Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive a ciclo fecale-orale

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1 Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI FARMACIA - CORSO DI IGIENE E SANITA PUBBLICA- Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive a ciclo fecale-orale Prof. Silvano Monarca

2 Malattie infettive a trasmissione fecale-orale Malattie infettive causate da diversi agenti molto resistenti all'ambiente, che hanno in comune la via di trasmissione: Ingresso = bocca Via di eliminazione = intestino La trasmissione si verifica attraverso: mani contaminate portate alla bocca veicoli contagiati da feci infette L insorgenza di queste patologie è correlata alle condizioni igieniche e socioeconomiche di una popolazione e dai livelli di fecalizzazione ambientale Le 5 EFFE: Faeces, Fingers, Foods, Flies, Fomites

3 MALATTIE FECALI-ORALI: le 5 F

4 Modalità di trasmissione delle malattie infettive a prevalente diffusione fecale-orale Mosche MALATO PORTATORE Feci Urine Verdura Frutta Frutti di mare Acqua potabile Alimenti OSPITE Mani Latte e suoi derivati

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6 Malattie batteriche: Colera Febbre tifoide Febbre paratifoide Gastroenteriti acute (Salmonella, Shigelle, E.coli, Campylobacter, Bacilli Gram+) Malattie virali: Poliomielite Epatite A Epatite E Infezioni da ECHO virus Infezioni da Coxsackie virus Gastroenteriti acute (rotavirus,adenovirus,coronavirus, Norwalk) Malattie protozoarie: Giardiasi Criptosporidiosi Dissenteria amebica

7 INTOSSICAZIONE TOSSINFEZIONE INFEZIONE stafilococcica botulismo avvelenamento da micotossine salmonellosi listeriosi colite enteroemorragica da E.coli O 157 infezioni virali Gastroenterite da Clostridium perfringens da E.coli enterotossigeno

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9 MALATTIA Febbre tifoide e paratifoide Shigellosi (dissenteria batterica) ALCUNE INFEZIONI VEICOLATE DA ALIMENTI AGENTE EZIOLOGICO Salmonella typhi, S.paratyphi A,B,C Shigella dysenteriae ORIGINE Acqua, alimenti vari Acqua, alimenti vari Colera Vibrio cholerae Acqua, alimenti vari Brucellosi Brucella melitensis Animali (prodotti abortivi) Latte e formaggi non bonificati Epatite virale A HAV Acqua, alimenti vari Infezioni diarroiche Infezioni parassitarie Shigella flexneri, E.Coli (sierotipi patogeni) Campylobacter, Yersinia Trichinella, Tenia Opistorchis felineus Echinoccoccus Acqua, alimenti vari Carne equina e suina Pesci fam. Cyprinidae (carpe, tinche) Frutta e verdura contaminate

10 Trasmissione fecale-orale: es. polio Agente: poliovirus tipi 1,2,3 Trasmissione attraverso ingestione (sp. piscine, bambini che mettono le mani in bocca). Su 100 infettati 95 si immunizzano, e solo 1 si ammala, perciò, inizialmente, malattia più frequente tra le classi più igieniche La incidenza annullata nei Paesi industrializzati in 10 anni, (dal 1964 e poi) con il vaccino, prima ucciso (Salk), poi vivo (Sabin). In programma la eradicazione dal globo (come il vaiolo) Nel 2006 la malattia è ancora presente in 4 paesi (India, Afganistan, Pakistan, Bangladesh)

11 PRINCIPALI TOSSINFEZIONI E INTOSSICAZIONI ALIMENTARI (alimento come substrato) MALATTIA AGENTE EZIOLOGICO ORIGINE Salmonellosi Varie specie di Salmonelle Intestino animale e umano Infezioni da stafilococco Staphilococcus Aureus e stafilococchi enterotossici Origine umana (cute e tegumenti, rino-orofaringe) Botulismo Clostridium botulinum Terreno Clostridium perfringens Infezione da vibrio parahaemoliticus Infezione da Bacillus Cereus Clostridium Perfringens o C.Whelchii Vibrio Parahaemoliticus Bacillus Cereus Intestino animale e umano, terreno Acque marine costiere Terreno Listeriosi Listeria Monocytogenes Ubiquitaria: terreno, acqua Infezione da vibrio vulnificus Intossicazioni acute,azione cancerogena, nefrotossica, genotossica, teratogena, leucopenia tossica alim. Ergotismo (sindrome cancrenosa,allucinazioni e convulsioni) Vibrio Vulnificus Funghi: Aspergillus Flavus e Parasiticus,Penicillium verrucosum, Fusarium moniliforme, ecc Aflatossine/Ocratossina/Patulina/ Fumonisine/Zearalenone/Tricoteceni Fungo:Claviceps spp : alcaloidi (derivati ac. Lisergico,clavine) Ostriche crude Cereali, spezie, frutta secca, latte (alimentazione animale con vegetali contaminati), caffè, cacao,uva,derivati mele, ecc. Cereali: segale

12 Tossinfezioni alimentari Le tossinfezioni alimentari rappresentano un crescente problema per la salute pubblica a livello internazionale. Sono conosciute attualmente oltre 250 malattie trasmesse da alimenti, causate da diversi agenti patogeni, come batteri, muffe, virus e parassiti. Inoltre, vengono identificati ogni anno nuovi patogeni (i cosiddetti patogeni emergenti, come Campylobacter jejuni, Escherichia coli 157:H7, Listeria monocytogenes, Yersinia enterocolitica, ecc.), alcuni dei quali si diffondono anche per effetto dell incremento degli scambi commerciali, del ricorso alla ristorazione collettiva, dei grandi allevamenti intensivi e dei viaggi. Nonostante l incidenza globale delle tossinfezioni alimentari sia molto difficile da stimare, si calcola che nei Paesi industrializzati, il 30% della popolazione ogni anno è soggetto a una tossinfezione alimentare.

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14 Tossinfezioni alimentari Patogeni classici Patogeni emergenti Salmonella spp Bacillus cereus Staphyloccoccus aureus Clostridium botulinum Clostridium perfringens S. typhimurium DT104 E. coli enteroemorragico Campylobacter jejuni Listeria monocytogenes

15 FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Contaminazione Sopravvivenza Moltiplicazione Attrezzature sporche Materie prime Insetti e roditori Acque di condensazione/aerosol Manipolatori infetti Cottura / riscaldamento inadeguati Raffreddamento insufficiente Mantenimento a temperature di rischio

16 Fenomeni emergenti Aumento delle resistenze ai chemioantibiotici Per i patogeni il cui serbatoio specifico è l uomo, come Shigella e S. typhi, l emergenza di resistenze è correlata all uso di antibiotici nell uomo. Per i patogeni con serbatoio primario negli animali d allevamento, la forza trainante principale dell aumento delle resistenze è l uso di antibiotici in zootecnia (fluorochinoloni, cefalosporine di 3 generazione, avoparcina, dalfopristin/quinupristin)

17 UOMO MALATO o PORTATORE S. aureus, S typhi, Shigella, C. perfringens, V. cholerae, E. coli Virus Ambiente C. botulinum, C. perfringens, B. cereus ANIMALE MALATO o PORTATORE Salmonelle, Campylobacter Brucelle, Virus, Parassiti AMBIENTE acqua, aria, suolo, utensili, superfici, contenitori ALIMENTI

18 Tossinfezioni alimentari: caratteristiche MICRORGANISMO INCUBAZIONE DURATA E SINTOMI ALIMENTI COINVOLTI Salmonella h (6-48 h) 1-7 giorni Diarrea, febbre,dolori addominali, talvolta vomito Carni bovine, pollame, uova, latticini, prodotti gelateria e pasticceria, vegetali, insalate Staphilococcus aureus (enterotossico) 2-6 h 6-24 h Nausea, vomito, crampi addominali, ipotermia, diarrea (raro) Piatti di carne, prosciutto cotto, sughi di carne, preparazioni a base di uova, latte, creme e prodotti di pasticceria Clostridium perfringens 8 20 h h Diarrea, dolori addominali, vomito (raro), assenza di febbre Piatti di carne o pollame, pasticci, polpettoni, ripieni di carne, spezie, verdure Clostridium botulinum (neurotossine A,B,E,F) h (1 2 giorni) Vertigini, disturbi motilità oculare (diplopia), cefalea, secchezza fauci,disturbi gastrointestinali lievi. Morte in 3 10 giorni per paralisi respiratoria o cardiaca Salsicce, insaccati, conserve vegetali artigianali o domestiche sott olio o sottovuoto, pesce essiccato o marinato Bacillus cereus (tossina emetica e diarroica) 1 5 h (sindrome emetica) 8 16 h (sindrome diarroica) h A. Attacco acuto di vomito (simile allo stafilococco) B. Diarrea e dolori addominali (simile a Cl. Perfringens), talvolta vomito e febbre A. Riso bollito, alimenti ricchi di amido B. Alimenti ricchi di amido, cereali, verdure, salse varie, carni, zuppe, spezie, prodotti di pasticceria Vibrio parahaemoliticus h (2 48 h) 2 5 gg Diarrea, dolori addominali, a volte febbre, raramente vomito Pesce crudo e crostacei Vibrio vulnificus 12 ore alcuni giorni Febbre, ipotermia, nausea Stato setticemico (mortalità 40-60%) Ostriche crude Listeria monocytogenes Da poche ore (forma A) a giorni (forma B) A. Forma diarroica:diarrea,febbre,dolori addominali B. Forma invasiva: sepsi neonatale, meningiti, febbre Carni, verdure, latte non pastorizzato e derivati (formaggi freschi), frutti e vegetali crudi Escherichia coli (ETEC,EPEC,EIEC) Escherichia coli O157:H ore 1-10 giorni (media 7-14) Diarrea, dolori addominali, talvolta vomito Febbre, anoressia, malessere, mialgia, diarrea persistente Carni crude o poco cotte, verdure crude, latte crudo o non adeguatamente pastorizzato, acqua contaminata.

19 La storia del MONSTER burger Nel 1993 un epidemia di intossicazione da E.Coli 0157:H7 dovuta a carne non sufficientemente cotta contaminata nella catena Jack in the Box La tossina molto potente ha ucciso 22 persone e causato grave malattia a 700 E. Coli è normalmente non patogeno, eccetto per alcuni ceppi come questo, che è resistente all acidità dello stomaco dei bovini, attraverso le feci arriva a contaminare la cute dell animale e nel mattatoio anche la carne.

20 CARATTERISTICHE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Sintomi prevalentemente a carico dell apparato g.e. (escluso il botulismo) Periodo di incubazione breve (da poche ore a 1-2 gg) Si manifestano in forma epidemica tra le persone che hanno consumato l alimento contaminato TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

21 PERCHE TALE INCREMENTO? Ø Diffusione delle terapie antibiotiche Ø Capacità da parte di alcuni patogeni di proliferare a temperatura di frigorifero Ø Alimenti sottoposti a minimi trattamenti per la loro conservazione

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24 Nel 2009, in Italia, il numero di segnalazioni di focolai di tossinfezioni alimentari è stato di 248. Per ogni focolaio segnalato, il totale di casi è stato pari a L Emilia Romagna è risultata essere la regione che segnala il maggior numero di episodi (20% del totale nazionale), seguita da Piemonte (15%), Provincia autonoma di Bolzano (14%), Lazio (10%) e da tutte le altre Regioni. I microrganismi maggiormente implicati nell eziologia degli episodi sono rappresentati dalle Salmonelle spp. (45%), seguite da forme virali (17%). Il Campylobacter risulta essere implicato solo nel 1,2% dei casi al contrario di quanto osservato in altri Paesi europei. Purtroppo il 33% dei focolai epidemici non presenta indicazione sull eziologia degli episodi o non specifica il microrganismo responsabile.

25 MODALITA CON CUI I BATTERI PATOGENI POSSONO PROVOCARE LA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE Microrganismi già presenti nell alimento (materia prima) Scorretta conservazione dell alimento: temperature che favoriscono la replicazione dei microrganismi Contaminazione dell alimento avviene durante la fase di lavorazione, mani operatore, attrezzature, contaminazione di origine crociata (crudo-cotto) TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

26 Numero di batteri log CURVA BATTERICA DI CRESCITA alterazione tempo Fase lag tossina Tempo per l alterazione Fase logaritmica di crescita 26 Fase stazionaria

27 Moltiplicazione dei batteri in condizioni favorevoli Tempo indicativo di moltiplicazione: 4 C: 6 ore 10 C: 2 ore 21 C: 1 ora 32 C: 20 ore milioni 1 miliardo miliardi Numero batteri

28 PREVENZIONE DELLE MALATTIE ALIMENTARI Punto di ebollizione Temperatura di pastorizzazione Zona di sicurezza Temperatura corporea Refrigerazione Congelamento PERICOLO Zona di sicurezza 28

29 TERMORESISTENZA DEI MICRORGANISMI Distruzione delle spore in Distruzione rapida di tutte le forme vegetative Zona termica di pastorizzazione Zona di massimo sviluppo per i batteri termofili Zona di massimo sviluppo per i batteri mesofili Sviluppo massimo psicrofili, attenuato dei mesofili Sviluppo attenuato degli psicrofili Cessazione progressiva dello sviluppo microbico

30 Fattori che condizionano l insorgenza delle tossinfezioni nelle persone Carica microbica nell alimento (necessaria, in genere, carica batterica elevata: > /gr) Virulenza del ceppo Età del soggetto Presenza di patologie intestinali, deficit proteico, alterato ecosistema intestinale Malattie concomitanti, deficit immunologici, terapie antibiotiche TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

31 Gastroenteriti acute batteriche - Salmonellosi - Malattie diarroica acuta e contagiosa Agente: batteri Gram- del genere Salmonella S. enterica (6 sottospecie) e S. bongori Sorgente: malato Serbatoio: malati, convalescenti e portatori cronici (2-5%) Trasmissione: attraverso acqua (sopravv. per 40 gg), verdura, frutta, latte e derivati, molluschi, alimenti Sintomatologia: febbre elevata, diarrea, cefalea, malessere, assenza di appetito, tosse, emorragie intestinali o perforazioni. Letalità: circa l'1%

32 Isolamento: ospedaliero o domiciliare fino a 3 coprocolture successive negative Disinfezione: continuativa degli oggetti venuti a contatto e terminale Vaccinazione obbligatoria per alcune categorie (personale di assistenza, pulizia e disinfezione)

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35 Distribuzione dei primi 10 sierotipi di Salmonella isolati sul territorio nazionale distinti per fonte di isolamento (2000) Sierotipi Uomo Animali Alimenti/Ambiente* Non noto Totale n. % n. % n. % n. % n. % Typhimurium , , ,2 Enteritidis ,2 50 4, ,5 7 9, ,4 Infantis 434 7,3 19 1, , , ,3 Derby 113 1,9 45 4, ,9 4 5, ,5 Livingstone 38 0, , ,7 1 1, ,9 Bredeney 72 1,2 78 3, ,5 4 5, ,2 Blockley ,8 99 2,7 4 5, ,9 Anatum 23 0, ,4 3 4, ,6 Brandenburg 102 1,7 5 0,5 54 1,5 1 1, ,5 London 31 0,5 10 0, ,4 Altri , , Totale (*)Isolamenti di Salmonella provenienti da alimenti e da fonte ambientale

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37 Rapporto Osservasalute 2008 Cause della diminuzione delle tossinfezioni: - miglioramento condizioni igienico-sanitarie produzione e distribuzione - ruolo importante dell applicazione dell HACCP - maggiore consapevolezza dei rischi da parte dei consumatori Cause dell aumento di casi di diarrea infettiva: - Aumento patogeni emergenti (Campylobacter, E. coli, virus)

38 EPIDEMIE RECENTI DI TOSSINFEZIONI DA LYSTERIA ANNO PAESE N CASI N DECESSI ALIMENTO CONTAMINATO 1992 Francia Lingua in gelatina 1997 Italia Insalata di mais e tonno Finlandia 18 4 Burro 2002 USA (3 morti fetali) Carne di tacchino

39 Gastroenteriti acute batteriche -Campylobacter - Agente: Campylobacter Jejuni Gram- mobile, asporigeno appartenente alla famiglia delle Spirillaceae Serbatoio: animali, volatili domestici, nonchè i portatori sani che sono più numerosi nei paesi in via di sviluppo. Trasmissione: attraverso acqua (se non clorata), latte (non pastorizzato), ortaggi. Anche il contagio interumano svolge un ruolo di primissimo piano. Possibile anche la trasmissione perinatale La stagione che registra la maggiore incidenza è quella estiva

40 Sintomatologia: i sintomi, compaiono dopo 1-10 giorni dall'esposizione e sono costituiti dalla diarrea (che può essere sanguinolenta), nausea, vomito, dolori addominali e febbre. La malattia ha un decorso di 2-5 giorni dall esposizione L'eliminazione del microrganismo con le feci dura fino a 8 settimane dall'inizio dei sintomi. Esiste immunità, per cui le infezioni ripetute sono sempre causate da sierotipi diversi. La terapia antibiotica può accorciare il normale decorso della enterite solo se viene instaurata entro il secondo, terzo giorno di malattia. Sono indicati per il trattamento pazienti con sintomi gravi e prolungati, o con sintomatologia ingravescente caratterizzata da febbre elevata, sangue nelle feci e diarrea con più di otto scariche/die. La terapia antibiotica viene consigliata anche per pazienti immunodepressi e donne incinte.

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42 Batterio killer in Europa: sconosciuto, tossico e altamente infettivo ore La variante di E coli che sta causando un epidemia in Germania e nel nord Europa non è mai stata vista prima in un focolaio di infezione. Lo ha riferito il portavoce dell Organizzazione Mondiale della Sanità, Aphaluck Bhatiasevi, aggiungendo che l Oms è in attesa di nuove informazioni dai suoi laboratori. La pericolosità è confermata dagli esperti cinesi che hanno esaminato campioni di dna giunti dall Europa e che hanno parlato di un nuovo ceppo di batterio altamente infettivo e tossico e resistente ad alcuni tipi di antibiotici. Il ceppo, hanno speigato responsabile dell Istituto di genetica di Pechino, è simile a quello EAEC che era stato isolato in passato nell Africa centrale e che causa una forte diarrea. Intanto gli studiosi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno confermato l individuazione del ceppo del batterio di Escherichia coli. I risultati di laboratorio hanno individuato il sierogruppo Stec 0104:H4 (Stx2-positivo, eae-negativo, hlynegativo, ESBL, aat, aggr, aap) come l agente responsabile,

43 Batterio killer, 36 le vittime. I sospetti su tre tipi di germogli ore Il bilancio delle vittime dell epidemia di Escherichia Coli in Europa è salito a quota 36, delle quali 35 in Germania, come ha reso noto l istituto Robert-Koch di Berlino. Il numero complessivo dei casi in Germania è aumentato a quota 3.228, cioè 240 in più rispetto ai di venerdì scorso. In particolare, nel paese si registrano casi di Escherichia Coli Enteroemorragica (Ehec), dei quali 13 mortali. Inoltre, i casi di sindrome emolitica uremica (seu) sono 781, dei quali 22 mortali. Le autorità sanitarie regionali tedesche sospettano che all origine dell epidemia possano esserci almeno tre tipi di germogli.

44 17 giugno 2011 Escherichia coli nella carne: ricoverati sette bambini Sono ricoverati all'ospedale di Lille, nel nord della Francia, sette bambini tra i venti mesi e gli otto anni, colpiti da un'intossicazione alimentare scatenata dal batterio Escherichia coli. Tre di loro sono in dialisi e uno è in prognosi riservata. Avevano tutti mangiato hamburger o polpette di marca "Steak Country", prodotti con carne tedesca, olandese e belga, e in vendita nei supermercati Lidl locali. La Commissione europea ha confermato le informazioni delle autorità sanitarie francesi: il ceppo di E.coli riscontrato a Lille non è lo stesso che ha provocato le morti in Germania e in Svezia. Si tratta infatti di un ceppo più comune, che lo scorso anno ha colpito 3500 cittadini dell'ue, di cui 93 in Francia.

45 Epatite A Probabilmente conosciuta fin dai tempi di Ippocrate che per primo descrisse l ittero infettivo. Agente patogeno: virus a RNA della famiglia dei Picornavirus, genere epadnavirus Molto resistente al calore e alle diverse condizioni ambientali Unico serbatoio: uomo

46 Andamento nel tempo degli eventi in corso di infezione da virus dell epatite A

47 Incidenza di epatite A in Campania e in Italia

48 Community outbreak of hepatitis A in southern Italy Campania, January-May 2004 Most of the cases occurred in one densely populated district on the coast, south of Naples. The epidemic curve profile is compatible with two waves of transmission. After an initial point source of infection around New Year s Eve, the epidemic is thought to have amplified locally and was sustained through person to person transmission. As the average incubation period for HAV is days, the period of exposure for most cases can be traced back to early January and mid February Seafood is suspected to have been the initial exposure source in both waves of HAV cases in the area but also contributed to the continuation of the outbreak. The seafood is believed to have been locally contaminated through incorrect handling or storage.

49 Epatite A - come si trasmette? Ingestione di acqua ed alimenti contaminati dalle feci di soggetti malati (via fecale-orale). È diffusa nei Paesi in via di sviluppo o in zone in cui si consumano frutti di mare provenienti da acque contaminate. Condizioni ambientali scarsamente igieniche, scarsa igiene personale e nella preparazione degli alimenti favoriscono la trasmissione dell infezione da virus A. Con le trasfusioni è invece difficile trasmettere il virus dell epatite A perché il virus scompare dal corpo del soggetto, dopo la guarigione; a meno che il donatore sia nella fase attiva della malattia.

50 Virus dell Epatite A E UN VIRUS UBIQUITARIO CHE CAUSA CASI SPORADICI ED EPIDEMICI LA PREVALENZA E MOLTO VARIABILE India : 98% Italia : 90% USA : 10-25% Svizzera : 5%

51 Virus dell Epatite A : Trasmissione sessuale La trasmissione sessuale è certa Il suo ruolo è più importante nei paesi industrializzati e con buon livello igienico L importanza del comportamento sessuale nel determinismo dell infezione varia a seconda dei differenti gruppi di popolazione considerati e delle pratiche sessuali

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53 Epatite A - come si manifesta? Incubazione: giorni Comparsa di inappetenza, malessere generale, febbre e nausea Dopo qualche giorno compare l ittero dovuto alla aumentata concentrazione di bilirubina nel sangue a causa della diminuita funzionalità del fegato. Anche le sclere possono tendere al colore giallo. Le urine si presentano scure come marsala, sempre per la presenza della bilirubina. Il decorso della malattia è, generalmente, benigno e dura dalle 2 alle 10 settimane, dopodiché si guarisce senza conseguenze. Nel sangue rimane la presenza di anticorpi anti-virus dell epatite A (anti-hav) che testimoniano l avvenuta infezione.

54 Epatite A - prevenzione Prevenzione generale: educazione sanitaria di igiene personale potabilizzazione delle acque adeguati sistemi di smaltimento di rifiuti e acque reflue domestiche controllo sulla qualità e commercializzazione dei frutti di mare. Prevenzione specifica: vaccinazione anti-epatite A

55 Diffusione in Italia dell Epatite A E presente su tutto il territorio nazionale, ma è più diffusa in Puglia ed in Campania.

56 Tassi di incidenza (per abitanti) di epatite A in Italia per anno e per classi di età

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58 Epatite E - cosa è? Agente patogeno: un virus ad RNA appartenente alla famiglia dei Calicivirus identificato nel La trasmissione del virus è di tipo oro-fecale, analogamente a quanto avviene per il virus dell'epatite A; La fonte principale di infezione è costituita dall'acqua contaminata. Il virus è attualmente diffuso solo nei Paesi Asiatici, nell'america Centrale e nell'africa del Nord; i pochi casi riscontrati in Italia sono tutti d'importazione, riscontrati cioè in soggetti che si erano recati nelle zone a rischio.

59 Epatite E - come si manifesta? La forma acuta ha una incubazione di circa 2-8 settimane, ed ha un andamento simile a quello della epatite A. Prima che compaia l ittero si può avvertire dolore nella parte bassa dell addome a destra, nausea, vomito e febbre, nella successiva fase itterica può manifestarsi prurito. Non si ha mai la cronicizzazione dell'infezione, ma è descritta una maggiore frequenza di evoluzione verso la forma fulminante, soprattutto nelle donne gravide. La diagnosi si effettua mediante la ricerca degli anticorpi specifici. La prevenzione è affidata al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, al controllo degli alimenti e dell'acqua e all'educazione sanitaria dei viaggiatori che si recano in aree endemiche. Al momento non esistono vaccini specifici per l'epatite E.

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62 Malattie protozoarie

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65 Epidemia idrica di criptosporidiosi

66 Giardiasi Diarrea causata da protozoo flagellato presente in tutto il mondo - Giardia lamblia (diarrea del viaggiatore) Ciclo vitale: parassita monoxeno che comprende lo stadio di trofozoite e quello di cisti, riconosciuto come patogeno per l uomo negli anni 60 Giardia lamblia trophozoites, as they appear with the scanning electron microscope. Original image by Arturo Gonzalez, CINVESTAV, Mexico.

67 1) Ingestione delle cisti da acqua o alimenti contaminati 2) Nell intestino da ogni cisti si liberano 2 trofozoiti 3) i trofozoiti si moltiplicano liberi o adesi alla mucosa attraverso un disco ventrale.

68 INTOSSICAZIONI ALIMENTARI

69 BOTULISMO (da botulus=salsiccia) C.botulinum è un bacillo Gram -, ubiquitario, anaerobio, sporigeno, produce 7 tipi di tossine Intossicazione umana è prodotta dai tipi A,B,E Spore diffuse nel suolo e nelle acque Si trasmette solo con alimenti conservati C.botulinum si moltiplica e produce tossine in anaerobiosi, in presenza di acqua e a ph tra 4,6 e 9 - produce gas e modifica caratteri organolettici alimenti CL. BOTULINUM

70 ITALIA NOTIFICHE DI BOTULISMO n casi anni CL. BOTULINUM

71 Resistenza al calore Cl.botulinum: ucciso in 5 a 90 C (calore umido) T ottimale per lo sviluppo delle tossine: C Resistenza delle tossine al calore Tossine A e B: 100 C per C per C per C per 4 Tossina E: 80 C per 15 CL. BOTULINUM

72 Tossicità tossina botulinica Dose letale per la specie umana: 0,1 1 g Quasi tutti i casi di intossicazione sono causati dal consumo di alimenti crudi o insufficientemente cotti (non sterilizzati) conservati in condizioni di anaerobiosi (ortaggi e verdure sott olio, carne, pesce), salsicce, pesce affumicato, ecc. CL. BOTULINUM

73 Quadro clinico Incubazione: h (3-14gg) Debolezza, nausea, vomito, vertigini, xerostomia, midriasi, diplopia, difficoltà a deglutire e a parlare, disfagia, diminuzione della diuresi, paralisi respiratoria morte entro 3-6 gg Letalità 30-70% Terapia Siero antibotulinico + Terapia di sostegno delle funzioni vitali CL. BOTULINUM

74 Prevenzione Corretta conservazione degli alimenti (evitare di porre a contatto cibi crudi e cibi cotti) Corretta preparazione delle conserve domestiche: idoneo lavaggio, idonea sterilizzazione (tindalizzazione), salatura, acidificazione, elevata concentrazione di zucchero Uso di conserve di produzione industriale Metodo poco affidabile: osservare l aspetto delle confezioni (rigonfiamenti) e dell alimento conservato CL. BOTULINUM

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76 Prevenzione delle malattie a trasmissione oro-fecale Vettori (9) Alimenti (10) Mani (8) Oggetti d uso (7) Sano (1) Feci (4) Suolo (6) Malato (2) Portatore (3) Acqua (5) (1) immunizzazione attiva (2) isolamento- terapia (3) bonifica (4) disinfezione smaltimento rifiuti liquidi (5) potabilizzazione (6) smaltimento rifiuti liquidi e solidi (7) (8) igiene personale (9) disinfestazione (10) igiene degli alimenti (conservazione, manipolazione)

77 La principale via di trasmissione di germi sono le mani Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono le più importanti procedure di igiene!!!

78 Igiene personale: i gioielli braccialetto anelli

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80 Modalità di disinfestazione (contro insetti e roditori) Disinfestazione integrale Insetticidi Rodenticidi Lotta contro i ratti Lotta contro gli insetti

81 Insetticidi e lotta biologica Piretrine Composti clorurati organici (DDT, DDD): inibiscono l enzima succinossidasi Composti fosforati organici (diazinone, dimethoate, fenthion, malathion, dipterex): inibiscono l enzima colinesterasi Carbammati Altri mezzi (lotta biologica, riduzione accoppiamenti fecondi)

82 Rodenticidi Effetto acuto: fosfuro di zinco, ossido arsenioso, solfato di stricnina, fluoroacetato di sodio, solfato di tallio, scilla, ANTU, norbormide questi ultimi tre hanno un azione più specifica sui topi Azione cumulativa: derivati cumarinici (warfarin, cumarolo, cumaforil) sono composti ad azione anticoagulante che agiscono inibendo la produzione di protrombina a livello del fegato

83 FAQ 1. Quali sono le principali malattie a ciclo fecale-orale? 2. Come si trasmettono? 3. Che cosa sono le tossinfezioni alimentari? 4. Descriva l epidemiologia e la prevenzione delle principali malattie a ciclo fecale-orale

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