LAVORO SUL CURRICULUM VERTICALE PER COMPETENZE. INTRODUZIONE

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1 LAVORO SUL CURRICULUM VERTICALE PER COMPETENZE. INTRODUZIONE Per la realizzazione del Curricolo verticale d'istituto è stato organizzato, all'inizio dell'anno scolastico, un gruppo di lavoro. Dal confronto dei docenti, dalla consultazione di alcuni materiali di studio, nonché dall'attenta lettura delle Indicazioni Nazionali 2012 è emerso un lavoro che permetterà agli insegnanti del nostro Istituto Comprensivo di lavorare in modo sinergico e di rendere più disteso il passaggio tra un ciclo e il successivo, che spesso porta con sé ansie e paure da parte di insegnanti, studenti e genitori. Tutto il lavoro è stato svolto pensando sempre agli studenti che abbiamo nelle nostre classi, infatti l'obiettivo del gruppo era creare un percorso che avvicinasse le Indicazioni Nazionali alle esigenze formative emerse all'interno del nostro comprensivo. Le I.N. ci chiedono di far avvicinare il più possibile l'alunno che arriva nelle nostre scuole dell'infanzia all'alunno ideale delineato nel Profilo in uscita, ma questo ambizioso traguardo lo potremo raggiungere solo se lavoreremo insieme portando avanti una continuità che conduca a risultati tangibili in termini di Competenze. Le Tabelle che abbiamo utilizzato per esplicitare il curricolo, partono proprio dalle COMPETENZE CHIAVE EUROPEE che sono 10: 1 - La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 2 - La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. 3 - La competenza matematica è l abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l accento è posto sugli aspetti del processo e dell attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). 4 - La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. 5 - La competenza in campo tecnologico è considerata l applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei

2 cambiamenti determinati dall attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. 6 - La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC): l uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. 7 - Imparare a imparare è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l acquisizione, l elaborazione e l assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. 8 - Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. 9 - La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all impegno a una partecipazione attiva e democratica Il senso di iniziativa e l imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l innovazione e l assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. Tuttavia ne abbiamo accorpate 3 che sono strettamente legate: la competenza matematica, quella in campo scientifico e quella in campo tecnologico. Queste competenze si ritrovano nel testo delle indicazioni alle pag.14 e 15 nel capitolo Finalità generali prima del paragrafo Profilo dello studente. Il PROFILO DELLO STUDENTE delinea le COMPETENZE attese al termine del primo ciclo di istruzione. Le competenze NON corrispondono alle discipline, PIU' DISCIPLINE SVILUPPANO UNA COMPETENZA che mette in gioco abilità e conoscenze appartenenti ai differenti campi di sapere (discipline)

3 Gli insegnanti debbono aprirsi alla didattica per competenze, infatti i paesi europei che ottengono i migliori risultati in ambito scolastico sono quelli che hanno imparato a lavorare per competenze (indagine Ocse-Pisa)... Competenza è saper fare con ciò che si sa, significa avvicinare il lato pratico a quello teorico, cioè padroneggiare le conoscenze, la propria emotività e le attitudini per essere in grado di affrontare una situazione nuova, un problema reale... e sappiamo ormai tutti, in questa epoca di incertezze, quanto sia importante che i ragazzi di oggi e di domani debbano essere pronti ad affrontare i cambiamenti repentini per adattarsi alle nuove situazioni ed interagire in modo attivo. ( Costruire un curricolo verticale per competenze - Circ.Did. Coverciano ) Al termine della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado le Indicazioni ci fissano dei TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze relativi ai CAMPI DI ESPERIENZA ed alle DISCIPLINE. Essi debbono aiutarci a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'allievo. SONO PRESCRITTIVI perciò ogni insegnante dovrà impegnarsi affinché i propri alunni possano conseguirli. Noi abbiamo attentamente letto e valutato questi traguardi per comprendere se e fino a che punto potevano essere raggiunti dai nostri studenti, alla fine abbiamo concluso di assumerli così come indicati dal Ministero, infatti essi saranno per tutti la meta da raggiungere. Forse non tutti gli alunni ce la faranno, ma dovremo fare del nostro meglio affinché ciò avvenga: la prescrittività è rivolta infatti ai docenti e non hai discenti. I traguardi per lo sviluppo delle competenze verranno raggiunti grazie ad una serie di OBIETTIVI che individuano campi del sapere, conoscenze e abilità indispensabili. Gli obiettivi nella scuola primaria e in quella secondaria di primo grado sono organizzati in NUCLEI TEMATICI. Per ITALIANO essi sono: ascolto parlato lettura scrittura acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Per MATEMATICA essi sono: numeri spazio e figure relazioni, dati e previsioni ( sc. Primaria ) relazioni e funzioni ( sc. Secondaria di I gr. ) dati e previsioni ( sc. Secondaria di I gr. ) Il gruppo ha, anche in questo caso, letto le proposte provenienti dalle Indicazioni, che nel caso degli obiettivi non sono prescrittive, e ha scritto gli obiettivi suddivisi nei nuclei tematici scandendoli per anno, così da rendere più semplice il lavoro di progettazione didattica e di verifica. Infine abbiamo messo a confronto gli anni ponte e abbiamo cercato di rendere più fluido possibile il passaggio tra ordini di scuola diversi, chiarendo bene gli obiettivi che ogni ordine deve raggiungere e ciò che invece sarà compito del grado di istruzione successivo. Per concludere vorrei mettere l'accento sulla metodologia, che certo spetterà alle

4 insegnanti scegliere, ma che è stata più volte citata nel testo delle Indicazioni. Infatti un reale cambiamento nella prospettiva, dalla didattica per obiettivi alla didattica per competenze, ci costringe ad una riflessione sulle metodologie più efficaci da adottare per raggiungerle. Vi propongo una tabella sulle metodologie di insegnamento per avviare la riflessione. METODOLOGIA LEZIONE FRONTALE DIDATTICA LABORATORIALE COOPERATIVE LEARNING PROBLEM SOLVING PEER EDUCATION FINALITA' Trasmette conoscenze al maggior numero di alunni e contribuisce a sollevare e chiarire dubbi. Fa acquisire agli studenti conoscenze, metodologie, competenze ed abilità. E' la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l apprendimento. Coinvolge attivamente gli studenti nel processo di apprendimento attraverso il lavoro in un gruppo con interdipendenza positiva fra i membri e trasmette competenze sociali. Attiva processi di soluzione personali in situazione, sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d indagine, a cercare soluzioni originali. Riattiva la socializzazione all interno del gruppo classe attraverso un metodo di apprendimento che prevede un approfondimento di contenuti tramite discussione, confronto e scambio di esperienze in virtù di una relazione orizzontale tra chi insegna e chi apprende. TUTORING Favorisce la responsabilizzazione, migliora l'autostima, aiuta ad interiorizzare i contenuti appresi. BRAIN STORMING INDIVIDUALIZZAZIONE Migliora la creatività, in quanto vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto un argomento dato. Favorisce, inoltre, l abitudine a lavorare in team e la capacità di ascolto reciproco. Raggiunge gli obiettivi fondamentali del curricolo attraverso strategie mirate. Nelle Indicazioni Nazionali si fa più volte riferimento all'apprendimento COLLABORATIVO, alla DIDATTICA LABORATORIALE e al PROBLEM SOLVING: esse vengono indicate come le metodologie più idonee per sviluppare le competenze, oltre che per raggiungere gli obiettivi. Una modalità efficace per lavorare al raggiungimento di una competenza potrebbe essere

5 quella di: pensare ad una situazione problematica che stimoli gli alunni, ad un percorso che consenta di risolvere quella situazione anche attraverso una didattica laboratoriale e che permetta al contempo ai discenti di raggiungere degli obiettivi disciplinari, ad una verifica di competenza sul problema risolto. Queste sono solo suggestioni, spunti che andranno elaborati e sviluppati anche per completare il lavoro del curriculum che necessita di un ultimo step, ultimo, ma non perché meno importante: LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE.

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