Preparazione Fisica in età giovanile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Preparazione Fisica in età giovanile"

Transcript

1 CORSO DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI Preparazione Fisica in età giovanile Fasano, 20/02/16 Felice Romano

2 Capacità di ricezione L uomo (atleta) trattiene di ciò che: sente 20% vede 30% vede e sente 40% lui stesso dice 75% lui stesso fa 90% Il rendimento di apprendimento in base alle modalità di insegnamento (Weineck 2001, 492)

3 Allenamento processo pedagogico educativo continuo che si concretizza nell organizzazione dell esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità e intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti che stimolano i processi fisiologici di supercompensazione dell organismo e favoriscono l aumento delle capacità fisiche, psichiche tecniche e tattiche dell atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara. Carlo Vittori

4 biomeccanica fisiologia anatomia psicofisiologia SCIENZA DELL ALLENAMENTO endocrinologia conoscenza del modello di prestazione biologia molecolare competenza tecnico-tattica

5 Agonistico Allenamento Riabilitativo Principianti o bambini Fitness

6 Capacità coordinative Abilità motorie Tecnica Capacità psichiche Capacità tecnico-cognitive Capacità di prestazione sportiva Fattori di predisposizione, costituzionali, di salute Capacità sociali Condizione Forza Rapidità Resistenza Mobilità articolare Weineck 2001, 17

7 TECNICA Capacità Motorie TATTICA Capacità condizionali Processi energetici e metabolici - Forza - Velocità - Resistenza Rapidità Capacità coordinative Processi di organizzazione, controllo e regolazione del movimento - Orientamento spazio-temporale - Combinazione ed accoppiamento - Trasformazione del movimento - Equilibrio - Reazione motoria - Differenziazione - Ritmizzazione - Anticipazione - Fantasia motoria Flessibilità = Capacità di eseguire movimenti di grande ampiezza

8 Classificazione della forza

9 Forza Potenza

10

11 La Potenza Potenza Lavoro tempo forza spostamento tempo forza velocità Un atleta è tanto più potente quanto più è in grado di esprimere elevati gradienti di forza nel minor tempo possibile, imprimendo al carico la maggior velocità possibile. Poiché la potenza è il prodotto della Forza per la Velocità entrambi i fattori devono essere presi in considerazione in un programma d allenamento rivolto allo sviluppo della potenza muscolare

12 La massima potenza muscolare è il risultato dell'interazione ottimale tra forza e velocità, quindi per aumentarla si può agire in 3 modi: 1) aumentando solo la Forza massima; 2) aumentando solo la Velocità; 3) aumentando sia la Forza massima che la Velocità. Grafico della correlazione tra forza e velocità e valore della potenza espressa (*)

13 ETA EVOLUTIVA: Periodo fondamentale della vita di un individuo, la cui individuazione in termini di età non ha una rigida divisione temporale. (periodo compreso tra la nascita e i 20 anni circa) Prima età evolutiva ( 0 6 anni) Seconda età evolutiva ( 7 13 anni) Terza età evolutiva ( anni)

14 Il bambino non è un adulto in miniatura e la sua mentalità è quantitativamente e qualitativamente diversa da quella degli adulti, e per questa ragione un bambino non è soltanto più piccolo, ma anche diverso Claparède, 1937 QUINDI: L allenamento infantile e giovanile non è un allenamento per adulti ridotto

15 Alcune riflessioni: Sei anni: sviluppo del cervello è del 90-95% delle dimensioni di quello dell adulto crescita generale del corpo inferiore alla metà dell adulto Curva di crescita del SNC (Da Nicoletti I.) La velocità di accrescimento diminuisce costantemente dalla nascita all età adulta, e nei bambini ed adolescenti non avviene linearmente ma per spinte di accrescimento Nel periodo puberale, tra l 11 ed il 13 anno di vita per le femmine e tra il 13 ed il 15 per i maschi, si manifesta una forte fase di maturazione

16 Età cronologica età biologica: sviluppo normale, precoce o tardivo La capacità anaerobica aumenta notevolmente solo con l entrata nella pubertà Metabolismo: nella fase di accrescimento gioca un ruolo importante il metabolismo anabolico La percentuale della muscolatura, nella pubertà sale dal 27 al 40 % ed il testosterone determina un miglioramento della capacità anaerobica del muscolo Apparato locomotorio attivo: crescita muscolare è strettamente correlata al tasso di incremento del testosterone Variazioni di testosterone ng /100 ml (Reiter, Root, 1975) Età Femmine Maschi

17 Livelli alti di testosterone portando una rapida crescita sia muscolare che ossea ed alla fenotipizzazione delle fibre veloci se opportunamente stimolate Nelle donne l incremento degli estrogeni determinano un aumentare dei depositi di massa grassa. Con il menarca si ha la fine della spinta elevata della crescita staturale. L adolescenziale dura meno che nel maschio per cui la familiarizzazione con sovraccarichi dovrebbe avvenire intorno ai 12 anni per potenziare, successivamente, in tempi brevi, la struttura muscolare

18 A causa degli ormoni negli uomini si verifica un aumento di forza anche senza allenamento fino a anni. Nelle donne la forza, se non allenata non migliora oltre i anni, dopo, addirittura, diminuisce. Quindi la forza massima nel sesso femminile dovrebbe essere sviluppata intorno ai anni, mentre per i maschi tali carichi faranno la loro comparsa intorno ai anni

19 In sintesi: l allenamento infantile e giovanile non è l allenamento degli adulti in scala minore; ogni età ha i suoi compiti didattici speciali e le sue specifiche particolarità legate allo sviluppo; la fase prepuberale prevede soprattutto il miglioramento delle capacità coordinative e l ampliamento del patrimonio dei movimenti, nella fase puberale, invece, l accento viene posto sulle capacità condizionali; bisogna comunque sempre considerare che la coordinazione, la tecnica, e la preparazione fisica vanno sempre sviluppate parallelamente, anche se con adeguata accentuazione ora dell una ora dell altra.

20 nell infanzia l accento viene posto sull aspetto ludico in forma multilaterale, nell adolescenza, invece, si passa allo sviluppo della forza speciale con collegamenti di esercizi tecnico condizionali specifici ; tra le diverse tipologie di forza, specie nelle fasce di età inferiori, l accento deve essere posto sulla forza rapida; evitare allenamenti con forme di carico specifico unilaterale, e preferire un allenamento dinamico con stimoli di allungamento ed accorciamento a tipologie di sollecitazioni isometriche, è particolarmente indicato l allenamento a circuito; nell incremento del carico privilegiare dapprima il numero di ripetizioni, poi l intensità, prestando attenzione alle pause affinché siano adeguatamente lunghe; rispettare tutti i principi dell allenamento: stimolo allenante, individualizzazione, incremento del carico (Frequenza, volume, intensità), alternanza del carico, rapporto tra carico e recupero (supercompensazione).

21 L allenabilità della forza Allenabilità = grado di adattamento ai carichi di allenamento L allenabilità è un parametro dinamico che dipende da fattori endogeni (tipologia costituzionale, età, ecc.) ed esogeni

22 In età infantile le differenze d allenabilità tra maschi e femmine sono molto scarse. Negli adolescenti maschi, cresce rapidamente raggiungendo il suo massimo tra il 20 e il 30 anno d età per poi diminuire. Nei soggetti femminili i cambiamenti dell allenabilità della forza durante la vita sono relativamente scarsi e si può stabilire che la sua salita più rapida si determina durante la prima età puberale, l adolescenza. Allenabilità della muscolatura secondo l età e il sesso (Hettinger, 1966)

23 L importanza dell allenamento della forza nei giovani Un allenamento della forza nell età giovanile (11-15 anni) svolge un importante ruolo nella formazione fisica generale e multilaterale. Indicazioni interessanti sono riportate da Tschiene (1977) che cita numerosi autori: Jablonowskj L aumento della forza ha il seguente andamento: Fino a 11 anni è insignificante; Dai 12 ai 15 anni è in notevole aumento; Dai 15 ai 18 anni lo sviluppo è più intenso. Denisiuk Rileva un andamento irregolare della forza, cosa comunque comune sia alla rapidità di reazione motoria che alla velocità: - nei ragazzi di anni si ha un aumento notevole che raggiunge il massimo a anni; - nelle ragazze dopo un ragguardevole aumento a anni, si ha una diminuzione notevole del progresso Čičiskin Indica nei anni una fase favorevole per la forza relativa, con una conseguente buona predisposizione per i salti.

24 Secondo alcune ricerche statunitensi, tra i 12 ed i 14 anni la percentuale delle fibre intermedie ammontano tra i maschi al 14% e tra le femmine al 10%. Mediante un allenamento adeguato tali fibre possono essere trasformate in fibre ST od in fibre FT. Dopo questa età non sembra sia più possibile la trasformazione in fibre FT. (a) Forza ed escrezione del 17- chetosteroide (rilevabile nelle urine) (b) Forza durante la vita rapportate all età ed al sesso (Hettinger 1966). La figura mostra che nella fanciullezza (fino a circa anni) in pratica maschi e femmine hanno la stessa forza. Con il crescere dell età, la forza dei maschi aumenta rapidamente.

25 Allenabilità e fasi sensibili Che cosa fare ed in quale momento

26 DIFFERENZE MASCHI FEMMINE (generale) 1. Mediamente la donna è il 10% meno alta dell uomo 2. Pesa circa il 20% in meno 3. Ha una quantità di grasso maggiore; il 15-23% in più nelle sedentarie e il 10-15% in più nelle atlete 3. Mediamente nell uomo giovane le pliche hanno uno spessore di 9 millimetri, con un massimo di 40 mm nella regione glutea. Nella donna della stessa età il valore medio delle pliche è di mm, di 43 mm nella regione del seno e di 71 mm in quella dei glutei. 4. Cambia conseguentemente anche la relazione tra grasso e muscoli; nel braccio dell uomo il rapporto tra adipe e massa magra è di 1:8 e di 1:11 nella coscia. Nella donna, invece, questi valori sono rispettivamente 1:3 e 1:3,5

27 Anche la distribuzione del grasso è diversa: ginoide, cioè soprattutto su cosce e glutei per la donna e androide, cioè soprattutto pancia e fianchi per l uomo. Tuttavia si possono anche trovare maschi ginoidi e donne androidi, anche se la frequenza è molto minore. La donna ha: un cuore più piccolo, con massimo consumo di ossigeno, indice della P.A., inferiore di circa il 20% un minor volume di sangue, meno globuli rossi (circa - 6%) e meno emoglobina (circa - 15%) un torace e polmoni più piccoli, con inferiori parametri ventilatori.

28 DIFFERENZE MASCHI FEMMINE (specifico) L'aumento del testosterone serico costituisce il fattore determinante per spiegare le differenze d'evoluzione nei test fisici tra i due sessi L anno del picco di crescita", viene posto al centro della pubertà. Esso è generalmente il dodicesimo per le ragazze e il quattordicesimo per i ragazzi Il periodo favorevole per l'allenamento della forza si situa un anno dopo il picco di crescita per i ragazzi (15 anni circa) e 6 mesi dopo il picco per le ragazze (12,5 anni circa) Modificazioni della forza di trazione delle braccia e del testosterone serico nelle ragazze e nei ragazzi

29 Il testosterone è prodotto giornalmente in una misura media notevolmente superiore nei maschi rispetto alle donne Variazioni di testosterone ng /100 ml (Reiter, Root, 1975) Età Femmine Maschi Un altra sostanza da considerare è l IGF-1 che aumenta di molto le capacità di crescita muscolare. Questa nell uomo, tra i 18 e i 20 anni, varia tra 197 e 956 ng/ml, mentre nella stessa fascia di età la donna può arrivare ad un massimo di 575 ng/ml. Quindi, per le donne è organicamente impossibile ottenere masse muscolare simili agli uomini, a meno che ci sia una anomala e geneticamente rara sovrapproduzione di ormoni anabolici, magari combinata con una prevalenza di fibre bianche (che hanno una maggiore capacità di crescita).

30 Ricordiamo che: c è una maggiore influenza di lesioni anatomico-funzionali nelle donne sportive agli arti inferiori rispetto all uomo a causa: 1. differente forza muscolare 2. differente resistenza legamentosa 3. asse anatomico del ginocchio più sfavorevole (aumento angolo Q, causa larghezza bacino che porta il ginocchio in maggiore valgismo)

31 4. l allenamento con i pesi non influenza negativamente il ciclo mestruale e neppure la possibilità di riproduzione. 5. tendenza delle donne ad assumere l atteggiamento di iperlordosi del tratto lombare della colonna vertebrale. I muscoli lombari sono spesso inclini ad un accorciamento che dovrebbe essere contrastato con esercizi di allungamento. 6. Poiché le donne eseguono spesso molti esercizi per i glutei, occorre porre attenzione per evitare che nei movimenti di slancio siano interessati anche i muscoli lombari, che nella maggior parte dei casi sono già abbastanza ipertonici. Stessa accortezza occorre anche nei movimenti di flessione del busto per gli addominali che, se eseguiti in posizione non corretta, causano un inarcamento della schiena, oppure durante il sollevamento di carichi pesanti sopra la testa o sulle spalle (ad esempio squat, spinte verso l alto con bilanciere o manubri, ecc.), durante i quali si dovrebbe mantenere sempre una postura corretta della colonna vertebrale.

32 Nei diversi sport, la forza non si presenta mai in forma pura, astratta, ma sempre in una combinazione o in forme miste più o meno sfumate dei fattori organico-muscolari (cioè condizionali) della prestazione fisica. La struttura dell allenamento deve essere derivata dalla struttura della prestazione di gara Weineck, 2001

33 Perché allenare la forza? Fitness Prevenzione infortuni e riabilitazione post traumatica Aumento dell efficacia, dell efficienza e dell economicità dei gesti specifici da Brunetti, modificata

34 Quando la forza è insufficiente Minore precisione esecutiva Precoce e maggiore affaticamento Difficoltà nell apprendimento del gesto tecnico Minore forza rapida, minori accelerazioni, spostamento più lento degli atleti e dei loro attrezzi da Brunetti, modificata

35 Forza Massima: Tensione più elevata che il sistema neuromuscolare è in grado di esprimere con una contrazione volontaria. Modalità di espressione: 1) Forza massima dinamica (FMD): sollevamento di un carico massimale. 2) Forza massima isometrica (FMI): massima tensione espressa contro un carico statico (fisso). Resistente: capacità del muscolo di opporsi alla fatica in impegni di forza ripetuti in un arco di tempo relativamente lungo Rapida: capacità del sistema neuromuscolare di superare resistenze esterne con notevole velocità di contrazione Modalità di espressione: 1)Forza esplosiva (FE): sollevamento o spostamento veloce di un carico (anche del corpo) da situazione di immobilità. 2) Forza esplosiva elastica (FEE): azione pliometrica della muscolatura con movimenti articolari accentuati che ne sfruttano la reazione elastica. 3)Forza esplosiva elastica riflessa (stiffness) (FEER): azione pliometrica con movimenti articolari molto ridotti

36 Incremento di forza

37 Forza generale = di tutti i gruppi muscolari Forza speciale = tipica di uno sport Tipologie di forza Forza F. Res. Velocità Resistenza Resistenza alla forza massimale Resistenza alla forza rapida Forza F. M. F. R. esplosiva

38 Correlazione tra tipo di forza, entità del carico, ritmo esecutivo e numero di ripetizioni possibili in una serie (S. Beraldo 1990)

39 1) Forza esplosiva (FE): sollevamento o spostamento rapido di un carico (anche del corpo) da situazione di immobilità Forza Rapida 2) Forza esplosiva elastica (FEE): azione pliometrica della muscolatura con movimenti articolari accentuati che ne sfruttano la reazione elastica 3) Forza esplosiva elastica riflessa (stiffness) (FEER): azione pliometrica con movimenti articolari molto ridotti

40 stesso esercizio ma differenti obiettivi nessun esercizio è strettamente collegato ad un particolare obiettivo, ma i criteri con cui esso viene svolto permettono di raggiungimento l obiettivo prefissato!

41 SEMIPIEGAMENTI GAMBE (forza esplosiva) ESTENSIONE PIEDI (forza esplosiva) SEMIPIEGAMENTO GAMBE (forza esplosivo-elastica) SALTI IN BASSO (forza esplosivo-elastica)

42 FORZA ESPLOSIVA ELASTICA RIFLESSA (stiffness)

43 Esercizi per migliorare la F.E. e la F.E.E. 1) Andature in piegata (partenza da fermo per la Forza esplosiva) 2) Piegate laterali con ritorno alla stazione eretta 3) Piegate frontali con ritorno alla stazione eretta 4) Piegate frontali e piegate laterali con balzo

44 5) Balzi a piedi pari e su un solo piede, senza e con ostacoli, utilizzando vari angoli di piegamento

45 6) Balzi lungo una corda (anche verso dietro e sul fianco 7) Corsa balzata accentuando lo stacco verso avanti e verso l'alto 8) Salite su un rialzo con balzo finale 9) Sprint di 5-10 metri partendo da varie posizioni di piegamento non frontali alla direzione di corsa 10) Piegamenti su un arto con balzo finale (vari angoli di piegamento per graduare il carico)

46 BALZI Possiamo regolare l impegno muscolare partendo da un piegamento più o meno accentuato (1,2,3) e andando verso l alto (b) o allungando (a) la distanza tra i balzi. Possiamo eseguire i balzi fermandoci e partendo sempre da un angolo fisso (forza esplosiva) oppure sfruttando la reazione elastica muscolare (forza esplosivo-elastica), (d) Il carico può essere aumentato notevolmente se esegui su un solo arto (c).

47 Esercizi per la F.E.E.R. 1) Andatura con rullata dei piedi (semplice, con flessione della coscia, con balzo finale) 2) Estensioni (molleggi) su un avampiede (partenza da fermo per la Forza esplosiva) 3) Corsa a slalom

48 4) Saltelli a piedi pari e su un solo piede, senza e con ostacolini (gli stessi saltelli anche verso dietro e sul fianco) 5) Skip 6) Saltelli lungo una corda (gli stessi saltelli anche verso dietro e sul fianco)

49 Per la Forza esplosiva partire sempre da immobilità e dalla posizione di semipiegamento prefissato per poi effettuare una rapidissima estensione Per la Forza esplosiva elastica effettuare un'azione pliometrica, dove ad un allungamento segue un rapido accorciamento muscolare Per la Forza esplosiva elastico riflessa effettuare lavori pliometrici a carico delle gambe.

50 Pliometria Esercizi: tutti quelli che rispettano il criterio pliometrico (stiramento del muscolo seguito da un rapido accorciamento) = Andature, balzi, plinti bassi ed alti, panche, ostacoli di differenti altezze, palle medicinali, ecc allo scopo di stimolare le proprietà neuromuscolari provocando sollecitazioni producendo in tempi brevissimi, elevatissimi livelli di forza che vengono manifestati ad altissima velocità Esercitazioni effettuate solo in stato di freschezza e dopo un riscaldamento scrupoloso Intensità del carico rispetto al massimale Numero di serie per ogni gruppo muscolare PARAMETRI DI LAVORO (*) Numero di ripetizioni in ogni serie carico naturale Ritmo di esecuzione rimbalzo più rapido possibile (*) L altezza di caduta è quella che permette la massima altezza di rimbalzo Tempo di recupero tra le serie molto lungo (10-15 minuti) Distanza tra le sedute di allenamento almeno 2 giorni

51 Nella applicazione dei metodi per il miglioramento della Forza Rapida vanno tenuti presenti i seguenti principi: assenza di stanchezza muscolare e nervosa. Pertanto le esercitazioni per la Forza rapida dovrebbero trovare collocazione in allenamenti programmati in maniera specifica o almeno all'inizio di un allenamento dedicato anche ad altre capacità motorie carico di media e bassa entità. Per gli arti inferiori è solitamente sufficiente il peso del corpo impegno muscolare e nervoso massimale, ponendo particolare attenzione all esecuzione di ogni singola ripetizione per tutte le ripetizioni programmate in ogni serie durata di ogni singola serie non superiore ai 6-8 secondi. Per tempi maggiori con intensità massimale si entra nella zona utile a stimolare la "Resistenza alla Rapidità"

52 recupero tra le serie completo (mediamente 2,5-3 minuti). La fase di recupero deve essere attiva (blandi movimenti) in modo da mantenere una eccitazione ottimale del sistema nervoso nella progressione didattica passare gradualmente dal semplice e facile al difficile e complesso, dall acquisito e consolidato al non conosciuto nel periodo competitivo dare spazio agli esercizi di carattere speciale e di gara esercitare per almeno 2-3 volte a settimana lo stesso gruppo muscolare proprietà generale prettamente legata al sistema nervoso. La rapidità è incrementabile in maniera modesta, non oltre il 18-20% del potenziale genetico. Pertanto si può affermare che "rapidi si nasce"

53 La Resistenza alla Forza Rapida È straordinariamente importante in tutti gli sport, specie di combattimento e giochi di squadra, nei quali, per la prestazione, è (anche) determinante l esecuzione per un lungo periodo di movimenti rapidi e potenti. Dipende dalla capacità della muscolatura interessata di recuperare rapidamente, quindi, da una capacità di prestazione di resistenza generale e locale aerobica ed anaerobica ben sviluppate La RFR è correlata con la concentrazione plasmatica di testosterone

54 Resistenza alla forza rapida Metodo del circuito con sovraccarico/carico naturale I parametri di lavoro sono gli stessi utilizzati con il "Metodo delle serie e delle ripetizioni", in particolare: - il numero di serie viene sostituito con il numero di giri - il recupero tra le stazioni (serie) si annulla, pertanto il passaggio tra una stazione e l altra avviene senza soluzione di continuità - il recupero tra i giri deve essere completo (mediamente 4-6 minuti e comunque adattato ai singoli atleti) Percentuale del carico riferita al massimale Numero di esercizi Numero di ripetizioni per esercizio Ritmo esecutivo Recupero tra le serie Tale da consentire un ritmo esecutivo più veloce possibile 6-8 e oltre sotto i 6-8 secondi più veloce possibile completo (mediamente 4-6 minuti)

55 Tipi di contrazione muscolare Concentrica Eccentrica Isometrica Pliometrica (esempio dei muscoli flessori dell avambraccio)

56

57 Tipi di contrazione muscolare Isometrico Pliometrico Concentrico Eccentrico Isotonici Elettrostimolazione Isocinetico

58 Influsso sull aumento della massa muscolare + - Pliometrico Eccentrico Isometrico Concentrico Elettrostimola - Metodi zione (Cometti 1998, 24)

59 Forza a diversi livelli Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa e alta; Esercitazione con sovraccarichi; con metodologie più intense; PFS. Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa e alta; Esercitazione con sovraccarichi. Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa; Propedeutica pesi.

60 Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa e alta; Esercitazione con sovraccarichi; con metodologie più intense;pfs. Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa e alta; Esercitazione con sovraccarichi. Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa; Propedeutica pesi. Core stability Stabilizzare bene al centro per muovere meglio in periferia

61 Muscoli della regione antero-laterale dell'addome: 1. Retto 2. obliquo esterno 3. obliquo interno 4. trasverso Muscoli della regione posteriore dell'addome 1. quadrato dei lombi 2. grande psoas 3. piccolo psoas

62 Core stability 1

63 Core stability 2

64 Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa; Propedeutica pesi.

65 Carico naturale E mezzo di allenamento per conferire una migliore condizione fisica peso del corpo praticabile in tutte le fasce di età; vasta gamma di esercizi generali e specifici con ritmi e coordinazioni vicine al gesto di gara primo passaggio consigliato per chi l incremento della forza con sovraccarichi è sempre condizionato dalle reali capacità tecniche muscolari e organiche degli atleti; seduta completa di allenamento oppure inserito insieme ad altri mezzi di allenamento; graduazione del carico in monopodalico ed utilizzando piccoli attrezzi come spessori, panche, piani a varia inclinazione

66 Alcuni esempi di graduazione del carico in esercizi a corpo libero

67 Carico naturale crea i presupposti per l adattamento biologico dell apparato locomotore; è utile per la forza resistente nelle % di carico basse e della forza rapida nelle % di carico che permettono ritmi esecutivi molto veloci; incide notevolmente sullo sviluppo delle capacità coordinative e della rapidità; non richiede complessi attrezzi di supporto; applicato con progressività e gradualità riduce al minimo il rischio di traumi all'apparato locomotore. X difficilmente utilizzabile per la forza massima, forza resistente e forza rapida nelle percentuali di carico più alte; X difficile utilizzare con precisione il carico ottimale poiché è difficile derivarne il massimale; X non permette la graduazione del carico in modo preciso e progressivo; X gli inconvenienti legati all aumento del carico si possono ridurre aggiungendo cinture o giubbetti zavorrati, cinturini zavorrati per polsi e caviglie, ecc.

68 Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa e alta; Esercitazione con sovraccarichi.

69 Obiettivi: POLICONCORRENZA lancio di attrezzi vari come palloni medicinali, piastre, dischi zavorrati ecc. Incremento forza esplosiva Incremento della coordinazione intermuscolare

70 Esercitazioni a c.n. e piccoli attrezzi; Pliometria bassa e alta; Esercitazione con sovraccarichi; con metodologie più intense; PFS.

71 PESI LIBERI Costo basso e facile reperimento Sono versatili perché adattabili a più esercizi Coinvolgono sia l'attività muscolare concentrica che quella eccentrica Necessitano maggiore coordinazione di movimento Causano un rialzo pressorio maggiore e necessitano l'apprendimento di una corretta tecnica di respirazione Difficilmente riescono ad isolare il singolo movimento o gruppo muscolare Allenano anche i muscoli stabilizzatori del movimento, tramite contrazione statica L'apprendimento della corretta tecnica di esecuzione richiede tempi maggiori Maggiore rischio di infortuni Non necessitano di regolazioni esterne Permettono traiettorie fisiologicamente più corrette Permettono di lavorare con la percentuale di carico desiderata solo nel breve tratto del movimento articolare ove il segmento corporeo ha il massimo braccio di leva (momento) Educano la propriocezione e migliorano la coordinazione motoria Inducono maggiori sollecitazioni a carico della colonna vertebrale Inducono una maggiore risposta ormonale (GH e testosterone) MACCHINE Costo ed ingombro elevati Consentono di effettuare un solo o un numero limitato di esercizi Alcune macchine idrauliche e isocinetiche riducono l'attività muscolare eccentrica Necessitano minore coordinazione di movimento Causano un rialzo pressorio minore che va comunque controllato utilizzando una tecnica di respirazione corretta Isolano un movimento o un gruppo muscolare Allenano un numero inferiore di muscoli stabilizzatori L'apprendimento della corretta tecnica di esecuzione richiede tempi minori Minore rischio di infortuni Necessitano di regolazione esterna, inoltre i bambini, i soggetti molto alti o molto bassi potrebbero non trovare la regolazione adatta Molto spesso obbligano a traiettorie forzate non fisiologicamente corrette Consentono al muscolo di sviluppare una tensione (carico) ed una velocità esecutiva costanti per tutta l'escursione articolare (macchine a camme) Non educano la propriocezione e la coordinazione motoria Inducono minori sollecitazioni a carico della colonna vertebrale (se costruite con criterio) Inducono una minore risposta ormonale

72 MEZZI SVILUPPO DELLA FORZA

73 Contenuti: Esercizi di sviluppo generale; Esercizi speciali; Esercizi di gara. ESERCIZI DI CARATTERE GENERALE Non hanno attinenza con la specificità degli esercizi di gara e tendono al miglioramento generalizzato delle capacità motorie. L'uso dei pesi liberi o macchine per la Forza muscolare rientra in questa categoria di esercizi ESERCIZI DI CARATTERE SPECIALE Contengono uno o più elementi esecutivi tipici delle azioni di gara dei quali possono variare i parametri di spazio, di tempo o di velocità ESERCIZI DI GARA Se eseguiti sia globalmente, sia in frazioni complesse contengono almeno 3/4 dell'esercizio di gara completo

74

75 Errori più comuni nell esercizio di girata al petto in semiaccosciata

76 torniamo indietro La prima tappa per arrivare alla corretta esecuzione del gesto tecnico è l'acquisizione degli schemi motori di base: camminare, saltare, correre, strisciare, rotolarsi, tuffarsi, arrampicarsi, spingere, tirare, lanciare, afferrare. Proposte di esercizi vari con: - aggiunta di movimenti complessi all'esercizio di base - esecuzione degli esercizi in condizioni ambientali inusuali (campo di gara più grande o più piccolo degli standard) - esecuzione speculare dei movimenti da entrambi i lati del corpo - esecuzione dei movimenti da diverse posizioni del corpo - mutamento della velocità e del ritmo esecutivo - mutamento delle dimensioni e del peso dell'attrezzo usato.

77 Multilateralità E' il principio secondo il quale le attività fisiche non devono limitarsi ai caratteri presenti in un solo specifico sport, ma allo scopo di migliorare la motricità generale, devono utilizzare gesti ed azioni di altre discipline sportive. La formazione di abilità specifiche si costruisce in un secondo momento (11-12 anni) e solo sulla scorta di esperienze motorie che siano state le più ricche possibili. Estensiva Mirata Orientata

78 Multilateralità vs specializzazione precoce La pratica di un solo sport non consente di sviluppare tutte le capacità coordinative; soltanto se si praticano più sport tra loro complementari si può ottenere una formazione multilaterale di base

79 la multilateralità è un presupposto per la specializzazione, perché le prestazioni speciali richiedono un ampia base di movimenti; infatti, quanto più ampia è tale base, tanto maggiore è la possibilità di combinazione, con grande beneficio per la creatività.

80 Polivalenza Le attività devono essere adattate in maniera tale da interessare le diverse aree di sviluppo della personalità dell'individuo area intellettivo-sociale area morfologico funzionale area motoria Da ciò deriva che il presupposto basilare affinché il coinvolgimento dell atleta presenti una valenza polidirezionale. I contenuti delle lezioni dovranno essere scelti in funzione dello sviluppo delle tre aree sopraelencate e quindi utilizzando, a discrezione dell'insegnante, le metodologie più indicate.

81 ad majora

82

La Preparazione Fisica

La Preparazione Fisica La Preparazione Fisica Napoli, 27 maggio 2017 Prof. Alberto Di Mario (a.dimario@fastwebnet.it) Aspetti comuni della preparazione fisica FORMAZIONE PREVENZIONE POTENZIAMENTO Aspetti comuni della preparazione

Dettagli

La Preparazione Fisica

La Preparazione Fisica La Preparazione Fisica Cavalese, 02 agosto 2018 Prof. Alberto Di Mario (a.dimario@fastwebnet.it) La Supercompensazione Livello Performance Allenamento - Stress Supercompesazione Affaticamento Recupero

Dettagli

Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive. La resistenza. Ettore Rivoli. Enna

Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive. La resistenza. Ettore Rivoli. Enna Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive La resistenza Enna 25-11-2013 Ettore Rivoli l FORZA CLASSIFICAZIONE l RESISTENZA l VELOCITA o RAPIDITA La resistenza: definizione, caratteristiche

Dettagli

Sviluppo fisico ed Accrescimento

Sviluppo fisico ed Accrescimento Sviluppo fisico ed Accrescimento L allenamento e un processo pedagogico educativo complesso che si concretizza nell organizzazione dell esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali

Dettagli

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Piani principali di classificazione della resistenza

Dettagli

POTENZA E LA CAPACITA DI ESEGUIRE ESERCIZI DI FORZA ALLA MASSIMA VELOCITA

POTENZA E LA CAPACITA DI ESEGUIRE ESERCIZI DI FORZA ALLA MASSIMA VELOCITA POTENZA E LA CAPACITA DI ESEGUIRE ESERCIZI DI FORZA ALLA MASSIMA VELOCITA GRADO DI PERFETTIBILITA BUONO FONTI ENERGETICHE ATP PC ANAEROBICHE ALATTACIDE METODI PER LO SVILUPPO 1. DURATA DELLO SFORZO 6

Dettagli

Sviluppo della forza e preparazione fisico-speciale dal giovane all alto livello

Sviluppo della forza e preparazione fisico-speciale dal giovane all alto livello Sviluppo della forza e preparazione fisico-speciale dal giovane all alto livello Punti essenziali Caratteristiche della forza Forza e riferimenti biologici in relazione all età, con particolare riferimento

Dettagli

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON MANUBRI E CAVIGLIERE Testo e disegni di Stelvio Beraldo

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON MANUBRI E CAVIGLIERE Testo e disegni di Stelvio Beraldo POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON MANUBRI E CAVIGLIERE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Caratteristiche dei manubri e cavigliere come mezzo di allenamento - Schede esercizi

Dettagli

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La forza. Giorgio Visintin

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La forza. Giorgio Visintin Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La forza Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Le capacità condizionali: rapporti strutturali Forza Capacità motoria

Dettagli

Allenamento della forza muscolare nei giovani. Guido Brunetti IUSM Roma SdS CONI Club Scherma Roma

Allenamento della forza muscolare nei giovani. Guido Brunetti IUSM Roma SdS CONI Club Scherma Roma Allenamento della forza muscolare nei giovani Guido Brunetti IUSM Roma SdS CONI Club Scherma Roma OBIETTIVI DELLA PREPARAZIONE FISICA Prevenzione degli infortuni Incremento delle capacità motorie Incremento

Dettagli

SUISM 2015/2016 RAPIDITA

SUISM 2015/2016 RAPIDITA SUISM 2015/2016 RAPIDITA definizione caratteristiche allenamento Intervento a cura di Enrico Gatto Capacità organico -muscolari Capacità coordinative RAPIDITA? ALCUNE DEFINIZIONI DIRAPIDITA la rapidità

Dettagli

ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA FRA ANNI! a cura di Vittorio Santini"

ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA FRA ANNI! a cura di Vittorio Santini ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA FRA 11 13 ANNI! a cura di Vittorio Santini" ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA TRA 11 A 13 ANNI" Esercitazioni che sviluppano la capacità di manovrare

Dettagli

La forza tra maschi e femmine: eventuali differenze metodologiche

La forza tra maschi e femmine: eventuali differenze metodologiche L'ALLENAMENTO CON I SOVRACCARICHI La forza tra maschi e femmine: eventuali differenze metodologiche Sabato 23 ottobre 2010 Relatore: prof. Nicola Silvaggi Forza N Schema della relazione Forza/Velocità

Dettagli

Corso Personal Trainer

Corso Personal Trainer Corso Personal Trainer 8-9 Giugno 2019 MODULO 1 15 16 Giugno 2019 MODULO 2 29-30 Giugno 2019 MODULO 3 6-7 Luglio 2019 MODULO 4 SEDE DEL CORSO: TORINO DOCENTE: ANDREA DISDERI 8 Giugno 9.00 registrazione

Dettagli

Corso Preparatori Fisici della Pallavolo Chianciano Terme 14 settembre 2016

Corso Preparatori Fisici della Pallavolo Chianciano Terme 14 settembre 2016 Corso Preparatori Fisici della Pallavolo Chianciano Terme 14 settembre 2016 Apprendimento delle tecniche di sollevamento pesi e delle relative esercitazioni didattiche e complementari La corretta tecnica

Dettagli

Allenamento significa ricercare in modo pianificato e. mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione

Allenamento significa ricercare in modo pianificato e. mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione L allenamento sportivo La definizione di allenamento Allenamento significa ricercare in modo pianificato e mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione fisica: nuotare più velocemente, lanciare più

Dettagli

CORSO ALLENATORI Allievo e 1 Grado

CORSO ALLENATORI Allievo e 1 Grado CORSO ALLENATORI Allievo e 1 Grado «Lo sviluppo delle capacità fisiche nella pallavolo. Obiettivi iniziali relativi alla preparazione fisica con i giovani» DA METTERE IN VALIGIA Alcune caratteristiche

Dettagli

L Allenamento specifico della Forza negli Sport da Combattimento: «L esperienza della Squadra Olimpica di Judo»

L Allenamento specifico della Forza negli Sport da Combattimento: «L esperienza della Squadra Olimpica di Judo» L Allenamento specifico della Forza negli Sport da Combattimento: «L esperienza della Squadra Olimpica di Judo» Prof. Alberto Di Mario (a.dimario@fastwebnet.it) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL JUDO?

Dettagli

L allenamento sportivo è un processo sistematico mediante il. quale si determinano dei cambiamenti nell organismo che

L allenamento sportivo è un processo sistematico mediante il. quale si determinano dei cambiamenti nell organismo che La definizione L allenamento sportivo è un processo sistematico mediante il quale si determinano dei cambiamenti nell organismo che permettono a un atleta di migliorare il suo livello di prestazione. Con

Dettagli

Potenziamento senza sovraccarico

Potenziamento senza sovraccarico Potenziamento senza sovraccarico Cosa s intende per sovraccarico? Utilizzo di un carico aggiuntivo al carico naturale espresso dalla gravità sul nostro corpo? In tal senso possiamo considerare carico aggiuntivo

Dettagli

La Forza. 1

La Forza. 1 La Forza prof.francescomurtas@alice.it 1 La Forza Nel corpo umano ci si riferisce alla forza che è in grado di sviluppare la contrazione muscolare. Forza muscolare sviluppata per tenere fermo o spostare

Dettagli

FORZA RAPIDA (o Veloce)

FORZA RAPIDA (o Veloce) FORZA RAPIDA (o Veloce) Testo e disegni di Stelvio Beraldo ASPETTI GENERALI DELLA FORZA RAPIDA METODI DI MIGLIORAMENTO DELLA FORZA RAPIDA Metodo dei carichi dinamici Metodo pliometrico Metodo d'urto Metodo

Dettagli

Principi del carico fisico la forza ed il suo sviluppo programmazione

Principi del carico fisico la forza ed il suo sviluppo programmazione Principi del carico fisico la forza ed il suo sviluppo programmazione Generalmente i vari tipi di allenamento sono rivolti al miglioramento delle cosidette qualità motorie La specialità sportiva per la

Dettagli

Ph.d Domenico Di Molfetta

Ph.d Domenico Di Molfetta Ph.d Domenico Di Molfetta I LANCI SI FONDANO SU MOVIMENTI COMPLESSI CHE PER LA LORO ESECUZIONE RICHIEDONO ALL ATLETA UN ELEVATO SVILUPPO DELLE ABILITA MOTORIE IL GESTO DEL LANCIO E COSTITUITO DA NUMEROSI

Dettagli

Introduzione CAPACITA CONDIZIONALI

Introduzione CAPACITA CONDIZIONALI Introduzione CAPACITA CONDIZIONALI Le capacità condizionali sono quelle capacità fondamentali per lo sviluppo fisico, armonico e completo di un atleta; tali requisiti devono essere allenati correttamente

Dettagli

De Agostini Scuola S.p.A. Novara. L allenamento sportivo

De Agostini Scuola S.p.A. Novara. L allenamento sportivo L allenamento sportivo Che cosa significa allenarsi L allenamento e una ricerca mirata e pianificata dello sviluppo delle capacita di prestazione fisica, grazie al quale è possibile correre più velocemente,

Dettagli

FORZA FORZA MASSIMALE FORZA RAPIDA RESISTENZA ALLA FORZA

FORZA FORZA MASSIMALE FORZA RAPIDA RESISTENZA ALLA FORZA 15 LEZIONE ALLENAMENTO DELLA FORZA I VARI TIPI DI FORZA Nella terminologia sportiva, di solito, la parola FORZA viene accompagnata da un aggettivo che permette di distinguere i vari tipi di forza: 1. Forza

Dettagli

Campobasso, 15 maggio 2015

Campobasso, 15 maggio 2015 Campobasso, 15 maggio 2015 FUNZIONI DELLA PERSONALITA CAPACITA SENSOPERCETTIVE SCHEMI MOTORI E POSTURALI CAP. COORDINATIVE CAP. CONDIZIONALI ABILITA MOTORIE ABILITA SPORTIVE FUNZIONI DELLA PERSONALITA

Dettagli

Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Ettore Rivoli

Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Ettore Rivoli Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive LE CAPACITA MOTORIE Ettore Rivoli CAPACITA E ABILITA MOTORIA Le Capacità Motorie sono determinate geneticamente e rappresentano la base

Dettagli

Le capacità condizionali

Le capacità condizionali Le capacità condizionali - Determinano la durata, la quantità e l intensità della risposta motoria ed incidono in modo determinante sulla prestazione motorio-sportiva; - Sono direttamente influenzate dai

Dettagli

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO Processo pedagogico - educativo che presuppone la scelta degli esercizi fisici più

Dettagli

CORSO NAZIONALE PER ESPERTI IN PREPARAZIONE FISICA Napoli, settembre 2012

CORSO NAZIONALE PER ESPERTI IN PREPARAZIONE FISICA Napoli, settembre 2012 CORSO NAZIONALE PER ESPERTI IN PREPARAZIONE FISICA Napoli, 06-07 settembre 2012 Teoria e metodologia dell allenamento: Principi generali La Forza: le sue espressioni e il lavoro finalizzato al suo sviluppo

Dettagli

DIDATTICA DELL ATTIVITÀ MOTORIA

DIDATTICA DELL ATTIVITÀ MOTORIA DIDATTICA DELL ATTIVITÀ MOTORIA Corso Operatore Sportivo UISP Le ginnastiche Lombardia 25 Novembre 2018 A.S. 2018/2019 Alice Perissinotti CAPACITÀ MOTORIE PRESUPPOSTI FUNZIONALI DI QUALSIASI ATTIVITÀ MOTORIA

Dettagli

La forza puo essere di tipo massimale,veloce,resistente

La forza puo essere di tipo massimale,veloce,resistente LA FORZA La forza muscolare puo essere definita come la capacita di vincere o contrastare una resistenza che si oppone alla contrazione, quando il muscolo e sollecitato alla trazione, alla spinta o alla

Dettagli

Tema: LA FORZA NELLA PALLAVOLO Titolo: IL LAVORO PREVENTIVO COME

Tema: LA FORZA NELLA PALLAVOLO Titolo: IL LAVORO PREVENTIVO COME Tema: LA FORZA NELLA Titolo: IL LAVORO PREVENTIVO COME PROPOSTA DI SVILUPPO DELLA FORZA IN GIOVANI ATLETE PALLAVOLISTE Matteo Russo matteorss82@gmail.com CONCETTO GENERALE DI VALUTAZIONE PROFILO DELL ATLETA

Dettagli

ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI. Prof. Domenico Di Molfetta

ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI. Prof. Domenico Di Molfetta ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI CONTRASTO TRA LE SERIE UTILIZZANDO LO STESSO MEZZO 1 SERIE x RIP Carico pesante 2 SERIE x RIP Carico leggero Riposo 3 min CONTRASTO TRA LE SERIE

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI - 1 Anno - LA PREPARAZIONE FISICA NEL SETTORE GIOVANILE RIFERITA AL BASKET

CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI - 1 Anno - LA PREPARAZIONE FISICA NEL SETTORE GIOVANILE RIFERITA AL BASKET CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI - 1 Anno - LA PREPARAZIONE FISICA NEL SETTORE GIOVANILE RIFERITA AL BASKET OBIETTIVI DELL ALLENAMENTO Sviluppo delle capacità tecniche Sviluppo delle capacità fisiche Sviluppo

Dettagli

La preparazione fisica per gli atleti con disabilità nel sitting volley. Carlo Varalda

La preparazione fisica per gli atleti con disabilità nel sitting volley. Carlo Varalda La preparazione fisica per gli atleti con disabilità nel sitting volley Programma: - la forza - gli strumenti per l allenamento - alcuni spunti per l allenamento Possiamo dire che non esiste specialità

Dettagli

La preparazione motoria di base

La preparazione motoria di base Centro Studi & Ricerche La preparazione motoria di base Claudio Mazzaufo Seminari per formatori regionali Formia, Tirrenia, aprile 2017 ALLENAMENTO Allenamento di COSTRUZIONE RIFERITO A GIOVANI ATLETI

Dettagli

Prof Giorgio Guarnelli. Prof Renzo Roverato. Sabato 21 gennaio 2006. Aula Magna C.D.L. Scienze Motorie e Sportive. Foggia

Prof Giorgio Guarnelli. Prof Renzo Roverato. Sabato 21 gennaio 2006. Aula Magna C.D.L. Scienze Motorie e Sportive. Foggia L allenamento della forza dall atleta assoluto al giovane: dagli aspetti fisiologici alla metodologia dell allenamento Prof Domenico Di Molfetta Prof Francesco Angius Sabato 21 gennaio 2006 Prof Giorgio

Dettagli

La resistenza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La resistenza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La resistenza La resistenza La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro, La classificazione della resistenza La resistenza può essere:

Dettagli

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO FEDERAZIONE ITALIANA PALLAPUGNO

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO FEDERAZIONE ITALIANA PALLAPUGNO TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO L ALLENAMENTO Per allenamento si intende l organizzazione dell esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti

Dettagli

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 2 METODOLOGIA 2 Lo sviluppo delle capacità fisiche nella pallavolo Obiettivi iniziali relativi alla preparazione fisica con i giovani Dall identificazione

Dettagli

LA PREPARAZIONE ATLETICA: GIOCO - VELA E SPORT VELICO RELATORE MARCO RINALDI

LA PREPARAZIONE ATLETICA: GIOCO - VELA E SPORT VELICO RELATORE MARCO RINALDI LA PREPARAZIONE ATLETICA: GIOCO - VELA E SPORT VELICO RELATORE MARCO RINALDI IL GIOCO - VELA IL GIOCO - VELA ACQUATICITA, EQUILIBRIO E COORDINAZIONE USIAMO SEMPRE IL SALVAGENTE!! GIOCHI UTILI AL MIGLIORAMENTO

Dettagli

IL CARICO ALLENAMENTO

IL CARICO ALLENAMENTO IL CARICO DI ALLENAMENTO E SUE MODULAZIONI L ALLENAMENTO E COSTITUITO DA UN INSIEME DI ESERCITAZIONI DI NATURA FISICA, AVENTI LO SCOPO DI MIGLIORARE LE CAPACITA DI PRESTAZIONE DEL NOSTRO ORGANISMO L INCREMENTO

Dettagli

Le Capacità Motorie Le capacità motorie vengono classificate in: 1. Capacità condizionali 2. Capacità coordinative

Le Capacità Motorie Le capacità motorie vengono classificate in: 1. Capacità condizionali 2. Capacità coordinative LE CAPACITA MOTORIE Corso per tecnici di Ginnastica artistica Le Capacità Motorie Le capacità motorie vengono classificate in: 1. Capacità condizionali 2. Capacità coordinative Capacità Condizionali Determinano

Dettagli

METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento

METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 25 ottobre 2014 Corso per TECNICO DI BASE 3 modulo METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento La Prestazione Mappa

Dettagli

La Preparazione Fisica di Base

La Preparazione Fisica di Base Centro Studi & Ricerche La Preparazione Fisica di Base Cles 16 luglio 2018 Prof. Claudio Mazzaufo LA Preparazione Fisica di Base CREA I PRESUPPOSTI - FISICI (muscolari-tendineo-legamentosi) - TECNICI-COORDINATIVI

Dettagli

Firenze, 28/05/2018 E. CHIAPPERO D. FERRARI BRAVO E. MAFFEI

Firenze, 28/05/2018 E. CHIAPPERO D. FERRARI BRAVO E. MAFFEI Firenze, 28/05/2018 E. CHIAPPERO D. FERRARI BRAVO E. MAFFEI La produzione di testosterone ed estrogeni incidono in maniera importante sull aumento della massa Caratteristiche strutturali, biologiche e

Dettagli

L allenamento sportivo

L allenamento sportivo L allenamento sportivo La definizione di allenamento Allenamento significa ricercare in modo pianificato e mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione fisica: nuotare più velocemente, lanciare più

Dettagli

ANALISI, VALUTAZIONE E PROPOSTE OPERATIVE PER LO SVILUPPO DELLA FORZA NEGLI ATLETI.

ANALISI, VALUTAZIONE E PROPOSTE OPERATIVE PER LO SVILUPPO DELLA FORZA NEGLI ATLETI. ANALISI, VALUTAZIONE E PROPOSTE OPERATIVE PER LO SVILUPPO DELLA FORZA NEGLI ATLETI. PADOVA 06-04-11 Prof. Mario del Giudice 1 La forza Muscolare è la capacità motoria dell uomo che permette di vincere

Dettagli

Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento

Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento Capacità coordinative Originate dal sistema nervoso Mobilità articolare Capacità condizionali Originate dal sistema muscolare e dai processi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ATLETICA SANGIORGESE BASKET

PROGRAMMAZIONE ATLETICA SANGIORGESE BASKET PROGRAMMAZIONE ATLETICA SANGIORGESE BASKET STAGIONE 2018 2019 PREMESSA Partendo dal concetto che un giocatore di pallacanestro debba essere prima di tutto un atleta si è voluto creare un percorso che posso

Dettagli

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO L ALLENAMENTO Processo di esercitazione che tende al miglioramento ed allo sviluppo mirato e pianificato della capacità di prestazione non la successione di singoli momenti di attività con finalizzazioni

Dettagli

ALLENAMENTO FUNZIONALE DELLA FORZA

ALLENAMENTO FUNZIONALE DELLA FORZA SCUOLA CALCIO S.S. RENDE CAT. GIOVANISSIMI REGIONALI ALLENAMENTO FUNZIONALE DELLA FORZA protocollo a cura di Enrico SARLI massofisioterapista allenatore di base B Uefa CONSIDERAZIONI non è allenando esasperatamente

Dettagli

MODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione

MODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione Corso Allievo Allenatori 2013/14 Comitato Provinciale di Reggio Emilia Mod. 14 Metodologia 1 MODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione Relatore Prof.

Dettagli

La resistenza. La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro,

La resistenza. La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro, La resistenza La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro, La classificazione della resistenza La resistenza può essere: Generale:

Dettagli

Obiettivi, mezzi e metodi dell attività giovanile (11-13 anni)

Obiettivi, mezzi e metodi dell attività giovanile (11-13 anni) Corso Istruttori 2 grado Obiettivi, mezzi e metodi dell attività giovanile (11-13 anni) Guido Brunetti SdS CONI LE 5 CHIAVI METODOLOGICHE DELLA FORMAZIONE E DELL ALLENAMENTO IN ACCENTUAZIONE DELL ASPETTO

Dettagli

LE CAPACITA CONDIZIONALI E COORDINATIVE

LE CAPACITA CONDIZIONALI E COORDINATIVE LE CAPACITA CONDIZIONALI E COORDINATIVE Le capacità motorie si trovano alla base della prestazione fisica e sono l insieme delle caratteristiche fisiche o sportive che un individuo possiede e che permette

Dettagli

La valutazione nel processo di apprendimento

La valutazione nel processo di apprendimento nel processo di apprendimento Domenica 20 Gennaio 2013 Corso allenatore di primo grado Relatore : Roberto Romani Principi generali : - Valutazione antropometrica - Valutazione neurofunzionale La prima

Dettagli

L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc?

L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc? L Atletica va a Scuola 3 aprile 2007 Grugliasco L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc? Paolo Moisè F.T.R.

Dettagli

STEFANO DELUCA FISIOLOGIA LEGATA AI CARICHI DI LAVORO PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DA SOVRACCARICO

STEFANO DELUCA FISIOLOGIA LEGATA AI CARICHI DI LAVORO PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DA SOVRACCARICO STEFANO DELUCA FISIOLOGIA LEGATA AI CARICHI DI LAVORO PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DA SOVRACCARICO PREMESSE COMUNICARE ALCUNI CONCETTI CHIARI CON RICADUTA PRATICA SUL LAVORO IN PALESTRA OFFRIRE SPUNTI DI

Dettagli

XCI Corso Nazionale per Istruttori di Karate. Teorie e Metodologia dell Allenamento. Prof. Alberto Di Mario

XCI Corso Nazionale per Istruttori di Karate. Teorie e Metodologia dell Allenamento. Prof. Alberto Di Mario XCI Corso Nazionale per Istruttori di Karate Teorie e Metodologia dell Allenamento Ostia, 29 luglio 2014 Prof. Alberto Di Mario (a.dimario@fastwebnet.it) Aspetti comuni della preparazione fisica FORMAZIONE

Dettagli

Corso per tecnici dell attività giovanile. a cura di SERGIO GENOVESE

Corso per tecnici dell attività giovanile. a cura di SERGIO GENOVESE Corso per tecnici dell attività giovanile a cura di SERGIO GENOVESE - Dirigente Scolastico, Laurea Specialistica in Scienze Motorie, Diploma ISEF, preparatore atletico di squadre professionistiche e dilettantistiche

Dettagli

Programma annuale di allenamento di una squadra evoluta con particolare riferimento allo sviluppo della forza

Programma annuale di allenamento di una squadra evoluta con particolare riferimento allo sviluppo della forza Programma annuale di allenamento di una squadra evoluta con particolare riferimento allo sviluppo della forza Corso di aggiornamento Fipav Brescia 30 maggio 2018 IL FINE PRINCIPALE DELLA PROGRAMMAZIONE

Dettagli

L'allenamento della velocità e della rapidità

L'allenamento della velocità e della rapidità L'allenamento della velocità e della rapidità Alessandro GELMI Definizione dei due termini RAPIDITÀ: tra le definizioni che vari autori danno al termine rapidità, una abbastanza chiara è quella che la

Dettagli

Legate al sistema nervoso. Trasformazione. d) Orientamento. g) Adattamento. Legate ai grandi apparati FORZA GV VELOCITA' RESISTENZA

Legate al sistema nervoso. Trasformazione. d) Orientamento. g) Adattamento. Legate ai grandi apparati FORZA GV VELOCITA' RESISTENZA LE CAPACITA' COORDINATIVE E CONDIZIONALI Le capacità coordinative si dividono in due gruppi: CAPACITA' COORDINATIVE Legate al sistema nervoso 1) CAPACITA' GENERALI Apprendimento Controllo Trasformazione

Dettagli

Nuovo manuale dell istruttore di atletica leggera

Nuovo manuale dell istruttore di atletica leggera Nuovo manuale dell istruttore di atletica leggera Sommario Prima parte Introduzione al Coaching Capitolo 1 - Sviluppare una filosofia del coaching Che cosa si intende per filosofia? CHE COSA È IL COACHING?

Dettagli

Preparazione atletica negli sport di combattimento ed elementi metodologici. di Alessandro Straser

Preparazione atletica negli sport di combattimento ed elementi metodologici. di Alessandro Straser Preparazione atletica negli sport di combattimento ed elementi metodologici di Alessandro Straser Le capacità motorie L allenamento condizionale è finalizzato allo sviluppo delle omonime capacità Il termine

Dettagli

PREPARATORI FISICI DI ALTO LIVELLO SETTORE GIOVANILE

PREPARATORI FISICI DI ALTO LIVELLO SETTORE GIOVANILE PREPARATORI FISICI DI ALTO LIVELLO SETTORE GIOVANILE LA PREPARAZIONE ATLETICA DEL GIOVANE RUGBYSTA Pescara 16/06/2012 Mastracci Andrea Accelerazioni- decelerazioni Repentini cambi Stabilità di direzione

Dettagli

IL CIRCUIT TRAINING PER IL PODISTA

IL CIRCUIT TRAINING PER IL PODISTA IL CIRCUIT TRAINING PER IL PODISTA In questo periodo dell anno si cerca di potenziare la muscolatura e migliorare la forza muscolare, sia generale e sia specifica. In questo articolo analizzeremo il miglioramento

Dettagli

Durata: 6 settimane CONTENUTI

Durata: 6 settimane CONTENUTI Cosimo Quaranta - Consulenza fisico-sportiva 72021 - Francavilla Fontana (BR) Via Cavour,7 - Tel. 0831.841238-3391189630 Durata: 6 settimane CONTENUTI Forza: isometrica Forza: concentrica - eccentrica

Dettagli

Appunti sulle esercitazioni per l incremento della forza muscolare del lottatore

Appunti sulle esercitazioni per l incremento della forza muscolare del lottatore Appunti sulle esercitazioni per l incremento della forza muscolare del lottatore Maestro Carlo Marini 1 Maestro di Sport La forza in generale o di base riveste nell equilibrio tra i vari settori corporei

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA DI ATLETICA LEGGERA Comitato Regionale Toscano. Prof. Domenico Di Molfetta Grosseto 24 agosto 2014

FEDERAZIONE ITALIANA DI ATLETICA LEGGERA Comitato Regionale Toscano. Prof. Domenico Di Molfetta Grosseto 24 agosto 2014 Il potenziamento muscolare senza sovraccarichi FEDERAZIONE ITALIANA DI ATLETICA LEGGERA Comitato Regionale Toscano DAI PRINCIPI FISIOLOGICI ALLA SCELTA Prof. Domenico Di Molfetta Grosseto 24 agosto 2014

Dettagli

Numero ampio e diversificato di gesti Dal semplice al complesso Dare importanza sia al preatletismo generale che al preatletismo specifico Partire

Numero ampio e diversificato di gesti Dal semplice al complesso Dare importanza sia al preatletismo generale che al preatletismo specifico Partire Alleniamoci ad allenare Gorizia 8 dicembre 2013 Numero ampio e diversificato di gesti Dal semplice al complesso Dare importanza sia al preatletismo generale che al preatletismo specifico Partire con esercizi

Dettagli

SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE. Stefano Livi

SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE. Stefano Livi SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE Stefano Livi Dott. Scienze Motorie, Preparatore Fisico, Fisioterapista, Trainer livi_ste@yahoo.it PREPARAZIONE

Dettagli

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE I FATTORI DELLA PRESTAZIONE CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative Capacità condizionali Gli analizzatori Le fasi sensibili Istruttori di nuoto 2 livello I fattori della prestazione componenti esterni

Dettagli

La Forza muscolare. University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science

La Forza muscolare. University of Rome Tor Vergata - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science La Forza muscolare University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science Qualità fisiche di base e derivate Forza max Forza reattiva Forza dinamica massima

Dettagli

DA "BRACCIO DI FERRO" A "BRACCIO DI ACCIAIO" Testo e disegni di Stelvio Beraldo

DA BRACCIO DI FERRO A BRACCIO DI ACCIAIO Testo e disegni di Stelvio Beraldo DA "BRACCIO DI FERRO" A "BRACCIO DI ACCIAIO" Testo e disegni di Stelvio Beraldo Durante un incontro di Braccio di ferro vengono coinvolte diverse regioni muscolari, alcune in maniera dinamica e altre in

Dettagli

Preparazione Atletica Pre-Campionato

Preparazione Atletica Pre-Campionato Preparazione Atletica Pre-Campionato Il periodo della preparazione prevede lo sviluppo della resistenza e potenza aerobica, della forza, della resistenza alla velocità, della velocità pura. 1 (Corsa calciata,

Dettagli

SALTI PLIOMETRICI. 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m.

SALTI PLIOMETRICI. 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m. SALTI PLIOMETRICI 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m. 10 ripetizioni 1) salto in basso + salto dell ostacolo di 40 cm + sprit 10 metri.;

Dettagli

I concetti essenziali sulla preparazione fisica nella pallavolo giovanile PROF. MARCO MENCARELLI

I concetti essenziali sulla preparazione fisica nella pallavolo giovanile PROF. MARCO MENCARELLI I concetti essenziali sulla preparazione fisica nella pallavolo giovanile PROF. MARCO MENCARELLI Gli obiettivi fondamentali Facilitare l apprendimento delle tecniche pallavolistiche qualificandone l utilizzo

Dettagli

LAVORO CARDIOVASCOLARE

LAVORO CARDIOVASCOLARE di Roberto Colli LAVORO CARDIOVASCOLARE FREQUENZA CARDIACA Utilizzata nell allenamento cardiovascolare per misurare l intensità del lavoro, sotto forma di FCA. Metodi per il calcolo della FCA: FC Max =

Dettagli

Capacità fisiche e sviluppo

Capacità fisiche e sviluppo Capacità fisiche e sviluppo Le capacità fisiche sono: Forza, Resistenza, Velocità La mobilità articolare è una capacità mista poiché dipende sia dalla conformazione delle articolazioni (capacità fisica)

Dettagli

Consigli di allenamento per gli atleti della categoria Master

Consigli di allenamento per gli atleti della categoria Master Consigli di allenamento per gli atleti della categoria Master Premesse L allenamento deve essere piacevole, giocoso e non deve presentare ulteriori "stress" L allenamento deve far parte delle abitudini

Dettagli

Principi dell allenamento dei giovani. Roberto Cerasaro

Principi dell allenamento dei giovani. Roberto Cerasaro Principi dell allenamento dei giovani di Roberto Cerasaro 1 Definizione di allenamento riferita a sport di Squadra L allenamento è un processo specializzato, su basi scientifiche, finalizzato allo sviluppo

Dettagli

I.I.S. EINAUDI - SEZIONE LICEO SCIENTIFICO MURAVERA

I.I.S. EINAUDI - SEZIONE LICEO SCIENTIFICO MURAVERA Programma di Ed. Fisica Anno scolastico 2016-2017 Classe 1B o Giochi di socializzazione e conoscenza; o Test motori per valutare il livello di alcune capacità condizionali: forza resistente della muscolatura

Dettagli

L AVVIAMENTO MOTORIO

L AVVIAMENTO MOTORIO L AVVIAMENTO MOTORIO COS E PER AVVIAMENTO MOTORIO O RISCALDAMENTO, INTENDIAMO QUELL ATTIVITA MODERATA CHE PRECEDE LA GARA O L ALLENAMENTO. PERCHE? SERVE PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN ELEVATO GRADO DI SICUREZZA

Dettagli

La Preparazione Fisica nella Pallavolo. Prof. Alberto Di Mario

La Preparazione Fisica nella Pallavolo. Prof. Alberto Di Mario 7 Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado La Preparazione Fisica nella Pallavolo Cavalese, 6-13 giugno 2010 Prof. Alberto Di Mario (a.dimario@fastwebnet.it) L ALLENAMENTO NELLA CULTURA FISICA PRINCIPI

Dettagli

Metodo per determinare la percentuale di carico riferita al massimale e per conoscere il massimale utilizzando carichi inferiori (S.

Metodo per determinare la percentuale di carico riferita al massimale e per conoscere il massimale utilizzando carichi inferiori (S. Metodo per determinare la percentuale di carico riferita al massimale e per conoscere il massimale utilizzando carichi inferiori (S. Beraldo 1983) PERCENTUALE CORRISPONDENTE IN KG Massimali (Kg) 40% 45%

Dettagli

FORZA GENERALE (Costruzione Muscolare di Base)

FORZA GENERALE (Costruzione Muscolare di Base) FORZA GENERALE (Costruzione Muscolare di Base) Testo e disegni di Stelvio Beraldo IMPORTANZA DELLA FORZA GENERALE METODI DI MIGLIORAMENTO DELLA FORZA GENERALE METODO DEI CARICHI RIPETUTI METODO PIRAMIDALE

Dettagli

Il riscaldamento. Prof. Giuseppe Sibilani

Il riscaldamento. Prof. Giuseppe Sibilani Il riscaldamento Prof. Giuseppe Sibilani IL RISCALDAMENTO ORGANICO Una diffusa conoscenza e applicazione di questa fase che precede l allenamento e la gara non solo permetterebbe una maggiore efficienza

Dettagli

De Agostini Scuola S.p.A. Novara. La forza

De Agostini Scuola S.p.A. Novara. La forza La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere una resistenza esterna o contrapporsi ad essa con un impegno muscolare. Come si classifica A seconda

Dettagli

Minuti 5' 5' 5' Minuti 5' 5' 5' 2 x 10 k 6 7 8 2 x 15 k 6 7 8. 2 X 15 k 6 7 8 2 X 20 k 6 7 8. 2x 0k 6 7 8 2x 0k 8 9 10. 2 x 20 k 6 7 8 2 x 30 k 6 7 8

Minuti 5' 5' 5' Minuti 5' 5' 5' 2 x 10 k 6 7 8 2 x 15 k 6 7 8. 2 X 15 k 6 7 8 2 X 20 k 6 7 8. 2x 0k 6 7 8 2x 0k 8 9 10. 2 x 20 k 6 7 8 2 x 30 k 6 7 8 New Body Inn Androide Clavicolare Maschi Androide Clavicolared Maschi PalCap System 7 gennaio 2007 I livello Leg estension Cyclette Esercizi Volte 1 2 3 Volte 4 5 6 Minuti 5' 5' 5' Minuti 5' 5' 5' Leg

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FINALITA EDUCATIVE L insegnamento dell educazione fisica si propone di favorire un equilibrata maturazione psicologica-intellettuale e morale del ragazzo e ne migliora l inserimento sociale attraverso

Dettagli

Preparazione fisica 2 livello. Mezzi e metodi di allenamento in uno sport individuale a cura di Pasquale Piccardo

Preparazione fisica 2 livello. Mezzi e metodi di allenamento in uno sport individuale a cura di Pasquale Piccardo Preparazione fisica 2 livello Mezzi e metodi di allenamento in uno sport individuale a cura di Pasquale Piccardo Finalità della preparazione fisica Prevenire infortuni dovuti principalmente al sovraccarico

Dettagli

ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI

ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI I COMPITI PRINCIPALI DELL ALLENAMENTO SONO: 1. L EDUCAZIONE DELLE CAPACITA VOLITIVE 2. IL RAFFORZAMENTO DELLA SALUTE E IL CONSOLIDAMENTO DI UN CORRETTO SVILUPPO 3. LO

Dettagli

ANTONIO MAONE INDICE

ANTONIO MAONE INDICE INDICE CAPITOLO 1 IL PERIODO EVOLUTIVO 1.1 Cosa si intende per periodo evolutivo 20 1.2 Le fasi dello sviluppo 22 1.3 L importanza dell auxologia 24 1.4 Gli standard di riferimento ed i percentili 25 1.5

Dettagli

EMANUELE CHIAPPERO PREPARATORE ATLETICO JUVENTUS WOMEN

EMANUELE CHIAPPERO PREPARATORE ATLETICO JUVENTUS WOMEN EMANUELE CHIAPPERO PREPARATORE ATLETICO JUVENTUS WOMEN Cosa cambia nelle donne a livello di rischio? Nelle donne il rischio di lesione del LCA è circa da 4-5 volte superiore agli uomini (secondo alcuni

Dettagli

Programma preparazione atletica invernale campionato 2012/2013

Programma preparazione atletica invernale campionato 2012/2013 Programma preparazione atletica invernale campionato 2012/2013 Autore: Andrea CUTRUPI Questo lavoro presenta una preparazione atletica da poter eseguire dopo la pausa natalizia. La squadra, su cui sto

Dettagli