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1 Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Reggio Calabria, 16 marzo 2009 Modulo Composizione urbanistica anno accademico 2008/2009 Docente: arch. Antonio Maria LEONE Dottore di Ricerca in Pianificazione Territoriale 1

2 Argomenti lezioni precedenti Presentazione del corso Quaderno di appunti Glossario Urbanistico La Cartografia per la rappresentazione urbanistica Il disegno urbanistico come forma simbolica 2

3 Tecniche di disegno e di rappresentazione 3

4 Il Disegno è un sostantivo deverbale formato da disegnare, che a sua volta riproduce il latino designare. Il vocabolo indica la rappresentazione grafica di immagini, costituita essenzialmente da un segno lineare per lo più di un solo colore, di solito il nero, arricchito talvolta da zone di chiaroscuro. In base alle diverse tecniche di esecuzione possiamo avere: il disegno a tratto, cioè una rappresentazione del solo contorno di un oggetto e di pochi particolari interni mediante semplici linee di matita o penna; il disegno per volumi, che rappresenta, oltre al contorno, anche il volume di un oggetto, mettendo in atto la prospettiva con il chiaroscuro; il disegno per macchie, nel quale la forma è determinata dalla variazione dell intensità luminosa delle singole parti. 4

5 Più in generale si chiama disegno ogni rappresentazione eseguita con vari mezzi grafici e materiali: un simbolo, una qualsiasi figurazione ornamentale, un fregio. Con il vocabolo disegno si indica anche la rappresentazione grafica di un lavoro da eseguire: uno schizzo, un bozzetto, il progetto di un opera pittorica o plastica. Il disegno preparatorio è un operazione fondamentale in urbanistica, a partire dalle forme più semplici, come le icone, fino ad arrivare agli progettazione urbanistica. Con lo stesso significato si ha il disegno tecnico, rappresentazione su piano di macchine, organi meccanici, o oggetti, utilizzata per la loro produzione industriale. 5

6 Il Disegno è il linguaggio privilegiato attraverso cui si esprimono le operazioni di analisi, di valutazione e le intenzionalità progettuali nell ambito degli interventi costruttivi inerenti l urbanistica per la città ed il territorio, sia esso espresso attraverso tecniche di rappresentazione tradizionali o assistite dal computer. Essenzialmente dai temi della Geometria Descrittiva possiamo conoscere le diverse modalità proiettive attraverso cui si possono elaborare i disegni: proiezioni ortogonali; proiezioni quotate; proiezioni parallele o assonometriche; proiezioni centrali o prospettiche; teoria delle ombre; applicazioni omologiche tra i diversi metodi proiettivi. 6

7 Prospettiva Indica la speculazione teorica che ha per oggetto la rappresentazione su di una superficie piana della tridimensionalità dello spazio e dei corpi che in esso si trovano, nonché delle rispettive proporzioni e posizioni. A partire dal Quattrocento, la ricerca della prospettiva è l elemento fondamentale della creazione pittorica e architettonica. In senso lato, il termine indica ogni sistema di percezione e di rappresentazione dello spazio affermatosi nei vari momenti creativi di un artista. Nell antichità classica e nel Medioevo la prospettiva è la scienza ottica che dall esame dei fenomeni della visione ricava leggi e teoremi di geometria. Oggetto di riflessione teorica a partire dall inizio del XVII secolo, la prospettiva fu definitivamente collocata nell ambito della geometria descrittiva tra il XVIII e il XIX secolo. Nel disegno architettonico, prospettiva indica la tecnica con la quale si ottiene l alzato di un edificio partendo dalla pianta, ma può riferirsi anche all alzato stesso. 7

8 Un'attenzione particolare deve essere rivolta alle tecniche attuali di disegno al computer con programmi CAD 3D e simulazioni tridimensionali VRML. tenendo presente che alcune di queste tecniche non fanno che velocizzare i tempi di realizzazione di rappresentazioni che hanno per oggetto i disegni di sempre: piante, alzati, viste prospettiche e assonometriche, dettagli costruttivi mentre le tecniche di simulazione realistica accentuano le possibilità di controllo proprio della modellazione. L'uso dei programmi CAD tridimensionali per il disegno al computer, in particolare, sono uno strumento efficace per lo sviluppo delle capacità di controllo mentale dello spazio, in quanto l'operazione di tracciamento avviene direttamente nelle 3D simulate. 8

9 Cerchiamo di individuare ed analizzare una serie di rappresentazioni capaci di mettere in evidenza i caratteri di qualità e il valore dei contesti territoriali ed urbani. Le lezioni svolte sino ad oggi hanno, in modo integrato, analizzato: l ambiente naturale (importante per la riproducibilità dei sistemi e delle reti ecologiche) l ambiente costruito (con riferimento alle tipologie territoriali, urbane, edilizie e ai caratteri morfologici del paesaggio urbano e rurale), l ambiente antropico (con riferimento alle identità sedimentate o nascenti degli attori locali e alle loro capacità di interpretare e rinnovare il patrimonio territoriale). 9

10 morfologia del suolo Altimetria È la evidenziazione dell andamento altimetrico del contesto territoriale esaminato. La rappresentazione, quando le caratteristiche del suolo lo rendano utile, individua ambiti altimetrici diversi (pianura, quote dei versanti collinari, ambiti di sommità, ecc.). Clivometria e idrografia Evidenzia i caratteri salienti della morfologia del suolo del contesto in esame, dando certezza alle forme terrestri maggiormente caratterizzanti: fondovalle, terrazzi orografici, crinali principali e secondari, forre, ecc. È molto importante mettere in evidenza nella rappresentazione le relazioni tra le forme del suolo e il sistema insediativo, soprattutto per quanto riguarda la trama viaria. 10

11 morfologia del suolo Geolitologia Evidenzia la natura geolitologica del suolo. È molto importante mettere in evidenza nella rappresentazione le relazioni tra la diversa natura dei suoli e il sistema insediativo, essenzialmente per quanto riguarda la localizzazione degli insediamenti. Esposizioni Evidenzia la ripartizione dei suoli in aree omogenee dal punto di vista dell orientamento rispetto ai punti cardinali. Soprattutto si dovrà rendere evidente la diversa condizione dei versanti collinari. È importante mettere in evidenza nella rappresentazione le relazioni tra la migliore/peggiore esposizione dei versanti e il sistema insediativo, essenzialmente per quanto riguarda la localizzazione degli insediamenti. L informazione elaborata può essere anche utilizzata per la valutazione della localizzazione del bosco e delle diverse colture agrarie. 11

12 morfologia del suolo Assolazioni Evidenzia la ripartizione dei suoli in aree omogenee dal punto di vista della quantità di soleggiamento teorico annuale. Dal punto di vista della costruzione del dato analitico si tratta dell esito di un incrocio tra la copertura clivometria e la copertura esposizioni. La rappresentazione rende evidente la diversa vocazione dei suoli ad ospitare colture e insediamenti. È importante mettere in evidenza nella rappresentazione le relazioni tra la migliore/peggiore assolazione dei suoli e il sistema insediativo, essenzialmente per quanto riguarda la localizzazione degli insediamenti. L informazione elaborata può essere anche utilizzata per la valutazione della localizzazione del bosco e delle diverse colture agrarie. 12

13 il paesaggio agrario Uso del suolo Evidenzia la ripartizione dei suoli in aree omogenee dal punto di vista degli usi. Viene utilizzata una individuazione di classi di uso del suolo fortemente semplificata, ma sufficiente per individuare l estensione delle aree urbanizzate ed evidenziare la presenza del bosco, del seminativo e delle colture pregiate più importanti (oliveto e vigneto, con eventuale segnalazione della sistemazione specializzata). Una importante elaborazione del dato raccolto consisterà nell incrocio tematico (cross tabulation) tra la copertura di uso del suolo e le coperture altimetrica, clivometrica, di esposizione e geolitologica. 13

14 il paesaggio agrario Trame agrarie Evidenzia i tratti morfologici essenziali e gli allineamenti che caratterizzano l organizzazione agraria (limiti di coltura, filari di viti e di olivi, siepi, filari alberati, terrazzamenti e ciglionamenti, parchi, ecc.). L informazione viene costruita attraverso una esercitazione di fotointerpretazione della rilevazione aerofotografica più recente disponibile, collaudata speditivamente attraverso sopralluoghi diretti. È fondamentale che la rappresentazione metta in relazione tali segni con l orditura fine della trama dei percorsi e della rete idrografica, segnalando con espressività le regole di relazione morfologica riscontrabili. 14

15 il sistema insediativo Periodizzazione degli insediamenti Evidenzia i caratteri quantitativi e qualitativi delle dinamiche insediative documentate dal XIX secolo ad oggi. È spesso molto importante segnalare le relazioni tra le dinamiche di nuova localizzazione degli insediamenti rispetto alla morfologia del suolo. L informazione può essere costruita attraverso la consultazione della cartografia disponibile relativamente al proprio contesto di indagine (levate storiche IGM 1/25000, Carta tecnica del Territorio Provinciale 1/10000, e altra cartografia eventualmente disponibile). Un altro orizzonte di approfondimento è rappresentato dalle relazioni delle localizzazioni insediative con la natura morfologica dei suoli (quali classi di esposizione vengono privilegiate nella localizzazione degli insediamenti? le ripartizioni riscontrabili restano costanti nel corso del tempo?, e così via) 15

16 il sistema insediativo Organizzazione funzionale degli insediamenti Evidenzia i caratteri della organizzazione funzionale degli insediamenti localizzati in ciascun contesto di indagine, evidenziando la resistenza di caratteri di centralità di alcune funzioni rare, o viceversa segnalandone la dispersione. Di grande rilevanza è anche la localizzazione degli insediamenti produttivi. L informazione può essere costruita attraverso sopralluoghi diretti, attraverso i quali sarà possibile qualificare sulla carta ogni blocco edilizio documentato dalla CTR in funzione della funzione prevalente esercitata (residenza, industria, servizi, ecc.). In casi particolarmente significativi l informazione può essere articolata spezzando i poligoni registrati dalla carta tecnica in unità di rilevazione più piccole. È spesso molto importante segnalare le relazioni tra la localizzazione delle funzioni non residenziali, soprattutto industriali, e la morfologia del suolo. 16

17 il sistema insediativo La rete dei percorsi Scopo della tavola è la ricostruzione della trama dei percorsi presenti nel contesto territoriale in esame. L informazione raccolta nella tavola sarà costituita dalla elaborazione della copertura archi viari derivata dalla CTR e integrata con il tracciamento di percorsi non registrati dalla carta tecnica e viceversa documentati da arerofotografie o da cartografia IGM. Attraverso approfonditi sopralluoghi diretti si può associare un valore gerarchico (autostrada, superstrada, strada di grande comunicazione, strada urbana, strada poderale, sentiero, e così via) alle geometrie lineari documentate nella copertura relativa. È fondamentale che la tavola esprima le relazioni di giacitura dei percorsi rispetto alle forme del suolo (percorsi di crinale, di mezzacosta, di fondovalle, ecc.). 17

18 Carta del patrimonio urbano La carta del patrimonio urbano rappresenta un elaborato di sintesi attraverso il quale si intende interpretare e rappresentare il sistema delle relazioni che organizzano lo spazio urbano, la struttura morfologica e l identità degli insediamenti, le invarianti e le regole di trasformazione dei contesti in esame. La costruzione di questa carta si avvale di un sistema di informazioni organizzato nel seguente modo: datazione degli edifici e dei percorsi numero dei piani allineamenti uso dei piani terra uso urbanistico del suolo uso del suolo non edificato orditure dei suoli non edificati ordinamento agricolo gli elementi "nobili" del paesaggio: parchi, giardini, viali alberati, filari, ecc.; gli elementi nobili dello spazio urbano: piazze, assi storici, ecc. morfologie insediative e tipologie edilizie 18

19 Esempi esplicativi Parametri significativi per la collocazione dell edificio nel lotto - (schema) Distanze tra gli edifici con le strade interposte - (schema) Articolazione degli spazi - (schema1) - (schema2) - (schema3) Classificazione delle strade - (schema) Relazione tra materiali verdi e città - (schema1) - (schema2) Corsia per autovetture e biciclette - (schema) Fascia x parcheggi - (schema) Percorsi pedonali e ciclabili - (schema) Fasce verdi: funzioni di protezione - (schema1) - (schema2) - (schema3) Stalli - (schema1) - (schema2) - (schema3) 19

20 Esercitazione 20

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