XXV EDIZIONE DEL MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

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1 XXV EDIZIONE DEL MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE RISERVATO AI LAUREATI IN PSICOLOGIA e IN ALTRE DISCIPLINE Edizione 2012/2013 Argomenti trattati nella Prima area: selezione e valutazione del personale 1. IL PROCESSO DI SELEZIONE DEL PERSONALE. Il processo di selezione del personale. I modelli e le tecniche di selezione.. Le tecniche ed i canali di reclutamento.. Fasi di preparazione alla selezione.. Le tecniche di analisi della mansione/ruolo.. I modelli decisionali.. Gli strumenti per la rilevazione delle variabili.. La stesura dei profili psico-attitudinali. 2. L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE, LE RISORSE UMANE E LE POLITICHE DEL PERSONALE. Politiche di organizzazione del lavoro.. La rilevanza strategica nella gestione del personale.. L assetto istituzionale dell organizzazione: mission, vision e valori.. La cultura organizzativa.. Le strutture, gli organigrammi e i processi aziendali.. Cenni di contrattualistica e di relazioni sindacali.

2 3. LA RILEVAZIONE DELLE VARIABILI PSICOLOGICHE. La teoria della misurazione.. Teorie e tecniche dei test.. Metodologia della ricerca in psicologia.. L analisi dei dati tramite statistiche descrittive, inferenziali e multivariate.. La stesura delle graduatorie.. I pacchetti statistici per l elaborazione dei dati. 4. GLI STRUMENTI DI SELEZIONE DEL PERSONALE: I REATTIVI DI PERSONALITA (solo per laureati in psicologie e/o iscritti all albo degli psicologi). Gli inventari di personalità.. Gli inventari di propensioni professionali.. I test semiproiettivi.. I test proiettivi. 5. GLI STRUMENTI DI SELEZIONE DEL PERSONALE: I TEST ATTITUDINALI - Gli strumenti di selezione del personale: i test e i questionari di personalità.. I test di ragionamento.. I test di velocità e precisione.. I test psicomotori.. I test attitudinali.. I test clerical.. Lo scoring dei test tramite computer. 6. IL COLLOQUIO DI GRUPPO E I CASI DI DISCUSSIONE. Definizione delle aree oggetto di rilevazione.. Lo studio dei casi: tipologie e caratteristiche.. I metodi di osservazione.. Le schede di rilevazione.. L assegnazione dei punteggi di valutazione.. La lettura qualitativa e quantitativa delle variabili rilevate.

3 7. LE TECNICHE DI COLLOQUIO INDIVIDUALE. Le aree di rilevazione tramite colloquio.. Le tecniche di conduzione.. I meccanismi di difesa. La lettura qualitativa delle informazioni rilevate.. La stesura del profilo. 8. L ASSESSMENT CENTER. Le metodologie.. La definizioni delle variabili da rilevare.. La scelta e la messa a punto degli strumenti.. L effettuazione delle rilevazioni.. L analisi dei risultati.. La stesura dei profili.. Il feedback all azienda ed ai valutati. 9. VALUTARE NELLE ORGANIZZAZIONI: LE TRE P, POSIZIONI, PRESTAZIONI E POTENZIALE. L analisi delle posizioni.. La valutazione delle prestazioni.. Lo studio del potenziale.. La gestione dei talenti.. L utilizzo della consulenza nella gestione del personale. Argomenti trattati nella Seconda area: formazione, gestione e sviluppo del personale 1. LE COMPETENZE ED IL RUOLO DEL FORMATORE. Il contratto psicologico.. Panoramica generale sul processo formativo.. Le competenze e il ruolo del formatore.. Applicazione pratica di un modello di gestione delle relazioni interpersonali.. Questionario per l individuazione del proprio stile comportamentale e consegna del relativo profilo.

4 . Come individuare lo stile dell interlocutore.. Le strategie di relazione: come sviluppare i comportamenti efficaci. 2. LA DIAGNOSI DEL CLIMA ORGANIZZATIVO E DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO. Definizione del concetto di clima organizzativo.. Gli strumenti utilizzati per l analisi del clima: interviste, questionari, focus group.. Le diverse tipologie di intervento sul clima.. Come effettuare un intervento di diagnosi di clima.. Come effettuare l analisi dei dati.. La stesura della relazione finale.. Esercitazioni ed esperienze guidate sulle indagini e sull analisi di clima.. Il benessere organizzativo e i rischi psicosociali: il mobbing, il disagio organizzativo e professionale.. La rilevazione dello stress lavoro-correlato: focus group, interviste e questionari.. Come effettuare la rilevazione dello stress lavoro correlato (D. Lgs. 81/08) 3. L ANALISI DELLA DOMANDA E DEI BISOGNI FORMATIVI. La formazione tecnica, continua e comportamentale.. L analisi della domanda di formazione.. Le metodologie e gli strumenti da utilizzare per l analisi dei bisogni.. Il modello delle competenze: tecniche e strumenti operativi.. Organizzazione aziendale: l assetto istituzionale.. Strutture organizzative, i processi aziendali e i ruoli organizzativi.. La logica sistemica e la catena del valore.. Come scegliere la società esterna e il formatore sulla base delle esigenze formative. 4. LA PIANIFICAZIONE E LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI FORMATIVI. L azione progettuale ed il modello di riferimento.. La pianificazione della formazione in azienda.

5 . La definizione degli obiettivi formativi: come effettuare la macro-progettazione.. La scelta dei contenuti formativi.. Il modulo formativo: contenuti e sviluppo.. Le principali tipologie di corsi di formazione.. La formazione finanziata: opportunità e rischi. 5. EMPOWERMENT PERSONALE E PNL. Il concetto di empowerment psicologico.. L utilizzo del self empowerment.. L empowerment in azienda.. La Programmazione Neuro Linguistica: le basi e le tecniche principali.. Tecniche espressive e creatività.. Gestione delle emozioni.. Applicazioni nell ambito delle risorse umane. 6. LA GESTIONE D AULA E LE DINAMICHE DI GRUPPO. La formazione dei formatori.. La micro-progettazione degli interventi formativi: come preparare una o più giornate di formazione.. L utilizzo di strumenti operativi nella gestione delle attività formative.. Le tecniche di comunicazione nelle attività di formazione in aula.. La comunicazione assertiva e la comunicazione positiva: dalla teoria alla pratica.. Il public speaking: sperimentazione pratica.. L utilizzo degli strumenti audiovisivi.. Analisi di casi reali.. Come gestire le situazioni difficili in aula.. La gestione delle obiezioni.. Considerazioni sull efficacia e l impatto personale. 7. LA FORMAZIONE ESPERIENZIALE OUTDOOR

6 . Definizione di formazione esperienziale e outdoor training, come si svolge e quando si utilizza.. La costituzione del gruppo di lavoro.. Differenze tra gruppo e squadra.. Attività pratiche in outdoor: sperimentazione sul campo.. L analisi dei comportamenti dei partecipanti.. Come effettuare il debriefing delle attività.. La modifica dei comportamenti.. Come trasferire le nuove modalità in azienda e creare valore per la stessa. 8. IL COACHING. I principali modelli teorici di riferimento.. Le principali metodologie d intervento.. Tecniche e strumenti per il coaching.. L effettuazione di un colloquio di coaching: le fasi e le abilità collegate.. I concetti di accoglienza, benvenuto e abbondanza.. Le domande: tipologie e modalità di effettuazione.. Come sviluppare la capacità di ascolto.. Lo sviluppo di credibilità e coerenza.. Simulazioni e pratica operativa.. Il coaching su deriva: sperimentare un modello innovativo, unico in Italia. 9. LA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELLA FORMAZIONE. La valutazione dei risultati della formazione.. Metodologie e ipotesi operative.. La valutazione della soddisfazione dei partecipanti: dalle schede di valutazione ai questionari di gradimento.. Come verificare l aumento delle conoscenze.. Come analizzare il cambiamento e lo sviluppo dei comportamenti.. Come valutare l impatto della formazione sullo sviluppo del business dell organizzazione.. Laboratorio operativo.

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