INDICAZIONI RELAZIONE FINALE
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- Flaviano Grandi
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1 INDICAZIONI RELAZIONE FINALE ATTRAVERSO LA RELAZIONE FINALE SI DIMOSTRA L ACQUISIZIONE DI MACRO COMPETENZE PROFESSIONALI DI BASE - AVERE CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE SCELTE: tramite l approfondimento teorico e la successiva motivazione delle scelte operate. - PROGETTARE: identificare finalità ed obiettivi Educativi, scelte metodologiche, contenuti disciplinari, attività, materiali, tempi, in base ad una idea di partenza sottoposta al vaglio dell osservazione del macro e del microcontesto per l analisi di fattibilità. - ATTUARE UN PERCORSO DIDATTICO: gestire la classe e la relazione con i diversi agenti educativi. - SAPER IMPARARE DAGLI ERRORI: interrogarsi su quello che succede in classe, quindi riflettere sulle variabili correlate ed elaborare un ipotesi di soluzione o di ulteriore ricerca. Nella RF si deve dare un senso ed una spiegazione a quello che è stato fatto ed alle scelte operate: RIFLESSIONE = IMPARARE AD IMPARARE
2 NELLA RF SI PRESENTA IL LAVORO TEORICO E PROFESSIONALE SVOLTO dando l idea di un percorso, cioè di qualcosa che nasce, si sviluppa, evolve, cambia e si conclude. Diamo quindi conto delle variazioni del progetto didattico dalla bozza alla programmazione all attuazione, riflettendo sul percorso e sulle nostre competenze. OTTICA PRESENTAZIONE alla COMMISSIONE UNA PANORAMICA SINTETICA SUL LAVORO SVOLTO ED UNA RIFLESSIONE CONCLUSIVA IN MERITO ALLE COMPETENZE PROFESSIONALI ACQUISITE E DA ACQUISIRE
3 INDICAZIONI STRUTTURA RELAZIONE FINALE INDICE TITOLI DELLE PRINCIPALI SUDDIVISIONI R.F. E DI TUTTE LE APPENDICI, ACCOMPAGNATI DAI NUMERI DI PAGINE IN CUI ESSI APPAIONO. Utilizza una struttura ad albero ed è organizzato, come il contenuto a cui fa riferimento, in sezioni, capitoli, paragrafi e sottoparagrafi, secondo una gerarchia numerica e/o tipografica (caratteri di dimensioni, stili e font differenti). PREFAZIONE le ragioni che hanno spinto ad intraprendere lo studio, il suo oggetto e le sue finalità RIESAME DEL PERCORSO UNIVERSITARIO per identificarne le tappe fondamentali e motivare la scelta dell argomento del progetto didattico. (può derivare dalla frequenza di un corso, di un laboratorio, di attività di tirocinio, convegni, letture etc.). Questa può emergere anche in relazione ad un percorso extrauniversitario.
4 FASE 1: LA DIMENSIONE PROGETTUALE 1.1 IL PROGETTO PERSONALE - Argomento Relazione Finale - Obiettivi Progetto Personale IV anno - Modalita verifica finale del progetto personale di tirocinio 1.2 L IDEA PROGETTUALE e NUCLEI PROGETTO Si propone una prima idea di percorso didattico che nasce dall interesse verso un area disciplinare/educativa, esplicitando quindi la finalità del progetto didattico ed i nuclei del progetto. La fattibilità del percorso ideato dovrà essere sostenuta o meno dai risultati dell analisi del contesto. 1.3 L OSSERVAZIONE: GLI APPROFONDIMENTI TEORICI La mia osservazione a) Perché l osservazione a scuola SECONDO LA PROSPETTIVA ECOLOGICA b) Le finalità e le funzioni della mia osservazione c) Gli strumenti: Presentazione teorica delle Note sul campo di Corsaro
5 1.4 L OSSERVAZIONE: L ANALISI DEL CONTESTO Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo (se necessario, integrare con presentazione/confronto con indicazioni dic. 2012) IL MACROCONTESTO a) Presentazione del territorio - descrizione del territorio - contesto socio-economico-culturale - i servizi b) Presentazione critica della scuola - struttura e dati generali - bisogni formativi - elementi caratterizzanti della risposta ai bisogni (risorse-offerta pedagogica: finalità educative, progetti, organizzazione) - rapporti con il territorio - rapporti con le famiglie - autovalutazione di istituto c) Se è stata svolta: Intervista al Dirigente Scolastico (o altra figura) d) Presentazione del Plesso (se necessaria) e) Presentazione Programmazione di Classe/Sezione (aree di pertinenza del progetto)
6 1.4.3 IL MICROCONTESTO CLASSE a) Oss. descrittiva della classe (Presentazione della classe: logistica, n alunni etc.) b) Intervista al docente accogliente svolta c) Obiettivi e tempi oss. Corsaro + Osservazione svolta con Note sul campo di Corsaro CONCLUSIONI DELL OSSERVAZIONE - LE RIFLESSIONI CONCLUSIVE in merito agli obiettivi dell osservazione ed alla fattibilità dell idea di progetto. SI può completare l osservazione con UNA NOTA METODOLOGICO-DIDATTICA, che esula dallo strumento Corsaro, nella quale inserire eventuali annotazioni di questa natura. 1.5 IL PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO a) MOTIVAZIONI DEL PROGETTO b) FINALITA EDUCATIVE CHE IL PROGETTO SI PROPONE DI RAGGIUNGERE C) SINTESI DISCORSIVA DEL PERCORSO DIDATTICO LA PROGRAMMAZIONE DELL INTERVENTO a) DESTINATARI: b) TEMPI DI ATTUAZIONE (n ore totali e periodo: da a.) c) OBIETTIVI GENERALI (al termine del percorso i bambini saranno in grado di:. d) LE METODOLOGIE DIDATTICHE, LE STRATEGIE, GLI APPROCCI: motivare le scelte in base all analisi del contesto ed alle finalità del progetto. Eventualmente, indicare le teorie pedagogiche di riferimento per le metodologie scelte. e) STRUMENTI (TECNICI E TECNOLOGICI) E MATERIALI f) SPAZI g) LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO: motivare le scelte relative agli strumenti di verifica ed alle modalità di valutazione, collegandoli con il contesto pedagogico specifico e con il presente progetto.
7 FASE 2: IL PROGETTO IN AZIONE 2.1 LE UNITA DIDATTICHE (O FASI DEL PERCORSO): PROGRAMMAZIONE e SVOLGIMENTO OGNI UD HA UN TITOLO SIGNIFICATIVO, CHE POSSA FAR CAPIRE COSA ACCADE NELL ATTIVITA E DIA, IN SUCCESSIONE, UN IDEA DEL PERCORSO UNITA A) PROGRAMMAZIONE UNITA - TITOLO - TEMPI PRESUNTI ATTUAZIONE - OBIETTIVO/I SPECIFICO/I - METODOLOGIE (solo il titolo, sono già state presentate) - CONTENUTI e ATTIVITA : analisi del percorso in classe - STRUMENTI - SPAZI E MATERIALI Per ogni incontro Giorno (n incontro) N ore:.. Contenuti disciplinari ATT. DI INSEGNAMENTO.. ATTIVITA ATT. DI APPRENDIMENTO..
8 - B) VERIFICA E VALUTAZIONE: per ogni unità rimandare al cap. 3, Valutazione, pg C) SVOLGIMENTO: LE NOTE SUL CAMPO - NOTA METODOLOGICA (UNA PER TUTTO IL PERCORSO) PER OGNI INCONTRO: - NOTE SUL CAMPO DELLE ATTIVITÀ IN CLASSE - NOTE PERSONALI PER OGNI UNITA : - RIFLESSIONI METODOLOGICO-DIDATTICHE FASE 3: VERIFICHE E VALUTAZIONE 3.1 LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROTOCOLLO VERIFICA PROVA IN ENTRATA/USCITA se presente, SVOLGIMENTO ED esiti: A)obiettivi VERIFICA CONCLUSIVA B) protocollo prova di verifica e scala valutazione C) risultati (grafici-tabelle) - analisi qualitativa e quantitativa dei dati VERIFICA E VALUTAZIONE DELLA SINGOLA UNITÀ: per ogni unità didattica separatamente E per ogni singolo obiettivo dell unità, separatamente: a) protocollo prova di verifica - obiettivo- con prove in bianco scala di valutazione - risultati (grafici-tabelle) - analisi qualitativa e quantitativa dei dati
9 3.1.3 RIFLESSIONE CONCLUSIVA SUI RISULTATI E L ANDAMENTO DEL PROGETTO DIDATTICO IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI GENERALI. Può essere utile inserire lo schema Ob. Generali Ob. Specifici per effettuare una riflessione sull andamento del progetto. Se presente la prova entrata/uscita si può fare riferimento anche a questa IPOTESI DI MIGLIORAMENTO DEL PROGETTO Collegamenti con la parte teorica e pedagogica 3.2 LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO PERSONALE di Tirocinio Facendo esplicito riferimento a: - analisi note sul campo - feedback del docente accogliente, - conversazione/questionario/disegni alunni EFFETTUARE BILANCIO PERSONALE in relazione alle competenze professionali obiettivo del progetto personale di tirocinio, sottolineando la crescita /cambiamento. - Riflessione metacognitiva sul percorso, didattico e professionale: cosa ho imparato, ho imparato ad imparare, quali credo siano stati i miei punti di forza e su quali aspetti del mio intervento rifletto poichè hanno evidenziato criticità. CONCLUSIONE
10 - DOCUMENTAZIONE (campioni di:) - allegati dell osservazione (foto etc. se presenti) - prodotti dei bambini (attività didattiche e verifiche) scelti oculatamente in funzione della rappresentatività del percorso svolto. RICORDARSI DI PUNTARE SIA IL NOME CHE IL COGNOME DEI BAMBINI ALLEGATI (campioni di:) - il materiale didattico/di verifica/ etc. prodotto o proposto dal tirocinante - RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI - SITOLOGIA INDICE: EVIDENZIARE LA GERARCHIA DEGLI ARGOMENTI, I CAPITOLI ED I PARAGRAFI Esempio CAP. 2 IL PROGETTO IN AZIONE 2.1 Le Unità Didattiche Andiamo al mare Le note sul campo UD 1
11 INVIO RELAZIONE FINALE TRAMITE AL SUPERVISORE, in unico file: ENTRO IL 20 MAGGIO 2017 Evitare file troppo pesanti Non inviare documentazione ed allegati Inserire feedback ins. Accogliente con firma autografa ULTIME CONSEGNE IV ANNO 1. PRENOTAZIONE VERBALIZZAZIONE ON LINE verificare su Portale il periodo utile per la prenotazione e scegliere il primo giorno; 2. VERBALIZZAZIONE 29 MAGGIO FIRMA DOMANDA ESPLICITA DA PARTE DEL SPV: E CONTESTUALE ALLA VERBALIZZAZIONE 4. CONSEGNA CD SEGR. DIDATTICA: entro IL 5 GIUGNO 2017
12 IL SPV FIRMERA IL CD SE IL RELATORE LO AVRA GIA FIRMATO E VOI AVRETE APPORTATO LE CORREZIONI EVENTUALMENTE RICHIESTE alla Verbalizzazione, CONSEGNARE il LIBRETTO DI TIROCINIO IV ANNO: - Le prime due pagine con firma insegnante accogliente (no timbro), se non già consegnate al SPV. - LE PAGINE TIROCINIO DIRETTO CON PRESENZE TIROCINIO DIRETTO CON TIMBRO DELLA SCUOLA (CONTROFIRMATO DAL DS) E FIRMA DEL DOCENTE ACCOGLIENTE PER 80 ORE (O PIÙ). - CONTROLLARE IL NUMERO DI ORE EFFETTUATE (20 OSSERV PERCORSO DIDATTICO). - Nello spazio Tirocinio Assistito non scrivere nulla: appuntarsi il giorno del 1 incontro con il SPV. REGOLARITA VERBALIZZAZIONI TIROCINIO ANNI PRECEDENTI: PER VERBALIZZARE IL 4 ANNO E ACCEDERE ALL ESAME DI LAUREA SI DEVE AVER VERBALIZZATO I TIROCINI DEGLI ANNI PRECEDENTI: IN CASO SI ABBIA LA NECESSITA DI REGOLARIZZARE VERBALIZZAZIONI ANNI PRECEDENTI (ANCHE A SEGUITO DI RECUPERO DELL ANNUALITA ) SEGNALARE IMMEDIATAMENTE LA SITUAZIONE AL SUPERVISORE VERIFICARE L ELENCO ESAMI SUL PORTALE E SEGNALARE QUALSIASI DIFFORMITA SI NOTI ALLA SEGRETERIA STUDENTI E AL PROPRIO SUPERVISORE
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