ESERCITAZIONE: COME AGISCO, COME AGIREI ORCHESTRA LE CORISTE GREAT EXPECTATIONS GET FAR LE SCINTILLE 17/03/2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ESERCITAZIONE: COME AGISCO, COME AGIREI ORCHESTRA LE CORISTE GREAT EXPECTATIONS GET FAR LE SCINTILLE 17/03/2015"

Transcript

1 ESERCITAZIONE: COME AGISCO, COME AGIREI PRIMA DOMANDA: L insegnante ha delle oggettive difficoltà nel gestire la classe. Dalla descrizione dei fatti, secondo te, in che cosa sbaglia? ORCHESTRA Sbaglia nel rimproverare la classe e non il singolo e nel non rispettare la sua decisione di punire la classe con la verifica a sorpresa. L insegnante, inoltre, sbaglia a mostrarsi troppo remissivo con gli studenti. È arrendevole e subordina la sua volontà al consenso collettivo degli alunni. Preferisce evitare il problema, pensando che il problema possa risolversi da sé. L insegnante sbaglia a non essere autorevole e sicuro di sé, perché non porta avanti le decisioni prese e preferisce non mettersi in contrasto con gli alunni. 1. Non riprende il singolo, primo elemento di disturbo. 2. Non si impone per ristabilire l ordine. 3. Ha paura di non risultare simpatico e quindi è succube della classe. L insegnante non ha saputo dare delle regole alla classe, non è autorevole non è carismatico. Ha sbagliato nel non rimproverare il singolo, non è coerente con i suoi obiettivi didattici ed è succube della classe. 1

2 Dovrebbe essere autorevole prima verso il singolo e poi verso il gruppo. Ha sbagliato nell assecondare le proteste della classe. L insegnante sbaglia a non richiamare con fermezza l alunno in questione e a negoziare con la classe le sue decisioni riguardo la verifica. Non è stato autorevole, non è stato fermo nella sua decisione, ha permesso alla classe di decidere. Avrebbe dovuto redarguire il singolo alunno ed eventualmente adottare provvedimenti disciplinari. Avrebbe poi dovuto richiamare la attenzione della classe, cercando di far svolgere la verifica prevista con un atteggiamento autorevole e di supporto. SECONDA DOMANDA: Quali sono i segreti per farsi rispettare in classe? Quali atteggiamenti occorre avere nei confronti dei ragazzi maleducati? L ORCHESTRA Per farsi rispettare in classe è necessario cercare di mantenere un atteggiamento autorevole e privo di esitazioni nei confronti degli alunni. Nel caso di atteggiamenti maleducati occorre non cedere alle provocazioni e coinvolgere l alunno in questione nell attività didattica soddisfacendo in modo propositivo-positivo il suo bisogno d attenzione. 2

3 Mostrare fermezza e coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. Nei confronti dei ragazzi maleducati si potrebbe optare per un azione di responsabilizzazione, coinvolgendoli maggiormente e affidando loro compiti di rilievo all interno del gruppo. L insegnante dovrebbe essere comprensivo e autorevole allo stesso tempo. Occorre responsabilizzare il ragazzo, essere fermi sin dal primo giorno, entrare in contatto diretto ma distaccato per comprendere il disagio e renderlo partecipe in classe. 1. Essere determinati nelle proprie decisioni, non mostrarsi deboli. 2. In un primo momento instaurare un dialogo, se la cosa continua cercare di coinvolgerlo e responsabilizzarlo. Fissare subito regole chiare e farle rispettare. Essere coerenti con se stessi e con la classe. Avere atteggiamenti di fermezza, autorevolezza, autocontrollo e maturità emozionale. Saperli affrontare, cercare un confronto e stabilire con loro una relazione affettivoeducativa. Fermezza, dialogo, autorevolezza e assertività. Nei confronti dei ragazzi maleducati occorre tentare una mediazione prima di ricorrere a un approccio più severo. 3

4 Uno dei segreti potrebbe essere quello di cercare di essere equilibrati: amichevole ma non amico, fermi ma non autoritari. Cercare di catturare l attenzione tenendo conto dei loro interessi. Tentare di responsabilizzare il soggetto maleducato. Autorevolezza ed empatia. Responsabilizzare i ragazzi maleducati, assegnando mansioni in classe. Ovvero, farli sentire partecipi. TERZA DOMANDA: Per quale motivo, secondo te, gli stessi ragazzi con alcuni insegnanti si mostrano arroganti e maleducati e con altri manifestano un comportamento disciplinato? Racconta la tua esperienza e confrontati con i colleghi. L ORCHESTRA Dipende dal metodo dell insegnante e dalla relazione che si instaura tra docente e discente, insegnante e ragazzo. Sicuramente, una ragazzo che si sentirà guardato nel suo bisogno da un determinato docente, sarà più propenso a mantenere con quest ultimo un comportamento disciplinato. Lo sguardo umano è componente chiave di questo punto. Alcuni professori dimostrano la loro autorevolezza, altri invece fanno trapelare la propria fragilità, non instaurando relazioni di alcun tipo e non appropriandosi dello spazio in classe; si dovrebbe evitare di barricarsi dietro la cattedra. Perché non hanno una buona opinione dell insegnante dal punto di vista didattico e/o caratteriale, perché non vedono una possibilità di dialogo e perché alcuni insegnanti non riescono a trasmettere l amore per la propria disciplina e l attenzione nei riguardi degli alunni. 4

5 Dipende dall atteggiamento dell insegnante e da quanto è interessante per lui la materia. Da un confronto generale coi colleghi emerge questo: dipende dalla capacità di gestione dell aula e dalla motivazione del docente a cercare la chiave per accogliere e trasmettere conoscenze e competenze agli alunni. In questo senso incide anche la comunicazione non verbale, la prossemica e l amore per il proprio lavoro. Perché si accorgono della debolezza dell insegnante e non lo rispettano. A volte per timore/terrore, a volte per mancanza di interesse nei confronti della disciplina. Secondo la nostra esperienza dipende dal carisma e dalle capacità del docente di catturare l attenzione degli allievi. In alcuni casi c è la mancanza di autorevolezza. Bisogna stimolare la curiosità e suscitare più motivazione. I loro occhi devono brillare di voglia di ap-prendere e conoscere. Che fatica! 5

Gestione della classe e problematiche relazionali

Gestione della classe e problematiche relazionali Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,

Dettagli

Insegnante di Laboratorio Questionario di valutazione sulla didattica

Insegnante di Laboratorio Questionario di valutazione sulla didattica Insegnante di Laboratorio Questionario di valutazione sulla didattica Ciao! Questo questionario è stato formulato per far arrivare la tua voce, i tuoi consigli e le tue considerazioni al tuo professore,

Dettagli

Insegnante di Teoria Questionario di valutazione sulla didattica

Insegnante di Teoria Questionario di valutazione sulla didattica Insegnante di Teoria Questionario di valutazione sulla didattica Ciao! Questo questionario è stato formulato per far arrivare la tua voce, i tuoi consigli e le tue considerazioni al tuo professore, in

Dettagli

Gestire classi difficili

Gestire classi difficili Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,

Dettagli

RISULTATI DEL QUESTIONARIO STUDENTI (IISS"A. DE PACE" LECCE") 2015

RISULTATI DEL QUESTIONARIO STUDENTI (IISSA. DE PACE LECCE) 2015 Percentuali delle classi che hanno compilato il questionario Quarta Quinta Prima 32% Maschio 37% Femmina 63% Terza 10% Seconda 32% Risultati generali 15% 15% Il 58 % degli alunni ha (+ )! 43% 27% Il 32%

Dettagli

Scritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32

Scritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32 La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto

Dettagli

LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM

LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM LA RELAZIONE DI AIUTO ASCOLTO OSSERVAZIONE INTERVENTO EFFICACE RISPETTO CURA LA RELAZIONE

Dettagli

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore

Dettagli

QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE

QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? 2 Sicuro di sé, spontaneo, carismatico, altruista. Buona capacità comunicativa e osservativa,

Dettagli

PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STUDENTI In collaborazione con Centro di Solidarietà l Orizzonte

PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STUDENTI In collaborazione con Centro di Solidarietà l Orizzonte I.S.I.S.S. Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore PIETRO GIORDANI Via Lazio, 3-43100 Parma - Tel. 0521272405/272418 Fax 0521272435 e-mail: ssgiorda@provincia.parma.it http://www.ipsgiordani.it

Dettagli

Valutazione Strategica dello Studente - Autostima e Autoefficacia

Valutazione Strategica dello Studente - Autostima e Autoefficacia Valutazione Strategica dello Studente - Autostima e Autoefficacia Obiettivi: individuare ed evitare gli errori più comuni commessi nel processo di valutazione; sviluppare l autostima e l autoefficacia

Dettagli

RISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano

RISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano RISULTATI PROVE INValSI a.s. 2011-2012 I.C. Civezzano Alcune premesse a) genesi delle prove La legislazione vigente attribuisce all INVALSI la competenza amministrativa a effettuare verifiche periodiche

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INFORMAZIONI PRATICHE DI SOSTEGNO ALLO STUDENTE E DI TUTELA PER L INSEGNANTE

DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INFORMAZIONI PRATICHE DI SOSTEGNO ALLO STUDENTE E DI TUTELA PER L INSEGNANTE DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INFORMAZIONI PRATICHE DI SOSTEGNO ALLO STUDENTE E DI TUTELA PER L INSEGNANTE 1 CAPIRE QUALI SIANO LE REALI DIFFICOLTA DEL RAGAZZO ( nelle

Dettagli

REGOLAMENTO delle classi Anno Scolastico 2011/2012

REGOLAMENTO delle classi Anno Scolastico 2011/2012 REGOLAMENTO delle classi Anno Scolastico 2011/2012 PREMESSA LA CLASSE DEVE ESSERE UN LUOGO SERENO IN CUI TUTTI SI SENTANO A LORO AGIO. PERCHE CIO POSSA AVVENIRE E IMPORTANTE RISPETTARE ALCUNE REGOLE DI

Dettagli

L accompagnamento nella pratica d insegnanti in formazione

L accompagnamento nella pratica d insegnanti in formazione L accompagnamento nella pratica d insegnanti in formazione Christian Araya aprile 207 Settembre 206 Gli amici orientali Giorgio De Chirico 970 - litografia su carta colorata Ho scelto un opera artistica

Dettagli

L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO

L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO Fondazione Besso di Roma L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO Indicazioni per le attività rivolte agli alunni; valutare e promuovere il coinvolgimento delle famiglie; esercitazioni da sperimentare

Dettagli

Laboratorio Gestione della classe Formazione Neoassunti giornata mondiale dei calzini spaia. Dott.ssa Maurizia Caldara

Laboratorio Gestione della classe Formazione Neoassunti giornata mondiale dei calzini spaia. Dott.ssa Maurizia Caldara Laboratorio Gestione della classe Formazione Neoassunti giornata mondiale dei calzini spaia Dott.ssa Maurizia Caldara IN 2012- Premessa Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe

Dettagli

La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico. Da se stesso all altro

La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico. Da se stesso all altro La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico Da se stesso all altro Premessa L Ordine degli Psicologi della Campania, in collaborazione con il Comune di Bracigliano,

Dettagli

Progetto di una Unità di Apprendimento flipped

Progetto di una Unità di Apprendimento flipped Progetto di una Unità di Apprendimento flipped Dati dell Unità di Apprendimento Titolo: Lo sballo del sabato sera Scuola:Liceo Classico Materia:Scienze Motorie Classe:4^ Argomento curricolare: (indicare

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché

Dettagli

L assertività. Giovani e Impresa. La vita in azienda 1.

L assertività. Giovani e Impresa. La vita in azienda 1. L assertività Giovani e Impresa www.sodalitas.it La vita in azienda 1 ASSERTIVITA QUANDO COMUNICHIAMO E INTERAGIAMO con gli altri entrano in gioco anche : ATTITUDINI, CARATTERE, EDUCAZIONE STATO PSICOLOGICO

Dettagli

RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE (schema)

RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE (schema) ISTITUTO COMPRENSIVO DE SANCTIS VIA RENAZZO 83012 CERVINARA (AV) Tel Segreteria: 0824/ 836090 836167 Codice ISTITUTO AVIC86700L E-MAIL avic86700l@istruzione.it RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE (schema) ANNO

Dettagli

Teorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro

Teorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Teorie sulla motivazione Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Il buon apprendente Le caratteristiche del buon apprendente (P.M. Lightbown, N. Spada, Howlanguagesare

Dettagli

LA RIUNIONE DI FORMAZIONE. La riunione di formazione -- Programma LEONARDO

LA RIUNIONE DI FORMAZIONE. La riunione di formazione -- Programma LEONARDO LA RIUNIONE DI FORMAZIONE Perchè formare i lavoratori Obbligo di legge (coinvolgere i lavoratori affinchè siano promotori convinti della propria e dell altrui sicurezza) Opportunità di miglioramento generale

Dettagli

l alunno riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

l alunno riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Studio collettivo delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Sc. dell Infanzia e del 1 ciclo dell istruzione. Sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di 1 grado. ARGOMENTO

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA della SCUOLA DELL INFANZIA (D.P.R. n.235, 21 novembre 2007, art. bis)

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA della SCUOLA DELL INFANZIA (D.P.R. n.235, 21 novembre 2007, art. bis) Allegato n. 3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA della SCUOLA DELL INFANZIA (D.P.R. n.235, 21 novembre 2007, art. bis) Il contratto formativo si presenta come un patto tra chi fornisce e chi utilizza

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO OTTIMO DIECI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA CLASSI PRIME e SECONDE CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE CLASSI PRIME, SECONDE

Dettagli

05/05/2016. ADASM-FISM Bergamo. Formatori: Silvia Barbieri, Marco Ubbiali. Viaggio-ricerca nel mondo dell infanzia. Marco Ubbiali

05/05/2016. ADASM-FISM Bergamo. Formatori: Silvia Barbieri, Marco Ubbiali. Viaggio-ricerca nel mondo dell infanzia. Marco Ubbiali 05/05/2016 ADASM-FISM Bergamo Formatori: Silvia Barbieri, Viaggio-ricerca nel mondo dell infanzia 1 «Ma IO ho fatto in modo di suscitare le grandi domande, ho favorito la loro curiosità?» «Se anche noi

Dettagli

Profilo educativo. POF Triennale Allegato 5

Profilo educativo. POF Triennale Allegato 5 POF Triennale 2016-19 Allegato 5 Istituto Comprensivo Statale N. 6 Cosmè Tura Via Montefiorino, 32 - Ferrara - 0532.464544 0532461274; fax 0532463294 Codice Fiscale: 93053580382 http://scuole.comune.fe.it/

Dettagli

L Italia tra Bizantini e Longobardi

L Italia tra Bizantini e Longobardi L Italia tra Bizantini e Longobardi Competenze chiave comunicazione nella madrelingua competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche consapevolezza ed espressione culturale Competenze

Dettagli

SICURAMENTE PIÙ SICURI

SICURAMENTE PIÙ SICURI Progetto sicurezza SICURAMENTE PIÙ SICURI Insegnante responsabile del progetto: Cristiana Pegoraro Anno scolastico 2012/13 PREMESSA L educazione alla sicurezza nella scuola dell infanzia costituisce un

Dettagli

PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S

PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S. 2014-2015 SEDE: CENTRALE VIA MORANDI 4 INDIRIZZO: C2 MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA DOCENTE: VUOLO EMILIO CLASSE: 1^ SEZ. E MATERIA DI INSEGNAMENTO: DIRITTO ED ECONOMIA

Dettagli

PROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA

PROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Giovanni Dantoni SCICLI PROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anno

Dettagli

QUADERNO DI LAVORO TIROCINIO 1 TIROCINIO 2 TIROCINIO 3 TIROCINIO 4 STUDENTE N MATRICOLA ANNO DI CORSO DI STUDI TUTOR UNIVERSITARIO

QUADERNO DI LAVORO TIROCINIO 1 TIROCINIO 2 TIROCINIO 3 TIROCINIO 4 STUDENTE N MATRICOLA ANNO DI CORSO DI STUDI TUTOR UNIVERSITARIO Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria QUADERNO DI LAVORO TIROCINIO 1 TIROCINIO 2 TIROCINIO 3 TIROCINIO 4 (barrare) STUDENTE N MATRICOLA ANNO DI CORSO DI STUDI 2 3 4 5 TUTOR UNIVERSITARIO

Dettagli

PERCHE questi incontri

PERCHE questi incontri 20 Febbraio 2015 PERCHE questi incontri La vita di un individuo e della sua famiglia è fatta di momenti, passaggi, trasformazioni. I ragazzi stanno crescendo e a volte, per non dire spesso, i genitori

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SANTO STEFANO DI CAMASTRA SCHEDA PER LA DESCRIZIONE DI BUONE PRATICHE A.S. 2015/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO SANTO STEFANO DI CAMASTRA SCHEDA PER LA DESCRIZIONE DI BUONE PRATICHE A.S. 2015/2016 Data Nome dell autore/i Abstract Descrizione sintetica dell esperienza e/o progetto Ordine scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO SANTO STEFANO DI CAMASTRA SCHEDA PER LA DESCRIZIONE DI BUONE PRATICHE A.S. 2015/2016

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : CITTADINANZA E COSTITUZIONE Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Dettagli

GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO I.C. MARTIRI DELLA LIBERTÀ VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI 1 GRADO 0 CRITERI DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO 1 SCUOLA DELL INFANZIA

Dettagli

Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro

Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro Ipotesi di valutazione globale al termine della scuola media secondo le indicazioni ministeriali Innalzamento dell obbligo scolastico 1. Nello studio: individua utilizza

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Eventuale diagnosi: Redatta da: Presso: DATI RELATIVI AL BISOGNO

Dettagli

ASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no

ASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no ASSERTIVITà: COMPORTAMENTI E COMUNICAZIONE Stabilire relazioni positive, gestire i conflitti, saper dire di no Durata: 2 giorni WebCode: 1.3.5 Quota: 1.590,00 IVA esclusa Tipologia: Full immersion Face

Dettagli

Il nuovo capitale. Intellettuale. Intangibile. Indispensabile

Il nuovo capitale. Intellettuale. Intangibile. Indispensabile Il nuovo capitale. Intellettuale. Intangibile. Indispensabile di Paolo Ruggeri. Vuoi migliorare la tua azienda? Devi imparare a migliorare la qualità delle tue persone. Per migliorare un azienda si deve

Dettagli

IL CANE PER I BAMBINI

IL CANE PER I BAMBINI PROGETTO SCUOLE IL CANE E I BAMBINI Avere un cane è il sogno della maggior parte dei bambini e per molti è una realtà. Sempre più famiglie decidono di accogliere un quattro zampe, con più o meno consapevolezza

Dettagli

GRIGLIA PER GRUPPI DI PROGETTO PROGETTO: INSIEME SERENA-MENTE. Responsabile assegnato: LOMBARDI ELVIRA Data di edizione del progetto: 16/11/2007

GRIGLIA PER GRUPPI DI PROGETTO PROGETTO: INSIEME SERENA-MENTE. Responsabile assegnato: LOMBARDI ELVIRA Data di edizione del progetto: 16/11/2007 Responsabile assegnato: LOMBARDI ELVIRA Data di edizione del progetto: 16/11/2007 Gruppo di progetto: ARTALE PAOLA, GULLO MARIA PIA, LOMBARDI ELVIRA, MELCHIONNA ORSOLA, PINI ORIANNA. Pag.1 di 7 Distribuzione

Dettagli

«SOPRAVVIVERE» NELLE C LASSI DIFFICILI! Venerdì 5 aprile 2013

«SOPRAVVIVERE» NELLE C LASSI DIFFICILI! Venerdì 5 aprile 2013 «SOPRAVVIVERE» NELLE C LASSI DIFFICILI! Venerdì 5 aprile 2013 ARGOMENTI DEL CORSO/LABORATORIO Caratteristiche di una classe difficile: questionario oggettivo per valutare una classe difficile. L importanza

Dettagli

L ANSIA PER LA MATEMATICA

L ANSIA PER LA MATEMATICA VIII Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA 2017 QUANDO LE EMOZIONI MINACCIANO LA PERFORMANCE: COMPRENDERE E CONTRASTARE L ANSIA PER LA MATEMATICA Dott.ssa Isabella Boasso

Dettagli

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE

Dettagli

Si ritiene opportuno un percorso differenziato per la propria disciplina? SI NO

Si ritiene opportuno un percorso differenziato per la propria disciplina? SI NO TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Docente: Materia Si ritiene opportuno un percorso differenziato per la propria disciplina? SI NO Si ritiene opportuno

Dettagli

Questionario genitori Secondaria di 1 grado

Questionario genitori Secondaria di 1 grado www.survio.com 23/06/2015 11:35:08 Generale Nome sondaggio Questionario genitori Secondaria di 1 grado Autore ISTITUTO COMPRENSIVO PORDENONE SUD Lingua Italiano URL Sondaggio http://www.survio.com/survey/d/b6t5r9h9r3y6u3r7e

Dettagli

MODELLO DI VERBALE DEL PRIMO CONSIGLIO DI CLASSE a.s

MODELLO DI VERBALE DEL PRIMO CONSIGLIO DI CLASSE a.s MODELLO DI VERBALE DEL PRIMO CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2017-18 L anno 2017, addì settembre, alle ore, presso l aula del, si è riunito il Consiglio della classe per discutere il seguente ordine del giorno

Dettagli

Il bilancio di competenze iniziale

Il bilancio di competenze iniziale Il bilancio di competenze iniziale GIUSEPPE SABAINI - Codice Fiscale : SBNGPP73C28E884N Data invio 07/03/2016 14:12:24 Profilatura In quale ordine di scuola insegni? Scuola Secondaria di II grado [A4]

Dettagli

La corsa contro la fame Didattica, sport e solidarietà in un progetto ad alto valore educativo, per un futuro migliore! 4 edizione, 9 Maggio 2018 FAME

La corsa contro la fame Didattica, sport e solidarietà in un progetto ad alto valore educativo, per un futuro migliore! 4 edizione, 9 Maggio 2018 FAME 4 edizione, 9 Maggio 2018 La corsa contro la fame Didattica, sport e solidarietà in un progetto ad alto valore educativo, per un futuro migliore! LA CORSA CONTRO LA FAME il progetto La Corsa contro la

Dettagli

Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato

Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato Format per la progettazione Nome docente Perazzoli Titolo EAS Target (Classe, alunni) Competenza/e che EAS mira a sviluppare Competenze matematica

Dettagli

TEST QUOZIENTE INTELLIGENZA EMOTIVA

TEST QUOZIENTE INTELLIGENZA EMOTIVA TEST QUOZIENTE INTELLIGENZA EMOTIVA 1: Quando mi sento a disagio, non so cosa o chi stia provocando il mio malessere A) Raramente C) A volte D) La maggior parte del tempo E) Quasi mai 2: Ci sono diverse

Dettagli

Piazza dei Decemviri, Roma. Via Ferrini, Roma SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER SINGOLA DISCIPLINA. Anno scolastico

Piazza dei Decemviri, Roma. Via Ferrini, Roma SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER SINGOLA DISCIPLINA. Anno scolastico Liceo Artistico Statale Giulio Carlo Argan - III Istituto Statale D Arte Piazza dei Decemviri, 12 00175 Roma Via Ferrini, 61 00175 Roma SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER SINGOLA DISCIPLINA Anno scolastico

Dettagli

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull

Dettagli

Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola

Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola 1 La valutazione è espressione dell autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale

Dettagli

Progettazione per competenze

Progettazione per competenze Progettazione per competenze Fasi della progettazione Organizzazione dei concetti Definizione del percorso cognitivo Descrizione dei processi Definizione degli standard e modalità di certificazione Modalità

Dettagli

Istituto Comprensivo di Civezzano. Scuola Primaria di Seregnano CONTRATTO FORMATIVO

Istituto Comprensivo di Civezzano. Scuola Primaria di Seregnano CONTRATTO FORMATIVO Istituto Comprensivo di Civezzano Scuola Primaria di Seregnano CONTRATTO FORMATIVO Anno Scolastico 2008/2009 Perché questo documento? Perché riteniamo che la collaborazione tra insegnanti e famiglia sia

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Fondazione Besso di Roma PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Riconoscere e potenziare il proprio stile comunicativo e relazionale; caratteristiche e applicazione di alcune strategie comunicative e relazionali

Dettagli

STRUTTURA UDA. Primo Trimestre A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

STRUTTURA UDA. Primo Trimestre A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. STRUTTURA UDA TITOLO: Sicurezza elettrica e antinfortunistica. COD. TEEA IV 01/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

Dettagli

Progetto marchigiano di educazione cooperativa

Progetto marchigiano di educazione cooperativa Progetto marchigiano di educazione cooperativa Fondamenti axiologici Cultura cooperativa Bios politikos, la valorizzazione della dimensione personale e sociale della persona, il dialogo, il confronto,

Dettagli

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec.

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec. X Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria Gruppo 4 - Biennio sec. II grado Parte Prima: Descrizione generale:

Dettagli

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria

Dettagli

DISPERSIONE SCOLASTICA E INSUCCESSO FORMATIVO IN PROVINCIA DI COMO

DISPERSIONE SCOLASTICA E INSUCCESSO FORMATIVO IN PROVINCIA DI COMO IN PROVINCIA DI COMO Considerazioni pedagogiche e strategie di intervento Franco Passalacqua Università degli Studi di Milano Bicocca Disegno di Ricerca Committente: Provincia di Como Settore Istruzione

Dettagli

LA DISPERSIONE SCOLASTICA

LA DISPERSIONE SCOLASTICA LA DISPERSIONE SCOLASTICA DISPERSIONE SCOLASTICA CAUSA Il disagio è la causa primaria dell insuccesso scolastico. Esiste correlazione del rapporto quindi DISAGIO- DISPERSIONE DISPERSIONE SCOLASTICA EFFETTI

Dettagli

L INSEGNANTE DI FRONTE ALLA FAMIGLIA: TEORIA E PRATICA PER UN INTERAZIONE EFFICACE

L INSEGNANTE DI FRONTE ALLA FAMIGLIA: TEORIA E PRATICA PER UN INTERAZIONE EFFICACE L INSEGNANTE DI FRONTE ALLA FAMIGLIA: TEORIA E PRATICA PER UN INTERAZIONE EFFICACE Ezio Elasdi Predazzo 11 novembre 2015 LE SCUOLE OGGI Nonostante i grandi mutamenti avvenuti la scuola rimane anche: un

Dettagli

CONTRATTO FORMATIVO. Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.. Albert Einstein

CONTRATTO FORMATIVO. Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.. Albert Einstein Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.. Albert Einstein CONTRATTO FORMATIVO CLASSE 1 D - ANNO SCOLASTICO 2010/11 Attenzione, autocontrollo, organizzazione,

Dettagli

Referenze bibliografiche

Referenze bibliografiche Referenze bibliografiche L. D Alonzo F. Bocci S. Pinnelli, Didattica speciale per l inclusione, La Scuola, Brescia, 2015 L. D Alonzo, Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMAZIONE ANNUALE anno scolastico 2017-2018 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PRIMO BIENNIO DOCENTE COORDINATORE DI DIPARTIMENTO Prof. ssa Civati Tiziana Data di consegna al Dirigente Scolastico A. Modigliani

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 2^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina

Dettagli

BUONE PRATICHE. CORSO NEASSUNTI 2017 Daniela Razzari

BUONE PRATICHE. CORSO NEASSUNTI 2017 Daniela Razzari BUONE PRATICHE CORSO NEASSUNTI 2017 Daniela Razzari I veri insegnanti non sono quelli che ci hanno riempito la testa con un sapere già costruito, ma quelli che vi hanno fatto dei buchi al fine di animare

Dettagli

LA GESTIONE DELLA CLASSE

LA GESTIONE DELLA CLASSE LA GESTIONE DELLA CLASSE MODELLI DI INSEGNAMENTO NON CONTROLLO CONTROLLO ESTREMO STRATEGIE CHIARE ALCUNI MODELLI TRATTI DALLA RICERCA PEDAGOGICA PER INDICAZIONI CONCRETE SULLA GESTIONE DELLA CLASSE IL

Dettagli

Questionario di Autovalutazione per i Docenti 2017

Questionario di Autovalutazione per i Docenti 2017 Questionario di Autovalutazione per i Docenti 2017 Numero di docenti che hanno risposto: 25 1. Attività collegiali In questo istituto, le attività collegiali hanno una reale efficacia sulla realizzazione

Dettagli

Corso di scrittura creativa Dalla creazione di un romanzo al suo invio alle case editrici

Corso di scrittura creativa Dalla creazione di un romanzo al suo invio alle case editrici Corso di scrittura creativa Dalla creazione di un romanzo al suo invio alle case editrici Esercitazione finale Domande 1. Cosa si consiglia di fare quando un autore alle prime armi ha davanti il foglio

Dettagli

LEGGE 170 dell Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico

LEGGE 170 dell Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico approvata in via definitiva dalla Commissione Cultura del Senato a fine settembre La legge ha origine da un disegno di

Dettagli

PROGETTAZIONE. La presente attività didattica farà riferimento ai seguenti indicatori nazionali della disciplina :

PROGETTAZIONE. La presente attività didattica farà riferimento ai seguenti indicatori nazionali della disciplina : PROGETTAZIONE L attività didattica progettata si inserisce all interno del compito di realtà che la classe si accingerà a svolgere in ogni disciplina e verterà principalmente sulle scienze. Questa scelta

Dettagli

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO? ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti

Dettagli

SPESSO E BRILLANTE IN MOLTE ATTIVITA MENTRE A SCUOLA E QUINDI

SPESSO E BRILLANTE IN MOLTE ATTIVITA MENTRE A SCUOLA E QUINDI INTRODUZIONE SPESSO E BRILLANTE IN MOLTE ATTIVITA MENTRE A SCUOLA E QUINDI L INSEGNANTE PUO RIALLACCIARE LA COMUNICAZIONE INTERROTTA SI SPEZZA IL RAPPORTO CON LA SCUOLA Peano (matematico): Se gli allievi

Dettagli

ADHD Homework Tutor. Formazione di figure professionali a supporto del bambino, della famiglia e della scuola

ADHD Homework Tutor. Formazione di figure professionali a supporto del bambino, della famiglia e della scuola ADHD Homework Tutor Formazione di figure professionali a supporto del bambino, della famiglia e della scuola Sede: Sala Dante Via Ugo Bassi 19124 La Spezia (SP) Date: Mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì

Dettagli

PREGIUDIZI SULLO PSICOLOGO BREVE VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI FALSI MITI CHE CIRCONDANO LA FIGURA DELLO PSICOLOGO

PREGIUDIZI SULLO PSICOLOGO BREVE VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI FALSI MITI CHE CIRCONDANO LA FIGURA DELLO PSICOLOGO 1 LO PSICOLOGO È PER I MATTI 6 È IMPOSSIBILE RISOLVERE PROBLEMI CONCRETI SOLO PARLANDO 2 LO PSICOLOGO È PER DEBOLI (E IO VOGLIO FARCELA DA SOLO) 7 LA PSICOTERAPIA DURA TROPPO 3 LO PSICOLOGO POTREBBE MANIPOLARE

Dettagli

Tutoraggio di classe IL TUTOR DI CLASSE IL TUTORATO IL PERCORSO IL COLLOQUIO LE PROBLEMATICHE L ANALISI DEL PROGETTO I MATERIALI

Tutoraggio di classe IL TUTOR DI CLASSE IL TUTORATO IL PERCORSO IL COLLOQUIO LE PROBLEMATICHE L ANALISI DEL PROGETTO I MATERIALI Tutoraggio di classe IL TUTOR DI CLASSE IL TUTORATO IL PERCORSO IL COLLOQUIO LE PROBLEMATICHE L ANALISI DEL PROGETTO I MATERIALI A cura di Rita Gusberti (Funzione strumentale Area 3 Sezione Coordinamento

Dettagli

Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale

Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale Esempio di lavoro progettuale che ha lo scopo di creare percorsi mirati per dare mezzi concreti atti al miglioramento della relazione tra

Dettagli

INTELLIGENZA EMOTIVA

INTELLIGENZA EMOTIVA Fondazione Besso di Roma INTELLIGENZA EMOTIVA Definizione e competenze proprie dell Intelligenza Emotiva; Riconoscere e gestire la sfera emotiva nel rapporto con gli alunni: riconoscere e potenziare le

Dettagli

CLAN MI XI carezze carezze o come essere felici

CLAN MI XI carezze carezze o come essere felici o come essere felici Milano, 2009 1 Le sono il riconoscimento dato ad una persona. Sono essenziali alla vita. Senza di esse la spina dorsale avvizzisce (Berne) Mentre un neonato ha bisogno del contatto

Dettagli

OGGETTO: Resoconto del progetto di consulenza psicologica all interno dell Istituto Comprensivo di Martinengo (Elementari e Medie)

OGGETTO: Resoconto del progetto di consulenza psicologica all interno dell Istituto Comprensivo di Martinengo (Elementari e Medie) Dott.ssa Zaira Angela FASOLI Psicologa psicoterapeuta Via Crema, 19 24050 Mozzanica (Bg) Cell. 340 53 94 514 P.I. 03184230161 C.F. FSLZNG77C61H509G Alla cortese attenzione del RESPONSABILE AREA sig. Ilvano

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DON F. MOTTOLA TROPEA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C. L esigenza di un attività

Dettagli

Lo spazio di incontro con l altro: tra rischi e possibilità Dott.ssa Angela Maria Nitti

Lo spazio di incontro con l altro: tra rischi e possibilità Dott.ssa Angela Maria Nitti Lo spazio di incontro con l altro: tra rischi e possibilità Dott.ssa Angela Maria Nitti Ho avuto molta difficoltà a preparare la relazione per questo convegno. Uno dei motivi è legato alla mia paura di

Dettagli

CHI BEN COMINCIA È A META DELL OPERA

CHI BEN COMINCIA È A META DELL OPERA ESSO ECCE HOMO ISTITUTO COMPRENSIVO VANN ANTO PLESSO ECCE HOMO A.S.2016/2017 PROGETTO ACCOGLIENZA CHI BEN COMINCIA È A META DELL OPERA Non può esserci educazione senza accoglienza e integrazione PREMESSA

Dettagli

INTESTAZIONE VOSTRO ISTITUTO

INTESTAZIONE VOSTRO ISTITUTO NUOVA CAMPIONATURA 2009 INTESTAZIONE VOSTRO ISTITUTO Indirizzo sede scolastica tel. - fax - e-mail LIBRETTO SCOLASTICO PERSONALE Nome... Cognome... Classe... Sez.... Anno Scolastico... LSP/02-2009 Capo

Dettagli

A.S. \ Programmazione del Consiglio di Classe. classe Sez.

A.S. \ Programmazione del Consiglio di Classe. classe Sez. Programmazione del Consiglio di Classe Docente Coordinatore Vecchio Ordinamento A.S. \ Economo-Dietista Liceo Scientifico Biologico Erica Programmazione del Consiglio di Classe classe Sez. MATERIA DOCENTI

Dettagli

COSA INTENDIAMO PER BES

COSA INTENDIAMO PER BES COSA INTENDIAMO PER BES Per Bisogno educativo Speciale intendiamo un ampia area all interno della quale convergono difficoltà apprenditive ed educative dei ragazzi che vivono all interno della comunità

Dettagli

Il linguaggio del corpo

Il linguaggio del corpo Il linguaggio del corpo laboratorio di espressività corporea Obiettivi generali scoperta e controllo delle possibilità di movimento del proprio corpo. presa di coscienza delle potenzialità comunicative

Dettagli

SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO TOTALE QUESTIONARI DISTRIBUITI 820 TOTALE QUESTIONARI COMPILATI 640

SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO TOTALE QUESTIONARI DISTRIBUITI 820 TOTALE QUESTIONARI COMPILATI 640 SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO TOTALE QUESTIONARI DISTRIBUITI 82 TOTALE QUESTIONARI COMPILATI 64 RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA 1) Gli insegnanti mi informano dei progressi

Dettagli

Istituto Comprensivo D. Alighieri San Canzian d Isonzo. Progetto per prevenire e combattere i fenomeni di bullismo e vandalismo

Istituto Comprensivo D. Alighieri San Canzian d Isonzo. Progetto per prevenire e combattere i fenomeni di bullismo e vandalismo Istituto Comprensivo D. Alighieri San Canzian d Isonzo Anni scolastici 2009-2010 2010-2011 Progetto per prevenire e combattere i fenomeni di bullismo e vandalismo Anche un viaggio molto lungo deve iniziare

Dettagli

Azione di Sistema Welfare to Work per le Politiche di Re-Impiego MARZO 2017

Azione di Sistema Welfare to Work per le Politiche di Re-Impiego MARZO 2017 Azione di Sistema Welfare to Work per le Politiche di Re-Impiego 2015-2016 1 MARZO 2017 La selezione L'unica vera regola delle selezioni è: Non esistono persone giuste Non esistono persone sbagliate La

Dettagli

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE Storie di infortunati sul LAVORO Sensibilizzare per Prevenire 1 Titolo del Progetto: A VIVA VOCE storie di infortunati sul Lavoro Soggetto Proponente: SiscuVE Gruppo didattica

Dettagli

Gestione classi difficili Corso di formazione neoimmessi in ruolo

Gestione classi difficili Corso di formazione neoimmessi in ruolo Istituto Ferraris- Brunelleschi - Scuola Polo- Formazione Ambito Territoriale di Firenze Gestione classi difficili Corso di formazione neoimmessi in ruolo 2016-2017 Laboratorio: Gestione classi difficili.

Dettagli