Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell ambito del progetto Rete Scuole LSS A bottega di Invenzioni a.s.

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1 Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell ambito del progetto Rete Scuole LSS A bottega di Invenzioni a.s. 2015/2016

2 Dia 1

3 Dia 2 Il percorso «Dal Fiore al Frutto» si colloca al termine del lavoro didattico «Studiamo la Pianta», dopo aver lavorato sugli obiettivi sotto elencati. Comprendere, sperimentare, esplorare il mondo naturale. Conoscere i tre grandi gruppi del mondo vegetale: alberi, arbusti, erbacee. Conoscere la struttura della pianta (radici, fusto, rami, foglie). Conoscenza e comprensione del seme come embrione di nuova pianta. Fare esperienze sul seme e sulla germinazione. Scoprire l importanza di acqua, luce e terreno nella crescita della pianta. Differenza tra piante angiosperme e gimnosperme. Struttura e caratteristiche del fiore, le sue parti e la sua funzione nel processo riproduttivo della pianta. L impollinazione.

4 Dia 3 OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO Costruire categorie e sottocategorie per classificare i frutti. Osservare i frutti mediante l utilizzo delle categorie individuate. Descrivere il frutto sezionato: riconoscere somiglianze e individuare diversità. Riconoscere nel frutto un contenitore di semi. Comprendere che il frutto si origina dall ovario e che dall ovulo fecondato ha origine il seme. Descrivere la trasformazione dal fiore a frutto per comprenderne la funzione. Classificare i frutti : frutti carnosi, frutti secchi, falsi frutti.

5 Dia 4 L impostazione metodologica è fenomenologica - operativa. L osservazione di alcune fenomenologie, tra loro connesse, danno modo all alunno di essere attivo cognitivamente per la concettualizzazione. In base a ciò che osserva, l alunno confronta, rappresenta, definisce, utilizzando le conoscenze che già possiede. Tutto questo è rielaborato con varie forme di linguaggio rapportabile all età (il linguaggio orale/ scritto; artistico/pittorico; simbolico; grafico/matematico; tecnologico /digitale Osservazione attenta e particolareggiata dell esperienza vissuta. Verbalizzazione scritta in forma individuale, poiché ogni alunno «mette in forma» il mondo che sta osservando. Discussione collettiva che conduce ad un confronto costruttivo e ad un affinamento della conoscenza. Descrizione dei risultati, concettualizzazione chiara e corretta condivisa dagli alunni. Documentazione.

6 Dia 5 Frutti (arancia, mandarino, castagna, mela, pera, kiwi, albicocca, susina, ananas, fragola, pesca, melograno, noce, mandorla). Ortaggi (zucchina, peperone, pomodoro, fave, zucca gialla). Coltelli senza seghetto, vari contenitori, piatti di carta, scottex, schiaccianoci, lente d ingrandimento, microscopio, vetrini, macchina fotografica, computer.

7 Dia 6 In aula Nell ambiente naturale della Garfagnana In laboratorio scientifico Nell orto della scuola

8 Dia 7 Per la messa a punto preliminare nel Gruppo LSS: tre ore. Per la progettazione specifica dettagliata sulla classe: tre ore. Tempo scuola di sviluppo percorso: da febbraio a fine aprile per tre ore settimanali, più tre ore finali per le verifiche scritte. Per uscite esterne: in laboratorio scientifico quattro ore, in frutteti vicino alla scuola due ore, nell orto scolastico due ore. Per documentazione percorso didattico: dieci ore, dal momento delle foto in esperienza a quello della elaborazione percorso in PowerPoint.

9 Dia 8 Il percorso è stato realizzato in una classe quarta perché le insegnanti hanno ritenuto significativo utilizzare le conoscenze apprese sullo studio della pianta e concludere così il cammino educativo didattico. Inoltre l interesse dimostrato dagli alunni nei vari percorsi precedenti, hanno spinto le insegnanti a terminare l indagine educativa sulla pianta. Le varie conoscenze acquisite sono state scoperte affrontando il metodo attivo, in cui l alunno progetta, sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte. Impara a raccogliere dati e confrontarli con le ipotesi formulate.

10 Dia 9 Dalla diapositiva 9 alla 58: descrizione del percorso didattico.

11 Come ogni anno ripetiamo la semina.. 18 MARZO 2016 Questa esperienza viene ripetuta ormai da qualche anno in un piccolo orto nel cortile della scuola o in aula.

12 Osserviamo i risultati e Scopriamo il fiore... Dopo un mese ecco i fiori dei fagioli Corona. Le piantine delle lenticchie sono cresciute.

13 Il fiore e la sua funzione

14 I bimbi raccontano dal seme alla pianta.. dalla pianta il fiore

15 I bimbi raccontano dal seme alla pianta.. dalla pianta il fiore

16 E il frutto?

17 Cos è il frutto? Una domanda la cui risposta è ben lontana dal significato scientifico. Per la maggioranza degli alunni il frutto è ciò che si mangia, solo per due bambini è un seme che diventa frutto.

18 Come possiamo descrivere il frutto?. Leonardo: dal più piccolo al più grande Annalisa: per forma e colore. Alessandra: per gusto. Marco: oppure se è duro o morbido. Samuele: se è molle o secco. Alice: se profuma o non profuma. Nicola: se è rotondo. Diego: si può classificare in base alla stagione. Alice: può essere allungato o rotondo. Ambra: dalla buccia liscia o ruvida. Filippo: la buccia può essere sottile o spessa. Alice: si classifica in base ai sensi. Samuele: in base alla provenienza. Gioele: anche in base a dove viene coltivato. Samuele: Possiamo utilizzare i sensi e scriviamo le caratteristiche. Tutti: siamo d accordo, ma come facciamo? Alessia: usiamo il tatto, il gusto,la vista, l olfatto. Chiara: sì, poi ci riferiamo le caratteristiche. Sebastiano: per esempio, possiamo mettere in tatto, se è liscio o ruvido. Marco. oppure se è morbido o duro. Giorgio: Con la vista posso vedere se è rotondo ma anche allungato. Dennis: Posso vedere anche il colore. Diego: nel gusto si mette se il frutto è succoso o croccante. Riccardo: saporito o senza sapore. Eleonora:profumato o non profumato con l olfatto. Thomas: anche gradevole o sgradevole al profumo. Gioele: si potrebbe utilizzare l udito, perché quando si mangia un frutto, certe volte si sente cri-cri. Leonardo: quando si mangia la mela, perché è croccante.

19 Dopo una discussione, gli alunni propongono categorie semplici di osservazione e classificazione derivate dall uso dei 5 sensi.

20 Queste sono le categorie e gli indicatori di osservazione proposti dai bambini. 1)FORMA 2) ASPETTO 3) COLORE con la vista 1)MORBIDO 2) DURO con il tatto - 1) INODORE 2) PROFUMATO con l'olfatto

21 Con attenzione alle categorie e indicatori sulla lavagna, si comincia a descrivere i frutti. Alcuni bambini chiedono perché frutta ed ortaggi insieme

22 Frutto dopo frutto. ogni alunno sul proprio quaderno scrive i dati delle varie osservazioni seguendo lo schema alla lavagna. Osserviamo utilizzando le categorie indicate

23 Fagiolo pisello e pomodoro

24 Pera, arancia e limone

25 LE ULTIME CATEGORIE INDIVIDUATE DAI BAMBINI CON IL GUSTO SONO : SAPORE ASPRO-SAPORE DOLCE- SAPORE AMARO I BAMBINI assaggiano i frutti e scrivono i dati richiesti dalle categorie Zucca e ananas

26 PER L OSSERVAZIONE CON IL GUSTO si raccolgono i risultati in questo modo LIMONE FRAGOLA MELOGRANO ANANAS MELONE MELA KIWI ARANCIA

27

28 Gli alunni osservano all interno dei frutti.

29 LA ZUCCA SEZIONATA SORPRESA!

30 La pesca sezionata

31 Ancora tanti frutti. Susina, uva

32 Noce e mandorla

33 Dalle osservazione dei bambini si mette in evidenza la presenza di frutti con la polpa succosa e quelli senza polpa. I bambini li riconoscono e li distinguono sul quaderno Frutti carnosi Frutti secchi

34 Queste sono le considerazioni personali che gli alunni hanno fatto sull esperienze per l avvio alla concettualizzazione.

35 Considerazioni personali

36 Considerazioni personali

37 Dopo aver letto in classe le considerazioni personali di ogni alunno, scaturisce il confronto che è utile per l affinamento della concettualizzazione. Si riportano gli interventi più significativi Samuele: il loro gusto è diverso. Filippo: la noce ha la parte esterna dura e si mangia l interno. Thomas: alcuni frutti hanno la polpa secca, altri succosa Alessandra: hanno forme diverse. Marco: hanno colori diversi Ambra:i frutti hanno forme, colori, sapori diversi, ma hanno in comune i semi. Florin: ho scoperto che i frutti sono molto diversi Alessia: della fragola si mangia tutto. Gioele: Il kiwi ha molti semi, li abbiamo contati sono 322 Sebastiano: alcuni hanno il picciolo altri no. Giorgio: la pera e la mela dalla parte opposta del picciolo, hanno delle fogliette scure e secche. Dennis: la susina e l uva hanno la polpa succosa

38 Riccardo: Il pisello e la fava hanno un pericarpo fibroso Alcuni semi si mangiano con la polpa, altri vengono eliminati. Interventi significativi Annalisa: Il pericarpo della noce e della mandorla sono duri, infatti, per aprirli, abbiamo utilizzato lo schiaccianoci. Leonardo: gli ortaggi sono frutti perché hanno nella polpa i semi. Eleonora: abbiamo scoperto che anche gli ortaggi hanno dentro i semi Nicola: La mandorla ha il pericarpo duro. Gioele: la noce e la mandorla hanno la polpa secca. Chiara: nella mela, nella pera, nella susina la buccia è liscia e sottile

39 CONCLUSIONI DELLA PRIMA PARTE Alla fine di questa prima parte, a seguito delle discussione dei bambini, l insegnante stimola la classe a trarre le conclusioni sull esperienze condotte e a trascriverle sul quaderno di lavoro. La classe è ora in grado di fare una sintesi collettiva I Frutti possono essere osservati attraverso categorie specifiche da noi individuate che ne descrivono alcune loro caratteristiche. I frutti sono molto diversi fra loro per aspetto, forma, colore, per odore, per sapore e per la sensazione che forniscono al tatto. Quando vengono sezionati presentano o un aspetto morbido e succoso o secco, tutti hanno semi nel loro interno. Il frutto è un contenitore di semi. Questi sono di forma, dimensione e numericamente diversi in ogni frutto, localizzati e distribuiti in vari punti a seconda del frutto considerato Anche gli ortaggi, essendo contenitori di semi sono dei frutti. I frutti si possono distinguere in due grandi gruppi; quelli carnosi con buccia sottile e polpa succosa, secchi con pericarpo duro o fibroso.

40 Ma come si forma il frutto? Alessandra: Il merito principale è delle api. Alessia: sulla pianta un mese fa c erano i fiori, ora iniziano alcuni pallini verdi saranno i frutti. Sebastiano: li ho visti anch io sulla mia ciliegia. Giorgio: sotto alle piante sembra che abbia nevicato. Ambra: i petali sono caduti Alice: sulla pianta si sono formate anche le foglie. Filippo: Importantissimi sono i fiori, senza fiori non possono formarsi i frutti. Chiara: in alcuni rami ci sono i fiori, in altri i pallini. Nicola: tra un po di tempo diventeranno maturi.

41 In Garfagnana non mancano piante da frutto; considerato il periodo, prendiamo in esame la pianta di albicocco e di ciliegio. I ragazzi trovano: fiori freschi in ramo, fiori secchi e piccoli frutti appena formati.

42 Portiamo il materiale nel laboratorio scientifico OSSERVIAMO E RICERCHIAMO.

43 Si chiede ai bambini di osservare il materiale raccolto. Che tipo di materiale abbiamo? Ci sono i fiori? Come sono? Quali parti del fiore riesci a distinguere? Disponi nel quaderno di lavoro i risultati della tua ricerca e rispondi a fianco alle domande.

44 I bambini attaccano sul quaderno le parti del fiore che riconoscono ancora presenti. I bambini evidenziano che alcune parti non sono più distinguibili come parte del fiore, ma hanno originato il frutto.

45 I bambini, osservando il materiale a disposizione riconoscono che alcuni fiori hanno perso delle parti e ne hanno modificato altre. Riconoscono gli stami Il pistillo del fiore ormai trasformato...

46 I bambini, con l aiuto dell insegnante, aprono il frutto di ciliegia e di albicocca in formazione, all interno trovano il seme. Riconoscono il ricettacolo, sostenuto dal picciolo, quello stesso picciolo che prima, nel fiore, sosteneva i sepali e il calice. Percepiscono che la parte interna del fiore: l'ovario, ha subito il processo di trasformazione, originando il giovane frutto che andrà in maturazione.

47 E giunto il momento di dare la giusta terminologia ALBICOCCA ATTIVITA : RICONOSCI E DISEGNA LE PARTI DEL FRUTTO.

48 E giunto il momento di dare la giusta terminologia PERA PESCA ZUCCHINA

49 Il picciolo durante l osservazione del frutto suscitava sempre l interesse degli alunni. Osservando le varie fasi di sviluppo del processo fiore- frutto, gli alunni comprendono che il picciolo collabora con il ricettacolo e l ovario alla formazione del frutto, il picciolo sosteneva il fiore ed ora sostiene il frutto, rimane l elemento di continuità di questa trasformazione. In alcuni frutti osservati gli alunni ricordano che vi erano delle foglioline all estremità del picciolo che loro affermano essere le parti del calice.

50 DAL FIORE AL FRUTTO DOPO L ESPERIENZA E L OSSERVAZIONE, GLI ALUNNI HANNOTRADOTTO LE LORO CONOSCENZE NELLA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA AL FINE DI SVILUPPARE CONSAPEVOLEZZA DEI CONTENUTI SCOPERTI.

51 I bambini osservano che tra i frutti, la mela e la pera hanno il torsolo Giorgio: come mai che la mela e la pera hanno il torsolo? Filippo: Perché viene indicato lì, il pericarpo? Alessandra: Abbiamo visto dalle immagini in internet che il pericarpo non è indicato all esterno ma si trova nel torsolo della mela e della pera, come mai? Maestra - A questo punto vi richiamo il concetto di frutto: cos è un frutto? Giorgio: il frutto è un contenitore di semi. Maestra Allora andiamo a vedere in vari frutti dove troviamo il torsolo.

52 Alla ricerca del torsolo Banana NO Pomodoro NO Kiwi NO Albicocca NO Mela SI Pera SI Uva NO Peperone NO Susina NO Zucca NO Arancia NO Zucchina NO Pesca NO...allora maestra, se il frutto è la parte che contiene i semi, nella mela e nella pera il frutto è proprio il torsolo! Ma da dove deriva la parte della pera e della mela che mangiamo?

53 Alice RIFLESSIONE SCRITTA INDIVIDUALE Sebastiano

54 Perché non osserviamo la fragola che troviamo nel giardino della scuola? 1. Prendiamo rametti di fragola nell orto della scuola con fiori e con vari ricettacoli più e meno formati. Disegna i petali. Disegna i sepali. 2. Iniziamo l osservazione ponendo di volta in volta alcune domane, sulle quali gli alunni devono riflettere. Osserva il ricettacolo Ci sono ancora i sepali? Dove sono? Ci sono ancora gli stami? Dove sono? C è un solo pistillo? Ci sono più pistilli?

55 Osservo con la lente d ingrandimento

56 Osservo con il microscopio un pezzettino di ricettacolo. OGNI PISTILLO HA IL SUO OVARIO

57 DAL RICETTACOLO AL FRUTTO I pistilli non li vedo più gialli ma assumono un colore rossastro: la fragola!

58 RIFLESSIONI PERSONALI CONDIVISE AL TERMINE DELL ESPERIENZA.

59 Dia 58 CONCLUSIONI GENERALI In questa seconda parte, dalle osservazioni dei bambini, sono emerse delle considerazioni che ci hanno permesso di chiarire il concetto di «Falso frutto», ma nel contempo di ribadire come sia proprio la struttura interna del fiore a cambiare. Queste due nuove tipologie di frutto si aggiungono alle precedenti e collaborano a far comprendere la trasformazione fiore-frutto anche se con modalità diverse. L'osservazione della struttura del torsolo nella mela e nella pera consente di ricollegarsi all'ovario e ai suoi rivestimenti. Gli alunni hanno a questo punto compreso che la classificazione dei frutti nelle tre tipologie è strettamente legata alla trasformazione che le parti del fiore subiscono durante la maturazione del frutto: Nei FRUTTI CARNOSI è l ovario che si trasforma in polpa carnosa; nei FRUTTI SECCHI l ovario diventa legnoso e fibroso Nei FALSI FRUTTI non si trasforma solo l ovario ma anche altre parti del fiore (fragola) o l ovario segue una trasformazione particolare (torsolo).

60 VERIFICA DEL PERCORSO: COME VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEI RAGAZZI, ABBIAMO UTILIZZATO ALCUNI PROVE SPECIFICHE SUI CONTENUTI TRATTATI, I QUADERNI DI LAVORO, LE ATTIVITA PRATICHE E LE LORO RENDICONTAZIONI, LE INTERAZIONI AVVENUTE IN CLASSE, L INTERESSE E L IMPEGNO DIMOSTRATO. Disegna un frutto che osservi, dall esterno e dall interno. Dalla 59 alla 64 esempi prove di verifica.

61 In quante parti si divide il frutto carnoso? Disegna alcuni frutti sezionati e metti le loro parti.

62 Che cosa cambia nel fiore, nella trasformazione in frutto?

63 TESTO INFORMATIVO Per svolgere il testo utilizza le informazioni della mappa, dandogli un ordine logico e cronologico. Come sono strutturati i frutti: come l ho scoperto. Frutto e ortaggi: caratteristica comune. Come si possono classificare i frutti : frutti carnosi, frutti secchi e falsi frutti. L importanza del frutto In che modo ho scoperto i vari contenuti. Che cos è il frutto. Che funzione svolge il frutto Cosa rimane del fiore dopo l impollinazione L importanza del seme.

64 ESEMPIO DI TESTO INFORMATIVO

65 continuo

66 Dia 65 Il percorso si presentava in un ottica di continuità con il lavoro svolto negli anni passati ( dal seme alla pianta). La parte legata all osservazione dei frutti, affrontata con la logica delle categorie di osservazione, ha permesso di fornire ai bambini uno strumento sistematico d indagine anche per quelle descrizioni legate ai sensi. La seconda parte del percorso ha evidenziato una certa complessità nella trattazione di alcuni contenuti, poiché, non facilmente sperimentabili come il passaggio fiore-frutto; tale sviluppo, richiederebbe uno studio microscopico dei tessuti che compongono le parti del fiore. L'osservazione delle trasformazioni del fiore di albicocco e ciliegia, in vari momenti di fioritura/sfioritura e l'osservazione della maturazione del frutto, associata al continuo raffronto tra parti del fiore e le parti del frutto, hanno comunque consentito ai bambini di comprendere l'origine del frutto stesso e di poterlo classificare come tale, non solo in virtù delle sue proprietà, ma anche in relazione alla propria origine e formazione. L esperienza è stata molto positiva, per l'approccio sperimentale con cui è stata condotta e per la curiosità suscitata non solo negli alunni ma anche nell insegnante stessa. I risultati sono stati positivi sia sull aspetto dell interesse, della motivazione e dell impegno dimostrati da tutti gli alunni ma anche per l interiorizzazione dei vari contenuti.

67 Dia 66

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