LE FASI DEL PROCESSO CREATIVO

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1 LA CREATIVITÁ

2 ETIMOLOGIA Il termine creatività deriva dal greco 'kar', che ritroviamo in -kaino («produco»), oltre che in -krantor (il «dominatore») e -kreion («colui che fa»), sempre col significato di produrre

3 DEFINIZIONE La creatività è una serie di atti mentali con cui si giunge ad una produzione di nuove idee, a seguito di un'elaborazione prolungata, o immediata e intuitiva, del materiale cognitivo di cui si dispone. Il processo produttivo avviene per lo più a livello inconscio, ma da esso scaturisce un'idea chiara e cosciente, che risponde alla domanda di innovazione del creatore.

4 LE FASI DEL PROCESSO CREATIVO Graham Wallas ha definito un modello del processo creativo che viene generalmente adottato. ( The Art of Thought 1926) Preparazione: momento durante il quale si pensa in modo libero raccogliendo i dati, cercando e ascoltando suggerimenti, facendo capo alle proprie conoscenze pregresse Incubazione: periodo di elaborazione del materiale raccolto. I processi associativi sono soprattutto latenti. Illuminazione: può avvenire dopo uno sforzo prolungato, o in modo immediato e intuitivo, e ha a che vedere con la comparsa di un' idea chiara e consapevole. Verifica: si conclude il processo con una valutazione del prodotto, da parte dell innovatore o di un gruppo.

5 Linea guida per un idea creativa Definire lo scopo della ricerca. Dalla prima idea trovata estrarre il concetto. Porre il concetto come punto fisso. Generare alternative per un punto fisso. Da ogni alternativa estrarre un nuovo concetto. Porre nuovi concetti trovati come altrettanti punti fissi.

6 LAVORO DI GRUPPO VS LAVORO INDIVIDUALE Punto di vista a favore del gruppo Il gruppo è un naturale amplificatore e acceleratore del processo creativo. Infatti il gruppo, in particolare quello aziendale, è un cervello collettivo, con potenzialità molto più elevate di un singolo soggetto (Piepoli, istituto CIRM, Market Research - Marketing Espansione) Il vantaggio di un lavoro creativo di gruppo risiede nel fatto che esso accelera ed amplifica il processo creativo, arricchisce e rende più celere la risposta alla domanda di innovazione Punto di vista a sfavore del gruppo Gli individui producono molte più idee lavorando ognuno per conto proprio ( Essere Creativi, De Bono) Il gruppo procede in una direzione comune, è volto alla coordinazione, e i singoli individui non seguono il filo del loro pensiero individuale. Tuttavia il gruppo ha un suo vantaggio: compie una funzione ampliativa. Permette di arricchire e ampliare l idea del creatore

7 Punto di vista situazionale: Allo stato degli studi attuali non si può dire che la creatività individuale sia più produttiva di quella di gruppo e viceversa ( Creatività insieme, Ferruccio Cavallin) Lavoro creativo di gruppo ed individuale hanno entrambi vantaggi e svantaggi: il gruppo è vantaggioso quando si vuole analizzare un problema in modo creativo; quando si cercano soluzioni; per trovare linee di ricerca. L individuo è più produttivo quando bisogna individuare problemi; nelle opportunità da cogliere; nuove direzioni da prendere; nella fase di selezione di idee; nella loro vendita a potenziali acquirenti; strategie per fare applicare le idee nell organizzazione. Quindi, ne si deduce che in funzione della situazione abbiamo una maggiore rendita del gruppo o dell individuo.

8 Percettivi Emotivi Culturali Ambientali intellettuali

9 BLOCCHI PERCETTIVI Impediscono il riconoscimento del problema : Stereotipi. Preconcetti. Presupposizioni sbagliate(informazione trattata come se fosse vera senza verificare che sia vera). Incapacità di porsi nuove domande.

10 BLOCCHI EMOTIVI Paura del fallimento (pensare al peggio) Incapacità di produrre idee ( es. rimandare idee ) Giudicare piuttosto di produrre ( frasi come non funzionerà, l abbiamo provato prima.) Eccessivo zelo( eccessivo entusiasmo/fiducia in una idea)

11 Conformismo BLOCCHI CULTURALI Bisogno di appartenenza Paura del cambiamento ( di ciò che è nuovo o sconosciuto). Eccesiva fiducia in esperienze passate positive.

12 BLOCCHI AMBIENTALI Mancanza di fiducia e cooperazione tra colleghi Troppe distrazioni ( es. cellulari, computer.) Mancanza di supporto per portare le idee all implementazione ( non esiste un supporto sociale( es. colleghi) o organizzativo(es. strutture) per arrivare alla realizzazione di un idea ).

13 BLOCCHI INTELLETUALI Paura di dire «non so»( paura di negare le cose che non convincono appieno) Paura legata al fallimento della propria idea Convinzione negativa ( es. io non sono creativo ). Difficolta nell abbandonare modelli di pensiero consolidati per sperimentarne nuovi.

14 Sviluppo della creatività Flessibilità e capacità nel prendere decisioni (considerare una varietà di opzioni prima di considerarne una) Capacita di pensare logicamente Visualizzazione (visualizzare le cose che altri non riescono a vedere) Pianificare attentamente la giornata Essere consapevoli dello sviluppo creativo

15 Sviluppo creativo Esistono due tipi di pensiero che coesistono e concorrono per sviluppare un pensiero creativo: Pensiero divergente o laterale, coniato dallo psicologo Edward De Bono (principio generatore): serve per superare gli schemi di pensiero usuali stimolando la ricerca di nuove prospettive; si genera un ampio ventaglio di modi inusuali per affrontare una situazione. Pensiero convergente o verticale( principio regolatore): pensiero logico- deduttivo, applica regole e schemi già interiorizzati, procede in modo sequenziale fino al raggiungimento della soluzione; si selezionano e si valutano le soluzioni migliori, in base a criteri scelti dal creatore.

16 Diversi studiosi hanno evidenziato che i genitori dei creativi, in genere, hanno compiuti studi universitari, svolgono professioni che danno loro redditi elevati. In opposizione, Rubini, afferma che nello sviluppo della creatività hanno più peso gli elementi psicologici come la fiducia in se stessi, la sicurezza e il senso d'autonomia

17 La creatività nell'organizzazione aziendale L'interesse delle organizzazioni nei confronti della creatività si è sviluppato in coincidenza con un incessante progresso tecnologico, globalizzazione, cambiamento di esigenze da parte della clientela e una sempre maggiore pressione competitiva. É necessario incoraggiare l'assunzione di rischi, liberare i membri dalla routine, favorire l'autonomia, impegnare in attività che implichino nuovi modi di pensare e collaborare; questo per favorire l'emergere di nuovi prodotti, formule organizzative, soluzioni a problemi.

18 Livelli di creatività in azienda Espressiva: ideazioni di un prodotto indipendentemente dal risultato Produttiva: raggiungere obbiettivi fissati anticipatamente. Inventiva: riutilizzo di parti progettando nuove modalità di applicazione Innovativa: sviluppo di nuove idee o principi con cui svolgere il lavoro. Emergente: produrre qualcosa che risulti diverso e nuovo.

19 Tipologie e obbiettivi di imprese creative Imprese che perseguono l'eccellenza parziale: la creatività è privilegio del vertice aziendale Totale: Creatività è il requisito di tutte le persone che vi lavorino e le altre funzioni aziendali. Obbiettivi: Fatturato superiore a quello dei competitori Posizione dominante nel mercato mondiale Produzioni nuove a costi minori Riconoscimenti di settore

20 Alcuni tratti della persona creativa: Seguire le proprie inclinazioni. Perdere la nozione del tempo. Sognare ad occhi aperti. Stabilire orari di lavoro su misura. Riservarsi alcuni momenti di solitudine. Farsi grandi domande. Saper osservare. Rischiare. Considerare ogni occasione come una grande opportunità per esprimersi.

21 Strategie di creatività: Brainstorming (Alex Osborn) : discussione di gruppo finalizzata a raccogliere le idee di tutti i membri favorendo nuove associazioni. Per rendere il questa tecnica efficace bisogna essere capaci di sospendere il pensiero critico per riprenderlo nella fase di valutazione Serendipità: La serendipità è la presenza casuale in un ambiente di stimoli appropriati ad evocare nuove associazioni giocando un ruolo di grande rilievo nella creatività. Essa permette fortuitamente di fare delle scoperte rilevanti in un determinato ambito nonostante se ne stesse indagando un altro. Sei cappelli: una tecnica che riduce la confusione differenziando diversi tipi di pensiero, che vengono associati ognuno ad un colore. La Sinettica: fondata su due meccanismi psicologici fondamentali: 1) rendere familiare l ignoto per migliorare la comprensione del problema; 2) distaccarsi da ciò che è familiare per sviluppare una nuova visione del problema in questione. Gordon studiando l origine del pensiero inventivo ha individuato nelle analogie la fonte del processo creativo, egli relaziona il problema preso in esame ad un analogia.

22 Mappa mentale: questa è una tecnica associativa sostenuta da Buzan che, partendo dalla produzione di associazioni inerenti un problema, va a fondo nell analisi di quest ultimo rintracciando in esso i particolari derivanti da differenti modalità di indagine. Le libere associazioni che, evolvono dinamicamente scaturendo dal gruppo, vengono rappresentate graficamente iniziando a scrivere al centro di un foglio la parola/stimolo (problema da affrontare) dal quale si dirameranno le alternative individuate. Concassage: potenziando il pensiero laterale consente di approcciarsi al problema in modo inusuale frantumando un idea, un problema per trovare nuove ispirazioni. Sul foglio verranno riportati tutti i possibili modi di intendere lo stimolo iniziale. Brainwriting: ciascuno scrive, disegna o rappresenta mediante un simbolo ciò che tale frase ha suscitato, dopodiché ogni partecipante passa il foglio al compagno di destra, che si avventura a ricavare da essa, e della frase iniziale, lo spunto per una nuova soluzione. Al termine del giro dei fogli tutti i soggetti partecipi avranno prodotto un certo numero di idee che consentono al gruppo di valutare una soluzione appropriata, connettendo le varie idee, attraverso un dialogo di gruppo orientato dal leader.

23 Ruolo del leader nel processo creativo: Il ruolo rivestito dal leader-coordinatore nel favorire il processo creativo è di grande rilievo in quanto dev essere in grado di favorire la collaborazione dei membri del gruppo mantenendolo focalizzato sul problema. il capo deve mettere al primo posto la relazione di fiducia con i lavoratori assegnandogli più responsabilità e fornendogli le informazioni che li emancipano da una passiva subordinazione, essi potranno, così, realizzare nuovi progetti.

24 Lorenzo Nadotti Matteo Lupi Giulia Nicastro Chiara Crafa Serena Piasini Federica Sigismondi Roberta Parma Sofia Zuccala

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