Corso di Robotica 1 Cinematica inversa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Robotica 1 Cinematica inversa"

Transcript

1 Corso di Robotica 1 Cinematica inversa Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1

2 Problema cinematico inverso data una posa (posizione + orientamento) dell end-effector determinare l insieme di valori delle variabili di giunto che la realizza problema di sintesi, con dati nella forma: T = R p r = tipico problema nonlineare p φ esistenza soluzione (definizione workspace) unicità/molteplicità soluzione metodi di risoluzione Robotica 1

3 Risolubilità e spazio di lavoro workspace primario WS 1 : insieme dei punti p raggiungibili con almeno un orientamento (φ o R) fuori da WS 1 il problema non ha soluzione per p WS 1 e φ (o R) opportuno esiste almeno una soluzione workspace secondario WS (o di destrezza): insieme dei punti p raggiungibili con qualsiasi orientamento (tra quelli realizzabili dal robot) per p WS esiste almeno una soluzione per ogni φ (o R) WS WS 1 Robotica 1 3

4 Spazio di lavoro Fanuc R-000i/165F WS (polso sferico) Robotica 1 4

5 Spazio di lavoro robot R planare y p orientamenti l 1 +l l q l 1 -l l 1 if l 1 l q 1 WS 1 = {p R : l 1 -l p l 1 +l } WS = if l 1 = l = l x WS 1 1 orientamento WS 1 = {p R : p l} WS = {p = 0} (infiniti orientamenti possibili all origine) Robotica 1 5

6 Posizionamento robot articolato SN DW Unimation PUMA 560 DX DW 4 soluzioni fuori dalle singolarità SN UP 8 soluzioni se si considera anche l orientamento dell E-E (polso sferico: soluzioni alternative per gli ultimi 3 giunti) DX UP Robotica 1 6

7 Molteplicità soluzioni posizionamento robot R planare soluzioni in WS 1 1 soluzione su WS 1 per l 1 = l : soluzioni in WS posizionamento robot 3R articolato singolari 4 soluzioni in WS 1 robot 6R 16 soluzioni, fuori dalle singolarità: questo upper bound è effettivamente raggiunto da un particolare robot ortogonale, cioè con α i = 0, ±π/ ( i) analisi basata su trasformazioni algebriche della cinematica in una equazione polinomiale di grado più basso possibile Robotica 1 7

8 y l Spazio di lavoro robot 3R planare q 3 q l 3 p l 1 = l = l 3 = l WS 1 = {p R : p 3l} l 1 q 1 1. in WS 1 : 1 soluzioni tutte non singolari (tranne casi. e 3.) in cui l E-E può assumere un continuum di orientamenti (ma non tutti!). if p = 3l : 1 soluzione singolare 3. if p = l : 1 soluzioni di cui 3 singolari x WS = {p R : p l} 4. if p < l : 1 soluzioni mai singolari, qualsiasi orientamento (WS ) Robotica 1 8

9 Molteplicità soluzioni sommario generale dei casi se m = n soluzioni soluzioni multiple in numero finito (caso generico) infinite soluzioni degeneri o un numero finito diverso da quello generico (in singolarità) se m < n (robot ridondante per il compito) soluzioni n-m soluzioni soluzioni singolari in numero finito o infinito Robotica 1 9

10 Robot Dexter 8R m = 6 (posizione e orientamento dell organo terminale) n = 8 (tutti giunti rotatori) soluzioni cinematiche inverse (ridondanza) video esplorazione delle soluzioni cinematiche inverse con un auto-movimento Robotics 1 10

11 Metodi di soluzione soluzione ANALITICA (in forma chiusa) soluzione NUMERICA (in forma iterativa) preferibile, se è possibile trovarla * ispezione geometrica ad hoc metodi algebrici (soluzione equazioni polinomiali * ) metodi sistematici di generazione di set minimali di equazioni da risolvere * condizioni sufficienti per un 6R 3 assi di giunto rotoidali consecutivi incidenti (es. polso sferico), oppure 3 assi di giunto rotoidali consecutivi paralleli necessaria se n>m (ridondanti) o in singolarità più lenta, ma di facile derivazione richiede il calcolo dello Jacobiano analitico della cinematica diretta J r (q) = f r (q) q metodi di Newton, del gradiente, ecc. Robotica 1 11

12 y p y Cinematica inversa R l q p cinematica diretta p x = l 1 c 1 + l c 1 l 1 p y = l 1 s 1 + l s 1 q 1 p x x dati q 1, q incognite quadrando e sommando le equazioni della cinematica diretta p x + p y - (l 1 + l ) = l 1 l (c 1 c 1 + s 1 s 1 ) = l 1 l c da cui in forma analitica c = (p x + p y - l 1 - l )/ l 1 l, s = ± 1 - c, q = ATAN {s, c } deve essere in [-1,1] (altrimenti, è fuori dal workspace!) soluzioni Robotica 1 1

13 y p y β q 1 Cinematica inversa R (continua) α q p p x soluzioni (una per ogni valore di s ) {q 1,q } UP/LEFT x per ispezione geometrica q 1 = α - β q 1 = ATAN {p y, p x } - ATAN {l s, l 1 + l c } q 1 q 1 q q p N.B. da riportare eventualmente in [-π, π ]! {q 1,q } DW/RIGHT q e q uguali in modulo e opposti in segno Robotica 1 13

14 Soluzione (algebrica) alternativa p x = l 1 c 1 + l c 1 = l 1 c 1 + l (c 1 c - s 1 s ) p y = l 1 s 1 + l s 1 = l 1 s 1 + l (s 1 c + c 1 s ) lineari in s 1 e c 1 l 1 + l c - l s c 1 = p x l s l 1 + l c s 1 p y det = (l 1 + l + l 1 l c ) > 0 q 1 = ATAN {s 1, c 1 } tranne per l 1 = l e c = -1 per cui q 1 non è definita Note: a) automaticamente in [-π, π ]! b) in ATAN, dalle espressioni di s 1 e c 1 si può togliere il det >0 Robotica 1 14

15 Cinematica inversa robot polare p z q 3 p x = q 3 c c 1 p y = q 3 c s 1 p z = d 1 + q 3 s d 1 q p y p x + p y + (p z - d 1 ) = q 3 q 3 = + p x + p y + (p z - d 1 ) p x q 1 qui solo, q 3 0 q = ATAN{(p z - d 1 )/q 3, ± (p x + p y ) /q 3 } se c 0, q 1 = ATAN{p y /c, p x /c } ( soluzioni {q 1,q,q 3 }) altrimenti, q 1 indeterminata (singolarità, soluzioni) Robotica 1 15

16 Cinematica inversa per robot con polso sferico x 0 x z 6 0 j5 j4 j1 primi 3 giunti (RRR, RRP, PPP, ) y 0 j6 W z 4 z 3 z 5 d 6 y 6 O 6 = p z 6 = a trovare q 1,, q 6, assegnati: p (origine O 6 ) R = [n s a] (orientamento SR 6 ) 1. W = p - d 6 a q 1, q, q 3 (cinematica inversa struttura portante). R = 0 R 3 (q 1, q, q 3 ) 3 R 6 (q 4, q 5, q 6 ) q 4, q 5, q 6 (cinematica inversa polso) data nota, dopo 1. matrice di Eulero ZYZ o ZXZ Robotica 1 16

17 Esempio 6R: Unimation PUMA 600 polso sferico 0 x 6 0 y 6 0 z 6 esistono 8 soluzioni inverse in forma chiusa (vedi Paul, Shimano, Mayer; 1981) Robotica 1 17

18 la soluzione analitica di r = f(q) non esiste o è di difficile derivazione J r (q) = f r q (Jacobiano analitico) metodo di Newton (qui nel caso m=n) Soluzione numerica della cinematica inversa r = f r (q) = f r (q k ) + J r (q k ) (q - q k ) + o( q - q k ) si trascura q k+1 = q k + J r -1 (q k ) [r - f r (q k )] converge se q 0 (stima iniziale) sufficientemente vicina a q * : f r (q * ) = r ha problemi vicino alle singolarità dello Jacobiano J r (q) non si applica per robot ridondanti (m<n) [uso pseudoinversa J r# (q)] ha convergenza quadratica vicino alla soluzione (rapido!) Robotica 1 18

19 Soluzione numerica della cinematica inversa (continua) metodo del gradiente (massima discesa) si minimizza la funzione d errore H(q) = ½ r - f r (q) = ½ [r - f r (q)] T [r - f r (q)] q k+1 = q k - α q H(q k ) poiché H(q) = - J rt (q) [r - f r (q)], si ottiene q k+1 = q k + α J rt (q k ) [r - f r (q k )] il passo α deve garantire che la funzione d errore decresca ad ogni passo (per α troppo grande si potrebbe scavalcare il minimo) per α troppo piccolo, la convergenza è eccessivamente lenta Robotica 1 19

20 Interpretazione in feedback r d + - e J rt (q) f r (q). q q(0) q r d = cost (α = 1) e = r d - f r (q) 0 sistema ad anello chiuso asintoticamente stabile V = ½ e T e 0 candidata di Lyapunov... V = e T e = e T d ( q dt (r d - f r (q)) = - et J r = - e T J r J rt e 0. V = 0 e Ker(J rt ) in particolare e = 0 asintotica stabilità Robotica 1 0

21 Proprietà dello schema con gradiente più semplice dal punto di vista computazionale [Jacobiano trasposto, anziché (pseudo)-invertito] si applica direttamente anche a robot ridondanti può non convergere a una soluzione, ma non diverge mai l evoluzione della stima a tempo discreto è data da q k+1 = q k + ΔT J rt (q k ) [r - f(q k )] che equivale a un passo del metodo del gradiente (con α=δt) si può accelerare con una matrice di guadagno K>0, ponendo. q = J rt (q) K e nota: K può usarsi per uscire da una situazione di stallo in un minimo locale: permette la rotazione dell errore e fuori dal nucleo di J T r (se si è incontrata una singolarità) Robotica 1 1

22 Considerazioni aggiuntive uno schema numerico efficiente coinvolge: iterazioni iniziali con il gradiente (convergenza sicura, ma più lenta = lineare) e finali con Newton (convergenza terminale con tasso quadratico) scelte inizializzazione q 0 (genera una sola delle soluzioni) passo ottimale α nel metodo del gradiente criteri di arresto r - f(q k ) ε q k+1 -q k ε q σ min {J(q k )} σ 0 errore cartesiano (evtl. separato per posizione e orientamento) incremento dell algoritmo condizionamento dello Jacobiano (SVD) Robotica 1

Cinematica differenziale inversa Statica

Cinematica differenziale inversa Statica Corso di Robotica 1 Cinematica differenziale inversa Statica Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Inversione della cinematica differenziale trovare le velocità di giunto che realizzano una velocità generalizzata

Dettagli

Cinematica dei robot

Cinematica dei robot Corso di Robotica 1 Cinematica dei robot Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Cinematica dei robot manipolatori Studio degli aspetti geometrici e temporali del moto delle strutture robotiche, senza riferimento

Dettagli

Cinematica differenziale

Cinematica differenziale Corso di Robotica 1 Cinematica differenziale Prof Alessandro De Luca Robotica 1 1 Cinematica differenziale studio dei legami tra moto (velocità) nello spazio dei giunti e moto (velocità lineare e angolare)

Dettagli

Controllo nello spazio cartesiano

Controllo nello spazio cartesiano Corso di Robotica 2 Controllo nello spazio cartesiano Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Controllo di posizione cartesiana PD+ per problemi di regolazione robot proporzionale all errore cartesiano/derivativo

Dettagli

CINEMATICA DIFFERENZIALE

CINEMATICA DIFFERENZIALE CINEMATICA DIFFERENZIALE relazioni tra velocità dei giunti e velocità dell organo terminale Jacobiano geometrico Singolarità cinematiche Analisi della ridondanza Inversione della cinematica differenziale

Dettagli

Modello dinamico dei robot: approccio di Newton-Eulero

Modello dinamico dei robot: approccio di Newton-Eulero Corso di Robotica 2 Modello dinamico dei robot: approccio di Newton-Eulero Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Approcci alla modellistica dinamica (reprise) approccio energetico (eq. di Eulero-Lagrange)

Dettagli

di manipolatori seriali

di manipolatori seriali Cinematica i diretta ed inversa di manipolatori seriali Robotica I Marco Gabiccini AA A.A. 2009/2010 LS Ing. Meccanica ed Automazione Struttura meccanica Struttura meccanica costituita da insieme di: corpi

Dettagli

Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano

Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano 3.4 Metodi di ricerca unidimensionale In genere si cerca una soluzione approssimata α k di min g(α) = f(x k +αd k

Dettagli

Corso di Percezione Robotica (PRo) Modulo B. Fondamenti di Robotica

Corso di Percezione Robotica (PRo) Modulo B. Fondamenti di Robotica Corso di Percezione Robotica (PRo) Modulo B. Fondamenti di Robotica Fondamenti di meccanica e cinematica dei robot Cecilia Laschi cecilia.laschi@sssup.it Modulo B. Fondamenti di Robotica Fondamenti di

Dettagli

Corso di Percezione Robotica Modulo B. Fondamenti di Robotica

Corso di Percezione Robotica Modulo B. Fondamenti di Robotica Corso di Percezione Robotica Modulo B. Fondamenti di Robotica Fondamenti di meccanica e cinematica dei robot Cecilia Laschi cecilia.laschi@sssup.it Modulo B. Fondamenti di Robotica Fondamenti di meccanica

Dettagli

Metodi iterativi per sistemi lineari

Metodi iterativi per sistemi lineari Metodi iterativi per sistemi lineari Mirano a costruire la soluzione x di un sistema lineare come limite di una successione di vettori Per matrici piene di ordine n il costo computazionale è dell ordine

Dettagli

MATRICI E SISTEMI LINEARI

MATRICI E SISTEMI LINEARI 1 Rappresentazione di dati strutturati MATRICI E SISTEMI LINEARI Gli elementi di una matrice, detti coefficienti, possono essere qualsiasi e non devono necessariamente essere omogenei tra loro; di solito

Dettagli

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Come introdotto in precedenza si considera la matrice. A causa di mal condizionamenti ed errori di inversione, si possono avere casi in cui il e quindi S sarebbe

Dettagli

Massimi e minimi vincolati

Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi vincolati Vedremo tra breve un metodo per studiare il problema di trovare il minimo e il massimo di una funzione su di un sottoinsieme dello spazio ambiente che non sia un aperto. Abbiamo

Dettagli

Ottimizzazione numerica

Ottimizzazione numerica Funzioni univariate 28 Ottobre 2010 Funzioni univariate Outline 1 Funzioni univariate 2 optim Funzioni univariate I metodi di ottimizzazione consentono di trovare i punti estremanti (massimi, minimi) di

Dettagli

Spazio dei giunti e spazio operativo

Spazio dei giunti e spazio operativo CINEMATICA relazioni tra posizioni dei giunti e posizione e orientamento dell organo terminale Matrice di rotazione Rappresentazioni dell orientamento Trasformazioni omogenee Cinematica diretta Spazio

Dettagli

ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI. (Visione 3D)

ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI. (Visione 3D) ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI () Calibrazione intrinseca Spesso risulta utile calibrare la sola componente intrinseca di un sistema di visione (matrice K), e non si dispone di oggetti di forma

Dettagli

Robot con ridondanza cinematica

Robot con ridondanza cinematica Corso di Robotica 2 Robot con ridondanza cinematica Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Robot ridondanti cinematica diretta del compito r = f(q) f: Q R spazio dei giunti (dim Q = N) spazio del compito

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Un sistema lineare Ax = b con A R n n, b R n, è sparso quando il numero di elementi della matrice A diversi da zero è αn, con n α. Una caratteristica

Dettagli

Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta

Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta 1. (1/10 Lu.) Generalità sugli insiemi, operazioni di unione, intersezione e prodotto cartesiano. Insiemi numerici: naturali,

Dettagli

Problema. Equazioni non lineari. Metodo grafico. Teorema. Cercare la soluzione di

Problema. Equazioni non lineari. Metodo grafico. Teorema. Cercare la soluzione di Problema Cercare la soluzione di Equazioni non lineari dove Se è soluzione dell equazione, cioè allora si dice RADICE o ZERO della funzione Metodo grafico Graficamente si tratta di individuare l intersezione

Dettagli

Lezione 3: Le strutture cinematiche. Vari modi per fare un braccio

Lezione 3: Le strutture cinematiche. Vari modi per fare un braccio Robotica Industriale Lezione 3: Le strutture cinematiche Vari modi per fare un braccio Tre G.D.L. traslazionali e tre rotazionali Robot cartesiano Esempio 2 1 Vari modi per fare un braccio Due G.D.L. traslazionali

Dettagli

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 3: metodi iterativi per sistemi lineari ed. equazioni nonlineari. Roberto Ferretti

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 3: metodi iterativi per sistemi lineari ed. equazioni nonlineari. Roberto Ferretti Corso di Analisi Numerica - AN1 Parte 3: metodi iterativi per sistemi lineari ed equazioni nonlineari Roberto Ferretti Filosofia generale dei metodi iterativi Metodi iterativi per Sistemi Lineari Convergenza

Dettagli

APPUNTI DI MODELLI NUMERICI PER I CAMPI

APPUNTI DI MODELLI NUMERICI PER I CAMPI APPUNTI DI MODELLI NUMERICI PER I CAMPI Giovanni Miano UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II POLO DELLE SCIENZE E DELLE TECNOLOGIE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Indice 1. Richiami sui problemi di campo

Dettagli

Robotica: Errata corrige

Robotica: Errata corrige Robotica: Errata corrige Capitolo 1: Introduzione pag. 13: Nella nota 2, la frase Il dispositivo che ripartisce adeguatamente la velocità è il differenziale. va modificata come segue: Il dispositivo che

Dettagli

Calcolo Numerico con elementi di programmazione

Calcolo Numerico con elementi di programmazione Calcolo Numerico con elementi di programmazione (A.A. 2014-2015) Appunti delle lezioni sui metodi per la soluzione di sistemi di equazioni non lineari Sistemi di equazioni non lineari Un sistema di equazioni

Dettagli

Sistemi di Controllo Multivariabile

Sistemi di Controllo Multivariabile Sistemi di Controllo Multivariabile Controllo in retroazione di stato di un robot manipolatore PUMA Carmine Dario Bellicoso M58/028 Andrea Gerardo Barbato M58/036 Processo implementato Robot PUMA Riferimento

Dettagli

Cinematica e Dinamica di un manipolatore Puma

Cinematica e Dinamica di un manipolatore Puma Cinematica e Dinamica di un manipolatore Puma Prof. Cesare Rossi Facoltá di Ingegneria, Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dell Automazione Universitá Federico II, Napoli 0 dicembre 011 Giovanni

Dettagli

Matrici. Matrici.h Definizione dei tipi. Un po di esercizi sulle matrici Semplici. Media difficoltà. Difficili

Matrici. Matrici.h Definizione dei tipi. Un po di esercizi sulle matrici Semplici. Media difficoltà. Difficili Matrici Un po di esercizi sulle matrici Semplici Lettura e scrittura Calcolo della trasposta Media difficoltà Calcolo del determinante Difficili Soluzione di sistemi lineari È veramente difficile? 1 Matrici.h

Dettagli

Regola dei trapezi. a, b punti fissi a priori. non fissi a priori (indeterminati) errore di integrazione. a, b

Regola dei trapezi. a, b punti fissi a priori. non fissi a priori (indeterminati) errore di integrazione. a, b INTEGRAZIONE NUMERICA (Quadratura di Gauss) Regola dei trapezi I ( b a) f ( a) + f ( b) f (x) errore di integrazione f (x) f (a) f (b) a b x a a ' b' b x a, b punti fissi a priori a, b non fissi a priori

Dettagli

REGISTRO DELLE ESERCITAZIONI

REGISTRO DELLE ESERCITAZIONI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGISTRO DELLE ESERCITAZIONI del Corso UFFICIALE di GEOMETRIA A tenute dal prof. Domenico AREZZO nell anno accademico

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Cognome Nome Matricola FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Ciarellotto, Esposito, Garuti Prova del 21 settembre 2013 Dire se è vero o falso (giustificare le risposte. Bisogna necessariamente rispondere

Dettagli

Corso di Matematica per la Chimica

Corso di Matematica per la Chimica Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 2013-14 Risoluzione di Equazioni Algebriche Le equazioni algebriche sono equazioni del tipo P(x) = 0 dove P è un polinomio di grado n cioé P(x) = a 1 x n + a 2 x n

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI

CLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI CLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI Pre-requisiti necessari. Elementi di geometria analitica punti e rette nel piano cartesiano, conoscenza delle coniche in forma canonica). Risoluzione di equazioni e

Dettagli

Programma del corso di: Calcolo Numerico Corso di laurea in Matematica a.a. 2005-06 Prof. B.Paternoster

Programma del corso di: Calcolo Numerico Corso di laurea in Matematica a.a. 2005-06 Prof. B.Paternoster Programma del corso di: Calcolo Numerico Corso di laurea in Matematica a.a. 2005-06 Prof. B.Paternoster Richiami di analisi degli errori. Rappresentazione dei numeri in un calcolatore. Operazioni di macchina.

Dettagli

ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI. (Visione 3D)

ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI. (Visione 3D) ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI () Structure From Motion Date m immagini di n punti 3D (fissi) Stimare le m matrici di proiezione P i e gli n vettori X j date le mn corrispondenze x ij SFM

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

Tempo a disposizione: 150 minuti. 1 È dato l endomorfismo f : R 3 R 3 definito dalle relazioni

Tempo a disposizione: 150 minuti. 1 È dato l endomorfismo f : R 3 R 3 definito dalle relazioni Università degli Studi di Catania Anno Accademico 2014-2015 Corso di Laurea in Informatica Prova in itinere di Matematica Discreta (12 CFU) 17 Aprile 2015 Prova completa Tempo a disposizione: 150 minuti

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

Metodi per il calcolo degli zeri di funzioni non lineari

Metodi per il calcolo degli zeri di funzioni non lineari Metodi per il calcolo degli zeri di funzioni non lineari N. Del Buono 1 Introduzione Le radici di un equazione non lineare f(x) = 0 non possono, in generale, essere espresse esplicitamente e anche quando

Dettagli

LEZIONE 12. v = α 1 v α n v n =

LEZIONE 12. v = α 1 v α n v n = LEZIONE 12 12.1. Combinazioni lineari. Definizione 12.1.1. Sia V uno spazio vettoriale su k = R, C e v 1,..., v n V vettori fissati. Un vettore v V si dice combinazione lineare di v 1,..., v n se esistono

Dettagli

Luogo delle Radici. Università degli Studi di Firenze. L. Chisci, P. Falugi

Luogo delle Radici. Università degli Studi di Firenze. L. Chisci, P. Falugi Università degli Studi di Firenze Luogo delle Radici L. Chisci, P. Falugi Corso di Fondamenti di Automatica per CdL Ing. dell Informazione e Ing. dell Ambiente e delle Risorse Anno Accademico 005/06 Fondamenti

Dettagli

Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Comunicazioni

Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Comunicazioni Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Comunicazioni Prof.ssa Laura Pezza (A.A. 2016-2017) IV Lezione del 06.03.2017 http://www.dmmm.uniroma1.it/ laura.pezza 1 Equazioni

Dettagli

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4B) January 17, 005 1 SISTEMI LINEARI Se a ik, b i R,

Dettagli

Programma di matematica classe Prima

Programma di matematica classe Prima Programma di matematica classe Prima RELAZIONI E FUNZIONI Insiemi Definizione e rappresentazione con diagrammi di Venn, per elencazione, per caratteristica. Operazioni tra insiemi: intersezione, unione,

Dettagli

Esame di Calcolo Numerico per Informatica A.A. 2010/11 Proff. S. De Marchi e M. R. Russo 20 giugno 2011

Esame di Calcolo Numerico per Informatica A.A. 2010/11 Proff. S. De Marchi e M. R. Russo 20 giugno 2011 Esame di Calcolo Numerico per Informatica A.A. 2010/11 Proff. S. De Marchi e M. R. Russo 20 giugno 2011 L esame consiste di 4 domande aperte e 10 esercizi a risposta multipla. Per gli esercizi ci sono

Dettagli

Laboratorio di Automatica Alcuni temi per tesi BIAR in Automazione e Robotica

Laboratorio di Automatica Alcuni temi per tesi BIAR in Automazione e Robotica Laboratorio di Automatica Alcuni temi per tesi BIAR in Automazione e Robotica Prof. Alessandro De Luca deluca@diag.uniroma1.it Laboratorio di Automatica 25.2.2016 Sommario - 1! esperimenti con un sensore

Dettagli

1.1 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano

1.1 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano 1 Sistemi lineari 11 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano Coordinate sulla retta Scelti su una retta un primo punto O (origine) ed un diverso secondo punto U (unita ), l identificazione

Dettagli

Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture / Metodi. partecipazione degli alunni. 2 Completamento equazioni e disequazioni.

Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture / Metodi. partecipazione degli alunni. 2 Completamento equazioni e disequazioni. Pagina 1 di 5 DISCIPLINA: MATEMATICA E LABORATORIO INDIRIZZO: IGEA CLASSE: IV FM DOCENTE : Cornelio Terreni Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture / Metodi 1 Matematica RIPASSO e COMPLETAMENTO:

Dettagli

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Risoluzione grafica di un equazione

Dettagli

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1 Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a. 206-7 Scritto del secondo appello, febbraio 207 Testi Prima parte, gruppo.. Trovare le [0, π] che risolvono la disequazione sin(2) 2. 2. Dire se esistono

Dettagli

y 5z = 7 y +8z = 10 +3z = 3

y 5z = 7 y +8z = 10 +3z = 3 Sistemi lineari Sistemi lineari in tre incognite; esempi tipici Tre equazioni incognite x, y, z Consideriamo il seguente sistema di tre equazioni lineari nelle tre x 2y +6z = 11 x +3y 11z = 18 2x 5y +20z

Dettagli

Soluzione. (a) L insieme F 1 e linearmente indipendente; gli insiemi F 2 ed F 3 sono linearmente

Soluzione. (a) L insieme F 1 e linearmente indipendente; gli insiemi F 2 ed F 3 sono linearmente 1. Insiemi di generatori, lineare indipendenza, basi, dimensione. Consideriamo nello spazio vettoriale R 3 i seguenti vettori: v 1 = (0, 1, ), v = (1, 1, 1), v 3 = (, 1, 0), v 4 = (3, 3, ). Siano poi F

Dettagli

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite 3 Sistemi lineari 3 Generalità Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite ovvero, in forma matriciale, a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n x

Dettagli

Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare.

Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare. Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare. Esercizio. Sia r la retta passante per i punti A(2,, 3) e B(,, 2) in R 3. a. Scrivere l equazione cartesiana del piano Π passante per A e perpendicolare

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Sede di Fermo Corso di 9 - EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE valori iniziali Valori iniziali Ci occuperemo della soluzione numerica di equazioni del prim ordine

Dettagli

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I Corso di laurea quadriennale) in Fisica a.a. 003/04 Prova scritta del 3 aprile 003 ] Siano a, c parametri reali. Studiare l esistenza e, in caso affermativo, calcolare

Dettagli

Derivazione Numerica

Derivazione Numerica Derivazione Numerica I metodi alle differenze finite sono basati sull approssimazione numerica di derivate parziali. Per questo consideriamo come problema iniziale quello di approssimare le derivate di

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di INGEGNERIA Registro delle Lezioni del Corso di CONTROLLO DEI ROBOT Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dell Automazione Dettate dal Prof. Bruno

Dettagli

MECCANICA DEI ROBOT E DELLE MACCHINE AUTOMATICHE LM Anno accademico (ing. M. Troncossi)

MECCANICA DEI ROBOT E DELLE MACCHINE AUTOMATICHE LM Anno accademico (ing. M. Troncossi) MECCANICA DEI ROBOT E DELLE MACCHINE AUTOMATICHE LM Anno accademico 2015-2016 (ing. M. Troncossi) Conoscenze e abilità da conseguire Lo studente acquisisce gli strumenti necessari per effettuare un'analisi

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI. che, insieme alle loro derivate, soddisfano un equazione differenziale.

LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI. che, insieme alle loro derivate, soddisfano un equazione differenziale. LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI I problemi incontrati fin ora nel corso di studi di matematica erano tutti di tipo numerico, cioè la loro risoluzione ha sempre portato alla determinazione di uno o più numeri

Dettagli

3.6 Metodi basati sui piani di taglio

3.6 Metodi basati sui piani di taglio 3.6 Metodi basati sui piani di taglio Problema generale di Programmazione Lineare Intera (PLI) con A matrice m n e b vettore n 1 razionali min{ c t x : x X = {x Z n + : Ax b} } Sappiamo che esiste una

Dettagli

Il metodo delle osservazioni indirette

Il metodo delle osservazioni indirette Il metodo delle osservazioni indirette Teoria della stima ai minimi quadrati Il criterio di massima verosimiglianza Sia data una grandezza η e si abbiano n osservazioni indipendenti l i (i=1,...,n) di

Dettagli

3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI

3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI 3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI ESISTENZA DI UN PUNTO DI OTTIMO VINCOLATO Il problema di ottimizzazione vincolata introdotto nel paragrafo precedente può essere formulato nel modo seguente:

Dettagli

CdL in Ingegneria Gestionale e CdL in Ingegneria del Recupero Edilizio ed Ambientale

CdL in Ingegneria Gestionale e CdL in Ingegneria del Recupero Edilizio ed Ambientale CdL in Ingegneria Gestionale e CdL in Ingegneria del Recupero Edilizio ed Ambientale della prova scritta di Algebra Lineare e Geometria- Compito A- 8 Aprile 8 E assegnato l endomorfismo f : R 3 R 3 definito

Dettagli

Slide del corso di. Controllo digitale

Slide del corso di. Controllo digitale Slide del corso di Controllo digitale Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e dell Informazione Università di Siena, Dip. Ing. dell Informazione e Sc. Matematiche Parte IX Elementi di controllo ottimo

Dettagli

Ingegneria Civile. Compito di Geometria del 06/09/05. E assegnato l endomorfismo f : R 3 R 3 mediante le relazioni

Ingegneria Civile. Compito di Geometria del 06/09/05. E assegnato l endomorfismo f : R 3 R 3 mediante le relazioni Ingegneria Civile. Compito di Geometria del 06/09/05 E assegnato l endomorfismo f : R 3 R 3 mediante le relazioni I f(,, 0) = (h +,h+, ) f(,, ) = (h,h, h) f(0,, ) = (,h, h) con h parametro reale. ) Studiare

Dettagli

Metodi iterativi SISTEMI LINEARI. Metodi Iterativi. Metodo di rilassamento successivo e metodi del gradiente

Metodi iterativi SISTEMI LINEARI. Metodi Iterativi. Metodo di rilassamento successivo e metodi del gradiente Metodi iterativi Metodo di rilassamento successivo e metodi del gradiente Metodi iterativi Metodi iterativi 1 Il metodo di rilassamento successivo Condizioni per la convergenza 2 Metodi del Metodo della

Dettagli

Soluzione. Il dominio E consiste nella parte di spazio contenuta nella sfera ma esterna al cono rappresentata in Figura 1. Infatti

Soluzione. Il dominio E consiste nella parte di spazio contenuta nella sfera ma esterna al cono rappresentata in Figura 1. Infatti Esercizio 1 (G. Ziglio). (6 punti) Calcolare il volume della porzione di spazio E interna alla sfera di equazione x 2 + y 2 + z 2 = 1 ed esterna al cono di equazione z 2 = x 2 + y 2 E = (x, y, z) R x 2

Dettagli

Programmazione Lineare: problema del trasporto Ing. Valerio Lacagnina

Programmazione Lineare: problema del trasporto Ing. Valerio Lacagnina Problemi di trasporto Consideriamo un problema di programmazione lineare con una struttura matematica particolare. Si può utilizzare, per risolverlo, il metodo del simplesso ma è possibile realizzare una

Dettagli

Corso di Matematica per la Chimica

Corso di Matematica per la Chimica Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 2013-14 Pivoting e stabilità Se la matrice A non appartiene a nessuna delle categorie precedenti può accadere che al k esimo passo risulti a (k) k,k = 0, e quindi il

Dettagli

Serie numeriche e serie di potenze

Serie numeriche e serie di potenze Serie numeriche e serie di potenze Sommare un numero finito di numeri reali è senza dubbio un operazione che non può riservare molte sorprese Cosa succede però se ne sommiamo un numero infinito? Prima

Dettagli

Gestione della produzione e della supply chain Logistica distributiva

Gestione della produzione e della supply chain Logistica distributiva Gestione della produzione e della supply chain Logistica distributiva Paolo Detti Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Scienze Matematiche Università di Siena Convergenza dell algoritmo Se non

Dettagli

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore Soluzione di un sistema non lineare con la Regula Falsi generalizzata per la determinazione

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I)

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Calcolo Numerico Dott.ssa M.C. De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Risoluzione di Equazioni Algebriche Le equazioni

Dettagli

Esercizio 1. Esercizio 2

Esercizio 1. Esercizio 2 Sia data la matrice A A(α) = Esercizio α 2 2α 2 2, α R.) determinare per quali valori del parametro reale α é verificata la condizione necessaria e sufficiente di convergenza per il metodo di Jacobi;.2)

Dettagli

1. Un sistema di m equazioni lineari in n incognite x 1,... x n aventi tutte termine noto nullo A =...

1. Un sistema di m equazioni lineari in n incognite x 1,... x n aventi tutte termine noto nullo A =... Algebra/ Algebra Lineare, 230207 1 Un sistema di m equazioni lineari in n incognite x 1, x n aventi tutte termine noto nullo a i1 x 1 + a i2 x 2 + + a in x n = 0, i = 1,, m si dice omogeneo; ponendo x

Dettagli

Corso di Geometria e Algebra Lineare - Sezione di Metodi Numerici

Corso di Geometria e Algebra Lineare - Sezione di Metodi Numerici Corso di Geometria e Algebra Lineare - Sezione di Metodi Numerici C. Vergara 2. Determinazione numerica degli zeri di una funzione Si consideri il seguente problema: Data f : [a, b] R, determinare i valori

Dettagli

Viceversa stabilito il flusso dei pagamenti/incassi se esiste un unico tasso t per cui

Viceversa stabilito il flusso dei pagamenti/incassi se esiste un unico tasso t per cui 1 TIR/IRR Esistenza del TIR (unico ecc ) Operazioni ai tempi 0,.n rappresentate da un vettore di dimensione n+1 Ogni componente a i rappresenta i pagamenti (se 0) relativi all operazione.

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA TESINA DI CONTROLLO DEI ROBOT

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA TESINA DI CONTROLLO DEI ROBOT UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA TESINA DI CONTROLLO DEI ROBOT Modellistica, pianiaicazione e controllo di un robot SCARA e di un braccio antropomorfo Candidati Davide

Dettagli

0 altimenti 1 soggetto trova lavoroentro 6 mesi}

0 altimenti 1 soggetto trova lavoroentro 6 mesi} Lezione n. 16 (a cura di Peluso Filomena Francesca) Oltre alle normali variabili risposta che presentano una continuità almeno all'interno di un certo intervallo di valori, esistono variabili risposta

Dettagli

Esercitazione 6 - Soluzione

Esercitazione 6 - Soluzione Anno Accademico 28-29 Corso di Algebra Lineare e Calcolo Numerico per Ingegneria Meccanica Esercitazione 6 - Soluzione Immagine, nucleo. Teorema di Rouché-Capelli. Esercizio Sia L : R 3 R 3 l applicazione

Dettagli

Analisi dell errore Metodo delle Potenze e delle Potenze inverse

Analisi dell errore Metodo delle Potenze e delle Potenze inverse Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente ed il Territorio A.A. 2004/2005 Analisi dell errore Metodo delle Potenze e delle Potenze inverse Studenti: Docente: Paola

Dettagli

Lezione n. 2. Introduzione all analisi numerica (metodi diretti ed iterativi per la soluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari)

Lezione n. 2. Introduzione all analisi numerica (metodi diretti ed iterativi per la soluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari) Lezione n. 2 Introduzione all analisi numerica (metodi diretti ed iterativi per la soluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari) R. Albanese, "Metodi numerici Pag. 1 Pag. 2 Metodi diretti per

Dettagli

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Metodi per l Analisi dei Dati Sperimentali AA009/010 IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Sommario Massima Verosimiglianza Introduzione La Massima Verosimiglianza Esempio 1: una sola misura sperimentale

Dettagli

Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13

Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Simulazione al Calcolatore La simulazione al calcolatore (computer simulation), (nel caso qui considerato simulazione stocastica) si basa sulla generazione, mediante calcolatore, di sequenze di numeri

Dettagli

Teorema delle Funzioni Implicite

Teorema delle Funzioni Implicite Teorema delle Funzioni Implicite Sia F una funzione di due variabili definita in un opportuno dominio D di R 2. Consideriamo l equazione F (x, y) = 0, questa avrà come soluzioni coppie di valori (x, y)

Dettagli

Soluzione dei Problemi di Programmazione Lineare

Soluzione dei Problemi di Programmazione Lineare Soluzione dei Problemi di Programmazione Lineare Consideriamo un problema di Programmazione Lineare (PL) con m vincoli ed n variabili in Forma Standard dove: ma 0 c A b ( ) 0 ( 2) R è il vettore n delle

Dettagli

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi CAPITOLO 5. IL METODO DEL SIMPLESSO 6 5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi Come abbiamo già ampiamente osservato, la fase II del metodo del simplesso, a partire da una soluzione di base ammissibile,

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE Def. Una trasformazione geometrica T tra i punti di un piano è una corrispondenza biunivoca che ad ogni punto P del piano associa uno e un solo punto P' appartenente al piano

Dettagli

Modello dinamico dei robot:

Modello dinamico dei robot: Corso di Robotica 2 Modello dinamico dei robot: analisi, estensioni, proprietà, identificazione, usi Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Analisi accoppiamenti inerziali robot cartesiano robot cartesiano

Dettagli

Progetto e Realizzazione di un Robot a Cinematica Parallela per Applicazioni Mediche

Progetto e Realizzazione di un Robot a Cinematica Parallela per Applicazioni Mediche Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Dottorato in Meccanica Applicata XVII Ciclo Presentazione finale di Diego Tosi Progetto e Realizzazione di un Robot a Cinematica Parallela

Dettagli

Sistemi lineari a due Equazioni

Sistemi lineari a due Equazioni Sistemi lineari a due Equazioni Significato Grafico Posizioni reciproche Tecniche Risolutive: I Metodo Metodo del Confronto diretto (Transitivo) II Metodo Metodo di Sostituzione III Metodo Metodo di Riduzione

Dettagli

Compiti d Esame A.A. 2005/2006

Compiti d Esame A.A. 2005/2006 Compiti d Esame A.A. 25/26 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA A.A. 25/26 I Esercitazione 21 Aprile 26 { y = xy ln(xy) si chiede di dimostrare che: y(1) = 1, (a) ammette un unica soluzione massimale y =

Dettagli

Analisi e Controllo di un manipolatore S.C.A.R.A.

Analisi e Controllo di un manipolatore S.C.A.R.A. Università degli Studi di Napoli Federico II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria dell Automazione Elaborato Tecnico, Controllo dei Robot Analisi e Controllo di un manipolatore S.C.A.R.A.

Dettagli