Normale morfologia del sangue midollare INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA' LMA LLA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Normale morfologia del sangue midollare INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA' LMA LLA"

Transcript

1 MALATTIE ONCOEMATOLOGICHE 1.leucemie acute 2.leucemie croniche 3.linfomi a) di Hodgkin b) non-hodgkin 4.mielomi MALATTIE EMATOLOGICHE CLONALI NEOPLASTICHE MALATTIE LINFOPROLIFERA- TIVE PATOLOGIE MIELOIDI FORME APLASTICHE FORME DISPLASTICHE FORME MIELOPROLIFERATIVE 1

2 Normale morfologia del sangue midollare 20 INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA' < LMA LLA 2

3 Sindromi mielodisplastiche Leucemie acute Che cosa sono? Le sindromi mielodisplastiche sono malattie clonali della cellula staminale emopoietica caratterizzate clinicamente e morfologicamente dalla incapacità di produrre le normali serie emopoietiche. Queste alterazioni determinano caratteristicamente un quadro morfologico caratterizzato da iperplasia cellulare midollare a fronte di pancitopenia a livello di sangue periferico di vario grado. Sono caratterizzate da presenza di anemia tendenza alle infezioni e sanguinamento, e dalla elevata possibilità di evolvere in leucemia acuta 3

4 Normale morfologia del sangue midollare Sindromi mielodisplastiche 4

5 MIELODISPLASIE NUOVI CASI/ /ANNO DUESSELDORF (D) JOENIKOEPPING (S) EAST DORSET (GB) PERIODO DI STUDIO CLASSI DI ETA <49 0,2 0,7 0, , ,9 1, <80 22,8 15 >80 GLOBALE 4,1 13,5 12,6 Classificazione FAB delle sindromi mielodisplastiche MDS a basso rischio Anemia refrattaria (AR) citopenia periferica (di solito anemia) Midollo normale o iperplastico, con alterazioni displastiche < 1% di blasti in periferia e meno di 5% nel midollo V Anemia refrattaria con sideroblasti ad anello (ARSA) Stesse caratteristiche della anemia refrattaria > 15% delle cellule nucleate del midollo sono sideroblasti ad anello 5

6 Sideroblasto ad anello Classificazione FAB delle sindromi mielodisplastiche MDS alto rischio Anemia refrattaria con eccesso di blasti (AREB) citopenia periferica di 2 o più linee Alterazioni displastiche midollari < 5% di blasti in periferia e tra 5% e 20% di blasti nel midollo Leucemia mielomonocitica cronica (LMMC) monocitosi periferica (>1000 monociti/mm3) < 5% di blasti in periferia e fino a 20% di blasti nel midollo AR con eccesso di blasti in trasformazione (AREB-T) Quadro simile alla anemia refrattaria con eccesso di blasti > 5% di blasti in periferia e tra 21 e 30% di blasti nel midollo 6

7 Classificazione WHO delle MDS Malattie mielodisplastiche/mieloproliferative Leucemia mielomonocitica cronica Leucemia mieloide cronica atipica Leucemia mielomonocitica cronica giovanile Malattie mielodisplastiche Anemia refrattaria con sideroblasti ad anello senza sideroblasti as anello Citopenia refrattaria con displasia multilinea Anemia refrattaria con eccesso di blasti 5q- sindrome Sdr mielodisplastica non classificabile Prognosi delle sindromi MDS secondo FAB Tipo FAB % evoluzione in LAM Sopravvivenza (anni) MDS a basso rischio AR ARSA MDS a alto rischio AREB AREB-T LMMC

8 Tab. 65 SISTEMA INTERNAZIONALE DI SCORE PROGNOSTICO PER LE SINDROMI MIELODISPLASTICHE (IPSS) Variabile prognostica Valore di score per sopravvivenza ed evoluzione leucemica 0 0,5 1,0 1,5 2,0 Blasti midollari < Cariotipo* Buono Intermedio Cattivo Citopenia** Categoria di rischio Basso 0 Intermedio 1 0,5-1 Intermedio 2 1,5-2,0 Elevato >2,5 Score combinato Buono = normale, del(5q), del(20q), -Y; cattivo = complesso ( 3 anomalie) o anomalie del cromosoma 7; intermedio = altre anomalie. ** Neutrofili < l3, emoglobina <10 gr/dl, piastrine < l3. International prognostic score system nelle MDS Punteggio Sopravvivenza (anni) Basso(0) 5.7 Intermedio Alto (> 2.5) 0.4 Blasti :<5% score 0; 5-10% score 0,5; 11-20% score 1,5; 21-30% score 2 Cromosomi: favorevole (normale, Y-, 5q-, 20q-) score 0; sfavorevole (alt.7 o tre o più alterazioni) score 1; tutto il resto score 0.5 Citopenia: assenza o solo una linea score 0; 2 o 3 tipi di citopenia score 0.5 8

9 Tabella 74 CLASSIFICAZIONE DELLE MDS RISPETTO ALLA PROGNOSI E ALLA SOPRAVVIVENZA SECONDOo FAB, WHO, E IPSS. Caratteristiche dei pazienti Sangue periferico Anemia, blasti pochi o assenti, corpi di Auer assenti Midollo Sola displasia eritroide, blasti <5%; sideroblasti <15%; non corpi di Auer FAB Anemia refrattaria a basso grado Classificazione WHO Anemia refrattaria Score IPSS 0 Anemia, non blasti, non corpi di Auer Come sopra ma 15% di sideroblasti ad anello RARS RARS Citopenia di 2-3 filiere, blasti non rari, non corpi di Auer, <1.000 monociti l3 Displasia in 10% delle cellule e in 2 filiere o similealla RA RA RCMD Citopenia in 2-3 filiere, blasti non rari, non corpi di Auer, < monicti l3 Come nella RMCD eccetto che per 15% sideroblasti ad anello RA RCMD e sideroblasti ad anello Citopenia, <5% di blasti, non corpi di Auer, < monociti l3 Displasia mono- o plurilineare, 5-9% di blasti, non corpi di Auer RAEB RA con eccesso di blasti 1 0,5 Citopenia, 5-19% di blasti, corpi di Auer, ± monociti l3 Displasia mono o multilineare, 10-19% di blasti, ± corpi di Auer RAEB RA con eccesso di blasti 2 Citopenia di 2-3 filiere, non rari blasti, non corpi di Auer, <1.000 monociti l3 Displasia unilneare, <5% di blasti, non corpi di Auer - Mielodisplasia non classificabile Anemia, piastrine normali o alte, <5% di blasti Megacariociti displastici normali o alti, <5% di blasti, non corpi di Auer - Mielodisplasia con del(5q) Citopenia con <10 gr Hb/dl., neutrofili <1.500 l3, piastrine < l3 2.0 Citopenia, <5% di blasti Displasia mono- o multilineare, <10% blasti 1 Patogenesi delle sdr mielodisplastiche Eritropoiesi inefficace (elevata mortalità intramidollare) tipo Incidenza % Alterazioni cromosomiche D5 13 D7 5 Trisomia 8 5 Del17 1 Del20 2 X- o Y- 2 Alterazione nella maturazione del clone neoplastico alterata risposta a stimoli fisiologici mutazioni di oncogeni (ras, bcl-2, ipermetilazione, p15) 9

10 Casualità, ereditarietà, mutazioni di geni master (AML1, NF1), anomalie del DNA repair, anomalie del metabolismo di carcinogeni, instabilità genica Delezioni di: Traslocazioni di: Mutazioni di: -7/7q-, -5/5q-, -3/3p-/3q-, 12p-, +8, -17/17p-, -18, +9, +11, +21, 13q- t(11q23), t(8;21), t(1;21) t(3;21) Ras, p53, FNS, FLT3, p15 INK4a Possibile evoluzione leucemica MUTAZIONI CITOGENETICHE IMPORTANTI IN MDS Ras (CMML) Neurofibromina (aumenta di 500 volte il rischio di MDS) p53 t(15;17), t(7;17), -17 p15 e p16 Rb: l inattivazione è rara. t(5;12)(q31;p13) : CMML con eosinofilia t(3;21)(q26;q22) : dopo chemioterapia FMS: mutato nel 10% di CMML 5q-: RA in donne anziane. Deleto anche EGR1 Monosomia 7 20q- 17p- 10

11 CARATTERISTICHE BIOLOGICHE ED EVOLUTIVE DELLE MIELODISPLASIE Mutazione della cellula staminale o Da radiazioni o Da virus o Da agenti chimici Aberrazioni rispetto allo sviluppo normale o Morfologiche o Funzionali o Citopenie o Citogenetiche Evoluzione o Morte per sepsi o emorragia o Emocromatosi o Leucemia acuta DISFUNZIONI CELLULARI NELLE MIELODISPLASIE EMAZIE Morfologia Inclusioni Funzioni Difetti enzimatici (PK) Variazione degli antigeni di superficie (A,B,H,I) Alterazioni simil- PNH Aumento HbF NEUTROFILI Morfologia Ipogranulazioni, Pelger Funzione Difetti enzimatici (MPO, LAP) PIASTRINE Morfologia Ipogranulate, anomalie di volume Funzione Anomalie dell adesione e aggregazione 11

12 SINTOMI INIZIALI DI MIELODISPLASIA ANEMIA INFEZIONI FEBBRE EMORRAGIA EPATOMEGALIA SPLENOMEGALIA LINFOMI Diagnosi delle sdr mielodisplastiche Striscio di sangue periferico Aspirato midollare Immunofenotipo su midollo Cariotipo Biopsia ossea 12

13 Clinica delle sdr mielodisplastiche La malattia interessa prevalentemente gli anziani (7 o 8 decade di vita), prevalentemente i maschi (60% dei casi) L incidenza generale è di casi per , che raddoppia sopra i 70 anni. Sintomi legati al deficit midollare: infezioni, sanguinamento astenia, dispnea da sforzo. Una percentuale variabile dei pazienti si presenta con sole alterazioni degli esami di laboratorio: anemia macrocitica, piastrinopenia, leucopenia o una combinazione di queste Terapia delle sdr mielodisplastiche Il trattamento va comunque individualizzato, visto che il decorso della malattia e la risposta alla terapia sono molto influenzati dall età, dalla presenza di patologie concomitanti e dal grado di citopenia. Attualmente le strategie terapeutiche nelle MDS non danno risultati soddisfacienti. La terapia si differenzia a seconda del rischio (IPSS): Le MDS ad alto rischio sono considerate come LAM e trattate aggressivamente. La conta dei blasti è comunque importante: se sono < al 5% la terapia è meno aggressiva. In questi casi la scarsa spinta proliferativa rende la malattia un bersaglio ideale per agenti differenzianti 13

14 Terapia delle sdr mielodisplastiche Il trapianto di midollo da familiare o da registro rappresenta l unica terapia curativa. Presenta una sopravvivenza a 15 a del 40%, con TRM di circa il 25-40%, proponibile solo a pazienti più giovani. I pazienti non candidati a questa procedura, sono trattati con terapia di supporto trasfusionale (GRF o CP), eritropoietina Fattori di crescita dei neutrofili. Utilizzati sono stati farmaci differenzianti, sulla scorta di studi in vitro, quali AraC, 5-Azacitidina e Decitabina, che agiscono come ipometilanti; e amifosfina, che stimola l emopoiesi. Vi sono alcune buone risposte con ormoni (danatrolo), e in casi selezionati con ciclosporina A Sindromi mielodisplastiche ipoplasiche Pazienti caratterizzati da una ipoplasia midollare, con aspetti talora difficili da distinguere dalla aplasia midollare 14

15 Leucemie acute LA CONTA DEI LEUCOCITI PERIFERICI NELLE LEUCEME Leucemie acute Leucemie croniche Numero dei leucociti Bassa, normale, alta Alta Formula leucocitaria Se elevata predominano i blasti. Se normae o bassa, i blasti possono essere pochi. Prevalgono le cellule mature e con maturità intermedia. Blasti sotto il 10% 15

16 LEUCEMIE ACUTE Inibitori di farnesil trasferasi Imatinib Inibitori di FLT3 Mutazioni che aumentano la sopravvivenza RAS C-kit FLT3.itd Chemioterapia intensiva Mutazioni che frenano la differenziazione PML- RARα AML1-ETO CBFb- SMMHC TEL-AML1 ATRA, arsenico, inibitori HDAC Inibitori HDAC Imatinib BCR-ABL Fusioni MLL, trisomie, delezioni Non terapie molecolari 9 9q+ 22 Ph 22q- Traslocazione BCR ABL BCR -ABL ABL- BCR 16

17 GENI DI FUSIONE MLL. Le proteine di fusione MLL (mixed lineage leukemia) sono più di 40 e possono causare leucemia con meccanismo diversi. Quando il fattore di trascrizione MLL funziona fisiologicamente, senza partners fusi, si lega e controlla i geni Hox, che a loro volta regolano crescita e differenziazione. 17

18 18

19 A B MYH11 MYH11 CBFβ inv(16)(p13;q22) e CBFβ M4Eo CBF (PEBP2β) AML1 TA sito legante il CBF geni bersaglio Normale GM-CSF Mieloperossidasi Elastasi dei neutrofili T-cell receptor t(8;21) inv16 TA MYH11 ETO AML1 AML1 Proteine AML1 mutanti Blocco della trascrizione Proteine CBFβ mutanti Trascrizione alterata 19

20 CLASSIFICAZIONE DELLE LEUCEMIE ACUTE Leucemie acute linfatiche Leucemia linfatica acuta pre-b precoce Leucemia linfatica acuta pre-b Leucemia linfatica acuta B Leucemia linfatica acuta T Leucemie acute mieloidi Leucemia acuta mieloide con minima differenziazione (M0) Leucemia mieloide acuta senza maturazione (M1) Leucemia mieloide acuta con maturazione (M2) Leucemia mieloide acuta promielocitica (M3) Leucemia mieloide acuta mielomonocitica (M4) Leucemia mieloide acuta monoblastica-monocitica (M5) Eritroleucemia acuta (M6) Leucemia megacarioblastica (M7) 20

21 CLASSIFICAZIONE DELLE LEUCEMIE LINFATICHE ACUTE E LORO FREQUENZA Sottotipo Pre-B precoce Frequenza adulti Frequenza bambini Pre-B Cellule B Cellule T CLASSIFICAZIONE DELLE LEUCEMIE LINFATICHE ACUTE, FENOTIPO ED EVENTI MOLECOLARI. Sottotipo Pre-B precoce Fenotipo CD19, CD20, CD24, CD10, TdT Eventi genetici frequenti t(12;21) (25-30%); t(9;22) Pre-B CD19, CD20, CD24, CD10(+/-), TdT, cig t(1;19) Cellule B SIg, CD19, CD20, CD24 t(8;14), t(2;8), t(8;22) Cellule T CD2, CD5, CD7, ccd3, CD3, TdT t(1;14) 21

22 CORRELAZIONI CLINICO-CITOGENETICHE NELLE L.L.A. ANOMALIA t(9;22)(q34,q11) c-abl-bcr 15-25% t(4;11)(q21;q23) MLL/ALL, 10% del (6q), 8% t(8;14)(q24;q32), c-myc-igh, 6-7% t(1;19)(q23;p13) PBX-E2A, 5% t(11;14)(q13;q11), RCK locus, 1-2% t(12;21)(p13;q22) TEL-AML1 CITOLOGIA L.L.A,B immatura, spesso ibrida L.L.A. spesso bifenotipica (linfoide e monocitaria) L.L.A., linfomi L.L.A., Burkitt L.L.A. L1, pre-b L.L.A. L2, T LLA Pre-B precoce CLASSIFICAZIONE DELLE LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE TIPO F.A.B M0 M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 Immunofenotipo HLA-DR+, CD13+, CD33+, CD34+, CD7+/-, TdT+/- Simile a M0 eccetto che per CD15+/- HLA-DR+, CD13+, CD33+, più CD15 e meno CD34 rispetto a M1 HLA DR-, CD33+, CD15+ HLA-DR+, CD15+, CD14+/-, CD33 > CD13, CD34+/-, CD4 debole HLA-DR+, CD15+, CD14+/-, CD33 > CD13, CD34+/-, CD4 debole HLA-DR-, CD13+/-, CD33+/-, CD34+, CD45 debole HLA-DR+/-, CD33+/-, CD34+, CD41+, CD61+ Blasti > 90%Talora marcatori linfoidi Blasti >90% COMMENTI Blasti <90% Isolatamente CD19 in forme con maturazione Le forme mature esprimono la glicoforina Frequenti su base displastica Fenotipo critico per adesione di piastrine ai blasti 22

23 CORRELAZIONI CLINICO-CITOGENETICHE NELLE AML ANOMALIA t(8 ;21)(q22 ;q22) AML-1/ETO, 10-12% t(15;17)(q22;q12), PML-RAR alfa, 10-12% Inv (16)(p12;q22) t(6 ;9)(p23 ;q34), DEK-CAN, 1-2% t(1 ;7)(p11 ;p11) <1% t(9;2219)(q34;q11), C-ABL/BCL T(1 ;3)(p36 ;q21) e inv(3)(q21;q26), <1% T(8;16)(p11;p13), <1% 8+, 5-6% CITOLOGIA L.M.A. M2 CD19+, talvolta TdT+ L.M.A. M3 L.M.A. M4 eosinofila L.M.A. M2, L.M.A. 4 con displasia. Eosinofila L.M.A., M.D.S. L.M.A. M0, L.M.A. M1, Ibrida L.L.A. L.M.A. e M.D.S. con dismegacariopoiesi L.M.A. M5 con eritrofagocitosi L.M.A., M.D.S., M. mieloproliferative Diagnosi di leucemia acuta Presente di regola leucocitosi, più raramente leucopenia, a livello periferico Presente >30% di blasti midollari Fondamentale l analisi cariotipica, che ha significato prognostico La diagnosi accurata prevede la combinazione di analisi morfologica, citogenetica, immunologica e molecolare 23

24 Leucemia mieloblastica acuta AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari 24

25 AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari AML: caratteristiche essenziali Espansione clonale di blasti mieloidi nel midollo, sangue periferico a altri tessuti Blocco proliferazione + differenziazione / arresto maturativo Soglia di blasti per definre una AML (BM): >30% blasti (FAB classification) >20% blasti (OMS, 2001) 25

26 AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari AML: epidemiologia incidenza: 2-3 pts / abitanti - anno Overall: 1.2% (US) Aumento con età: <35: < 1 / abit - year >65: >10 / abit - year Età media: anni 26

27 LEUCEMIE ACUTE NON LINFOIDI Sintomi di esordio 1. astenia 93% 2. cardiopalmo, dispnea 55% 3. febbre 62% 4. febbricola 25% 5. emorragie 61% 6. dolori ossei o muscolari 23% 7. sudorazioni 8% 8. splenomegalia 18% 9. epatomegalia 11% 10. linfoadenomegalia 9% 11. ipertrofia gengivale 11% 12. interessamento cutaneo 5% 13. sintomi neurologici 1% AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari 27

28 AML - diagnosi: metodi di analisi citologia PB BM (BM aspirato ± BM biopsia) Citochimica MPO (myeloperossidasi) & Sudan nero B (SBB) origine mieloide (NSE): α-naphthyl acetate (ANA), α-naphthyl butyrate (ANB) origine monocitica Inmunofenotipo Precursori emopoietici: CD34, HLA-DR, CD45 Ag mieloidi: CD13, CD33, CD15, MPO, CD117 Ag megacariocitici Ag: CD41, CD61 Citogenetica Biologia molecolare trascritti (RT-PCR): PML/RAR-α, AML1/ETO, CBF-β/MYH11, MLL/..., BCR/ABL, DEK/CAN) Nuove mutazioni con impatto pgn: flt-3-itd, CEBPalfa, NPM, M1 M2 M3 M4 28

29 M5 M6 M7 Normal BM Citogenetica in corso di LAM (% dei casi) nessuno random PM/RARa t(9;11) inv (16) t(8;21) 29

30 AML - diagnosi: citofluorimetria CD56 PE NG2 PE CD14 PE CD2 FITC CD34 FITC CD123 FITC AML - diagnosi: citogenetica 30

31 AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari Classificazione FAB delle AML: Minimally differentiated (M0) AML w/o maturation (M1) Granulocytic diff AML with maturation (M2) Promyelocytic (M3) Myelomonocytic (M4) Monoblastic (M5a) Monocytic diff Monocytic (M5b) Erythroleukemia (M6) Acute megakaryoblastic (M7) 31

32 WHO classification (AML): towards molecularly-based categories I. AML with recurring genetic abnormalities AML with t(8;21)(q22;q22) & (AML1/ETO) rearrangement AML with abn BM eosinophils & inv(16)(p13q22)/t(16;16)(p13;q11) - CBFβ/MYH11 rearrangement Acute promyelocytic leukemia associated to t(15;17)(q22;q11-12) & PML/RAR-α rearr AML with 11q23 (MLL) abn II. AML with multilineage dysplasia III. Therapy-related AML IV. AML not otherwise categorized WHO, 2001 AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari 32

33 AML: prognosi in pazienti giovani 1,0,8 Probability,6, %,2 0, n= Months AML: anomalie citogenetiche favorevoli: t(15;17), t(8;21), inv(16) Rischio intermedio: normal karyotype sfavorevoli: abn 5 (del/-5), abn 7 (del/-7), inv(3q)/t(3;3), cariotipo complesso ( 5 abn), abn 11q, t(6;9), del(17p) 33

34 AML a rischio intermedio: gruppo eterogeneo Sottogruppi che appartengono al gruppo a rischio intermedio: AML with duplicazione del gene flt-3 gene Categoria ad alto rischio, alto rischio di relapse dopo autotrapianto Frequentemente associato a cariotipo normale AML con mutazioni del gene della nucleophosmina (NPM1) If non associato a flt-3 ITD, sottogruppo a prognosi buona AML con cariotipo normale Flt-3 ITD AML 30% 20% 20% 30% NPM+ / FLT3+ NPM+ / FLT3- NPM- / FLT3+ NPM- / FLT3- NPMwt Flt-3neg AML NPM-mutated AML 34

35 Nucleophosmin (NPM1) mutations in AML Most frequent mutation in AML: 35% of patients. Less prevalent in children Exon 12 mutations (4 bp-insert) result in a truncated protein, with an aberrant cytoplasmatic sublocalization/dislocation Strong association with normal karyotype (50% of pts harbor NPMmut), mutually exclusive with typical AML translocations Typical profile: de novo AML, female, high WBC, M1 & M4-M5 subtypes, cuplike nuclei, CD34-negative precursors High prevalence of flt-3 ITD (up to 50%) NPMmut flt-3 ITD negative defines a good-prognosis subset Specific genomic profile FLT-3 mutations in AML Frequent in certain karyotypes: normal, APL, t(6;9) Different types of mutations: Internal tandem duplication (ITD) Point mutations Mutations lead to constitutive activation of receptor & proliferative advantage Flt-3 mutations are associated with high WBC count at diagnosis Presence of flt-3 mutations in NK-AML Higher risk of relapse Adverse prognosis FLT-3, a potential therapeutic target 35

36 Impact of molecular lesions among patients with intermediate-risk cytogenetics receiving an autosct NPMmut NPMwt FLT3neg FLT3-ITD AML: caratteristiche essenziali Definizione: AML = un blocco maturativo Epidemiologia: una malattia dell anziano Diagnosi: un processo integrato Classificazione: AML, una malattia eterogenea Prognosi: riflette diversità biologiche Terapia: verso la stratificazione per rischio Futuro: bersagli terapeutici molecolari 36

37 Definizione di alto rischio in corso di LAM citogenetica altro Complessa -5,5q-, 11q-,-7, 7q-, +8 11q23 LA secondaria Localizzazione extramidollare Organomegalie Resistenza alla prima linea Terapia della LAM Induzione (antraciclina, arac, Vepesid o Tioguanina Consolidamento (x 2) (antraciclina, arac, Vepesid o Tioguanina Allotrapianto Da familiare o MUD Consolidamento (HD arac e antraciclina) 37

38 Leucemia linfoblastica acuta ALL 38

39 ACUTE LYMPHOBLASTIC LEUKEMIA (L1) LAL 1 39

40 ACUTE LYMPHOBLASTIC LEUKEMIA (L2) LAL2 40

41 LAL3 Citogenetica in corso di LAL nessuna random BCR/ABL t(12;21) t(4;11) t (1;19) MYC ALTRE

42 Traslocazione t(4;11) in corso di LAL LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI Sintomi di esordio 1. febbre 70% 2. astenia 90% 3. artralgie 70% 4. emorragie 50% 5. epatomegalia 50% 6. splenomegalia 65% 7. adenomegalia 50% 8. segni neurologici 3% 42

43 LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI FATTORI PROGNOSTICI NEGATIVI 1. età < 1 e > 9 anni 2. sesso maschile 3. localizzazione al SNC 4. localizzazione mediastinica 5. leucocitosi > /mmc 6. istotipo L3 7. fenotipo B 8. cromosoma philadelphia 9. LDH aumentato 10. Forma bifenotipica Definizione di alto rischio in corso di LAL citogenetica t(9;22) o t(4;11) Cariotipo complesso altro LA secondaria Localizzazione extramidollare Età >50a Resistenza alla prima linea WBC> mm3 43

44 Terapia della LAL Induzione Steroidi, vincristina, daunomicina, L-asparaginasi, rachicentesi medicate Consolidamento ARA-C, Vepesid, ciclofosfamide Profilassi della meningosi RT cranica (1500 cgy) MTX endorachide Mantenimento 6MPe MTX Terapia della LAL Reinduzioni cicliche Ciclo A Vincristina, Daunomicina e Prednisone Ciclo B Vincristina, Ciclofosfamide e Prednisone 44

45 Terapia della LAL ad alto rischio BCR/ABL+, o t(4;11) o t(1;19) Induzione Steroidi, vincristina, Induzione daunomicina, L-asparaginasi, rachicentesi medicate Allotrapianto Intensificazione HD AraC e Novantrone Consolidamento HD AraC e Idarubicina Terapia di supporto nei pazienti con LA La terapia di supporto ha lo scopo di proteggere e curare il paziente durante le fasi della sua malattia, preservandolo dagli effetti di anemia, infezioni ed emorragie Tanto più intensa la terapia per la leucemia (compreso il trapianto), tanto più il supporto deve essere intensivo e sofisticato. 45

46 Terapia di supporto nei pazienti con LA Terapia di supporto della anemia: si utilizzano trasfusioni di globuli rossi concentrati filtrati, per mantenere i valori di HB >8 gr% Terapia di supporto delle infezioni: isolamento del paziente, associato a provvedimenti igienici e ambientali che lo proteggano dalle infezioni: riduzione della carica batterica e micotica del tubo digerente con chemioterapici, disinfezione etrattamento delle aree periorifiziali e del cavo orale. Sorveglianza microbiologica. Polichemioterapia antibiotica o antimicotica guidata dal Laboratorio (emocolture) in caso di infezioni o febbre. Terapia di supporto nei pazienti con LA Terapia di supporto delle emorragie: trasfusioni di piastrine ottenute da aferesi da un singolo donatore. Nei casi con CID, il supporto trasfusionale con piastrine e plasma deve essere intensivo. Altra terapia di supporto: prevenzione insufficienza renale acuta da distruzione massiva di cellule durante chemioterapia, Per mezzo di iperidratazione controllata, alcalinizzazione delle urine con bicarbonati, uso di farmaci uricosurici Per la complessità della terapia antiblastica e di supporto è opportuno il posizionamento di un CVC 46

47 Leucemie croniche Leucemia linfatica cronica Leucemia più frequente nel mondo occidentale: 1,8/ Età di incidenza: anni: 30/ <40 anni: 10% sogg. ammalati di llc. Aspetti clinici sintomi: legati ad infiltrazione midollare e organi linfoidi decorso clinico: stabile,non progressivo; aggressivo, scarsa aspettanza di vita. 47

48 B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY morphology B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY PLL HCL-v MCL SLVL LPL HCL 48

49 B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY morphology SmIg phenotype CD19 CLL CD5 CD25 HLA-DR CD23 B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY B-cell chronic lymphocytic leukemia SmIg CD19 CD5 CLL CD25 HLA-DR CD23 Mantle Cell Lymphoma SmIg CD19 CD5 MCL Hairy Cell Leukemia SmIg CD19 CD103 HCL CD25 HLA-DR CD11c Hairy Cell Leukemia-variant SmIg CD19 CD103 HCL-v HLA-DR CD11c HLA-DR 49

50 B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY Blood exams Bone marrow biopsy total body TC Rai system Binet system B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY Survival in untreated patients 1.0 Proportion of surviving years 50

51 B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY 1.0 Survival in untreated patients Proportion of surviving years B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY Riarrangiamento dei geni per le immunoglobuline M I D O L L O O S S E O L I N F O N O D O NEW PROGNOSTIC A) Conformazione germline del gene FACTORS IgH A V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 Vn D1 D2 D3 D4 Dn J1 J2 J3 J4 Jn Cμ Cδ Cγ Cα Cε Linfocita pre-b mutated Ricombinazione somatica B) Ricombinazione VDJ nel midollo osseo % surviving Linfocita B naive B V1 V2 V3 V4 V5 D2 J3 C μ C δ C γ C α C ε Linfocita B naive plasmacellule C) Ipermutazioni somatiche nel centro germinativo LIGHT ZONE ag V1 V2 V3 V4 V5 D2 J3 C μ C δ C γ C α C ε Linfociti T D SHM CD38+ SWITCH C DARK ZONE Selezione dei linfociti B ad D) Switch isotipico nel centro germinativo unmutated alta affinità linfocita B di memoria V1 V2 V3 V4 V5 D2 J3 C γ C α C ε CD38- months Hamblin T.J., Blood 2002, 99:

52 Survival B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY Correlation between ZAP70 and IgVH mutational status Crespo M. et al., N ENGL J MED 2003;348:1764 Leucemia Linfatica Cronica di Tipo B DIAGNOSI STADIAZIONE PROGNOSI TERAPIA delezione locus 11q 17p13.1 LSI p53 SpectrumOrange 11q22.3 LSI ATM SpectrumGreen 13q del delezione locus 13q14 17p del q11.1-q11 13q14.3 D13S319 normal CEP 12 SpectrumOrange 11q del SpectrumGreen 13q34 LSI SpectrumAqua years 52

53 La delezione 11q identifica pazienti con elevato rischio di persistenza della delezione dopo terapia ad alte dosi e trapianto autologo Mutazioni o delezione del gene p53 predicono scarsa risposta al trattamento con alchilanti o analoghi purinici 53

54 INCIDENZA DEI PRINCIPALI REPERTI CITOGENETICI Riscontro Delezione 17p Delezione 11p Trisomia12 Normale Delezione 13q Varie Oncogene interessato p53 ATM Rb Frequenza (%) B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY p< IgVH>2 htert-fl<40 p= IgVH>2% IgVH<2% IgVH>2 htert-fl>40 p< IgVH<2 htert-fl<40 p= IgVH<2 htert-fl> htert-fl<40 copies htert-fl>40 copies 54

55 Leucemia Linfatica Cronica di Tipo B DIAGNOSI STADIAZIONE PROGNOSI TERAPIA FATTORI CLASSICI sfavorevole età, sesso, stadio secondo Rai o Binet, LDH, globuli bianchi, Hb Stato non mutato IgVH ZAP-70 pos. CD38 pos. Telomerasi aumentata 11q- 17qfavorevole Stato mutato IgVH ZAP-70 neg. CD38 neg. Telomerasi normale 13q- +12 Leucemia Linfatica Cronica di Tipo B DIAGNOSI STADIAZIONE PROGNOSI TERAPIA Indicazioni terapeutiche eligibilità per trial clinici complicanze autoimmuni infezioni ricorrenti presenza di sintomi malattia bulky trasformazione istologica preferenza del paziente 55

56 Leucemia Linfatica Cronica di Tipo B DIAGNOSI STADIAZIONE PROGNOSI TERAPIA Prima linea Chlorambucil + prednisone Ciclofosfamide + prednisone CVP (ciclofosfamide, VCR, prednisone) Fludarabina + ciclofosfamide + Rituximab Seconda linea Alentuzumab Pentostatina, CTX, Rituximab Trapianto Leucemia Linfatica Cronica di Tipo B DIAGNOSI STADIAZIONE PROGNOSI TERAPIA Passato Osservazione Chlorambucil Terapia conservativa Presente Fludarabine Chemioterapia combinata (Fluda +CTX) MoAbs (Rituximab ; Campath) Chemioterapia + MoAb (Flu+CTX+Rit, FCR, +/- Campath) Analoghi delle purine (2CdA) Trapianto di midollo Alta tossicità + immunodepressione 56

57 B-Cell Chronic Lymphocytic Leukemia DIAGNOSIS STAGING PROGNOSIS THERAPY Probability SCT in CLL: overall survival International Group CLL/transplants Allogeneic (HLA-id. sibling) n=46 (20 deaths) Autologous n=137 (44 deaths) Months E. Montserrat, EBMT, 2004 COMPLICANZE DELLA L.L.C. IMMUNI CONDIZIONI FREQUENZA % TEST DI COOMBS + ANEMIA EMOLITICA PIASTRINOPENIA NEUTROPENIA PURE RED-CELL APLASIA IPOGAMMAGLOBULINEMIA ,5 0,

58 COMPLICANZE DELLA L.L.C. INFETTIVE AGENTI PIU' FREQUENTI SONO: Streptococcus pneumoniae, Staphilococcus, Haemophilus Influenzae, Candida, Aspergillus, Varicella-zoster AGENTI PIU' RARI SONO: Legionella, Pneumocystis, Listeria, Toxoplasma, Cytomegalovirus COMPLICANZE DELLA L.L.C. TRASFORMAZIONE DELLA MALATTIA CONDIZIONE LEUCEMIA PROLINFOCITICA SINDROME DI RICHTER LEUCEMIA LINFOBLASTICA MIELOMA MULTIPLO SECONDA NEOPLASIA FREQUENZA (%) <1 <

59 CRITERI VALIDI PER INIZIARE LA CHEMIOTERAPIA NELLA L.L.C.-B Citopenie non autoimmuni Linfadenopatia o epatosplenomegalia sintomatiche Sintomo di malattia B Linfocitosi > /l 3 Anemia o piastrinopenia autoimmune non controllabili da glucocorticoidi ALGORITMO TERAPEUTICO NELLA L.L.C. <60 ANNI ALTE DOSI E B.M.T. INDICAZIONI ALLA TERAPIA CHLORAMBUCIL +/- STEROIDI >60 ANNI PROGRESSIONE >12 MESI <12 MESI CHLORAMBUCIL RESISTENZA AL CHLORAMBUCIL FLUDARABINA, O CHOP O CAP 59

60 CML: A MODEL FOR CANCER PATHOGENESIS The first neoplasms treatable with a smart drug Chronic Myeloid Leukemia Hematopoietic disorder characterized by the malignant expansion of bone marrow stem cells. Its cytogenetic hallmark is a reciprocal t(9;22)(q34;q11) chromosomal translocation that creates a derivative 9q+ and a small 22q, known as the Philadelphia (Ph) chromosome. Chronic Phase Median duration 4-6 years Advanced Phase Accelerated Blastic phase Median duration 1 year Median survival 3-6 months 60

61 Pathogenesys of CML cytoplasm actin Transformation SOS RAS MAPK JACK-STAT FAK paxillin talin Adhesion p85 PI-3-Kinase p110 nucleus c-jun c-fos Cyclin D BCL-2 c-myc SREs Proliferation LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA PATOGENESI -Nel 90 % dei casi presente traslocazione cromosomica t (9;22): cromosoma Filadelfia (Ph1), con scambio tra i geni BCR e ABL. - Sul cromosoma 22 formazione di gene ibrido BCR/ABL, che codifica per proteina di fusione BCR/ABL con spiccata attività tirosino-chinasica. 61

62 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA PATOGENESI - In 5% dei casi fusione genica BCR/ABL senza riscontro citogenetico del cromosoma Ph1 (casi Ph1- ma BCR/ABL+): stessa malattia, prognosi e risposta terapeutica. - Solo 5% dei casi è BCR/ABL negativo: LMC atipiche, molto rare e a prognosi peggiore. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA PATOGENESI -La tirosino-chinasi BCR/ABL fosforila diversi substrati, riproducendo gli effetti di una stimolazione continua con fattori di crescita -vantaggio proliferativo della cellula staminale mutata e della sua progenie e instabilità genetica che predispone a ulteriori mutazioni. -L acquisizione di ulteriori mutazioni porta all evoluzione a leucemia acuta. 62

63 The Ph Chromosome and the bcr-abl Gene: The t(9;22) Translocation* Chromosome 9 Chromosome 9 q+ Philadelphia Chromosome (or 22q-) Chromosome 22 bcr-abl abl bcr FUSION PROTEIN WITH CONSTITUTIVE TYROSINE KINASE ACTIVITY Melo. Blood. 1996;88:2375. Pasternak et al. J Cancer Res Clin Oncol. 1998;124:643. PATOGENESI LMC Chinasi BCR/ABL fosforilazione Attivazione ras stimolo proliferativo Effetto antiapoptotico Ridotta adesività a stroma Instabilità genetica Perdita sensibilità a inibitori proliferazione 63

64 Characteristics of bcr-abl Only cytoplasmic permanently activated several targets it mimics some TK receptors, inducing constitutive activation of several pathways bypass of regulatory mechanisms 64

65 Proliferative stimulus Apoptosis inhibition Malattie mieloproliferative croniche Alterazione genetica Cellule staminali espansione Ulteriore alterazione genetica Emopoiesi monoclonale, espansione dei progenitori, iperproduzione cellule mature, instabilità genetica Leucemia acuta mieloide 65

66 MALATTIA TRIFASICA FASE CRONICA FASE ACCELERATA FASE BLASTICA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE Fase cronica: 4 anni (1 - >10). -Leucocitosi: / μl nei casi a diagnosi occasionale, > nei casi sintomatici, con neutrofilia; -frequente basofilia e costante presenza di precursori granulocitari (promielociti metamielociti, blasti 1 5% nei casi con iperleucocitosi). -Frequente piastrinosi moderata ( / μl), raramente iperpiastrinosi (> / μl) e leucocitosi minima. 66

67 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE Fase cronica - Eritrociti nella norma o lieve anemia. - Splenomegalia frequente, che correla con l entità della leucocitosi. -Midollo osseo ipercellulare, con spiccata iperplasia granulocitopoietica, normale maturazione (blasti < 5%), aumento dei megacariociti; fibrosi assente o scarsa. - Sintomi assenti o aspecifici: astenia, dimagrimento, sudorazioni, tensione o dolori addominali da splenomegalia, nei casi con iperleucocitosi. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE Fase accelerata -Durata 6 12 mesi; può anche mancare nei casi a trasformazione acuta. -Possibile comparsa di ulteriori alterazioni del cariotipo. -Iniziali segni di alterata maturazione emopoietica: aumento cellule immature nel sangue e nel midollo, spesso anemia, piastrinopenia o piastrinosi, incremento della basofilia. -Frequente incremento della splenomegalia, indipendente dalla leucocitosi. -Frequente accentuazioni di sintomi infiammatori: astenia, sudorazioni, febbre, dolori ossei. 67

68 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE Fase blastica -Sopravvivenza di pochi mesi. -Frequenti anomalie aggiuntive del cariotipo (due cromosomi Ph1, +8, inversione del 17). -Quadro ematologico di leucemia acuta (mieloide nel 70%, linfoide nel 30% dei casi): leucocitosi con blasti midollari o periferici > 20%, anemia, piastrinopenia, granulocitopenia. Frequente epato-splenomegalia, a volte adenopatie. - Frequenti sintomi di anemia, dolori addominali per splenomegalia, febbre, dimagrimento, infezioni e diatesi emorragica. Morte di solito per infezioni o emorragia. CML EVOLUTION P53 INCTIVATION TELOMERE SHORTENING AND TELOMERASE ACTIVATION EPIGENETIC SILENCING ADDITIONAL TRANSLOCATIONS 68

69 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: DIAGNOSI -Sospettata per leucocitosi con neutrofilia (soprattutto se GB > / μl) e presenza di cellule immature circolanti ± piastrinosi. -Conferma mediante esame citogenetico su sangue midollare e/o ricerca dell RNA del gene ibrido BCR/ABL su cellule midollari o sangue periferico. - Se la citogenetica non evidenzia il cromosoma Ph1 ma il quadro ematologico è sospetto per LMC, eseguire ricerca BCR/ABL. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: PROGNOSI Con chemioterapia tradizionale la sopravvivenza mediana ERA DI 4 anni; con ampie variazioni individuali (< 2 - > 10), secondo fattori prognostici. La valutazione più usata ( score di Sokal) considera fattori negativi: splenomegalia, piastrinosi, % di blasti circolanti, età. 3 gruppi: basso rischio (50%, sopravviv. mediana 5 6 anni), rischio intermedio (25-30%, sopravviv. mediana 3 4 anni), alto rischio (20 25%, sopravviv. mediana 2 anni). Basso rischio ha anche più probabilità di risposta citogenetica alle moderne terapie. 69

70 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: PROGNOSI - Con moderne terapie (trapianto di midollo allogenico, interferone α, inibitore della tirosino-chinasi BCR/ABL) fondamentale la risposta citogenetica maggiore: riduzione > del 65% o scomparsa delle cellule con cromosoma Ph1 dal midollo osseo. - Se scomparsa del cromosoma Ph1, sopravvivenza a 10 anni del 70 90%. - Importante monitorare la risposta alle terapie con esami citogenetici periodici (ogni 6-12 mesi). LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA Chemioterapia tradizionale (idrossiurea, busulfano) - effetto solo palliativo, può normalizzare i valori di GB e piastrine, ma non induce regressione del clone neoplastico: sopravvivenza mediana circa 4 anni; Indicazioni attuali: - trattamento iniziale per rapida riduzione leucocitosi; - terapia per pazienti molto anziani; - palliativo per pazienti non responsivi ad altre terapie. 70

71 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA Interferone α ±citosina arabinoside - Risposte citogenetiche maggiori: %, risposte complete % ; - risposte complete durature solo nei casi a basso rischio. Possibili guarigioni? - Non tollerato dal 20% dei pazienti, soprattutto dagli anziani: astenia, mialgie, depressione, febbre, complicanze autoimmuni. - Inefficace in fase accelerata o blastica. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA Trapianto di midollo allogenico - Può guarire circa il 60% dei pazienti in fase cronica (scomparsa permanente del cromosoma Ph1 e dell RNA di BCR/ABL) se < 45 anni e con donatore famigliare HLA compatibile. - Mortalità da trapianto circa 20%. - Recidive circa 20% (in parte recuperabili con infusione di linfociti del donatore). 71

72 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA Trapianto di midollo allogenico - Aumento mortalità se età > 45 anni o donatore non famigliare o malattia in fase accelerata o cronica da più di 1-2 anni. - Mortalità < 10% se età < 30 anni, donatore consanguineo HLA identico e durata malattia < 1 anno. - Guarigioni più rare (30%) in fase accelerata; quasi sempre inefficace in fase blastica. TERAPIA LMC IN FASE BLASTICA -Terapia come per leucemie acute, ma scarsi risultati: - se blasti di tipo linfoide (30% dei casi), 70% di risposte complete a chemioterapia (2 a fase cronica) ma durata di pochi mesi; - se trasformazione in leucemia acuta mieloide 30% risposte complete e di breve durata con chemioterapia intensiva o con STI571; - qualche possibilità di lunga sopravvivenza solo se trapianto allogenico in 2 a fase cronica. 72

73 Preimatinib era: therapeutic options Hydroxiurea Interferon-alfa (IFNα) ± citarabine Allogeneic stem cell transplantation Haematologic response in 90% of cases Rare cytogenetic response No impact in natural history of disease Survival advantage in low Sokal risk pts Poorly tolerated No impact in natural history of disease Only curative option Actuable for 1/3 of <55 years patients Transplant related mortality 20-73% Overall survival at 5 years 38-80% LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA STI 571 (imatinib) - Inibisce l attività tirosino-chinasi della proteina di fusione BCR/ABL, bloccando sito di legame con ATP. - Arresto proliferativo e induzione di apoptosi nelle cellule di LMC. 73

74 LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA STI 571 (imatinib) -Altamente efficace in fase cronica: 50-70% risposte citogenetiche complete. Non noti effetti a lungo termine, perché esperienza ancora recente (PIU PASSA IL TEMPO PIU SONO BUONI). - Efficacia moderata in fase accelerata (30 40% risposte citogenetiche maggiori). - Beneficio solo temporaneo (2-3 mesi) in fase blastica Molecular targeted therapy. Changing the history of Chronic Myeloid Leukemia 74

75 Imatinib: mechanism of action? 75

LE SINDROMI MIELODISPLASTICHE. Sono disordini acquisiti clonali delle cellule staminali emopoietiche

LE SINDROMI MIELODISPLASTICHE. Sono disordini acquisiti clonali delle cellule staminali emopoietiche LE SINDROMI MIELODISPLASTICHE Sono disordini acquisiti clonali delle cellule staminali emopoietiche EMOPOIESI INEFFICACE (midollo ipercellulare) ANEMIA e/o NEUTROPENIA e/o PIASTRINOPENIA EVOLUZIONE IN

Dettagli

INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA'

INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA' MALATTIE ONCOEMATOLOGICHE 1.leucemie acute 2.leucemie croniche 3.linfomi a) di Hodgkin b) non-hodgkin 4.mielomi MALATTIE EMATOLOGICHE CLONALI NEOPLASTICHE MALATTIE LINFOPROLIFERA- TIVE FORME APLASTICHE

Dettagli

EZIOPATOGENESI DELLE LEUCEMIE ACUTE

EZIOPATOGENESI DELLE LEUCEMIE ACUTE EZIOPATOGENESI DELLE LEUCEMIE ACUTE Fattori ambientali HSC X? Alterazione genetica progenitore mieloide/linfoide Condizioni ereditarie? altro evento trasformante cellule leucemiche Cellule mature LEUCEMIE

Dettagli

Neoplasie della linea mieloide

Neoplasie della linea mieloide Neoplasie della linea mieloide - Malattie mieloproliferative croniche - Sindromi mielodisplastiche - Leucemia acuta mieloide Origine quasi sempre da cellula staminale pluripotente Neoplasie della linea

Dettagli

U. O. di Ematologia Ospedale S. Donato - Arezzo. Leucemie Acute. Alessandra Caremani

U. O. di Ematologia Ospedale S. Donato - Arezzo. Leucemie Acute. Alessandra Caremani U. O. di Ematologia Ospedale S. Donato - Arezzo Leucemie Acute Alessandra Caremani Leucemie acute Definizione Le leucemie derivano da alterazioni molecolari presenti a livello di un precursore ematopoietico

Dettagli

A 26-year-old woman was referred for progressive fatigue, dyspnea, blurred vision, and nearsyncope

A 26-year-old woman was referred for progressive fatigue, dyspnea, blurred vision, and nearsyncope A 26-year-old woman was referred for progressive fatigue, dyspnea, blurred vision, and nearsyncope Leach, M. J. N Engl J Med 2002;346:6e A 26-year-old woman was referred for progressive fatigue, dyspnea,

Dettagli

LEUCEMIE ACUTE Leucemie acute mieloidi Leucemie acute linfoidi

LEUCEMIE ACUTE Leucemie acute mieloidi Leucemie acute linfoidi LEUCEMIE ACUTE Neoplasie ematologiche caratterizzate da accumulo, nel midollo e nel sangue periferico, di cellule indifferenziate (blasti) e carenza di cellule ematiche mature. Leucemie acute mieloidi:

Dettagli

DEFINIZIONE. decorso rapido, aggressivo. Acuta

DEFINIZIONE. decorso rapido, aggressivo. Acuta LEUCEMIE ACUTE 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione e proliferazione con

Dettagli

LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI DELL'ADULTO

LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI DELL'ADULTO LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI DELL'ADULTO La leucemia acuta linfoide è una malattia non frequente (15% delle forme leucemiche) in cui vi è una proliferazione maligna di cellule linfoidi nel midollo, nel sangue

Dettagli

astenia (causata dall anemia), aumentata suscettibilità alle infezioni (causata dalla leucopenia), emorragie (causate dalla piastinopenia).

astenia (causata dall anemia), aumentata suscettibilità alle infezioni (causata dalla leucopenia), emorragie (causate dalla piastinopenia). MIELODISPLASIE Le sindromi mielodisplastiche (SMD) sono un gruppo eterogeneo di malattie, prevalenti nell adulto-anziano, caratterizzate da una difettosa produzione, da parte del midollo osseo, di globuli

Dettagli

INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA'

INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA' INCIDENZA DI LLA E LMA PER CLASSI DI ETA' 20

Dettagli

WORKSHOP MIELOFIBROSI IL TRAPIANTO. Stefano Guidi TMO AOU Careggi Firenze

WORKSHOP MIELOFIBROSI IL TRAPIANTO. Stefano Guidi TMO AOU Careggi Firenze WORKSHOP MIELOFIBROSI IL TRAPIANTO Stefano Guidi TMO AOU Careggi Firenze Mielofibrosi: Storia naturale Decorso da indolente ad aggressivo MF primitiva 1 per 100.000 secondarie 0.1 per 100.000 Il quadro

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA

LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA F.Casale LEUCEMIE IN ETA PEDIATRICA Epidemiologia 35-40% di tutti i tumori infantili 36-42 nuovi casi/anno/milione di bambini (0-15 anni) LEUCEMIE ACUTE 95-97% linfoblastiche

Dettagli

RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO

RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO Nicola Giuliani U. O. Ematologia e CTMO, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma MM-EPIDEMIOLOGIA 10% di tutti i tumori del sangue Malattia dell

Dettagli

STAMINALI EMOPOIETICHE

STAMINALI EMOPOIETICHE IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE dott.ssa Anna Paola Iori Cellula staminale Tipi di trapianto Trapianto autologo Trapianto allogenico Le CSE vengono prelevate al Le CSE vengono prelevate

Dettagli

Il mieloma multiplo La terapia

Il mieloma multiplo La terapia MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono

Dettagli

Malattie ematologiche maligne

Malattie ematologiche maligne Malattie ematologiche maligne Sono tutte condizioni di crescita cellulare incontrollata di cellule emopoietiche. Malattie quindi di notevole gravità. CELLULA MIELOIDE CELLULA LINFOIDE Malattie mieloproliferative

Dettagli

Leucemie: principi generali e fisiopatologia. Paolo Avanzini

Leucemie: principi generali e fisiopatologia. Paolo Avanzini Leucemie: principi generali e fisiopatologia Paolo Avanzini Schema Definizione Incidenza Classificazione Alcune descrizioni Fisiopatologia Alcuni casi particolari LEUCEMIE: COSA SONO Gruppo eterogeneo

Dettagli

Sindromi Mielodisplastiche Morfologia e Diagnosi. Barbara Bain Sestri Levante 2013

Sindromi Mielodisplastiche Morfologia e Diagnosi. Barbara Bain Sestri Levante 2013 Sindromi Mielodisplastiche Morfologia e Diagnosi Barbara Bain Sestri Levante 2013 Le Sindromi Mielodisplastiche Caratteristiche Un gruppo eterogeneo di malattie neoplastiche Incidenza al di sopra di 60

Dettagli

LLA: RISULTATI DEL TRATTAMENTO. Dott. ssa Daniela GALIMBERTI

LLA: RISULTATI DEL TRATTAMENTO. Dott. ssa Daniela GALIMBERTI LLA: RISULTATI DEL TRATTAMENTO Dott. ssa Daniela GALIMBERTI LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA DEFINIZIONE Malattia linfoproliferativa sistemica originata da un primitivo disordine dell ematopoiesi con abnorme

Dettagli

CAPITOLO І I TUMORI INFANTILI. 1. La leucemia linfoblastica acuta

CAPITOLO І I TUMORI INFANTILI. 1. La leucemia linfoblastica acuta CAPITOLO І I TUMORI INFANTILI I tumori infantili sono molto diversi dai tumori degli adulti per tipo, per velocità di accrescimento e per prognosi. Nel bambino, in generale, il tumore più frequente è il

Dettagli

LE MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE PHILADELPHIA-negative MIELOFIBROSI IDIOPATICA

LE MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE PHILADELPHIA-negative MIELOFIBROSI IDIOPATICA LE MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE PHILADELPHIA-negative MIELOFIBROSI IDIOPATICA Prof A.M. Vannucchi - 2005 Mielofibrosi cronica idiopatica con metaplasia splenoepatica Malattia mieloproliferativa

Dettagli

Novità di ricerca nella mielofibrosi

Novità di ricerca nella mielofibrosi Novità di ricerca nella mielofibrosi Barosi Giovanni Centro per lo Studio della Mielofibrosi. Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia Terza giornata fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative

Dettagli

IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA

IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA IL VALORE della MALATTIA MINIMA RESIDUA Monia Lunghi, Gianluca Gaidano S.C.D.U. Ematologia Università del Piemonte Orientale Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità Novara DOMANDE del PAZIENTE

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Disordini linfoproliferativi: leucemie linfoidi

Disordini linfoproliferativi: leucemie linfoidi DIAGNOSTICA CITO-ISTOLOGICA DELLE MALATTIE LINFO-EMATOPOIETICHE NEI PICCOLI ANIMALI seminario organizzato nell'ambito del corso di Diagnostica cito-istologica veterinaria a.a. 2005-2006 Udine, Venerdì

Dettagli

Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B.

Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B. O-CLL1 CHRONIC LYMPHOCYTIC LEUKEMIA PROGNOSTIC FACTOR PROJECT Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B. O-CLL1-PROTOCOL Sinossi O-CLL1-sinossi,

Dettagli

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate

Dettagli

Uno strano caso di NEUTROPENIA

Uno strano caso di NEUTROPENIA Uno strano caso di febbre ed artralgia Uno strano caso di Il codice rosso in Pediatria Emergenze miscellanee NEUTROPENIA 14 Novembre 2015 Dott. Walter Barberi Chiara (3 anni) Febbre (T max 38.5 C) paracetamolo

Dettagli

Sindromi Mieloproliferative

Sindromi Mieloproliferative Sindromi Mieloproliferative Sindr. Mieloproliferative croniche Sindr. Mieloprolifer. Sub-acute o Mielodisplasie Sindr. Mieloproliferative Acute o Leucemie Acute Mieloidi SINDROME MIELODISPLASTICA Patologia

Dettagli

Le Sindromi Mielodisplastiche

Le Sindromi Mielodisplastiche Le Sindromi Mielodisplastiche Francesco Merli Ematologia, ASMN Reggio Emilia Definizione Le Sindromi Mielodisplastiche (MDS) costituiscono un gruppo eterogeneo di disordini clonali della cellula staminale

Dettagli

Percorsi diagnostici e neoplasie mieloidi. Dott.ssa Donatella Tanca

Percorsi diagnostici e neoplasie mieloidi. Dott.ssa Donatella Tanca Percorsi diagnostici e neoplasie mieloidi Dott.ssa Donatella Tanca Chicago, Feb. 2007 WHO/Clinical Advisory Meeting Chicago, Feb. 2007 WHO classification of neoplastic hematologic diseases Disease entities

Dettagli

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE CLASSIFICAZIONE MIELOIDE Acuta Cronica LINFOIDE Acuta Cronica LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE DEFINIZIONE GRUPPO

Dettagli

22-23 aprile Sestri Levante

22-23 aprile Sestri Levante 22-23 aprile Sestri Levante CORSO DI MORFOLOGIA DELLO STRISCIO PERIFERICO: lo striscio periferico ci può dire qualcosa? guardare con attenzione!!! ASL 4 CHIAVARESE LABORATORIO ANALISI SETTORE EMATOLOGIA,

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

Leucemia linfatica cronica

Leucemia linfatica cronica Leucemia linfatica cronica La leucemia linfatica cronica a cellule B (B-CLL) è la forma di leucemia più frequente nella popolazione adulta. Viene diagnosticata generalmente in età media o avanzata (età

Dettagli

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Insegnamento di Patologia Generale e Terminologia Medica

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Insegnamento di Patologia Generale e Terminologia Medica Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Insegnamento di Patologia Generale e Terminologia Medica Dr. Marco Cei e Dr. Alberto Genovesi Ebert UO Medicina 1 - Cardiologia e UTIC Azienda USL

Dettagli

Linfoma follicolare le basi su cui si fonda una terapia di successo per il linfoma follicolare Che cosa é il linfoma follicolare?

Linfoma follicolare le basi su cui si fonda una terapia di successo per il linfoma follicolare Che cosa é il linfoma follicolare? Linfoma follicolare La terapia del linfoma non-hodgkin follicolare è oggi molto più efficace che in passato grazie alle nuove modalità di terapia quali gli anticorpi monoclonali (Rituximab, Zevalin) e

Dettagli

Sindromi mielodisplastiche

Sindromi mielodisplastiche Sindromi mielodisplastiche Le sindromi mielodisplastiche (o mielodisplasie) sono un gruppo di disordini primitivi del midollo osseo che interessano tipicamente, ma non esclusivamente, soggetti anziani

Dettagli

Prof AM Vannucchi AA2009 10

Prof AM Vannucchi AA2009 10 LEUCEMIE ACUTE 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione e proliferazione con

Dettagli

Le terapie avanzate nella cura delle malattie rare

Le terapie avanzate nella cura delle malattie rare Le terapie avanzate nella cura delle malattie rare Alessandro Aiuti Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero,OPBG, Università di Roma Tor Vergata Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia

Dettagli

Sviluppo dei linfociti B

Sviluppo dei linfociti B Sviluppo dei linfociti B Checkpoints multipli nella maturazione dei linfociti Durante lo sviluppo i linfociti che esprimono recettori per l antigene funzionali sono selezionati e sopravvivono, gli altri

Dettagli

Quando una cellula staminale (emopoietica) impazzisce

Quando una cellula staminale (emopoietica) impazzisce Quando una cellula staminale (emopoietica) impazzisce Alessandro M. Vannucchi Laboratorio Congiunto MMPC Università degli Studi e Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze In una goccia di sangue..

Dettagli

AUTOLOGHE, ALLOGENICHE, SINGENICHE.

AUTOLOGHE, ALLOGENICHE, SINGENICHE. CELLULE STAMINALI Il termine trapianto di midollo osseo è oggi sostituito da trapianto di cellule staminali. Queste possono essere AUTOLOGHE, ALLOGENICHE, SINGENICHE. Il trapianto di celule staminali è

Dettagli

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE CLASSIFICAZIONE MIELOIDE Acuta Cronica LINFOIDE Acuta Cronica Cellula staminale emopoietica Cellula

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI MASI SERENA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PER IL CURRICULUM VITAE. Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI MASI SERENA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PER IL CURRICULUM VITAE. Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail MASI SERENA Nazionalità Italiana Data di nascita ISTRUZIONE E FORMAZIONE Date 2002 2007 (data conseguimento:

Dettagli

Federico Frusone EMATOLOGIA. Vademecum ematologia http://schemidialastor.altervista.org 1

Federico Frusone EMATOLOGIA. Vademecum ematologia http://schemidialastor.altervista.org 1 Federico Frusone EMATOLOGIA [Il Vademecum] Vademecum ematologia http://schemidialastor.altervista.org 1 [Tratto da: Schemi di Ematologia - http://schemidialastor.altervista.org/ ] 2 Vademecum ematologia

Dettagli

Cos è. una leucemia. bianche all interno. del midollo osseo. E di natura clonale. secondario ad altri stimoli

Cos è. una leucemia. bianche all interno. del midollo osseo. E di natura clonale. secondario ad altri stimoli Le leucemie Cos è una leucemia Una proliferazione anomala delle cellule ematiche bianche all interno del midollo osseo. E di natura clonale (in genere interessa una singola linea cellulare) Può insorgere

Dettagli

Normale controllo della crescita cellulare

Normale controllo della crescita cellulare Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche

Dettagli

Per il persistere delle crisi emolitiche e della piastrinopenia si decideva di eseguire ulteriori accertamenti:

Per il persistere delle crisi emolitiche e della piastrinopenia si decideva di eseguire ulteriori accertamenti: Sindrome Linfoproliferativa Autoimmune Rossana Pignataro, Marco Saporito, Ignazio Morselli, Ester Olivastro, Andrea Domenico Praticò, Lara Buscema, Patrizia Barone, Rosaria Garozzo Rossana Pignataro Casi

Dettagli

LAL: MRD EMATOLOGIA TRANSLAZIONALE LEUCEMIE ACUTE. l esperienza GIMEMA. Aspetti biologici e prognostici. Irene Della Starza Omar Perbellini

LAL: MRD EMATOLOGIA TRANSLAZIONALE LEUCEMIE ACUTE. l esperienza GIMEMA. Aspetti biologici e prognostici. Irene Della Starza Omar Perbellini 2 WORKSHOP NAZIONALE della Società Italiana di Ematologia Sperimentale EMATOLOGIA TRANSLAZIONALE LEUCEMIE ACUTE Aspetti biologici e prognostici LAL: MRD l esperienza GIMEMA Verona, 21-22 maggio 2009 Aula

Dettagli

Analisi della Malattia Minima Residua

Analisi della Malattia Minima Residua XIX CORSO NAZIONALE PER TECNICI DI LABORATORIO BIOMEDICO Riccione, 22-25 Maggio 2012 Analisi della Malattia Minima Residua Dr.ssa Anna Gazzola Laboratorio di Patologia Molecolare, Sezione di Emolinfopatologia,

Dettagli

VALUTAZIONE DEL LEUCOGRAMMA

VALUTAZIONE DEL LEUCOGRAMMA EMATOLOGIA VETERINARIA DI BASE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI EMOPARASSITI. seminario organizzato nell'ambito del corso di Diagnostica cito-istologica veterinaria a.a. 2004-2005 Udine, Martedì 13 settembre

Dettagli

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici. LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di

Dettagli

LEUCEMIE ACUTE. Prof AM Vannucchi-AA

LEUCEMIE ACUTE. Prof AM Vannucchi-AA LEUCEMIE ACUTE Prof AM Vannucchi-AA2010-11 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione

Dettagli

Il donatore di emocomponenti e di cellule staminali emopoietiche: attualità e prospettive Compatibilità nel trapianto di CSE e sistema HLA

Il donatore di emocomponenti e di cellule staminali emopoietiche: attualità e prospettive Compatibilità nel trapianto di CSE e sistema HLA Il donatore di emocomponenti e di cellule staminali emopoietiche: attualità e prospettive Compatibilità nel trapianto di CSE e sistema HLA Nicoletta Sacchi Italian Bone Marrow Donor Registry E.O. Ospedali

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz Genetica delle neoplasie ematologiche Individua le alterazioni genetiche ed epigenetiche presenti nei vari disordini onco-ematologici www.fisiokinesiterapia.biz Fattori estrinseci Ambiente Danno genotossico

Dettagli

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale

Dettagli

Allegato B al Decreto n. 48 del 17 maggio 2016 pag. 1/6

Allegato B al Decreto n. 48 del 17 maggio 2016 pag. 1/6 giunta regionale Allegato B al Decreto n. 48 del 17 maggio 2016 pag. 1/6 ELENCO FARMACI ONCO-EMATOLOGICI SOGGETTI A REGISTRO AIFA E DEI RELATIVI CENTRI AUTORIZZATI ALLA PRESCRIZIONE NOME FARMACO PRINCIPIO

Dettagli

Come non perdere le tracce della diagnostica emolinfopatologica. Francesco Merli Ematologia ASMN-IRCCS Reggio Emilia

Come non perdere le tracce della diagnostica emolinfopatologica. Francesco Merli Ematologia ASMN-IRCCS Reggio Emilia Come non perdere le tracce della diagnostica emolinfopatologica Francesco Merli Ematologia ASMN-IRCCS Reggio Emilia Malattie oncoematologiche Gruppo di neoplasie che originano dalle cellule mature del

Dettagli

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti. possiedono 2 caratteristiche principali: Fonti di cellule staminali pluripotenti: -Si autorinnovano a lungo termine. -Danno origine a tutti i tipi di cellule differenziate. -La massa cellulare interna

Dettagli

DEFINIZIONE DI LEUCEMIE

DEFINIZIONE DI LEUCEMIE LEUCEMIE DEFINIZIONE DI LEUCEMIE ü Proliferazione clonale e incontrollata di cellule emopoietiche immature ü Sono caratterizzate da sostituzione diffusa del midollo osseo da parte di cellule neoplastiche.

Dettagli

Caratterizzazione Molecolare di Cellule Staminali di Leucemia Mieloide Acuta

Caratterizzazione Molecolare di Cellule Staminali di Leucemia Mieloide Acuta 2 Workshop Nazionale SIES Ematologia Traslazionale Verona, 21-22 Maggio 2009 Caratterizzazione Molecolare di Cellule Staminali di Leucemia Mieloide Acuta Simona Salati Universita di Modena and Reggio Emilia

Dettagli

Franco Patrone DIMI, Università di Genova

Franco Patrone DIMI, Università di Genova PRINCIPI DI ONCOLOGIA GERIATRICA Franco Patrone DIMI, Università di Genova Genova, 16 Ottobre 2010 I Tumori nell Anziano: Dimensioni del Problema Più del 50 % dei tumori si manifestano tra i 65 e i 95

Dettagli

Leucemie acute e mielodisplasie

Leucemie acute e mielodisplasie CAPITOLO 51 Massimo Bernardi Fabio Ciceri Leucemie acute e mielodisplasie 1117 Leucemie acute 2010 ELSEVIER S.R.L. Tutti i diritti riservati. Definizione Le leucemie acute sono un gruppo eterogeneo di

Dettagli

Elenco degli esami molecolari prescrivibili e a carico del SSN

Elenco degli esami molecolari prescrivibili e a carico del SSN Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori 02 20133 milano - via venezian, 1 - tel. 02 23901 - telex 333290 tumist I - codice fiscale 80018230153 - partita i.v.a. 04376350155 Dipartimento di Patologia

Dettagli

Utilizzo dei markers ematologici nella pratica della registrazione

Utilizzo dei markers ematologici nella pratica della registrazione XVIII Corso di aggiornamento per operatori dei Registri Tumori Monopoli, 3-5 ottobre 2018 Utilizzo dei markers ematologici nella pratica della registrazione Francesca Roncaglia Registro Tumori Reggio Emilia

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

THE 2008 WHO CLASSIFICATION OF CHRONIC MYELOPROLIFERATIVE NEOPLASMS I

THE 2008 WHO CLASSIFICATION OF CHRONIC MYELOPROLIFERATIVE NEOPLASMS I THE 2008 WHO CLASSIFICATION OF CHRONIC MYELOPROLIFERATIVE NEOPLASMS I 3.1 Chronic myelogenous leukemia (CML) Philadelphia [t(9;22)] pos 3.2 Polycythemia vera (PV) 3.3 Essential thrombocythemia (ET) 3.4

Dettagli

Titolo relazione. Quale e quando inviare il paziente al trapianto

Titolo relazione. Quale e quando inviare il paziente al trapianto Quale e quando inviare il paziente al trapianto Barbara Guiducci Progetto Ematologia Romagna No disclosure to declare Progetto Ematologia Romagna ALLOGENIC HCT The only potential curative therapy for

Dettagli

MIELODISPLASIE E SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE LEUCEMIE MIELOIDI. Reggio Emilia, 23 giugno 2010 CORSO PER OPERATORI DEI REGISTRI TUMORI

MIELODISPLASIE E SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE LEUCEMIE MIELOIDI. Reggio Emilia, 23 giugno 2010 CORSO PER OPERATORI DEI REGISTRI TUMORI Reggio Emilia, 23 giugno 2010 CORSO PER OPERATORI DEI REGISTRI TUMORI CORSO PER OPERATORI DEI REGISTRI TUMORI REGISTRAZIONE E CODIFICA DEI TUMORI EMOLINFOPOIETICI MIELODISPLASIE E SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE

Dettagli

Oncologica. Seminari di Ematologia. Oncoematologia pediatrica NEL PROSSIMO NUMERO

Oncologica. Seminari di Ematologia. Oncoematologia pediatrica NEL PROSSIMO NUMERO ISSN 2038-2839 Editor in chief Giorgio Lambertenghi Deliliers Anno 9 Numero 3 2012 Seminari di Ematologia Oncologica NEL PROSSIMO NUMERO BIOMARKERS Per una terapia mirata Mielodisplasie Leucemie acute

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

XIII Congresso Nazionale SIES Società Italiana di Ematologia Sperimentale Rimini, Palacongressi, 15-17 ottobre 2014

XIII Congresso Nazionale SIES Società Italiana di Ematologia Sperimentale Rimini, Palacongressi, 15-17 ottobre 2014 XIII Congresso Nazionale SIES Società Italiana di Ematologia Sperimentale Rimini, Palacongressi, 15-17 ottobre 2014 Mercoledì 15 Ottobre 2014 PROGRAMMA ISTITUZIONALE 10:30 11:00 SALA PLENARIA Opening Lecture

Dettagli

Crescita e divisione cellulare

Crescita e divisione cellulare 08-04-14 CANCRO Crescita e divisione cellulare ogni cellula deve essere in grado di crescere e riprodursi una cellula che cresce e si divide genera due nuove cellule figlie gene4camente iden4che alla cellula

Dettagli

Le zone grigie della citologia tiroidea.

Le zone grigie della citologia tiroidea. Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale

Dettagli

DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE

DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE UO di Oncologia Ospedale del Ceppo, Pistoia DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE NEL MIELOMA MULTIPLO Pistoia 10 Novembre 2012 Dr. ssa Carla Breschi APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTO MIELOMA INDAGINI DI LABORATORIO

Dettagli

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche la storia di HER2 V. Martin 28 giugno 2011 HER2: Human Epidermal Receptor HER2 e carcinoma mammario alias c-erb, ERBB2, HER-

Dettagli

Percorsi diagnostici nelle neoplasie ematologiche (WHO-2008)

Percorsi diagnostici nelle neoplasie ematologiche (WHO-2008) 11 Corso di Aggiornamento in Oncologia ed Ematologia 18 maggio 2013 Sestri Levante Percorsi diagnostici nelle neoplasie ematologiche (WHO-2008) Dott.ssa Donatella Tanca Chicago, Feb. 2007 WHO/Clinical

Dettagli

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE

Dettagli

Associazione Nuovi Traguardi - Belluno Tutti i diritti riservati

Associazione Nuovi Traguardi - Belluno Tutti i diritti riservati Associazione Nuovi Traguardi - Belluno Tutti i diritti riservati Immagini di copertina: gentile concessione Le Scienze (nov. 1995, n. 327, pag. 83; nov. 1993, n. 303, pag. 30; apr. 1998, n. 356, copertina);

Dettagli

PIANO TERAPEUTICO AIFA PER PRESCRIZIONE DI CLOPIDOGREL

PIANO TERAPEUTICO AIFA PER PRESCRIZIONE DI CLOPIDOGREL 20-3-2009 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 66 ALLEGATO 1 PIANO TERAPEUTICO AIFA PER PRESCRIZIONE DI CLOPIDOGREL Centro prescrittore Nome cognome del clinico prescrittore

Dettagli

IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI

IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI Maria Teresa Petrucci (Roma) La terapia (orale, endovenosa, sottocutanea) ha un ruolo fondamentalenellaterapia nella terapia delmielomamultiploche Multiplo è una malattia

Dettagli

Sindromi mielodiplastiche e Leucemie mieloidi acute

Sindromi mielodiplastiche e Leucemie mieloidi acute IRCCS CROB Sindromi mielodiplastiche e Leucemie mieloidi acute Criticità della registrazione Simona Carone Registro Tumori Puglia sez. Taranto Corso per Operatori dei Registri Tumori I tumori emolinfopoietici

Dettagli

Diagnostica Integrata della Leucemia Mieloide Acuta

Diagnostica Integrata della Leucemia Mieloide Acuta Diagnostica Integrata della Leucemia Mieloide Acuta Francesco Lo-Coco Università Tor Vergata, Roma Convegno Regionale SIE QUESTIONI NON RISOLTE IN EMATOLOGIA Roma, 22-23 Giugno 2011 Approccio alla diagnosi

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Federica Cioffi. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Laboratorio Universitario di Ricerca Medica (LURM)

PROGETTO DI RICERCA. Federica Cioffi. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Laboratorio Universitario di Ricerca Medica (LURM) ANALISI DEI CIRCUITI DI SIGNALING DEL RECETTORE DELLE CELLULE B NELLA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA MEDIANTE ANTICORPI FOSFOSPECIFICI E CITOMETRIA A FLUSSO Federica Cioffi LEUCEMIA LINFATICA CRONICA patogenesi

Dettagli

La terapia in utero delle malattie genetiche: cellule staminali, terapia genica

La terapia in utero delle malattie genetiche: cellule staminali, terapia genica La terapia in utero delle malattie genetiche: cellule staminali, terapia genica Prof. M.Seri: U.O. Genetica Clin ica Dipartimento per la Salute della Donna, del Bambin o e dell Adolescente Geni e malattie

Dettagli

Case Report. A 26-year-old woman was referred for progressive fatigue, dyspnea, blurred vision, and nearsyncope.

Case Report. A 26-year-old woman was referred for progressive fatigue, dyspnea, blurred vision, and nearsyncope. Università degli studi G. D Annunzio Cattedra di Ematologia Direttore Prof. Giovanni Davì Le Leucemie Corso di Laurea in Dietistica AA 2008-20092009 Dr.ssa Francesca Santilli Case Report A 26-year-old

Dettagli

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi

Dettagli

LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente!

LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente! LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI più precisamente! TUMORI EVOLUZIONE E SELEZIONE CLONALE Cambiano: Velocita proliferazione Velocità di mutazione Stabilità genetica Attività telomerasica Vantaggi

Dettagli

Documento 02 Tipologia di Prodotto/Servizio Sezione Ematologia. Documento 02 Tipologia di Prodotto/Servizio Sezione Ematologia

Documento 02 Tipologia di Prodotto/Servizio Sezione Ematologia. Documento 02 Tipologia di Prodotto/Servizio Sezione Ematologia Pag. 1 di 6 Rev Data Redatto e elaborato Approvato Firma 0 04/03/2011 Coord.Infermieristico M.Renovi Dirigente Medico Resp. Dr. A. Stefanelli Direttore U.O.C. Medicina Generale Dott.ssa P. Lambelet Direttore

Dettagli

Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it

Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it marsteller/ B-M Healthcare Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it IN COLLABORAZIONE CON: SI RINGRAZIA: PER AVER SOSTENUTO L AIL NELLA DIFFUSIONE DI QUESTO MESSAGGIO. L

Dettagli

LINFOCITOSI. Ematologia Modena. Modena, 27 Ottobre 2010

LINFOCITOSI. Ematologia Modena. Modena, 27 Ottobre 2010 LINFOCITOSI Prof. Roberto Marasca Ematologia Modena Modena, 27 Ottobre 2010 DEFINIZIONE La linfocitosi è un aumento del numero o della percentuale dei linfociti nel sangue. I linfociti normalmente rappresentano

Dettagli

LA TERAPIA DEL. Maria Teresa Petrucci (Roma)

LA TERAPIA DEL. Maria Teresa Petrucci (Roma) LA TERAPIA DEL PAZIENTE GIOVANE Maria Teresa Petrucci (Roma) La terapia farmacologica ha un ruolo fondamentale nel trattamento del Mieloma Multiplo che è una malattia già disseminata nell organismo al

Dettagli

I linfomi non-hodgkin

I linfomi non-hodgkin LINFOMA NON HODGKIN I linfomi non-hodgkin (LNH) sono un eterogeneo gruppo di malattie neoplastiche che tendono a riprodurre le caratteristiche morfologiche e immunofenotipiche di una o più tappe dei processi

Dettagli

Sindromi mielodisplastiche

Sindromi mielodisplastiche Sindromi mielodisplastiche Premessa degli autori Stimato lettore, stimata lettrice, Contrariamente ad un tumore situato, ad esempio, nello stomaco o nei polmoni, la sindrome mielodisplastica è una malattia

Dettagli

Le leucemie acute mieloidi La diagnosi

Le leucemie acute mieloidi La diagnosi LEUCEMIE MIELOIDI Le leucemie acute mieloidi sono una patologia dell adulto più frequente nell anziano con un età media >60 anni; entrambi i sessi sono colpiti, con una lieve predominanza per quello maschile.

Dettagli

Allegato B al Decreto n. 65 del 7 giugno 2017 pag. 1/6

Allegato B al Decreto n. 65 del 7 giugno 2017 pag. 1/6 giunta regionale Allegato B al Decreto n. 65 del 7 giugno 2017 pag. 1/6 ELENCO FARMACI ONCO-EMATOLOGICI* PRINCIPIO ATTIVO Adcetris (Brentuximab vedotin) Indicazione Per il trattamento di pazienti adulti

Dettagli

Tumore (gonfiore) o neoplasia (nuova crescita):

Tumore (gonfiore) o neoplasia (nuova crescita): Tumore (gonfiore) o neoplasia (nuova crescita): *popolazione cellulare di nuova formazione che ha preso origine quasi sempre da una sola cellula somatica dell organismo, colpita da una serie sequenziale

Dettagli