Razionalizzare il follow-up dei malati affetti da emopatie neoplastiche croniche Semplificare l iter clinico assistenziale di tali malati.

Documenti analoghi
Premessa. Razionale. Obiettivi del percorso

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT /mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc)

CASO CLINICO. Sesso: Maschio 62 anni. APR: non patologia significativa. APP: ex donatore di sangue. Obiettività negativa

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze)

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

Piano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio

UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia

Bibbiena 17 aprile dr. Marcello Grifagni

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.

EMATOLOGIA: LA STORIA

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap

ADENOCARCINOMA DEL RETTO

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a

Conferenza stampa del 7 ottobre 2010

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica

LA GESTIONE DEL PAZENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ( EPARINE, AVK, DOAC ) IN UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI

FINALITA DEL SERVIZIO

PROGETTO RETE EMATOLOGICA. Katia Cagossi Carpi

Razionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO

MACROPROGETTAZIONE - PIANO FORMATIVO ANNO 2016 DIPARTIMENTO /U.O./UFFICIO PROPONENTE

George J. Chang, MD, MS, FACS, FASCRS

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA

Le Cure Palliative erogate in Rete

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

Indirizzi per la buona gestione della qualità e della sicurezza nella Terapia Anticoagulante Orale (TAO).

Presentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette

PDTA decadimento cognitivo/demenza dell ASL di Brescia: attualità e prospettive

Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri

Studio di fase II con Ribomustin in combinazione con Bortezomib e Rituximab (WM-BBR)

UNITÁ OPERATIVE DI GERIATRIA DIPARTIMENTO MEDICO

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

I test per la trombofilia: quali no!

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

Prof AM Vannucchi AA

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale

Progetti della Agenzia Regionale. sulla malattie respiratorie

UNITÀ OPERATIVA DI ANGIOLOGIA DIPARTIMENTO MEDICO - AREA CARDIO POLMONARE

Scelta della terapia di 1 linea

UNITA OPERATIVA CHIRURGIA VERTEBRALE D URGENZA E DEL TRAUMA DIPARTIMENTO EMERGENZA

Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche

UNITA OPERATIVA SCHEDA INFORMATIVA SERVIZI DIAGNOSTICI E SANITARI. PSICOSOMATICA e PSICOLOGIA CLINICA

Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e Proroga 2013

MERIDIANA MAINTENANCE S.p.A. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI

Scuola Veneta di Medicina Generale

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce.

Advanced Screening Program. Progetto di gestione integrata sul territorio del paziente con diabete di tipo 2

TREVISO Gestione richieste URGENTI

Specialista in Medicina Interna

Accoglienza Medica Avanzata per i Disabili

La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano

La Gestione Integrata del Diabete tipo 2

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

PERCORSO CALCOLOSI PEDIATRICO

Continuitàterapeutica Ospedale -Territorio. Dr Riundi Romeo MMG

IL CENTRO REGIONALE AMIANTO ACCERTAMENTI SANITARI

Lo scenario. conseguenza della impossibilità di ricevere pronto ed adeguato supporto laboratoristico.

Conclusioni e proposte

Catia Angiolini. Oncologia Medica AUSL3 - Pistoia

I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento

027 Ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo acquisito (grave) E stata inserita in aggiunta la prestazione Corticotropina (ACTH).

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità

Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo

CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività

09-DIC-2015 da pag. 30 foglio 1

obiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico

Possibilità terapeutiche attuali nelle sindromi mielodisplastiche

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Inaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :45

CARTA DEI SERVIZI Forma Associativa di Medicina in RETE Medici associati

I Disturbi del Comportamento Alimentare: prevenzione, diagnosi precoce e approccio integrato alla cura

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione

AMBULATORIO E DAY SERVICE MALATTIE INFETTIVE

CARTA DEI SERVIZI MEDICINA IN RETE

LE MALATTIE RARE. Il ruolo del Pediatra di famiglia. dr Piero Di Saverio Vicesegretario Nazionale F.I.M.P.

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016

CARTA DEI SERVIZI. Forma Associativa in rete. Medici associati

I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti

PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA

Transcript:

Percorso per la gestione integrata ospedale-territorio delle emopatie croniche, neoplastiche e non, nelle ASL di Brescia, Vallecamonica-Sebino e Mantova 1 edizione Settembre 2008 1 aggiornamento Agosto 2009 Premessa Il generale incremento della sopravvivenza media della popolazione, l aumento dell attenzione e l affinamento degli strumenti diagnostici, la maggiore efficacia delle terapie disponibili per numerose emopatie, hanno concordemente contribuito ad aumentare la prevalenza di soggetti che, affetti da emopatie croniche o in remissione, necessitano di un periodico monitoraggio clinico strumentale che spesso si prolunga per alcuni anni, senza interventi diagnostici o terapeutici di particolare complessità. Il numero comunque non elevato di tali pazienti e l apparente complessità delle patologie ematologiche, fanno sì che la gestione clinica degli stessi avvenga, anche al di fuori della fase acuta, con valutazioni cliniche programmate e con esecuzione ambulatoriale di specifici accertamenti affidati in larga parte al centro specialistico ospedaliero. Razionale Al fine di favorire la continuità, l appropriatezza, la razionalità del follow up dei malati affetti da emopatie neoplastiche croniche nel contesto delle ASL di Brescia, Vallecamonica-Sebino e Mantova e di semplificare l iter clinico assistenziale di tali malati, il presente documento individua il Percorso Diagnostico Terapeutico (PDT) integrato di riferimento per la gestione clinica diretta del paziente da parte del MMG che liberamente aderisce al percorso, con il supporto del centro ospedaliero di riferimento e di strumenti operativi specifici. Il percorso rappresenta inoltre un interessante opportunità per sperimentare e sviluppare meccanismi di integrazione e collaborazione tra servizi specialistici e territoriali, anche nella gestione coordinata di problematiche cliniche considerate storicamente acute o di pertinenza specialistica e riservate agli ospedali. Obiettivi del percorso Razionalizzare il follow-up dei malati affetti da emopatie neoplastiche croniche Semplificare l iter clinico assistenziale di tali malati. PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 1 di 12

Destinatari Pazienti affetti da emopatie croniche, neoplastiche e non, che richiedono il solo controllo periodico clinico laboratoristico o una monoterapia orale continuativa tra le patologie individuate nell allegato 1 che viene periodicamente aggiornato collaborativamente dalle UO coinvolte nel PDT. Attori UO ospedaliere: o UO Ematologia degli Spedali Civili di Brescia o DH Oncologico di Desenzano o UO di Medicina di Esine o Struttura complessa di Oncologia Medica ed Ematologia dell Ospedale C.Poma di Mantova MMG delle ASL di: o Brescia o Vallecamonica-Sebino o Mantova Dipartimenti Cure Primarie delle ASL di: o Brescia o Vallecamonica-Sebino o Mantova Modalità operative Attivazione della gestione integrata del follow-up: 1. L inquadramento diagnostico del paziente e la selezione dei soggetti da includere nel PDT integrato ospedale-territorio viene effettuato in ogni caso dalla UO ospedaliera che assiste il malato, secondo specifiche Linee Guida condivise dai partecipanti al percorso per ogni singola patologia individuata. 2. L UO ospedaliera propone al MMG la possibilità di attivare il PDT integrato ospedaleterritorio. 3. In caso di adesione del MMG: l UO ospedaliera comunica, con apposita informativa all assistito (in allegato), le modalità con cui il suo caso sarà seguito in forma collaborativa con il MMG e che comprenderanno, salvo suo diniego, anche il monitoraggio integrato del PDT effettuato in collaborazione con la ASL nel rispetto della normativa vigente sulla privacy; l UO ospedaliera redige congruente relazione clinica per il MMG contenente: quadro clinico; piano controlli di follow-up programmato; eventuale piano terapeutico; PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 2 di 12

indicazioni per reperire la Linea Guida di riferimento; riferimenti per contatti con l UO ospedaliera, anche tramite Help Desk del DIPO; avvio del PDT integrato ospedale-territorio. 4. Qualora il MMG non ritenga opportuno attivare il PDT integrato ospedale-territorio, il follow-up è gestito secondo le modalità attualmente in uso. Modalità di interazione tra MMG e UO ospedaliera Il MMG ha la possibilità di contattare, anche mediante Help Desk, tramite percorsi facilitati e/o modalità prestabilite, l UO ospedaliera di riferimento, anche per poter accedere tempestivamente ad una eventuale rivalutazione clinica specialistica. Monitoraggio del percorso Le ASL elaborano i dati di esercizio secondo la metodologia della Banca Dati Assistito (BDA), analizzando sopravvivenza, co-patologie, utilizzo di risorse sanitarie, dei soggetti seguiti tramite PDT integrato ospedale-territorio. Eventuali dati propri delle UO ospedaliere (per es. confronto dell entità dei contatti, dell outcome, etc. fra pazienti seguiti secondo il PDT e controlli contemporanei o storici seguiti secondo le modalità attualmente in uso) potranno permettere un confronto tra i pazienti seguiti secondo il PDT ed i pazienti seguiti dalla sola UO ospedaliera. Strumenti di lavoro - Relazione clinica Viene redatta dalla UO ospedaliera per il MMG come indicato al punto 3 del paragrafo Modalità operative - Help Desk del DIPO Si configura come punto unico (in via di progressivo sviluppo) telefonico (anche con segreteria telefonica), fax, e-mail sito web a cui gli attori del PDT possono rivolgersi per: richiesta di informazioni, richiesta di intervento, segnalazione di problemi. I messaggi vengono intercettati dagli operatoti dell Help Desk in tempo reale o entro orari prestabiliti e pubblicizzati. PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 3 di 12

L Help Desk: al MMG che necessita di informazioni clinico/amministrative a carattere generale fornisce una mappa dei servizi esistenti con le modalità di accesso, Linee Guida, aspetti procedurali relativi a visite per pazienti affetti da patologie oncoematologiche; al MMG che necessita di informazioni cliniche o di contattare uno specialista per approfondire il caso specifico fornisce direttamente il riscontro o mette in comunicazione diretta il MMG con lo specialista di riferimento. Linee Guida per le specifiche patologie Per ognuna delle patologie prese in considerazione le UO ospedaliere aderenti al PDT individuano collaborativamente le Linee Guida a cui fare riferimento ed i criteri attuativi locali condivisi, comprensivi degli eventi sentinella e delle modalità operative per la loro gestione. Tali Linee Guida e criteri di riferimento: vengono presentati in occasione di incontri propedeutici di formazione per MMG; sono consultabili, nella versione più aggiornata, sul sito dell Help Desk del DIPO. Avviamento del percorso Presentazione preliminare del PDT ai Direttori Sanitari delle Strutture, Comitati Aziendali della Medicina Generale delle ASL coinvolte, Associazioni dei malati; Avvio formale con comunicazioni da parte delle ASL e dei DIPO; Presentazione ai MMG/PLS in occasione di incontri di aggiornamento; Verifica dei risultati derivanti dall attuazione del percorso, tramite monitoraggio BDA e dati delle UO. Allegati 1. Tipologie cliniche 2. Informativa all assistito 3. Fac simile lettera di dimissione - Indicazioni diagnostico-terapeutiche: 3a. LEUCEMIA LINFATICA CRONICA STADIO A DI BINET 3b. GAMMOPATIE MONOCLONALI DI SIGNIFICATO INDETERMINATO 3c. LINFOMA IN REMISSIONE STABILE 3d. PIASTRINOPENIA IDIOPATICA MODERATA ASINTOMATICA 3e. TROMBOCITEMIA ESSENZIALE PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 4 di 12

ALLEGATO 2 TIPOLOGIE CLINICHE DEL PDT PER LA GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE-TERRITORIO DELLE EMOPATIE CRONICHE, NEOPLASTICHE E NON, NELLE ASL DI BRESCIA, VALLECAMONICA-SEBINO E MANTOVA Diagnosi Sindrome linfoproliferativa cronica in stadio A secondo la classificazione di Binet Paraproteinemia monoclonale con livello di Ig > 1500 mg/dl o mieloma asintomatico Trombocitemia essenziale in follow-up o monoterapia con idrossiurea (Oncocarbide) Emopatia neoplastica in remissione a basso rischio di recidiva Citopenie moderate che non richiedono terapia specifica Stima della popolazione attesa sulla base dei nuovi pazienti afferenti o trattati nella UO di Ematologia degli Spedali Civili di Brescia 55/anno 110/anno 35/anno 85/anno 90/anno PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 5 di 12

ALLEGATO 3 Logo/Indicazione Presidio Ospedaliero Al Medico curante Dott. Egregio Collega, il Suo paziente Sig...., affetto da è seguito nel nostro reparto dal Attualmente presenta una situazione clinica stabile che non rende indispensabile un ulteriore monitoraggio specialistico. Essa rientra nei criteri fissati per l inserimento nel Percorso per la gestione integrata ospedale-territorio delle emopatie neoplastiche croniche nelle ASL di Brescia, Vallecamonica e Mantova, programma di monitoraggio domiciliare assistito per pazienti ematologici non acuti. Il testo del percorso è accessibile sui siti DOB e ASL (www.dipobs.org -www.aslbrescia.it); nel sito del DOB sono anche reperibili le Linee guida diagnostico-terapeutiche generali relative alle patologie monitorate. Accludiamo alla relazione clinica del paziente le indicazioni diagnostico-terapeutiche specifiche per la gestione ambulatoriale, nonché le istruzioni per contattare l UO di riferimento per eventuali problemi intercorrenti o per richiedere una rivalutazione specialistica, che per i pazienti inseriti nel Percorso integrato viene facilitato attraverso i canali dedicati dell HelpDesk del DOB. L inserimento del paziente nel Percorso integrato richiede la condivisione del MMG ed il consenso scritto del paziente. Qualora il MMG non ritenga opportuno attivare il PDT integrato ospedale-territorio, il follow up sarà gestito secondo le modalità attualmente in uso. Oltre a garantire la consulenza specialistica ogni qualvolta Lei la riterrà opportuna, lo specialista ematologo La contatterà annualmente tramite l HelpDesk (e-mail/tel) per concordare la condivisione dei dati e informazioni cliniche del paziente. RingraziandoLa per la collaborazione, porgiamo cordiali saluti Dott... Dirigente Medico U.O. Ematologia Firma per consenso del paziente.. PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 6 di 12

ALLEGATO 3 A Indicazioni diagnostico-terapeutiche per LEUCEMIA LINFATICA CRONICA STADIO A DI BINET Razionale La leucemia linfatica cronica è una patologia prevalentemente del soggetto anziano, con picco d incidenza tra i 60 e 70 anni. I pazienti in stadio A di Binet hanno una sopravvivenza media maggiore di 10 anni e nella maggioranza dei casi non necessitano di alcun trattamento. Le linee guida diagnostiche e terapeutiche di riferimento sono consultabili sul sito ASL del DIPO.. Non essendo disponibili studi prospettici il programma di controllo periodico è basato sulla pratica clinica e sull opinione di esperti. Gestione del paziente Il programma di controllo attualmente prevede: a) Anamnesi recente, con attenzione a febbre o episodi infettivi recidivanti, calo ponderale, sudorazione notturna profusa, dolori fissi e continui, astenia invalidante b) Visita medica, con attenzione ad eventuali adenopatie superficiali palpabili (cm di diametro), epatomegalia e splenomegalia (cm dall arcata costale per il margine inferiore prima e dopo un inspirio profondo) c) Esami ematochimici: emocromo con formula, LDH, elettroforesi sieroproteica, creatinina, bilirubina, GOT, GPT, ALP, ygt, beta2-microglobulina sierica, dosaggio Ig. In caso di comparsa di anemizzazione improvvisa considerare Test di Coombs diretto ed indici di emolisi. d) Esami strumentali: eco addome La frequenza dei controlli prevede: a) b) c) ogni quattro mesi per il I e II anno, successivamente ogni sei mesi d) ogni 2 anni Nel paziente specifico: si raccomanda inoltre.. B.: I controlli dovranno essere anticipati nel caso comparissero problemi negli intervalli fra i controlli programmati, eventualmente previo contatto con la struttura specialistica Oltre a garantire la consulenza specialistica ogni volta che sia ritenuta opportuna, sarà cura dell Help Desk comunicare al medico curante eventuali variazioni del presente programma di follow-up alla luce di possibili nuove acquisizioni diagnostiche o terapeutiche Valutazione e gestione dei problemi I dati clinici raccolti andranno confrontati con quelli del controllo precedente e saranno considerati favorevoli se non emergeranno variazioni. Le modalità per interagire, in caso di dubbi o di problemi con i colleghi dell U.O. di Ematologia sono le seguenti: FAX Tel. Tel. La risposta verrà fornita entro le ore nei giorni feriali PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 7 di 12

ALLEGATO 3 B Indicazioni diagnostico-terapeutiche per GAMMOPATIE MONOCLONALI DI SIGNIFICATO INDETERMINATO Razionale La prevalenza delle gammopatie monoclonali di incerto significato nella popolazione generale è proporzionale all età- Fra i 60 e i 70 anni è del 3% circa. Il rischio di evoluzione a mieloma multiplo sintomatico è pari in media all 1% ogni anno, è correlato all entità della paraproteina, e resta costante nel tempo. Le linee guida diagnostiche e terapeutiche di riferimento sono consultabili sul sito ASL del DIPO. Non essendo disponibili studi prospettici, il programma di controllo periodico è basato sulla pratica clinica e sull opinione di esperti. Gestione del paziente Il programma di controllo attualmente prevede: e) Anamnesi recente, con attenzione a febbre o episodi infettivi recidivanti, dolori fissi e continui, astenia invalidante, calo ponderale, sudorazioni notturne profuse, segni di neuropatia periferica f) Esami ematochimici: emocromo con formula, elettroforesi sieroproteica, creatinina, calcemia, dosaggio Ig, dosaggio e elettroforesi della proteinuria/24 ore, LDH* g) Esame clinico: *con particolare attenzione alla presenza di linfoadenomegalie palpabili, epatomegalia, splenomegalia h) Esami strumentali: eco addome* Rx segmenti scheletrici La frequenza dei controlli prevede: a) b) ogni quattro mesi per il I anno, ogni sei per il II anno e annuali dal terzo anno in poi c) annuale d) solo in caso di comparsa di dolore osseo fisso e continuo N.B. Gli esami contrassegnati con * vanno eseguiti solo nei pazienti con paraproteina di tipo IgM Nel paziente specifico..si raccomanda inoltre:. N.B.: I controlli dovranno essere anticipati nel caso comparissero problemi negli intervalli fra i controlli programmati, eventualmente previo contatto con la struttura specialistica Oltre a garantire la consulenza specialistica ogni volta che sia ritenuta opportuna, sarà cura dell Help Desk comunicare al medico curante eventuali variazioni del presente programma di follow-up alla luce di possibili nuove acquisizioni diagnostiche o terapeutiche Valutazione e gestione dei problemi La modalità per interagire, in caso di dubbi o di problemi con i colleghi dell U. O. di Ematologia sono le seguenti: FAX Tel. Tel. La risposta verrà fornita entro le ore nei giorni feriali PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 8 di 12

ALLEGATO 3 C Indicazioni diagnostico-terapeutiche per LINFOMA IN REMISSIONE STABILE Razionale Il rischio di recidiva è inferiore al 10% a 5 anni. Le linee guida diagnostiche e terapeutiche di riferimento sono consultabili sul sito ASL del DIPO. Non essendo disponibili studi prospettici il programma di controllo periodico è basato sulla pratica clinica e sull opinione di esperti. Gestione del paziente Il programma di controllo attualmente prevede: i) Anamnesi recente, con attenzione a febbre o episodi infettivi recidivanti, calo ponderale, sudorazione notturna profusa, dolori fissi e continui, astenia invalidante j) Visita medica, con attenzione a eventuali adenopatie superficiali palpabili (cm di diametro), epatomegalia e splenomegalia (cm dall arcata costale il margine inferiore prima e dopo un inspirio profondo k) Esami ematochimici: emocromo con formula, LDH, elettroforesi sieroproteica, creatinina, GOT, GPT, ALP, ygt, beta2-microglobulina sierica l) Esami strumentali: TAC torace-addome-pelvi con mdc La frequenza dei controlli prevede: a) b) c) d) ogni quattro mesi per il I anno ogni sei mesi per il II e III anno, annualmente dal IV al V e VI anno e poi ogni due anni fino al X anno Nel paziente specifico..si raccomanda inoltre:. N.B.: I controlli dovranno essere anticipati nel caso comparissero problemi negli intervalli fra i controlli programmati, eventualmente con successivo contatto con la struttura specialistica Oltre a garantire la consulenza specialistica ogni volta che sia ritenuta opportuna, sarà cura dell Help Desk comunicare al medico curante eventuali variazioni del presente programma di follow-up alla luce di possibili nuove acquisizioni diagnostiche o terapeutiche Valutazione e gestione dei problemi La modalità per interagire, in caso di dubbi o di problemi con i colleghi dell U. O. di Ematologia sono le seguenti: FAX Tel. Tel. La risposta verrà fornita entro le ore nei giorni feriali PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 9 di 12

ALLEGATO 3 D Indicazioni diagnostico-terapeutiche per PIASTRINOPENIA IDIOPATICA MODERATA ASINTOMATICA Razionale La piastrinopenia idiopatica è condizione spesso cronica e richiede terapia specifica solo a titolo preventivo di possibili emorragie. I livelli di piastrine che determinano un potenziale rischio emorragico spontaneo sono <30000/mmc. Le linee guida diagnostiche e terapeutiche di riferimento e le indicazioni al ricovero ospedaliero sono consultabili sul sito ASL del DIPO. Non essendo disponibili studi prospettici il programma di controllo periodico è basato sulla pratica clinica e sull opinione di esperti Gestione del paziente Il programma di controllo attualmente prevede: a) Esami ematochimici: emocromo con formula, LDH, ALT, AST, VES b) Anamnesi recente, con attenzione a episodi emorragici, episodi infettivi, anamnesi farmacologica, attività o comorbidità a rischio emorragico c) Visita medica con attenzione a epatomegalia e splenomegalia (cm dall arcata costale il margine inferiore prima e dopo un inspirio profondo), emorragie su cute e mucose La frequenza dei controlli prevede: a) ogni 3 mesi o prima in caso di comparsa di diatesi emorragica b) c) annuale N.B. ad ogni eventuale episodio di emorragia maggiore è indicato procedere subito a tutti i tre controlli a) b) c) Nel paziente specifico.si raccomanda inoltre.. Valutazione e gestione dei problemi I dati clinici raccolti andranno confrontati con quelli del controllo precedente per individuare variazioni significative. Una rivalutazione specialistica è indicata in caso di piastrine < 30000 o comparsa di emorragie spontanee o per traumi incongrui, livelli anormali di leucociti, neutrofili, emoglobina Oltre a garantire la consulenza specialistica ogni volta che sia ritenuta opportuna, sarà cura dell Help Desk comunicare al medico curante eventuali variazioni del presente programma di follow-up alla luce di possibili nuove acquisizioni diagnostiche o terapeutiche La modalità per interagire, in caso di dubbi o di problemi con i colleghi dell U. O. di Ematologia sono le seguenti: FAX Tel. Tel. La risposta verrà fornita entro le ore nei giorni feriali PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 10 di 12

ALLEGATO 3 E Indicazioni diagnostico-terapeutiche per TROMBOCITEMIA ESSENZIALE Razionale La trombocitemia essenziale è una malattia mieloproliferativa cronica che coinvolge primariamente la linea megacariocitaria. E caratterizzata da una trombocitosi persistente (Piastrine >450000/mcl) nel sangue periferico non secondaria a flogosi, malattie infettive, neoplasie od emorragie. Nel midollo si rilevano voluminosi megacariociti maturi in numero aumentato e clinicamente è caratterizzata da un aumentato rischio di episodi trombotici ed emorragici ((WHO 2008). Il rischio di evoluzione in leucemia acuta è < 5 % ed in mielofibrosi idiopatica del 20% circa Le linee guida diagnostiche e terapeutiche di riferimento sono consultabili sul sito ASL del DIPO Gestione del paziente Il programma di controllo attualmente prevede: d) Anamnesi recente, con attenzione ad eventi ischemici, emorragici, disturbi del microcircolo, episodi infettivi, sintomi secondari ad ingombro splenico. e) Visita medica con attenzione a splenomegalia f) Esami ematochimici: emocromo con formula, LDH, creatinina, AST, ALT, GPT, ALP g) Esami strumentali: ecografia addome La frequenza dei controlli prevede: a)b) ogni 6 mesi c) Esami ematochimici completi ogni 6 mesi, emocromo mensile nei primi 6 mesi e ogni 2 mesi successivamente se stabile con la terapia in atto d) Annuale a giudizio clinico Nel paziente specifico.si raccomanda inoltre:... N.B. : i controlli dovranno essere anticipati nel caso comparissero problemi negli intervalli fra le visite programmate, eventualmente con successivo contatto con la struttura specialistica Valutazione e gestione dei problemi I dati clinici raccolti andranno confrontati con quelli del controllo precedente per le variazioni posologiche della eventuale terapia citoriduttiva in atto che si propone di mantenere i valori di piastrine < 450000/mcl e Gb<12000/mcl senza causare anemia, piastrinopenia o leucopenia. Per il paziente già in citoriduzione con idrossiurea può essere seguito il seguente schema esemplificativo: Se piastrine> 450000/mcl si aggiungerà 1 cp a giorni alterni rispetto al dosaggio in atto Se piastrine> 800000/mcl si aggiungerà 1 cp/die rispetto al dosaggio in atto Se piastrine< 250000/mcl si ridurrà di 1 cp/die il dosaggio in atto Se piastrine< 100000/mcl o se GB< 3000/mcl o se Hb<11 g/dl (in assenza di carenze ferrovitaminiche) si sospenderà la terapia temporaneamente per riprenderla quando piastrine nuovamente> 400000/mcl o normalizzazione di Gb e Hb. PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 11 di 12

Dopo ogni cambiamento terapeutico l emocromo dovrà essere ricontrollato dopo 15 giorni circa e occorrerà porre attenzione anche ai livelli di emoglobina e globuli bianchi per rilevare la comparsa di eventuale neutropenia o anemia indesiderate. Se il paziente presenta disturbi del microcircolo sarà utile inoltre terapia antiaggregante. In caso di splenomegalia in rapida crescita, di disturbi da ingombro splenico, di aumento della conta leucocitaria non secondaria ad infezione, di eventi trombotici o emorragici, di intolleranza o effetti collaterali associabili alla terapia in atto sarà utile rivalutazione dal centro specialistico. Necessaria rivalutazione anche in caso di comparsa di citopenia non iatrogena o carenziale o di segnalazione da parte del laboratorio di analisi di cellule immature non rilevate in precedenza. Oltre a garantire la consulenza specialistica ogni volta che sia ritenuta opportuna, sarà cura dell Help Desk comunicare al medico curante eventuali variazioni del presente programma di follow-up alla luce di possibili nuove acquisizioni diagnostiche o terapeutiche La modalità per interagire, in caso di dubbi o di problemi con i colleghi dell U. O. di Ematologia sono le seguenti: FAX Tel. Tel. La risposta verrà fornita entro le ore nei giorni feriali PDT emopatie croniche settembre 2008 Pagina 12 di 12