SCIENZA DELLE FINANZE A.A CLEACC Esercitazione riepilogativa I TESTO E SOLUZIONI

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1 SCIENZA DELLE FINANZE A.A CLEACC Esercitazione riepilogativa I TESTO E SOLUZIONI Esercizio 1 Considerate due individui: il signor A che ha percepito nel 2012 un reddito da lavoro dipendente di 30mila euro e il signor B che ha percepito nel 2012 un reddito da lavoro autonomo di 25mila euro. Sapendo che: i) entrambi hanno oneri deducibili per 1000 euro; ii) entrambi hanno sostenuto spese mediche per 100 euro; iii) la detrazione per carichi di lavoro è pari a 1500 euro per il signor A e a 500 euro per il signor B e che le aliquote IRPEF applicate sono le seguenti: scaglioni di reddito aliquote % % % % Oltre % Calcolate: a) Il reddito complessivo, il reddito imponibile, l IRPEF lorda e l IRPEF netta per ciascuno dei due individui; b) l aliquota IRPEF media sul reddito complessivo. Commentate i risultati ottenuti al punto b). Ipotizzate ora che nel 2013 le aliquote IRPEF siano invariate e che la situazione di ciascuno dei contribuenti sia uguale a quella dell anno precedente per redditi, oneri deducibili e detrazioni per carichi di lavoro, ma che: a) le spese mediche sostenute da ciascun individuo siano pari all 1% del reddito complessivo; b) la franchigia per le spese mediche detraibile sia pari a 250 euro. Come cambia l Irpef netta dei due individui? Soluzione a) Per l individuo A si ha: Reddito complessivo=30.000, Reddito imponibile= =29000 IRPEF lorda=23% x % x % x ( )=7340 IRPEF netta= =5.840 L individuo non ha diritto alla detrazione per le spese mediche perché l importo delle stesse è inferiore alla franchigia di 129 euro. Per l individuo B si ha: Reddito complessivo= Reddito imponibile= =24000 IRPEF lorda=23% x % x ( )=5880 IRPEF netta= = L individuo non ha diritto alla detrazione per le spese mediche perché l importo delle stesse è

2 inferiore alla franchigia di 129 euro. b) L aliquota media per A è 5.840/30.000=19,5%, mentre quella di B è 5.380/25.000=21,5%. Il sistema è quindi regressivo. Tuttavia si noti che tale regressività è generata esclusivamente dalla differenza tra la detrazione per carichi di lavoro cui ha diritto A (lavoratore dipendente) e quella cui ha diritto B (lavoratore autonomo) e che questa differenza potrebbe trovare giustificazione nel fatto che solo per B le spese di produzione del reddito sono dedotte dal reddito complessivo. Se le spese mediche sono pari all 1% del reddito complessivo, ammonteranno a 250 euro per l individuo B e a 300 euro per l individuo C. Se, nel contempo, la franchigia viene portata a 250 euro, nulla cambierà per l individuo A, che continuerà a pagare nel 2013 la stessa IRPEF netta pagata nel 201 Invece, l individuo B potrà ottenere la detrazione del 19% di 50 euro eccedenti la franchigia ( ) e quindi pagare un Irpef inferiore a quella del 2012 di 9,5 euro (=19% x 50). Esercizio 2 La società di capitali italiana Beta ha conseguito nel corso del 2012 ricavi per 200mila euro e ha sostenuto i seguenti costi: -costi per servizi 50mila euro; -costi del lavoro 50mila euro; -interessi passivi 30mila euro. Calcolate: i) l IRES pagata dalla società Beta nel 2012; ii) l IRPEF netta a carico dei due soci persone fisiche non imprenditori A e B che partecipano al 50% ciascuno al capitale di Beta e che conseguono anche redditi di lavoro pari a 60mila euro per A e a 75mila euro per B; assumete l ipotesi che Beta distribuisca integralmente gli utili netti in proporzione alla quota di partecipazione al capitale (né A né B hanno diritto ad alcuna deduzione o detrazione ai fini IRPEF); iii) l aliquota media e marginale IRPEF per ciascuno dei due soci. Utilizzate a tale scopo le seguenti aliquote IRPEF: scaglioni di reddito aliquote % % % % Oltre % Considerate ora l ipotesi che la società Beta sia costituita in forma di società di persone e che non consegua alcun ricavo esente da tassazione. In questo caso varierebbero l aliquota media e marginale IRPEF dei due soci rispetto al caso in cui Beta fosse società di capitali?

3 Soluzione i) La base imponibile per la società di capitale Beta è data da Ricavi 200mila - costi per servizi 50mila - costi del lavoro 50mila - interessi passivi 30mila = base imponibile 70mila in quanto gli interessi passivi sono integralmente deducibili: il ROL è infatti uguale a 100 mila euro (ricavi 200mila-costi per servizi 50mila- costi del lavoro 50mila) e quindi gli interessi passivi sono deducibili fino a 30mila euro (il 30% di 100mila). L IRES pagata dalla società è quindi pari al 27,5% di 70mila euro, ovvero a euro. ii) Per calcolare l IRPEF sui due soci, entrambi detentori di una partecipazione qualificata, è necessario calcolare il dividendo, pari per ciascuno al 50% degli utili netti. A loro volta, gli utili netti sono dati in questo caso da = A ciascun socio spetta un dividendo pari al 50% di questo ammontare, cioè 50750/2 = Trattandosi di dividendi su partecipazioni qualificate di società residente, entrano nella base imponibile dell IRPEF per il 49,72% del loro ammontare. Quindi il reddito complessivo IRPEF sarà pari a: -per l individuo A: (reddito di lavoro) + 49,72% di (dividendo da partecipazione qualificata, ossia reddito di capitale) = ,45 = 7616,45 -per l individuo B: (reddito di lavoro) + 49,72% di (dividendo da partecipazione qualificata, ossia reddito di capitale) = ,45 Poiché i due individui non hanno deduzioni, il reddito imponibile IRPEF è uguale al reddito complessivo. Inoltre, poiché non hanno neppure detrazioni, l IRPEF lorda è uguale all IRPEF netta. IRPEF netta individuo A = 23% x % x %x % x (7616, ) = ,7 IRPEF netta individuo B = 23% x % x %x % x % x (87.616, ) = iii) Per l individuo A l aliquota media è data da ,7/7616,45 = 33,66%, mentre l aliquota marginale è del 41%; per l individuo B l aliquota media è data da /87.616,45 = 35,20%, mentre l aliquota marginale è del 43%. Se la società Beta fosse costituita in forma di società di persone, avrebbe un reddito d impresa uguale a quello del caso precedente, cioè a 70mila euro. Infatti, l assenza di ricavi/proventi esenti (che nel rapporto di deducibilità sarebbero esclusi dal numeratore ma inclusi nel denominatore) garantisce la piena deducibilità degli interessi passivi. Tuttavia, nel reddito complessivo IRPEF dei soci rientrerebbe il 50% di tale reddito, pari a 35mila euro (ossia reddito d impresa tassato per trasparenza), che andrebbe sommato al reddito di lavoro di ciascuno dei soci. Ne segue che: - l aliquota media aumenterebbe per ciascuno dei due soci; - l aliquota marginale aumenterebbe dal 41% al 43% per l individuo A e rimarrebbe invariata al 43% per l individuo B (N.B.: all individuo A, nel caso precedente, mancavano meno di 3 mila euro di reddito perché scattasse l aliquota marginale del 43%: questo importo è molto inferiore alla differenza tra i 35mila euro di reddito d impresa e i 1716 euro di dividendo incluso nel reddito complessivo nel caso precedente e da non considerare in questo caso).

4 Esercizio 3 Il signor Rossi possiede al 1/1/2012 le seguenti attività finanziarie: -titoli di Stato italiani per 15mila euro; -partecipazione non qualificate in società residente in Italia per 5mila euro; -partecipazione qualificate in società residente in Italia per 20mila euro. Per quali tipi di redditi generati da queste attività finanziarie è possibile che il signor Rossi opti per il regime del risparmio amministrato? Quale potrebbe essere il vantaggio di questa opzione rispetto a quella del risparmio individuale (regime della dichiarazione)? Ipotizzate che i redditi generati dalle attività finanziarie precedentemente elencate siano i seguenti: -interessi su titoli di Stato italiani: 500 euro; -plusvalenze maturate su partecipazioni non qualificate: 000; mentre dalla partecipazione qualificata in società residente in Italia non sia conseguito alcun reddito. Quale regime risulterebbe preferibile in questo caso tra risparmio gestito individuale e risparmio individuale (o regime della dichiarazione)? 3. Come cambierebbero i risultati ottenuti al punto precedente se la partecipazione non qualificata avesse il valore di 4.687,5 euro a fine 2012? 4. Per quali ragioni è possibile affermare che il risparmio gestito collettivo (fondi comuni) nel suo insieme è oggi caratterizzato da una disciplina fiscale di favore rispetto agli altri regimi? Soluzione Il risparmio amministrato è un opzione possibile solo per i redditi diversi, quindi solo per le plusvalenze realizzate sui titoli di Stato italiani o sulla partecipazione non qualificata. Il vantaggio consiste nell anonimato per questo tipo di redditi, per i quali l imposta sostitutiva è applicata direttamente dall intermediario finanziario. Nel risparmio individuale, invece, sono tassati attraverso l imposta sostitutiva applicata direttamente dal contribuente in dichiarazione e, di conseguenza, senza il beneficio dell anonimato. Risparmio gestito individuale PI = (titoli di stato italiani) (partecipazione non qualificata in società residente) = PF = (titoli di stato italiani) (partecipazione non qualificata in società residente) (interessi su Tds) = 2500 RG = ,5% x = 312,5 Imposta sostitutiva = 20% x 1312,5 = 262,5. Risparmio individuale L individuo pagherebbe esclusivamente il 12,5% di 500 euro, cioè 62,5 euro. Risulterebbe preferibile il regime di risparmio individuale perché l individuo non paga alcuna imposta sulle plusvalenze maturate ma non realizzate. 3. In questo caso l individuo subisce una minusvalenza maturata di 500 euro che azzera completamente il risultato della gestione individuale. Infatti: PI = (titoli di stato italiani) (partecipazione non qualificata in società residente) = PF = , = ,5

5 e il risultato di gestione è dato da: RG = , ,5% x = 0 e quindi nel regime del risparmio gestito individuale non è dovuta alcuna imposta. Nel regime del risparmio individuale, invece, nulla cambia rispetto alla situazione precedente e l imposta dovuta è pari ancora a 62,5 euro. Diventa quindi preferibile il regime del risparmio gestito. 4. Il risparmio gestito collettivo è favorito rispetto a tutti gli altri regimi perché è l unico che consente l anonimato, la compensazione delle minusvalenze con tutti gli altri redditi (diversi e di capitale) e il rinvio della tassazione al momento della realizzazione (per es., riscatto o rimorso delle quote).