Training di Competenza Sociale nei Disturbi dello spettro autistico
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- Virginio Locatelli
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1 Training di Competenza Sociale nei Disturbi dello spettro autistico (Social Skills Training) e Psicoterapia Cognitiva Dr.ssa ROMINA CASTALDO Psicologa-Psicoterapeuta
2 COSA SI INTENDE CON COMPETENZE SOCIALI ABILITA SOCIALI COMPETENZE EMOTIVE COMPETENZE METACOGNITIVE
3 Training sulla competenza sociale Solitamente si svolge in gruppi composti da 6/8 pazienti e due conduttori, ma anche in individuale Sedute di un ora, due volte a settimana Il lavoro è centrato sulle abilità sociali, con il metodo dei Social Skills Training ma con una particolare attenzione a valorizzare l espressività EMOTIVA e la riflessione METACOGNITIVA
4 METACOGNIZIONE Capacità umana di comprendere e riflettere sul proprio ed altrui stato mentale e sulle proprie ed altrui percezioni riuscendo così a prevedere il proprio e l'altrui comportamento. La percezione comprende sensazioni, credenze, sentimenti, disagi, etc.
5 SOCIAL SKILLS TRAINING Insieme di quei metodi che utilizzano i principi della teoria dell apprendimento allo scopo di promuovere l acquisizione, la generalizzazione e la permanenza delle abilità necessarie nelle situazioni interpersonali
6 Social Skills Training Un intervento altamente strutturato volto a rispondere ai bisogni di quei pazienti che presentano difficoltà nel funzionamento sociale. Una tecnica riabilitativa ad orientamento cognitivocomportamentale basata sulla teoria dell apprendimento, diretta allo sviluppo delle abilità sociali, delle competenze emotive e metacognitive. Utilizza protocolli specifici standardizzati su vari aspetti dell interazione sociale. Scompone le abilità sociali in più livelli, è caratterizzato da coerenza e costanza degli schemi proposti, utilizza regole fisse e precise
7 ABILITA SOCIALI Specifici comportamenti che le persone utilizzano quando interagiscono con gli altri e che consentono di essere efficaci nel perseguire i propri obiettivi.
8 APPLICAZIONI SST SCHIZOFRENIA (Deficit pervasivi del funzionamento sociale). DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA (acting-out; ipervalutazione e svalutazione). DISTURBI D ANSIA (es. Fobia sociale, Gestione sintomi). DISTURBI AFFETTIVI MAGGIORI. DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO. DEFICIT ATTENTIVI.
9 TEORIA DELL APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO: processo di acquisizione di conoscenza, di una competenza o di una particolare capacità attraverso lo studio, l'esperienza o l'insegnamento. Non implica esclusivamente il contatto diretto con gli oggetti, ma avviene anche attraverso esperienze indirette, sviluppate attraverso l'osservazione di altre persone.
10 PRINCIPI DI APPRENDIMENTO Modeling Rinforzo Shaping L automatizzazione Generalizzazione
11 STRUMENTI, TEMPI, METODO Strumenti Setting. Una lavagna. Pennarelli. Un quaderno o un computer. Tempi Due sessioni settimanali della durata di 1h. Pre e post seduta. Interruzioni periodiche. Metodo Ruoli dei conduttori. Compiti a casa. Confronto all interno dell équipe curante. Incontri periodici con la famiglia.
12 STRUTTURA DELLA SEDUTA Il verbale I Role play Il break
13 IL VERBALE Che cosa significa per voi.? Quali esempi, esperienze, mi sono accaduti..? In quali occasioni mi capita di? Con chi metto in atto.? Come sto quando..? Perché è importante..? Quali sono i vantaggi (A cosa serve) mettere in atto quell abilità? Quali svantaggi si hanno se non si mette in atto quell abilità? (Cosa mi perdo?) In quale modo posso sperimentare quell abilità Facile? Difficile?
14 I ROLE PLAY Gioco di ruolo: fare finta che Recita di un esperienza, di un episodio realmente vissuto Scambio dei ruoli. La validazione di gruppo.
15 I ROLE PLAY (2) Il racconto del role play è attinente al tema ma libero. Definire il ruolo di chi dà il ciak. Esplicitare i passi dell abilità per l osservazione. Supporto nell osservazione. Il primo role play viene fatto dai conduttori. Il secondo role play da un operatore e da un partecipante. E utile che un conduttore organizzi il role play con la coppia che farà la scenetta. Personalizzazione del role play: Conduttore e paziente. Suggeritori. Volontari. Partecipante più attivo e propositivo con un partecipante più in difficoltà.
16 LE OSSERVAZIONI (Role play 3) Cosa avete visto? Riassunto del Role play. Analisi dei punti di osservazione. Alle persone coinvolte nel role play: come vi siete sentiti?
17 BREAK Aperitivo o merenda A cosa può esserci utile? - Gratificazione Rinforzo positivo - Momento di condivisione - Strumento di conoscenza - Osservatorio informale - Generalizzazione delle abilità - Raccontare ciò che non è stato possibile dirsi in seduta.
18 PROGRAMMI DI ABILITA SOCIALI Abilità di conversazione Abilità di gestione dei conflitti Abilità di assertività Abilità di gestione della vita quotidiana Abilità di amicizia e corteggiamento Abilità di gestione dei farmaci Abilità lavorative e di qualificazione professionale
19 ABILITA DI CONVERSAZIONE Saluto. Ascoltare gli altri. Avviare una conversazione. Mantenere viva una conversazione con l uso di domande. Mantenere viva una conversazione dando informazioni pratiche. Mantenere viva una conversazione esprimendo le proprie suggestioni. Concludere una conversazione. Rimanere sul tema proposto da un altra persona. Cosa fare quando l altro esce dal tema della conversazione. Far capire la propria opinione
20 ABILITA DI GESTIONE DEI CONFLITTI Compromesso e negoziazione Esprimere disaccordo con le opinioni altrui senza litigare Rispondere alle false accuse Allontanarsi da situazioni stressanti
21 ABILITA DI ASSERTIVITA Fare richieste. Rifiutare richieste. Lamentare aspetti insoddisfacenti. Rispondere alle lamentele. Esprimere sensazioni spiacevoli. Esprimere sensazioni piacevoli. Chiedere informazioni. Porgere delle scuse. Condividere con qualcuno i propri timori. Rifiutare alcool o droghe
22 ABILITA DI GESTIONE DELLA VITA QUOTIDIANA Ritrovare i propri oggetti smarriti. Cosa fare se pensi che qualcuno abbia preso delle cose tue. Cosa fare quando non riesci a capire ciò che una persona sta dicendo. Valutare la veridicità delle proprie convinzioni. Ricordare a qualcuno di rispettare le norme igieniche. Mangiare e bere in modo educato.
23 ABILITA DI AMICIZIA E CORTEGGIAMENTO Esprimere sentimenti positivi. Fare complimenti. Accettare complimenti. Trovare interessi comuni. Chiedere un appuntamento galante. Concludere un appuntamento galante. Esprimere affetto. Rifiutare approcci sessuali indesiderati. Chiedere al partner di usare il preservativo. Rifiutare proposte insistenti a partecipare ad attività sessuali a rischio.
24 ABILITA DI GESTIONE DEI FARMACI Telefonare al medico per prendere un appuntamento. Fare domande sui farmaci. Fare domande su argomenti relativi alla salute.
25 ABILITA LAVORATIVE E DI QUALIFICAZIONE PERSONALE Sostenere un colloquio di lavoro. Chiedere nei feedback sulle proprie prestazioni lavorative. Rispondere alle critiche. Seguire istruzioni verbali. Inserirsi nella conversazioni al lavoro (Es. Alessandro)
26 APPRENDIMENTO ABILITA SOCIALI 1. Stabilire il razionale dell abilità. 2. Discutere i passi dell abilità 3. Modellare l abilità all interno del gioco di ruolo. 4. Discutere il gioco di ruolo con i partecipanti. 5. Coinvolgere un membro del gruppo in un gioco di ruolo. 6. Fornire un feedback positivo. 7. Fornire un feedback correttivo. 8. Coinvolgere il partecipante in un altro gioco di ruolo. 9. Fornire un ulteriore feedback. 10. Assegnare i compiti a casa.
27 PUNTI DI FORZA DEL SST Struttura, ordine e non il caos: permette di non confondersi o angosciarsi (vuoto, disagio di fronte al silenzio o a troppe parole) Ritmo, divertimento, uso della lavagna, sperimentazione in vivo, rinforzo sul senso di autoefficacia (lavoro per piccoli passi) Apprendimento diretto (role play, esperienza di successo) e indiretto (osservazione del modello, esperienza vicaria)
28 STRUMENTI, TEMPI, METODO Strumenti Setting: studio Una lavagna Pennarelli Break Tempi una sessione settimanale della durata di 1h. Cicli di training di 6 mesi l uno Metodo Una persona sola anziché 6/8 Un conduttore, il terapeuta anziché due Compiti a casa. Incontri con gli operatori. Incontri periodici con la famiglia.
29 STRUTTURA DELLA SEDUTA Colloquio Il verbale I Role play Il break
30 LA SEDUTA La seduta è divisa in due fasi : Prima parte: colloquio libero di circa 15/20 minuti Seconda parte: Social Skills Training, Competenza Sociale.
31 MOTIVAZIONE La parte di motivazione all abilità che si affronterà inizia già alla fine della prima parte della seduta: dalle difficoltà riportate, scegliamo il tema prevalente, quindi partiamo da qualcosa di sperimentato, non da temi standardizzati a priori. Partiamo così da un suo interesse a risolvere una difficoltà, in questo modo è più attento ad apprendere come può comportarsi in quella specifica situazione.
32 METODO La scelta dell abilità deriva quindi dal momento presente, ma lo schema applicato è sempre lo stesso: si utilizzano le abilità dei programmi di Social Skill Training già esistenti o si costruiscono nuove abilità con lo stesso metodo. In questo modo si riesce a lavorare in un frame conosciuto, prevedibile. Importanza dell uso della lavagna (canale sensoriale visivo) Nei role play spesso ci si diverte
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