Dietista Elena Armondi ASL Lodi
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- Rebecca Mancini
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1 Dietista Elena Armondi ASL Lodi
2 Peso determinanti di salute 10 % sistema sanitario 20 % genetica 20 % ambiente 50 % stili di vita individuali Fonte: Dahlgren e Whitehead
3 Un fattore di rischio È una specifica condizione che risulta statisticamente associata ad una malattia e che si ritiene possa concorrere alla sua patogenesi, favorirne lo sviluppo o accelerarne il decorso. Non è un agente causale, ma un indicatore di probabilità che lo stesso possa associarsi ad una determinata condizione clinica. La sua assenza non esclude la comparsa della malattia, ma la sua presenza aumenta notevolmente il rischio di malattia. Può essere una caratteristica intrinseca o genetica, un'esposizione ambientale, un aspetto del comportamento o uno stile di vita.
4 I FATTORI DI RISCHIO
5 Mangiare non equivale a bruciare oltre la caloria!!!
6 Il fabbisogno
7 1. mantieni il peso sotto controllo per tutta la vita 2. mantieniti fisicamente attivo tutti i giorni 3. limita il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evita il consumo di bevande zuccherate 4. basa l alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali integrali e legumi ad ogni pasto, un ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta 5. limita il consumo di carni rosse ed evita il consumo di carni conservate 6. limita il consumo di bevande alcoliche 7. limita il consumo di sale e di cibi sotto sale 8. assicurati un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo 9. allatta i bambini al seno per almeno 6 mesi 10.le raccomandazioni valgono anche per chi si è già ammalato controlla il peso e mantieniti sempre attivo zuccheri, dolci bevande zuccherate: nei giusti limiti più cereali, legumi, ortaggi e frutta grassi: scegli la qualità e limita la quantità bevande alcoliche: se sì, in quantità controllata il sale? meglio poco varia spesso le tue scelte a tavola consigli speciali per persone speciali la sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te bevi ogni giorno acqua in abbondanza
8 MANTENERE IL PESO CORPOREO NELLA NORMA
9 Eccesso ponderale in età evolutiva Il progetto rilevazione 5-6 anni Eccesso ponderale %
10 Eccesso ponderale in età adulta
11 QUAL E LA NORMA???
12 IMC= peso (kg) h ²(in metri) esempio h = ) h 2 = 1.75*1.75=3.06 m 2 peso = 88 Kg 2) Divido peso con h 2 88 Kg 3.06 m 2 =28,75 kg/m IMC 28,75 SOTTOPESO NORMOPESO SOVRAP PESO OBESITA WHO 1995,1998
13 Fondamentale la distribuzione della massa grassa PERICOLOSITA localizzazione a livello dei visceri Lean MEJ et al. Lancet; : ; OMS; NCEP ATP-III del 2002 la condizione di obesità viscerale
14 CIRCONFERENZA ADDOMINALE cut-off negli adulti punto di repere Uomini 102 cm Donne 88 cm rappresenta il principale indicatore di accumulo di adiposità intra-addominale OBESITA VISCERALE Lean MEJ et al. Lancet; : ; OMS; NCEP ATP-III del 2002 la condizione di obesità viscerale
15 I limiti dei numeri
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19 DIETA CONTRATTO CONTRATTO PART-TIME TIME FULL-TIME A TEMPO DETERMINATO A TEMPO INDETERMINATO CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITA
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21 L importanza della varietà!!!
22 Basa la tua alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale Buona fonte di vitamine, minerali, fibra, acqua Fonte di Fitonutrienti: : composti biologici attivi presenti esclusivamente nelle piante e fondamentali per la salute perché proteggono i diversi sistemi e apparati del nostro organismo.
23 Vitamina C e non solo il licopene svolge un azione preventiva nei confronti delle patologie tumorali, in particolare del cancro alla prostata. Per ottenere le maggiori concentrazioni è necessario cuocere il pomodoro, perché la sua la liberazione avviene col riscaldamento. i composti solforati svolgono un azione preventiva nei confronti dei tumori del tratto gastroenterico i polifenoli facilitano i processi di detossificazione dell'organismo dalle sostanze cancerogene e bloccano la crescita delle cellule tumorali. Sono particolarmente efficaci nel prevenire i tumori del tratto digestivo (esofago, stomaco).
24 Mirtilli, lamponi e fragole sono ricchi di acido ellagico e antocianidine sostanze che proteggono il DNA cellulare dalle mutazioni e impediscono alle cellule tumorali di creare nuovi vasi sanguigni per nutrirsi. Catechine: sono tra le più efficaci nel ridurre i processi infiammatori e contribuiscono a proteggere dalle patologie tumorali (es: pelle, colon, polmone, seno e prostata). Maggiore è il tempo di infusione, maggiore è l azione antiossidante.
25 Nelle crucifere (o brassicacee) (cavoli, broccoli, cavolfiori, brocoletti, ravanelli, rucola) troviamo sostanze dalle importanti proprietà antitumorali, quali: sulforafano: riduce la velocità di proliferazione delle cellule mutate e ne accelera la morte aumenta la velocita di detossificazione dell'organismo indolo-3-carbinolo Interferisce con taluni meccanismi ormonali, proteggendo così dai tumori ormonodipendenti, come il tumore al seno, dell utero o della prostata.
26 Consumo di verdura e frutta (5 porzioni al giorno)
27 I singoli mincronutrienti somministrati tramite integratori NON hanno lo stesso effetto protettivo che si ottiene dal consumo degli alimenti che li contengono naturalmente. Ciò perché negli alimenti le varie sostanze sono combinate in modo da agire sinergicamente tra loro.
28 Consuma regolarmente cereali, meglio se integrali Consumare oltre a pasta e riso anche cereali quali miglio, orzo, farro, avena, riso integrale, ecc.
29 Limita i grassi e punta sulla qualità Preferire l olio extra vergine di oliva, sia da usare a crudo che per cucinare Limitare l uso di burro e grassi animali Evitare l uso di margarine, grassi idrogenati, olio di palma, olio di cocco: ATTENZIONE ALLE ETICHETTE!!!
30 Aumenta il consumo dei legumi Consuma latticini e formaggi (fonte di calcio e fosforo) ma nella scelta attenzione al contenuto di grassi Il pesce: più spesso e più varietà Limita il consumo di carni rosse e di carni conservate
31 hanno un elevato contenuto di grassi saturi e colesterolo i prodotti conservati contengono elevate quantità di sale e di additivi ALCUNI COMPONENTI PRO-NEOPLASTICI ammineeterocicliche cottura ad alte temperature idrocarburi policiclici aromatici nitrosammine precursori proinfiammatori cottura alla griglia conservazione cibi proteici in presenza di nitriti es.acido arachidonico carni
32 Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica e soprattutto di bevande zuccherate Ridurre l aggiunta di sale ai cibi e il consumo di cibi salati
33 ALCOL NON E UN E NUTRIENTE!!! fattore di rischio per patologie croniche sostanza tossica associata a più di 60 malattie e condizioni patologiche, incluso il cancro il rischio per la salute aumenta all aumentare aumentare delle quantità di alcol assunto, senza alcuna evidenza di effetto soglia
34 Consumo di alcol a rischio
35 NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO!!!??? ALIMENTAZIONE MA MANGIAMO IN BASE A CIO CHE SIAMO!!!
36 Emozioni Relazioni Gusto Ricordi
37 Gli alimenti hanno effetto sulla salute ma non sono farmaci!!! Non si puòprescrivere uno stile alimentare come se si stesse prescrivendo un farmaco!
38 Gli alimenti non sono solo una somma di principi nutritivi La corretta alimentazione non si puòbasare solo sul calcolo di calorie e nutrienti!!!
39 Trovare la giusta combinazione!!!
40 Colazione 15-20% calorie totali Merenda metà mattina 5% calorie totali Pranzo 40% calorie totali Merenda metà pomeriggio 5-10 % calorie totali Cena 30 % calorie totali
41 PERCHE FARE LA LA PRIMA COLAZIONE? svogliatezza stanchezza concentrazione prestazioni
42 LA PRIMA COLAZIONE Proteine + calcio e fosforo Zuccheri semplici (rapida utilizzazione) Zuccheri complessi (lenta utilizzazione) Fibre Vitamine e minerali
43 Si può fare una prima colazione salata???
44 Assenza della prima colazione Spuntino iperenergetico > Appetito nei momenti della giornata in cui è più probabile il consumo dei cosiddetti junk-food Merenda abbondante Poco appetito al pranzo obesità in chi non consuma la colazione
45 Le merende L E M E R E N D E
46 La merenda è un momento alimentare e perciò parte integrante dell alimentazione quotidiana Aumenta le capacitàcognitive cognitive e di concentrazione SPUNTINO EQUILIBRATO Attenua la sensazione di fame e riduce la voracità ai pasti principali
47 MI FA BENE MI PIACE
48 La buona merenda
49 AMBIENTE IPERCONSUMO PASSIVO
50 AMBIENTE GIUSTO CONSUMO ATTIVO
51 ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE Può il battito delle ali di una farfalla in Brasile scatenare un tornado in Texas?
52 Quasi un terzo della nostra impronta ecologica sul pianeta è dovuta all alimentazione.
53 Le diete sostenibilisono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonchéa una vita sana per le generazioni presenti e future. Concorrono alla protezione e al rispetto dellabiodiversitàe degli ecosistemi, sono accettabili culturalmente, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane.
54 LA FILIERA ALIMENTARE Produzione agricola, allevamento e pesca Raccolta dei prodotti ortofrutticoli, mungitura delle mucche da latte, macellazione dei bovini, lavorazione dei prodotti agricoli Confezionamento, etichettatura, imballaggio Distribuzione
55 MANGIARE E GUIDARE: UN CONFRONTO ATMOSFERICO Produrre 225 grammi di questo cibo produce tante emissioni di CO 2 quante guidando un auto per = m 300 g 59 CO 2 = = = m 320 g 68 CO 2 Km 1,7 g 249 CO 2 Km 4,1 g 862 CO 2 = Km 15,8 Kg 3,36 CO 2
56 CONSUMO RISORSE IDRICHE 13l per 1 frutto 1300l per 1 Kg 70l per 1 frutto 3400l per 1 Kg 120l per 1 bicchiere 3900l per 1 Kg 190l per 200 ml 4800l per 1 Kg 200l per 1 uovo 15300l per 1 Kg
57 Questo Pianeta non ci è stato regalato dai nostri progenitori: esso ci è stato prestato per i nostri figli.
58 GRAZIE PER L ATTENZIONE
DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:
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