per impianti a FER Sopralluoghi agli impianti a FER Certificazione energetica degli edifici Audit per l efficienza energetica

6 Le tre A: ambiente ed efficienza energetica OBIETTIVO PRIMARIO: integrare produzione agroalimentare con interventi di efficienza energetica, risparmio energetico e sostenibilità ambientale. RUOLO CRUCIALE alla luce dell'efficacia in termini di costi-benefici delle azioni ad essa associate e del know-how detenuto dalle imprese che operano in Italia in questo settore!

7 Industria Alimentare Italiana: un 2011 a due facce PRODUZIONE: -1,5% rispetto 2010; nel 2012 ulteriore indebolimento (per es. aumenti dell IVA) CONSUMI INTERNI: -2% rispetto 2010; previsioni 2012 ulteriore assestamento al ribasso delle vendite EXPORT: +10% (23 mld di euro); bilancia il calo del mercato interno Fonte: Centro Studi Federalimentare

8 Industria Alimentare Italiana Export, prospettive per il 2012 Costante espansione esportazioni alimentari (+8%, in valuta) per controbilanciare la diminuzione dei consumi interni FEDERALIMENTARE: 1. Incentivare lo sviluppo per rilanciare i consumi alimentari (es. potere d acquisto maggiore) 2. Promozione dei prodotti alimentari sui mercati esteri: ricostituzione dell ICE, piena deducibilità dei costi sostenuti per le attività di promozione e commercializzazione all estero; 3. Crescita della dimensione d impresa per poter meglio affrontare mercati promettenti (Russia, Cina e India). Rilancio dei consumi interni e migliore promozione del Made in Italy sui mercati esteri Fonte: Centro Studi Federalimentare

9 Industria alimentare italiana: punti di forza e criticità Ampia offerta prodotti di qualità Prodotti DOP Settore polverizzato Innovazione insuff. (sopratt. PMI) Legami col territorio e col patrimonio culturale Alti standard di sicurezza Aumentare la competitività e vincere le sfide della globalizzazione Alti costi della Logistica Crescita lenta export vs Paesi concorrenti Creazione di valore, servizio, ricerca, innovazione, trasferimento di nuove tecnologie alle PMI

10 Industria alimentare italiana: il punto L Industria alimentare compra e trasforma il 72% delle materie prime agricole nazionali. Ambasciatrice del MADE IN ITALY nel mondo: quasi l 80% dell export agroalimentare italiano è rappresentato da prestigiosi marchi industriali e DOP/IGP. Investe oltre il 2% del fatturato in analisi, controllo di qualità e sicurezza, l 1,6% in ricerca e sviluppo formale ed informale di prodotti e processi innovativi, oltre il 4 % in nuovi impianti, automazione, ICT e logistica, per un totale di quasi 10 mld di euro annui sui 130 fatturati. Fonte: presentazione Rossi_Cibus

11 Il settore primario in numeri Industria alimentare italiana in cifre Previsioni al 2012 Fatturato 124 mld di 127 mld di 130 mld di Produzione (quantità) +1,6% -1,7% -1,2% N. Industrie > 9 addetti N. Addetti Esportazioni 20,9 mld di 23 mld di 25 mld di Importazioni 16,7 mld di 18,6 mld di 20 mld di Saldo 4,2 mld di 4,4 mld di 5 mld di Tot. consumi alimentari 204 mld di 208 mld di 210 mld di Posizione all interno dell industria manifatturiera Fonte: elaborazioni e stime Centro Studi Federalimentare su dati Istat 2 (dopo metalmeccanico) 2 (dopo metalmeccanico)

12 2011: cresce l export verso i Paesi emergenti EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO: PAESI EMERGENTI Russia (+25,3%) Cina (+26,2%) Brasile (+28,1%) Sud Africa (+28,4%) Corea del Sud (+19,0%) Fonte: presentazione Rossi_Cibus

13 Punti di forza e debolezza settore agroalimentare italiano Punti di forza Ampia gamma di prodotti di alta qualità; Prodotti DOP al Top dei mercati internazionali; Stretti legami con il territorio e con il patrimonio culturale italiano; Alti standard di sicurezza; Capacità di abbinare tradizione e costante innovazione di processo e di prodotto; Settore con doti anticicliche Punti di debolezza Settore polverizzato e poco capitalizzato; Innovazione insufficiente (soprattutto tra le PMI); Alti costi legati anche alla logistica e ai servizi (trasporti, energia,infrastrutture); Bassa crescita dell export vs Paesi competitor europei come Germania e Francia; Contraffazione (stima 6 Mld ) e imitazione (stima 54 Mld ), soprattutto vs mercati ricchi ed esigenti; Assenza catene distributive italiana nel mondo. Fonte: presentazione Rossi_Cibus

14 Dati settore primario e agroalimentare nel territorio di ChiantiBanca Sezione Siena Firenze Coltivazioni agricole e produz. prodotti animali Silvicoltura ed utilizzo aree forestali Pesca e acquacoltura 3 6 Totale sezione Industrie alimentari Industria delle bevande Totale sezione Totale settore agricolo ed agroalimentare TOTALE IMPRESE: Le imprese attive del settore agricolo ed agroalimentare nella provincia di Siena, incidono per il 38% sul totale imprese attive. Nella provincia di Firenze per il 12,8%. Fonte Dati: Movimprese, II trimestre 2012

15 I marchi di qualità delle province di Firenze e Siena SIENA E FIRENZE PROVINCE DI ALTA QUALITA! Chianti Classico DOP Prosciutto toscano DOP Ricciarelli di Siena IGP Terre di Siena DOP Toscano IGP Zafferano di San Gimignano DOP Pecorino Toscano DOP Cinta senese DOP Marrone del Mugello IGP Castagna del Monte Amiata IGP

16 Il settore vitivinicolo in Italia e in provincia di Siena e Firenze

17 Situazione del settore italiano a livello internazionale Nonostante la crisi in ambito internazionale il vino italiano continua a vivere una stagione positiva Ma quali sono i fattori determinanti? 1. La forza del Made in Italy, collegata ad esperienza e passione da parte degli attori della filiera; 2. Miglioramento processi produttivi qualità prodotti; 3. Offerta di prodotti diversi dovuta ad una straordinaria varietà di vitigni e tipologie di prodotti sviluppati; 4. Rafforzamento dei marchi di origine tutela della produzione.

18 Situazione del settore in Italia Calo CONSUMI INTERNI (1970: 120 l/procapite, 2010: 43 l), incremento delle esportazioni, diminuzione ricavi delle aziende le imprese di FASCIA ALTA risultano meglio posizionate per maggiore redditività, maggior capitalizzazione, miglior equilibrio finanziario Però migliorare la qualità significa poter affrontare: Nuovi investimenti in innovazione, ricerca, tutela brand Allungamento del ciclo operativo, Presidiare nicchie ed ampliare verso Paesi di sbocco La qualità genera valore!

19 Export vino 2011: la situazione in Italia FATTURATO EXPORT: 4,4 miliardi di euro (+12,4) oltre 23 milioni di ettolitri (+9,4%) Chi ha acquistato di più il nostro vino? STATI UNITI, con 948 milioni di, 1 importatore mondiale di vino italiano (sorpassando la Germania) CINA +64,5% ASIA ORIENTALE +31,7% AMERICA SETTENTRIONALE +12,2% UE +11,4%

20 Milioni di Migliaia di ettolitri Export vino: aggiornamento maggio GENNAIO EXPORT VINO ITALIANO MONDO VOLUME VALORE 2008 MAGGIO MAGGIO Gen Feb Mar Fonte: AssoEnologi 309 Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set 320 Ott Mondo Valore Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu 312 Lug Ago Set Mondo Volume Ott Nov Dic Gen 2011 Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set 376 Ott Nov Dic Gen 2012 Feb Mar Apr Mag 416

21 Settore vinicolo: destinazioni export 2011 ESPORTAZIONI VINO ITALIANO NEL 2011 valori in migliaia di euro e quantità in migliaia di litri quantità var % 2010/2011 valore var % 2010/2011 UE , ,4 Paesi europei non UE , ,4 Africa settentrionale , ,7 Altri Paesi africani , ,2 America settentrionale ,2 America centro-meridionale , ,7 Medio Oriente , ,5 Asia Centrale ,6 Asia Orientale ,7 Oceania , ,6 TOTALE , ,4

22 PLV toscana: l importanza del settore vinicolo Il 20% della PLV agricola toscana è prodotta dalle aziende vitivinicole con oltre ettari di superficie vitata, pari al 38% delle imprese agricole regionali, con una media di circa 2,2 ha di vigneto Si producono 2,5 milioni di ettolitri di vino di cui oltre 1,6 a denominazione, più del 70% del totale. Fonte: CIA Toscana

23 Export vino: situazione in Toscana OTTIME PERFORMANCE PER L EXPORT DI VINO TOSCANO CHE E AUMENTATO DEL 12,2% IN VALORE (12,4 NEL 2010) Con oltre 659 milioni di euro la Toscana è al 2 posto in Italia per export di vino NUOVI MERCATI Cresce l'incidenza dei nuovi mercati: la Cina sfiora i 10 milioni e rappresenta oggi il 7 mercato di destinazione per i vini toscani, dopo che nel 2010 era al 9 posto con 4,9 milioni di export. Fonte: dati Istat

24 I vini toscani di qualità Per i vini DOP toscani gli Usa, con oltre 146 milioni di export, si confermano il 1 mercato, seguiti da: Germania (92,5 milioni) Canada (38,2 milioni) Regno Unito (25,8 milioni) Svizzera (25,5 milioni) e 500 ettari ricadenti in aree delle denominazioni di origine DOC e DOCG (per oltre 40 denominazioni) Fonte: dati Istat

25 Tipologia di vini esportati Vini in recipienti fino a 2 Litri: principale voce export (77% del totale) tra i vini imbottigliati prevale la quota dei vini rossi e rosati (1,9 miliardi di euro esportati nel 2011, +9,1%); buon export anche per i vini bianchi imbottigliati nel 2011 (+9,6 in valore, +8,2% in quantità); buon fatturato per gli spumanti nel 2011 (547 milioni di euro); ruolo marginale per l export di vini sfusi (390,7 milioni di euro nel 2011, +18,4%). Fonte:

26 Il settore di qualità per il vino: le DOP e le IGT DOCG e DOC in TOSCANA: DOCG: Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti, Chianti Classico, Elba Aleatico Passito, Montecucco Sangiovese, Morellino di Scansano, Vernaccia di San Gimignano, Vino Nobile di Montepulciano. DOC: Ansonica Costa dell'argentario, Barco Reale di Carmignano, Bianco dell'empolese, Bianco di Pitigliano, Bianco Pisano di S. Torpè, Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, Candia dei Colli Apuani, Capalbio, Colli dell'etruria Centrale, Colline Lucchesi, Colli di Luni, Cortona, Elba, Grance Senesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Montecucco, Monteregio di Massa Marittima, Montescudaio, Moscadello di Montalcino, Orcia, Parrina, Pomino, Rosso di Montalcino, Rosso di Montepulciano, San Gimignano, Sant'Antimo, Sovana, Terratico di Bibbona, Terre di Casole, Terre di Pisa, Val d'arbia, Val d Arno di Sopra, Val di Cornia, Valdichiana, Valdinievole, Vin Santo del Chianti, Vin Santo del Chianti Classico, Vin Santo di Montepulciano. Regione Toscana: 9 D.O.C.G. 39 D.O.C. 6 I.G.T E altre IGT: Alta Valle della Greve, Colli della Toscana centrale, Costa Toscana, Montecastelli, Toscano o Toscana, Val di Magra Dati aggiornati al 19/10/2011, fonte MIPAAF

27 Export Chianti Classico: buon 2011 e il 2012??? Il Chianti Classico ha chiuso il 2011 con un confortante +4% nelle vendite sul Viene esportato circa il 78% di Chianti prodotto PAESI DESTINATARI EXPORT 2011: Gli Stati Uniti si confermano al 1 posto (28%), seguiti dall Italia (22%), dalla Germania che si rivela un mercato in buona crescita (13%), dal Canada, (8% ) altro mercato in tendenziale crescita e che si sostituisce in questa posizione al Regno Unito (7%), Svizzera (7%), Giappone (4%), Russia (2%).

28 Consorzio Chianti Classico Il Chianti Classico, che può essere definito come un distretto agroalimentare, può contare sui numeri di una grande impresa : fatturato stimabile in oltre 500 milioni di euro; valore della produzione vinicola imbottigliata di 360 milioni di euro; valore complessivo della produzione olivicola pari a 10 milioni di euro; valore delle altre produzioni agricole stimabile in 90 milioni di euro; fatturato medio degli agriturismi 75 milioni di euro; ettari, di cui vitati a Chianti Classico e coltivati ad oliveto. NEL 2011: produzione di vino Chianti Classico pari a ettolitri, numero di consorziati pari a 570 (350 imbottigliatori). Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico

29 Consorzio Chianti Colli Senesi La provincia di Siena è suddivisa in 35 comuni, 15 dei quali ospitano la produzione del Chianti Colli Senesi. Tali comuni sono situati in diverse zone della provincia: Siena e Val d Elsa (nord) Val di Chiana (sud est) Val d Orcia (sud ovest sud ovest) Val di Merse (sud ovest) Fonte: sito web Consorzio Chianti Colli Senesi Oggi il Consorzio Chianti Colli Senesi conta circa 300 soci affiliati

30 Consorzio Chianti Colli Fiorentini La DOCG Chianti Colli Fiorentini comprende 18 Comuni, tra i quali Firenze. Il Consorzio per la tutela del vino Chianti Colli Fiorentini nasce nel Il Consorzio riunisce 33 cantine che rappresentano la quasi totalità della produzione. Fonte: sito web Consorzio Chianti Colli Fiorentini

31 Consorzio del Vino Brunello di Montalcino La zona di produzione dei vini di Montalcino è all interno del territorio del Comune di Montalcino. Un comprensorio di ettari, dei quali solo il 15% è occupato dai vigneti. I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. L export copre circa il 60% della produzione e il valore complessivo del giro d affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 140 milioni di Euro. Il 100% dei produttori, unico caso in Italia, sono iscritti al Consorzio, incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole per la tutela e per i controlli. Fonte: Consorzio del Vino Brunello di Montalcino

32 Per emergere anche durante la crisi: alcuni spunti Ampliamento della commercializzazione nazionale, delle esportazioni e dell internazionalizzazione di imprese e consorzi; Associazioni del settore, strade, consorzi attivi per promuovere gruppi di acquisto energia, programmi di risparmio energetico, introduzione FER sia per il processo produttivo che per la commercializzazione; Promozione della ricerca e dell innovazione per alcune fasi di produzione e per il packaging Innovazione di prodotto;

33 Per emergere anche durante la crisi: alcuni spunti Valorizzazione delle produzioni locali attraverso azioni di marketing (focus sulla qualità e peculiarità dei prodotti); Aumento della sostenibilità della aziende agricole e della produzione elemento sempre più ricercato e riconosciuto dal consumatore Es. Certificazione biologica, Certificazione sulla qualità degli agrosistemi, Certificazioni dell impronta ecologica di prodotto

34 Cosa sarà determinante per le imprese del settore? Per le aziende vitivinicole, occorrerà puntare su: Ricerca innovazione di prodotto e di produzione Es. Vini a basso contenuto alcolico (intorno ai 12 ) Sostenibilità es. progetto Magis, Carbon footprint, efficienza energetica, rinnovabili Tutela della Qualità e legame col territorio Sistemi di certificazione, tracciabilità, DOC e DOCG, vini e uve autoctone

35 Cosa sarà determinante per le imprese del settore? Proposte per innovazione e sostenibilità ambientale: Bottiglie in vetro riciclato La produzione di vetro è l attività più impattante e quella che incide di più sull impronta di carbonio del vino. Una soluzione possono essere le bottiglie con una percentuale di vetro riciclato: più contenuto, meno contenitore! Vino biologico Il vino bio si può fare solo con uva biologica. Possibilità di utilizzare sulle etichette il logo europeo che identifica il bio. Stop ai solfiti Massima attenzione in vinificazione, al ricorso a coadiuvanti tecnologici naturali e assistenza analitica tempestiva e ad ampio spettro.

36 Esempio virtuoso di sostenibilità: az. agr. Salcheto Winery Azienda Vitivinicola del distretto di Montepulciano Piano Energetico: un sistema che parte dall efficientamento e si basa sulle risorse presenti nell azienda agricola Azioni: efficienza energetica, Biomasse, Fotovoltaico, Geotermico Prima azienda in Europa a calcolare la carbon footprint di una propria bottiglia: 1.83 kg di CO 2 per 750 ml Programmazione delle azioni per limitare l emissione di GHG (42% CO 2 deriva dal Packaging e dal trasporto)

37 Il vino si acquista sempre di più al supermercato Gli italiani scelgono sempre di più il supermercato per l acquisto del vino (571 milioni di litri nel 2011) perché? Vasto assortimento vini di qualità Buon rapporto qualità-prezzo Posizionamento strategico sugli scaffali In particolare l acquisto di vino avviene: 62,9% in supermercato NOTA BENE: con l art.62 Decreto Liberalizzazioni cambia il mercato: il pagamento del corrispettivo deve essere effettuato per le merci deteriorabili (es. uva) entro il termine legale di trenta giorni e per tutte le altre merci (vino) entro il termine di sessanta giorni 25% produttore o cantina 7,3% enoteca

38 L importanza dei marchi I marchi aziendali ed il brand assumono un importanza strategica nella competizione globale: I beni immateriali rappresentano un valore economico spesso trascurato dalle aziende. Per il Made in Italy agroalimentare è un valore importante che a volte supera il 50% del valore d impresa. La tutela e la valorizzazione di marchi aziendali e di brand (packaging, pubblicità, sito internet, servizi post vendita, etc) sono fattori strategici per imprese che intendono presidiare i mercati.

39 Attività BIT per il settore vitivinicolo Aziende vitivinicole in Valle d Aosta: Analisi tecnica ed economico-finanziaria svolta al fine di: 1. evidenziare gli aspetti positivi riscontrati; 2. individuare aree di miglioramento; 3. fornire proposte per lo sviluppo e la razionalizzazione delle produzioni vitivinicole delle aziende analizzate. Il percorso proposto: un valido strumento per apportare crescita e miglioramento per le aziende, i conferenti ed il territorio di riferimento

40 Attività BIT per il settore vitivinicolo Analisi Cantine in Toscana: Valutazione situazione gestionale, amministrativa e finanziaria; Valutazione piano investimenti (10 milioni di euro); Valutazione sostenibilità finanziaria nuovi progetti (Fondosviluppo, fideiussione Ismea).

41 Efficienza energetica nelle aziende alimentari Negli ultimi anni sono stati effettuati grandi passi avanti nel campo dell efficienza energetica da parte delle aziende alimentari: + 7,8% in efficienza energetica nel periodo 2000/2006 dell Industria Alimentare; 15-20% il risparmio energetico delle principali aziende alimentari negli ultimi 20 anni. Fonte: presentazione ENEA, Cibus

42 Attività BIT-BCC Energia: Analisi consumi elettrici aziende agroalimentari: dove posso risparmiare? Gruppo d acquisto per l energia con il Consorzio BCC energia, esempio su consumi di alcuni caseifici Grazie ad un prezzo di 90,00 fornitura elettrica più 80,00 vantaggioso si potrebbe 70,00 60,00 risparmiare fino al 17% 50,00 sulla quota energia della 40,00 bolletta* 30,00 20,00 10,00 * per il conteggio non si prendono in considerazione - i costi fissi (oneri di rete, ecc ) 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 - /MWh Latteria soc. 1 Latteria soc. 2 Latteria soc. 3 Latteria soc. 4 Latteria soc. 5 prezzi attuali Latteria soc. 1 Latteria soc. 2 Latteria soc. 3 Latteria soc. 4 Latteria soc. 5 prezzi consorziati

43 Il settore olivicolo in Toscana

44 Il settore dell olivicultura OLIVICOLTURA: uno dei comparti più importanti dell agricoltura TOSCANA sia dal punto di vista produttivo che da quello ambientale e paesaggistico. Occorre favorire ed incentivare l utilizzo dei marchi di qualità DOP E IGP come strumenti di valorizzazione che rappresentano indubbiamente una prospettiva per il futuro, per le garanzie che offrono al consumatore in termini di qualità e di legame con il territorio. L export, diretto soprattutto in Stati Uniti e Germania supera i 260 milioni di euro annui.

45 Comparto olivicolo: swot analysis PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA MINACCE OPPORTUNITA Stretto legame con vino: accesso facilitato a canali e mercati Strutture agrituristiche e vendita diretta Territorio produttivo circoscritto Rinomanza del nome geografico tutelato Margini di miglioramento strategie export Scarse politiche innovativo -tecnologiche Difficoltà reperimento manodopera Alti costi di gestione manodopera Proliferazione eventi/enti di promozione Nuovi competitors internazionali Concorrenza prezzi altri oli Peso della moderna distribuzione Sempre maggiore attenzione alla sicurezza e qualità Gusto del consumatore estero Presenza presso la ristorazione Valenza salutistica olio Prodotto export-oriented Frammentazione offerta Contraffazione Reputazione della Toscana Componente tradizionale Elevata reputazione del marchio Chianti Patrimonio paesaggistico artistico e culturale Scarsa conoscenza marchi d origine Rallentamento dei negoziati del WTO Proliferazione eventi/enti di promozione Educare i consumatori esteri alla diversità Importanza data dalla GDO ai prodotti olivicoli

46 Le opportunità di sviluppo e l importanza del credito

47 Imprese dell agroalimentare DIFFICOLTÀ delle imprese l aggregazione offre importanti opportunità Investimenti in: Qualità Ricerca Prodotto Processo Risorse Innovazione

48 L impegno del Credito Cooperativo per il settore primario Incidenza finanziamenti all agricoltura: 8,8% per le BCC contro il 4,4% del sistema bancario Lo stock di credito erogato dalle BCC al settore agricolo ha raggiunto 8,2 mld di euro (2011) BCC: stock crediti settore agricoltura, silvicoltura e pesca (mld di ) Anno Valore 2,4 2,6 3 3,5 4,1 4,5 4,9 5,4 6,2 6,9 7,3 8,2 Var % annua - 8,3 15,4 16,7 17,1 9,8 8,9 10,2 14,8 11,3 5,8 12,3 N.B. Il peso delle BCC nel finanziamento al settore agricolo in Italia è cresciuto negli ultimi anni, passando dal 10,4% del 2000 al 18,7 % del 2011 Fonte: Federcasse

49 Importanza del Credito Le aziende e le cooperative hanno bisogno di maggior trasparenza dell informazione! devono saper comprendere e valorizzare: il ruolo della funzione finanziaria; il ruolo del capitale proprio; la trasparenza informativa. Riconoscere la banca come partner e trarre vantaggio dall evoluzione in corso, trasformando le minacce in opportunità!

50 Servizi Bit per le aziende agricole ed agroalimentari Servizi BIT per le aziende agricole ed agroalimentari: valutazione e programmazione investimenti tecnologici, strutturali e commerciali nelle aziende e cooperative; analisi redditività economico-finanziaria e gestionale delle aziende; valutazione e programmazione investimenti per promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità in aziende di trasformazione e cooperative; servizi di assistenza tecnica, economica e finanziaria (efficienza energetica e rinnovabili, acquisto energia a livello di impresa); servizi e investimenti per percorsi di qualità (certificazione ambientale, di distretto, aziende, certificazioni export prodotti etc.) e certificazioni di tracciabilità di filiera; consulenza per l export e l internazionalizzazione delle aziende; investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo prodotti.

51 Servizi specifici di BIT BIT può supportare lo sviluppo delle imprese agricole e agroalimentari del territorio al fine di poter affrontare con maggiore forza nuovi mercati o l innovazione di processo e di prodotto. questo lo scopo primario del progetto Crescita d impresa, ideale per PMI che vogliono agire in un mondo globale e potenziare il locale.

52 Servizi specifici di BIT Possiamo aiutarvi per: Trasferimento della cultura della gestione dell impresa ai titolari e ai loro più stretti collaboratori, in linea con le esigenze che i canali distributivi oggi chiedono ai propri fornitori; Realizzazione di processi di supply chain management che consentano alle imprese coinvolte di rispondere alle esigenze dei canali distributivi più avanzati (GDO) e promettenti in termini di numerica dei volumi di acquisto; Predisposizione di piani di marketing che consentano l ottimizzazione delle risorse disponibili, sia a livello di rete che di singola impresa; Sviluppo di una politica commerciale in funzione del mercato di sbocco e dei prodotti/servizio da collocare; Implementazione della rete commerciale, in modo che sia in grado di gestire i grandi clienti in relazione con i buyer.

53 Bill Gates: Dobbiamo investire sull'agricoltura "Gli investimenti nell'agricoltura sono la miglior arma contro la fame e la povertà, e intorno ad essi passa la linea di demarcazione fra la vita e la morte per centinaia di milioni di persone. Se volete prendervi cura dei più poveri e sfortunati, dovete prendervi cura dell'agricoltura". Non c'è solo bisogno di finanziamenti: la comunità internazionale degli agricoltori deve essere più innovativa, organizzata, efficiente.

54 Credito e crisi economica Qualità organizzativa, innovazione, internazionalizzazione sono leve strategiche per lo sviluppo dell agroalimentare: La crisi del paese ha conseguenze per il credito in generale e, anche, per le aziende agricole e cooperative Riconoscere la banca come partner con trasparenza da parte delle imprese permette di affrontare con maggiori chance l evoluzione in corso, trasformando le minacce in opportunità!

55 GRAZIE PER L ATTENZIONE! COOPERIAMO PER LO SVILUPPO DELLE 3 A BIT SpA Mauro Conti -Direttore- Via L. Gambara, Parma Tel. 0521/ info@bit-spa.it

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