Università degli studi di Padova OPTIMISM, HOPE AND SATISFACTION IN ADULTS WUTH AND WITHOUT INTELLECTUAL DISABILITY
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- Michelina Bernasconi
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1 Università degli studi di Padova OPTIMISM, HOPE AND SATISFACTION IN ADULTS WUTH AND WITHOUT INTELLECTUAL DISABILITY Schirone Maria Giovanna 2011
2 La psicologia positiva la Psicologia Positiva non è niente di più che lo studio scientifico delle forze e delle virtù degli essere umani[ ], considerando la persona media e cercando di individuarvi cosa funzioni e cosa sia possibile migliorare. (Sheldon & King, 2001). Fornisce informazioni su ciò che rende la vita degna di essere vissuta concentrandosi sugli aspetti della condizione umana che portano alla felicità, soddisfazione e prosperità (Seligman, 2003). Secondo Seligman (2003) la psicologia positiva deve focalizzarsi su: Lo studio dei tratti positivi in termini di forza e di virtù; Lo studio delle emozioni positive; Lo studio delle istituzioni che rendono possibili le esperienze e i tratti positivi. Studi sulle emozioni positive hanno osservato che l ottimismo e la speranza hanno degli effetti sul benessere personale e sociale (Matthew, Gallagher, Shane e Lopez, 2009)
3 La psicologia positiva e la disabilità intellettiva I tratti positivi presenti all interno della disabilità intellettiva sono stati presi in considerazione da Dykens (2006), la quale sostiene che tutte le persone, comprese quelle con disabilità intellettiva, sono caratterizzate da punti forza e virtù. L autrice sottolinea l importanza dell eziologia, in quanto le ricerche sul fenotipo comportamentale permettono di rilevare le caratteristiche di una determinata sindrome compresi i punti forza e le virtù. Sono stati condotti degli studi in cui è stato osservato che emozioni positive come l ottimismo e la speranza predicono la soddisfazione della vita sia in soggetti con disabilità intellettiva sia in soggetti senza disabilità intellettiva. E stato osservato, inoltre, che le varianze di questi costrutti non variano tra i due gruppi di soggetti(es. Shogren e al., 2006).
4 Soddisfazione della vita Rientra tra le componenti del benessere soggettivo insieme alle risposte emotive e emozioni negative. Viene intesa come una valutazione cognitiva della propria vita (Dyner 1984). La soddisfazione della vita è legata agli aspetti affettivi (Lucas et all. 1996), a differenza di questi ultimi la soddisfazione della vita si distingue da stati affettivi transitori. Le considerazioni riguardanti la soddisfazione della vita hanno un carattere più generale, sono valutazioni permanenti ch comprendono la vita in generale o gli aspetti più importanti della propria vita (Diener et all., 1999) Ottimismo Definizioni Scientifiche riguardanti l ottimismo si concentrano sulle prospettive verso il futuro. Queste idee sul futuro si collegano ad una lunga storia di aspettative di valore e modelli motivazionali (Carver et all. 2010).
5 Speranza Snyder (1991) considera la speranza come uno stato motivazionale positivo che si basa sull interazione tra il senso di successo nel produrre i percorsi cognitivi o le strategie cognitive da utilizzare nel conseguire un determinato fine desiderato e il senso di successo nel produrre l energia mentale nell utilizzare tali percorsi o strategie per realizzare la finalità desiderata.
6 La psicologia dell orientamento L'orientamento si interessa a come le persone vivono il proprio presente e si rappresentano e programmano, nel limite del possibile, il proprio futuro. Sia la soddisfazione nei confronti della situazione che si vive che le previsioni a proposito del futuro implicano, almeno nella società occidentale, il riuscire a percepire di avere numerose possibilità e opzioni: alcune di queste saranno più facilmente praticabili e consentiranno il raggiungimento di vantaggi e rinforzi immediati, altre risulteranno più impegnative e richiederanno sforzi notevoli per essere praticate e realizzate e la disponibilità a dilazionare nel tempo (anche dopo numerosi anni) la fruibilità di rinforzi e gratificazioni (Soresi, Nota, 2007) Autoefficacia Si riferisce alle credenze riguardanti la propria capacità di affrontare situazioni specifiche in maniera adeguata (Bandura, 1997)
7 Autodeterminazione L azione dell individuo in quanto agente causale nella propria vita e nelle possibilità di prendere decisioni riguardanti la qualità della propria esistenza libere da interferenze ed influenze esterne (Wehmeyer, 2002, 2009) Secondo Wehmeyer (2005) Le persone con disabilità dello sviluppo possono essere supportate ad agire in un modo che sia aderente alla loro volontà, le decisioni che li riguardano possono essere prese tenendo in considerazione i loro gusti o interessi e loro stessi possono essere messi in grado di agire in base ai propri desideri e volontà. Pensieri sul futuro Le aspirazioni dei giovani sono un aspetto fondamentale per il successo nella formazione e negli esiti occupazionali in età più avanzata (Burchadt, 2004) Queste idee influenzano il benessere soggettivo, la soddisfazione della vita, le prestazioni professionali e la felicità delle persone e dei loro familiari (Judge e Lock, 1993)
8 Adattabiltà professionale Propensione ad affrontare in modo adeguato i compiti evolutivi per prepararsi a partecipare al ruolo lavorativo e ad adattarsi alle richieste impreviste dovute ai cambiamenti del mondo del lavoro e delle condizioni lavorative (Savickas, 2005). Gli individui che manifestano elevati livelli di adattabilità sembrano caratterizzarsi per una personalità proattiva, con alti livelli di locus of control interno, di ottimismo, di persistenza, di credenze di efficacia, di capacità di coping, di problem solving, di apertura mentale e ricerca di opportunità (McArdle, Waters, Briscole e Hall, 2007).
9 I partecipanti: La ricerca soggetti con disabilità intellettiva inseriti in contesti protetti (M ds 7.52) che in base alla classificazione di Di Nuovo e Buono (2002) si individuano 17 soggetti con RM lieve e 3 soggetti con RM moderato soggetti con disabilità intellettiva inseriti in contesti competitivi (M ds 3.97) che secondo la classificazione di Di Nuovo e Buono (2002) si individuano 17 soggetti con RM lieve soggetti normodotati appaiati con il gruppo di soggetti con disabilità intellettiva inseriti in contesti competitivi.
10 Correlazioni. Risultati Nel gruppo totale tanto più i soggetti sperimentano soddisfazione della vita e quella lavorativa tanto più manifestano speranza, ottimismo, capacità di adapt-ability e alcune capacità riguardanti i pensieri per il futuro. Inoltre i soggetti tanto più sperimentano soddisfazione lavorativa tanto più manifestano soddisfazione per la vita. All interno di questo gruppo all aumentare della percezione di alcune barriere professionali dimuinuisce la soddisfazione della vita e quella lavorativa. Nel gruppo di soggetti con DI inseriti in contesti protetti si è evidenziato che all aumentare di alcuni fattori riguardanti l adattabilità professionale e i pensieri sul futuro, aumentano i livelli di soddisfazione della vita e di quella lavorativa. Inoltre, anche in questo gruppo, tanto più i soggetti sperimentano soddisfazione lavorativa tanto più manifestano soddisfazione per la vita.
11 Nel gruppo di soggetti inseriti in contesti competitivi è stato osservato che tanto più queste persone manifestano speranza, alcune capacità di adapt-ability e alcune abilità riguardanti i pensieri sul futuro tanto più si sentono soddisfatti della loro vita e del loro lavoro. Anche in questo gruppo la soddisfazione della vita correla significativamente con la soddisfazione lavorativa. Nel gruppo di soggetti normodotati è emerso che tanto più questi soggetti sperimentano ottimismo tanto più sono soddisfatti della loro vita. Inoltre dalla tabella si può osservare che all aumentare di alcuni fattori riguardanti l autodeterminazione, i pensieri sul futuro e le capacità di adapt-ability aumenta la soddisfazione della vita e quella lavorativa per questo gruppo di soggetti.
12 DIFFERENZE TRA I GRUPPI soggetti con DIcontesti competitivi soggetti con DIcontesti protetti soggetti normodotati 1 0,5 0-0,5-1
13 Variabili predittive della soddisfazione della vita e di quella lavorativa in soggetti con disabilità intellettive inseriti in contesti protetti Propensione a migliorare le proprie competenze Soddisf. Lavoro R 2 =,408 R 2 =,649 Disponibilità ad effettuare spostamenti Propensione a migliorare le proprie competenze Capacità di pensare positivamente al proprio futuro professionale Curiosità di esplorare nuove opportunità anche nell ambito lavorativo Propensione a pensare che si è in grado di favorire la propria realizzazione professionale Fiducia nelle capacità di favorire la propria realizzazione professionale Curiosità di esplorare nuove opportunità anche nell ambito lavorativo Autodet. Espressione emozioni Autodet. Proprie scelte
14 Variabili predittive della soddisfazione della vita e di quella lavorativa in soggetti con disabilità intellettive inseriti in contesti competitivi Speranza Soddisf. Lavoro Speranza Propensione all apertura mentale Propensione a migliorare le proprie competenze R 2 =,776 R 2 =,764 Propensione a migliorare le proprie competenze Capacità di pensare positivamente al proprio futuro professionale Tendenza a ricercare nella professione la propria identità Capacità di pensare positivamente al proprio futuro professionale Capacità di instaurare relazioni positive e di collaborare con altri Propensione a pensare che si è in grado di favorire la propria realizzazione professionale Capacità di instaurare relazioni positive e di collaborare con altri
15 Variabili predittive della soddisfazione della vita e di quella lavorativa in soggetti normodotati Ottimismo Propensione a migliorare le proprie competenze Capacità di pensare positivamente al proprio futuro professionale R 2 =,781 R 2 =,543 Autodet. futuro Propensione a pensare che si è in grado di favorire la propria realizzazione professionale Capacità di instaurare relazioni positive e di collaborare con altri Scarsa fiducia In sè Percezione o presenza di malattia o disabilità Autodet. Espressione idee e sentimenti
16 Conclusioni Dimostrazione che le emozioni positive possono essere analizzate e studiate anche in soggetti con disabilità intellettiva. Mancanza di differenze tra i tre gruppi di partecipanti; questo potrebbe suggerire che non occorre creare, necessariamente, interventi specifici per le persone con DI. Si dovrebbe, quindi, puntare alla progettazione di interventi rivolti a tutte le persone, con e senza DI, che mirino al benessere della persona. Importanza dell adattabilità professionale, sia per gli individui con DI sia per gli individui normodotati, nella soddisfazione della vita e in quella lavorativa. Questo dovrebbe far riflettere sulla necessità di avviare percorsi di orientamento aventi l obiettivo di potenziare le capacità di prevedere i cambiamenti e il proprio futuro in contesti mutevoli e trovare dei modi per soddisfare le proprie aspettative attraverso il coinvolgimento in diverse attività. Questi percorsi di orientamento dovrebbero essere rivolti sia a persone con DI che senza. Questo nuovo ambito di studi ha ancora molta strada da percorrere. La psicologia tradizionale, d altra parte, dovrebbe cominciare a riflettere sul fatto che lavorare per la costruzione del benessere è una sfida più allettante ed entusiasmante del continuo lottare contro il disagio
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