Alcuni modelli micoreconomici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Alcuni modelli micoreconomici"

Transcript

1 E. Marchetti Sapienza Università Roma ESTERNALITA E BENI PUBBLICI Alcuni modelli micoreconomici Complementi di Economia Politica

2 le Esternalità: Definizione di esternalità: Si ha un esternalità quando alcune azioni di uno (o più) agenti economici hanno effetti diretti sul benessere di altri individui per effetti diretti si intendono effetti che non sono mediati da scambi di mercato A seconda degli effetti si hanno: - esternalità positive (economie esterne): l azione accresce il benessere di qualcun altro senza che si riceva un pagamento - esternalità negative (diseconomie esterne): l azione riduce il benessere di qualcun altro senza che si sostenga un pagamento Esempio di esternalità negative: inquinamento, traffico, congestione dei parcheggi, Esempio di esternalità positive: cura della propria salute, diffusione gratuita della conoscenza, cura delle proprietà, regole di buon vicinato, ricadute di alcuni investimenti

3 Quando ci sono esternalità: Il costo o il beneficio marginale privato di chi effettua l azione differisce i dal costo o beneficio marginale sociale di tutti gli agenti influenzati dall azione In presenza di esternalità l equilibrio di mercato non garantisce l efficienza paretiana viene meno il I teorema del benessere. La Politica economica deve quindi intervenire per correggere l allocazione tecnicamente per internalizzare le esternalità 3

4 E. Marchetti Sapienza Università Roma Nella produzione sono frequenti fenomeni di esternalità: - positive, es.: la presenza dell apicoltura favorisce il comparto agro-alimentare, ma spesso sono: - negative: industrie inquinanti danneggiano molte altre produzioni Un modello di esternalità (negative) nella produzione: due imprese e la produce anche inquinamento Entrambe i mercati in concorrenza perfetta produzione : q produzione : q ( genera anche inquinamento) costi totali : C (q ) costi totali : C (q, q ) I costi di dipendono anche dalla produzione q : dc dq > 0 Profitti: Π = p q C (q ) Π = p q C (q, q ) In equilibrio sui due mercati prezzi dati le due imprese scelgono: che implicano due produzioni q A e q A dc p = dq ( q ) dc p = dq ( q, q ) 4

5 Produzione socialmente efficiente massima somma dei profitti max q, q Π + Π = p q + p q C ( q ) C ( q, q ) C.P.O.: p dc ( q ) dc ( q, q ) = dq dq 0 p dc ( q, q ) = dq 0 Queste due condizioni sono diverse da quelle dell equilibrio di mercato; in particolare, per l impresa è ora: dc p = + dq ( q ) dc ( q, q ) Quindi l impresa dovrebbe: - fronteggiare un prezzo di vendita più alto del suo costo marginale - oppure, produrre una quantità minore dq ( ) L equazione ( ) mostra che l esternalità creata da deve essere internalizzata modificando i costi marginali di Cioè: rendere i costi marginali privati uguali a quelli sociali 5

6 Nel nostro caso, la differenza tra CMS e CMP è facilmente visualizzabile: CMP = dc dq ( q ) p, C dc /dq + dc /dq dc /dq CMS = dc ( q ) dc ( q q ), + dq dq p q Eff q A q dunque l effetto delle esternalità è descritto come uno scostamento tra CMS e CMP: CMS CMP = dc ( q, q ) > dq 0 (si manifesta nel mercato del bene : quello in cui è presente l esternalità) 6

7 Strumenti di intervento per correggere il problema delle esternalità ne esistono diversi: Imposte e sussidi correttivi a carico oa favore dei responsabili delle azioni di esternalità La regolazione degli effetti esterni La creazione di appositi mercati per i diritti di produrre esternalità Imposte e sussidi pigouviani Lo strumento classico di intervento è quello di stabilire: imposte e sussidi correttivi detti anche pigouviani pg (A.C.Pigou 90; 98) - esternalità negative: imporre tasse sulle azioni che le generano - esternalità positive: erogare sussidi alle azioni che le generano Però: un sussidio può essere sempre pensato come una tassa negativa Quindi in realtà si possono anche offrire: sussidi a chi crea esternalità negative per smettere di crearle 7

8 Esempio grafico: un impresa in concorrenza perfetta produce il bene y Costo totale: C=by+(m/)y costo marginale: CM = b + my b,m >0 cioè costo marginale crescente (attenzione: è quello marginale). Nota: CM è il costo marginale privato dell impresa. Producendo y si genera un esternalità negativa pari a: ay Il prezzo di mercato è pari a p produzione: p=b+my=cm Equilibrio di mercato: y (=(p-b)/m ) p, CM che implica l esternalità ay CM Dunque la produzione y è troppo elevata per essere pareto-ottimale p ay Implica troppo inquinamento perdite di benessere y 8 y

9 Per correggere la situazione si può introdurre una tassa sulla produzione che aumenti il CM dell impresa: esempio tassa pigouviana: i T pigou = ay Il nuovo costo marginale dell impresa è ora: CM soc =CM+ T pigou = b+(m+a)y Effetti: L impresa è obbligata a p, CM CM soc = b +(a+m)y internalizzare i costi dell inquinamento p CM ay y* y y La produzione si riduce: y* < y e con essa l inquinamento: ay* < ay Miglioramento paretiano 9

10 Per raggiungere lo stesso risultato si potrebbe invece: concederle un p, CM sussidioper ridurre la produzione sussidio S S CM soc = b +my + S CM fino a spingerla a y* p ay y* y y Se l impresa producesse y dovrebbe rinunciare al sussidio S Quindi il suo nuovo costo marginale è: CM soc =CM+S= b+my+s Pertanto l impresa vorrà produrre fino a: p=b+my+s Cioè fino a y* stesso risultato Però sussidi e tasse possono avere effetti diversi nel lungo periodo: - i sussidi incoraggiano l entrata di nuove imprese possibile aumento della produzione e dell esternalità 0

11 Regolazione degli effetti delle esternalità In genere si impone uno: standard di produzione consentito standard massimo di produzione se si tratta di est. negativa standard minimo di produzione se si tratta di est. positiva (più frequente) Esempio di regolazione per est. negative: - limiti al peso degli autoveicoli - limiti al consumo/emissioni degli stessi - limiti alle quantità di rifiuti tossici producibili da alcune industrie Problemi spesso di natura tecnica: es.: distinguere tra regolazione intrusiva (scelta di tecniche di produzione, limiti di utilizzo di materie prime) e regolazione non-intrusiva (limiti alle emissioni) si concentra sugli effetti finali. La regolazione genera gli stessi risultati delle tasse analisi statica (breve periodo)

12 La creazione di mercati per diritti negoziabili sulle esternalità La giustificazione di questo approccio risiede nel Teorema di Coase vediamo un Esempio analitico: Le due imprese (una inquinante) i viste it prima: e Profitti: Π = p q C (q ) Π = p q C (q,q ) Introduciamo un diritto di proprietà: ha il diritto all ambiente pulito: se vuole produrre, deve pagare T a per avere il permesso di inquinare Profitti: Π = p q C (q ) T Π = p q C (q,q ) + T Le parti contrattano liberamente, es.: sceglie q efaun offertaprendereolasciaresut a, con il vincolo che sia incentivato ad accettare, cioè deve essere: Π = p q C (q,q ) + T 0 Il vincolo vale con eguaglianza ( cerca di pagare il T più basso)

13 Il problema di massimo profitto di : max Π = pq C( q ) T q, T.. p q C q, q + T = s t ( ) 0 sostituendo il vincolo: T = p q C(q,q ) il problema diventa: max Π = pq C( q ) + pq C( q, q ) q ( ) ( ) dc q dc q, q C.P.O.: p = + cioè la () soluzione socialmente efficiente dq dq Nota: la stessa soluzione si sarebbe raggiunta anche se avesse avuto il diritto di produrre e avesse dovuto pagare per godere dell ambiente pulito Però và ricordato che: le condizioni per la validità del teorema di Coase sono molto restrittive (e spesso irrealistiche) 3

14 Nondimeno, vi sono stati vari tentativi di implementare soluzioni nello spirito del teorema di Coase: Esempio I: in USA fine anni 80 sono stati introdotti diritti sull inquinamento (un sistema cap and trade ) aveva come oggetto il contenimento delle emissioni inquinanti di SO tramite un mercato dei certificati di emissione commerciabili dalle imprese. Esempio II: esiste in EU dal 005 un mercato delle emissioni di anidride carbonica l : EU Emission Trading Scheme per contrastare il riscaldamento globale (sistema cap and trade): cerca di limitare le emissioni di CO delle imprese europee. - Leimprese ricevono crediti (= ton. di CO ) che rappresentano i loro diritti di emissione - alcune imprese si ritrovano al disopra del limite (stabilito per legge), altre al disotto - le quote di CO da emettere possono essere scambiate tra le imprese (quelle oltre il limite le acquistano da quelle al disotto) l Emission Trading Scheme è il più grande mercato di quote di CO a livello mondiale, ed è preso a modello per le future azioni globali di controllo e riduzione dei gas serra 4

15 I beni pubblici: Definizione di bene pubblico: Un qualsiasi bene che è: NOTA: a tutti gli effetti un b.p. è un caso particolare di esternalità -non rivale: il consumo da parte di un individuo non ne pregiudica quello di altri -non escludibile: non è tecnicamente o economicamente fattibile escludere un individuo dal consumo (a volte viene inclusa una terza caratteristica: la non divisibiltà: il bene non può essere frazionato, es. difesa nazionale) Dunque i b.p. generano problemi simili In particolare, la produzione privata di beni pubblici è in genere inefficientemente bassa (vi possono essere anche essere mali pubblici: produzione privata troppo alta ) Si possono affrontare i problemi dei beni pubblici negli stessi modi usati per le esternalità con una differenza: La non escludibilità previene la possibilità di creare un mercato di diritti di proprietà negoziabili per i beni pubblici 5

16 E. Marchetti Sapienza Università di Roma NOTA: non-escludibilità e non-rivalità sono caratteristiche graduali: possono essere possedute da certi beni in gradi differenti Inoltre, alcuni beni possono essere principalmente o non-rivali o non-escludibili (in alternativa); in effetti: è possibile classificare tutti i beni in base a queste due caratteristiche: RIVALITA' SI' NO ESC CLUDIBILITA A' SI' NO BENI PRIVATI (coni gelato, vestiti, servizi professionali, parking a pagamento) RISORSE COMUNI e BENI MERITORI (pesci nell'oceano, beni ambientali, libri in biblioteca, parking gratuito) CLUB GOODS e BENI PUBBLICI LOCALI (MONOPOLIO NATURALE) (tv via cavo, software, autostrade, r&d privata) BENI PUBBLICI PURI (Illuminazione pubblica, difesa nazionale, conoscenza e ricerca (di base), strade non a pagamento) I beni pubblici possono essere pensati come esternalità non esauribili: l esperienza lesperienzadi tale effetto da parte di un agente non pregiudica l esperienza lesperienzadello stesso effetto da parte di altri agenti (sono anche dette esternalità anonime: non dipendono da chi genera l esternalità) 6

17 Vi sono tre problemi per i beni pubblici:. la Determinazione del livello ottimale del bene pubblico. il Finanziamento del bene pubblico 3. L effettiva Produzione del bene pubblico Modello formalizzato di bene pubblico: Due (classi di) consumatori: e un bene pubblico X x = consumo di x = consumo di X= i, x i = ammontare totale del bene pubblico L utilità di ciascun consumatore dipende dall ammontare totale X (non rivalità) u (X) p x = utilità di u (X) p x = utilità di p = prezzo d acquisto del bene pubblico Domanda dei consumatori ciascuno massimizza l utilità: Es. cons. : max x u ( x + x ) px du ( X ) dx = p C.P.O.: / analogamente per : ( X ) dx p du = / 7

18 Produzione di mercato del bene pubblico: impresa in concorrenza perfetta lo vende a p ha costi di produzione: C(X) (con costi marginali crescenti) l impresa sceglie X massimizzando il profitto: Π = px C(X) C.P.O.: p=dc(x)/dx Equilibrio di mercato la quantità X tale che: du (X)/dx = du (X)/dx = dc(x)/dx perox è non escludibile!... quindi ipotizziamo che prevalga la du i (X)/dx i maggiore,cioè: [du i (X)/dx i ] MAX = dc(x)/dx E pareto efficiente? No infatti: Surplus sociale: W=u (X) px + u (X) px + Π Cioè: W=u (X) +u (X) C(X) 8

19 Massimizzazione surplus: maxw u ( X ) + u ( X ) C( X ) X = ( ) ( ) ( ) C.P.O.: du X du X dc X + = Ma essendo X= i, x i si ha che: dx dx dx du (X)/dx = du (X)/dX e du (X)/dx = du (X)/dX Quindi la quantità ottimale X è data da: du ( X ) du dx i = / i = +, dx dx ( X ) du ( X ) dc( X ) i = dx Dunque l X efficiente si ha quando: la somma delle utilità marginali è uguale al costo marginale di produzione Questa condizione è diversa dall equilibrio di mercato. In particolare, si ha che: X < X Infatti la somma delle utilità marginali è maggiore di ciascuna componente; Ad esempio, assumiamo che: - le due du i (X)/dX siano decrescenti in X - il costo marginale dc(x)/dx sia crescente in X 9

20 Graficamente: C, u Se ciascun consumatore paga lo stesso prezzo di mercato, non contribuirà in modo adeguato alla produzione di un livello efficiente del bene pubblico dc(x) / dx i dui(x) / dx Problema del free rider: i consumatori tendono non pagare il giusto Contributo [du i (X) / dx] MAX X X X Dunque occorre l intervento pubblico per risolvere i tre problemi di scelta di quantità, finanziamento e produzione del bene pubblico. Metodi concreti:. per determinare X : - si ricorre a dati di mercato per capire la disponibilità a pagare dei consumatori (le loro du i (X)/dX ) - si può ricorrere a dati non di mercato esperimenti, interviste, ecc. 0

21 . e 3. per produrre e finanziare X : - produzione e finanziamento pubblico: mediante imposte e impresa o azienda pubblica; o in teoria, sarebbe ottimale stabilire delle aliquote di contribuzione personalizzate per ogni consumatore: dei p i ciascuno esattamente uguale a du i (X)/dX noti come prezzi di Lindhal ma la loro determinazione è assai complicata. - In certi casi il bene pubblico può essere prodotto in un mercato regolato Però permane il problema del free rider : avevamo ipotizzato che nella produzione di mercato: [du i (X)/dx i ] MAX = dc(x)/dx ma il consumatore con la u i (X) MAX vorrebbe davvero pagare per la produzione di X? Infatti X è non-escludibile! una volta che il consumatore con [du i (X)/dx i ] MAX ha dichiarato la sua preferenza/disponibilità, gli altri possono comunque usufruire del bene X senza pagare nulla! Free-riders riders Pertanto il consumatore [du i (X)/dx i ] MAX ha un incentivo a dichiararsi meno propenso a pagare (cioè a nascondere le sue vere preferenze) ciò aggrava la situazione si produce ancora meno di X (anche nulla )

22 La situazione in realtà: è di interdipendenza strategica : la decisione se contribuire o meno al finanziamento di un bene pubblico da parte di un consumatore dipende da: le decisioni se contribuire o meno degli altri consumatori occorre usare la Teoria dei giochi Vediamo un semplice modello di gioco di contribuzione a un bene pubblico Due livelli del bene pubblico: X H > 0 X L = 0 Due consumatori: U₁=u(X) S₁ U₂=u(X) S₂ Livelli di contribuzione Produzione del bene: C(X)=cX Se il bene viene prodotto: S + S = cx H I consumatori devono dichiarare quanto vogliono contribuire al bene pubblico:

23 - Se entrambi i consumatori dichiarano di voler contribuire (S >0eS > 0) il costo totale viene spartito equamente tra i due: S = S = cx H /; - se uno solo dei due consumatori dichiara di voler contribuire egli lo pagherà per intero: S contr = cx H ; l altro non paga nulla: S no contr =0; - se tutti dichiarano di non contribuire, allora pagheranno tutti 0: S =S = 0 e il bene non verrà prodotto: X =0. Inoltre assumiamo che sia: u(0) = 0 Poiché deve essere: S + S = cx H la scelta di uno dei due (S i ) dipende da quella dell altro (S i ) Insieme delle strategie di uno qualunque dei due consumatori: { B ( = contribuire); NB ( = non contribuire } Consumatore B NB Bi-matrice del gioco (scelta simultanea): Consuma atore B NB U = u(x H ) c X H / U = u(x H ) c X H U = u(x H ) c X H / U = u(x H ) U = u(x H ) U = 0 U = u(x H ) c X H U = 0 3

24 Nota vale questo ordinamento tra i quattro possibili valori delle utilità: cx u > H ( X H ) > u ( X H ) > 0 > u ( X H ) cx H Equilibrio: B Consumatore NB Consumatore B NB U = u(x H ) c X H / U = u(x H ) c X H U = u(x H ) c X H / U = u(x H ) U = u(x H ) U = 0 U = u(x( H ) c X H U = 0 Risultato: Esiste un unico equilibrio di Nash: (NB,NB) e gli agenti ottengono: U₁* =0, U₂* =0 Utilità totale: U tot EN = U₁* + U₁* =0 4

25 Se avessero scelto entrambi di contribuire, avrebbero invece ottenuto: U = U = u( X ) H cx H utilità totale di (B, B): U tot P =u(x H ) cx H > U tot EN infatti deve essere u ( X H ) cx H > 0 direttamente in virtù dell ipotesi: ( ) cx H u X H 0 > Il fatto che sia U tot P > U tot EN ma risulti in equilibrio U tot EN èunesempiodi: Dilemma del prigioniero Classici esempi di beni pubblici sono: - scuola e istruzione - sanità generale - difesa nazionale - ordine pubblico caveat: per alcuni di questi ci possono essere problemi di congestione: b.p. parziali ma recentemente sono di importanza crescente i: Beni pubblici globali Sono beni pubblici per i quali la non rivalità si estende anche a cittadini di paesi diversi da quello in cui il bene pubblico viene prodotto 5

I fallimenti del mercato

I fallimenti del mercato Esternalità I fallimenti del mercato Esternalità Quando una transazione tra un compratore e un venditore condiziona direttamente una terza parte, l effetto che questa subisce viene detto esternalità. In

Dettagli

Fallimenti del mercato: Il monopolio

Fallimenti del mercato: Il monopolio Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Come affrontare i monopoli naturali

Come affrontare i monopoli naturali Come affrontare i monopoli naturali Il problema del monopolio naturale è che se anche l impresa volesse fissare il prezzo a un livello pari al costo marginale (efficienza sociale), produrrebbe in perdita

Dettagli

Esercitazione 2 di Economia Pubblica CLEF Soluzioni Tutor Dottor Matteo Maria Cati A.A.: 2012-2013

Esercitazione 2 di Economia Pubblica CLEF Soluzioni Tutor Dottor Matteo Maria Cati A.A.: 2012-2013 Esercitazione 2 di Economia Pubblica CLEF Soluzioni Tutor Dottor Matteo Maria Cati A.A.: 2012-2013 Esercizio 1: Esternalità Un impresa A adotta un sistema di produzione rumoroso, che genera un inquinamento

Dettagli

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015 Domande a risposta multipla 1) Il primo teorema dell economia del benessere sostiene che: a) L equilibrio competitivo dipende dal potere contrattuale

Dettagli

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 14 Equilibrio economico generale (efficienza nello scambio) e fallimenti del mercato Facoltà di Scienze della Comunicazione

Dettagli

Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa

Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2014-15 Outline Un semplice mercato

Dettagli

Le ragioni dell intervento pubblico

Le ragioni dell intervento pubblico Le ragioni dell intervento pubblico 1. COME VALUTARE GLI ESITI DEL MERCATO PRIVATO E DELL INTERVENTO PUBBLICO (L OTTIMO SOCIALE) 2. QUANDO IL MERCATO REALIZZA L OTTIMO SOCIALE 3. QUANTO IL MERCATO FALLISCE

Dettagli

I beni pubblici. Fallimenti del mercato

I beni pubblici. Fallimenti del mercato I beni pubblici Fallimenti del mercato Introduzione Esistono beni che non vengono offerti da imprese private ma, in misura ed in modi diversi, vengono offerti dal settore pubblico. Es. la difesa nazionale,

Dettagli

Esternalità. Capitolo 10. Harcourt, Inc. items and derived items copyright 2001 by Harcourt, Inc. Efficienza e fallimenti di mercato

Esternalità. Capitolo 10. Harcourt, Inc. items and derived items copyright 2001 by Harcourt, Inc. Efficienza e fallimenti di mercato Esternalità Capitolo 10 Efficienza e fallimenti di mercato La mano invisibile di Adam Smith fa sì che consumatori e venditori, guidati dal proprio interesse, siano portati a massimizzare il benessere totale

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13 Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13 Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 11 del Libro di Testo) Curva di offerta degli stereo portatili

Dettagli

Un modello matematico di investimento ottimale

Un modello matematico di investimento ottimale Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Investimento per un singolo agente

Dettagli

Lezione 16 2 Teorema economia benessere. Surplus produttore e consumatore. Esternalità e Beni pubblici

Lezione 16 2 Teorema economia benessere. Surplus produttore e consumatore. Esternalità e Beni pubblici Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 16 2 Teorema economia benessere. Surplus produttore e consumatore. Esternalità e Beni pubblici Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Economia

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

La Concorrenza Monopolistica

La Concorrenza Monopolistica La Concorrenza Monopolistica Caratteristiche Molteplicità di imprese Libertà di entrata (entreranno imprese finché vi sarà possibilità di profitti positivi). L entrata di nuove imprese favorisce i consumatori

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 2: Equilibrio economico generale (part 2) Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA

STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA A.A. 2008-2009 ANNA TEMPIA 2 LEZIONE LE RAGIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO (PARTE SECONDA) BIBLIOGRAFIA: P.

Dettagli

Esercitazione 23 maggio 2016

Esercitazione 23 maggio 2016 Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali

Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali ECONOMIA MODULO TEORIA A.A. 2013/2014 IL O Fabio Clementi E-mail: fabio.clementi@unimc.it

Dettagli

Capitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Il monopolio (Frank, Capitolo 12)

Il monopolio (Frank, Capitolo 12) Il monopolio (Frank, Capitolo 12) IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 6: Equilibrio economico generale (part 2) David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 PRIMA PARTE

Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 PRIMA PARTE Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 Martedì 23 Novembre 2004 PRIMA PARTE Si risponda alle seguenti domande: (N.B. le risposte riportate rappresentano una traccia per lo studente, a cui

Dettagli

Corso di Laurea: Operatori pluridisciplinari e interculturali d'area mediterranea SCIENZA DELLE FINANZE. Docente: Gatto Antonino

Corso di Laurea: Operatori pluridisciplinari e interculturali d'area mediterranea SCIENZA DELLE FINANZE. Docente: Gatto Antonino Corso di Laurea: Operatori pluridisciplinari e interculturali d'area mediterranea SCIENZA DELLE FINANZE Docente: Gatto Antonino Elaborazione: Dott.ssa Locantro Antonia Lucia I motivi dell intervento dello

Dettagli

Antonella Laino Il monopolio naturale

Antonella Laino Il monopolio naturale A13 477 Antonella Laino Il monopolio naturale Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4809-2

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa Prof. Gianmaria Martini Offerta dell impresa La decisione di un impresa a riguardo della quantità

Dettagli

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore

Dettagli

Teoria dei Giochi. Anna Torre

Teoria dei Giochi. Anna Torre Teoria dei Giochi Anna Torre Almo Collegio Borromeo 14 marzo 2013 email: anna.torre@unipv.it sito web del corso:www-dimat.unipv.it/atorre/borromeo2013.html IL PARI O DISPARI I II S T S (-1, 1) (1, -1)

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

Gli strumenti di base della Finanza

Gli strumenti di base della Finanza 27 Gli strumenti di base della Finanza ECONOMIA FINANZIARIA L Economia Finanziaria studia le decisioni degli individui sulla allocazione delle risorse e la gestione del rischio VALORE ATTUALE Con il termine

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.

Dettagli

ESERCITAZIONE 8: GIOCHI SEQUENZIALI, ASIMMETRIE INFORMATIVE ED ESTERNALITA

ESERCITAZIONE 8: GIOCHI SEQUENZIALI, ASIMMETRIE INFORMATIVE ED ESTERNALITA MICRECNMI CLE.. 003-004 ssistente alla didattica: Elena rgentesi ESERCITZINE 8: GICHI SEUENZILI, SIMMETRIE INFRMTIVE E ESTERNLIT Esercizio : Giochi sequenziali e minacce credibili Si consideri un mercato

Dettagli

13.4 Risposte alle domande di ripasso

13.4 Risposte alle domande di ripasso 86 Capitolo 13 13.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Il modello di Cournot è incentrato sull ipotesi che ciascuna impresa consideri costante il livello attuale di output delle concorrenti. Il modello

Dettagli

MONOPOLIO, MONOPOLISTA

MONOPOLIO, MONOPOLISTA Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA

Dettagli

La pubblicità. La pubblicità. La pubblicità. La pubblicità

La pubblicità. La pubblicità. La pubblicità. La pubblicità La La rappresenta il canale principale attraverso il quale i consumatori ottengono informazioni sui prodotti. Nel 2006, le spese pubblicitarie in USA sono state pari al 2,2% 2% del PIL. In Italia, nel

Dettagli

Le preferenze e la scelta

Le preferenze e la scelta Capitolo 3: Teoria del consumo Le preferenze e la scelta 1 Argomenti trattati in questo capitolo Usiamo le preferenze dei consumatori per costruire la funzione di domanda individuale e di mercato Studiamo

Dettagli

Economia Politica. Indicate Nome e Cognome, Numero di matricola e Corso di Laurea su ogni foglio.

Economia Politica. Indicate Nome e Cognome, Numero di matricola e Corso di Laurea su ogni foglio. 7 novembre 2013 1) Supponete che la domanda di appartamenti a Cagliari sia p = 1000 5q, mentre l o erta sia q = 100. Trovate l equilibrio nel mercato degli appartamenti e disegnate il gra co. Supponete

Dettagli

Capitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke

Capitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Capitolo 7 Efficienza e scambio Pareto-efficienza L efficienza in senso economico ha una definizione ristretta che prende il nome da un economista italiano (Vilfredo Pareto) una allocazione è efficiente

Dettagli

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company

MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI Economie aperte o chiuse Un economia chiusa è un economia che non interagisce con altre economie nel mondo. Non ci sono esportazioni, non ci sono

Dettagli

Indice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin

Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 7: Informazione incompleta Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only. In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.

Dettagli

3. Asimmetrie informative

3. Asimmetrie informative Lezione seconda parte seconda Beni pubblici e altre cause di fallimento del mercato 1 3. Asimmetrie informative 3.1 rischio 3.2 assicurazione 3.3 asimmetrie informative 2 1 3.1 rischio Una situazione rischiosa

Dettagli

5 Risparmio e investimento nel lungo periodo

5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5.1 Il ruolo del mercato finanziario Il ruolo macroeconomico del sistema finanziario è quello di far affluire i fondi risparmiati ai soggetti che li spendono.

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Paperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust?

Paperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust? Paperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust? Paperone Anna Torre, Rockerduck Ludovico Pernazza 1-14 giugno 01 Università di Pavia, Dipartimento di Matematica Concorrenza Due imprese Pap e Rock operano

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

a) In concorrenza perfetta il ricavo totale è dato dal prodotto tra il prezzo e la quantità venduta:

a) In concorrenza perfetta il ricavo totale è dato dal prodotto tra il prezzo e la quantità venduta: Esercizio 1 a) In concorrenza perfetta il ricavo totale è dato dal prodotto tra il prezzo e la quantità venduta: RT = P Q Da cui si ottiene che il ricavo medio e il ricavo marginale sono costanti e pari

Dettagli

Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria

Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern

Dettagli

LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5

LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 Appunti di estimo Il fine economico dell imprenditore Le motivazioni che spingono un imprenditore ad avviare attività di impresa sono: Produrre beni e servizi,

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario 26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda

Dettagli

12.4 Risposte alle domande di ripasso

12.4 Risposte alle domande di ripasso Il monopolio 81 12.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Controllo su input fondamentali; economie di scala; brevetti; economie di rete; licenze governative. Nel lungo periodo il controllo sugli input

Dettagli

Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin

Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin Corso di Politica Economica Europee Stefano Papa spapa@uniroma1.it Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Economica Università di Roma Sapienza Da produttività

Dettagli

La Minimizzazione dei costi

La Minimizzazione dei costi La Minimizzazione dei costi Il nostro obiettivo è lo studio del comportamento di un impresa che massimizza il profitto sia in mercati concorrenziali che non concorrenziali. Ora vedremo la fase della minimizzazione

Dettagli

POLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI

POLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI capitolo 15-1 POLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI OBIETTIVO: EQUILIBRIO (ANCHE SE NEL LUNGO PERIODO) DISAVANZI: IMPLICANO PERDITE DI RISERVE VALUTARIE AVANZI: DANNEGGIANO ALTRI PAESI E CONDUCONO A

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

I ricavi ed i costi di produzione

I ricavi ed i costi di produzione I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa

Dettagli

Capitolo 8. Struttura della presentazione. Tipi di dazio. Gli strumenti della politica commerciale

Capitolo 8. Struttura della presentazione. Tipi di dazio. Gli strumenti della politica commerciale Capitolo 8 Gli strumenti della politica commerciale preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 Struttura della presentazione Analisi dei dazi in equilibrio parziale: offerta,

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro Applicazioni di politica economica: trattenute in busta paga e sussidi 1 Effetti di una politica governativa che sposti la curva

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

Economia pubblica. Alberto Zanardi

Economia pubblica. Alberto Zanardi Università di Bologna Scuola di Economia, Management e Statistica Corso di laurea CLEF Economia pubblica a.a. 2013-14 14 (8 crediti, 60 ore insegnamento) I beni pubblici Alberto Zanardi Fallimenti del

Dettagli

Investimenti Diretti Esteri

Investimenti Diretti Esteri Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione

Dettagli

Introduzione all economia

Introduzione all economia Introduzione all economia 4.X.2005 Macro e microeconomia La teoria economica è divisa in due sezioni principali: la microeconomia e la macroeconomia La microeconomia studia il comportamento dei singoli

Dettagli

8. ESTERNALITÀ, BENI PUBBLICI, ASIMMETRIA INFORMATIVA

8. ESTERNALITÀ, BENI PUBBLICI, ASIMMETRIA INFORMATIVA 8. ESTERNALITÀ, BENI UBBLICI, ASIMMETRIA INFORMATIVA 8.1. Un fenomeno di esternalità positiva può essere segnalato, in equilibrio di concorrenza perfetta, dal fatto che 1) Il beneficio marginale sociale

Dettagli

Proprietà contratti e potere

Proprietà contratti e potere Proprietà contratti e potere Le istituzioni formali e informali Definiscono le regole dello scambio Possono risolvere i problemi di free riding Hanno effetti redistributivi 1) Definiscono e difendono i

Dettagli

Disoccupazione e salario reale

Disoccupazione e salario reale Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i

Dettagli

Scelte in condizioni di rischio e incertezza

Scelte in condizioni di rischio e incertezza CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Economia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi

Economia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 15 Il monopolio Inquadramento generale In questa sezione prenderemo

Dettagli

Fonti Energetiche Rinnovabili: Incentivi. Economia Ambientale Corso di Laurea In Ingegneria Civile e Ambientale

Fonti Energetiche Rinnovabili: Incentivi. Economia Ambientale Corso di Laurea In Ingegneria Civile e Ambientale Fonti Energetiche Rinnovabili: Incentivi Economia Ambientale Corso di Laurea In Ingegneria Civile e Ambientale Contesto Politiche per il Cambiamento Climatico Riduzione delle emissioni di gas serra anche

Dettagli

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) La GESTIONE (operazioni che l azienda compie per raggiungere i suoi fini) può essere: ORDINARIA

Dettagli

Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa]

Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa] Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa] Lezion4 - Selezione avversa, screening e segnalazione Asimmetrie informative pre-contrattuali e selezione avversa

Dettagli

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.

Dettagli

Economia e politica di gestione del territorio. [1:cap.4]

Economia e politica di gestione del territorio. [1:cap.4] Economia e politica di gestione del territorio Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie (L.M.) A.A. 2013-2014 Lezione n.5: Efficienza ed Equità [1:cap.4] Docente: Antonio Lopolito tel. 0881-589.417

Dettagli

LA NUOVA ECONOMIA KEYNESIANA (NEK anni 90 )

LA NUOVA ECONOMIA KEYNESIANA (NEK anni 90 ) La uova Economia Keynesiana - I LA UOVA ECOOMIA KEYESIAA (EK anni 90 ) La MC ha un problema teorico generale er avere prezzi flessibili, i mercati devono essere spot: ricontrattazioni molto veloci e assenza

Dettagli

I mercati assicurativi

I mercati assicurativi I mercati NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo e

Dettagli

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Offerta di moneta Offerta di moneta. È la quantità di mezzi di pagamento

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 15 La bilancia dei pagamenti e il mercato valutario Hill, cap. 10 (prima parte) La bilancia

Dettagli

Fallimenti del mercato

Fallimenti del mercato Fallimenti del mercato Il mercato fallisce quando non è in grado di raggiungere un ottimo socialmente soddisfacente in termini di efficienza ed equità Potere di mercato Esternalità Beni pubblici Asimmetria

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 18: Informazione incompleta (moral hazard) David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica

Dettagli