Approfondimenti. Rinaldo Rui. ultima revisione: 29 maggio 2019
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- Giovanni Nicolosi
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1 Approfondimenti Rinaldo Rui ultima revisione: 29 maggio Sistemi ermodinamici 1.4 Lezione # eoria cinetica dei gas Il metodo statistico consiste nel definire un modello fisico-matematico, con alcune condizioni iniziali che definiscono il sistema da studiare, e generalmente soggetto ad alcune necessarie semplificazioni che consentano una descrizione comprensibile e soprattutto la possibilità di ottenere delle predizioni quantitative. Prendiamo in considerazione un gas composto da N particelle racchiuse in un contenitore di forma cubica di lato L e volume = L 3. Imponiamo le seguenti condizioni: a) le particelle sono identiche ed indistinguibili, b) le pareti hanno massa infinita, c) ogni urto è istantaneo e perfettamente elastico, d) le pareti sono lisce, e) le particelle sono puntiformi. q yi q xi q i La particella i-esima urta contro la parete yz [fig. 1]. In base alle condizioni suddette, l urto dà luogo ad una riflessione geometrica: l impulso esercitato dalla particella sulla parete è dato dalla differenza della quantità di moto (o momento) prima e dopo l urto, vale n I i = q i = q i q i q xi Dalla figura si osserva come l unica componente della quantità di moto che varia sia quella lungo l asse x; cambia solo il verso, mentre direzione e modulo q i q yi 1 Figura 1: Urto elastico di una particella contro una parete ideale
2 rimangono costanti. Pertanto q yi = q yi, q zi = q zi, q xi = q xi e quindi q xi = q xi q xi = 2q xi Nell intervallo di tempo t il modulo dell impulso esercitato sulla parete dalla particella sarà quindi t I i = 2q xi N t = 2q xi = q xiv xi 2L/v xi L t dove il numero di urti della particella con la parete è stato calcolato tenendo conto delle seguenti condizioni: f) la particella i-esima non urta altre particelle durante il cammino, ovvero gli eventuali urti sono perfettamente elastici, g) non vi è interazione (attrazione o repulsione) tra le particelle del gas che possa variarne il percorso rispetto ad una direzione geometrica definita dal solo urto sulla parete. Il modulo dell impulso esercitato dall insieme di tutte le particelle vale I = N I i = t L N q xi v xi Il teorema dell impulso afferma che I = F (t)dt I = F x t t nell ipotesi di una forza media F x costante esercitata sulla parete yz. Pertanto ( ) F x = I t = 1 N q xi v xi = N 1 N q xi v xi = N L L N L q xv x avendo definito q x v x il valore medio del prodotto tra la quantità di moto e la velocità lungo l asse x. La pressione p esercitata sulla parete risulta infine p = F x L 2 = N q xv x Ma cos è il prodotto q x v x? Partiamo dalla definizione di prodotto scalare per la particella i-esima q i v i = q i v i cos θ i = q xi v xi + q yi v yi + q zi v zi ma nel nostro caso q i e v i hanno per definizione stessa direzione e verso, che ci consente di scrivere q i v i = q xi v xi + q yi v yi + q i zv zi 2
3 Mediando su tutte le particelle si ottiene qv = q x v x + q y v y + q z v z Imponiamo ora ulteriori condizioni: h) le particelle hanno una distribuzione uniforme nel volume, i) si muovono isotropicamente, ovvero non vi sono direzioni privilegiate. Questo implica che q x v x = q y v y = q z v z, da cui qv = 3 q x v x e si ottiene l espressione generale per l Equazione di Stato (EoS) di un sistema idrostatico p = N 3 qv Analizziamo ora il caso del gas ideale. Le molecole hanno tutte la stessa massa m e velocità non relativistiche, per cui possiamo utilizzare le equazioni della meccanica classica (la quantità di moto q = mv) che sostituite nell EoS danno il seguente risultato p = N 3 mv v = N 3 m v2 = 2 N K 3 con K = 1 2 m v2 l energia cinetica media di una molecola del gas perfetto. Il confronto con l equazione di stato dei gas perfetti p = nr = Nk porta al fondamentale risultato K = 3 2 k per cui l energia cinetica media di una molecola è direttamente proporzionale alla temperatura del gas. Ne consegue che la temperatura di un sistema altri non è che una misura della velocità quadratica media delle molecole del gas (perfetto). Per il gas perfetto, infine, non essendoci interazioni tra le molecole, l energia totale del sistema (che chiameremo Energia Interna U(, ) e vedremo perchè) coincide con la sola energia cinetica delle molecole U(, ) = N K = 3 Nk = U( ) 2 ed è, come appena visto, funzione lineare della sola temperatura. Definiamo infine la densità di energia come l Energia Interna per unità di volume u = U/. Risulta p = 2 N K 3 = 2 U 3 = 2 3 u Che cosa accade invece nel caso di un sistema in cui le particelle si muovono con velocità relativistica? Prendiamo in esame il caso limite, ovvero quello di un gas di fotoni, che non hanno massa, per cui l energia cinetica è l energia totale ed è legata alla quantità di moto dalla relazione E = qc e la cui velocità è v = c. L EoS diventa p = N 3 E c c = 1 N E 3 3 = 1 3 u
4 Nel caso specifico della radiazione di corpo nero, la densità di energia risulta funzione della sola temperatura u = u( ) (in base a considerazioni della meccanica quantistica, che esulano dal nostro programma). Si può osservare come esista una relazione generale tra l EoS e la densità di energia che vale p = x 3 u con E q x. 4
5 (Da qui in poi, solo dopo aver fatto il capitolo sull entropia e sui potenziali termodinamici) Relazione tra Energia interna e temperatura Abbiamo appena trovato l EoS di un sistema sotto particolari condizioni. Nel caso di un gas ideale l Energia Interna è funzione solo della temperatura U(, ) = U( ) 1. Questo ci permette di ricavare U( ) partendo dal I Principio della ermodinamica: du = ds p d Deriviamo l espressione rispetto al volume, mantenendo costante la temperatura: ( ) ( ) ( ) U S p = p = p avendo utilizzato una delle relazioni di Maxwell ( ) ( ) S p = L energia interna U = U( ) per cui ( ) U da cui ( ) p e quindi du U = d che è il risultato già visto. p = 2 3 = 0 du d 2U 3 = 0 U( ) = a Nel caso di un gas di fotoni, qual è la relazione tra energia interna e temperatura? Partendo sempre dal I Principio della ermodinamica: du = ds p d Deriviamo l espressione rispetto al volume, mantenendo costante la temperatura: ( ) ( ) ( ) U S p = p = p avendo utilizzato una delle relazioni di Maxwell ( ) ( ) S p = 1 vedremo più avanti che questo risultato si ottiene classicamente dall osservazione sperimentale dell espansione libera di un gas 5
6 Per il gas di fotoni, abbiamo visto che la densità di energia interna dipende solo dalla temperatura, u = u( ) e U = u( ): ( ) ( ) U = u = u da cui e quindi ed infine u = che studieremo più avanti. ( ) p du 4u = d p = du 3d u 3 u( ) = b 4 U(, ) = b 4 6
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