TEORIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA. Stella Romagnoli LINK Campus University

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TEORIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA. Stella Romagnoli LINK Campus University"

Transcript

1 TEORIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA Stella Romagnoli LINK Campus University

2 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 1 PROCESSO DI REALIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA Lezione 6

3 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 2 Le fasi del processo Definizione degli obiettivi E stanziamento del budget Strategia pubblicitaria Sviluppo della campagna pubblicitaria Elaborazione dei messaggi Pianificazione dei mezzi Valutazione delle campagne pubblicitarie

4 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 3 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

5 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 4 Obiettivi della pubblicità Risposte non comportamentali: Interesse/rilevanza Riconoscimento Notorietà (awareness) La consapevolezza dell identità e posizionamento della marca ricordo

6 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 5 Obiettivi della pubblicità Risposte comportamentali: La prova L acquisto Il cambiamento delle abitudini (acquisto e/o consumo) Il passaparola Lo stimolo ad altri tipi di azione (es. la fornitura di informazioni personali, o la richiesta di informazioni all azienda)

7 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 6 Obiettivi della pubblicità Risposte valutative: Hanno una dimensione psicologica composita, che si basa sull emozionalità, la razionalità, la persuasione, le associazioni mentali. Le principali sono: L atteggiamento favorevole verso il brand L immagine di marca (brand image) Lo sviluppo dell intenzione di acquisto

8 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 7 Obiettivi della pubblicità Risposte relazionali: Si determinano quando la pubblicità riesce a raggiungere un alto grado di coinvolgimento con il brand e di preferenza verso lo stesso. Soddisfazione Fiducia Fedeltà Risposte esperienziali: Sono il risultato dell esperienza che deriva dal complesso degli stimoli cognitivi, sensoriali e ideali generati dalla pubblicità

9 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 8 Obiettivi della pubblicità Quali sono in sintesi i principali obiettivi dell ADV? (che posso quindi misurare per sapere se funziona ) Generare awareness (notorietà) e ricordo Costruire e modificare il sistema di percezione degli attributi di brand e prodotto (brand image) Produrre goodwill (verso la marca e il prodotto) Stimolare l intenzione di acquisto (call to action) Rinforzo del comportamento (es. consumo)

10 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 9 Gli effetti della pubblicità La pubblicità ha effetti a livello: Cognitivo (conoscenza, credenze, opinioni) Affettivo (emozioni suscitate da e verso la marca) Conativo (stimolo all acquisto) Sulla base di questi principi sono state elaborate numerose teorie sul comportamento del consumatore nei confronti della pubblicità (raggruppate da Brochand e Lendrevie)

11 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 10 LO SVILUPPO DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA

12 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 11 Le fasi di lavoro Per realizzare una campagna pubblicitaria Da Come si realizza una campagna pubblicitaria di E. R. Lehmann, Carocci Editore 2010

13 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 12 Romagnoli Le fasi del processo di realizzazione della campagna

14 1. La fase cognitiva 13

15 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli La fase cognitiva Come abbiamo già visto, tra le righe dei consigli per il bravo copywriter, una campagna efficace nasce da una grande preparazione Cosa si deve conoscere PRIMA di impostare la campagna: 1. L impresa (che pubblicizza), la sua storia, i suoi valori, la sua struttura 2. Il prodotto e la marca oggetto della comunicazione 3. L area di mercato in cui dovranno competere 4. I prodotti e le marche concorrenti 5. Il gruppo di consumatori (target) a cui è destinato il prodotto e la comunicazione 6. La comunicazione pubblicitaria dei concorrenti (e quella passata del prodotto/marca stesso) 7. Gli obiettivi e le strategie di marketing dell azienda

16 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 15 La fase cognitiva e il briefing Solitamente queste informazioni sono contenute in un documento (chiamato briefing) che l impresa fornisce all agenzia per consentirle di realizzare la campagna di pubblicità Può essere fornito durante una GARA, o per assegnazione diretta Il documento dovrà essere tanto più completo quanto meno l agenzia conosce l azienda ed i suoi prodotti Se si tratta di rapporti di conoscenza pluriennali, può bastare solo l indicazione di alcuni dettagli dell offerta (perché il resto è già noto

17 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 16 Ma il briefing NON basta Per fare un buon lavoro strategico l agenzia NON deve limitarsi a raccogliere le informazioni dal briefing aziendale. Sia perché possono essere incomplete Sia perché possono essere FUORVIANTI (dipende da chi, all interno dell organizzazione aziendale) ha redatto il briefing. Magari sta chiedendo cose irrealizzabili. Illudersi che il suo prodotto ha un certo posizionamento quando invece non ce l ha. BISOGNA APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DEL PRODOTTO E DEL SUO MERCATO DIRETTAMENTE, E ANCHE CON MEZZI ALTERNATIVI

18 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 17 Romagnoli E molto importante capire l area competitiva

19 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 18 L area competitiva La definizione dell area competitiva di un prodotto o servizio è una delle decisioni più importanti e strategiche per l azienda Definire l area competitiva significa capire l ampiezza e la natura dell area di mercato in cui un prodotto compete con le altre marche Sono 4 i possibili territori nei quali una marca può contendere alle altre il favore del consumatore: 1. L area verticale 2. L area orizzontale o merceologica 3. Il segmento 4. La nicchia

20 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli L area verticale E formata da tutti quei prodotti che, pur appartenendo a categorie merceologiche diverse, sono in grado di soddisfare lo stesso bisogno del consumatore Es. la colazione

21 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli L area orizzontale o merceologica E quella formata dai prodotti della stessa categoria (birre, biscotti, dentifrici, auto, ecc.)

22 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli Segmento Consiste in una porzione di un area merceologica in cui i prodotti sono caratterizzati da una peculiarità in comune. Es. le birre leggere, o i dentifrici sbiancanti

23 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli La nicchia E una microarea nella quale i prodotti, generalmente ad alto livello di profitto, sono indirizzati ad una fascia ristretta di consumatori

24 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 23 Considerazioni sull area competitiva Tanto più è ampia l area competitiva, tanto maggiore sarà l impegno per l azienda Non bisogna avere dei territori competitivi non all altezza delle proprie risorse di marketing mix (investimenti pubblicitari, distribuzione, ecc.) Per le aziende medio-piccole è sempre meglio iniziare a posizionarsi su un segmento o una nicchia

25 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 24 Posizioniamo una birra Birra speciale Una bevanda Bevanda rinfrescante Bevanda da pasto Bevanda alcolica Birra Chiara Analcolica Leggera Stout Weizen, ecc

26 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 25 E la nostra crociera MSC? Vacanza Viaggio di nozze Crociera Crociera nel mediterraneo Crociera nel mediterraneo che parte del porto di

27 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 26 L area competitiva e il posizionamento E chiaro che la definizione dell area competitiva porta di conseguenza la determinazione dei benefici di prodotto da sottolineare (e quindi la strategia creativa): Dirò: il miglior modo di dissetarsi o La bevanda più rifrescante o La miglior birra che c è o La miglior birra analcolica, ecc. Appena conquistato un segmento si può decidere di tentare la scalata a quello più ampio per aumentare i volumi di vendita. Ma è chiaro che bisognerà affrontare nuovi competitors

28 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 27 L estensione geografica Un altro fattore importante per definire con esattezza il terreno su cui una marca dovrà scontrarsi con le concorrenti è l estensione geografica dell area competitiva Anche in questo caso si possono avere 4 distinzioni: 1. Marca globale (se la marca è presente su scala mondiale) 2. Marca transnazionale (se opera in diversi paesi, spesso geograficamente contigui) 3. Marca Nazionale 4. Marca locale (quando è presente solo su una parte del territorio. In una o più regioni)

29 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 28 La dimensione dell area competitiva La dimensione dell area competitiva è data dalla sua IMPORTANZA ECONOMICA: che si misura in volume ed in valore Il VOLUME esprime in numero di pezzi o di unità volumetrica o ponderale, la quantità che viene acquistata per unità temporale (es. anno, ma anche mese o trimestre, ecc.) Il VALORE indica l ammontare della spesa espressa in unità monetaria (nella stessa unità di tempo) Per ogni marca, quindi, potremmo determinare la QUOTA DI MERCATO (QM) per VOLUME e per VALORE, cioè la percentuale di consumi ad essa attribuiti In Italia è l istituto Nielsen a rilevare (stimandoli) i valori dei diversi mercati

30 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 29

31 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 30 L importanza della rete distributiva Fattore chiave nel marketing mix (ma anche nella scelta dell area competitiva) è la politica distributiva del prodotto Tanto più è facile trovare il prodotto, in linea di massima, tanto maggiore sarà la probabilità che venga acquistato La padronanza della distribuzione è uno dei fattori che denotano l importanza e lo status della marca (vedi Apple ) La forza distributiva di una marca viene misurata fondamentalmente su 2 dati: La distribuzione numerica (% di punti vendita che trattano la marca) La distribuzione ponderata (Rapporto tra giro d affari dei PV della marca Vs. totale giro d affari dei prodotti appartenenti all area competitiva = più è alto e più sono PV di pregio, che vendono molto la marca in questione)

32 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 31 Romagnoli Il target group

33 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 32 Cosa chiedersi del target Abbiamo già parlato di come si può segmentare un target group per raggiungerlo con i media. Cosa altro dobbiamo sapere ancora per trovare il messaggio giusto (oltre che il media giusto)? Se il prodotto viene consumato direttamente da chi lo acquista. Chi è l influenzatore, se nel momento della scelta è solo o in contesto collettivo Se il consumatore è tendenzialmente fedele alla marca Da quali marche è formata la concorrenza orizzontale (agli occhi del target) Quali sono le marche di altre categorie merceologiche che possono costituire la concorrenza verticale Qual è la frequenza di acquisto e consumo Se la soddisfazione del bisogno al momento del consumo è più psicologica o sociale o fisiologica

34 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 33 Romagnoli 2. La fase precisiva

35 34 2. Fase Precisiva In questa fase si sintetizzano le informazioni raccolte e: Si identifica il problema/opportunità che la pubblicità deve risolvere Ad esempio un concorrente che sta guadagnando quota di mercato grazie a prodotti innovativi che hanno fatto d improvviso invecchiare la marca La marca ha un ottima immagine sul target anziano ma non riesce a conquistare i più giovani Si definiscono gli obiettivi della campagna Risposte non comportamentali, comportamentali, valutative, relazionali E importante che gli obiettivi siano chiari e misurabili (es. incrementare il top of mind di marca del 10%)

36 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 35 Romagnoli 3. Le fasi concettuali

37 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli Le fasi concettuali Le fasi concettuali sono quelle più propriamente creative, e possiamo distinguere: Una fase esplorativa Dove si ipotizzano e si verificano le possibili strategie d intervento. Una strategia, per essere efficace, deve essere precisa, realistica, chiara e condivisa (con obiettivi SMART: Specific Measurable, Agreed upon, Realistic, Trackable) Una strategia di comunicazione parte da una strategia di posizionamento, e dalle promesse che vogliamo fare ai consumatori. Andrebbe sempre verificata con i consumatori finali, possibilmente PRIMA di sviluppare la campagna. La fase Ideativa

38 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 37 La fase ideativa Si tratta di concepire l idea portante della campagna Ma cos è la creatività? Un idea creativa è capace di presentare un personaggio, una storia, un fatto o una situazione in modo attraente, nuovo e convincente Quella della pubblicità è una creatività mirata ad uno scopo: è indirizzata a catturare l attenzione dell osservatore e convogliarla verso un prodotto e la sua promessa Un altra caratteristica dell idea creativa è che deve essere facilmente riconoscibile e immediatamente comprensibile (la pubblicità si deve associare a chi la firma e deve essere semplice da capire), perché compete con altre migliaia di idee

39 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 38 Romagnoli 4. Le fasi attuative

40 39 4. Le fasi attuative Sono le ultime fasi del processo, in cui viene realizzato il prodotto creativo e diffuso sui media Fase esecutiva Fase consuntiva

41 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 40 La fase esecutiva E un momento che richiede un grande sforzo organizzativo e di coordinamento: in questa fase le idee rough devono essere realizzate, fotografate, illustrate, filmate, registrate, post-lavorate Tutto comincia con un PPM (pre-production meeting): dove agenzia, cliente, regista/fotografo, casa di produzione si incontrano per mettere a punto i dettagli produttivi: location, scenografia, costumi, shooting board, scelta cast, comparse, ecc.

42 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 41 La fase consuntiva Il controllo dei risultati: Il risultato qualitativo tecnico (es. stampa e affissione). Dipende dai materiali consegnati. Se si accerta un errore di chi pubblica occorre contestare e cercare di recuperare il costo dell uscita (omaggi, sconti, sostituzione materiale) Il risultato del contatto con il target: che dipende dalla fruizione media. Post valutazione dell effettiva pressione TV, verifica della correttezza dell orario di on air dello spot, copertura, freqeunza, frequenza qualificata, ecc. Il risultato sul percepito del target. Questo genere di misurazione indaga sugli effetti della pubblicità di tipo cognitivo e affettivo. Non comportamentale: si ricercano i dati di ricordo e di gradimento della comunicazione Con analisi qualitative E quantitative Il risultato di tipo comportamentale. Acquisto, consumo, richiesta informazioni, ecc.

43 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 42 Romagnoli Il processo di lavoro

44 43 Pianificazione di una campagna pubblicitaria Le fasi: 1. Definizione obiettivi Obiettivi di marketing Obiettivi di comunicazione 2. Definizione budget Azienda 3. Individuazione target di comunicazione 4. Definizione del messaggio Strategia creativa Ideazione e realizzazione annunci 5. Scelta dei media e del media mix 6. Decisioni sulla sequenza temporale della campagna Preparazione calendario uscite 7. Controllo e misurazione dei risultati Agenzia di Pubblicità e Centro Media Azienda/Agenzia/Centro Media Elaborazione da slide di Alessandra Poggiani Marketing Corso di Laurea Ingegneria Gestionale Università Tor Vergata 2010/11

45 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 44 Dal briefing all idea creativa Azienda (Mktg, Pubblicità) Briefing Agenzia di pubblicità La strategia viene condivisa dall azienda L agenzia prepara una strategia di comunicazione (copy strategy) i copy e gli art dell agenzia preparano le idee creative

46 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 45 Dal briefing all on air: come avviene il processo 1. Briefing all agenzia di pubblicità - azienda 2. Debriefing - agenzia 3. Strategia creativa (copy strategy) - agenzia di pubblicità 4. Strategia media (media planning) - centro media 5. Proposte creative (script, lay-out, ) - agenzia 6. Realizzazione creativa (scatti, PPM e shooting, ecc.) case di produzione 7. Preparazione dei materiali per l on air - agenzia 8. On air 9. Controllo qualità - agenzia

47 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 46 Romagnoli Il briefing

48 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 47 Il briefing Il briefing è un documento preparato dall azienda che contiene tutte le informazioni che possono servire per preparare la strategia creativa e la campagna di pubblicità. La sua completezza dipende dalla conoscenza che l agenzia ha dell azienda e dei prodotti da pubblicizzare. In teoria, se l agenzia NON ha dimestichezza con l azienda, dovrebbe contenere informazioni su: 1. L azienda 2. Il prodotto da pubblicizzare 3. Il mercato 4. Il consumatore attuale Queste informazioni formano il background del briefing

49 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli Informazioni sull azienda La sua storia La sua missione, la sua vision, il ruolo che intende avere nella società e nel mercato La sua brand personality, la brand identity I dati di awareness nel mercato: top of mind, awareness spontanea e sollecitata I dati sull immagine (brand image), quindi il percepito da parte del pubblico Il portfolio dell offerta. Cosa produce, cosa vende (oltre al prodotto protagonista della pubblicità da realizzare)

50 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli Informazioni sul prodotto Descrizione di tutti gli aspetti che riguardano il prodotto da pubblicizzare (materie prime, sistemi di produzione, ecc.) Plus e minus del prodotto rispetto ai concorrenti e il suo posizionamento Usi del prodotto (perché viene comprato?) Awareness e product image Ruolo del prodotto all interno del portfolio aziendale (è una star o una cash cow?)

51 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli Informazioni sul mercato Dati quantitativi storici e attuali. Dimensioni del mercato, evoluzione, market share del prodotto e suo sviluppo nel tempo Prospettive nel futuro Stagionalità Caratteristiche dei concorrenti Distribuzione (del prodotto e dei concorrenti) Prezzo (del prodotto e dei concorrenti) Strategia di comunicazione (del prodotto e dei concorrenti)

52 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli Informazioni sul consumatore Profilo socio-demografico e psicografico dei consumatori del prodotto e di quello dei concorrenti Dinamica dell acquisto: chi è il decisore, l influenzatore, il consumatore finale. Modalità di acquisto: si tratta di acquisto d impulso o un acquisto molto ponderato e coinvolgente? E un libero servizio (come al supermercato dove il contatto con il prodotto è diretto) o c è un intermediatore? Abitudini di consumo: il consumatore è fedele? Come, quando, quanto e perché viene consumato il prodotto. Individualmente o condiviso con altri? Motivazioni d acquisto: bisogni funzionali e razionali o di autogratificazione ed esibitive?

53 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 52 Il briefing Oltre al background (queste informazioni possono o meno essere fornite dall azienda ma l agenzia deve procacciarsele comunque, magari facendo ricerche per proprio conto), un briefing deve contenere L obiettivo di marketing specifico L obiettivo di comunicazione (cosa si vuole ottenere con la pubblicità: awareness di marca, conoscenza dell offerta, miglioramento immagine percepita, call-to-action, ecc.) L oggetto nello specifico da pubblicizzare (cosa deve dire la pubblicità) Il target della comunicazione Il timing (quando deve uscire la campagna) Il budget a disposizione o i media su cui verrà pianificata la campagna

54

55 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 54 Romagnoli Il debriefing

56 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 55 Il debriefing Il debriefing è la fase in cui l agenzia chiede all azienda se ha capito bene il briefing Non è nient altro che l essenza del briefing che è stata utilizzata per sviluppare la strategia creativa Nelle gare di solito costituisce la prima parte del documento di presentazione della campagna da parte dell agenzia di pubblicità

57 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 56 Romagnoli La strategia creativa

58 57 La strategia creativa Il documento di strategia dovrebbe riformulare lo scenario in cui opera la marca dal punto di vista della comunicazione per individuare i fattori chiave che possono far raggiungere all azienda i suoi obiettivi (di comunicazione) Cosa bisogna analizzare? Gli investimenti di comunicazione delle varie marche presenti sul mercato (Share of Spending) Le Share of Voice (in pressione pubblicitaria: GRP s) I dati di awareness e gradimento nei riguardi del target (della pubblicità dei diversi operatori del mercato) Le strategie di comunicazione dei concorrenti, le loro promesse e reason why Quali soluzioni creative hanno utilizzato

59 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 58 La strategia creativa La domanda fondamentale a cui deve rispondere la strategia di comunicazione è: Come faccio a convincere il consumatore in target? Perché non acquista spontaneamente il mio prodotto rispetto a quello degli altri? Cosa potrebbe venire a sapere che potrebbe convincerlo? Cosa ha il mio prodotto che non hanno gli altri (e che interessa al target?), ecc. Occorre trovare il consumer insight su cui fare leva per creare una pubblicità convincente E che raggiunga i suoi obiettivi

60 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 59 La strategia creativa Chi si occupa di studiare la strategia creativa è il reparto di Strategic Planning dell agenzia di pubblicità (se c è, altrimenti è a cura degli account insieme ai creativi) Uno degli approcci classici alla strategia creativa, che risale agli anni 60, prende il nome di copy strategy Altri approcci sono la star strategy (di Séguéla) e la strategia emotivo-sentimentale 1 1 Da Alessandra Poggiani Marketing Corso di Laurea Ingegneria Gestionale Università Tor Vergata 2010/11

61 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 60 La copy strategy La copy strategy è un tipo di modello operativo usato in pubblicità. Implementato durante gli anni sessanta ad opera di alcune aziende e agenzie pubblicitarie statunitensi, esso definisce le scelte strategiche di un azione pubblicitaria articolandole in cinque punti: 1. Target è la definizione precisa della categoria di pubblico cui rivolgersi. 2. Consumer s benefit è il vantaggio che il prodotto promette al consumatore; 3. Reason why è l argomento razionale che la pubblicità fornisce per rendere credibili i vantaggi promessi dal prodotto; 4. Supporting evidence è il supporto retorico che avalla la credibilità della promessa strategica; 5. Tone of voice è la modalità espressiva di presentazione dei vantaggi e dei relativi argomenti; Tale modello nasce dall'esigenza di creare pubblicità coerenti e costituire un punto di riferimento non solo per la creazione del testo (in inglese copy), ma di tutta quanta la pubblicità. Wikipedia

62 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 61 Gli elementi della copy strategy L elemento di partenza è sempre la definizione del target di comunicazione: a chi parliamo? La main promise o promessa principale è l elemento portante del messaggio: il benefit che il consumatore può aspettarsi se aderisce alla nostra offerta. La promessa deve rispondere ai bisogni del target, naturalmente Se si basa su una caratteristica unica, di esclusiva proprietà del prodotto in questione, abbiamo materiale per la Unique Selling Proposition La promessa dovrebbe poi essere accompagnata da un sostegno, la ragione per cui il consumatore dovrebbe crederci: la reason why (es. un certo ingrediente nel detersivo)

63 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 62 Gli elementi della copy strategy Possiamo trovare anche una supporting evidence: l insieme degli eventuali ulteriori elementi che motivano o supportano la promessa e la reason why. Es. una dimostrazione (il presentatore che si incolla al soffitto con la colla super) Ci può essere il subsidiary appeal, una sorta di promessa secondaria complementare (es se la main promise è di tipo emotivo, la subsidiary appeal è di carattere razionale) Si può indicare anche il tono of voice (o tone and manner): lo stile, la personalità che il prodotto/servizio deve assumere (coerente con la brand identity della marca e dell azienda) che quindi suggerisce il trattamento, l atmosfera della comunicazione stessa

64 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 63 Es. di copy strategy PRODOTTO: Nuovo Finish Powerball TARGET: donne di tutte le età, classi media allargata, area di residenza indifferenziata, responsabili acquisti BENEFIT: ti libera dal fastidio di pre lavare o sciacquare a mano tutto lo sporco difficile REASON WHY: perché è formulata con un potente detergente e microgranuli rossi pre trattanti che aiutano a penetrare e rimuovere lo sporco difficile SUPPORTING EVIDENCE: è raccomandato dai migliori produttori di lavastoviglie e bicchieri TONE: affidabilità, familiarità CONSUMER RESPONSE: a Finish deve venire attribuita e riconosciuta l assoluta leadership in termini di qualità ed in termini di immagine di marca nella categoria detergenti per lavastoviglie

65 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 64 La star strategy Il prodotto deve essere riscattato dalla quotidianità e dai suoi attributi funzionali per essere proiettato nello star system alla stregua dei divi del cinema di Hollywood: le nostre marche devono essere le nuove dive la pubblicità deve trasformarsi in spettacolo Tocca alla comunicazione attribuire ai prodotti quel valore onirico senza il quale la nostra pasta, il nostro sapone, il nostro shampoo sarebbero solo pasta, sapone, shampoo Es. La star strategy di L Oreal: perché io valgo con testimonial dive

66 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 65

67 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 66 Considerazioni personali (e non) Non c è una regola che funziona per tutte le situazioni. Dipende dal prodotto, dal target, dal periodo. Sono regole che si evolvono con il cambiare dei media, con l evolversi del consumatore. Però bisogna fare la prova con tutti questi schemi. In qualche misura sono tutti validi. Abbiamo qualcosa da dire di differenziante e rilevante? Allora diciamola. Ma se non c è nessuna unique selling proposition? Proviamo con l approccio emotivo, creiamo una personalità al prodotto (lo unique emotional plus di Leo Burnett, o la star strategy di Séguéla)

68 Proposte creative 67

69 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 68 Dalla strategia alla proposta creativa Sulla base del brief e della strategia creativa inizia il lavoro di progettazione del messaggio da parte del team creativo dell agenzia (copy & art director) Arte e tecnica si fondono nella strategia creativa: una grande idea deve essere creativa: originale, diversa, nuova e inaspettata ma credibile E strategica: coerente con il prodotto e con il target, funzionale al raggiungimento degli obiettivi della campagna (primo tra i quali la costruzione dell awareness)

70 COME SI PRESENTANO LE IDEE CREATIVE

71 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 70 Come si presentano le idee creative Il rough layout per la stampa e l affissione

72 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 71 PRODOTTO PASSA A TIM SOGGETTO: SPONSOR Musica di inizio. Compare la scritta: La storia degli Italiani secondo Tim. Oggi: Cristoforo Colombo Lo script per la TV e la radio Vediamo Colombo sul ponte della nave mentre cerca di convincere per telefono la regina di dargli dei finanziamenti per la sua avventura. -Isabella cara, avrei bisogno di un prestito per comprovare una mia teoria un po bizzarra... Dall altro lato vediamo la regina, che tappa con la mano il microfono del suo cellulare e ridacchia con le sue damigelle. Fa il tipico gesto per dire che è pazzo completo. Regina: -mmm non sono convinta. Colombo passa giusto davanti alla vela della sua caravella dove vediamo una scritta enorme che dice Spazio libero. -E non le interesserebbe essere protagonista di codesta impresa? Intanto dall altro lato, la regina apre una busta. E una bolletta del telefono, e mentre la guarda sussulta incredula. Una delle damigelle la guarda e sviene. Regina: -Sa cosa Colombo? Ho speso una fortuna di cellulare, e sono a corto di fondi! Colombo: -Ho la soluzione: passi a TIM e le sue ricariche valgono il doppio e con quel che risparmia il viaggio è già pagato La regina ci pensa su mentre Colombo aspetta impaziente: Regina: -Ok. Però portarmi qualche bel souvenire d oro, che vorrei rifarmi la corona. VO: Passa a TIM e raddoppi le ricariche per un anno.

73 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 72 Storyboard per la TV

74 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 73 Romagnoli 6. Produzione creativa

75 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 74 Dall idea alla realizzazione L agenzia che propone l idea creativa consiglia anche su: Regista e casa di produzione (una o più da mettere in gara) per la TV Fotografo per la stampa Voci per la radio Eventuali testimonial (con preventivo costi) Eventuali colonne sonore (con relativi costi) Ogni produzione inizia con il PPM

76 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 75 Dall idea creativa alla produzione Il PPM

77 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 76 Le fasi della produzione

78 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 77 Le case di Produzione in Italia

79 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 78

80 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 79

81 Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 80

82 GRAZIE PER L ATTENZIONE Fonti: Alberto Pastore, Maria Vernuccio - Impresa e Comunicazione 2006 Enrico R. Lehman Come si realizza una campagna pubblicitaria Carocci Ed Marco Vecchia Hapù Lupetti editore

Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria. La strategia creativa

Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria. La strategia creativa Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella 56 Romagnoli La strategia creativa Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria Stella Romagnoli 58 La strategia creativa La domanda fondamentale

Dettagli

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA COPY STRATEGY

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA COPY STRATEGY LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA COPY STRATEGY SVILUPPO DELLA CAMPAGNA Prima fase: IL BRIEFING scambio di informazioni fondamentale per lo sviluppo della campagna. Il brief contiene molteplici informazioni su:

Dettagli

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda

Dettagli

10/02/2010. Economia e Tecnica della Pubblicità. Il Piano di comunicazione A.A. 2009-2010. La Pianificazione Pubblicitaria

10/02/2010. Economia e Tecnica della Pubblicità. Il Piano di comunicazione A.A. 2009-2010. La Pianificazione Pubblicitaria Economia e Tecnica della Pubblicità A.A. 2009-2010 La Pianificazione Pubblicitaria Fulvio Fortezza Il Piano di comunicazione 2 1 OBIETTIVI Gli obiettivi devono essere specifici e, possibilmente, misurabili

Dettagli

Progettazione e realizzazione di un annuncio pubblicitario a mezzo stampa (annunci in giornali o riviste).

Progettazione e realizzazione di un annuncio pubblicitario a mezzo stampa (annunci in giornali o riviste). Progettazione e realizzazione di un annuncio pubblicitario a mezzo stampa (annunci in giornali o riviste). campagna pubblicitaria Serie di messaggi pubblicitari che, attraverso uno o più media, mirano

Dettagli

Lezione 14: introduzione al 2 modulo La comunicazione IN azienda Stella Romagnoli

Lezione 14: introduzione al 2 modulo La comunicazione IN azienda Stella Romagnoli Lezione 14: introduzione al 2 modulo La comunicazione IN azienda Stella Romagnoli La comunicazione in azienda Gli strumenti di comunicazione complessi: Co-branding e co-marketing Valorizzazione delle sponsorizzazioni

Dettagli

Communication mix - Advertising

Communication mix - Advertising Economia e Tecnica della Comunicazione Aziendale Communication mix - Advertising Lezione 11 Pubblicità Qualunque forma di presentazione e promozione non personale di idee, beni o servizi svolta dietro

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

LE POLITICHE DI COMUNICAZIONE

LE POLITICHE DI COMUNICAZIONE LE POLITICHE DI COMUNICAZIONE FINALITA far conoscere, differenziare e fare memorizzare il prodotto e la marca ad accrescerne il valore percepito (significati simbolici, segnali di valore) La differenziazione

Dettagli

COME DIVENTARE BRAND. Percorso formativo I Mestieri della creatività. IAAD - 24 marzo 2014

COME DIVENTARE BRAND. Percorso formativo I Mestieri della creatività. IAAD - 24 marzo 2014 Andrea Terranova COME DIVENTARE BRAND Percorso formativo I Mestieri della creatività IAAD - 24 marzo 2014 Passo 1: Analisi di Start Up L'analisi di Start Up costituisce il passaggio fondamentale per poter

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Dalla Strategia all Esecuzione Creativa

Dalla Strategia all Esecuzione Creativa Dalla Strategia all Esecuzione Creativa Prof. Bruno Buzzo Docente di Tecnica della Comunicazione Facoltà di Economia - Università di Genova Amministratore Delegato e Condirettore Generale PBCOM S.p.A.

Dettagli

La comunicazione degli eventi

La comunicazione degli eventi La comunicazione degli eventi 1 2 Gli strumenti di comunicazione 3 4 Immagine e branding 5 Il branding è l insieme delle attività strategiche e operative relative alla costruzione della marca. Definizione

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza

Dettagli

Il Marketing Strategico

Il Marketing Strategico Il Marketing Strategico La mente del mercato aspetta solo di essere esplorata Definizione di Marketing Marketing: un processo attuo a definire, prevedere, soddisfare, creare, distribuire, promuovere beni

Dettagli

Studio Grafico Ramaglia. Graphic Designer

Studio Grafico Ramaglia. Graphic Designer Index Profilo Agenzia Grafica Internet Perchè affidarsi a noi Profilo Dal 2012 lo studio RAMAGLIA si occupa di comunicazione, grafica pubblicitaria, web design e marketing. I nostri servizi si rivolgono

Dettagli

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino 2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo

Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Programma (121 pagine tra dispense e slides) IL MARKETING IL MARKETING IN AZIENDA - AZIENDE MARKETING ORIENTED

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

Le strategie di marketing

Le strategie di marketing Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

AUMENTARE I CONTATTI E LE VENDITE CON UN NUOVO PROCESSO: LEAD ADVANCED MANAGEMENT

AUMENTARE I CONTATTI E LE VENDITE CON UN NUOVO PROCESSO: LEAD ADVANCED MANAGEMENT AUMENTARE I CONTATTI E LE VENDITE CON UN NUOVO PROCESSO: LEAD ADVANCED MANAGEMENT Obiettivi Incrementare i contatti (lead) e quindi le Vendite B2B attraverso l implementazione di un nuovo processo che

Dettagli

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DI MTKG È LA SEQUENZA LOGICA DI ATTIVITÀ CHE CONSENTE DI: Stabilire gli obiettivi di mtkg, Formulare

Dettagli

Cosa si intende per pubblicità

Cosa si intende per pubblicità Cosa si intende per pubblicità ADV: creare un messaggio ed inviarlo a qualcuno che a sua volta avrà una reazione. SOGGETTTO MEDIATICO A PAGAMENTO!!! Advertising: TV, RADIO, CARTA STAMPATA, MURALES INTERNET!!

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

IL MARKETING FONTI DEI DATI

IL MARKETING FONTI DEI DATI IL MARKETING Il Marketing è l insieme delle attività e delle politiche poste in essere dall impresa per soddisfare le esigenze dei consumatori e per crearne la domanda. Il SOTTOSISTEMA di Marketing è costituito

Dettagli

Appendice 2 Piano di business preliminare

Appendice 2 Piano di business preliminare Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris Analisi del mercato e stesura del piano di marketing Dr.ssa Michela Floris L analisi del mercato L analisi della concorrenza L analisi della domanda Dr.ssa Michela Floris 2 L analisi della concorrenza

Dettagli

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta Supporto all avvio di progetti imprenditoriali GAL media Valle d Aosta Questo manuale è parte del progetto LEADER Agir pour l innovation rurale Scopo del manuale Sostenere le neo imprese rurali o le imprese

Dettagli

Chi siamo. La normativa ESOMAR (European Society For Opinion And Marketing Research), della quale istituzione Quaeris ha un membro associato.

Chi siamo. La normativa ESOMAR (European Society For Opinion And Marketing Research), della quale istituzione Quaeris ha un membro associato. Chi siamo Quaeris è un istituto di ricerca specializzato nel settore del marketing research e dei sondaggi. Nato a Treviso nel 1996 opera a livello nazionale ed internazionale. Quaeris fornisce servizi

Dettagli

REALIZZAZIONE SITI WEB

REALIZZAZIONE SITI WEB COMPANY CREDENTIALS CHI SIAMO Siamo una Web Agency che ha come mission quella di dare massimo supporto e disponibilità al cliente per ogni esigenza che voglia creare. I nostri servizi di realizzazione

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Corso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016

Corso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016 Corso Marketing per il No-Profit Pescara, 05 Febbraio 2016 Il vero marketing per per la tua la azienda. tua azienda. Programma Introduzione Venerdì 5 Febbraio Il Marketing Strategico per il No Profit Sabato

Dettagli

L abc del geomarketing: la geografia

L abc del geomarketing: la geografia L abc del geomarketing: la geografia 2013 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata applicata al business Geomarketing, questo sconosciuto. La parola chiave è territorio : il geomarketing

Dettagli

Live Marketing - Promotion Project - Hostess & Stewards - Street Events

Live Marketing - Promotion Project - Hostess & Stewards - Street Events La nostra storia Proiettati nel futuro, radicati nel passato Una fiera, un convegno, una conferenza stampa, uno spazio commerciale o un impianto sportivo per noi hanno sempre rappresentato il contesto

Dettagli

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

Il Piano di Marketing

Il Piano di Marketing Marketing Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE ANALIZZARE IL CONTENUTO E LE FASI PER LA REDAZIONE DI UN PIANO DI MARKETING ACQUISIRE LE INFORMAZIONI

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Piano di business preliminare

Piano di business preliminare Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio

Dettagli

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE

Dettagli

COME NASCE UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA. IL MARKETING E LA COMUNICAZIONE L agenzia e l azienda

COME NASCE UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA. IL MARKETING E LA COMUNICAZIONE L agenzia e l azienda COME NASCE UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA IL MARKETING E LA COMUNICAZIONE L agenzia e l azienda La strategia comunicativa è innanzitutto strategia MARKETING Per un azienda essere Marketing oriented, orientata

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi

Dettagli

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro.

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro. 1 Chi siamo Mericom è una delle più consolidate realtà nell ambito delle vendite, del marketing e della comunicazione. Siamo sul mercato con successo da 15 anni e abbiamo realizzato grandi progetti anche

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

Marketing mix: promozione e comunicazione

Marketing mix: promozione e comunicazione Marketing mix: promozione e comunicazione La presente documentazione è ad esclusivo uso didattico. Al di fuori del corso nessuna parte può essere riprodotta in qualsiasi forma a stampa, fotocopia o altri

Dettagli

La gestione del cliente in un ottica di marketing

La gestione del cliente in un ottica di marketing La gestione del cliente in un ottica di marketing La soddisfazione del cliente Intuitivamente semplice, ma implica un esatta definizione dei parametri misurabili, in base ai quali un cliente si può definire

Dettagli

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte CORSO DI FORMAZIONE A.S.L. TO4 Comunicazione e prevenzione: strategie efficaci per trasmettere messaggi di salute rivolti a target diversi di popolazione Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello

Dettagli

Restaurant Manager Academy

Restaurant Manager Academy Restaurant Manager Academy 1 La conoscenza non ha valore se non la metti in pratica L Accademia Un percorso formativo indispensabile per l attività di un imprenditore nel settore della ristorazione e dell

Dettagli

PROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1

PROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1 PROGETTO D IMPRESA Guida alla Compilazione del Business Plan 1 1 Il seguente format si ispira al modello di Business Plan proposto dal progetto Mambo del Comune di Bologna. INDICE DEL BUSINESS PLAN 1.

Dettagli

Realizzazione MOVIDA per Sport&Management. Cos è il marketing

Realizzazione MOVIDA per Sport&Management. Cos è il marketing Cos è il marketing E quali le sue principali Il marketing è una precisa competenza manageriale, da sempre associata ad attività di promozione, vendita, pubblicità. Il marketing è responsabile delle valutazioni

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo

Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo 1 2009-1-FR1-LEO05-07303 Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo Progetto Formativo: Business Plan 2 1 2 3 Definizione di Business Plan

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL BUSINESS PLAN

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL BUSINESS PLAN GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL BUSINESS PLAN COS È IL BUSINESS PLAN E QUAL È LA SUA UTILITÀ? Il business plan è un documento scritto che descrive la vostra azienda, i suoi obiettivi e le sue strategie, i

Dettagli

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

OUTSOURCED MARKETING L UTILIZZO DEL DIRECT MARKETING NELLO SCOUTING COMMERCIALE

OUTSOURCED MARKETING L UTILIZZO DEL DIRECT MARKETING NELLO SCOUTING COMMERCIALE A OUTSOURCED MARKETING L UTILIZZO DEL DIRECT MARKETING NELLO SCOUTING COMMERCIALE IL PROBLEMA (o l opportunità, dipende dai punti di vista ) Il nostro cliente, azienda di medie dimensioni del nord Italia,

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento STRATEGIE PIANO E BUDGET DI MARKETING STRATEGIE PIANO E BUDGET DI MARKETING Ogni impresa deve decidere il programma della propria attività per l anno successivo. Il compito

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

C REATIVE B RAINSTORMING

C REATIVE B RAINSTORMING C REATIVE B RAINSTORMING La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi! Marcel Proust filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Piano di marketing internazionale

Piano di marketing internazionale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI MARKETING INTERNAZIONALE anno accademico 2004/2005 ISSUE 6: Piano di marketing internazionale Prof. Mauro Cavallone Dott.ssa Chiara Zappella Materiale didattico

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

Le idee per il tuo futuro: un business possibile!

Le idee per il tuo futuro: un business possibile! Le idee per il tuo futuro: un business possibile! Antonio Usai ausai@uniss.it Marketing strategico e sviluppo nuovi prodotti Dipartimenti di scienze economiche e aziendali Università degli Studi di Sassari

Dettagli

Informazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN

Informazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN Informazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN 2 Principali argomenti trattati Le funzioni del Business Plan Come scrivere un Business Plan La struttura del Business Plan I fattori di successo

Dettagli

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004 Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?

Dettagli

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE LINEE GUIDA PER UNA EFFICACE PRESENTAZIONE DI UN BUSINESS PLAN INTRODUZIONE ALLA GUIDA Questa breve guida vuole indicare in maniera chiara ed efficiente gli elementi salienti

Dettagli

Le strategie di prodotto

Le strategie di prodotto Le strategie di prodotto Strategia Gamma Michela Floris micfloris@unica.it Le strategie di prodotto Strategia Prodotto Valutazione del mercato Alfa Stesso prodotto del mercato di origine Il mercato di

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO 34 Funzioni aziendali coinvolte nello sviluppo prodotto LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI PROTAGONISTE NELLO SVIPUPPO PRODOTTI SONO: Progettazione e sviluppo prodotto

Dettagli

comunicazione L idea e la consulented arredo

comunicazione L idea e la consulented arredo consulented arredo L idea e la comunicazione Luca Naldi via mentana, 4 42025 cavriago reggio emilia Tel. mobile 335 6123328 Tel/fax 0522 370948 info@lucanaldi.it www.lucanaldi.it consulented arredo Consulente

Dettagli

Master in marketing e comunicazione

Master in marketing e comunicazione Master in marketing e comunicazione Il Master intende fornire i fondamenti metodologici per operare in un settore in continua evoluzione come quello del marketing. Oggi la saturazione dei mercati impone

Dettagli

IL MARKETING STRATEGICO

IL MARKETING STRATEGICO Una strategia è un insieme di decisioni preparate in anticipo con lo scopo di rispondere efficacemente e rapidamente alle minacce e opportunità esterne, così come agli elementi di forza e di debolezza

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

Analisi e sviluppo del call center e del servizio di customer care

Analisi e sviluppo del call center e del servizio di customer care Analisi e sviluppo del call center e del servizio di customer care Sviluppare il potenziale delle risorse umane del call center, soddisfare i clienti http://www.ebcconsulting.com Fabio Rossi 23 dicembre

Dettagli

DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO. a cura di Annamaria Annicchiarico

DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO. a cura di Annamaria Annicchiarico DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO a cura di Annamaria Annicchiarico Settembre 2005 Indice dei contenuti Definizioni utili Il prodotto/servizio Il rapporto col mercato Valutare le idee Il piano d azione

Dettagli

Lezione 15: i mestieri della comunicazione Stella Romagnoli

Lezione 15: i mestieri della comunicazione Stella Romagnoli Lezione 15: i mestieri della comunicazione Stella Romagnoli } I mestieri della comunicazione In azienda Brand e Corporate Image Pubblicità (above the line) Below-the-line Media Eventi Sponsorizzazioni

Dettagli

IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO

IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO Etimologia Il termine «gruppo» deriva da «groppo» (nodo) che rimanda all idea di assemblaggio, qualcosa che riunisce, lega tra loro molteplici elementi ma anche

Dettagli

Introduzione al Marketing Mix

Introduzione al Marketing Mix Introduzione al Marketing Mix Relatore: Andrea Baioni (abaioni@andreabaioni.it) Il Marketing Mix Le 4 P Product Price Promotion Place È la combinazione delle variabili controllabili di marketing che l

Dettagli

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

A cura di Giorgio Sordelli

A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto idea progetto trovare il finanziamento Bando progettuale trasformare idea in progetto che si adatti Slide 2 Il progetto Si lavora

Dettagli

Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base

Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base Missione di un veicolo: E il Lavoro/Servizio che il Veicolo deve fare, occorre però definire dove, come, in quanto tempo ed a quali costi.

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM

PIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM PIANO DI LAVORO Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING Classe 5 Sezione CLM MODULI DURATA (IN ORE) L ambiente economico competitivo dell impresa 25 Il marketing operativo 30 Il piano di marketing

Dettagli

Le forme di promozione nei mercati esteri. Michela Floris micfloris@unica.it

Le forme di promozione nei mercati esteri. Michela Floris micfloris@unica.it Le forme di promozione nei mercati esteri Michela Floris micfloris@unica.it Cos è la promozione La promozione riguarda tutto quanto può informare il potenziale compratore circa il prodotto e può indurlo

Dettagli

Pillole di eventi di fundraising

Pillole di eventi di fundraising Pillole di eventi di fundraising Forlì, 11-12 settembre 2014 Mara Garbellini IL POTERE DEGLI EVENTI: TOCCARE CON MANO LA TUA ORGANIZZAZIONE Gli eventi sono occasioni reali, tangibili per donare e per partecipare

Dettagli