COMUNE DI SESTINO Provincia di Arezzo Ufficio tecnico
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1 VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO Art.30 Legge Regionale n.65 del 10/11/2014 Sestino, 11/05/2017 UFFICIO TECNICO GEOM.SANTE FABBRETTI DOTT. ARCH. GIOVANNA ROMOLINI VISTO : Il Sindaco
2 Dott.Marco Renzi RELAZIONE TECNICA 1. PREMESSA Il Comune di Sestino è dotato di Piano Strutturale approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 17 del 24/05/2007 e di Regolamento Urbanistico approvato con delibera di Consiglio Comunale n.18 del 28/04/2009. L a Legge Regionale Toscana del n. 65 Norme per il Governo del territorio, all art. 30 individua le tipologie delle varianti semplificate degli strumento operativi " Sono definite varianti semplificate al piano strutturale le varianti che non comportano incremento al suo dimensionamento complessivo per singole destinazioni d'uso e che non comportano diminuzione degli standard. Sono altresì varianti semplificate al piano strutturale quelle che trasferiscono dimensionamenti, anche tra UTOE diverse, all'interno del perimetro del territorio urbanizzato e quelle che trasferiscono dimensionamenti dall'esterno del territorio urbanizzato all'interno dello stesso. Sono definite varianti semplificate al piano operativo le varianti che hanno per oggetto previsioni interne al perimetro del territorio urbanizzato." Oggi ricadendo in questo caso di specie ed avendo il Piano strutturale approvato prima dell'entrata in vigore della Legge Regionale stessa, si va a considerare il territorio urbanizzato tutta quella parte di territorio che non comprende aree a esclusiva o prevalente funzione agricola, in analogia a quanto definito dallo stesso art La variante da approvare è riconducibile alle disposizioni dell'art 30 c. 2 della L.R.T.n.65/2014 e può essere considerata VARIANTE semplificata applicando le procedure per l'approvazione di cui all'art 32 della stessa Legge Regionale 65/R.
3 2. Variante Semplificata al Regolamento Urbanistico La variante semplificata al Regolamento Urbanistico riguarda 3 modifiche: a) Loc.Motolano : modifica della destinazione urbanistica dell'area individuata da Zona PC5 Area Produttiva artigianali e/o industriali (art.37 della NTA del RU ) a Zona E Aree ad esclusiva o prevalente funzione agricola: Coltivi Collinari e montani a querce fitte o rade, a campi chiusi e coltivi abbandonati da recuperare (art delle NTA del RU). Tale necessità scaturisce dalla richiesta di variante urbanistica presentata in data 02/05/2017 prot.1722 dall'azienda Agricola Montini Roberta al fine di uniformare le previsioni urbanistiche dell'area su cui insistono due fabbricati, attualmente a destinazione artigianale anche se non più utilizzati da molti anni. I due fabbricati acquistati recentemente dalla richiedente sono stati realizzati tra gli anni '74-'77 con destinazione artigianale per attività di mobilificio, dai primi anni '90 non sono stati più utilizzati se non saltuariamente. E' intenzione della proprietaria eseguire lavori di ristrutturazione degli immobili per adibirli a fini agricoli. Fig.1 Individuazione area oggetto di variante - Stato Attuale (Fig.SX) Stato Modificato (Fg.DX)
4 b) Loc.Petrella : modifica della destinazione urbanistica dell'area individuata da Zona SCE Aree pubbliche per attrezzature e servizi (scuola elementare) (art.40 della NTA del RU ) a Zona E Aree ad esclusiva o prevalente funzione agricola: Coltivi Collinari e montani a querce fitte o rade, a campi chiusi e coltivi abbandonati da recuperare (art delle NTA del RU). Nell'area insiste un edificio di proprietà comunale una volta adibito a scuola elementare ma da oltre trent'anni non più utilizzato a tale destinazione per tale motivo è stato inserito nel Piano alienazioni del patrimonio immobiliare Comunale. Fig.2 Individuazione area oggetto di variante - Stato Attuale (Fig.SX) Stato Modificato (Fg.DX) c) modifica normativa al R.U. all'art.25 " MODALITÀ DI INTERVENTO" - punto b) "Dispositivi di oscuramento " dove è previsto che "per gli edifici VR, per tutti quelli che presentano aperture dotate di cornici in pietra a vista non è ammessa la introduzione di nuovi dispositivi di oscuramento ma la sola sostituzione in caso di preesistenza, In questi casi il dispositivo di oscuramento potrà essere realizzato per mezzo di scuretto interno. Negli altri casi è ammessa la formazione di persiane e scuri nelle forme tradizionali, alla fiorentina, di costruzione artigianale, verniciate con ferrature a incasso."
5 Queste disposizioni quindi non ammettono la possibilità di inserire nuovi dispositivi di oscuramento per gli edifici classificati VR e per quelli che presentano alle aperture riquadrature in pietra ma di contro è ammessa la formazione di persiane e scuri alla fiorentina negli edifici classificati VB, VS e VN che non presentano alle aperture riquadrature in pietra. Tenuto conto che la finalità delle norme che disciplinano gli interventi nel centro storico è la tutela dei suoi caratteri formali e tipologici originari e tipici del nostro territorio, sia nel suo insieme che nei singoli manufatti sulla base della loro classificazione di valore, si ritiene comunque possibile e opportuno al momento, anche sulla base di alcune istanze presentate da cittadini, alle seguenti modifiche di seguito riportate ed evidenziate in rosso: "Dispositivi di oscuramento: per gli edifici di VR e per tutti quelli che presentano aperture dotate di cornici in pietra a vista non è ammessa la sostituzione e introduzione di nuovi dispositivi di oscuramento ma la sola sostituzione in caso di preesistenza. In questi casi il dispositivo di oscuramento potrà essere realizzato per mezzo di "scuretto" interno. solo se parzialmente preesistenti per uniformare il prospetto. Negli altri casi (edifici classificati VB,VS, VN e CCA e non schedati, purchè non dotati di cornici in pietra a vista) è ammessa la formazione di persiane e/o scuri nelle forme tradizionali, "alla fiorentina", di costruzione artigianale, verniciate con ferrature a incasso. " Sestino, 11/05/2017 Ufficio Tecnico Comunale Geom.Sante Fabbretti Dott. Arch. Giovanna Romolini
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