8. Circuiti magnetici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "8. Circuiti magnetici"

Transcript

1 8. Circuiti magnetici Campi magnetici Un campo magnetico è indotto dal moto di ca- riche. In particolare una corrente elettrica i in- duce un campo magnetico H secondo la prima legge di Mawell (legge di Ampere o anche leg- ge della circuitazione) che in forma integrale è: ) H dl = i ( Dove l è una linea chiusa e ic è la corrente elet- trica concatenata con tale linea chiusa. Qualora la linea chiusa l coincida con una linea di flusso del campo H e la corrente ic concatenata con l sia dovuta ad una corrente i che attra- versa N volte una superficie con contorno l. La corrente i infatti fluisce in una bobina di N av- volgimenti, per cui ic = Ni. Per la prima legge di Mawell quindi si ha: H l = N i dove ic = N i induce il campo magnetico H lungo l. Perciò N i è la forza magneto- motrice f.m.m. (magneto- motive force) analogamente alla tensione alla f.e.m. di un circuito elettrico. Il verso della della f.m.m. è definito dalla regola della mano destra come indicato nella prima figura di questa pagina. Nel Sistema Internazionale di Misura (SI) la f.m.m N i si misura in ampere. Nella tecnica, poi- chè molto spesso si utilizzano bobine, la f.m.m. si esprime in ampere spire (ampere turn) [simbolo: A t]. Infatti in tal modo una bobina di una spira percorsa da una corrente pari ad N ampere produce la stessa f.m.m. di una corrente di 1 A in una bobina di N spire. Poiché però il numero di spire è un numero puro l ampere turn ha le stesse dimensioni dell ampere e quindi le dimensioni di H sono A t/m = A/m. Nel caso di una corrente in un filo conduttore rettilineo di lunghezza infi- nita (figura a fianco), per la simmetria del sistema le linee di flusso di H sono circolari con centro in l. Dalla prima legge di Mawell si ha: 2πr H = i H = / 012 [A/m] dove H è il modulo di H, i è la corrente che genera H. ed r il raggio della circonferenza della linea chiusa l. Nel caso di un anello di materiale magnetico su cui è avvolta una bobina di N spire, supposto che le linee di flusso del campo H siano confinate all interno dell anello e siano parallele all asse dell anello di forma circo- lare, il valore H del campo lungo tale asse di lunghezza 2πr (r raggio dell asse circolare) è: 2πr H = i 3 = Ni H = N i 2πr [A/m] ic è la corrente concatenata con l anello. Quindi ic = Ni è la for- za magneto- motrice. Nell ipotesi in cui il materiale magnetico Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 1

2 sia lineare con B = µh, si ha: B = µμ N i 2πr [T] Poiché la permeabilità magnetica µ del materiale ferromagnetico con cui l anello è costituito, è molto maggiore di quella dell aria µ0, B nell anello è molto più elevato di quanto sia B nell aria circostante. In generale quando la permeabilità magnetica relativa dell anello µμ = = µμ µμ > è sufficientemente elevata, i tubi di flusso di B sono quasi completamente contenuti all interno dell anello. L anello in tal caso diviene il nucleo magnetico (magnetic core) del sistema ma- gnetico anello- bobina. Legge di Hopkinson Cme visto, per una permeabilità magnetica relativa dell anello µμ = sufficientemente ele- vata, l anello si può considerare un tubo di flusso di B. Inoltre, qualora B sia unifor- memente distribuito lungo la superficie trasversale A dell anello perpendicolare al suo asse circolare, il flusso magnetico è da- to da Φ = A B [Wb]. Si ottiene quindi: Φ =?@ 012 Ni N i = R Φ L equazione trovata è la legge di Hopkinson (Hopkinson law). Essa è analoga alla legge di Ohm v = R i per i circuiti elettrici. Nel caso in esame N i è la forza magneto- motrice, R = l/µμa è la riluttanza magnetica (magnetic reluctance) dove l = 2πr è la lunghezza dell asse dell anello. Il verso della della f.m.m. è dato dalla regola della mano destra come indicato nella prima figura di questo capitolo. In generale la legge di Hopkinson è: ) N i = R Φ dove la riluttanza è: R =?@ dove Δl è la lunghezza del tubo di flusso o del ramo ove il mezzo è di permeabilità magneti- ca µμ, A è l area della sezione del tubo di flusso o del ramo, sezione perpendicolare alle linee di flusso del campo. Le approssimazioni fatte per considerare la struttura magnetica come un circuito magnetico sono: 1. Tutto il tubo di flusso magnetico è concatenato con tutte le spire dell avvolgimento. 2. Il flusso è confinato esclusivamente all interno del nucleo magnetico. 3. Il campo B è uniforme in A. La prima assunzione è tanto più valida quanto gli avvolgimenti della bobina sono molto vicini fra loro. Alcune linee di flusso comunque non comprendono tutte le spire alle estremità della bobina. Per la seconda assunzione la permeabilità del materiale del nucleo magnetico è neces- sario sia molto maggiore di quello dell aria che lo circonda. Solitamente i materiali magnetici hanno una permeabilità relativa di Nel caso dei circuiti elettrici il rapporto fra condu- cibilità elettrica del rame e quella dell aria è circa In tal caso l approssimazione circuitale è molto migliore di quella magnetica. In strutture magnetiche a causa della permeabilità rela- tiva ridotta, una parte del flusso magnetico, solitamente una frazione non elevata, non è confi- Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 2

3 nata entro il nucleo magnetico (flusso disperso leakage flu). Infine l ultima assunzione per cui B si considera uniformemente distribuito sulla superficie A, risulta una comoda assunzio- ne per il calcolo del comportamento approssimativo di Φ, pur non essendo verificata a causa del valore finito di μ. Circuiti magnetici Il sistema magnetico di figura presenta un nucleo di forma quadrangolare, con un traferro sot- tile di spessore δ, perpendicolare ad un ramo del nucleo in ferro e quindi perpendicolare al tubo di flusso di B. Tramite l approssimazione circuitale, il sistema è descritto dalla legge di Hopkinson come segue: N i = R Φ dove: R = R l1 + 2R l2 + R 1 a + R 1 b + R δ R è la somma delle riluttanze dei segmenti del del circuito ma- gnetico ove si assume risieda il flusso magnetico Φ. Con rife- rimento ai rami indicati in figura, si ha: R l1 = ) E FG ; R l 2 = ) H FG ; R l1 a = ) EI FG ; R l1b = ) EJ FG ; R δ = K F L G. La permeabilità magnetica µμ del nucleo, realizzato in ghisa (cast- iron),o in acciaio fuso (cast- steel), oppure anche in lamiera (sheet- steel), è molto maggiore di quella dell aria µμ > con µμ = = µμ µμ > Perciò la riluttanza del traferro solitamente è molto maggiore della riluttanza dei rami in materiale magnetico: R δ R l 1, R l2, R 1 a, R 1 b e per il circuito magnetico in esame diviene: N i = R δ Φ L analogia fra circuiti magnetici e circuiti elettrici (in c.c.) è mostrata in figura. I generatori di f.m.m. Nkik sono gli analoghi dei generatori indipendenti di tensione vk e le riluttanze R k sosti- tuiscono i resistori Rk. Nel circuito magnetico di figura i due generatori di ten- sione magnetica N1i1 e N2i2 sono analoghi ai generatori di tensione v1 e v2 di un circuito elettrico e le riluttanze R1 e R2 sono analoghe alle resistenze R1 e R2. Il circuito magnetico di figura con queste posizioni è quindi analo- go al circuito elettrico sottostante. Un circuito magnetico, in analogia con i circuiti elettrici, può essere risolto con il metodo di sostituzione delle tensioni (magnetiche) definito dalle seguenti equazioni: P Φ P = 0 (n- 1 eq.i, incognite Φ _ ) a R a Φ a + a N ca i ca = 0 (r- n+1 eq.i) Questo sistema è di r equazioni nelle r incognite Φ _ (k = 1,2,...,r) dove r è il numero dei rami del circuito ma- Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 3

4 gnetico e Φ _ è il flusso magnetico di ramo. Il primo gruppo delle equazioni viste è l analogo magnetico delle equazioni di Kirchhoff delle correnti. Il secondo gruppo di equazioni deriva della legge di Kirchhoff delle tensioni dove la tensione magnetica è espressa tramite l equazione caratteristica di ramo data dalla legge di Hpkinson. Il circuito di figura è descritto da: dove: Φ1 - Φ2 - Φ3 = 0 R1Φ1 + R2Φ3 N1i1 = 0 R2Φ3 N2i2 = 0 R 1 = K E F L G ; R 2 = K H F L G. Nel caso in cui la struttura elettromagnetica sia caratterizzata da: δ1 = δ2 =1 mm; S = 1000 cm 2 ; µμ > = 1, H/m R1 = R2 = 8000 H - 1 i1 =1 A; i2 = 2 A; N1 = N2 = 100. Il sistema di equazioni risolvente diviene: Φ1 - Φ2 - Φ3 = Φ Φ3 = Φ3 = 200 Quindi i flussi quindi risultano essere: Φ1 = - 1, Wb; Φ2 = - 3, Wb; Φ3 = 2, Wb. Calcolo dei coefficienti di auto e mutua induttanza Il flusso concatenato con la bobina 1 di N1 spire è generato dalla corrente i1 e dalla corrente i2. Esso è espresso da: ΦC1 = N1[Φ1(i1) + Φ1(i2)] = = N1Φ1(i1) + N1Φ1(i2) dove Φ1(i1) è il contributo al flusso attraverso una spira della bobina 1 generato dalla corrente i1 e Φ1(i2) è il contributo al flusso attraverso una spira della bobina 1 generato da i2. Analogamente il flusso concatenato con la bobina 2 è: ΦC2 = N2[Φ2(i1) + Φ2(i2)] = N2Φ2(i1) + N2Φ2(i2) dove Φ2(i1) è il contributo al flusso attraverso una spira della bobina 2 generato dalla corrente i1 e Φ2(i2) è il contributo al flusso attraverso una spira della bobina 2 generato da i2. Nell ipotesi lineare è: N1Φ1(i1) = L1i1; N1Φ1(i2) = M12i2 N2Φ2(i2) = L2i2; N2Φ2(i1) = M21i1 con M12 = M21. Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 4

5 Nella figura a fianco è raffigurato il circuito ma- gnetico considerato precedentemente. Per gli N1 ed N2 avvolgimenti delle bobine 1 e 2 si vuole cal- colare L1, L2, M12 ed M21. Per il calcolo di L1 ed M21 si azzera la corrente i2 (circuito A in figura) e si calcolano i flussi magne- tici Φ1(i1) e Φ2(i1), concatenati con la bobina 1 e la bobina 2, e generati dalla sola corrente i1. Si ottie- ne: Φ3 = 0; Φ1 = Φ2 = N1i1/R 1 N1Φ1(i1) = L1i1; N2Φ2(i1) = M21i1 L1 = N1Φ1/ i1; L1 = N1 2 /R 1 ; M21 = N2Φ2/i1; M21 = N1N2/ R 1. Per il calcolo di L2 ed M12 si azzera la corrente i1 (circuito B in figura) e si calcolano i flussi magne- tici Φ1(i2) e Φ2(i2), concatenati con la bobina 1 e la bobina 2, e generati dalla sola corrente i2. Si ottie- ne: Φ1 = Φ2 + Φ3 R 1 Φ1 + R 3 Φ3 = 0 R 3 Φ3 - N2i2 = 0 Φ3 = N2i2/R 3 ; Φ1 = Φ3R 3 /R 1 = N2i2/R 1 ; Φ2 = Φ1 - Φ3 = N2i2/R 1 - N2i2/R 3 = (1/R 1-1/R 3 ) N2i2 N2Φ2(i2) = L2i2; N1Φ1(i2) = M12i2 L2 = N2Φ2/ i2; L1 = N2 2 (1/R 1 1/R 3 ); M12 = N1Φ1/i2; M12 = N1N2/ R 1 (M12 = M21 come anticipato) Energia magnetica Si consideri il campo magnetico ed il relativo flusso magneti- co Φ in un anello di materiale ferromagnetico. Nell ipotesi li- neare il flusso concatenato con la corrente i è dato da ΦC = NΦ = Li, dove N è il numero di spire dell avvolgimento per- corso da i attorno all anello ed L è l induttanza dell avvolgimento. Il lavoro magnetico infinitesimo compiuto per ottenere un incremento infinitesimo del flusso magnetico concatenato è: dem = PM = iv = i rs t ru = i dφc Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 5

6 L energia magnetica immagazzinata nel campo magnetico è: EM = P yz w = iv s { = i dφ yz > 3 / = i d Li > Nell espressione ottenuta a t = - la corrente i e il flusso ΦC si suppongono nulli. Per un valore di L costante l energia magnetica totale immagazzinata nel campo magnetico all istante t è da- ta da: EM = / > Li di = ½ Li 2 = ½ iφc = ½ NiΦ La relazione ottenuta è valida per mezzi lineari ove risulta ΦC = NΦ = Li. Un sistema magnetico costituito da due avvolgimen- ti rispettivamente di N1 e di N2 spire, sono percorsi il primo dalla corrente i1 ed il secondo dalla corrente i2. Essi sono accoppiati magneticamente dai flussi magnetici con essi concatenati e generati dalle due correnti i1 ed i2 (si veda figura a fianco). Il flusso concatenato con l avvolgimento 1, ΦC1, e quello con- catenato con l avvolgimento 2, ΦC2 sono rispettiva- mente: ΦC1 = N1[Φ1(i1) + Φ1(i2)] = N1Φ1(i1) + N1Φ1(i2) = L1i1 + M12i2 ΦC2 = N2[Φ2(i1) + Φ2(i2)] = N2Φ2(i1) + N2Φ2(i2) = L2i2 + M12i1 dove Φ1(i1) è il contributo al flusso attraverso una spira dell avvolgimento 1 generato dalla corrente i1 e Φ1(i2) è il contributo al flusso attraverso la spira dell avvolgimento 1 generato dalla corrente i2. Analogamente Φ2(i1) è il contributo al flusso attraverso una spira dell avvolgimento a 2 generato dalla corrente i1 e Φ2(i2) è il contributo al flusso attraverso la spira dell avvolgimento 2 generato da i2. L energia magnetica infinitesima dovuta ad un incremento infinitesimo del campo magnetico è data da: dem = PM = (i1v1 +i2v2) = i } rs te ru + i 0 rs th ru L energia magnetica immagazzinata nel campo magnetico è: EM = yz yz i 1 dφ C1 = L 1 i 1 di 1 yz + i 2 dφ C2 + M 12 i 1 di 2 > = i 1 d L 1 i 1 +M 12 i 2 + L 2 i 2 di 2 = d 1 2 L 1 i M i 1 i L 2 i 2 2 = i1 dφc1 + i2 dφc2 Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 6 + M 21 i 2 di 1 + i 2 d L 2 i 2 +M 21 i 1 = (dove: M = M12 = M21) Quindi l energia magnetica totale immagazzinata nel campo al tempo t è data da: EM = } L 0 0 }i } + M i } i 0 + } L 0 0 0i 0 Questa relazione mostra che l energia magnetica è dovuta a tre contributi: il primo e l ultimo termine di EM sono legati rispettivamente al circuito 1 ed al circuito 2 (L1i1 2 /2 e L2i2 2 /2), il se- condo termine è l energia magnetica mutua dei due circuiti. Ciò mostra anche che nel caso =

7 dell energia non vale la sovrapposizione degli effetti in quanto l energia dei due circuiti ali- mentati contemporaneamente è maggiore o minore (dipendentemente dal segno di M) della somma delle energie prodotte dai due circuiti alimentati con le stesse correnti in modo sepa- rato. EM può anche essere espressa come: EM = } 0 i } L } i } + Mi 0 + } 0 i 0 L 0 i 0 + Mi } EM = } 0 i }Φ 3} + } 0 i 0Φ 30 Questa relazione esprime l energia magnetica come funzione delle correnti e dei flussi concatenati ai circuiti. In generale in un sistema ad n circuiti accoppiati magneticamente si ha: EM = } 0 } i Φ 3 Forza di un elettromagnete Nella figura a fianco è riportato un elettromagnete che agisce su un ancora. Si desidera determinare la forza che l elettromagnete esercita su di essa. Il sistema ma- gnetico può essere visto come un circuito magnetico di quattro rami di sezione S e due traferri di spessore. L elettromagnete esercita una forza F sull ancora che viene contrastata da una forza equilibrante Fe esercitata dall esterno. La variazione infinitesima dell energia magnetica im- magazzinata nel campo, pari a d(½iφc), è data dal lavo- ro magnetico infinitesimo compiuto idφc e dal lavoro meccanico compiuto dalla forza equilibrante per otte- nere lo spostamento d: d(½iφc ) = Fe d + i dφc Per una corrente i costante si ottiene: Fe d = - ½ i dφc = - ½ i d(li) = - ½ i 2 dl Dalla legge di Hopkinson e dall ipotesi di linearità: ½i dφc + ½ΦC di = Fe d + i dφc Ni = RΦ e ΦC = NΦ = Li L = ƒs = ƒh e R = 2 µμ 0 S Quindi la forza esercitata dall elettromagnete sull ancora diviene: Fe = - ½ i 2 rˆ r rˆ r = - ½ i2 r r = ƒh H } H? L G = sh? L G = Š H? L La pressione magnetica, data dalla forza magnetica per unità di superficie, risulta è data da: pm = Œ 0G = H 0? L Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 7

8 Coppia fra bobine Un sistema elettromagnetico costituito da due bo- bine concentriche sono percorse rispettivamente dalle correnti i1 ed i2 (vedi figura). La prima è fissa e la seconda ruota attorno ad un asse perpendicola- re al foglio, diametro delle bobine e passante per il punto O. Si consideri una rotazione dell angolo infi- nitesimo dα a correnti i1 ed i2 costanti. La variazione infinitesima dell energia magnetica immagazzinata nel campo per ottenere la rotazione infinitesima corrispondente a dα, pari d(½i1φc1 + ½i2ΦC2), è data dal lavoro magnetico infinitesimo compiuto i1dφc1 + i2dφc2 e dal lavoro meccanico Cedα compiuto dalla coppia equilibrante: d(½i1φc1 + ½i2ΦC2) = Cedα + i1dφc1 + i2dφc2 ½i1 dφc1 + ½i2 dφc2 = Cedα + i1dφc1 + i2dφc2 Ce = - ½ i } rs te r + ½ i 0 rs th r = - r r / E. = - r i1i2 r / H. Infatti a causa della rotazione dα i coefficienti di autoinduzione L1 e L2 non subiscono varia- zioni. M invece varia a causa della variazione della posizione reciproca delle bobine. Dalla va- riazione di M dipende la coppia magnetica Ce. Materiali ferromagnetici I materiali ferromagnetici per valori limitati dell induzione magnetica hanno un comportamento quasi- lineare con per- meabilità magnetiche sostenute corrispondenti a bassi valori del campo magnetico e delle correnti. All aumentare della cor- rente e del campo magnetico oltre a tali valori si verifica un ri- dotto incremento del campo di induzione e quindi ad una sua saturazione. Si consideri il circuito magnetico di figura costituito da un anel- lo in materiale ferromagnetico con una bobina av- volta su di esso. Il campo magnetico H = Ni/(2πr) viene alimentato dalla corrente i della bobina con N avvolgimenti. Si consideri la prima magnetizzazio- ne, che avviene quando nel materiale è indotto un campo magnetico per la prima volta. All aumento di i, H aumenta in modo proporzionale. Nella figura a fianco è mostrato l andamento del campo di indu- zione magnetica all aumento del campo H e quindi della corrente i. Al crescere di H il campo B sale in modo quasi lineare sino alginocchio della curva H- B. Per un aumento ulteriore di i e di H, la crescita di B è Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 8

9 molto lenta. Questa regione, in cui H ed i sono superiori ai valori corrispondenti a tale ginoc- chio, è la regione di saturazione. Nella figura a fianco è descritto il comportamento dell anello in materiale ferromagnetico dopo la prima magnetizzazione. Rag- giunto un determinato valore di H che in figura è indicato con HM, Il campo H decresce in seguito ad una diminuzione della corrente. La curva H- B non segue più l andamento della curva di prima magnetizzazione ma il valore di B corrispondente ad un determinato valore di H, è superiore al valore precedente. Per i = 0 ed H = 0 il valore di B rimane positivo ed uguale a BR, campo di induzione magnetica residuo (residual magnetic flu density). Il campo B si annulla per un valore negativo di H = - HC campo magnetico coercitivo (coercitive magnetic field). Con un andamento della corrente che passa da un valore mini- mo ad un massimo e da un massimo ad un minimo in modo pe- riodico ed il campo H si sposta fra HM ed HM si ottiene la curva di isteresi (hysteresis curve) rappresentata in figura. L energia magnetica infinitesima dovuta ad un incremento infinitesimo dell induzione magne- tica è data da: dem = PM = iv = i dφc = 2πrS HdB Tale espressione è ottenuta tenendo conto che per l anello ferromagnetico H = Ni/(2πr) e ΦC = NSB dove S è la sezione dell anello perpendicolarmente all asse circolare interno ad esso. Quindi 2πrS è il volume del materiale ferromagnetico che costituisce l anello. Quindi si ha che: dem = HdB dove dem è l incremento infinitesimo di energia magnetica per unità di volume del materiale magnetico corrispondente ad un incremento infinitesimo del campo di induzione db. Essa viene spesa per la costituzione del campo ed immagazzinata nel campo stesso. Quando il cam- po diminuisce la restituzione dell energia magnetica restituita inferiore come è mostrato figu- ra a causa del ciclo di isteresi. Durante un ciclo di isteresi completo la quantità di energia non resa e dissipata (perdite per isteresi hysteresis losses) è data dalla superficie interna del ciclo H- B. Infatti l energia dissipata da un ciclo di isteresi per unità di volume è: em = y HdB y HdB pari alla superficie interna al ciclo di isteresi. Materiali ferromagnetici soffici e materiali duri I materiali ferromagnetici si distinguono in materiali ferromagnetici soffici (soft ferroma- gnetic materials) con ridotti valori del campo coercitivo (HC < 10 3 A/m) e materiali ferro- magnetici duri (hard ferromagnetic masterials) con campo coercitivo elevato (HC > 10 4 A/m). I materiali ferromagnetici soffici con un basso campo coercitivo (vedi la prima delle due figure nella pagina seguente) e ridotte perdite per isteresi, sono utilizzati come nuclei degli elettro- magneti e nelle macchine elettriche. Permettono di raggiungere campi di induzione abbastan- za elevati (ginocchio curva H- B con B = 1,5-1,6 T) con limitate correnti. Inoltre nelle macchine Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 9

10 elettriche, con un funzionamento in corrente alternata, le perdite per isteresi sono limitate. Il materiale utilizzato solitamente è ferro o leghe di ferro e silicio. I materiali ferromagnetici duri (seconda figura a fianco) sono utilizzati per i magneti perma- nenti ove il ciclo di isteresi non viene ripetuto. Il campo di induzione magnetica di un magnete permanente è il campo residuo BR. Una volta ma- gnetizzato, il magnete non viene più sollecitato da correnti elettriche. Non essendo ripetuto il ci- clo di isteresi le perdite per isteresi non sono presenti. Inoltre per smagnetizzare un materiale ferromagnetico duro è necessario un campo coercitivo ed una corrente ragguardevoli essen- do HC di valore elevato. Il campo di induzione magnete, campo residuo, è circa di 1 T. Si utiliz- zano per i magneti permanenti terre rare quali il Samario- Cobalto (Sm Co) oppure il Neodimio- Ferro- Boro (Nd Fe B). Dipartimento di Ingegneria dell Energia Elettrica e dell Informazione 10

L'intensità del campo magnetico nell'aria (o nel vuoto) H0 misurato in amperspire/m, può avere in alcuni casi espressioni particolarmente semplici:

L'intensità del campo magnetico nell'aria (o nel vuoto) H0 misurato in amperspire/m, può avere in alcuni casi espressioni particolarmente semplici: C A M P O M A G N E T I C O N E L L ' A R I A L'intensità del campo magnetico nell'aria (o nel vuoto) H0 misurato in amperspire/m, può avere in alcuni casi espressioni particolarmente semplici: 1] Intensità

Dettagli

Esercitazione 1. Invece, essendo il mezzo omogeneo, il vettore sarà espresso come segue

Esercitazione 1. Invece, essendo il mezzo omogeneo, il vettore sarà espresso come segue 1.1 Una sfera conduttrice di raggio R 1 = 10 cm ha una carica Q = 10-6 C ed è circondata da uno strato sferico di dielettrico di raggio (esterno) R 2 = 20 cm e costante dielettrica relativa. Determinare

Dettagli

ITN DUCA DEGLI ABRUZZI di Catania Compito di elettrotecnica ed elettronica.

ITN DUCA DEGLI ABRUZZI di Catania Compito di elettrotecnica ed elettronica. TN DUCA DEGL ABRUZZ di Catania Compito di elettrotecnica ed elettronica. Cognome.. Nome... Classe. Data / / Quesiti Dalla 1 alla 15 16 17 18 19 0 tot Punteggio totale previsto 45 3 10 4 6 70 Esatte. x3

Dettagli

Esercizi di magnetismo

Esercizi di magnetismo Esercizi di magnetismo Fisica II a.a. 2003-2004 Lezione 16 Giugno 2004 1 Un riassunto sulle dimensioni fisiche e unità di misura l unità di misura di B è il Tesla : definisce le dimensioni [ B ] = [m]

Dettagli

Legge di Faraday. x x x x x x x x x x E x x x x x x x x x x R x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x E B 1 Φ B.

Legge di Faraday. x x x x x x x x x x E x x x x x x x x x x R x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x E B 1 Φ B. Φ ε ds ds dφ = dt Legge di Faraday E x x x x x x x x x x E x x x x x x x x x x R x x x x x x x x x x 1 x x x x x x x x x x E x x x x x x x x x x E Schema Generale Elettrostatica moto di q in un campo E

Dettagli

MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI

MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI In natura esistono corpi capaci di attrarre i materiali ferrosi: i magneti naturali. Un esempio di magnete naturale è la magnetite, che è un minerale da cui si

Dettagli

INDUZIONE E AUTOINDUZIONE

INDUZIONE E AUTOINDUZIONE E possibile avere un effetto analogo anche in un singolo circuito Un circuito percorso da una corrente variabile può indurre una f.e.m., e quindi una corrente indotta su se stesso, in questo caso il fenomeno

Dettagli

Trasformatore monofase

Trasformatore monofase Trasformatore ideale l trasformatore ideale è un sistema lineare e non dissipativo potesi: P 0 ρ cu 0 (P cu 0) μ η u i u i l 0 μ S Tutto il flusso viene incanalato nel nucleo che si comporta come un unico

Dettagli

Capitolo 3 (ultimo aggiornamento 10/05/04) 3.1 Circuiti magnetici

Capitolo 3 (ultimo aggiornamento 10/05/04) 3.1 Circuiti magnetici Capitolo 3 (ultimo aggiornamento 10/05/04) 3.1 Circuiti magnetici 3.1.1 Principali grandezze: unità di misura H A/m H/m B T Wb/m 2 Vs m 2 Legge di Biot e Savart con ū versore tangenziale. Teorema della

Dettagli

INDUTTANZA ENERGIA MAGNETICA

INDUTTANZA ENERGIA MAGNETICA INDUTTANZA E ENEGIA MAGNETICA Una corrente variabile in una bobina induce una f.e.m. in un altra bobina: è possibile avere lo stesso fenomeno in una sola bobina quando la corrente i varia nel tempo? Fenomenologia

Dettagli

Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica II - 23 Settembre Compito A Esercizio n.1 O Esercizio n. 2 O

Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica II - 23 Settembre Compito A Esercizio n.1 O Esercizio n. 2 O Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica II - 3 Settembre 003 - Compito A Esercizio n.1 Quattro cariche di uguale valore q, due positive e due negative, sono poste nei vertici di un quadrato di lato

Dettagli

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE 1. Il flusso del vettore B 2. La legge di Faraday-Neumann-Lenz 3. Induttanza e autoinduzione 4. I circuiti

Dettagli

QUINTA LEZIONE: corrente elettrica, legge di ohm, carica e scarica di un condensatore, leggi di Kirchoff

QUINTA LEZIONE: corrente elettrica, legge di ohm, carica e scarica di un condensatore, leggi di Kirchoff QUINTA LEZIONE: corrente elettrica, legge di ohm, carica e scarica di un condensatore, leggi di Kirchoff Esercizio Un conduttore cilindrico in rame avente sezione di area S = 4mm è percorso da una corrente

Dettagli

FISICA SPERIMENTALE II! Corso di laurea in Chimica (6CFU, 48 ORE)!

FISICA SPERIMENTALE II! Corso di laurea in Chimica (6CFU, 48 ORE)! FISICA SPERIMENTALE II! Corso di laurea in Chimica (6CFU, 48 ORE)! ì Docente: Claudio Melis, Ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Fisica! Email: claudio.melis@dsf.unica.it!! Telefono

Dettagli

EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE

EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE IL CAMPO MAGNETICO E GLI EFFETTI MAGNETICI DELLA CORRENTE 1 EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE Ogni conduttore percorso da corrente crea intorno a sé un campo magnetico (H), cioè una perturbazione di tipo

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B

Esame Scritto Fisica Generale T-B Esame Scritto Fisica Generale T-B (CdL Ingegneria Civile e Informatica [A-K]) Prof. M. Sioli IV Appello - 12/06/2013 Soluzioni Esercizi Ex. 1 Tre cariche puntiformi Q 1 = 2q, Q 2 = 4q e Q 3 = 6q (dove

Dettagli

TASFORMATORI. I trasformatori sono macchine elettriche:

TASFORMATORI. I trasformatori sono macchine elettriche: TASFORMATORI Trasformatori I trasformatori sono macchine elettriche: 1. statiche, cioè non hanno parti in movimento; 2. funzionanti a corrente alternata sinusoidale; 3. Reversibili: l ingresso può diventare

Dettagli

Rs Afe. δ1 δ2 δ3 Rs. Vs R1

Rs Afe. δ1 δ2 δ3 Rs. Vs R1 Dato il circuito in figura funzionante in regime stazionario, sono noti: Rs = 7.333 Ω, R = 2 Ω, R3 = 7 Ω, δ = mm, δ2 =.3 mm, δ3 =.5 mm, Α = 8 cm 2, N = 00, = 500, V = 30 V. Si consideri la permeabilità

Dettagli

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A,

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A, ebbraio 1. L intensità di corrente elettrica che attraversa un circuito in cui è presente una resistenza R è di 4 A. Se nel circuito si inserisce una ulteriore resistenza di 2 Ω la corrente diventa di

Dettagli

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Ingegneria Meccanica - Edile - Informatica Esercitazione 6 INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Ingegneria Meccanica - Edile - Informatica Esercitazione 6 INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Fisica enerale Modulo di Fisica II A.A. 05-6 INDUZIONE EETTOMANETIA Eb. Una spira rettangolare di altezza l 0 cm è 0. T completata da un contatto mobile che viene spostato verso destra alla velocità costante

Dettagli

Compito di Fisica 2 Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni 18 Gennaio 2018

Compito di Fisica 2 Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni 18 Gennaio 2018 Compito di Fisica Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni 18 Gennaio 018 1 Una distribuzione volumetrica di carica a densità volumetrica costante = + 4 10-6 C/m 3 si + + + + + + estende nella

Dettagli

a/2+l/2 a/2-l/2 -a/2+l/2 -a/2-l/2

a/2+l/2 a/2-l/2 -a/2+l/2 -a/2-l/2 Esame scritto di Elettromagnetismo del 17 Giugno 014 - a.a. 013-014 proff. F. Lacava, F. icci, D. Trevese Elettromagnetismo 10 o 1 crediti: esercizi 1,,3 tempo 3 h e 30 min; ecupero di un esonero: esercizi

Dettagli

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Se un magnete è posto vicino ad un circuito conduttore chiuso, nel circuito si manifesta una f.e.m. quando il magnete è messo in movimento. Tale

Dettagli

Azionamenti Elettrici Parte 1 Generazione del moto mediante motori elettrici

Azionamenti Elettrici Parte 1 Generazione del moto mediante motori elettrici Azionamenti Elettrici Parte Generazione del moto mediante motori elettrici Prof. Alberto Tonielli DEIS - Università di Bologna Tel. 05-6443024 E-mail mail: atonielli@deis deis.unibo.itit Collocazione del

Dettagli

Esercitazione 1 Legge di Ohm, induzione elettromagnetica, leggi di conservazione

Esercitazione 1 Legge di Ohm, induzione elettromagnetica, leggi di conservazione Esercitazione 1 Legge di Ohm, induzione elettromagnetica, leggi di conservazione March 15, 2016 1 Legge di Ohm 1.1 Gusci sferici concentrici Griffiths problema 7.1 Due gusci metallici sferici e concentrici,

Dettagli

Prof. F.Soramel Elementi di Fisica 2 - A.A. 2010/11 1

Prof. F.Soramel Elementi di Fisica 2 - A.A. 2010/11 1 Induzione La legge dell induzione di Faraday combina gli effetti dei campi elettrici e delle correnti, infatti sappiamo che Corrente + campo magnetico momento torcente motore elettrico Momento torcente

Dettagli

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE MACCHINE ASINCRONE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Statore + + Traferro + + + + Rotore + Sezione mediana di una macchina elettrica a traferro costante Collegamenti dei lati attivi

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B

Esame Scritto Fisica Generale T-B Esame Scritto Fisica Generale T-B (CdL Ingegneria Civile e Informatica [A-K]) Prof. M. Sioli II Appello - 30/01/2013 Soluzioni Esercizi - Compito B Ex. 1 Due condensatori di capacità C 1 = 20 µf e C 2

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli

Lez.23 Accoppiamento mutuo. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 23 Pagina 1

Lez.23 Accoppiamento mutuo. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 23 Pagina 1 Lez.3 Accoppiamento mutuo Università di Napoli Federico, CdL ng. Meccanica, A.A. 07-08, Elettrotecnica. Lezione 3 Pagina Doppio bipolo Trasformatore deale È un doppio bipolo caratterizzato da un solo parametro

Dettagli

Elementi di Fisica 2CFU

Elementi di Fisica 2CFU Elementi di Fisica 2CFU III parte - Elettromagnetismo Andrea Susa MAGNETISMO 1 Magnete Alcune sostanze naturali, come ad esempio la magnetite, hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro, e per questo

Dettagli

Rispondere per iscritto ai seguenti quesiti sul foglio protocollo. Tempo della prova: 55 minuti. 1

Rispondere per iscritto ai seguenti quesiti sul foglio protocollo. Tempo della prova: 55 minuti. 1 Liceo Scientifico L. Cremona - Milano. Classe: TEST DI FISICA. Magnetismo. Docente: M. Saita Cognome: Nome: Dicembre 2015 ispondere per iscritto ai seguenti quesiti sul foglio protocollo. Tempo della prova:

Dettagli

Argomenti per esame orale di Fisica Generale (Elettromagnetismo) 9 CFU A.A. 2012/2013

Argomenti per esame orale di Fisica Generale (Elettromagnetismo) 9 CFU A.A. 2012/2013 Argomenti per esame orale di Fisica Generale (Elettromagnetismo) 9 CFU A.A. 2012/2013 1. Il campo elettrico e legge di Coulomb: esempio del calcolo generato da alcune semplici distribuzioni. 2. Il campo

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B/T-2

Esame Scritto Fisica Generale T-B/T-2 Esame Scritto Fisica Generale T-B/T- (CdL Ingegneria Civile e Informatica [A-K] Prof. M. Sioli II Appello A.A. 013-01 - 9/01/01 Soluzioni Esercizi Ex. 1 Sulla superficie della Terra, in condizioni di bel

Dettagli

Cose da sapere - elettromagnetismo

Cose da sapere - elettromagnetismo Cose da sapere - elettromagnetismo In queste pagine c e` un riassunto di relazioni e risultati che abbiamo discusso e che devono essere conosciuti. Forza di Lorentz agente su una carica q in moto con velocita`

Dettagli

Simbolo induttore. Un induttore. Condensatore su nucleo magnetico

Simbolo induttore. Un induttore. Condensatore su nucleo magnetico INDUTTORI Un induttore elettrico è un elemento collegabile in un circuito in due punti che, nella sua forma più semplice, è costituito da un avvolgimento elettrico che può essere avvolto in aria oppure

Dettagli

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito quando: 1) il circuito è in presenza di un campo magnetico

Dettagli

Induzione magne-ca. La legge di Faraday- Neumann- Lenz e l indu7anza

Induzione magne-ca. La legge di Faraday- Neumann- Lenz e l indu7anza Induzione magne-ca a legge di Faraday- Neumann- enz e l indu7anza egge di Faraday Un filo percorso da corrente crea un campo magnetico. Con un magnete si può creare una corrente? a risposta è naturalmente

Dettagli

CAPITOLO 7 SORGENTI DEL CAMPO MAGNETICO LEGGE DI AMPERE PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA

CAPITOLO 7 SORGENTI DEL CAMPO MAGNETICO LEGGE DI AMPERE PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA CAPITOLO 7 SORGENTI DEL CAMPO MAGNETICO LEGGE DI AMPERE PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) - A.A. 2017-2018 2 Campo magnetico prodotto da una corrente Si consideri

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B

Esame Scritto Fisica Generale T-B Esercizio 1 Esame Scritto Fisica Generale T-B (dl Ingegneria ivile) Prof. M. Sioli VI Appello A.A. 2014-2015 - 11/09/2015 Soluzioni Esercizi Tre cariche positive Q 1, Q 2, Q 3 = 5 µ sono disposte sui vertici

Dettagli

Cosa è un alternatore?

Cosa è un alternatore? L alternatore Cosa è un alternatore? L alternatore è una macchina elettrica rotante il cui funzionamento è basato sul fenomeno dell'induzione elettromagnetica. L alternatore trasforma energia meccanica

Dettagli

Appunti di Dinamica e Controllo di Macchine e Azionamenti Elettrici

Appunti di Dinamica e Controllo di Macchine e Azionamenti Elettrici SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE INGEGNERIA DELL AUTOMAZIONE Appunti di Dinamica e Controllo di Macchine e Azionamenti Elettrici Francesco Messina Indice 1 Modellistica delle Macchine Elettriche

Dettagli

Induzione elettromagnetica

Induzione elettromagnetica Induzione elettromagnetica Una corrente elettrica produce un campo magnetico Un campo magnetico esercita una forza sui circuiti percorsi da corrente È possibile generare correnti per mezzo di campi magnetici?

Dettagli

Corrente elettrica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

Corrente elettrica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico Corrente elettrica Sotto l effetto di un campo elettrico le cariche si possono muovere In un filo elettrico, se una carica dq attraversa una sezione del filo nel tempo dt abbiamo una corrente di intensità

Dettagli

Fisica II. 7 Esercitazioni

Fisica II. 7 Esercitazioni Esercizi svolti Esercizio 7.1 Il campo magnetico che agisce perpendicolarmente ad un circuito costituito da 3 spire di 3 cm di diametro, passa da un valore di.4t a -.65T in 18 msec. Calcolare la tensione

Dettagli

(a) ;

(a) ; Corso di Fisica Generale II - A.A. 2005/2006 Proff. S. Amoruso, M. Iacovacci, G. La Rana Esercizi di preparazione alle prove intercorso ------------------------- Cap. VIII Campi elettrici e magnetici variabili

Dettagli

Prova Scritta Elettromagnetismo (a.a. 2018/19, S. Giagu/F. Lacava/F. Piacentini)

Prova Scritta Elettromagnetismo (a.a. 2018/19, S. Giagu/F. Lacava/F. Piacentini) Prova Scritta Elettromagnetismo - 8.6.09 a.a. 08/9, S. Giagu/F. Lacava/F. Piacentini) recupero primo esonero: risolvere l esercizio : tempo massimo.5 ore. recupero secondo esonero: risolvere l esercizio

Dettagli

Modellistica di sistemi elettrici e magnetici

Modellistica di sistemi elettrici e magnetici Modellistica di sistemi elettrici e magnetici Interazione tra cariche elettriche Legge di Coulomb q q 2 F d F F = q q 2 4 π ǫ d 2, ǫ = ǫ 0 ǫ r ǫ : permettività del mezzo ǫ 0 : permettività del vuoto ǫ

Dettagli

Induzione magnetica 1

Induzione magnetica 1 l flusso concatenato nduzione magnetica 1 è solenoidale è definito il flusso di concatenato con una linea chiusa e orientata Φ () n d (verso della normale n indotto dalla percorrenza della linea secondo

Dettagli

Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni.

Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni. Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 27 Pagina 1 Conduttore in moto in un campo magnetico Supponiamo

Dettagli

σ int =. σ est = Invece, se il guscio è collegato a massa, la superficie esterna si scarica e la densità di carica σ est è nulla. E =.

σ int =. σ est = Invece, se il guscio è collegato a massa, la superficie esterna si scarica e la densità di carica σ est è nulla. E =. Esercizio 1 a) Poiché la carica è interamente contenuta all interno di una cavità circondata da materiale conduttore, si ha il fenomeno dell induzione totale. Quindi sulla superficie interna della sfera

Dettagli

1.5 Calcolo di erenziale vettoriale Derivata ordinaria Gradiente Esempio n. 3 - Gradiente di 1

1.5 Calcolo di erenziale vettoriale Derivata ordinaria Gradiente Esempio n. 3 - Gradiente di 1 Indice 1 ANALISI VETTORIALE 1 1.1 Scalari e vettori......................... 1 1.1.1 Vettore unitario (versore)............... 2 1.2 Algebra dei vettori....................... 3 1.2.1 Somma di due vettori.................

Dettagli

Energia accumulata in un condensatore

Energia accumulata in un condensatore Energia accumulata in un condensatore In base alla seconda legge di Kirchhoff istante per istante avremo Sappiamo che potenza istantanea fornita dal generatore Sostituendo nella eq. diff. e integrando

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B

Esame Scritto Fisica Generale T-B Esame Scritto Fisica Generale T-B (CdL Ingegneria Civile e Informatica [A-K]) Prof. M. Sioli V Appello - 22/7/213 Soluzioni Esercizi Ex. 1 Nel vuoto, nella regione di spazio delimitata dai piani x = e

Dettagli

Ingegneria Meccanica AA 2018/19 Esame 25 luglio 2019

Ingegneria Meccanica AA 2018/19 Esame 25 luglio 2019 Ingegneria Meccanica AA 08/9 Esame 5 luglio 09 Nome Cognome Mat. Problema. In una regione sede di un campo magnetico uniforme di induzione B=(,0,0) T, si muove un elettrone (m_{e}=9. 0 ³¹ kg) con velocità

Dettagli

CAP. VIII CRITERI DI PROGETTAZIONE E VERIFICA DI COMPONENTI REALI

CAP. VIII CRITERI DI PROGETTAZIONE E VERIFICA DI COMPONENTI REALI CAP. III CRITERI DI PROGETTAZIONE E ERIFICA DI COMPONENTI REALI III. Circuiti equivalenti di resistori, condensatori ed induttori reali (vedi nota a parte) III. Progetto di resistori a) progetto di una

Dettagli

Fisica Rapid Training. Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica

Fisica Rapid Training. Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica Fisica Rapid Training Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica Introduzione alle Leggi di Kirchhoff Nello schema di un circuito elettrico si possono identificare: Maglie: percorsi chiusi che

Dettagli

I.S.I.S.S. A. Giordano Venafro (IS) Appunti di Fisica n. 3

I.S.I.S.S. A. Giordano Venafro (IS) Appunti di Fisica n. 3 I.S.I.S.S. A. Giordano Venafro (IS) 1 Fenomeni Magnetici prof. Valerio D Andrea VB ST - A.S. 2017/2018 Appunti di Fisica n. 3 In natura esiste un minerale che è in grado di attirare oggetti di ferro: la

Dettagli

Verifica scritta di Fisica Classe V

Verifica scritta di Fisica Classe V Liceo Scientifico Paritario R. Bruni Padova, loc. Ponte di Brenta, 19/01/2019 Verifica scritta di Fisica Classe V Soluzione Risolvi 4 degli 8 quesiti proposti. Ogni quesito vale 25 p.ti. 1. Una sbarra

Dettagli

QUARTO APPELLO FISICA GENERALE T-2, Prof. G. Vannini Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica e dell Automazione

QUARTO APPELLO FISICA GENERALE T-2, Prof. G. Vannini Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica e dell Automazione UARTO APPELLO 11092017 FISICA GENERALE T-2, Prof G Vannini Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica e dell Automazione ESERCIZIO 1 Una sfera conduttrice di raggio R1 = 2 cm e carica = 1 mc è circondata

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di ingegneria. Corso di Elettrotecnica A.A. 1995/1996 Scritto 12 settembre 1996

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di ingegneria. Corso di Elettrotecnica A.A. 1995/1996 Scritto 12 settembre 1996 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di ingegneria Corso di Elettrotecnica A.A. 1995/1996 Scritto 12 settembre 1996 Es. 1 Dato il circuito magnetico in figura, trascurando gli effetti di bordo, calcolare

Dettagli

Compito di prova - risolti

Compito di prova - risolti Compito di prova - risolti A P B q A q P q B 1. La carica positiva mobile q P si trova tra le cariche positive fisse q A, q B dove AB = 1 m. Se q A = 2 C e all equilibrio AP = 0.333 m, la carica q B vale

Dettagli

TRASFORMATORE. Struttura generale dei trasformatori

TRASFORMATORE. Struttura generale dei trasformatori TRASFORMATORE Il trasformatore è una macchina elettrica statica(priva di parti in movimento), trasforma l energia elettrica che riceve dalla rete di alimentazione ancora in energia elettrica data al carico,

Dettagli

1 CIRCUITAZIONE E FLUSSO DEL CAMPO MAGNETICO. 2 Circuitazione di B: il teorema di Ampère

1 CIRCUITAZIONE E FLUSSO DEL CAMPO MAGNETICO. 2 Circuitazione di B: il teorema di Ampère CRCUTAZONE E FLUSSO DEL CAMPO MAGNETCO Abbiamo gia detto che per determinare completamente un campo vettoriale dobbiamo dare il valore della sua circuitazione ed il flusso del campo attraverso una superficie

Dettagli

- Introduzione all elettromagnetismo. - Elettrizzazione per strofinio. - Carica elettrica. - Elettrizzazione per contatto

- Introduzione all elettromagnetismo. - Elettrizzazione per strofinio. - Carica elettrica. - Elettrizzazione per contatto Lezione del 28/09/2017 - Introduzione all elettromagnetismo - Elettrizzazione per strofinio - Carica elettrica - Elettrizzazione per contatto - Elettrizzazione per induzione - Isolanti e conduttori - Legge

Dettagli

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Induzione e filtri. Carlo Vignali, I4VIL

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Induzione e filtri. Carlo Vignali, I4VIL A.R.I. - Sezione di Parma Corso di preparazione esame patente radioamatore 2018 Induzione e filtri Carlo Vignali, I4VIL Regola della mano destra - MOTORE ELETTRICO Regola della mano destra - GENERATORE

Dettagli

Campi magnetici generati da corrente

Campi magnetici generati da corrente Campi magnetici generati da corrente E noto che una particella carica in moto genera un campo magnetico nella zona circostante. Vediamo ora come calcolare il campo magnetico generato da una corrente. Suddividiamo

Dettagli

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Esercizio 1 (7 punti): Nella regione di spazio compresa tra due cilindri coassiali

Dettagli

S N S N S N N S MAGNETISMO

S N S N S N N S MAGNETISMO MAGNETISMO Esistono forze che si manifestano tra particolari materiali (ad es. la magnetite, il ferro) anche privi di carica elettrica. Queste forze possono essere sia attrattive che repulsive, analogamente

Dettagli

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici 1 Prof. Carlo Cosentino Fondamenti di Automatica, A.A. 2016/17 Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2016/17 Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici Prof. Carlo Cosentino Dipartimento di Medicina Sperimentale

Dettagli

z σrdr Il campo E(z) è nullo per z = 0, è una funzione dispari di z, cresce con z e per z diventa, come da aspettarsi, E = σ

z σrdr Il campo E(z) è nullo per z = 0, è una funzione dispari di z, cresce con z e per z diventa, come da aspettarsi, E = σ Esame scritto di Elettromagnetismo del 4 Luglio 20 - a.a. 200-20 proff. S. Giagu, F. Lacava, F. Ricci Elettromagnetismo 0 o 2 crediti: esercizi,3,4 tempo 3 h e 30 min; Elettromagnetismo 5 crediti: esercizio

Dettagli

Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente?

Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente? Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente? Si abbia una molla verticale al cui estremo inferiore

Dettagli

Corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Industriali Prova scritta di Fisica - A.A giugno 2018

Corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Industriali Prova scritta di Fisica - A.A giugno 2018 1) Uno studente che pesa 67 kg abita a 1.52 km dall Università. Per recarvisi, prima solleva il suo zaino da 3.8 kg all altezza della spalla pari a 163 cm e poi si muove a piedi percorrendo l intero tratto

Dettagli

Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale

Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale Scienze e Tecnologie dell Ambiente Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale 9 Luglio 2010 Parte 1 Esercizio 1 Un astronauta di massa m=80 Kg atterra su un pianeta dove il suo peso vale P=200 N.

Dettagli

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio).

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio). MAGNETISMO Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio). Le proprietà magnetiche si manifestano alle estremità del magnete, chiamate

Dettagli

Componenti elettronici

Componenti elettronici A.R.I. - Sezione di Parma Corso di preparazione esame patente radioamatore 2016 Componenti elettronici Carlo Vignali, I4VIL Esempi di grandezze esprimibili con numeri reali esprimibili con numeri complessi

Dettagli

FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso:

FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso: FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso: - Proprietà generali delle cariche elettriche - Cariche puntiformi e distribuzioni continue di

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_5c

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_5c Ingegneria dei Sistemi Elettrici_5c Circuiti magnetici Nei problemi relativi ai circuiti elettrici si richiede di determinare la differenza di potenziale V e le correnti I nei diversi rami e elementi della

Dettagli

Trasformatore monofase Da un punto di vista di trasformazioni di energia, si tratta di una macchina elettrica in grado di trasformare energia elettrica in altra energia elettrica. Il suo funzionamento

Dettagli

Prova scritta di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo A.A. 2006/ Luglio 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D.

Prova scritta di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo A.A. 2006/ Luglio 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D. Prova scritta di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo A.A. 2006/2007 2 Luglio 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D. Trevese) Modalità - Recupero I o esonero di Elettromagnetismo: Esercizio

Dettagli

Corso di Principi di ingegneria elettrica II

Corso di Principi di ingegneria elettrica II Anno Accad. 2010/2011, II anno: Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica Nuovo Ordinamento Corso di Principi di ingegneria elettrica II (prof. G. Rubinacci) Diario delle Lezioni (sono incluse anche le lezioni

Dettagli

LA V TLEGGE T O R I DI AMPERE g. bonomi fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Introduzione

LA V TLEGGE T O R I DI AMPERE g. bonomi fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Introduzione Introduzione Un cannone elettromagnetico a rotaia spara un proiettile con una accelerazione molto elevata: da zero a 10 km/s in 1 ms; circa 5 x 10 6 g. Come si realizza una tale accelerazione? https://www.youtube.com/watch?v=wbxdef6oghe

Dettagli

Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.

Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D. Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A. 2006-07 - 1 Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.Trevese) Modalità: - Prova scritta di Elettricità e Magnetismo:

Dettagli

PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI

PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI Nei nuclei magnetici delle macchine elettriche si hanno perdite di potenza attiva dovute a: 1) Isteresi magnetica 2) Correnti parassite PERDITE NEL FERRO Entrambi i fenomeni

Dettagli

Proprietà dei sistemi ed operatori

Proprietà dei sistemi ed operatori Segnali e Sistemi Un segnale è una qualsiasi grandezza che evolve nel tempo. Sono funzioni che hanno come dominio il tempo e codominio l insieme di tutti i valori che può assumere la grandezza I sistemi

Dettagli

Compito di Fisica II del 14/09/2009

Compito di Fisica II del 14/09/2009 Compito di Fisica II del 14/09/2009 Prof. G. Zavattini Una sbarretta conduttrice omogenea di massa m = 1g, lunghezza d = 10 cm e resistenza trascurabile è incernierata perpendicolarmente a due guide rettilinee

Dettagli

Lezione L9. 1. Equazione del Trasformatore; 2. Induttanza, Mutua Induttanza ed Autoinduttanza; 3. Circuito RL e Circuito RLC;

Lezione L9. 1. Equazione del Trasformatore; 2. Induttanza, Mutua Induttanza ed Autoinduttanza; 3. Circuito RL e Circuito RLC; ezione 9 1. Equazione del Trasformatore;. nduttanza, Mutua nduttanza ed Autoinduttanza; 3. Circuito R e Circuito RC; FCA GEERAE, Cassino A.A. 004-005 005 Carmine E. agliarone Transformatori Un semplice

Dettagli

Elettrotecnica - A.A Prova n. 2 3 febbraio 2011

Elettrotecnica - A.A Prova n. 2 3 febbraio 2011 Cognome Nome Matricola Firma 1 Parti svolte: E1 E2 D Esercizio 1 Supponendo noti i valori delle resistenze, della tensione V G1 e dei parametri di trasferimento dei generatori dipendenti, illustrare il

Dettagli

CAPITOLO 7 TEOREMA DI AMPERE

CAPITOLO 7 TEOREMA DI AMPERE CAPITOLO 7 DI 7.1 Prima legge elementare di Laplace Le correnti generano i campi magnetici. Per calcolare il campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente dobbiamo usare una procedura simile

Dettagli

Appunti di elettromagnetismo

Appunti di elettromagnetismo Appunti di elettromagnetismo Andrea Biancalana ottobre 1999 1 Magneti e correnti elettriche Magneti: esistono materiali che manifestano interazioni non-gravitazionali e non-elettriche; caratteristica dei

Dettagli

Esercizi di Fisica LB: Induzione Elettromagnetica

Esercizi di Fisica LB: Induzione Elettromagnetica Esercizi di Fisica LB: Induzione Elettromagnetica Esercizio 1 Esercitazioni di Fisica LB per ingegneri - A.A. 23-24 Una sbarra conduttrice di lunghezza l è fissata ad un estremo ed è fatta ruotare con

Dettagli

Corso di Principi di ingegneria elettrica II

Corso di Principi di ingegneria elettrica II Anno Accademico 2014/2015, II anno: Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica Corso di Principi di ingegneria elettrica II prof. G. Rubinacci Diario delle Lezioni Materiale didattico di riferimento: Circuiti

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria per l ambiente ed il Territorio e Chimica. Esercizi 2 FISICA GENERALE L-B. Prof. Antonio Zoccoli

Corsi di Laurea in Ingegneria per l ambiente ed il Territorio e Chimica. Esercizi 2 FISICA GENERALE L-B. Prof. Antonio Zoccoli 1) Un disco sottile di raggio R, recante sulla superficie una carica Q uniformemente distribuita, è mantenuta in rotazione attorno al suo asse di simmetria con velocità angolare ω. Calcolare le espressioni

Dettagli

Il magnetismo magnetismo magnetite

Il magnetismo magnetismo magnetite Magnetismo Il magnetismo Fenomeno noto fin dall antichità. Il termine magnetismo deriva da Magnesia città dell Asia Minore dove si era notato che un minerale, la magnetite, attirava a sé i corpi ferrosi.

Dettagli

ELETTROTECNICA. Elettromagnetismo. Livello 13. Andrea Ros sdb

ELETTROTECNICA. Elettromagnetismo. Livello 13. Andrea Ros sdb ELETTROTECNICA Livello 13 Elettromagnetismo Andrea Ros sdb Livello 13 Elettromagnetismo Sezione 1 Campi magnetici e correnti elettriche Nel 1820 il fisico Oersted scoprì che il passaggio di una corrente

Dettagli

Formulario Elettromagnetismo

Formulario Elettromagnetismo Formulario Elettromagnetismo. Elettrostatica Legge di Coulomb: F = q q 2 u 4 0 r 2 Forza elettrostatica tra due cariche puntiformi; ε 0 = costante dielettrica del vuoto; q = cariche (in C); r = distanza

Dettagli

ENERGIA E FORZA MAGNETICA

ENERGIA E FORZA MAGNETICA ENERGIA E FORZA MAGNETICA Energia Magnetica Autoinduttanza e mutua induttanza sono stati esaminati in termini statici, considerando la corrente permanente. Sebbene gli induttori privi di resistenza si

Dettagli