Suolo, pascolo e qualità dei prodotti zootecnici
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- Antonietta Scognamiglio
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1 Suolo, pascolo e qualità dei prodotti zootecnici Marcella Avondo, Università di Catania Pierlorenzo Secchiari, Università di Pisa Luca Battaglini, Università di Torino Adriana Bonanno, Università di Palermo Giuseppe Pulina, Università di Sassari
2 L equilibrio nei rapporti funzionali tra animali, vegetazione e suolo può essere mantenuto o compromesso dalla gestione del pascolamento 2
3 Fra le attività umane, il pastoralismo è considerata una delle driving force della desertificazione Effetti dell intensità di utilizzazione del pascolo su alcuni parametri di una cotica di malga situata in Valtellina (Talamucci, 1997) Intensità di utilizzazione del pascolo n. Specie vegetali Fitomassa Kg /ha Valore pastorale Necromassa % Perdite di suolo Nulla Minimale Equilibrata Spinta
4 Gli effetti dell overgrazing 1 a Creta 1 b Sardegna 1c Baleari d Murcia 4
5 OVERGRAZING Eccessivo calpestio (compattamento del suolo con riduzione della porosità ed impermeabilizzazione) Area podale e pressione esercitata dai pascolanti sul suolo (Pulina et al., 1996) Specie Area podale cm 2 Pressione kg/cm 2 Bovini 264 0,978 Ovini 91 0,473 Equidi 196 1,087
6 OVERGRAZING Eccessiva asportazione di vegetazione > con equini, ovini e caprini < con bovini (photo: G. Rosenthal et al., 2012) 6
7 OVERGRAZING Deiezioni Nei BOVINI le feci prodotte coprono fino al 5-10% della superficie pascolata/anno, ma possono comprometterne l utilizzazione dal 30 al 60% (da Wrage et al., 2011) Ulteriore innalzamento del carico nelle rimanenti aree pascolate 7
8 Deiezioni Il grado di intensivizzazione dell allevamento aumenta il surplus di nutrienti in campo Sandrucci e Penati, 2010 Kg/ha Autosuff <52% Autosuff Autosuff >72 N input N output N surplus P input P output P surplus (solo periodo estivo in fondovalle alpina)
9 Il CAIA 9
10 Pulina (1998) ha elaborato un indicatore del carico che tiene conto di tutti i fattori che condizionano l effetto degli animali pascolanti. CAIA = Carico Animale di Impatto Ambientale espresso in UAIA (1 animale di 500 kg di peso) CAIA = ( b 1 X 1 n 1 )/S * 1/500 X = peso dell UA n = numero di UA presenti su S S = superficie del territorio b = fattore di ponderazione del peso = b a + b b + b c + b d Bovini Ovini Caprini CAIA = ( b 1 X 1 n 1 + b 2 X 2 n 2 + b 3 X 3 n 3 )/S * 1/500 10
11 Il significato dei sub-coefficienti b bb = impatto del pascolante sulla vegetazione (comportamento alimentare ba = calpestio e pascolamento bc = produttività dell animale bd = management aziendale specie ba bb bc livello produttivo bd Tipo allevamento Bovini 0,6 0,4 0 bc1 rustiche 0 bd1 estensivo ,2 bc2 incroci 0,2 bd2 semiest Ovini 0,3 0,3 0,2 bc1 basso 0,2 bd1 estensivo ,4 bc2 medio 0,6 bd2 semiest 0,6 bc3 alto Caprini 0,2 0,6 0,2 bc1 basso 0 bd1 estensivo ,4 bc2 medio 0,2 bd2 semiest 0,6 bc3 alto 11
12 Il CAIA attuale, calcolato su scala territoriale, va poi confrontato con quello sostenibile dal territorio Ripartizione dei suoli dell area di interesse nelle 5 classi d uso (Framework FAO), e carico mantenibile per ciascuna classe (Tabella elaborata da Madaru (2005) per la Sardegna. ) Classi N 2 N 1 S 3 S 2 S 1 Permanentemente inadatta Attualmente inadatta Attitudine marginale Attitudine media Attitudine elevata Carico sostenibile (Uaia/ha)* 0-0,1 0,1-0,2 0,2-0,4 0,4-0,5 > 0,5 12
13 Risultati dell applicazione del CAIA alla Sardegna (Putzu et al., 2006) 2005 L indicatore consente di programmare di conseguenza la gestione del pascolo in funzione del carico sostenibile Non sovrapascolata Deb.sov.pascolata Mod sovrapascolata. Med.sovrapascolata Sovrapascolata 13
14 Un pascolo gestito con un carico animale adeguato al carico sostenibile determina: Comportamento selettivo formazione di microhabitat a diversa composizione botanica aumento della biodiversità vegetale
15 Cosa comporta una maggiore biodiversità? prolungamento fase vegetativa complementarietà di nutrienti ingeriti (nutritional wisdom, learning associations) Riduzione ingestione di sostanze tossiche, per maggiori opportunità di scelta tra essenze (Provenza e Villalba, 2010) (es. saponine o tannini vs alcaloidi, Owens et al., 2012). metaboliti secondari di alcune essenze: Riducono la degradabilità delle proteine Riducono nematodi (Hoste et al., 2006) Riducono lo sviluppo di batteri metanigeni (Jayanegara et al., 2011) Effetto Riduzione bypass escrezione azotata Maggiore energia netta per gli animali
16 Pascolo e qualità dei prodotti
17 Acidi grassi 17
18 Effetti del pascolo sulla composizione acidica di carne e latte Pulina 2008
19 I GRASSI ALIMENTARI NEL RUMINE C18:1 cis-9 C18:2 cis-9 cis-12 C18:3 cis-9,cis-12,cis-15 I s o m e r a s i C18:1 trans-7 C18:2 cis-9,trans-11 CLA C18:3 cis-9,trans-11,cis-15 B i o i d r o g e n a z i o n e Acido vaccenico C18:2 trans-11,cis-15 B i o i d r o g e n a z i o n e Acido vaccenico C18:0 C18:0
20 Ne consegue, nei prodotti animali: Aumento polinsaturi totali Riduzione del rapporto ω6/ ω3 Aumento del CLA
21 Rapporto ω6/ ω3 12 latte bovino pascolo insilato fieno Pagano e Avondo (2009) Il rapporto ω6/ ω3 discrimina al 100% il latte proveniente da alimentazione al pascolo rispetto al latte proveniente da alimentazione in stalla.
22 Caciocavallo Palermitano Pascolo Stalla CLA % ac. grassi 1,15 0,67 Bonanno A., Tornambè G., Bellina V., De Pasquale C., Mazza F., Maniaci G., Di Grigoli A., Journal of Dairy Science, in press. Il contenuto di CLA del latte aumenta in pascoli naturali stalla 22
23 g/100g LT Trasferimento di acidi grassi dall erba al latte ovino Il contenuto in CLA nel latte è lievemente influenzato anche dalla specie foraggera 3 2,5 acido vaccenico CLA 2 1,5 1 0,5 0 loietto - trifoglio spontaneo Mele et al., 2007
24 Longissimus dorsi Acidi grassi nel latte e nella carne di capretto Le concentrazioni di acido vaccenico, CLA e C18:3 n-3 nella carne di capretto da latte sono positivamente influenzate dalle rispettive concentrazioni nel latte (Nudda et al., 2008) 3 2 acido rumenico (CLA) y = 0,54 x r 2 = 0, ,5 1 1,5 2 2,5 latte
25 RA g/100g LT carne RA g/100g LT carne Anche in due muscoli di agnelli da latte di razza Massese è stata verificata la stessa relazione tra acido rumenico (c9,t11 CLA) nel latte e nella carne (Secchiari et al., 2008). Semimembranosus 2 1,5 1 y = 0,4799x + 0,4479 R 2 = 0,2439 0,5 Longissimus dorsi RA g/100 LT latte 2,5 2 1,5 1 y = 0,5787x + 0,0931 R 2 = 0,3463 0, Acidi grassi nel latte e nella carne di agnello da latte RA g/100 LT latte
26 CLA mg/g grasso Latte ovino: CLA e % di pascolo nella dieta dic-feb mar-mag % Pascolo nella dieta Avondo et al 2002 Un elevata % di pascolo nella dieta non è sufficiente a garantire alti contenuti di CLA nel latte. E necessaria erba di buona qualità
27 Provitamine e vitamine 27
28 PIGMENTI CAROTENOIDI Il contenuto in carotenoidi è maggiore nei foraggi verdi rispetto ai foraggi secchi. Riduzione del 70~90% (Prache et al., 2005)
29 L indice del giallo (b*) in campioni di latte e formaggi è indicativo della presenza di carotenoidi. Latte bovino Fieno + conc Insilato + conc TMR TMR + pascolo TMR + pascolo Indice del giallo (b) 0,13 1,13 2,77 <0,01 Formaggio ragusano Indice del giallo (b) 8,96 11,54 <0,05 P P Pagano e Avondo (2009) Carpino et al.,2004
30 VITAMINE Caciocavallo Palermitano Pascolo naturale Fieno e concentrato in stalla Trans-retinolo µg/100 g cis retinolo µg/100 g 60 a 33 c -tocoferolo µg/100 g 1301 ab 823 c Bonanno et al., 2004
31 Caciocavallo Palermitano P Pascolo naturale ST Fieno e concentrato in stalla Terpeni, µg/kg 35,4 a 11,5 b Bonanno et al., 2004 Tessuto adiposo ovini Solo stalla Solo pascolo Terpeni Latte di capra Priolo et al., 2008
32 Conclusioni Una gestione del pascolamento finalizzata a ottimizzare le relazioni tra gli animali e il suolo, garantisce Contenimento dell erosione Biodiversità Miglioramento sensoriale e salutistico dei prodotti Aumento delle condizioni di benessere degli animali, liberi di esplicare il loro innato comportamento selettivo nei confronti delle essenze più utili alle loro funzioni vitali e produttive
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