SUMMER SCHOOL. Cibo: la vita condivisa settembre via Celoria, 10 - Milano

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1 SUMMER SCHOOL Cibo: la vita condivisa settembre 2015 via Celoria, 10 - Milano L elemento cibo è integrato in ogni cultura e integra, a sua volta, molti e diversi valori culturali, spesso ispirati anche dalle religioni. La conseguenza è che esso può venire, e di fatto viene, interpretato in altrettanti modi. Per questo non è corretto proporre un codice universale dell alimentazione ma, piuttosto, lo è ripensare la connessione tra il nostro cibo e da dove proviene tale cibo. Quest ultimo aspetto può, infatti, influenzare profondamente la prospettiva attraverso la quale si guarda al cibo e anche il significato dell atto stesso di alimentarsi. Si modificano le aspettative e le preoccupazioni sottese, quindi le scelte e le richieste. Ciò apre uno spazio analitico-deliberativo all interno del quale i consumatori compiono le proprie valutazioni e determinano l approccio al cibo. Individuale e della collettività. Perché tale processo sia consapevole, occorre che essi possano avere accesso a tutte le informazioni necessarie in merito al cibo di cui si alimenteranno: avere cognizione della relativa provenienza, delle materie prime, della disponibilità e dei costi connessi a tutti i livelli della filiera alimentare; conoscerne l impatto sull ambiente e sull economia; e, non da ultimo, conoscere le conseguenze etiche delle proprie scelte alimentari. Invero, ridurre la distanza tra la produzione e il consumo di cibo consente anche di apprezzarne la valenza morale in senso più ampio, di percepire l etica del cibo stesso. In questo senso è possibile comprendere come ampliare l interesse per i temi connessi alla produzione di alimenti, significhi spostarsi dalla preoccupazione morale privata, legata a una forma di personale egoismo del consumo, verso una dimensione di moralità sociale. In particolare, parlando di cibi di derivazione animale, ridurre

2 l estraniamento dall origine di ciò che riempie il piatto induce a scoprire che, in estremo, la nostra carne può realmente derivare da un processo di porkmaking by machinery, by applied mathematics, come quello descritto, oltre cent anni fa, da Upton Sinclair nella sua nota opera, The Jungle (1906). Ridurre l estraniamento, inoltre, da un lato contribuisce a rendere evidente come lo sfruttamento intensivo degli animali in allevamento avanza in parallelo a quello dei consumatori, quando questi subiscono passivamente l offerta proposta loro dalla grande distribuzione; dall altro consente di avviare una riflessione sull attuale dipendenza del consumatore e sull idea etica di favorirne, invece, l autonomia decisionale. Apprendendo l importanza di problematizzare la scelta del cibo, di valutare il potere dell uomo sulle altre forme di vita, sia animali che vegetali, si può imparare ad elaborare la presenza dell altro da sé all interno della relazione con il cibo e anche ricercare la migliore maniera, la più rispettosa e la più riconoscente, la più adatta così a rapportarsi all altro e a rapportare l altro a sé (J. Derrida, Bisogna ben mangiare o il calcolo del soggetto). In definitiva, ridurre le distanze nel sistema di produzione degli alimenti può condurre a ripensare lo statuto dell umano rispetto al non umano, utilizzando come riferimento l esigenza di nutrimento (che condividiamo). In tale processo, riveste un ruolo fondamentale lo strumento dell etichettatura dei prodotti. Veicolo di informazioni, può anche parlare dell identità morale di ognuno di essi con riferimento ai tenori in benessere animale e conferire al consumatore la facoltà di compiere liberamente le proprie scelte tenendo in conto tale aspetto. Il potere di influenzare la produzione che ne consegue può essere considerato un principio di compensazione della perdita di prossimità con la stessa e le relative logiche (e derive di illogicità). A condizione che l autonomia nel consumo non sia già troppo limitata in origine da un offerta che precede la domanda, riuscendo anche a determinarla. Per questo l accesso all informazione completa e trasparente deve essere valorizzato come garanzia del diritto alla conoscenza, pilastro nella creazione delle food policy e premessa imprescindibile dell etica alimentare.

3 I nuovi ruoli che la conoscenza sta giocando nel configurare diritti inediti, quale appunto quelli d informazione attraverso l'etichettatura dei prodotti, di partecipazione e cooperazione, saranno resi oggetto di riflessione, perché possono trasformare gli individui da consumatori a cittadini in grado di operare scelte informate e consapevoli, utili anche a modificare la società in cui vivono. Obiettivi formativi La Summer School intende guidare i partecipanti nell acquisizione di un sapere critico in merito all alimentazione umana, con riferimento a produzione e consumo di cibi di origine animale, esplorandone gli aspetti socio-culturali, la disciplina normativa, ma anche la dimensione morale implicita. Saranno forniti strumenti di conoscenza utili a: - esaminare le sfide della produzione sostenibile (animal welfare, animal sentience, food policy) - sviluppare competenza analitica in merito alle principali questioni legate alla scelta del cibo: socio-economiche, giuridiche ed etiche - acquisire familiarità con un metodo multidisciplinare di valutazione dell atto di alimentarsi. La Summer School si collega allo slogan di EXPO 2015 cibo è vita, declinando tale tema nella prospettiva di problematizzare il cibo di origine animale in quanto vita condivisa e moltiplicazione di responsabilità.

4 Programma 15 settembre 2015 ore Le sfide della produzione del cibo 1 (presiedono Antonella Baldi e Gustavo Gandini, Università di Milano) 1) Perché occuparsi del benessere animale? (Paola Fossati, Università di Milano) - La dicotomia buoni da mangiare e buoni da pensare - Il ruolo del medico veterinario 2) Del mangiar carne, latte, uova o la protezione animale in allevamento (relatore da confermare) 3) Del trasporto di animali o le insidie del percorso from farm to fork (Roberto Bennati, responsabile settore Allevamento e trasporti LAV) 4) Sul significato di sostenibilità: opportunità od opportunismo? Un "nuovo" approccio, per un "vecchio" concetto (Eugenio Demartini, Università di Milano) Workshop: Antispecismo debole: un'ontologia del cibo. Interviene Leonardo Caffo, LabOnt; Laboratory for Ontology Università di Torino 16 settembre 2015 ore Le sfide della produzione del cibo 2 (presiedono Paola Fossati, Università di Milano e Mariachiara Tallacchini, Università Cattolica di Piacenza ) 1) Farms not factories (Tracy Worcester, documentarista) 2) Prospettive dell Unione Europea per una filiera della carne innovativa, rispettosa degli animali e dell ambiente (Andrea Gavinelli, Responsabile Unità Benessere Animale della Commissione Europea)

5 3) L approccio della politica UE alle sfide per la produzione del cibo (Marco Valletta, membro del gabinetto del Commissario UE Vytenis Andriukaitis, Dipartimento Salute e Sicurezza Alimentare) 4) La sostenibilità nella produzione della carne (Ettore Capri, EFSA) Workshop: Film PIG BUSINESS 17 settembre 2015 ore Il cibo come attore politico/sociale (presiedono Emanuela Prato Previde, Università di Milano, e Deborah Nadal, Università Ca Foscari, Venezia) 1) Il cibo come attore politico/sociale (Corrado Del Bo, Università di Milano) 2) La costruzione culturale e sociale delle scelte alimentari (Sabrina Tonutti, Università degli Studi di Udine) 3) Etichettatura dell animal welfare, potenziamento della consapevolezza etica dei cittadini (Paola Fossati, Università degli Studi di Milano) 4) Etica science-based e democrazia: la tutela animale nella società europea della conoscenza (Mariachiara Tallacchini, Università Cattolica di Piacenza) Workshop: Cibo in evoluzione 18 settembre 2015 ore L approccio filosofico/teologico all atto di alimentarsi (presiedono Alma Massaro, Università di Genova e Paola Fossati, Università di Milano) 1) Filosofia dell alimentazione 1 (Enrico Giannetto, Università degli Studi di Bergamo) 2) Pane e spirito (Silvano Petrosino, Università Cattolica di Milano)

6 3) Le origini della scelta vegetariana (Letterio Mauro, Università di Genova) 4) Filosofia dell alimentazione 2 (Matteo Andreozzi, filosofo) Workshop: Film FOOD INC. Interviene Marco Damonte 19 settembre TAVOLA ROTONDA: L approccio economico/giuridico all atto di alimentarsi (presiede Alma Massaro, Università di Genova) Intervengono: Claudia Sorlini, Presidente Comitato Scientifico Le Università per EXPO 2015 Antonella Baldi, Università di Milano Paola Sobbrio, giurista CIWF Italia Onlus Paola D Amico, Corriere della Sera (da confermare)