Elementi di Teoria degli Insiemi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Elementi di Teoria degli Insiemi"

Transcript

1 Elementi di Teoria degli Insiemi 2016/17 Esercizi di Giacomo Bertolucci (matr ) Lezioni 7-10 Lezione 7 Esercizio 1. Dimostrare che, se A R con A ℵ 0, allora R A è denso in R. Se così non fosse, esisterebbe un aperto U di R tutto contenuto in R (R A) = A, e in particolare esisterebbe un intervallo (a, b) U A. Dato che gli intervalli hanno cardinalità pari a R, avremmo che A R, assurdo. Esercizio 2. Dimostrare (senza AC) che, se A = 2 c e B A con B c, allora A B = 2 c. Supponiamo che sia A = P(R) P(R) (che ha cardinalità 2 c, in quanto P(R) P(R) = 2 R 2 R = 2 R+ 2 R 0 = 2 R+ R 0 = 2 R = 2 c ). Allora, essendo B c deve esistere una f : R B surgettiva; detta π : B P(R), (b 1, b 2 ) b 1, si ha che π non può essere surgettiva, altrimenti lo sarebbe anche π f : R P(R), mentre sappiamo (anche senza AC) che non esistono funzioni surgettive da un insieme al suo insieme delle parti. Dunque esiste un x P(R) tale che ({x} P(R)) B =, e quindi A B {x} P(R) = 2 c. L altra disuguaglianza è ovvia. In generale, avrò una bigezione ϕ da A a P(R) P(R) e posso lavorare su P(R) P(R) e su ϕ(b). Esercizio 3. Dimostrare che F X X = F. Sia F 1 F (esiste perché F ); allora F = {x F 1 F F x F }, che esiste per separazione. In alternativa, si può usare F = {x F F F x F }; in questo modo esiste anche =. Esercizio 4. Dimostrare che, se R è una relazione, allora X X = dom R ed Y Y = Im R. Notiamo che S def = ( R) (che esiste per l assioma di unione) contiene tutti gli elementi che compaiono nelle coppie di R: se (a, b) = {{a}, {a, b}} R, allora {a, b} R, e dunque a, b ( R). Ne segue che {a S b S c R c = (a, b)} = dom R e {b S a S c R c = (a, b)} = Im R esistono per separazione. 1

2 Esercizio 5. Dimostrare che, se è una relazione di equivalenza su A, allora X X = A/. L insieme cercato è {X P(A) ( x X y (x y y X)) X }. Esercizio 6. Dimostrare che, data una I-sequenza A i i I, X X = i I A i. Chiamiamo f la I-sequenza data. Per cominciare, per l esercizio 4 esiste l insieme A = Im f = {A i i I}, e dunque esiste i I A i = A. Di conseguenza, sappiamo che esiste I i I A i. L insieme cercato sarà dunque { x I i I A i x funzione dom x = I i I a A i (i, a) x }. Lezione 8 Esercizio 1. Dimostrare che a def = {, {{ }}} / ω. Se a fosse in ω, essendo anche ω e a, dovrebbe anche essere ˆ â, ossia { } {, {{ }}, {, {{ }}}}, che è falso. Esercizio 2. Dimostrare che n, m ω n m m n m = n. Consideriamo la proprietà P (n): m ω n m m n m = n ; allora: P (0) è vera, poiché se m = 0 siamo a posto, mentre se m ω {0} allora sappiamo che 0 m; per ogni n ω, se P (n) è vera, allora per ogni m ω vale una delle seguenti: m n, e allora m n {n} = ˆn; n m, e allora anche ˆn ˆm = m {m}, dunque ˆn m ˆn = m; m = n, e allora m {n}, dunque m n {n} = ˆn. In ogni caso, P (ˆn) è vera, per cui per induzione P (n) è vera per ogni n ω. Vediamo adesso che la disgiunzione è esclusiva. Per antiriflessività, vale n, m ω (n m m n) m = n. Se fosse n m m n, allora per transitività n n, assurdo sempre per antiriflessività. Esercizio 3. Dimostrare che la funzione S : n ˆn è una bigezione da ω a ω {0}. Intanto, f(ω) ω {0}, perché ω è chiuso per successore in quanto induttivo e non esiste un a tale che â = 0 = (altrimenti sarebbe a â = ). Consideriamo la proprietà P (x): x = 0 ( m ω S(m) = x) ; allora: P (0) è chiaramente vera; per ogni n ω, P (ˆn) è vera, in quanto n è un elemento di ω che ha ˆn per successore; per induzione, P (n) è vera per ogni n ω, ossia S è surgettiva. S è anche iniettiva, poiché se S(a) = â = ˆb = S(b) per qualche a, b ω, allora a â = ˆb = b {b}, dunque a b a = b. Analogamente, b a b = a. Se fosse a b, allora varrebbe a b b a, assurdo (essendo (ω, ) un ordine stretto). 2

3 Esercizio 4. Dimostrare che n, m ω: 1. n m n m; 2. x x n x ω; 3. n m ω; 4. n m ω; 5. ˆn è il successore immediato di n in (ω, ). 1. Nel caso in cui n = m, la tesi è verificata (n / n e n n). Ci basta quindi dimostrare l implicazione, poiché se n / m allora o n = m (da cui n m), oppure m n, e avendo dimostrato l implicazione detta avremmo m n, dunque non potrebbe essere anche n m. Adesso, preso un n ω, sia P n (x) la proprietà: n x n x ; allora: P n (0) è vera, dato che n / 0; per ogni m ω, se P n (m) è vera, allora o n m, ma quindi essendo m ˆm (poiché m ˆm ma m ˆm in quanto m ˆm e vale l antiriflessività) dovrà essere anche n ˆm, oppure n / m: in questo caso, o n = m, ma allora n ˆn = ˆm, oppure m n, e dunque per il punto (5) (che non richiede il punto (1) nella sua dimostrazione, vedi poi) non può essere n ˆm. In ogni caso, vale P n ( ˆm). Per induzione, P n (x) vale per ogni x ω, e siccome questo è vero qualsiasi sia n ω, abbiamo la tesi. 2. Sia P (y) la proprietà: x x y x ω ; allora: P (0) è vera a vuoto (nessun x appartiene a 0); per ogni n ω, se P (n) è vera, allora dato un x ˆn = n {n} vale x n x = n: nel primo caso x ω per ipotesi induttiva, nel secondo caso x ω in quanto n ω. Per induzione abbiamo la tesi. 3. Per totalità dell ordinamento su ω, o n = m (e in tal caso n m = n ω), oppure WLOG n m, dunque per il punto (1) n m e di nuovo n m = n ω. 4. Analogo al precedente. 5. Intanto, n ω n ˆn; se ci fosse un m ω tale che n m ˆn = n {n}, allora n m n n m = n: il primo caso è assurdo per antisimmetria, il secondo per antiriflessività. Lezione 9 Esercizio 1. Dimostrare che, dato un insieme ordinato (N, <) che ammetta un elemento minimo (che indicheremo con 0 ), e tale che ogni elemento di N abbia un successore e, se non è 0, sia esso stesso il successore di un elemento di N, se P è una proprietà allora: 1. ( x N (P (0) (( y < x P (y)) P (x))) x N P (x)) = = ((P (0) ( x N (P (x) P (x + 1)))) x N P (x)); 2. ((P (0) ( x N (P (x) P (x + 1)))) x N P (x)) = = M N M M ha un elemento minimo. 3

4 1. Supponiamo che sia vero che (P (0) ( x N (P (x) P (x + 1)))), allora da un lato è vera P (0), dall altro per ogni x N è vera ( y < x P (y)) P (x), in quanto se x = 0 abbiamo appena visto che vale P (0), mentre se x 0 allora sappiamo che esiste un precedente x 1 di x in N (ossia tale che (x 1) + 1 = x), dunque ( y < x P (y)) P (x 1), essendo x 1 < x, e P (x 1) P (x) per la nostra supposizione iniziale. Dunque (P (0) ( x N (P (x) P (x + 1)))) x N P (x), che è la tesi. 2. Supponiamo vera l ipotesi e prendiamo un M N non vuoto; consideriamo la proprietà P (x): y < x y / M. P (0) è vera a vuoto. Se M non avesse minimo, allora x N (P (x) P (x + 1)), in quanto se y < x y / M, allora anche x / M, altrimenti sarebbe il minimo elemento di M, e dunque possiamo dire che y x y / M, ossia y < x + 1 y / M, che è P (x + 1). Per induzione, avremmo P (x) vera per ogni x N. Prendiamo ora un x M, che esiste in quanto M ; P (x) dovrà essere vera anche per x = x + 1, e dunque y < x + 1 y / M, che è assurdo in quanto x < x + 1 e x M. Esercizio 2. Dati A B C con A = C, definire usando il teorema di ricorsione numerabile debole una ψ : A B bigettiva. Sia ϕ : A C bigettiva, che esiste per ipotesi; posto D def = A B e posti à def = P(A), ã def = ϕ(d) e f : ω à Ã, (n, X) ϕ(x), per il teorema di ricorsione numerabile (debole) esiste una e una sola successione σ = E n n ω tale che E 0 = ã = ϕ(d) e n ω E n+1 = f (n, E n ) = ϕ (E n ). Detto E = n=0 E n = Im (σ), la bigezione cercata è: ψ : A B, a { ϕ(a) se a D E a se a A (D E) = B E. Esercizio 3. Dimostrare che, dati A, ã A ed f : ω F S (A) A, esiste una e una sola successione a n n ω tale che a 0 = ã e n ω a n+1 = f (n, a i i n ). Sia AF n n ω la successione definita da: def AF n = {g F un (n + 1, A) g(0) = ã i < n g(i + 1) = f (i, g(j) j i )}, e sia AF = n ω AF n. Allora: 1. g, h AF x dom (g) dom (h) g(x) = h(x); infatti, consideriamo la proprietà P (n): n / dom (g) dom (h) (n dom (g) dom (h) g(n) = h(n)). Vale P (0) (se 0 dom (g) dom (h), allora g(0) = ã = h(0)); inoltre, dato n ω, se supponiamo che P (k) valga per ogni k n, allora vale anche P (n + 1), dato che o n + 1 / dom (g) dom (h), oppure tutti i k n + 1 appartengono a dom (g) dom (h) e g(n+1) = f (n, g(j) j n ) = f (n, h(j) j n ) = h(n+1). Per induzione forte, P (n) è vera per ogni n ω, che è la tesi. 2. n ω AF n, e dunque n ω g AF n dom (g); infatti, consideriamo la proprietà Q(x): x ω AF n. Vale P (0) (dato che g : 1 A definita da 0 ã appartiene ad AF 0 ); inoltre, dato n ω, se vale P (n) (e dunque g AF n ), allora la funzione h : n + 1 A definita da k g(k) per k n e da n + 1 f (n, g(j) j n ) appartiene ad AF n+1, dunque vale P (n + 1). Per induzione, n ω AF n. 4

5 Segue che ϕ = AF è una successione: l unione di relazioni è a sua volta una relazione; il dominio è ω perché per (2) ogni n ω sta nel dominio di qualche g AF, e dunque sta nel dominio di ϕ, e se x / ω allora x non è nel dominio di nessuna g AF e dunque non è nel dominio di ϕ; ϕ è una funzione perché se (n, α 1 ), (n, α 2 ) ϕ, allora g 1, g 2 AF con (n, α 1 ) g 1 e (n, α 2 ) g 2, ed essendo n dom (g) dom (h) deve essere, per (1), α 1 = g 1 (n) = g 2 (n) = α 2. ϕ è la successione cercata, dato che presa g AF 0 vale ϕ(0) = g(0) = ã, e dato n ω, presa h AF n+1 (che esiste per (2)), si ha che ϕ(n + 1) = h(n + 1) = f (n, g(j) j n ) = f (n, ϕ(j) j n ). Lezione 10 Esercizio 1. Dimostrare (con AC) che, se A è infinito, allora N A. Sia s : P(A) { } A una funzione di scelta, sia ã un qualsiasi elemento di A e sia f : ω F S (A) A dato da f(n, ϕ) def = s (A Im (ϕ)), che è ben definita: se fosse A Im (ϕ) / P(A) { }, allora dovrebbe essere A Im (ϕ) =, ossia Im (ϕ) = A, e dunque ϕ sarebbe una funzione surgettiva da un qualche n ad A, dunque A sarebbe finito (perché esisterebbe una funzione iniettiva da A ad n, dunque A sarebbe equipotente a un sottoinsieme di n e dunque a un m < n). Per ricorsione numerabile, esiste una σ = a n n ω con a 0 = ã e n ω a n+1 = f (n, a i i n + 1 ). Per come è definita, σ è iniettiva a valori in A (se fosse σ(n) = σ(m) con n < m, dovrebbe essere σ(n) = σ(m) = f (m, a i i m + 1 ) = s (A {a i i m + 1}) A {a i i m + 1} A {a n } = A {σ (n)}, assurdo), dunque N A. Esercizio 2. Dimostrare che, dato A, A è infinito se e solo se è equipotente a un suo sottoinsieme proprio (con AC per il solo se ). Il se è stato dimostrato a lezione. Se A è infinito, sia f : ω A iniettiva; la funzione ψ : A A {f (0)} definita da: { ( f f a 1 (a) + 1 ) se a Im (f) a altrimenti è una bigezione (lo è su A Im (f), lo è su Im (f) e il codominio è unione disgiunta delle immagini di questi due insiemi). Esercizio 3. Dimostrare che, se A e B sono finiti, allora lo sono anche: 1. A B; 2. A B; 3. A B; 4. A B; 5. P(A). 5

6 LEMMA: se B = n, con n ω {0}, e b B, allora B {b} = n 1. Infatti, se f : B n bigezione, allora g B {f 1 (n 1)} è una bigezione tra B { f 1 (n 1) } e n 1, quindi se b = f 1 (n 1) abbiamo trovato la bigezione cercata, altrimenti h : B {b} B { f 1 (n 1) } che manda f 1 (n 1) in b ed è l identità sul resto del dominio è bigezione, dunque g h è la bigezione cercata. 1. Ragioniamo per induzione con P (x): A finito, B B = x A B è finito. P (0) è vera in quanto A = A; P (1) è vera in quanto, detto b l unico elemento di B, se b A allora A B = A, mentre se b / A e f : A k bigezione, allora g : A B k + 1 che manda b in k e coincide con f su A è anch essa una bigezione; se vale P (n) e B = n + 1, allora preso un b B vale A B = (A (B {b})) {b}, ma A (B {b}) è finito per ipotesi induttiva (grazie al LEMMA) e, dovendo valere P (1), anche A B = (A (B {b})) {b} è finito. 2. Essendo A B A e A finito, necessariamente A B è finito. 3. Essendo A B A e A finito, necessariamente A B è finito. 4. Ragioniamo per induzione con P (x): A finito, B B = x A B è finito. P (0) è vera in quanto A = A; se vale P (n) e B è un insieme di cardinalità n + 1, con b B, allora per ipotesi induttiva (grazie al LEMMA) A (B {b}) è finito e A B = (A (B {b})) (A {b}) è finito per il punto (1) (A {b} è finito essendo in naturale bigezione con A). 5. Ragioniamo per induzione con P (x): A A = x P(A) è finito. P (0) è vera in quanto P( ) = { } = 1; se vale P (n) e A = n + 1, sia a A; abbiamo che P(A) = P(A {a}) {S S A a S} = P(A {a}) {S S P(A {a}) S = S {a}}. Adesso, P(A {a}) è finito per ipotesi induttiva e {S S P(A {a}) S = S {a}} è in bigezione con P(A {a}) attraverso la funzione che manda S nel corrispondente S (che è unico, essendo S = S {a}), che è bigettiva in quanto ogni S P(A {a}) è immagine di S {a} e solo di esso. Segue per (1) che P(A) è finito. Esercizio 4. Dimostrare che, se F è finito e ogni suo elemento è finito, allora F è finito. Ragioniamo per induzione con P (x): F ( F = x F F F è finito) F è finito. P (0) è vera, essendo = ; se vale P (n) e F è tale che F = n + 1 e F F F è finito, allora preso un F F si ha che F = F F {F }; F è finito in quanto elemento di F, e F {F } è finito per ipotesi induttiva (grazie al LEMMA dell esercizio precedente), dunque la loro unione è finita. Esercizio 5. Dimostrare che, se A è finito e f : A B, allora Im (f) è finito. Sia g : n A bigezione, con n = A ; allora Im (f) = Im (f g), dunque f g è surgettiva su Im (f), per cui è ben definita h : Im (f) n data da h : b min {k n f (g (k)) = b}. h è iniettiva per come è definita, dunque Im (f) è equipotente a un sottoinsieme di n, ed è quindi finito. Esercizio 6. Dimostrare che, se F è infinito, allora F è infinito. Dato che F F F F, si ha che F P( F). Se F è finito, per l esercizio 3 anche P( F) lo è, e dunque anche F in quanto suo sottoinsieme. 6

7 Esercizio 7. Dimostrare che, se F è tale che n ω F F F n, allora F è infinito. Se per assurdo F fosse finito, diciamo F = k, sappiamo che esiste F F tale che F k + 1; essendo F F, F dovrebbe essere finito e di cardinalità minore o uguale a k, per cui non può esistere un iniettiva da k + 1 a F. Esercizio 8. Dimostrare che, se (A, <) è un insieme ordinato e X A è non vuoto e finito, allora X (con l ordinamento ristretto) ha sia massimo che minimo. Ragioniamo per induzione con P (x): X A X X = x X ha sia massimo che minimo. P (0) vale a vuoto; P (1) vale in quanto l unico elemento di ogni X di cardinalità 1 è sia massimo che minimo di X. Se vale P (n) per un certo n 1, allora vale P (n + 1); infatti, preso X A con X e X = n + 1, sia a X e sia Y = X {a}; allora Y è non vuoto, è sottoinsieme di A ed ha cardinalità n (per il LEMMA dell esercizio 3), dunque per ipotesi induttiva Y ha un massimo M e un minimo m. Se M > a > m in (A, <), allora M ed m sono anche rispettivamente il massimo e il minimo di X; se invece a > M, m è ancora il minimo di X mentre a, per transitività ( x X x M < a), è il massimo di X; infine, se a < m, M rimane il massimo di X mentre a, sempre per transitività, è il minimo di X. Esercizio 9. Dimostrare che n ω (n, <) è un buon ordine. Essendo (n, <) (ω, <), i sottoinsiemi non vuoti di n sono anche sottoinsiemi non vuoti di ω, e dunque ammettono minimo per buon ordinamento di ω (o per l esercizio precedente). Esercizio 10. Dimostrare che, se (A, <) è un insieme ordinato finito con A = n, allora (A, <) = (n, <). Ragioniamo per induzione con P (x): (A, <) A = n (A, <) = (n, <). P (0) è vera (A = n = ), così come P (1) (c è una sola possibile relazione d ordine per i singoletti). Per n 1, se vale P (n), allora vale anche P (n + 1), in quanto se A = n + 1 e M è il massimo elemento di (A, <) (che esiste per l esercizio 8), sia f : A {M} n una bigezione che conserva l ordine (che esiste per ipotesi induttiva); sia g : A n + 1 definito da g : M n e g : a f(a) per a M, allora g è una bigezione che conserva l ordine, in quanto il massimo di A va in n, che è il massimo di n + 1, e tutti gli altri elementi mantengono l ordine tra loro perché lo mantiene f (l ordine di (n, <) è la restrizione di quello di (n + 1, <), in quanto entrambi sono restrizione di (ω, <)). Esercizio 11. Dimostrare che, se (A, <) è un buon ordine e A è infinito, allora esiste ψ : ω A che preserva l ordine. Sia m : P(A) { } A che associa ad ogni insieme non vuoto di A il suo minimo (che esiste per buon ordinamento), e sia f : ω F S (A) A data da (n, ϕ) m (A Im (ϕ)), che è ben definita in quanto Im (ϕ) è finito e A è infinito, per cui A Im (ϕ). Per ricorsione numerabile forte, esiste una ψ = a n n ω tale che a 0 = m(a) e n ω a n+1 = f(n, a k k n + 1 ) = m (A {a k k n + 1}). ψ è la funzione cercata; infatti, se h < k in ω, allora a h < a k in A, poiché a k = m (A {a i i k}), dunque a k A {a i i k} A {a i i h}, insieme di cui a h è il minimo, perciò a h a k, anzi a h < a k dato che a k appartiene a A {a i i k} mentre a h non vi appartiene. 7

Elementi di Teoria degli Insiemi

Elementi di Teoria degli Insiemi Elementi di Teoria degli Insiemi 2016/17 Esercizi di Giacomo Bertolucci (matr. 519430) Lezioni 1-6 Lezione 1 Non sono stati lasciati esercizi. Lezione 2 Esercizio 1. Sia: Dimostrare che: (a, b) = {{a},

Dettagli

Esercizi. H(b) e tale insieme e dom(r). Sia (a, β) I(a) ; per l assioma della coppia esiste {β} e per unione esiste

Esercizi. H(b) e tale insieme e dom(r). Sia (a, β) I(a) ; per l assioma della coppia esiste {β} e per unione esiste Esercizi Esercizio 3.0: Dimostrare i seguenti fatti usando gli assiomi di ZFC: (a)data una famiglia F non vuota di insiemi, esiste F. (b)data una relazione R,esistono gli insiemi dom(r) e Im(R). (c)sia

Dettagli

Elementi di Teoria degli Insiemi

Elementi di Teoria degli Insiemi Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi A.A. 2017/2018 Cristofer Villani mat. 561436 Parte I. Esercizio 1. Definita (a, b) := {{a}, {a, b}}, vale (a, b) = (a, b ) a = a b = b. Soluzione. ) (a, b)

Dettagli

DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI

DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI 1. L insieme dei numeri naturali Nel sistema assiomatico ZF, l Assioma dell infinito stabilisce che: Esiste un insieme A, i cui elementi sono insiemi e tale che

Dettagli

Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi, Parte 1 Fabrizio Anelli

Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi, Parte 1 Fabrizio Anelli Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi, Parte 1 Fabrizio Anelli Lezione 1, Esercizio 1 Dimostrare che per le coppie di Kuratowski vale che (a, b) = (a, b ) a = a b = b. Perché i due insiemi {{a},

Dettagli

Elementi di teoria degli insiemi. Esercizio 1: coppia di Kuratowski

Elementi di teoria degli insiemi. Esercizio 1: coppia di Kuratowski Elementi di teoria degli insiemi Esercizio 1: coppia di Kuratowski tesi:(a, b) = (c, d) a = c b = d Supponiamo (a, b) = (c, d) cioe {{a},{a, b}} = {{c},{c, d}} Per estensionalita due insiemi sono uguali

Dettagli

Dimostrazione: Data una allora non appartiene all immagine. Se per

Dimostrazione: Data una allora non appartiene all immagine. Se per Attenzione: Questi appunti sono la trascrizione delle lezioni del corso di ETI tenuto nel 2014 dal Prof. Di Nasso, questo file contiene le dimostrazioni svolte ma avendo perso il quaderno subito prima

Dettagli

Tommaso Cortopassi- Settimana 6-8 (da 4 Aprile a 21 Aprile) Esercizio 1 Mostrare che A (B C) = (A B) (A C) come insiemi ordinati.

Tommaso Cortopassi- Settimana 6-8 (da 4 Aprile a 21 Aprile) Esercizio 1 Mostrare che A (B C) = (A B) (A C) come insiemi ordinati. Tommaso Cortopassi- Settimana 6-8 (da 4 Aprile a 2 Aprile) Esercizio Mostrare che A (B C) = (A B) (A C) come insiemi ordinati. Intanto fissiamo i termini. Definiamo somma e prodotto nel seguente modo:

Dettagli

Dunque Q(x) e vera per ogni x. Sia ora P (y) = x x + y = y + x allora P (0) e vera poiche Q(x) e vera per ogni x. Supponiamo ora vera P (y) e

Dunque Q(x) e vera per ogni x. Sia ora P (y) = x x + y = y + x allora P (0) e vera poiche Q(x) e vera per ogni x. Supponiamo ora vera P (y) e Esercizi Esercizio 4.1: Dimostrare che ω e il piu piccolo insieme bene ordinato infinito, cioe se (A,

Dettagli

ESERCIZI ELEMENTI TEORIA DEGLI INSIEMI A.A. 2017/2018 Giovanni Luciano Matr TEORIA ZF E ASSIOMI DI PEANO. Esercizio 1

ESERCIZI ELEMENTI TEORIA DEGLI INSIEMI A.A. 2017/2018 Giovanni Luciano Matr TEORIA ZF E ASSIOMI DI PEANO. Esercizio 1 ESERCIZI ELEMENTI TEORIA DEGLI INSIEMI A.A. 2017/2018 Giovanni Luciano Matr. 546897 TEORIA ZF E ASSIOMI DI PEANO Esercizio 1 Dimostrare che A B F un(a, B) Abbiamo visto a lezione l esistenza dell insieme

Dettagli

Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi

Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi Gemma di Petrillo 531909 3 aprile 2018 1 Esercizi sulla prima parte Esercizio 1.1. I seguenti fatti sono equivalenti: 1. Se < A i i I > è una sequenza di insiemi

Dettagli

ELEMENTI DI LOGICA MATEMATICA LEZIONE VII

ELEMENTI DI LOGICA MATEMATICA LEZIONE VII ELEMENTI DI LOGICA MATEMATICA LEZIONE VII MAURO DI NASSO In questa lezione introdurremo i numeri naturali, che sono forse gli oggetti matematici più importanti della matematica. Poiché stiamo lavorando

Dettagli

ESERCIZI ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Foglio I

ESERCIZI ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Foglio I ESERCIZI ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Foglio I 1. Esercizio Dimostrare la definizione di Kuratowski della coppia ordinata: (a, b) = {{a}, {a, b}}. Sulla base del Principio del linguaggio questa formula

Dettagli

11. Misure con segno.

11. Misure con segno. 11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante

Dettagli

Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi, Parte 2 Fabrizio Anelli

Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi, Parte 2 Fabrizio Anelli Esercizi di Elementi di Teoria degli Insiemi, Parte 2 Fabrizio Anelli Lezione 5, Esercizio 1 Dimostrare che A B Fun(A, B). Per l assioma delle parti, ammesso che esista A B, esiste P(A B). Usando poi l

Dettagli

APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI. L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I

APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI. L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI MAURIZIO CORNALBA L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I un insieme di insiemi. Il prodotto i I A i è l insieme di tutte le applicazioni α : I i I A i

Dettagli

Appunti del Corso Analisi 1

Appunti del Corso Analisi 1 Appunti del Corso Analisi 1 Anno Accademico 2011-2012 Roberto Monti Versione del 5 Ottobre 2011 1 Contents Chapter 1. Cardinalità 5 1. Insiemi e funzioni. Introduzione informale 5 2. Cardinalità 7 3.

Dettagli

Se con e indichiamo l elemento neutro di in G, e deve appartenere ad H.

Se con e indichiamo l elemento neutro di in G, e deve appartenere ad H. Abbiamo visto a lezione che una sottoalgebra B di un algebra A è identificabile con l immagine di un omomorfismo iniettivo a valori in A. Una sottoalgebra B di A è in particolare un sottoinsieme non vuoto

Dettagli

Istituzioni di Logica Matematica

Istituzioni di Logica Matematica Istituzioni di Logica Matematica Sezione 12 del Capitolo 3 Alessandro Andretta Dipartimento di Matematica Università di Torino A. Andretta (Torino) Istituzioni di Logica Matematica AA 2013 2014 1 / 25

Dettagli

Esercizi vari. Federico Scavia. April 17, Densità

Esercizi vari. Federico Scavia. April 17, Densità Esercizi vari Federico Scavia April 7, 205 0. Densità Se A Z, indichiamo con BD(A) la densità di Banach di A, con d(a) la densità superiore di A e con d(a) quella inferiore. Per brevità, indichiamo [n]

Dettagli

Ultrafiltri e metodi non standard

Ultrafiltri e metodi non standard Ultrafiltri e metodi non standard esercizi Giulio Bresciani 1 Ultrafiltri & Topologia Esercizio 1.1. Sia X uno spazio topologico. Allora X è T 2 se e solo se I, U ultrafiltro su I e (x i ) i I X il limite

Dettagli

Esercizi per Casa corso di Elementi di teoria degli insiemi Dario Rancati-2016/2017

Esercizi per Casa corso di Elementi di teoria degli insiemi Dario Rancati-2016/2017 Coppie ordinate Esercizi per Casa corso di Elementi di teoria degli insiemi Dario Rancati-2016/2017 ( Es.4.2 dispense 1) Notiamo innanzitutto che, se a = c e b = d, per il principio di estensionalitá vale

Dettagli

Esercizi. Esercizio 2.5:Dimostrare che se A A e B B allora: Dim: Per ipotesi esistono f : A A e g : B B iniettive. 1. Sia h : A B A B t.c.

Esercizi. Esercizio 2.5:Dimostrare che se A A e B B allora: Dim: Per ipotesi esistono f : A A e g : B B iniettive. 1. Sia h : A B A B t.c. Esercizi Esercizio 2.5:Dimostrare che se A A e B B allora: 1. A B A B se A B = A B = 2. A B A B 3. P(A) P(A ) 4. F un(a, B) F un(a, B ) Dim: Per ipotesi esistono f : A A e g : B B iniettive. 1. Sia h :

Dettagli

INSIEMI. Se X è un insieme, indichiamo con P(X) l insieme dei sottoinsiemi di X (sono elementi di P(X) anche e X).

INSIEMI. Se X è un insieme, indichiamo con P(X) l insieme dei sottoinsiemi di X (sono elementi di P(X) anche e X). INSIEMI Se X è un insieme, indichiamo con P(X) l insieme dei sottoinsiemi di X (sono elementi di P(X) anche e X). Sia A = {A λ : λ Λ} una famiglia di insiemi. Definiamo: unione A = A λ è l insieme U tale

Dettagli

Dispense del corso di Algebra 1. Soluzioni di alcuni esercizi

Dispense del corso di Algebra 1. Soluzioni di alcuni esercizi Dispense del corso di Algebra 1 Soluzioni di alcuni esercizi Esercizio 1.1. 1) Vero; ) Falso; 3) V; 4) F; 5) F; 6) F (infatti: {x x Z,x < 1} {0}); 7) V. Esercizio 1.3. Se A B, allora ogni sottoinsieme

Dettagli

Esercizi. t.c. biunivoca e preserva l ordine, cioe e l isomorfismo cercato.

Esercizi. t.c. biunivoca e preserva l ordine, cioe e l isomorfismo cercato. Esercizi Esercizio 5.1: Se A = A e B = B allora A B = A B Dim: Per ipotesi esistono due isomorfismi f :{ A A e g : B B. Allora la funzione ψ : A B A B (a, 0) (f(a), 0) t.c. e (b, 1) (g(b), 1) biunivoca

Dettagli

3.3 - Il principio del buon ordine. Sia A un insieme, e sia una relazione di ordine in A. Si dice che è un buon

3.3 - Il principio del buon ordine. Sia A un insieme, e sia una relazione di ordine in A. Si dice che è un buon Marco Barlotti appunti di Teoria degli insiemi supplemento numero 1 Pag. 1 3.3 - Il principio del buon ordine. Sia A un insieme, e sia una relazione di ordine in A. Si dice che è un buon ordine per A,

Dettagli

Elementi di Algebra e Logica Esercizi 1. Insiemi, funzioni, cardinalità, induzione, funzioni ricorsive.

Elementi di Algebra e Logica Esercizi 1. Insiemi, funzioni, cardinalità, induzione, funzioni ricorsive. Elementi di Algebra e Logica 2008 Esercizi 1 Insiemi, funzioni, cardinalità, induzione, funzioni ricorsive 1 Siano A = {0, 2, 4,, 8, 10}, B = {0, 1, 2, 3, 4, 5, } e C = {4, 5,, 7, 8, 9, 10} Determinare:

Dettagli

Esercizi lezione 23/3/15, Andrea Vaccaro

Esercizi lezione 23/3/15, Andrea Vaccaro Esercizi lezione 3/3/15, Andrea Vaccaro 31 marzo 015 Proposizione 0.1. Sia A N interno. A è iperinfinito esiste f : A N interna bigettiva. Dimostrazione. Prima di cominciare con la dimostrazione vera e

Dettagli

Il Teorema Never Two di Vaught

Il Teorema Never Two di Vaught Il Teorema Never Two di Vaught Lorenzo Lami Rosario Mennuni 8 aprile 2014 1 Contesto 1.1 Ipotesi, notazioni e definizioni Ipotesi 1.1. A meno di indicazione contraria, T sarà sempre una teoria: completa,

Dettagli

TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013

TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013 TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013 KIERAN G. O GRADY - 9 DICEMBRE 2013 1. Connessione Se X è uno spazio topologico connesso per archi vale il Teorema dei valori intermedi : dati una f :

Dettagli

SPAZI TOPOLOGICI. La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile.

SPAZI TOPOLOGICI. La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile. SPAZI TOPOLOGICI La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile. Definizione 1 Uno spazio topologico (X, τ) è una coppia costituita da un insieme X e da una famiglia τ

Dettagli

Osservazione 1.1 Si verifica facilmente che esiste un unica relazione d ordine totale su Q che lo renda un campo ordinato.

Osservazione 1.1 Si verifica facilmente che esiste un unica relazione d ordine totale su Q che lo renda un campo ordinato. 1 Numeri reali Definizione 1.1 Un campo ordinato è un campo K munito di una relazione d ordine totale, compatibile con le operazioni di somma e prodotto nel senso seguente: 1. a, b, c K, a b = a + c b

Dettagli

Alcuni equivalenti dell Assioma della Scelta

Alcuni equivalenti dell Assioma della Scelta Alcuni equivalenti dell Assioma della Scelta Giugno 2010 Gabriele Gullà Sommario Dimostreremo l equivalenza fra l assioma della scelta ed altri enunciati della matematica piú o meno noti. Enunciati: 1)

Dettagli

Esempi 1. Troviamo, se esistono, sup/inf, max/min dell insieme A = n : n N,n>0 } A è composto dai numeri. 4,... Vediamo subito che 1 A e 1 n 2, 1 3, 1

Esempi 1. Troviamo, se esistono, sup/inf, max/min dell insieme A = n : n N,n>0 } A è composto dai numeri. 4,... Vediamo subito che 1 A e 1 n 2, 1 3, 1 Lezioni -4 8 Esempi 1. Troviamo, se esistono, sup/inf, max/min dell insieme A = A è composto dai numeri { 1 n : n N,n>0 }. 1, 1 2, 1, 1 4,... Vediamo subito che 1 A e 1 n 1 per ogni n N, n > 0. Questa

Dettagli

a cura di Luca Cabibbo e Walter Didimo

a cura di Luca Cabibbo e Walter Didimo a cura di Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1 principio di induzione finita (o matematica) cardinalità di insiemi pigeonhole principle espressioni

Dettagli

Capitolo 1: Concetti matematici di base

Capitolo 1: Concetti matematici di base Capitolo 1: Concetti matematici di base 1 Insiemi x A x é elemento dell insieme A. B A B é un sottoinsieme di A. B A B é un sottoinsieme proprio di A. A costituito da n elementi A = n é la sua cardinalitá.

Dettagli

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Esercizio 1.12 Per dimostrare che per ogni funzione esiste una formula in cui compaiono le variabili tale che la corrispondente

Dettagli

ESAME di LOGICA PER INFORMATICA 24 giugno 2003

ESAME di LOGICA PER INFORMATICA 24 giugno 2003 ESAME di LOGICA PER INFORMATICA 24 giugno 2003 Compito 1 Esercizio 1. Siano Φ e Ψ due insiemi consistenti di formule. Dire, giustificando la risposta, se Φ Ψ e Φ Ψ sono consistenti. Soluzione. Se fosse

Dettagli

ALGEBRA I: ASSIOMI DI PEANO E PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI

ALGEBRA I: ASSIOMI DI PEANO E PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI ALGEBRA I: ASSIOMI DI PEANO E PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI 1. GLI ASSIOMI DI PEANO Come puro esercizio di stile voglio offrire una derivazione delle proprietà elementari dei numeri naturali e delle operazioni

Dettagli

Definizione 1 Diciamo che ϕ è un applicazione (o funzione o mappa) tra A e B se per ogni a A esiste uno ed un solo b B tale che (a,b) ϕ.

Definizione 1 Diciamo che ϕ è un applicazione (o funzione o mappa) tra A e B se per ogni a A esiste uno ed un solo b B tale che (a,b) ϕ. 0.1 Applicazioni Siano A e B due insiemi non vuoti e sia ϕ una relazione binaria tra A e B. Definizione 1 Diciamo che ϕ è un applicazione (o funzione o mappa) tra A e B se per ogni a A esiste uno ed un

Dettagli

Prima lezione. Gilberto Bini. 16 Dicembre 2006

Prima lezione. Gilberto Bini. 16 Dicembre 2006 16 Dicembre 2006 Vediamo alcune nozioni di teoria ingenua degli insiemi. Vediamo alcune nozioni di teoria ingenua degli insiemi. Un insieme è una collezione di oggetti di cui possiamo specificare una proprietà

Dettagli

20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini.

20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini. 20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini. 20.1. Prodotto di σ-algebre. Definizione 20.1.1. (σ-algebra prodotto. Dati n spazi misurabili (Ω 1, A 1,..., (Ω n, A n, si chiama σ-algebra

Dettagli

Il teorema di Sierpiński con contorno

Il teorema di Sierpiński con contorno Il teorema di Sierpiński con contorno (L.V., appunti per l SAA del 24 marzo 2014) Introduzione E ben noto e facile da vedere che l intervallo [0, 1] non può essere rappresentato come unione disgiunta di

Dettagli

NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE

NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE ROBERTO GIAMBÒ 1. DEFINIZIONI E PRIME PROPRIETÀ In queste note saranno presentate alcune proprietà principali delle funzioni convesse di una variabile

Dettagli

Insiemi Numerici: I Numeri Naturali. 1 I Numeri Naturali: definizione assiomatica

Insiemi Numerici: I Numeri Naturali. 1 I Numeri Naturali: definizione assiomatica Insiemi Numerici: I Numeri Naturali Docente: Francesca Benanti Ottobre 018 1 I Numeri Naturali: definizione assiomatica Sin dall antichità è stata data una sistemazione rigorosa alla geometria. Euclide

Dettagli

Teoria degli insiemi

Teoria degli insiemi Teoria degli insiemi Giovanni Panti 10 marzo 1998 N.B. Questi appunti sono disponibili in ftp://ftp.dimi.uniud.it/pub/panti/notes/st.dvi. 1 Linguaggio ed assiomi Come teoria al primo ordine, il linguaggio

Dettagli

ANALISI 1 1 TERZA LEZIONE

ANALISI 1 1 TERZA LEZIONE ANALISI 1 1 TERZA LEZIONE 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/ d6081/index.html Ricevimento:

Dettagli

ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI

ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Diamo per note le nozioni fondamentali di teoria degli insiemi, come: la nozione di appartenenza di un elemento a un insieme (x A), la nozione di insieme vuoto (indicato

Dettagli

acuradi Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1

acuradi Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1 acuradi Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1 principio di induzione finita (o matematica) cardinalità di insiemi pigeonhole principle espressioni

Dettagli

METODI MATEMATICI PER L INFORMATICA. Canale E O a.a Docente: C. Malvenuto Prova intermedia 12 novembre 2009

METODI MATEMATICI PER L INFORMATICA. Canale E O a.a Docente: C. Malvenuto Prova intermedia 12 novembre 2009 METODI MATEMATICI PER L INFORMATICA Canale E O a.a. 2009 10 Docente: C. Malvenuto Prova intermedia 12 novembre 2009 Esercizio 1. (10 punti) 1. Siano A = {1, 2, 3} e B = {1, 3, 5, 7}. Determinare il prodotto

Dettagli

Richiami di Matematica. 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica.

Richiami di Matematica. 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica. Richiami di Matematica 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica. Insiemi Definizioni di base Dato un insieme A: x A: elemento x appartenente

Dettagli

Insiemi Numerici: I Numeri Naturali

Insiemi Numerici: I Numeri Naturali Insiemi Numerici: I Numeri Naturali Docente: Francesca Benanti Ottobre 2018 Page 1 of 23 1. I Numeri Naturali: definizione assiomatica Sin dall antichità è stata data una sistemazione rigorosa alla geometria.

Dettagli

ALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x.

ALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x. ALGEBRE DI BOOLE Un insieme parzialmente ordinato è una coppia ordinata (X, ) dove X è un insieme non vuoto e " " è una relazione binaria definita su X tale che (a) x X x x (riflessività) (b) x, y, X se

Dettagli

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali Università Roma Tre L. Chierchia 1 Gli insiemi N, Z e Q Il sistema dei numeri reali (R, +,, ) può essere definito tramite sedici assiomi: quindici assiomi algebrici (si veda ad esempio 2.3 in [Giusti,

Dettagli

Giulio Del Corso. Attenzione:

Giulio Del Corso. Attenzione: Dispense di Elementi di Teoria degli insiemi (ETI) Giulio Del Corso Attenzione: Questi appunti sono la trascrizione delle lezioni del corso di ETI tenuto nel 2014 dal Prof. Di Nasso, questo file non contiene

Dettagli

Istituzioni di Logica Matematica

Istituzioni di Logica Matematica Istituzioni di Logica Matematica Sezione 11 del Capitolo 3 Alessandro Andretta Dipartimento di Matematica Università di Torino A. Andretta (Torino) Istituzioni di Logica Matematica AA 2013 2014 1 / 19

Dettagli

Qualche informazione su gruppi e anelli

Qualche informazione su gruppi e anelli Qualche informazione su gruppi e anelli 1. Gruppi e sottogruppi: prime proprietà Cominciamo subito scrivendo la definizione formale di gruppo. Definizione 0.1. Un gruppo G è un insieme non vuoto dotato

Dettagli

I Esonero di Matematica Discreta - a.a. 06/07 Versione C

I Esonero di Matematica Discreta - a.a. 06/07 Versione C I Esonero di Matematica Discreta - a.a. 06/07 Versione C 1. a. Sono dati gli insiemi A = 1, 2, 3,, 5, 6} e B = numeri naturali dispari}. Determinare A B, A B, B C N (A), C N (A B), P(A B), P(A) P(B). b.

Dettagli

8. Completamento di uno spazio di misura.

8. Completamento di uno spazio di misura. 8. Completamento di uno spazio di misura. 8.1. Spazi di misura. Spazi di misura completi. Definizione 8.1.1. (Spazio misurabile). Si chiama spazio misurabile ogni coppia ordinata (Ω, A), dove Ω è un insieme

Dettagli

Complemento 1 Gli insiemi N, Z e Q

Complemento 1 Gli insiemi N, Z e Q AM110 Mat, Univ. Roma Tre (AA 2010/11 L. Chierchia) 30/9/10 1 Complemento 1 Gli insiemi N, Z e Q Il sistema dei numeri reali (R, +,, ) può essere definito tramite sedici assiomi: quindici assiomi algebrici

Dettagli

CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI

CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI Consideriamo l insieme R = R {, + } ottenuto aggiungendo all insieme dei numeri reali i simboli e +. Introduciamo in

Dettagli

Insiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia

Insiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia Insiemi, Numeri, Terminologia Prof. Simone Sbaraglia Corso Rapido di Logica Matematica La logica formale definisce le regole cui deve obbedire qualsiasi teoria deduttiva. Una proposizione e` una affermazione

Dettagli

Funzioni continue. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1

Funzioni continue. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1 Funzioni continue Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Funzioni continue Analisi Matematica 1 1 / 44 Funzioni continue Definizione Siano f : A

Dettagli

Insiemi ed applicazioni

Insiemi ed applicazioni Insiemi ed applicazioni Giovanna Carnovale October 11, 2011 1 Insiemi Con il termine insieme denoteremo una collezione di oggetti. Gli oggetti di questa collezione saranno chiamati elementi dell insieme.

Dettagli

CAPITOLO SECONDO APPLICAZIONI TRA INSIEMI E RELAZIONI DI EQUIVALENZA

CAPITOLO SECONDO APPLICAZIONI TRA INSIEMI E RELAZIONI DI EQUIVALENZA CAPITOLO SECONDO APPLICAZIONI TRA INSIEMI E RELAZIONI DI EQUIVALENZA 1 Applicazioni tra insiemi Siano A, insiemi. Una corrispondenza tra A e è un qualsiasi sottoinsieme del prodotto cartesiano A ; Se D

Dettagli

Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica

Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica (PAS 2013-2014, Classe A049, docente prof. L. Chierchia) redatti da: A. Damiani, V. Pantanetti, R. Caruso, M. L. Conciatore, C. De Maggi, E. Becce e

Dettagli

Esercizi sul Calcolo Proposizionale

Esercizi sul Calcolo Proposizionale Esercizi sul Calcolo Proposizionale Francesco Sborgia Matricola: 459245 December 7, 2015 1 Esercizio 1 Per ogni formula A dimostrare che ρ(a) = min{n A F n } Definizione 1. Ricordiamo che, dato un linguaggio

Dettagli

1 COMPITINO DI ALGEBRA 1 7 novembre 2018 Soluzioni

1 COMPITINO DI ALGEBRA 1 7 novembre 2018 Soluzioni 1 COMPITINO DI ALGEBRA 1 7 novembre 2018 Soluzioni 1. Sia G il sottogruppo di S 6 generato dalle permutazioni 1, 2, 3 e 1, 42, 53, 6. a Descrivere G come prodotto semidiretto di gruppi abeliani. b Per

Dettagli

Esercizi per il corso ultraltri e metodi non standard

Esercizi per il corso ultraltri e metodi non standard Esercizi per il corso ultraltri e metodi non standard Marco Usula Lezioni 11,12,18,19 Anno accademico 2014/2015 Notazioni Indicherò con ω l'insieme {0, 1, 2, 3,...}, e con N l'insieme ω\ {0}. I simboli

Dettagli

SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA IN ITINERE DEL CORSO GE220

SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA IN ITINERE DEL CORSO GE220 SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA IN ITINERE DEL CORSO GE220 ESERCIZIO 1 (6 punti) Sia X uno spazio topologico. Dimostrare che: (i) (3 punti) X è uno spazio T 1 se e solo se per ogni x X l intersezione di tutti

Dettagli

SPAZI COMPATTI. Proposizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo.

SPAZI COMPATTI. Proposizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo. SPAZI COMPATTI D ora in poi tutti gli spazi topologici sono di Hausdorff. Definizione 1 Uno spazio topologico (X, τ) si dice sequenzialmente compatto, o compatto per successioni, se ogni successione di

Dettagli

a se x X f(x) = f(x) altrimenti.

a se x X f(x) = f(x) altrimenti. Esercizio 20. Sia U un ultraltro su N, f : N N. n f(n) = n } U. Allora f(u) = U se e solo se Soluzione. ) Sia A f(u). Allora f 1 (A) U e f 1 (A) C / U, da cui f 1 (A C ) / U. Ma allora A C / f(u) e A U.

Dettagli

INSIEMI E RELAZIONI. 1. Insiemi e operazioni su di essi

INSIEMI E RELAZIONI. 1. Insiemi e operazioni su di essi INSIEMI E RELAZIONI 1. Insiemi e operazioni su di essi Il concetto di insieme è primitivo ed è sinonimo di classe, totalità. Sia A un insieme di elementi qualunque. Per indicare che a è un elemento di

Dettagli

Azioni di gruppi. dispense provvisorie del corso di Algebra Alessio Del Vigna - Giovanni Gaiffi

Azioni di gruppi. dispense provvisorie del corso di Algebra Alessio Del Vigna - Giovanni Gaiffi Azioni di gruppi dispense provvisorie del corso di Algebra 1 2010-2011 Alessio Del Vigna - Giovanni Gaiffi 9 novembre 2010 1 Azione di un gruppo su un insieme Dopo aver proposto una serie di risultati

Dettagli

p(ϕ) = a 0 Id + a 1 ϕ + + a n ϕ n,

p(ϕ) = a 0 Id + a 1 ϕ + + a n ϕ n, 1. Autospazi e autospazi generalizzati Sia ϕ: V V un endomorfismo. Allora l assegnazione x ϕ induce un morfismo di anelli ρ: K[x] End K (V ). Più esplicitamente, al polinomio p dato da viene associato

Dettagli

Esercitazione n. 35 (24/02/2016)

Esercitazione n. 35 (24/02/2016) Esercitazione n 35 (24/02/206) Argomenti Morfismo di Frobenius Esercizi vari sugli anelli II Teorema di isomorfismo, applicazioni Anelli di funzioni Esercizio (Morfismo di Frobenius) Sia p un numero primo

Dettagli

Aritmetica 2009/10 Compitino 3/11/ x 16 mod 23 3x 2 mod 5

Aritmetica 2009/10 Compitino 3/11/ x 16 mod 23 3x 2 mod 5 Aritmetica 2009/10 Compitino 3/11/2009 1. Trovare le soluzioni intere del sistema 4 x 16 mod 23 3x 2 mod 5 Esempio risoluzione: Cerchiamo di riportarci ad un sistema di congruenze lineari. Calcoliamo l

Dettagli

Insiemistica, logica, principio di induzione ed altro

Insiemistica, logica, principio di induzione ed altro Insiemistica, logica, principio di induzione ed altro. Data l operazione logica p q definita da (p q), scriverne la tabella di verità. Dimostrare poi che le espressioni p, p q, p q, p = q, p q possono

Dettagli

Insiemi di numeri reali

Insiemi di numeri reali Capitolo 1 1.1 Elementi di teoria degli insiemi Se S è una totalità di oggetti x, si dice che S è uno spazio avente gli elementi x. Se si considerano alcuni elementi di S si dice che essi costituiscono

Dettagli

ULTRAFILTRI E METODI NONSTANDARD IN TEORIA COMBINATORIA DEI NUMERI

ULTRAFILTRI E METODI NONSTANDARD IN TEORIA COMBINATORIA DEI NUMERI ULTRAFILTRI E METODI NONSTANDARD IN TEORIA COMBINATORIA DEI NUMERI MAURO DI NASSO 1. Filtri e ultrafiltri Iniziamo introducendo le fondamentali nozioni di filtro e ultrafiltro. Definizione 1.1. Un filtro

Dettagli

Note sugli insiemi. Alberto Zanardo. Febbraio 2003

Note sugli insiemi. Alberto Zanardo. Febbraio 2003 Note sugli insiemi Alberto Zanardo Febbraio 2003 1 Insiemi finiti e insiemi infiniti Definizione 1.1 (1) L insieme X è infinito se esiste una funzione iniettiva da N in X. (2) L insieme X è D-infinito

Dettagli

Prova scritta di Matematica Discreta del 15/2/2005

Prova scritta di Matematica Discreta del 15/2/2005 Prova scritta di Matematica Discreta del 15/2/2005 1. a. Quante parole di 6 lettere si possono formare con un alfabeto contenente 25 lettere? b. Quante se sono proibite le doppie (ossia lettere uguali

Dettagli

ESERCIZI DI LOGICA MATEMATICA A.A Alessandro Combi

ESERCIZI DI LOGICA MATEMATICA A.A Alessandro Combi ESERCIZI DI LOGICA MATEMATICA A.A. 2015-16 Alessandro Combi Esercizio 1.7 Per ogni formula A, dimostrare che ρ(a) = min{n A F n } Soluzione: Chiamo rank(a) = min{n A F n }. Bisogna provare che rank segue

Dettagli

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE.

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. PH. ELLIA Indice Introduzione 1 1. Divisori di un numero. 1 2. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica. 2 3. L insieme dei numeri primi è

Dettagli

concetti matematici di base

concetti matematici di base concetti matematici di base Fabrizio d Amore Università La Sapienza, Dip. Informatica e Sistemistica A. Ruberti settembre 2008 concetti elementari di insiemistica Sia A un insieme x A significa che l elemento

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Prova scritta 25/6/2015 Appello A

Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Prova scritta 25/6/2015 Appello A Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Prova scritta 25/6/2015 Appello A Nome e Cognome: Esercizio 1 Esercizio 2 Esercizio 3 Esercizio 4 Esercizio

Dettagli

Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a )

Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a ) Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a. 2006-07 Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 1. (Misura. Si chiama misura

Dettagli

Seconda lezione. Dipartimento di Matematica Università di Salerno

Seconda lezione. Dipartimento di Matematica Università di Salerno Algebra della Logica Seconda lezione Dipartimento di Matematica Università di Salerno http://logica.dmi.unisa.it/lucaspada Scuola AILA 2017 Palazzo Feltrinelli, Gargnano, 20 26 agosto 2017. Completezza

Dettagli

a p a (p) (a + 1) p = i=0 sono noti come coefficienti binomiali 2 e sono numeri interi (a + 1) p a p + 1 (p) (a + 1) p a + 1 (p)

a p a (p) (a + 1) p = i=0 sono noti come coefficienti binomiali 2 e sono numeri interi (a + 1) p a p + 1 (p) (a + 1) p a + 1 (p) Appunti quarta settimana Iniziamo con un risultato molto importante che ha svariate conseguenze e che3 sarà dimostrato in modi diversi durante il corso: Esercizio 1.[Piccolo teorema di Fermat] Dimostrare

Dettagli

3. Successioni di insiemi.

3. Successioni di insiemi. 3. Successioni di insiemi. Per evitare incongruenze supponiamo, in questo capitolo, che tutti gli insiemi considerati siano sottoinsiemi di un dato insieme S (l insieme ambiente ). Quando occorrerà considerare

Dettagli

Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica

Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica (PAS 2013-2014, Classe A049, docente prof. L. Chierchia) redatti da: A. Damiani, V. Pantanetti, R. Caruso, M. L. Conciatore, C. De Maggi, E. Becce e

Dettagli

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 Corso integrato di Matematica per le scienze naturali ed applicate Materiale integrativo Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Udine, via delle Scienze

Dettagli

23 INVERTIBILITÀ E CONTINUITÀ

23 INVERTIBILITÀ E CONTINUITÀ 23 INVERTIBILITÀ E CONTINUITÀ Ricordiamo che se A, B sono insiemi e f : A B è una funzione iniettiva, ovvero a 1 a 2 = fa 1 ) fa 2 ), allora la relazione gb) = a fa) = b definisce una funzione g : Im f

Dettagli

INDUZIONE E NUMERI NATURALI

INDUZIONE E NUMERI NATURALI INDUZIONE E NUMERI NATURALI 1. Il principio di induzione Il principio di induzione è una tecnica di dimostrazione molto usata in matematica. Lo scopo di questa sezione è di enunciare tale principio e di

Dettagli

Limiti e continuità. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68

Limiti e continuità. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68 Limiti e continuità Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi A Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68 Cenni di topologia La nozione di intorno Sia x 0 R e r > 0.

Dettagli

Analisi II, a.a Soluzioni 1. j j + 1 ; ( 1)j

Analisi II, a.a Soluzioni 1. j j + 1 ; ( 1)j Analisi II, a.a. 7-8 Soluzioni Calcolare le seguenti distanze e norme: (i d (x, y dove x = {x j } e y = {y j } sono le successioni di l definite da x j = ( j, y j = j/(j + ; (ii d (f, g dove f, g sono

Dettagli

ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Dispensa 5. Mauro Di Nasso

ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Dispensa 5. Mauro Di Nasso ELEMENTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI Dispensa 5 Mauro Di Nasso 1. BUONI ORDINI 3 Buoni ordini e ordinali 1. Buoni ordini Con questa lezione iniziamo lo studio degli insiemi bene ordinati. Si tratta di un

Dettagli

12. Funzioni numeriche misurabili.

12. Funzioni numeriche misurabili. 12. Funzioni numeriche misurabili. 12.1. Funzioni numeriche misurabili. D ora in avanti, nel corso di questi appunti, adotteremo la seguente terminologia: per far riferimento ad una funzione f : Ω R, per

Dettagli