Novità Principali - 1/2014

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1 Novità Principali - 1/ Controllo licenza Configurare i servizi di Windows Black List Normativa Anagrafica clienti/fornitori Aliquote Iva Prima nota Estrazione movimenti contabili Gestione file telematico Sezione Soggetto obbligato Quadro BL Sezione Controlli Sezione Telematico Stampe controllo Iva Controlli per Comunicazione Polivalente SEPA I Nuovi servizi di addebito diretto e bonifico Generalità Il nuovo servizio di addebito SEPA (SEPA Direct Debit o SDD) Il nuovo bonifico SEPA (SEPA Credit transfer o SCT) Anagrafica banche Anagrafica clienti Scadenziario Emissione effetti RID ed Addebito diretto SDD (SEPA Direct Debit) Bonifico ed SCT (SEPA Credit Transfer) Note generali Scadenziario Accorpamento scadenze Produzione Cambio risorsa nella Bolla di Lavorazione Produzione\Lavorazioni\Interne Produzione\Lavorazioni\Esterne Produzione\Lavorazioni\Tutte le lavorazioni Nuove Analisi Dati di Produzione Ordini di Lavorazione Bolle di Lavorazione (interne) Cruscotto Nuova versione SSRS del report Cruscotto Direzionale Revisione report Volume di Affari Varie AbiCab Report Aggiuntivi Arca e-go Wolters Kluwer Italia S.r.l. Sede operativa: Via Nazionale, 62/1 (s.s. 47 per Padova) Belvedere di Tezze sul Brenta (VI) Tel Fax info@artelnet.it S.r.l. a Socio Unico Dir. Coord. di Wolters Kluwer N.V. Sede legale: Centro Direzionale Milanofiori Strada 1, Pal. F Assago MI Capitale sociale: int. vers. Registro Imprese di Milano, Codice Fiscale e Partita IVA R.E.A. di Milano N

2 1 Controllo licenza 1.1 Configurare i servizi di Windows Fino alle precedenti versioni i servizi SQL Server e Arca Evolution Licenser dovevano necessariamente essere eseguiti con lo stesso account; a partire da questa versione di Arca, tale obbligo decade. A partire dalla versione 1/2014 di Arca Evolution è invece richiesto che il servizio per la gestione della licenza ( Arca Evolution Licenser ) venga eseguito con l account Servizio di rete ( Network Service in inglese); il setup imposterà automaticamente questo account che non dovrà essere modificato pena il non funzionamento del servizio di licenza stesso. Pagina 2

3 2 Black List Il decreto legge nr. 16 del 2 Marzo 2012 (decreto semplificazione) ha introdotto anche per la Black List (Comunicazione delle operazioni effettuate con paesi a fiscalità privilegiata) l utilizzo del nuovo modello telematico di comunicazione polivalente già utilizzato per lo Spesometro. Il vecchio modello telematico potrà essere utilizzato fino all ultima comunicazione del 2013: a partire dalla prima comunicazione del 2014 (scadenza 28 febbraio) sarà obbligatorio utilizzare il nuovo modello polivalente. L attuale procedura di elaborazione della Black List è stata sostanzialmente modificata per: Adeguare la generazione del file telematico al nuovo tracciato. Uniformare il funzionamento delle procedure a quello dello Spesometro: trattandosi di quadri diversi della stessa comunicazione polivalente si è voluto mantenere una coerenza di utilizzo fra i due adempimenti. Consentire all utente di gestire alcune forzature e gestioni di casi particolari che con la vecchia procedura non erano possibili. Nel nuovo ramo Iva 2014 è stato inserito il menù Black List, con le nuove procedure da utilizzare dalla prima presentazione del 2014: La vecchia versione della Black List è ancora disponibile nei menù degli adempimenti Iva degli anni precedenti al Normativa La normativa vigente sulla Black List rimane fondamentalmente invariata: le modifiche introdotte riguardano infatti la sola modalità di trasmissione dei dati. Riportiamo i riferimenti normativi: D.M D.M D.L. 16/2012 Per informazioni più dettagliate rimandiamo al sito dell Agenzia delle Entrate: i+paesi+black+list/scheda+informativa_blacklist/ Pagina 3

4 2.2 Anagrafica clienti/fornitori Nella scheda anagrafica dei clienti e fornitori sono state introdotte le seguenti novità rispetto alla versione precedente: Nella pagina Dati Anagrafici, la sezione Residenza è stata rinominata, per maggior chiarezza, in Domicilio fiscale. Ricordiamo che questi dati vanno inseriti quando il domicilio fiscale non corrisponde alla sede aziendale presente nella pagina Generale. È stata aggiunto il campo Codice Identificativo Iva, che deve essere compilato in presenza di un rappresentante fiscale diverso dal cliente/fornitore. Se inserito, avrà sempre la precedenza sulla Partita Iva e sul Codice Fiscale presenti nella pagina Generale. Nella pagina Dati Contabili è stato aggiunto il nuovo flag Escluso da Black List che, seguendo la stessa linea di funzionamento dello Spesometro, determinerà se il soggetto sarà escluso dalla Black List. Di conseguenza, l estrazione dei dati terrà conto solo di questa informazione, e non più del Paese Estero. La procedura di Upgrade provvederà a impostare automaticamente questo dato nelle anagrafiche già esistenti in base al codice del Paese Estero. Nelle nuove anagrafiche che si andranno a codificare, il valore proposto sarà TRUE, ossia escluso: il programma provvederà a modificarlo opportunamente appena si inserirà il codice del paese estero. Il valore così proposto potrà essere successivamente modificato dall utente permettendo, se necessario, di escludere dall adempimento un soggetto anche se appartenente alla Black List. Pagina 4

5 2.3 Aliquote Iva In maniera simile a quanto visto per le anagrafiche, anche nelle aliquote Iva è stato introdotto il flag Escluso da Black List, che determina se l aliquota dovrà essere inclusa o esclusa dall adempimento. Anche in questo caso, seguendo lo stesso comportamento dello Spesometro, non sarà più controllata la classificazione fiscale dell aliquota, ma solo questo flag, che sarà inizializzato in base alla classificazione fiscale, ma potrà essere liberamente modificato dall utente. NOTA: dal momento che con queste modifiche l utente ha la possibilità di decidere se escludere un aliquota dall adempimento, non è più strettamente necessario utilizzare per questo scopo il campo Bene/Servizio della riga Iva (vedi paragrafo Prima nota). 2.4 Prima nota La sezione Spesometro dei movimenti contabili è stata rinominata Comunicazione Polivalente. Ai fini della Black List potrà essere utilizzato il campo Stato, per forzare l esclusione di un singolo documento che avrebbe le caratteristiche per essere incluso (o, viceversa, per forzarne l inclusione). Gli altri dati presenti nella sezione non sono richiesti per questo adempimento e, anche se compilati, saranno ignorati. Il campo Stato potrà assumere i seguenti valori: Neutro: il movimento contabile sarà incluso oppure escluso dall adempimento in base a quanto specificato in anagrafica cli/for e nelle aliquote iva. Forza esclusione: il movimento contabile sarà SEMPRE ESCLUSO dalla Black List. Pagina 5

6 Forza inclusione in Black List: il movimento contabile sarà INCLUSO in maniera forzata, ossia anche nei casi in cui il cliente/fornitore abbia il flag Escluso da Black List. Questa opzione è stata prevista per gestire eventuali eccezioni, ad esempio: fattura di un soggetto normalmente escluso che, per particolari motivi e in via eccezionale, deve essere inclusa. Deve quindi essere utilizzata con discrezione e solo all occorrenza. NOTA: la scelta di questo stato implica l inclusione di TUTTE le righe del movimento, anche quelle con aliquote escluse dalla Black List. Forza inclusione in Spesometro: vedi quanto detto al punto precedente, ma riferito allo Spesometro. ATTENZIONE: lo stesso documento non può essere incluso sia nella Black List che nello Spesometro, in quanto i due adempimenti si escludono a vicenda (i requisiti per rientrare in uno, escludono automaticamente l altro e viceversa). Ne consegue che lo stato di inclusione forzata nello Spesometro vale automaticamente come esclusione dalla Black List. Ricordiamo che per le note di accredito resta invariato l obbligo di specificare nel campo Periodo riferimento il mese/anno della fattura a cui si riferiscono, se si tratta di fatture trasmesse in periodi precedenti (vedi figura): NOTA: rispetto alla versione precedente della Black List, in quella attuale è cambiato il trattamento delle note di accredito. Se il campo Periodo riferimento risulta compilato - e si tratta quindi di una nota di accredito relativa ad una fattura che non è presente nella Black List che si sta presentando - non viene più fatta distinzione fra periodo e anno precedente: confluiscono tutte assieme nei campi relativi alle note di variazione. In caso contrario (cioè se il campo Periodo riferimento è vuoto), vengono direttamente detratte dalle colonne delle fatture (come succedeva anche prima). Si veda la spiegazione più dettagliata nel paragrafo Quadro BL. Ricordiamo infine che le righe Iva che presentano il valore Altro nel campo Bene/Servizio saranno escluse dalla Black List. Non è più necessario utilizzare questo campo se si desidera escludere un aliquota dall adempimento (perché ora si può utilizzare il nuovo flag di esclusione nelle aliquote), ma resta comunque l obbligo di utilizzarlo per le operazioni non soggette ad Iva (perché in Black List devono essere distinte fra beni e servizi) e, in generale, per qualsiasi operazione che, pur avendo un aliquota che normalmente va inclusa, non deve essere considerata ai fini della Black List. Pagina 6

7 2.5 Estrazione movimenti contabili Tramite questa procedura vengono estratti automaticamente dalle registrazioni contabili tutti i documenti da inserire nella Black List. I documenti estratti saranno inseriti in un file dove l utente avrà poi la possibilità di apportare eventuali correzioni/integrazioni manuali e da dove potrà generare il telematico. L estrazione dei dati può essere eseguita tutte le volte che si desidera: ogni volta i movimenti che erano stati selezionati in precedenza vengono eliminati e sostituiti dalla nuova elaborazione. Fanno eccezione gli eventuali movimenti inseriti manualmente dall utente, che non vengono cancellati. Il filtro sul codice cliente/fornitore (o sui suoi attributi) funziona in aggiunta : consente cioè di elaborare i dati contabili parzialmente e va a cancellare e sostituire solo i movimenti eventualmente estratti in precedenza per i soli soggetti selezionati. Gli ulteriori filtri che c erano nella vecchia procedura (causale, aliquota, bene/servizio) erano stati previsti per consentire di effettuare esclusioni parziali (tramite le modalità di filtro diverso da e non in elenco ). Nella nuova procedura non sono stati inseriti perché le esclusioni vanno ora fatte utilizzando gli opportuni flag di esclusione in anagrafica cli/for, aliquote e movimenti contabili, oppure cancellando manualmente i movimenti nella procedura di manutenzione del file telematico. La selezione dei documenti è fatta in base alla data competenza Iva presente nella registrazione. Vengono considerate solo le date rientranti nell anno d imposta da considerare. Dai movimenti contabili vengono estratte solo le causali di tipo Fattura e Nota di accredito (sia cliente che fornitore): qualsiasi altra causale non viene considerata. I movimenti esclusi (da anagrafica, da aliquota, o dal movimento stesso) vengono comunque visualizzati: sono contrassegnati come Esclusi e quindi non saranno considerati in fase di salvataggio dei dati, ma in questo modo l utente può scegliere di visualizzarli per effettuare gli opportuni controlli. Le registrazioni simulate non vengono considerate: se le si vuole includere devono essere prima rese definitive. Procedendo con l elaborazione, la procedura provvede ad selezionare dalla contabilità i documenti che hanno i requisiti per essere inseriti nella Black List e a visualizzarli in un elenco: ogni documento darà origine ad una sola riga con il totale di imponibile, imposta ed importi fuori iva. In questa fase l utente può effettuare le verifiche prima di procedere con l estrazione dei dati. Pagina 7

8 Per agevolare i controlli sono stati predisposti dei filtri sui movimenti visualizzati. I filtri si possono attivare e disattivare tramite questa opzione. Le colonne sono ordinabili cliccando sull intestazione. Le colonne relative allo Stato indicano se per il documento, o per alcune righe in esso contenute, sono state previste delle opzioni particolari di inclusione o esclusione dalla Black List La sezione Filtri consente di limitare momentaneamente la visualizzazione ad una parte dei movimenti estratti (ad esempio solo i clienti, oppure solo uno specifico cliente), con lo scopo di controllare più agevolmente i dati. Prima di confermare l estrazione dei dati è necessario disattivarli tramite l opzione Rimuovi filtri : in caso contrario, la procedura avviserà che ci sono dei filtri attivi e provvederà a rimuoverli automaticamente. Vediamo in particolare come funziona il filtro sui movimenti inclusi/esclusi: Solo movimenti inclusi: visualizza solo i documenti che saranno considerati per la Black List. Lasciare il filtro in questa modalità se non si necessità di effettuare controlli particolari. Solo movimenti esclusi: visualizza solo i documenti che saranno ESCLUSI dalla Black List. Utilizzare questa opzione per verificare quali documenti non saranno inseriti nell adempimento. Come vedremo in seguito, le motivazioni dell esclusione possono essere diverse: l utente in questo modo può valutare se sono corrette e decidere se intervenire sul movimento contabile per effettuare le opportune modifiche. Tutti: visualizza TUTTI i documenti, sia quelli che entreranno nella Black List che quelli esclusi. In fase di conferma della procedura saranno considerati solo i primi. Pagina 8

9 Significato della colonna Stato documenti INCLUSI nella Black List: Stato normale: la colonna Stato vuota indica che il documento non presenta alcuna particolarità e sarà incluso nella Black List. Inclusione parziale per beni/servizi: il documento sarà considerato ai fini dello Black List, ma alcune righe Iva non saranno incluse perché presentano il campo Bene/Servizio con il valore Altro. Inclusione parziale per aliquota: il documento sarà considerato ai fini dello Black List, ma alcune righe Iva non saranno incluse perché hanno un aliquota Iva con l opzione Escluso da Black List. NOTA: nei due casi visti di esclusione parziale, campi Importo e Imposta riporteranno il totale delle sole righe incluse e, di conseguenza, non coincideranno con il totale effettivo del documento. Inclusione forzata: indica che nella registrazione contabile è stato impostato lo stato Forza inclusione (vedi par. Prima nota) con lo scopo di includere sempre il documento nella Black List, a prescindere dalle esclusioni definite nel cliente/fornitore o nelle aliquote iva. Significato della colonna Stato documenti completamente ESCLUSI dalla Black List (visibili solo se si attiva il filtro): Esclusione da aliquota: il documento sarà escluso dalla Black List perché TUTTE le sue aliquote presentano l opzione Escluso da Black List. Esclusione da beni/servizi: il documento sarà escluso dalla Black List perché TUTTE le sue righe Iva presentano il valore Altro nel campo Bene/Servizio. Esclusione da anagrafica cliente/fornitore: il documento sarà escluso perché intestato ad un cliente/fornitore per cui è stata prevista l opzione Escluso da Black List. Esclusione forzata: indica che nella registrazione contabile è stato impostato lo stato Forza esclusione (vedi par. Prima nota) con lo scopo di escludere sempre il documento dalla Black List, anche se aveva le caratteristiche per essere incluso. Effettuando gli opportuni controlli sui documenti estratti l utente potrebbe avere la necessità di effettuare delle modifiche: ad esempio per modificare lo stato di inclusione/esclusione di un documento, oppure per correggere la tipologia Bene/Servizio delle righe Iva. In qualsiasi caso, le modifiche dovranno essere apportate nella registrazione contabile, che potrà essere richiamata cliccando su link nella colonna Reg.cont., tramite cui si aprirà la procedura di prima nota, direttamente in modifica della registrazione. Uscendo dalla prima nota, il movimento modificato risulterà evidenziato in grassetto nell elenco e, se si desidera verificare immediatamente le modifiche apportate, è necessario ricaricare l elenco tramite l opzione Aggiorna (vedi figura). Pagina 9

10 Confermando l esecuzione della procedura tramite il bottone Esegui (!), vengono effettuati alcuni controlli e potrebbero comparire i seguenti messaggi: Nei documenti selezionati mancano alcune Partite Iva. Il controllo non è bloccante, si può scegliere di completare ugualmente l estrazione dei dati. Consigliamo tuttavia di correggere subito le anagrafiche prive di questo dato, dal momento che sarebbero comunque scartate dai controlli Entratel. È già stata fatta una estrazione dati per il periodo richiesto: il programma avvisa che i dati precedentemente estratti saranno sostituiti con quelli nuovi. Ricordiamo che gli eventuali movimenti inseriti a mano nella gestione del Telematico non saranno cancellati. Pagina 10

11 2.6 Gestione file telematico Tramite questa voce è possibile visualizzare/integrare i dati che saranno inseriti nella Black List, e generare il file telematico. Entrando nella procedura viene visualizzato un elenco con le Black List già generate dalla procedura di estrazione da contabilità. A questo punto è possibile: Selezionare nell elenco visualizzato la Black List che si desidera visualizzare o modificare. Creare una nuova Black List, non generata da contabilità, se si vuole inserire i dati interamente a mano. Utilizzare il bottone Modifica per aprire e modificare una Black List già esistente Con il bottone Nuovo è possibile creare una Black List senza passare dalla contabilità. Il programma propone automaticamente il primo mese/trimestre per cui non ci sono Black List già esistenti. In questo elenco sono visibili le Black List già generate Sezione Soggetto obbligato Una volta selezionata la Black List che si desidera aprire, nel primo quadro (Soggetto obbligato) vanno inseriti i dati relativi a chi invia la comunicazione: tipicamente, l azienda. I dati del soggetto obbligato possono essere compilati automaticamente tramite il bottone Aggiorna i dati dalla ditta. Pagina 11

12 2.6.2 Quadro BL La Black List, a differenza dello Spesometro dove ci sono diversi quadri di imputazione dei documenti, presenta un unico quadro, il BL, dove i dati devono essere presentati sempre in forma aggregata, ossia una riga per ogni soggetto fiscale: non esiste l opzione di presentazione in forma analitica. Tuttavia, se si ha la necessità di apportare delle modifiche ai dati da presentare (ad esempio cancellazione di righe o aggiunta di righe manuali) bisogna lavorare in modalità analitica, ossia sulle singole righe. Di conseguenza, se si apre una Black List in visualizzazione si vedranno le righe aggregate, così come saranno poi inserite nel file telematico; viceversa, se si apre la stessa Black List in modifica si vedranno le righe NON aggregate. Modifica Black List Modalità analitica Viene visualizzata una riga per ogni documento. Tramite il bottone di aggiunta righe si possono inserire delle righe manuali, scollegate dalla contabilità. Tali righe saranno accorpate assieme a quelle provenienti dai movimenti contabili a parità di partita Iva e saranno quindi incluse nei totali aggregati del soggetto fiscale. Tramite il bottone di cancellazione si possono eliminare le righe, sia manuali che provenienti dalla contabilità. Per queste ultime il programma provvederà a impostare automaticamente lo stato di esclusione nel movimento contabile (l utente sarà avvisato da un messaggio). Le righe provenienti dalla prima nota non possono essere modificate, per garantire la correttezza del dato contabile. Qualora l utente avesse l esigenza di inserire un documento con dati non congruenti con quelli presenti in prima nota, dovrà cancellare le righe estratte da contabilità (che saranno quindi escluse da ulteriori elaborazioni) e inserirne manualmente di nuove. La colonna Visualizza contiene un link che, nei documenti provenienti dalla contabilità, consente di aprire e, se necessario, modificare la registrazione contabile di provenienza. In questo modo, se l utente riscontra delle anomalie che non erano state corrette in sede di estrazione dei dati, può provvedere a correggerle immediatamente da questa sede. Tuttavia, ricordiamo che tali correzioni NON saranno riportate nei dati già estratti, che risulteranno pertanto disallineati rispetto alla contabilità. Sarà necessario eseguire nuovamente la procedura di estrazione delle registrazioni (eventualmente anche parziale, per i soli soggetti interessati). Utilizzare il bottone di aggiunta righe per inserire nuove righe manuali. Tramite questo link si può modificare il movimento contabile, ma le modifiche non saranno riportate in questi movimenti già estratti: andrà rieseguita un estrazione (possibilmente parziale). Utilizzare il bottone di cancellazione per eliminare le righe. La riga apparirà barrata e sarà eliminata definitivamente quando si salveranno le modifiche. Le righe così eliminate dalla Black List saranno contrassegnate con lo stato Forzatamente escluso nel movimento contabile, affinché non vengano più selezionate nel caso venga rifatta l estrazione dei dati. Pagina 12

13 Visualizzazione Black List Modalità aggregata Viene visualizzata una riga per soggetto fiscale, così come saranno poi inserite nel file telematico. L aggregazione viene fatta in base alla Partita Iva. Non si possono apportare modifiche. In questa sede si può scegliere se applicare la soglia sui 500 euro, che consente di escludere dalla Black List i soggetti che presentano un totale di operazioni che non supera la soglia. Il soggetto potrà essere escluso solo se entrambe le sezioni (attivo e passivo) sono inferiori a 500 euro. Le righe dei soggetti che saranno eliminati dal telematico per effetto della soglia dei 500 euro saranno evidenziate con la barratura. Distinzione Beni/Servizi Nella versione precedente della Black List la distinzione fra operazioni relative ai beni e quelle relative ai servizi era richiesta per le tipologie iva: Imponibile, Non imponibile, Non soggette e per le Note di accredito; questo sia per le operazioni attive che per quelle passive. Nel modello attuale questa distinzione è richiesta solo per le tipologie iva Non soggette (ossia il tipo iva ESCLUSO) e solo per le operazioni Attive; in tutti gli altri casi i beni e i servizi saranno totalizzati assieme. Ne consegue che anche in fase di inserimento del movimento contabile la distinzione fra beni e servizi è ora importante solo se si tratta di un documento cliente e se la riga iva ha un aliquota di tipo Escluso o Esente: per tutti gli altri tipi Iva questa informazione non è più necessaria ai fini della Black List. Rimane invece invariato il fatto che le righe Iva con Bene/Servizio = ALTRO sono escluse dalla Black List. Pagina 13

14 Imputazione delle note di accredito Nella versione precedente della Black List c erano due campi distinti dove imputare le note di accredito che avevano il Periodo di riferimento precedente a quello della Black List: uno per le note che si riferivano a fatture inserite in periodi precedenti (mese/trimestre) e uno per le note relative a fatture inserite nell anno precedente; in entrambi i casi si tratta di note di accredito relative a fatture che NON sono presenti nella Black List che si sta presentando. Nel modello attuale è stato previsto un solo campo per tali note di accredito, dove andranno imputate tute le note di accredito che presentano un periodo di riferimento precedente a quello che si sta presentando, senza distinzione fra anno corrente e precedente. Le note di accredito relative a fatture presenti nella Black List corrente - ossia prive del Periodo di riferimento oppure con periodo pari a quello della Black List - saranno invece aggregate alle fatture e imputate quindi nei campi delle operazioni imponibili/non imponibili/esenti. Si noti che la somma delle fatture e delle note di accredito registrate per lo stesso cliente/fornitore non dovrebbe mai dare risultati negativi, in quanto è impossibile che si possa accreditare allo stesso soggetto e per lo stesso periodo un valore più alto di quello che è stato fatturato. Tuttavia, poiché la procedura di prima nota non effettua controlli in questo senso, questa ipotesi potrebbe verificarsi. In tal caso, il programma di gestione della Black List segnalerà questa anomalia nei controlli, avvertendo l utente che gli importi negativi non saranno trasmessi e saranno quindi automaticamente azzerati nel file telematico, dal momento che sarebbero comunque scartati dai controlli Entratel. Pagina 14

15 2.6.3 Sezione Controlli Nella sezione Controlli sono riportati gli errori riscontrati nei quadri dell adempimento. La presenza di errori non impedisce la generazione del file, ma è necessario correggerli poiché impediranno il superamento della validazione del file stesso tramite le procedure di controllo Entratel. Facendo click sul numero di riga dell errore, sarà automaticamente aperto il quadro corrispondente e sarà evidenziata la riga che presenta l anomalia da correggere. ATTENZIONE! Le eventuali modifiche o correzioni fatte nei dati anagrafici di clienti e fornitori (esempio: partita Iva errata o mancante) saranno considerate solo se inserite con DATA VALIDITÀ ANTECEDENTE al periodo di imposta elaborato Sezione Telematico Dalla sezione Telematico è possibile generare il file per l invio telematico della comunicazione. I bottoni di generazione e stampa del file risultano visibili solo se i dati sono stati salvati: finché si è in modalità di modifica queste due opzioni non sono abilitate. Tramite questo link si potrà specificare il percorso e il nome con cui si desidera generare il file telematico. NOTA: il file telematico dovrà essere controllato tramite il software fornito dall Agenzia delle Entrate, che ne accerterà la validità formale. L invio telematico può essere eseguito dall azienda, purché in possesso di credenziali valide di accesso al servizio telematico; in caso contrario, potrà essere predisposto da un intermediario autorizzato. Pagina 15

16 Nella sezione Stampe c è la possibilità di effettuare: - La stampa del Frontespizio e del Riepilogo in formato ministeriale: possono servire, in caso di telematico presentato da società capogruppo, come ricevuta da consegnare alle società appartenenti a gruppi. - La stampa del contenuto del quadro BL in formato NON ministeriale. Pagina 16

17 3 Stampe controllo Iva Controlli per Comunicazione Polivalente Nelle stampe di controllo dei movimenti Iva è stata aggiunta la nuova stampa Elenco movimenti per Black List, che va ad aggiungersi all Elenco movimenti per Spesometro. Entrambe le stampe consentono di eseguire una quadratura fra la contabilità e l adempimento fiscale già generato. In particolare: Leggono i movimenti dalla contabilità ed evidenziano quali sono stati inclusi nell adempimento (Spesometro oppure Black List) e quali, invece, NON sono stati inclusi; ovviamente, se l adempimento non è ancora stato generato, i movimenti contabili risulteranno tutti esclusi. Riportano il motivo dell esclusione. Riportano come sono stati assegnati i documenti ai vari quadri dell adempimento (ha senso soprattutto per lo Spesometro, dove sono presenti più quadri) Consentono di confrontare il totale dei quadri derivante dalla contabilità con quello derivante dall adempimento per verificare se ci sono movimenti contabili inseriti DOPO la generazione dello stesso e che non sono stati estratti. Consentono di stampare e verificare i movimenti manuali che sono stati inseriti dall utente. Nella form è stata aggiunta una nuova sezione di filtri relativi alla Comunicazione Polivalente che risulterà visibile solo se si sceglie uno dei due report di controllo per lo Spesometro o per la Black List: Selezionando i report per il controllo dello Spesometro oppure della Black List si attiverà un sezione di filtri dedicata alla Comunicazione Polivalente. Pagina 17

18 Vediamo nel dettaglio il funzionamento dei nuovi filtri: Inclusioni/Esclusioni: tramite questo filtro l utente può decidere se stampare solo i movimenti contabili che sono stati estratti e quindi inclusi nell adempimento oppure, viceversa, solo quelli che NON sono stati inclusi. Nel secondo caso, nella stampa sarà riportato il motivo dell esclusione, che può essere di tipo diverso a seconda dell adempimento che si sta analizzando (i motivi di esclusione dalla Black List sono ovviamente diversi da quelli dello Spesometro). Un movimento potrebbe risultare escluso anche se non esiste un motivo vero e proprio: è il caso in cui la registrazione sia stata inserita in prima nota DOPO che è stata fatta l estrazione dei dati o, in alternativa, il caso in cui l estrazione dei dati non sia ancora stata fatta. Si veda un esempio di stampa dei soli documenti NON inclusi nella Black List: Le colonne della sezione Contabilità riportano gli importi del movimento di prima nota. Le colonne nella sezione Black List sono vuote perché i movimenti non sono stati estratti. In questa colonna c è il motivo dell esclusione dalla Black List. Come si può vedere in figura nell ultima colonna della stampa è riportato il motivo dell esclusione dall adempimento, che può essere uno dei seguenti: Ali: Documento escluso perché TUTTE le sue aliquote hanno il flag di esclusione dalla Black List CF: Anagrafica cliente/fornitore con flag di esclusione dalla Black List Esc: Documento escluso forzatamente dal movimento contabile. Spe: Documento incluso forzatamente nello Spesometro (e quindi escluso dalla Black List) BL: Documento incluso forzatamente nella Black List (e quindi escluso dallo Spesometro) BS: Documento escluso perché TUTTE le sue righe Iva presentano il campo Bene/Servizio = ALTRO Caso contemplato solo nella Black List Nnr: Documento escluso perché nota di accredito emessa a soggetto non residente Caso contemplato solo nello Spesometro Imp: Documento escluso perché presenta importi non validi (caso contemplato solo nello Spesometro) NO: Documento escluso senza apparente motivazione. Questo caso può verificarsi nelle seguenti condizioni: non è ancora stata fatta l estrazione dei dati per il periodo richiesto la registrazione è stata inserita in prima nota DOPO aver eseguito l estrazione dei dati sono stati modificati i flag di esclusione e non è stata eseguita nuovamente l estrazione dati Pagina 18

19 Tipo movimenti: questo filtro consente di stampare solo i movimenti derivanti dalla contabilità oppure solo quelli inseriti A MANO dall utente. I movimenti manuali si distinguono da quelli provenienti da contabilità perché nella colonna Id è riportata la dicitura MAN e perché la sezione Contabilità è priva di importi (vedi figura): Quadro: questo filtro è visibile solo se si sceglie la stampa di controllo dello Spesometro (la Black List ha solo un quadro dove confluiscono tutte le operazioni) e consente di stampare solo i movimenti che sono stati inseriti in uno specifico quadro. È possibile scegliere l opzione Senza quadro che, in maniera analoga all opzione Movimenti esclusi vista nel filtro precedente, consente di stampare i soli movimenti che non sono stati estratti per lo Spesometro e a cui, di conseguenza, non è stato assegnato alcun quadro. Stampa dettaglio righe: consente di stampare il movimento contabile con il dettaglio delle righe iva. In alternativa, sarà stampata solo una riga per documento, con i totali delle righe considerate. Periodo per i movimenti manuali: questo filtro è visibile solo per la stampa di controllo della Black List e solo se nel filtro Tipo movimenti è stata scelta un opzione che prevede l inclusione dei movimenti manuali. Si noti che per queste stampe la fonte di partenza sono i movimenti contabili, a cui vengono accostati, per controllo, i movimenti presenti negli adempimenti generati. Poiché nel filtro per data competenza Iva è possibile inserire un periodo non corrispondente ad un mese o ad un trimestre, è necessario specificare da quale Black List si desidera selezionare i movimenti manuali. È ovviamente auspicabile che l utente specifichi un mese/trimestre coerente con l intervallo di date richiesto per la i dati contabili. Ricordiamo che l utente può scegliere fra più opzioni di ordinamento dei dati in stampa, selezionandole nell apposito campo: Pagina 19

20 4 SEPA I Nuovi servizi di addebito diretto e bonifico 4.1 Generalità La SEPA (Single Euro Payments Area, l'area unica dei pagamenti in euro) include 32 Paesi: 17 paesi della UE che utilizzano l'euro come loro valuta (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Slovenia, Cipro, Malta, Estonia e Slovacchia) 10 paesi della UE che utilizzano una valuta diversa dall'euro sul territorio nazionale ma effettuano comunque pagamenti in euro (Regno Unito, Svezia, Danimarca, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, Romania) Altri 5 paesi europei esterni all'ue che utilizzano una valuta diversa dall'euro ma effettuano pagamenti in euro (Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Principato di Monaco). Negli ultimi anni i Paesi europei si sono impegnati nella realizzazione della SEPA, con l'obiettivo di offrire ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni la possibilità di effettuare e ricevere pagamenti in euro senza più alcuna differenza tra pagamenti nazionali ed europei. Ciò grazie all'adozione, da parte di tutti i Paesi, di nuovi strumenti di pagamento comuni da utilizzare per disporre operazioni di addebito diretto e di bonifico caratterizzati da un insieme di regole e meccanismi di funzionamento condivisi dalle comunità bancarie di tutti i Paesi aderenti alla SEPA. I benefici del passaggio agli strumenti condivisi riguardano tutti gli attori coinvolti nella catena del pagamento. Le imprese, in particolare, avranno la possibilità di inviare e ricevere pagamenti in Europa a partire da un unico conto e utilizzando le medesime procedure: la gestione delle attività di tesoreria, specie per i soggetti che operano a livello cross-border, potrà in tal modo essere largamente razionalizzata con conseguenti benefici organizzativi e di costo. L'utilizzo di formati standardizzati a livello europeo permette alle imprese di integrare le procedure utilizzate per i pagamenti con più avanzate procedure aziendali (es. fatturazione elettronica); sarà quindi possibile gestire con maggiore efficienza non solo le disposizioni di incasso e pagamento ma anche la connessa rendicontazione e, con essa, la riconciliazione dei flussi contabili e commerciali. Infine, la possibilità di utilizzare i servizi di qualunque banca aderente alla SEPA innalzerà la cifra concorrenziale del mercato dei pagamenti, stimolando l'avanzamento competitivo della frontiera tecnologica e una spinta al ribasso del prezzo di offerta dei servizi. I nuovi strumenti di pagamento europei sono disponibili già da alcuni anni e rappresentano un'alternativa agli esistenti strumenti di pagamento nazionali. La loro adozione non è stata sino ad ora obbligatoria, ma lasciata alla libera volontà degli utilizzatori dei servizi di pagamento nell'ambito di quello che è stato definito come "periodo di migrazione". Infatti, a partire dal 1 febbraio cosiddetta data di migrazione obbligatoria o anche "end-date" - per effetto di un Regolamento dell'unione Europea approvato nel marzo del 2012, sia gli addebiti diretti sia i bonifici nazionali dovranno essere definitivamente sostituiti dagli strumenti di pagamento europei: il SEPA Direct Debit (o addebito SEPA) e il SEPA Credit Transfer (o bonifico SEPA). Perché è importante che le imprese e le banche si preparino sin da ora? È importante perché l'utilizzo del bonifico e soprattutto dell'addebito SEPA avrà rilevanti impatti: le imprese sono chiamate, infatti, ad adeguare i propri sistemi informativi, i propri processi operativi, le proprie procedure amministrative e più in generale i rapporti con banche, clienti e fornitori. Quali servizi di pagamento nazionali saranno sostituiti da quelli europei Dal 1 febbraio 2014 l'addebito e il bonifico SEPA sostituiranno definitivamente gli addebiti diretti e i bonifici nazionali. Nel provvedimento attuativo del Regolamento europeo approvato il 12 febbraio 2013 la Banca d'italia ha chiarito che i servizi di pagamento nazionali che saranno definitivamente sostituiti sono il servizio di addebito RID e il bonifico, sia disposto dai clienti con addebito di un conto, sia per cassa, cioè con pagamento in contanti della somma da trasferire. Pagina 20

21 Altri servizi di pagamento come Ri.Ba., MAV, RAV e i Bollettini bancari e postali - che non trovano una diretta corrispondenza con i servizi di addebito e di bonifico SEPA - potranno invece continuare ad essere utilizzati. Per i servizi di addebito diretto particolari, come il RID finanziario (addebito diretto nazionale utilizzato per pagamenti collegati alla gestione di strumenti finanziari) e il RID a importo fisso (addebito diretto a importo prefissato all'atto del rilascio dell'autorizzazione all'addebito in conto), è previsto un periodo più lungo per il passaggio alla SEPA (entro il 1 febbraio 2016). Come cambieranno il Rid e il bonifico nel passaggio alla SEPA Gli strumenti di pagamento SEPA svolgono funzioni analoghe ai servizi di pagamento e incasso che le imprese utilizzano oggi, ma presentano caratteristiche nuove che impattano sui processi operativi ed amministrativi nonché sui sistemi informativi. La principale novità riguarda il formato dei tracciati previsti nella comunicazione tra banca e impresa che, sia per gli addebiti che per i bonifici SEPA, è basato sullo standard internazionale ISO XML relativo alla messaggistica finanziaria elettronica. L'uso di tale standard sarà obbligatorio tra le banche sin dal 1 febbraio Per venire incontro alle esigenze delle imprese nel passaggio alla SEPA, la Banca d'italia ha previsto per queste la possibilità di derogare all'obbligo di utilizzare il formato XML fino al 1 febbraio Questo obbligo non è previsto per le microimprese. Le banche saranno tuttavia tenute ad accettare l'uso del formato XML qualora l'impresa lo richiedesse rima del 1 febbraio Le banche aiuteranno le imprese in questo passaggio mettendo a disposizione servizi di conversione dei tracciati dal formato tradizionale a quello previsto per la SEPA. Le imprese dovranno in ogni caso fornire tutti gli elementi informativi necessari per l'effettuazione dell'operazione di pagamento secondo le regole SEPA (ad esempio, indicando il codice IBAN) Il nuovo servizio di addebito SEPA (SEPA Direct Debit o SDD) L'addebito SEPA è - come il RID - un servizio di incasso basato sulla sottoscrizione di un mandato con il quale si esprime il consenso e l autorizzazione data dal debitore al creditore, con il quale il creditore è abilitato a presentare disposizioni di incasso SDD a valere sul conto di addebito indicato e la banca del debitore a soddisfare tale richiesta. A differenza della delega RID, il mandato SEPA viene rilasciato dal debitore esclusivamente all'impresa creditrice che - a valere sul mandato firmato dal suo cliente (sia esso un consumatore o un'altra impresa) - avvia la riscossione delle somme dovute attraverso la propria banca. Al fine di non creare disagi alla clientela, è prevista la continuità delle autorizzazioni permanenti (RID) già sottoscritte e presenti negli archivi della Banca, che saranno automaticamente trasformate in Mandati Sepa Direct Debit conservando la loro piena validità legale, qualora la prima disposizione SDD presenti nel codice mandato le coordinate aziendali RID. In sostanza, la banca del cliente (debitore), ricevuta il primo SDD, grazie all indicazione della coordinata d azienda tradizionale RID, riconoscerà che la disposizione si riferisce ad una vecchia autorizzazione, effettuando la migrazione verso il nuovo mandato di addebito SEPA. Tale coordinata viene già veicolata nel flusso elettronico RID e quindi desumibile automaticamente dal sistema bancario. Con il passaggio all'addebito SEPA, le imprese avranno - rispetto ad oggi - la responsabilità di raccogliere, dematerializzare, conservare ed esibire in caso di contestazioni i mandati di addebito sottoscritti dai clienti debitori, oltre che il compito di gestire in autonomia eventuali variazioni o cancellazioni del mandato richieste dal cliente, che invece oggi sono amministrate grazie al servizio di "Allineamento elettronico archivi" offerto dalle banche. In questo processo, le imprese potranno essere supportate dal servizio aggiuntivo SEDA (SEPA Compliant Electronic Database Alignment Allineamento Archivi SEPA) messo a disposizione dal settore bancario italiano. Le imprese potranno, infatti, disporre di funzionalità analoghe a quelle oggi previste dal servizio di "Allineamento elettronico archivi" per l'acquisizione, la conservazione e l'aggiornamento dei mandati di addebito SEPA. Pagina 21

22 Le due tipologie di addebito SEPA L'addebito SEPA può avvenire mediante due differenti schemi a seconda della classificazione del cliente debitore. Le imprese avranno la possibilità di scegliere tra: l'addebito SEPA "Core" Utilizzabile indistintamente nei confronti del cliente debitore - sia consumatore che non consumatore (impresa o microimpresa). Questo strumento consente al cliente debitore di chiedere il rimborso di operazioni addebitate e riferite a mandati validamente sottoscritti, fino a 8 settimane dalla data di addebito, qualora l'importo risulti errato o l'addebito non sia, per qualsiasi altro motivo, corrispondente a quanto concordato con l'impresa creditrice; l'addebito SEPA "Business to Business"("B2B") Riservato esclusivamente a clienti non consumatori (imprese e microimprese). Questa tipologia di addebito SEPA non prevede - a differenza della versione "Core" - in nessun caso il diritto dell'impresa debitrice a chiedere il rimborso al creditore, se il mandato è stato validamente sottoscritto. Per limitare i rischi nei rapporti fra imprese, la banca del debitore deve preventivamente verificare con l'impresa debitrice la validità del mandato prima di addebitare sul suo conto la prima richiesta di addebito ricevuta. Entrambe le forme di addebito implicano: la sottoscrizione di un mandato con il quale il cliente autorizza l'impresa e la propria banca ad addebitare il suo conto, come individuato dall'iban; la dematerializzazione dei dati del mandato e la conservazione del mandato stesso a cura del creditore; la notifica al cliente da parte dell'impresa (ad esempio, in fattura) almeno 14 giorni prima della data di addebito (salvo diversi accordi fra l'impresa creditrice e il proprio cliente) degli estremi dell'operazione (data e importo di addebito); la possibilità di indicare sul mandato che l'autorizzazione vale solo per un singolo addebito; l'invio da parte del creditore tramite la propria banca delle richieste d'incasso contenenti tutti i dati del mandato alla banca del debitore; il diritto del cliente di opporsi all'operazione entro il giorno che precede la data di addebito; il diritto di rimborso su operazioni addebitate in assenza di un mandato valido (e cioè non autorizzate dal cliente) fino a 13 mesi dalla data di addebito. Pertanto è opportuno che le imprese, nella scelta dello strumento di incasso più appropriato rispetto ai propri modelli di business, tengano in considerazione anche gli associati profili di rischio. I passi da compiere per utilizzare l'addebito SEPA per le deleghe RID attualmente in essere Il Regolamento UE e la normativa italiana prevedono la continuità legale delle deleghe/mandati oggi in essere ai fini dell'utilizzo degli addebiti SEPA. Pertanto le imprese creditrici potranno effettuare disposizioni d'incasso con addebito SEPA a valere su vecchie deleghe RID senza dover procedere a una nuova raccolta dell'autorizzazione all'addebito da parte del cliente debitore. Per farlo è necessario: 1. Disporre dei codici IBAN riferiti ai conti della propria clientela debitrice 2. Aggiornare i sistemi informativi che producono periodicamente le disposizioni di addebito ai nuovi tracciati e formati delle disposizioni d'incasso SEPA 3. Informare la propria clientela circa la migrazione al nuovo strumento di pagamento prima dell'esecuzione degli addebiti SEPA, secondo i tempi previsti dalla normativa italiana 4. Indicare la coordinata d'azienda RID nel campo del messaggio SEPA che contiene il numero univoco del mandato SEPA Pagina 22

23 5. Adottare un nuovo codice identificativo d'impresa (il Creditor Identifier, valido a livello europeo) al posto del tradizionale codice SIA. Recuperare i codici IBAN e le altre informazioni dei mandati RID esistenti Per poter utilizzare il nuovo servizio di addebito SEPA ogni impresa creditrice deve possedere le informazioni obbligatorie previste dai mandati SEPA e relative alle deleghe RID a suo tempo sottoscritte dai propri clienti. Fra queste la più importante è il codice IBAN del conto (International Bank Account Number) sul quale sono addebitate le disposizioni 'incasso RID. Se l'impresa non possiede talune delle informazioni obbligatorie relative alle deleghe RID in essere, ha due possibilità: può richiederle direttamente ai propri clienti debitori (ad esempio, nel caso in cui intrattenga rapporti commerciali con un numero ridotto di soggetti); può chiedere un aggiornamento direttamente alla propria banca, avvalendosi della nuova funzionalità "Richiesta informazioni deleghe per migrazione a SDD" del servizio "Allineamento elettronico archivi" messo a disposizione dalle banche. Al riguardo il Provvedimento della Banca d'italia prevede che le banche presso i quali sono conservati i mandati forniscano ai beneficiari degli addebiti tutte le informazioni necessarie alla corretta esecuzione delle operazioni di addebito diretto SEPA. Aggiornare i propri sistemi informativi Per poter utilizzare il nuovo servizio di addebito SEPA, ogni impresa creditrice deve adeguare i sistemi informativi utilizzati nelle fasi di raccolta e dematerializzazione dei mandati, nella produzione dei flussi delle disposizioni d'incasso e nella loro trasmissione alle banche. In particolare, sarà necessario: integrare con i campi contenenti le informazioni del mandato SEPA i database contenenti le informazioni delle domiciliazioni RID; adeguare i sistemi che gestiscono l'allineamento elettronico archivi alle specifiche del nuovo servizio di allineamento SEDA; produrre tutti i messaggi per le banche, sia nelle fasi di allineamento che in quelle d'incasso, secondo i tracciati SEPA e SEDA basati sullo standard ISO XML (obbligatorio dal 1 febbraio 2016); monitorare la capacità dei canali di comunicazione con il settore bancario di veicolare messaggi di maggiore dimensione, considerando che nella disposizione d'incasso degli addebiti SEPA devono essere riportati tutti i dati essenziali del mandato SEPA; valutare gli impatti e gli adeguamenti necessari agli eventuali sistemi utilizzati per la raccolta dei mandati (ad esempio nei portali web) ed ai sistemi di gestione della relazione con i clienti (ad esempio nel Customer Relationship Management). Più in generale, le imprese dovranno valutare e gestire tutti gli impatti derivanti dall'adozione dei nuovi addebiti SEPA sui sistemi di commercializzazione, fatturazione, amministrazione e gestione della tesoreria. Informare la propria clientela sul passaggio all'addebito SEPA Almeno 30 giorni prima della data in cui effettuerà il primo addebito SEPA,* l'impresa creditrice deve inviare una comunicazione scritta alla propria clientela per avvisarla del passaggio dal servizio di addebito nazionale RID al nuovo strumento di incasso europeo. La comunicazione potrà, eventualmente, indicare modalità alternative di pagamento messe a disposizione del cliente, il quale potrà revocare l'autorizzazione precedentemente rilasciata in favore di tali modalità alternative di pagamento. Indicare la coordinata d'azienda RID nel campo del messaggio SEPA che contiene il numero univoco del mandato SEPA Per facilitare il passaggio all'addebito SEPA le imprese italiane possono "convertire automaticamente" le vecchie deleghe RID, adeguandole rispetto alle caratteristiche del nuovo servizio di addebito SEPA senza la necessità di far sottoscrivere un nuovo mandato alla propria clientela. Per consentire alle banche di individuare le richieste d'incasso riferite alle vecchie deleghe RID, è essenziale indicare nel campo del mes- Pagina 23

24 saggio di addebito SEPA che riporta il numero univoco del mandato (in inglese è chiamato Unique Mandate Reference - UMR) la coordinata d'azienda RID ordinariamente utilizzata per incassare i RID, che è così composta: dalla 1a posizione alla 5a: il codice SIA (caratteri numerici) nella 6a posizione: il tipo codice individuale dalla 7a posizione alla 22a: il codice individuale. La regola di formato condivisa dalle associazioni di banche e di imprese prevede che tali informazioni debbano essere indicate in sequenza nelle prime 22 posizioni del campo che contiene il numero unico del mandato SEPA (il quale ha una lunghezza massima di 35 caratteri), senza interposizione di spazi o altri caratteri. Più in generale, oltre al numero univoco del mandato, il set minimo di informazioni della delega RID che l'impresa creditrice deve indicare obbligatoriamente nel messaggio di addebito SEPA è composto dai seguenti dati: tipo di transazione (l'impresa deve indicare il valore "first" nella prima disposizione di addebito SEPA a valere su una delega RID e "recurrent" nelle successive); ragione sociale dell'impresa creditrice; Creditor Identifier dell'impresa creditrice; nome/ragione sociale del debitore; IBAN del conto di addebito; data di sottoscrizione del mandato (per le deleghe RID convertite in mandati SEPA basterà indicare una data convenzionale antecedente il 1 febbraio 2014). Ricevuta la prima richiesta di addebito SEPA, la banca del debitore, grazie all'indicazione della coordinata d'azienda RID, riconoscerà che quell'addebito SEPA si riferisce ad una vecchia delega RID e potrà così, da un lato, associare la richiesta d'addebito ad una specifica delega RID esistente, dall'altro, "migrare" nei propri database la delega RID in un nuovo mandato di addebito SEPA. Utilizzare il nuovo Codice identificativo dell'impresa Con l'addebito SEPA non verrà più utilizzato il Codice azienda SIA oggi utilizzato nel RID per identificare in modo univoco un'impresa che utilizza le procedure d'incasso RID. Al suo posto verrà utilizzato un codice costruito in modo molto simile all'iban, che permetterà al cliente e alla sua banca di identificare, senza possibilità di errore, una singola impresa non solo in Italia, ma in tutta l'area unica dei pagamenti in euro: si tratta del Codice identificativo dell'impresa o "Creditor Identifier". Per il nostro Paese, su proposta delle rappresentanze delle imprese l'elemento qualificante del Creditor Identifier è il Codice Fiscale/Partita IVA. Perché il Creditor Identifier è importante? È importante perché, associato al numero del mandato, individua univocamente un mandato SEPA e dunque è una delle informazioni che le banche potranno registrare nei propri archivi ed utilizzare per effettuare controlli sulle richieste d'incasso SEPA. Schema del Creditor Identifier Per l'italia il Creditor Identifier è composto da una stringa alfanumerica di 23 caratteri. Nelle prime 2 posizioni va inserito IT, cioè il codice ISO del nostro Paese, nella 3a e 4a posizione vengono inseriti due caratteri di controllo calcolati sulla base dell'algoritmo Mod. 97 dell'iso, mentre dalla 5a alla 7a trova spazio il "business code" eventualmente scelto dall'impresa per le sue esigenze di business (se questo spazio non viene utilizzato, viene indicato per default il valore "ZZZ"). Le posizioni dalla 8a alla 23a devono essere valorizzate con il codice fiscale/partita IVA dell'impresa, con l'avvertenza di inserire cinque zeri di riempimento a sinistra nel caso in cui il codice identificativo nazionale sia un codice fiscale o una partita IVA provvisori, che misurano entrambi 11 caratteri. Pagina 24

25 Attenzione! L'univocità del mandato in ambito SEPA viene determinata dalla combinazione di numero del mandato e di Creditor Identifier al netto dei caratteri del business code. In altre parole, le imprese dovranno avere cura di non assegnare lo stesso numero del mandato a parità di Codice Fiscale/Partita IVA e indipendentemente dall'eventuale utilizzo del business code nel Creditor Identifier Il nuovo bonifico SEPA (SEPA Credit transfer o SCT) A partire dal 1 febbraio 2014 anche il servizio di bonifico nazionale cesserà di essere utilizzato e sarà definitivamente sostituito dal bonifico SEPA, lo strumento di pagamento valido per tutti i Paesi che aderiscono all'area unica europea dei pagamenti in euro. Le novità che riguardano il bonifico sono meno numerose di quelle che abbiamo visto per l'addebito SEPA, in quanto il prodotto nazionale e quello europeo hanno caratteristiche simili. Cosa cambia rispetto al bonifico tradizionale La principale novità riguarda le imprese che eseguono bonifici raggruppati per mezzo dei servizi di remote banking messi a disposizione dalla propria banca. In particolare, le imprese, ad eccezione delle microimprese, dovranno adeguare i propri sistemi informativi per utilizzare i nuovi formati SEPA basati sugli standard internazionali di colloquio ISO XML. Come illustrato nella parte introduttiva, le banche dovranno scambiare fra loro i pagamenti adottando la nuova messaggistica ed impegnarsi a riceverla dalle aziende che ne faranno richiesta a partire dal 1 febbraio 2014; le imprese potranno, invece, contare su una facoltà di differimento, dovendosi adeguare entro il 1 febbraio I formati XML del bonifico SEPA prevedono specifici campi per la veicolazione di una serie di informazioni inserite dall'ordinante e utili alla riconciliazione dei pagamenti ricevuti da parte del beneficiario. Tali informazioni vengono trasmesse attraverso rete interbancaria dalla banca del cliente ordinante a quella del beneficiario e inviate a quest'ultimo in fase di rendicontazione (tipicamente, tramite l'estratto conto cartaceo o la rendicontazione elettronica dei movimenti del conto). Tra questi campi specifici vi sono: il nominativo dell'ordinante; il codice identificativo dell'ordinante; il nominativo del beneficiario; il codice identificativo del beneficiario; le informazioni di riconciliazione (c.d. "remittance information") sono le informazioni relative al pagamento che l'ordinante intende far pervenire al beneficiario; l'eventuale nominativo della controparte per conto della quale il pagamento è stato effettuato; il codice identificativo della controparte per conto della quale il pagamento è stato effettuato; l'eventuale nominativo della controparte a favore della quale il pagamento è stato effettuato, se diverso dal beneficiario del bonifico; Pagina 25

26 il codice identificativo della controparte a favore della quale il pagamento è stato effettuato, se diverso dal beneficiario del bonifico. Tra quelli sopra elencati, di particolare interesse per le imprese sono i campi atti a trasmettere i codici identificativi delle controparti che, se adeguatamente utilizzati mediante l'inserimento, ad esempio, del Codice Fiscale o di Partita IVA, consentono l'individuazione automatica e puntuale del pagatore e del beneficiario. Altrettanto importanti sono le informazioni per la riconciliazione del pagamento (c.d. "remittance information"), che possono alternativamente essere inserite: in un campo di testo libero di 140 caratteri, eventualmente utilizzando le regole di formattazione messe a punto dall'european Association of Corporate Treasurers (EACT); in un campo di testo strutturato con le modalità definite dallo standard ISO Structured creditor references to remittance information. Fonte Alcuni link utili Anagrafica banche Il primo adeguamento necessario per disporre dei nuovi strumenti di pagamento ed incasso, consiste nell aggiornamento di alcune informazioni presenti nella scheda delle banche di appoggio Codice assegnato dal consorzio CBI per identificare ogni soggetto facente parte della comunità. Il codice è richiesto dal consorzio sia per le disposizioni di pagamento SCT che per gli addebiti SDD. Non è obbligatoriamente richiesto per la compilazione dei tracciati in formato fisso arricchito. 2 Codice assegnato alle singole imprese per essere identificati univocamente all interno dell area SEPA. Può essere richiesto direttamente alla propria banca assuntrice delle disposizioni e dovrà essere riportato nell anagrafica di ogni istituto cui vengono appoggiate le disposizioni. Per i flussi in formato fisso TXT (arricchito) viene riportato nelle specifiche tecniche come dato facoltativo, ma si consiglia in ogni caso di compilarlo in quanto sembra essere richiesto come informazione obbligatoria da molti istituti di credito. Obbligatorio per i flussi in formato XML. Pagina 26

27 Stampa Sono state introdotte le informazioni aggiuntive anche nella stampa delle anagrafiche delle banche di appoggio. 4.3 Anagrafica clienti Solo per il nuovo strumento di addebito SEPA SDD (RID) viene richiesto che ogni singola transazione di addebito sia riferita ad un preciso mandato sottoscritto tra creditore e debitore, come del resto già previsto con le attuali deleghe RID. I canoni di gestione prevedono, quindi, che al mandato sottoscritto con il debitore venga attribuito un codice identificativo univoco ed una data di sottoscrizione che dovranno essere riportate obbligatoriamente nel flusso elettronico XML SEPA, e se richiesto dalla banca anche nel flusso in formato fisso attuale (TXT). A tal proposito la scheda anagrafica è stata arricchita con alcune informazioni che dovranno essere compilate con almeno i 2 estremi del mandato in precedenza descritti. Numero identificativo e data di sottoscrizione del mandato sottoscritto con il debitore sono informazioni obbligatoriamente richieste per veicolare gli addebiti attraverso il canale SEPA. Verranno automaticamente riportate in ogni singola scadenza generata a fronte di operazioni effettuate con il soggetto. Secondo le disposizioni dettate dal consorzio CBI le deleghe RID in essere, dovranno essere convertite in mandati SEPA in modo trasparente per l utente dal sistema bancario alla ricezione del primo addebito Pagina 27

28 SEPA. Tale continuità di servizio viene garantita dal sistema bancario dall assegnazione automatica del numero del mandato in base ad alcune informazioni già presenti all interno del flusso elettronico attualmente veicolato in formato fisso. In particolare ci si riferisce alla tripletta di informazioni presenti nel record 10 del flusso IR-EF dalla posizione 92 alla posizione 113, che costituiscono le coordinate dell azienda creditrice, il cosiddetto UMR - Unique Mandate Reference. Secondo le disposizioni tale numero viene obbligatoriamente richiesto per la trasmissione dei flussi in formato XML, mentre viene automaticamente desunto dal sistema bancario per i flussi in formato fisso arricchito TXT in base alle indicazioni esposte. Si consiglia, comunque, di compilare i campi indicati con i riferimenti del mandato, eventualmente chiedendoli all istituto di credito assuntrice presso cui vengono appoggiate le disposizioni di addebito. Per agevolare l eventuale compilazione dell informazione (soprattutto per le vecchie deleghe RID), viene data la possibilità di utilizzare una funzione di compilazione automatica che riporterà l UMR come dovrebbe essere convertito dal sistema bancario, utilizzando il menu contestuale attivabile con il tasto destro del mouse. Il codice proposto sarà così costituito: Il codice SIA presente nella scheda della banca di appoggio Il tipo codice individuale rappresentato dal valore fisso 4 Il codice individuale rappresentato dalla partita iva o codice fiscale del soggetto. NOTA Si avverte che viene data la possibilità di gestire un solo mandato aperto per singolo debitore, per cui sarà cura dell utente aggiornare la scheda anagrafica con i dati del nuovo mandato in modo tale che gli effetti riportino i nuovi estremi. Pagina 28

29 4.4 Scadenziario La corretta indicazione dei dati del mandato nell anagrafica del debitore, permetterà alle procedure di generazione degli effetti da contabilità e flusso documentale di riportare automaticamente negli stessi, gli estremi identificativi, necessari per la creazione del flusso elettronico in formato SEPA. Gli estremi del mandato, se presenti, sono automaticamente riportati dalla scheda del debitore. Si ricorda che si tratta di dati proposti e che possono essere variati dall utente secondo le proprie esigenze. In caso di rigenerazione degli effetti verranno comunque riportati sempre quelli presenti nell anagrafica del soggetto. Oltre ai suddetti dati relativi al mandato, l addebito SDD richiede che la singola disposizione sia classificata all interno del mandato per definirne la sequenza di incasso. In pratica il sistema bancario deve riconoscere quando arriva la prima disposizione di addebito per aprire il mandato e quando arriva l ultima per chiuderlo in modo che non possano essere più presentati addebiti da parte del creditore. Si ricorda che i dati del mandato dovranno essere trasmessi dal creditore alla banca assuntrice insieme a ciascuna disposizione di incasso come parte integrante della disposizione di incasso SDD. Prima rata Ricorrente Ultima rata Rata unica La prima disposizione a valere sul mandato indicato nella stessa; Le disposizioni successive ma non l ultima L ultima disposizione a chiudere la validità del mandato L unica disposizione a valere sul mandato. Si ricorda che se il creditore non invia disposizioni di incasso per un arco temporale di 36 mesi dall ultima transazione inviata, il mandato non è considerato più valido e il creditore è tenuto a richiedere alla banca di estinguerlo. Pagina 29

30 NOTA Poiché non risulta possibile determinare automaticamente ed in modo corretto tutta la sequenza di incasso al momento della creazione degli effetti, tale informazione sarà valorizzata come segue e dovrà essere eventualmente aggiornata dall utente secondo le esigenze. La prima scadenza generata a fronte di un mandato viene impostata come prima rata nel caso non sia presente nell archivio ancora alcun effetto con tale identificativo. Le scadenze successive saranno qualificate come ricorrenti, per cui inviando il flusso elettronico permetteranno di mantenere aperto il mandato fino alla trasmissione della rata qualificata come ultima della collezione. Poiché non è possibile determinare quale sarà l ultima scadenza a valere sul mandato o se trattasi di disposizione occasionale, tale facoltà sarà demandata all intervento dell utilizzatore. Poiché tali informazioni trovano utilità soltanto per la gestione dell addebito RID, i campi saranno disabilitati per tutti gli altri tipi di disposizione. Data e numero del mandato sono consultabili anche nell elenco delle scadenze. Essendo nuove informazioni saranno poste come ultime colonne della lista e potranno essere riposizionate secondo le esigenze dell utente. Selezione Gli attributi identificativi del mandato sono stati inseriti anche come possibile filtro nella procedura di selezione guidata delle scadenze. Pagina 30

31 4.5 Emissione effetti Nella fase di emissione degli effetti e generazione dei flussi elettronici viene evidenziata l introduzione dei nuovi strumenti di pagamento (SCT) ed incasso (SDD). Infatti, parallelamente alle già note disposizioni di bonifico e di addebito diretto RID si ritroveranno le succitate opzioni. Si ricorda, inoltre, che saranno sempre disponibili, almeno fino alla scadenza prevista per il 2016, le emissioni dei flussi utilizzando il formato a record fisso opportunamente arricchito secondo le linee guida fornite dal consorzio CBI. NOTA Sebbene il consorzio CBI identifichi una serie di informazioni obbligatoriamente richieste all interno del flusso, cosiddetto arricchito, sono stati rilevati comportamenti differenti tra i vari istituti di credito nell accettazione dei stessi. Il consorzio specifica che operando in un ambito di competitività, è possibile che gli istituti richiedano alla clientela l arricchimento dei flussi in base a differenti condizioni proposte o con essa concordate RID ed Addebito diretto SDD (SEPA Direct Debit) Nonostante venga mantenuta una sorta di continuità nel passaggio tra RID e SDD si vuole evidenziare il fatto che il SEPA Direct Debit costituisce un nuovo strumento di addebito che andrà a sostituire il già noto RID nazionale in un processo di migrazione progressiva. Come indicato dalla descrizione, l emissione SDD andrà a selezionare scadenze generate come RID sebbene il completamento dell operazione avverrà generando il file contenente un flusso elettronico in formato XML ISO SEPA compliant, come indicato dalle regole dettate dal consorzio CBI. La disposizione RID potrà in ogni caso essere utilizzata per emettere flussi elettronici utilizzando il tracciato arricchito in formato fisso TXT secondo le regole vigenti. Di fatto nelle procedure gestionali le scadenze dovranno in ogni caso essere classificate come RID, per cui dal punto di vista operativo non sarà necessario altro intervento da parte dell operatore se non completare eventualmente i dati richiesti come descritto in precedenza e verificare la validità del mandato. Nonostante sia proposta la possibilità di utilizzare entrambi i formati al fine di mantenere il maggior grado di compatibilità con i flussi di lavoro in questo periodo di transizione ed assestamento anche del sistema bancario, si consiglia di utilizzare il nuovo strumento. Pagina 31

32 Attivando la selezione avanzata si potrà verificare che sarà impostata la selezione delle scadenze RID sia per emissione RID che SDD. Il processo per la generazione del flusso passa attraverso la selezione della banca assuntrice o proponente la disposizione ed in seguito il formato del flusso da generare. Emissione flusso RID arricchiti (TXT) 1 La presenza del simbolo indica all utilizzatore la mancanza del CUC o del creditor identifier nella scheda della banca di appoggio delle disposizioni. Spostando il puntatore del mouse sull icona verrà presentato il messaggio di avviso. 2 La selezione del nome del tracciato da adottare può essere effettuata agevolmente utilizzando la consueta funzione di ricerca veloce (F3). 3 Si ricorda la possibilità di effettuare immediatamente la stampa della relativa distinta. Pagina 32

33 In caso di emissione RID secondo lo schema TXT arricchito si dovrà selezionare il formato CBI-SEPA, attualmente aggiornato alla versione corrente 6.10, che manterrà validità fino a febbraio Il formato precedente, privo delle informazioni di arricchimento, dovrebbe essere scartato dal sistema bancario. Dopo la selezione del tipo di formato si rende necessario dichiarare il percorso ed il nome del file da generare. L estensione del formato proposto sarà di tipo testo TXT. Nel caso si decida di procedere al passo successivo senza regolarizzare la situazione esposta dall avviso, sarà emesso un avvertimento non bloccante. Pagina 33

34 IBAN del creditore e debitore BIC SWIFT CUC (Codice Univoco CBI) IC (Identificativo Creditore) Numero mandato Data sottoscrizione mandato Sequenza incasso Obbligatorio Non richiesto Non richiesto IN SINTESI Facoltativo. La presenza è rimessa agli accordi tra banca e cliente. Potrebbe essere richiesto dal remote banking Non richiesto. Viene automaticamente desunto dal sistema bancario Facoltativo. La presenza è rimessa agli accordi tra banca e cliente. Potrebbe essere richiesto dal remote banking. In assenza di informazione viene inserita nel flusso la data convenzionale del 31/12/12 Facoltativo. La presenza è rimessa agli accordi tra banca e cliente. Potrebbe essere richiesto dal remote banking. In assenza di informazione viene inserita nel flusso l indicazione RCUR (ricorrente) Emissione flusso SDD SEPA (XML) I medesimi passaggi sopra descritti saranno applicabili all emissione di flussi in formato SEPA XML. Il flusso generato è conforme alle specifiche rilasciate dal consorzio CBI in vigore da febbraio L estensione proposta per il file sarà di tipo XML. Si ricorda che il nome del tracciato ed il nome del file selezionato contenente il flusso, viene associato alla banca di emissione per essere riproposto nelle successive sessioni di emissione. Potrà essere verificabile interrogando la scheda della banca nella sezione dedicata ai supporto elettronici utilizzati. Pagina 34

35 NOTA Si ricorda che il nome del tracciato ed il nome del file selezionato contenente il flusso, viene associato alla banca di emissione per essere riproposto nelle successive sessioni di emissione. Potrà essere verificabile interrogando la scheda della banca nella sezione dedicata ai supporto elettronici utilizzati. IBAN del creditore e debitore BIC SWIFT CUC (Codice Univoco CBI) IC (Identificativo Creditore) Numero mandato Data sottoscrizione mandato Sequenza incasso Obbligatorio IN SINTESI Richiesto per addebiti esteri Obbligatorio Obbligatorio Obbligatorio. In assenza viene automaticamente inserito dalla procedura di emissione il numero del mandato calcolato come esposto nei paragrafi precedenti (vedi UMR) Obbligatorio Obbligatorio Stampa Distinta Per accompagnare l emissione del flusso SDD è stata aggiunta anche una stampa della distinta, simile a quella per RID, arricchita di alcune informazioni tipiche del nuovo strumento, quali sequenza di incasso e mandato. NOTA Selezionando la distinta utilizzando la ricerca veloce (F3) saranno disponibili sia i report creati per le distinte RID che SDD. Ciò permetterà di sfruttare eventuali distinte personalizzate precedentemente create per l emissione RID. Pagina 35

36 Si noti l aggiunta del codice CUC e del codice identificativo del creditore richiesti per le disposizioni ed il riferimento al mandato nei dettagli della scadenza. Sequenza di incasso F Prima rata; R Ricorrente; N Ultima rata ;O Rata unica Codice univoco del mandato Data di sottoscrizione Elenco e selezione scadenze L elenco delle scadenze da includere in distinta è stato arricchito con alcune informazioni visibili soltanto per emissioni RID ed SDD, nonché di alcuni messaggi di avviso ulteriori. In particolare vengono presentate le colonne relative al codice del mandata, data sottoscrizione e sequenza di incasso. Si ricorda che queste informazioni sono modificabili dall utente nella scheda dell effetto in base alle proprie esigenze. Al primo avvio della procedura tali informazioni potrebbero essere presentate all estrema destra dell elenco, per cui per un agevole consultazione potrebbe essere necessario riposizionarle in modo più adeguato. La presenza dell icona di avviso in corrispondenza della riga evidenzia una situazione da verificare. Eseguendo click sul simbolo si potrà visualizzare il messaggio. Pagina 36

37 Per comodità si riepilogano le possibili notifiche presentate: Messaggio Codice IBAN non presente Codice IBAN diverso da quello presente nell'anagrafica C/F Codice BIC non rilevato Partita iva e codice fiscale non rilevato Dati mandato RID/SDD mancanti Tipo sequenza RID/SDD mancante Nota Si raccomanda di verificare la presenza dell IBAN del debitore. Errore bloccante. Si avvisa l utente che le scadenze presentano coordinate bancarie diverse rispetto a quelle abitualmente attribuite al soggetto debitore. Per disposizioni verso banche estere (ovvero con IBAN diverso da IT) potrebbe essere richiesto come obbligatorio il BIC importando il flusso nel remote banking. Per le nuove disposizioni SEPA, secondo quanto disposto dal consorzio CBI, potrebbe essere segnalata la mancanza dell identificativo fiscale del debitore importando il flusso nel remote banking. Si raccomanda di verificare la presenza degli estremi del mandato. Al fine di agevolare la presentazione di RID già generati senza indicazione del mandato, verrà automaticamente inserito all interno del file XML per ogni disposizione di addebito, il codice del mandato calcolato in base alle regole dettate dal consorzio al fine di preservare la continuità legale delle vecchie deleghe RID convertite in mandati SDD. Nel caso fosse richiesta una differente indicazione dovrà essere cura dell utilizzatore codificare il corretto identificativo all interno della scheda dell effetto, come illustrato in precedenza. Si raccomanda di verificare la correttezza della sequenza di incasso assegnata alla scadenza all interno del mandato. Data l impossibilità di rilevare preventivamente tutte le possibili situazioni di scarto del flusso delle procedure di remote banking (es. TLQ), le presenti segnalazioni non possono costituire garanzia di completa validazione del flusso per il sistema bancario. Si ricorda, inoltre, che il sistema bancario appoggia la trasmissione dei flussi su applicativi che possono differire tra i vari istituti, adottando schemi di verifica più o meno arricchiti (rispetto alle regole generali) in base alle caratteristiche dei servizi offerti e concordati con la clientela. La prosecuzione dell operazione senza interventi risolutivi porterà ad un ulteriore avviso finale. A conclusione del processo di generazione del flusso verrà emesso il messaggio di avviso recante il percorso selezionato per la creazione. Pagina 37

38 4.5.2 Bonifico ed SCT (SEPA Credit Transfer) Il tema della trasmissione del bonifico ricalca le medesime modalità operative definite per il RID ed SDD, ovvero, si mantiene la doppia possibilità di trasmissione del bonifico in formato arricchito e della nuova disposizione di pagamento SEPA. In prima analisi, la definizione di questo nuovo strumento comporta sicuramente meno fattori di criticità rispetto all addebito SDD, in quanto le informazioni richieste dovrebbero già essere codificate nel sistema informativo. Come indicato dalla descrizione, l emissione SCT andrà a selezionare scadenze generate come BONIFICO sebbene il completamento dell operazione avverrà generando il file contenente un flusso elettronico in formato XML ISO SEPA compliant, come indicato dalle regole dettate dal consorzio CBI. La disposizione di bonifico nazionale potrà in ogni caso essere utilizzata per emettere flussi elettronici utilizzando il tracciato arricchito in formato fisso TXT secondo le regole vigenti. Attivando la selezione avanzata si potrà verificare che sarà impostata la selezione delle bonifici sia per emissione classica che SCT. La presenza del simbolo indica all utilizzatore la mancanza del CUC nella scheda della banca di appoggio delle disposizioni. Per il bonifico non viene richiesta la presenza dell identificativo del creditore come per l addebito SDD. Dopo aver scelto il tipo di emissione, il passo fondamentale sarà indicare la propria banca proponente ed il formato del flusso da generare. La selezione del formato del flusso da adottare può essere effettuata agevolmente utilizzando la consueta funzione di ricerca veloce (F3). Pagina 38

39 Emissione flusso BONIFICI arricchiti (TXT) In caso di emissione BONIFICI secondo lo schema TXT arricchito si dovrà selezionare il formato CBI-SEPA, attualmente aggiornato alla versione corrente 6.15 in vigore da febbraio 2014 e che manterrà validità fino a febbraio Il formato precedente, privo delle informazioni di arricchimento, dovrebbe essere scartato dal sistema bancario. IBAN del creditore e debitore BIC SWIFT CUC (Codice Univoco CBI) IC (Identificativo Creditore) Numero mandato Data sottoscrizione mandato Sequenza incasso Obbligatorio Non richiesto Non richiesto Non richiesto Non richiesto Non richiesto Non richiesto IN SINTESI Pagina 39

40 Emissione flusso SCT SEPA (XML) Il flusso generato è conforme alle specifiche rilasciate dal consorzio CBI in vigore da febbraio Come per l addebito SDD l estensione del formato proposto sarà di tipo XML. IBAN del creditore e debitore BIC SWIFT CUC (Codice Univoco CBI) IC (Identificativo Creditore) Numero mandato Data sottoscrizione mandato Sequenza incasso IN SINTESI Obbligatorio Richiesto per addebiti esteri Obbligatorio Non richiesto Non richiesto Non richiesto Non richiesto Pagina 40

41 Stampa Distinta Per accompagnare l emissione del flusso SCT è stata aggiunta anche una stampa della distinta, simile a quella per BONFICO, arricchita del codice CUC associato alla banca. Elenco e selezione scadenze Per quanto riguarda l emissione di bonifici non sono state apportate variazioni di particolare rilevanza. Si consiglia in ogni caso di verificare la presenza del nominativo, identificativo fiscale (P. IVA o C/F), coordinate bancarie dell ordinante e del beneficiario. La mancanza di alcuni dati sensibili sarà evidenziata dall icona di avviso in corrispondenza della riga di scadenza ed eventualmente in fase di emissione. Messaggio Codice IBAN non presente Codice IBAN diverso da quello presente nell'anagrafica C/F Codice BIC non rilevato Partita iva e codice fiscale non rilevato Nota Si raccomanda di verificare la presenza dell IBAN del beneficiario. Errore bloccante. Si avvisa l utente che le scadenze presentano coordinate bancarie diverse rispetto a quelle abitualmente attribuite al soggetto creditore. Per disposizioni verso banche estere (ovvero con IBAN diverso da IT) potrebbe essere richiesto come obbligatorio il BIC importando il flusso nel remote banking. Per le nuove disposizioni SEPA, secondo quanto disposto dal consorzio CBI, potrebbe essere segnalata la mancanza dell identificativo fiscale del debitore importando il flusso nel remote banking Note generali All interno del flusso SEPA, sia esso SDD che SCT, vengono veicolate alcune informazioni importanti per la tracciabilità della disposizione in caso di scarto o riconciliazione e che la accompagnano attraverso i passaggi nel sistema bancario, in particolare: EndToEndId Altresì chiamato identificativo URI, costituisce un identificativo univoco che segue la disposizione dalla banca proponente per tutta la catena fino al destinatario dell ordine. Viene così composto: Identificativo univoco della scadenza + Numero partita + Anno partita + numero della distinta Pagina 41

42 Remittance information (informazioni di riconciliazione) Costituisce un insieme di informazioni raccolte in forma di testo libero di massimo 140 caratteri. Al suo interno vengono veicolate alcune informazioni, come suggerito dallo standard messo a punto dall'european Association of Corporate Treasurers (EACT), così composte: /CNR/<Codice cliente/fornitore>/doc/ Numero fattura /data fattura (AAAAMMGG) Esempio /CNR/C000111/DOC/1215 / Ultimate debtor (debitore effettivo) ed ultimate creditor (creditore effettivo) In ambito SEPA le disposizioni permetterebbero anche la trasmissione delle informazioni riguardanti l eventuale debitore/creditore effettivo, ovvero non titolare del c/c di addebito/accredito ma destinatario dell operazione. Al momento talil informazioni aggiuntive non vengono gestite dalla procedura ATTENZIONE I flussi XML sono generati secondo gli schemi tecnici rilasciati dal consorzio CBI per la comunità italiana, ne consegue che non saranno direttamente trasmissibili ad istituti di credito esteri. Ciò è dovuto al fatto che alle regole generali dettate dalla comunità europea attraverso l European Payment Council (EPC varie comunità dell area SEPA, hanno dovuto applicare regole specifiche per soddisfare il proprio sistema interbancario e fiscale. In sostanza, sebbene siano definite delle regole generali per la definizione del file XML, la trasmissione ad istituti esteri potrebbe necessitare la creazione di un flusso personalizzato, vanificando di fatto la possibilità, almeno per il momento, di realizzare un unico standard europeo uniformemente riconosciuto. Pagina 42

43 5 Scadenziario 5.1 Accorpamento scadenze È stata introdotta la possibilità di accorpare tutti i tipi di effetti passivi. Pagina 43

44 6 Produzione 6.1 Cambio risorsa nella Bolla di Lavorazione È stata introdotta la possibilità di modificare il campo Risorsa nel dettaglio della Bolla di Lavorazione per poter spostare l attività su una risorsa di lavoro diversa. Non sono mai ammessi cambi se la Bolla esterna è attivata ed esiste un documento (ad esempio OLE) collegato alle fasi della Bolla Produzione\Lavorazioni\Interne Nella maschera delle Bolle di Lavorazione interne l elenco delle risorse disponibili al cambio è composta dalle sole risorse interne. Se la bolla è Trasferita e/o In corso e/o Prodotta la lista delle risorse interne disponibili sarà relativa a quelle con stesso magazzino di produzione della risorsa in essere Produzione\Lavorazioni\Esterne Nella maschera delle Bolle di Lavorazione esterne l elenco delle risorse disponibili al cambio è composta dalle sole risorse esterne. Se la bolla è Trasferita e/o In corso e/o Prodotta la lista delle risorse esterne disponibili sarà relativa a quelle con stesso magazzino di produzione della risorsa in essere. Pagina 44

45 6.1.3 Produzione\Lavorazioni\Tutte le lavorazioni Nella maschera di Tutte le Bolle di Lavorazione l elenco delle risorse disponibili al cambio è composta sia dalle risorse interne che quelle esterne. Se la bolla è Trasferita e/o In corso e/o Prodotta la lista delle risorse disponibili sarà filtrata mostrando risorse con stesso magazzino di produzione della risorsa in essere. Solo nella in questa sezione è permesso il cambio tra risorse interne ed esterne e viceversa. NOTA Se la bolla è attivata e viene eseguito un cambio di risorsa tra interna e esterna o viceversa la bolla viene RIAPERTA mostrando un messaggio all operatore di avvertimento sulla necessaria nuova esecuzione della procedura di attivazione appropriata al cambio (da Interna a Esterna: attivazione bolle esterne; da Esterna a Interna: attivazione bolle interne;) 6.2 Nuove Analisi Dati di Produzione Ordini di Lavorazione AvanzamentiCommessa: il dataview implementa l analisi raggruppata per commessa, con dettaglio sugli ordini di lavorazione, di quantità, tempi, costi dei materiali e delle lavorazioni, nonché dei rendimenti e dell efficienza per attività. Rispetto al rendimento l efficienza viene calcolata tenendo conto anche del peso dei fermi dichiarati per l attività AvanzamentiCosti: il dataview implementa l analisi consuntiva degli ordini di lavorazione dettagliando per ogni attività quantità, % di avanzamento e costi distinti per materiali e lavorazioni AvanzamentiTempi: il dataview implementa l analisi consuntiva degli ordini di lavorazione dettagliando per ogni attività, oltre alle quantità ed ai relativi avanzamenti, i tempi di attrezzaggio, lavorazione e fermo con i relativi rendimenti ed efficienze. AvanzamentiTutto: il dataview analizza i consuntivi di tutte le principali grandezze gestite nel processo produttivo: quantità, avanzamenti, tempi, rendimenti, efficienze. Può essere utilizzata come base di partenza per le altre specifiche analisi EffRendArticoliOrdini: il dataview elabora i dati di rendimento ed efficienza dei diversi articoli con dettaglio sull ordine di lavorazione Bolle di Lavorazione (interne) AvanzamentiBolleFase: il dataview riepiloga i dati di consuntivo per bolla di lavorazione riportando i dati di dettaglio sulle singole fasi relativamente a quantità, avanzamenti, tempi (attrezzaggio ed esecuzione), rendimenti ed efficienza Pagina 45

46 7 Cruscotto 7.1 Nuova versione SSRS del report Cruscotto Direzionale È stata creata una nuova versione del report Cruscotto Direzionale per tutti gli utilizzatori del Cruscotto tramite SS Reporting Services. Tramite il pulsante mostra dettagli sarà possibile ricaricare il report in modo che siano visualizzati i valori a cui fanno riferimento i grafici: Pagina 46

47 Nella parte finale del report è indicato un riepilogo degli insoluti raggruppati per agente. Cliccando sull agente sarà possibile visualizzare il dettaglio per cliente: 7.2 Revisione report Volume di Affari È stato modificato il report Volume di Affari, rivedendone la veste grafica ed aggiungendo la possibilità di richiamare altri reports. Pagina 47

48 Di seguito un veloce paragone tra vecchia e nuova versione. Schermata iniziale: versione precedente versione aggiornata Visualizzazione del dettaglio mensile: versione precedente versione aggiornata Pagina 48

49 Nella nuova versione è possibile richiamare i seguenti reports: Fatturato annuo per agente Fatturato mensile per agente Volume d affari dei clienti dell agente selezionato Nota che anche dal report Volume Affari per Cliente sarà possibile richiamare la versione cliente dei report fatturato annuo e mensile. Pagina 49

50 8 Varie 8.1 AbiCab È stata aggiornata la tavola degli ABI CAB con i dati dell archivio di Gennaio Report Aggiuntivi Nella lista dei report derivati da Arca Professional, attivabili tramite il flag nella pagina Preferenze, è stato aggiunto il nuovo report Bilancio a Sezioni Contrapposte Dinamiche. Rispetta alla stampa del bilancio a sezioni contrapposte, presenta la seguente differenza: i conti, sia economici che patrimoniali, saranno stampati nella sezione Dare oppure Avere in base al segno del saldo contabile e non più in base alla Natura del conto definita nel conto stesso. Pagina 50

51 9 Arca e-go Con la nuova versione del programma, è stata introdotta la possibilità di creare e modificare report personalizzati; in precedenza si poteva solo modificare i moduli documenti. È stato inoltre abilitato il modulo OFFICE EXTENDED per tutte le licenze: chi è già in possesso di una licenza di Arca e-go priva di tale modulo dovrà riscaricare la licenza aggiornata. Pagina 51

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