DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO U.O.C.: IGIENE degli ALIMENTI di O. A. DIRETTORE: Dr. SALVATORE BAGLIERI

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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO U.O.C.: IGIENE degli ALIMENTI di O. A. DIRETTORE: Dr. SALVATORE BAGLIERI VIA S. G. BOSCO N RAGUSA TEL: /156 FAX: RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2012 La presente relazione costituisce, come per gli anni precedenti, una sintesi delle principali attività - Compiti Istituzionali- svolte nell'arco dell'anno. Le attività sono state svolte, come per il passato, sulla base della programmazione Regionale, che individua e stabilisce i criteri e gli ambiti dell'attività di controllo, e sulla base della programmazione Aziendale, che ha stabilito la priorità dei controlli e le frequenze minime in rapporto al livello di rischio e alle tipologie produttive degli stabilimenti riconosciuti, calcolato ai sensi della circolare regionale n. 1218/2007. Sono oggetto della presente relazione alcune tematiche riguardanti particolari ed importanti aspetti concernenti sempre le attività di controllo, quali: 1. La Valutazione dei Rischi degli stabilimenti di produzione. 2. Il Sistema informativo; 3. L Attività di AUDIT e di ISPEZIONE 4. L attività svolta nel comparto della produzione e trasformazione delle carni rosse 5. L attività svolta nel comparto della produzione e trasformazione delle carni di volatili da cortile e selvaggina allevata; 6. Latte e derivati; 7. Prodotti ittici; 8. Uova ed Ovoprodotti; 9. Miele; 10. Controlo ufficiale alla distribuzione: vendita al detaglio ed ingrossso; 11. Il Sistema di allerta; 12. D. Lvo 194/2008: Contributi ispettivi; 1

2 1. Classificazione del rischio degli stabilimenti TIPOLOGIA STABILIMENTO CE N STABILIMENTI Rischio Rischio Rischio A M B A M B A M B DEP. FRIGO E IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO MACELLI E SEZ. CARNI ROSSE SEZ. CARNI ROSSE MACELLI E SEZ. CARNI BIANCHE SEZ. CARNI BIANCHE PRDOTTI A BASE DI CARNE E CARNI MACINATE PRODOTTI DELLA PESCA LATTE E PRODOTTI A BASE LATTE > / LATTE E PRODOTTI A BASE LATTE < / UOVA E OVOPRODOTTI totale Dai dati si evidenzia che sulla base dei criteri di calcolo l'87% degli stabilimenti ricade nel rischio basso, il 12% circa nel rischio medio e meno dell'1% nell'alto rischio. La percentuale sta ad indicare l'elevato livello dello standard igienico e strutturale dei nostri impianti produttivi. A partire dal 2010 è oramai presente sul sistema informativo in dotazione al Servizio la scheda di classificazione del rischio per singolo stabilimento e per tipologia produttiva ed è possibile per ciascun operatore sulla base dei risultati dei controlli eseguiti variare la classificazione e, al tempo stesso, la frequenza dei controlli. 2. Sistema Informativo Aziendale Dopo aver concluso nel corso del 2010 la fase di registrazione di tutte le attività alimentari esistenti sul territorio, in ottemperanza a quanto previsto con l'accordo Stato/Regioni del 09/02/2006, oggi è possibile affermare che: a) l'inserimento in anagrafe di tutto lo storico delle imprese alimentari, sia riconosciute che registrate, è stato realizzato; 2

3 b) il sistema informativo consente l'aggiornamento dell'anagrafica delle imprese alimentari in tempo reale; i dati relativi all'aggiornamento vengono inseriti da un operatore a livello centrale, previa validazione dei dati del veterinario responsabile dei controlli ufficiali sull'impresa; c) Il sistema consente l'inserimento dei dati delle attività (ispezioni-audit-campionamenti ecc..) programmate per distretto, per singola impresa e per singolo operatore; d) Il sistema ancora consente: L'aggiornamento della classificazione degli stabilimenti in base al rischio come sopra detto; La programmazione automatica dell'attività di controllo in base al rischio sull'impresa alimentare; il sistema genera uno scadenzario; L'inserimento dei dati derivanti dall'attività del controllo ufficiale, sia programmata che non programmate; La riclassificazione in base al rischio delle imprese alimentari, al momento solamente riconosciute ai sensi dell'art. 4 del reg. ce 853/2004 e non delle imprese alimentari oggetto di registrazione, ai sensi dell'art. 6 del reg. ce 852/2004, per le quali ultime è ancora prevista una attività di controllo programmata con frequenze stabilite in base alla tipologia produttiva e alla entità delle lavorazioni, come vedremo nel capitolo 10, dedicato al controllo ufficiale sulle attività registrate : In definitiva ogni operatore è nelle condizioni di programmare e di pianificare preliminarmente il proprio lavoro nell'arco dell'anno o in un determinato periodo più breve. In tempo reale è possibile accedere a tutte le informazioni anagrafiche di ogni singola impresa alimentare, da qualunque postazione collegata ad internet. 3

4 3. Attività di ispezione e audit sugli stabilimenti riconosciuti Le ispezioni sono state eseguite, per quanto possibile, sulla base delle procedure documentate ai sensi della nota del Servizio 4- DASOE prot. n.1972 DEL 29/09/2009 (di difficile comprensione ed applicazione pratica!!) e, sulla base della programmazione Regionale ai sensi del PRIS 2012/2014. Inoltre talune verifiche (MOCA, HACCP,TRACCIABILITA, ETICHEtTATURA CARNI BOVINE, REQUISITI GENERALI DI IGIENE E REQUISITI SPECIFICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI) Come si evince dalle superiori tabelle per le attività di ISPEZIONE sono state stabilite sia le tipologie delle verifiche ed hanno riguardato prevalententemente : a) tracciabilità e rintracciabilità, b) verifica dei requisiti strutturali, attrezzature e impianti c) l igiene delle lavorazioni e del personale, d) la verifica dei prodotti finiti, delle materie prime e dei coadiuvanti tecnologci, e) verifica del sistema HACCP, f) la verifica dei MOCA. L attività di audit, è stata svolta secondo la programmazione del sopra citato PRIS 2012/2014. Il piano prevedeva la sottoposizione ad audit di n. 10 stabilimenti riconosciuti e ha rigurdato la verifica delle procedure adottate dalle Aziende sulla tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti utilizzando una modulistica prestabilita al fine di garantire, anche in questo caso, imparzialità ed uniformità del controllo. In definitiva come si evince dall allegato 3 e dall allegato 3 bis allegati alla circolare 1218/2007 trasmessi alla regione quale rendicontazione delle ispezioni e delle audit per l anno 2012, dei 10 audit previsti ne sono stati eseguiti 11. Non sono state registrate Non Conofrmità AUDIT SU IMPIANTI RICONOSCIUTI ANNO 2012 Tipologia di stabilimento Carni macinate, preparazioni di carni e CSM Prodotti a base di carne 4. Dati macellazione di Carni Rosse Confronto tra le macellazioni dal 2007 AL 2012 N. AUDIT Sugli OSA N. Non conformità riscontrate 3 0 Prodotti della pesca 4 0 Latte e prodotti a base di latte 3 0 Uova e ovo prodotti 1 0 TOTALI

5 Bovin Suini Ovi- Eq. Id. Id Id. Cis Seq Tbc B0V TEST TRICHINE Anno capri i bov s. o-c bov N M.10/33 carc ssse ? Confronto tra le macellazioni dal 2007 AL 2012 Anno MSU Test BSE TEST MSR T. ABBATIMENTO SCRA PIE BOVINI INFETTI ABBATT MAC. USO IMENTO FAMILIARE OVI-C INFETTI BR Bov Sui LEB TBC BR BR BOV SUI OVI- EQ , ? ? ? , anno sottoprodotti T. Cat.1 T. Cat. 2 T. Cat ,91 3, ,85 L'attività di macellazione delle carni rosse costituisce da sempre l'attività principale del servizio. Sempre in numero di 4 gli impianti dì macellazione presenti sul territorio e 3 i laboratori di sezionamento autonomi in attività nel 2012 Poco significativi gli spostamenti delle entità dei capi macellati rispetto agli anni precedente. I dati confermano il buon indice di produttività degli stabilimenti. Gli adempimenti in materia di: 5

6 a) Anagrafe; b) TSE ( prelievi di rombo encefali bovini sottoposti a test anti-bse e di ovicaprini per test anti-scrapie); c) trichinellosi esami eseguiti su tessuto muscolare equino e suino; d) benessere animale, in fase di trasporto ed abbattimento; e) etichettatura delle carni bovine, attestante l'origine e la provenienza degli animali ai sensi del reg. ce 1760/2000; f) bollatura sanitaria delle carni, attestante, sotto la personale responsabilità del veterinario ispettore, la salubrità delle carni ; g) gestione e controllo dello smaltimento dei sottoprodotti gestione e controllo del Materiale Specifico a rischio derivanti dalla macellazione bovina ed ovicaprina (crani, encefali, midolli spinali, intestini, occhi,ecc), sono stati, tutti regolarmente eseguiti. Altrettanto dicasi per gli adempimenti inerenti l'attività di ispezione, registrazione e trasmissione dei dati inerenti le malattie infettive e parassitarie di interesse epidemiologico in quanto Zoonosi o Antropozoonosi. Tra le zoonosi classiche di riscontro all'ispezione post mortem, è sempre presente l'idatidosi bovina ed ovicaprina, mentre è quasi scomparsa l'idatidosi suina. Continuano ad essere riscontrati ancora casi di cisticercosi bovina (2 casi), e nuovi focolai di tbc bovina (ben 44). Sempre intensa, sebbene in calo, l'attività di abbattimento dei bovini infetti di tubercolosi e dei bovini e degli ovicaprini infetti di brucellosi, mentre riappare la leucosi con ben 41 capi infetti abbattuti nell arco dell anno. Continuano ad essere in vigore le misure sanitarie straordinarie emanate in materia di tubercolosi e brucellosi con DD. AA e 0519 e con O. M 14/11/2006, come modificata dall O. M.. Nonostante l'innalzamento dell'età dei capi bovini,è sempre elevato il numero di test eseguiti. 5. Carni da volatili da cortile 2 gli impianti di macellazione degli avicoli presenti in provincia di cui uno effettua anche la macellazione di selvaggina allevata; entrambi i macelli svolgono anche attività di sezionamento e di produzione di preparati di carni di volatili da cortile. Dal 2012 uno degli stabilimenti ha inserito, fra le tipologie di produzioni, anche le carni separate meccanicamente. Entrambi effettuano attività di deposito di prodotti a base di carne come deposito autonomo. 6

7 Capi macellati Anno Polli n Conigli / Dal 1999 da circa di capi macellati su 3 impianti, siamo ad oltre di capi macellati in 2 impianti. La crescita continua in maniera progressiva sempre grazie all'elevata tecnologia di uno dei 2 impianti. 6. Latte e derivati Diminuito il numero degli stabilimenti lattiero caseari riconosciuti mentre è aumentato il numero degli impianti registrati ai fini della produzione commercializzazione in ambito locale. Costante il numero dei centri di raccolta del latte (2) e degli stabilimenti industriali riconosciuti, > /l/anno, rispetto all anno precedente (8). Quasi tutti operano in regime di deroga ai sensi del reg. ce 2074/2005, per quanto riguarda i requisiti strutturali e le attrezzature ai fini della produzione di prodotti tipici e tradizionali, primo fra tutti il RAGUSANO DOP. 7. Prodotti Ittici Costante il numero di stabilimenti riconosciuti CE a terra dediti all attività di deposito, trasformazione e commercializzazione all ingrosso. Invariata l attività di controllo svolta su questi stabilimenti: n.1 controllo ufficale al mese per ciascun impianto. Non sono state rilevate non conformità degne di rilievo. Sempre problematica l attività di controllo da eseguire a bordo delle unità di pesca della marineria di Scoglitti, dedite alla vendita diretta dei prodotti al consumatore finale presso l area pubblica dell ex mercato ittico di Scoglitti. 8. Ovoprodotti Costante il numero dei centri di imballaggio di uova da consumo: 9 e dell impianto per la produzione di prodotti d uova. Costanti gli elevati indici di produzione di uova da consumo calcolati ad oggi ad uova al giorno circa. Sempre in vigore presso i centri di imballaggio gli adempimenti previsti dal piano nazionale di controllo della salmonella enteritidis e typhimurium ai sensi del reg. ce 2160 e s.m.. I controlli ufficiali, non hanno registrato irregolarità degne di rilievo. 7

8 9. Miele Continua ad essere una attività marginale. Nella nostra realtà la tipologia di attività è ancora relegata nella tipologia della produzione diretta dal produttore al consumatore, con campo di commercializzazione locale. 10. Controllo ufficiale della distribuzione e commercializzazione al dettaglio Per l anno 2012 (e per l anno 2013) non si è volutamente tenuto conto della programmazione dei C.U previsti dal PRIS 2012/2014. Pertanto la programmazione è rimasta quella Aziendale: 1 C.U./anno. Effettuata la valutazione del rischio, per l anno prossimo la programmazione dei controlli terrà conto della programmazione regionale rispettandone, per quanto possibile, le frequenze. Nella tabella 1 sottostante si evidenzia il numero e la distribuzione degli stabilimenti registrati per singolo distretto. Nella tab 2 si riporta ilo numero degli stabilimenti riconosciuti per tutta l ASP. Nella tab si riporta la la sintesi delle attività ispettive eseguite presso le strutture di competenza per l anno 2012, già trasmessa alla Regione quale dato ufficiale dell attività di questo Servizio. 8

9 Tab 1 ESERCIZI REGISTRATI commercializzazione Numero esercizi registrati Asp di Ragusa per singoli Distretti DISTRETTO Vendita carni ittici solo preconfezionati Vendita carni con annesso laboratori Negozi mobili e depositi correlati Vendita carni presso superiprmercato con o senza laboratorio annesso Vendita ittici presso superiprmercato con o senza laboratorio annesso Laboratori di smielatura.artigianali Depositi frigoriferi registrati Laboratori di produzione prodotti a base di latte (registrati) Locali macellazione pollame e lagomorfi in deroga al Reg. 853/04 < 5000 Vendita ittici Vendita itti con laboratorio Produzione primaria ittici TOTALI RAGUSA MODICA VITTORIA TOTALI

10 In definitiva, è possibile concludere che i controlli sulle macellerie e sulle pescherie sui laboratori per la produzione di latticini in sede fissa sia autonomi che all'interno di supermercati ed ipermercati, sono stati numericamente SUPERIORI rispetto alle frequenze minime programmate dalla Regione. La percentuale di irregolarità riscontrata (6) su 659 ispezioni, come si evince dallo stralcio sotto riportato e trasmesso alla regione quale rendicontazione annuale delle attività, si attesta intorno allo 0,8%. 11. Attività di campionamento Con esclusione dei campionamenti effettuati alla produzione primaria ed eseguiti come atti dovuti prima dell assegnazione al consumo delle carni bovine/ovine/suine/equine per l esecuzione dei test BSE (nei bovini), SCRAPIE (negli ovo caprini) e TRICHINELLOSI(equini/suini), la restante attività di campionamenti è stata eseguita come da programmazione regionale ed ha interessato sia i prodotti di origine animale ed i prodotti composti sia alla produzione in stabilimenti CE ( N. 20), sia alla vendita al dettaglio (N. 110) e sia alla somministrazione pubblica e collettiva (N. 69). 10

11 11.1 Programmazione Regionale PIANI REGIONALI DI CONTROLLI UFFICIALI. RENDICONTAZIONE ANNO PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA PRESENZA DI CONTAMINANTI NEGLI ALIMENTI PER GLI ANNI N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI 34/34 N.C: 0 2. PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA PRESENZA DELLE MICOTOSSINE NEI PRODOTTI ALIMENTARI PER GLI ANNI (D.D.G.3113/2009) N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI 10/10 N.C.: 0 3. PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA VERIFICA DELLA PRESENZA DI IMPURITA' SOLIDE NEGLI ALIMENTI PER GLI ANNI (D.D.G. 2263/10) N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI 2/2 N.C: 0 11

12 4. PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE DEL D.LGS. N. 114/2006 PER GLI ANNI (D.D.G. 2355/10) N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI: 65/64; N. C.:2 ( 1 Sanz. Amm.; 1 comunicazione A. G.) 5. PIANO MONITORAGGIO RADIOATTIVITA' NEGLI ALIMENTI - (NOTA 4-DASOE N /2011) N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI 4/4 N. C.: esiti non pervenuti 6. PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA DEGLI ALIMENTI PER GLI ANNI N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI 97/100; N. C.: 1 (comunicazione A. G.) 7. PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE D.M. 23/12/1992 (NOTA 4- DASOE N /2011) N CAMPIONI EFFETTUATI/N CAMPIONI PREVISTI 13/13 N. C.: 0 12

13 8. PIANO REGIONALE DI AUDIT ( PRIS 2012/2014 ) N AUDIT EFFETTUATI/N AUDIT PREVISTI 10/11 N.C.: 0 9. PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE MOCA ( D.A. 1167/12 ) N VERIFICHE PREVISTE/N VERIFICHE PREVISTE: 30/40 N:C.: Sistema allerta A seguito della emanazione dell'intesa Stato/Regione del 13/11/2008, il servizio 4-DASOE ha attivato una casella di posta elettronica dedicata allo scambio delle informazioni via e mail con la casella di posta elettronica attivita in ciascuna ASP. Al fine di agevolare ed abbreviare i tempi di intervento sono stati individuati 3 referenti, uno per ciascun distretto veterinario che gestiscono, con carattere di priorità, le notifiche pervenute. Ancora ai sensi dell'intesa Stato/Regione 24/01/2008 con Delibera Aziendale n. del è stata istituita l'unità di crisi locale per il piano di emergenza per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi con ubicazione presso la sede del servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione della nostra ASP. Con Decreto n / del 21/09/2010 è stato emanato il "piano di emergenza della regione siciliana per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi". Con nota prot. n. del è stato comunicato al Servizio 4 DASOE che il referente per il sistema d allerta è il dirigente veterinario dr. G.C allerta pervenute DA NODO REGIONALE DA ALTRI ENTI ANNO Allerta emanate DA ASP A NODO REGIONALE DA ASP AD ALTRI ENTI ANNO

14 13. Contributi Ispettivi: D. L.vo 194/2008 Il sistema si calcolo e dei pagamenti oramai informatizzato consente in di avere lo stato reale dei pagamenti per singola ditta. Punto critico: non tutte le ditte operano con i versamenti anticipati. Le ditte, morose nei pagamenti vengono regolarmente segnalate al Settore economico e Finanziario per il recupero delle somme. ANNO BOLLETTE EMESSE netto ENPAV Somme riscosse Somme riscosse relative ad anni precedenti Somme rimaste da riscuotere , , , , , , , , , , , , , , ,18 Il Direttore del Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di O.A. Dott. Salvatore Baglieri 14

15 REGIONEE SICILIA A. S. P. RAGUSA Ministero della salute Direzionee Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione Rilevazione dei dati di sintesi sul controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande: attività ispettiva e tipologia delle infrazionii SERVIZIO VETERINARIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI O.A. ASP di RAGUSA Nome del referente: Dott. Baglieri Salvatore N di strutture esistenti nella Regione/Provincia: Telefax: 0932/ Regione Sicilia Codice: Tipo struttura: s.baglieri@asp.rg.it PRODUTTOO RI PRIMAR (cod. 01) PRODUTTORI E CONFEZIONATO RI (cod. 02) DISTRIBUZIONE Ingross o (cod.03 ) Dettagli o (cod. 04) TRASPORTI Soggett i a vigilanz a (cod. 05) Soggetti ad autorizz. Sanitaria (cod. 06) RISTORAZIONE Pubblic a (cod. 07) Collettiv a (cod. 08) PRODUTTORI E CONFEZIONATO RI CHE VENDONO PREVALENTEM. AL DETTAGLIO (cod. 09) TOTALI NUMERO DI UNITA' NUMERO DI UNITA' CONTROLLATE ( 1) NUMERO DI ISPEZIONI (2) NUMERO DI UNITA' CON INFRAZIONI TOTALE CAMPIONI PRELEVATI

16 CAMPIONI NON REGOLAMENTARI NUMERO INFRAZIONI: a) Igiene Generale b) Igiene (HACCP, formazione personale) c) Composizione d) Contaminazione (diversa da quella microbiologica) e) Etichettatura e presentazione f) Altro PROVVEDIMENTI: a) Amministrativi b) Notizie di reato (1) L'unità controllata è conteggiata una sola volta nell'anno. 16

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