SETTIMANA 2. Il welfare state nell Epoca d oro.

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1 SETTIMANA 2 Il welfare state nell Epoca d oro.

2 L EPOCA D ORO DEL WELFARE STATE Les Trente glorieuses (Jean Fourastié, 1979); The Golden Age. Spinta espansionistica delle politiche di welfare: da programmi residuali, a misure principali della spesa pubblica (dal 20% inizio XX sec., circa 40% anni 60; oltre 50% anni 80). Dagli anni 80: consolidamento, crisi o trasformazione? WS come leva fondamentale sia per la crescita economica («w. della crescita»), che per l allargamento del consenso democratico («w. del consenso»)

3 QUANTO? SPESA PUBBLICA IN POLITICHE SOCIALI NEI PAESI EUROPEI OCSE

4 IL PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL) Indicatore della ricchezza nazionale: PIL: valore monetario totale dei beni e servizi prodotti in un paese, da parte di operatori economici residenti e non residenti, in un dato periodo di tempo (in genere annuale); PIL pro capite: si ottiene dividendo il PIL per numero di abitanti di quel paese.

5 COMPOSIZIONE ED EVOLUZIONE DELLA SPESA SOCIALE

6 PRINCIPALI COMPONENTI DELLA SPESA PUBBLICA IN EUROPA NEL 2013 (UE-27, IN % DEL PIL, EUROSTAT) Spesa sociale (protezione sociale; istruzione, sanità, politiche per la casa): 32,2% Altra spesa pubblica (cultura, sport, tempo libero; ambiente; affari economici, ordine pubblico, difesa nazionale; servizi di interesse generale): 16,6% Totale spesa pubblica: 48,8% del PIL

7 CHI? TASSI DI COPERTURA DEI PRINCIPALI PROGRAMMI SOCIALI IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE ATTIVA EUROPEA ( ) ASSICURAZIONE CONTRO : la vecchiaia 4,5 24,6 67,9 92,7 - gli infortuni 9,9 43,2 54,4 77,1 - la malattia 6,5 35,5 61,8 90,2 - la disoccupazione 10,9 27,5 55,8 Tot. assicurazioni (media) 5,2 28,6 52,9 79,2

8 COPERTURA SERVIZI SETTORE SCOLASTICO E SANITARIO SCUOLA Anni di frequenza (media Ue) 5,0 6,8 13,4

9 CHE COSA? QUALITA E GENEROSITA DELLE POLITICHE DI WELFARE PER IL WELFARE TRAMITE SERVIZI: Definizione a livello centrale di standard prestazionali e professionali; Ruolo crescente dell Ue e processo di convergenza (attraverso diversi tipi di integrazione: positiva, negativa, culturale). PER IL WELFARE TRAMITE BENEFICI MONETARI: analisi comparata dei tassi di sostituzione (importo benefici/salario medio nazionale)

10 GENEROSITA SISTEMI PENSIONISTICI E SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE NEI PAESI EUROPEI Tassi di sostituzione delle pensioni di vecchiaia su retribuzione media Principali Paesi Ue (media) Tassi di sostituzione dei sussidi di disoccupazione su retribuzione media Principali Paesi Ue (media)

11 CARATTERISTICHE DEL WS DURANTE TRENTA GLORIOSI 1. Industrializzazione; 2. Regime prolungato piena occupazione; 3. Riduzione disuguaglianze economiche e istituzionalizzazione conflitti sociali; 4. Divisione di genere del lavoro. Paesi dell Europa occidentale: «modello sociale europeo».

12 COSA FACILITA LO SVILUPPO DELLA GRANDE IMPRESA FORDISTA (GIF)? L emergere di questo modello produttivo (già rilevato dai primi studi sul capitalismo) si rafforza nel corso del 1900, soprattutto grazie a: diffusione elettricità come fonte di energia a basso costo facilmente distribuibile creazione mercato di massa miglioramento mezzi di trasporto e comunicazione coordinamento flusso merci e scambi; grandi investimenti e utilizzo di tecnologie molto specializzate (quindi rigide); stabilità del mercato (produzione a magazzino e decentramento come strategie di stabilizzazione).

13 DIFFERENZE E SOMIGLIANZE NELLA DIFFUSIONE DEL MODELLO GIF NEL TRENTENNIO GLORIOSO Non eguale ovunque: persiste una domanda di beni non standardizzati (ex: beni a domanda limitata, o di alta qualità, o ad alta variabilità); presenza di PMI utilizzate dalle GI per una domanda più instabile dovuta a variazioni cicliche (rapporti di subfornitura, risparmio sul costo del lavoro che porta al decentramento produttivo); differenze istituzionali date dal grado di apertura delle economia nazionali (caso USA vs. Europa). Ma conserva tratti simili: industria manifatturiera come settore economico in costante crescita, in cui si concentra l occupazione; estensione della contrattazione collettiva e istituzionalizzazione delle relazioni industriali (per attenuare i conflitti e garantire collaborazione della classe operaia nelle fabbriche); intervento dello Stato nella regolazione della domanda (che stabilizza il mercato creando le condizioni favorevoli per il pieno sviluppo della produzione di massa) WS keynesiano.

14 MUTAMENTI NELLE CLASSI SOCIALI LEGATI AL MODELLO GIF crescita numerica dell «operaio massa»; organizzazione degli interessi sulla base di principi egualitari; aumento di potere dei sindacati; aspettative di promozione sociale e di miglioramento continuo delle condizioni sociali ed economiche; aspirazioni di classe media della classe operaia (consumi di massa, scolarizzazione di massa); risposta politica attraverso lo sviluppo del WS ( compromesso storico tra capitale e lavoro, P. Gourevitch)

15 DALLA CATENA DI MONTAGGIO AI CONSUMI DI MASSA

16 LE CLASSI MEDIE (C. WRIGHT MILLS, 1951) Progressiva inclusione nella solidarietà del WS del nuovo ceto medio impiegatizio: creazione nuovo ceto sociale, i «colletti bianchi», lavoratori intellettuali chiamati ad operare entro sistemi organizzativi fortemente gerarchizzati (burocrazie pubbliche e private).

17 LA DISTINZIONE DI CLASSE (BOURDIEU): OPERAI (OMR) E IMPIEGATI (INPS), ANNI 50

18 LA DISEGUAGLIANZA ECONOMICA: INDICE DI GINI IN DIVERSE AREE ( )

19 LA DISEGUAGLIANZA DI GENERE (ANNI 50, USA E IT)

20 EVOLUZIONE DELL EMPLOYMENT GENDER GAP NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI % % % % Il lavoro mal diviso (Saraceno), tra donna caregiver e uomo breadwinner

21 DA ANGELO DEL FOCOLARE A CONSUMATRICE IDEALE

22 PRINCIPALI SISTEMI DI INTERVENTO 3 principali rischi sociali attorno ocui si costruiscono i sistemi di protezione sociale tipici del modello di WS nei 30 Gloriosi: 1) Invalidità e vecchiaia; 2) Disoccupazione; 3) Malattia; 4) (Istruzione).

23 1. LA SPESA PENSIONISTICA Politiche di protezione contro i i rischi connessi alla longevità e contrasto al rischio di povertà della persona anziana. Sistemi pensionistici classificabili secondo: natura previdenziale o assistenziale; tasse o contributi sociali; a somma fissa o contributive; schemi pubblici obbligatori (I pilastro) o mix schemi pubblici e privati con copertura occupazionale (II pilastro) o individuale (III pilastro), età. PRE-IIGM: A) Il modello «bismarkiano»: solo pilastro pubblico, contributi, redistribuzione forzosa consumi; B) Il modello «beveridgiano»: lotta alla povertà, pensione minima importo fisso tramite fiscalità generale + schemi privati; POST-IIGM: C) sistemi monopilastro: schemi assicurativi pubblici, obbligatori, inclusivi, generosi, gestione a ripartizione (pay as you go), prestazioni collegate alle retribuzioni (DE, FR, IT, ES, SE, FI) D) sistemi multipilastro: protezione sociale minima universalistica tramite schemi pubblici e schemi a capitalizzazione dei pilastri privati (UK, IE, DK, NL). Nei Trenta gloriosi: dinamica espansiva sistema previdenziale ; Dagli 80 e 90: la dinamica si consolida e torna ridursi negli anni più recenti.

24 2. LE POLITICHE DEL LAVORO Politiche di regolazione del mercato del lavoro e di tutela contro i rischi di disoccupazione. POST-IIGM: modello di regolazione che prevede la sicurezza del posto di lavoro diffusione contratti a tempo indeterminato; tutela dell impiego (eccezione: U.K.). Sistemi del lavoro classificabili secondo : volontarietà/obbigatorietà iscrizione ad un assicurazione; presenza di uno o più schemi (assicurativo e anche assistenziale); finanziamento (lavoratori e/o aziende); generosità; requisiti; comprensività o frammentazione (tra categorie e gruppi occupazionali); previsione schemi di integrazione salario per crisi aziendali (cassa integrazione). 1. Modello delle assicurazioni volontarie statali : il primo a svilupparsi in Europa, originariamente da fondi creati da sindacati e società di mutuo soccorso, poi sostituiti in parte da sovvenzionamenti pubblici (paesi scandinavi), nel post IIGM aumenta la generosità, ma anche la differenziazione; 2. Modello comprensivo: indennità a somma fissa, più generose e differenziate nel post-iigm (paesi anglosassoni e Norvegia); 3. Modello corporativo: indennità legate ai redditi pregressi dei lavoratori (paesi dell Europa continentale e mediterranea).

25 3. LE POLITICHE SANITARIE Politiche di protezione contro i rischi legati a problemi di salute. POST-IIGM: focus sulla prevenzione primaria e la cura dei bisogni acuti. Sistemi sanitari classificabili secondo: copertura volontaria tramite mercato, obbligatoria tramite contratto di lavoro, universale (cittadinanza); finanziamento tramite premi assicurativi, contributi o prelievo fiscale; diversi soggetti erogatori; generosità prestazioni; de/centralizzazione sistema. 1. Modello dell assicurazione privata di malattia : copertura volontaria tramite il mercato, sovvenzionata tramite premi e gestita da assicurazioni private (USA); 2. Modello dell assicurazione sanitaria obbligatoria (sistema mutualistico): obbligo di assicurazione per lavoratori e imprese, i cui contributi versati a casse mutue portano all erogazione di servizi offerti da fornitori pubblici e privati; 3. Modello del servizio sanitario nazionale: basato sul principio di cittadinanza (residenza) come criterio di accesso alle prestazioni, sovvenzionato tramite fiscalità generale (UK, paesi scandinavi, Italia).

26 4. IL SISTEMA DI ISTRUZIONE Politiche a tutela di un accesso universalistico al sistema di istruzione (dopo la IIGM: accesso alla scuola media di II grado) Sistemi di istruzione classificabili secondo: ruolo stato e privati nel finanziamento e gestione offerta formativa; ampiezza investimento pubblico; livelli di segregazione (intellettuale vs manuale; generalista vs specializzazione); rapporto con mercato del lavoro. 1. Europa centrosettentrionale: modello scandinavo (alti livelli spesa pubblica, bassi spesa privata; corsi professionalizzanti offerti, ma previsione della reversivilità delle scelte); continentale -francofono (simile al precedente, livello di spesa e tasso di accesso più contenuti ); continentale-germanico (robusto investimento pubblico, rilevanza corsi professionalizzanti e link con imprese v. apprendistato); 2. Europa mediterranea: ritardo formativo coorti generazionali; livello medio di spesa pubblica, limitato spesa privata; 3. Paesi anglosassioni: livello intermedio spesa pubblica, alto spesa privata; spazio limitato formazione tecnico -professionale a favore di formazione generalista-accademica; differenziazione sociale implicita nell accesso alle scuole private più prestigiose.

27 IDEALTIPO (O TIPO IDEALE) Categoria concettuale che si costruisce attraverso l accentuazione di determinati elementi della realtà empirica (a partire dall osservazione di regolarità che si riscontrano nel concretizzarsi storico di un dato fenomeno, astratte dalla loro contingenza) a fini analitici (per evidenziare caratteristiche tipiche ed essenziali di un fenomeno sociale e studiare poi comparativamente i casi storici concreti in cui si manifesta). (M. Weber)

28 GLI ESITI (OUTCOMES) DEI REGIMI DI WELFARE PORTANO A DIVERSI LIVELLI DI: Demercificazione: misura in cui il WS attenua la dipendenza dell individuo dal mercato, consentendogli di disporre di risorse per soddisfare le sue necessità essenziali (reddito; cure in caso di bisogno; accesso al sistema educativo) anche senza avere un reddito da lavoro (in quanto soggetto inattivo, come casalinghe, bambini, anziani, malati, disoccupati); non solo trasferimenti, anche servizi; Destratificazione: misura in cui il WS riesce a limitare e ridurre l impatto che le differenze di status occupazionale o classe sociale possono avere nel soddisfacimento dei bisogni o delle opportunità; Defamilizzazione: misura in cui il WS attenua la dipendenza dell individuo dalla famiglia, disponendo di risorse e opportunità alternative, anche a prescindere dalla solidarietà e dagli obblighi familiari e parentali.

29 BENEFICIARI INTERVENTO I REGIMI DI WELFARE (R. TITMUSS; G. ESPING-ANDERSEN) RESIDUALE - LIBERALE Persone povere o a basso reddito Schemi di assistenza basati sulla prova dei mezzi (means test) REMUNERATIVO CONSERVATORE- CORPORATIVO Lavoratori (male breadwinner) Schemi occupazionali ISTITUZIONALE- REDISTRIBUTIVO SOCIAL-DEMOCRATICO Cittadini/e FINANZIAMENTO Fiscale Contributi sociali Fiscale DEMERCIFICAZIONE Bassa Media Alta Schemi universalistici DESTRATIFICAZIONE Bassa Medio-Bassa Alta DEFAMILIZZAZIONE Media Bassa Alta PAESI Paesi anglosassoni (USA, UK, Canada, Australia) Europa continentale (DE, FR, AU, Benelux) Paesi scandinavi (Danimarca; Svezia, Norvegia, Finlandia)

30 IL (SOTTO)MODELLO MEDITERRANEO (I PAESI PIGS) 1. intervento pubblico misto (schemi assicurativi occupazionali; schemi universalistici); 2. scarso sviluppo politiche assistenziali e contro il rischio di povertà; 3. forte differenziazione nell accesso al sistema di WS sulla base della collocazione nel MDL (regolazione del mercato del lavoro fortemente dualistica: dipendenti pubblici e grandi imprese protetti vs. precari e PMI); 4. forte particolarismo (o clientelismo) nell utilizzo del WS per consenso politico; 5. forte familismo: famiglie ( donne) come risorse di welfare implicito. Demercificazione asimmetrica; bassi livelli di destratificazione e di defamilizzazione. Il caso italiano (box p. 73).

31 I SISTEMI DI WELFARE NEI PAESI DEL BLOCCO SOVIETICO Tradizioni storico-politiche differenti (società comuniste: non democratiche, non capitaliste) dal secondo dopoguerra sotto l egida dell U.R.S.S.: introduzione/rafforzamento programmi sanitari ed educativi; schemi pensionistici; politiche familiari e abitative (diversità nei tassi di attività femminile); bassa qualità e generosità; approccio paternalistico-autoritario.

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