COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI - 7 CFU e 9 CFU 16 Febbraio 2010

Documenti analoghi
Nome: Nr. Mat. Firma:

Nome: Nr. Mat. Firma:

Per un corretto funzionamento dei sistema si progetta un controllo a retroazione secondo lo schema di figura.

Prestazioni dei sistemi in retroazione

Prova scritta di Controlli Automatici - Compito A

2.5 Stabilità dei sistemi dinamici funzioni di trasferimento, nella variabile di Laplace s, razionali fratte del tipo:

Prova scritta di Controlli Automatici

La funzione di risposta armonica

Capitolo. La funzione di trasferimento. 2.1 Funzione di trasferimento di un sistema. 2.2 L-trasformazione dei componenti R - L - C

Esercizi proposti di Fondamenti di Automatica - Parte 4

Orlando Allocca Regolatori standard

SISTEMI DIGITALI DI CONTROLLO

FONDAMENTI DI AUTOMATICA (Ingegneria Gestionale) Prof. Matteo Corno

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE

Fondamenti di Automatica - I Parte Il progetto del controllore

Criteri di stabilità (ver. 1.2)

Fondamenti di Automatica

SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO

13-1 SISTEMI A DATI CAMPIONATI: INTRODUZIONE. y(t) TMP. y k. Trasduttore. Schema di base di un sistema di controllo digitale

SISTEMI DIGITALI DI CONTROLLO

Cristian Secchi Pag. 1

Diagrammi polari, di Nyquist e di Nichols

Politecnico di Milano. Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a Prof. Silvia Strada Prima prova intermedia 28 Novembre 2014 SOLUZIONE

Catene di Misura. Corso di Misure Elettriche

Fondamenti di Automatica

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2

Controlli Automatici T. Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento. Parte 3 Aggiornamento: Settembre Prof. L.

Risposta temporale: esercizi

LA FUNZIONE DI TRASFERIMENTO

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI

FEDELTÀ DELLA RISPOSTA DEI SISTEMI DI CONTROLLO IN RETROAZIONE: ANALISI DELLA PRECISIONE IN REGIME PERMANENTE

Progetto di un sistema di controllo nel dominio della frequenza

Funzioni di trasferimento. Lezione 14 2

REGOLATORI STANDARD O PID

Sistema dinamico a tempo continuo

La trasformata Zeta. Marco Marcon

CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA

Stabilità dei sistemi

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione

Fondamenti di Automatica

Controllo di velocità angolare di un motore in CC

Diagrammi di Bode. delle

Classificazione Singolarità isolate, Serie di Laurent, Residui, Teorema dei residui e applicazioni

A.S. 2008/2009 CLASSE 5BEA SISTEMI AUTOMATICI SINTESI DEL CORSO

Una definizione di stabilità più completa di quella precedentemente introdotta fa riferimento ad una sollecitazione impulsiva.

6. Trasformate e Funzioni di Trasferimento

Fondamenti di Automatica. Unità 2 Calcolo del movimento di sistemi dinamici LTI

Programmazione modulare

Differenziazione sistemi dinamici

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6

Fondamenti di Automatica

Cristian Secchi Pag. 1

PROGRAMMA SVOLTO fino al Fine del corso

Matematica generale CTF

Fondamenti di Automatica

FONDAMENTI DI AUTOMATICA. Michele Basso, Luigi Chisci e Paola Falugi

CONTROLLORI STANDARD PID. Guido Vagliasindi Controlli Automatici A.A. 06/07 Controllori Standard PID

Principi di Automazione e Controllo

LUOGO DELLE RADICI. G(s) H(s) 1+KG(s)H(s)=0

Proprieta` dei sistemi in retroazione

Control System Toolbox

Diagrammi di Bode. I Diagrammi di Bode sono due: 1) il diagramma delle ampiezze rappresenta α = ln G(jω) in funzione

Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche:

Trasformate di Laplace

Laboratorio di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettrica Sessione 2/3. Danilo Caporale

31/10/2012. Lo studio delle funzioni permette di interpretare la variazione di due grandezze, l una rispetto l altra, quando

Elettronica e Telecomunicazioni Classe Quinta. La trasformata di Laplace

Analisi dei sistemi di controllo a segnali campionati

ESERCITAZIONE ( ) Ing. Stefano Botelli

Consideriamo due polinomi

COMPITO DI SEGNALI E SISTEMI 18 Dicembre 2004

Equazioni differenziali ordinarie

REGOLATORI STANDARD PID

MANUALETTO PER MATLAB

FONDAMENTI DI AUTOMATICA / CONTROLLI AUTOMATICI

Sistemi di controllo industriali

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.

Introduzione. Margine di ampiezza... 2 Margine di fase... 5 Osservazione... 6 Margini di stabilità e diagrammi di Bode... 6

TECNICHE DI CONTROLLO

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n PONTEDERA (PI) PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE

Lez. 17/12/13 Funzione di trasferimento in azione e reazione, pulsazione complessa, introduzione alla regolazione

Il luogo delle radici (ver. 1.0)

Fondamenti di Automatica

analisi di sistemi retroazionati (2)

LEZIONI DEL CORSO DI SISTEMI DEL QUINTO ANNO

Analisi Mat. 1 - Ing. Inform. - Soluzioni del compito del

CORSO di AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

MATLAB Analisi di Sistemi LTI

Esercizi in MATLAB-SIMULINK

Considerazioni sulle specifiche.

Indice. Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Rappresentazioni lineari e modelli di sistemi da diverse discipline... 9

Cristian Secchi Tel

7. Trasformata di Laplace

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Specializzazioni: Elettronica e Telecomunicazioni Elettrotecnica - Informatica Modesto Panetti

Progetto di un sistema di controllo di sospensioni attive in ambiente Matlab

Dalle misure eseguite con un segnale sinusoidale su di un impianto si è verificato che esso:

Modello fisico. Capitolo Descrizione del sistema

Esercizi svolti. 1. Si consideri la funzione f(x) = 4 x 2. a) Verificare che la funzione F(x) = x 2 4 x2 + 2 arcsin x è una primitiva di

Fondamenti di Automatica

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

Transcript:

COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI - 7 CFU e 9 CFU 6 Febbraio Esercizio. Si consideri il modello ingresso/uscita a tempo continuo e causale descritto dalla seguente equazione differenziale: d 3 y(t) dt 3 + d y(t) dt + ( a + a + ) dy(t) dt dove a è un parametro reale. + (a a )y(t) = d u(t) dt du(t), dt i) [solo per corso da 7 CFU] Si studi, al variare di a in R, la stabilità asintotica e la stabilità BIBO del sistema. ii) [solo per corso da 7 CFU] Per a = si determini la risposta impulsiva del sistema. iii) Per a = si determini, se esistono, la risposta transitoria e la risposta di regime permanente al segnale u(t) = e jt δ (t) a partire da condizioni iniziali tutte nulle. [Suggerimento: si determini l intera evoluzione forzata del sistema, operando nel dominio delle trasformate. Si faccia attenzione alla presenza di coefficienti complessi] Esercizio. Sia G(s) = 3 (s +.) s (s + s + ). la funzione di trasferimento di un modello ingresso/uscita, a tempo continuo, descritto da un equazione differenziale lineare a coefficienti costanti. i) Si tracci il diagramma di Bode (ampiezza e fase) della risposta in frequenza G(jω), ω R + ; ii) a partire da esso si determini il diagramma di Nyquist di G(jω), ω R, si studi la stabilità BIBO del sistema di funzione di trasferimento W (s), ottenuto per retroazione unitaria negativa da G(s), e si determini l eventuale numero di poli a parte reale positiva di W (s). Esercizio 3. Si consideri il modello ingresso/uscita a tempo continuo descritto dalla seguente funzione di trasferimento: s + G(s) = s + s +. Supponendo di controllare il sistema attraverso un sistema di controllo a retroazione unitaria del tipo r(t) e(t) + u(t) C(s) y(t) G(s)

si progetti, se possibile, un controllore (razionale e proprio) C(s) in modo tale che a) il risultante sistema retroazionato risponda alla rampa unitaria in ingresso con errore di regime permanente pari a e rp =, b) la di attraversamento del sistema in catena aperta sia all incirca ω A = 5/ rad/sec e c) il margine di fase (del sistema in catena aperta) sia non inferiore a 9. Esercizio 4 [solo per corso da 9 CFU] Si consideri il modello ingresso/uscita a tempo discreto e causale descritto dalla seguente equazione alle differenze: ( ay(t) + + a ) y(t ) + y(t ) = u(t ) + u(t ). i) Si studi, al variare di a in R, la stabilità asintotica e la stabilità BIBO del sistema. [Suggerimento: si cerchi ad occhio una fattorizzazione del polinomio dell equazione caratteristica]. ii) Per a = si determini, operando nel dominio delle trasformate, la risposta impulsiva del sistema. Teoria. Si enunci, nella sua versione più restrittiva, il criterio di Nyquist per la stabilità BIBO di sistemi (lineari, tempo-invarianti e a tempo continuo) ottenuti per retroazione unitaria negativa e se ne discutano le possibili estensioni.

SOLUZIONI Esercizio. i) [4.5 punti] L equazione caratteristica del sistema è = s 3 + s + ( a + a + )s + (a a ) =. Per valutare per quali valori di a il polinomio d(s) è un polinomio di Hurwitz utilizziamo la tabella di Routh. Si trova: 3 a + a + a a a + a + a a Se imponiamo che tutti gli elementi in prima colonna abbiano ugual segno (positivo, come imposto dai primi due elementi), troviamo che d(s) è polinomio di Hurwitz se e solo se { a + a + > a a > { (a )(a + ) > a( a) > { < a < < a < ovvero per < a <. Pertanto il sistema è asintoticamente stabile se e solo se < a <. Per quanto concerne la stabilità BIBO, si ha certamente stabilità asintotica per < a <. Valutiamo, ora, se esistono valori del parametro a per cui il sistema sia BIBO senza essere asintoticamente stabile. La funzione di trasferimento del sistema è W (s) = s s s 3 + s + ( a + a + )s + (a a ) = s(s ) s 3 + s + ( a + a + )s + (a a ). Osserviamo che al numeratore abbiamo uno zero in ed uno in, entrambi instabili. Pertanto può aver luogo una cancellazione se e solo se il polinomio d(s) si annulla in oppure in. d(s) si annulla in se e solo se d() = a a = a ( a) =, ovvero per a = oppure per a =. d(s) si annulla in se e solo se d() = + a + a + + a a = (a a ) = (a )(a + ) =, ovvero per a = oppure per a =. Per a = o a = si trova W (s) = s (s + ), 3

e pertanto il sistema è BIBO stabile. Per a = oppure per a = si trova W (s) = s (s + )(s + ), e pertanto il sistema è BIBO stabile. Di conseguenza il sistema è BIBO stabile per a [, ] {, }. ii) [ punti] Per a = la funzione di trasferimento del sistema è W (s) = e pertanto la risposta impulsiva del sistema è s (s + )(s + ) = s + + s + w(t) = [ e t + e t ]δ (t). iii) [4 punti per il corso da 7 CFU, 5 per il corso da 9 CFU (in quanto richiede studio stabilità per a = )] Per a = il sistema viene descritto dalla seguente equazione differenziale: d 3 y(t) dt 3 + d y(t) dt + dy(t) = d u(t) dt dt du(t) dt e la sua funzione di trasferimento è W (s) = s (s + ). Come visto ai punti precedenti il sistema è BIBO stabile ma non asintoticamente stabile. Di conseguenza la risposta di regime permanente al segnale dato esiste solo per le condizioni iniziali a cui corrisponde un evoluzione libera convergente a zero. Il caso di condizioni iniziali tutte nulle certamente rientra tra questi. Per valutare la risposta transitoria e la risposta di regime permanente, calcoliamo l evoluzione forzata d uscita attraverso le trasformate di Laplace. Si trova U(s) = s j, e quindi Y (s) = Y f (s) = W (s)u(s) = s (s + ) s j = A s + + dove i parametri A, B e C possono essere calcolati con i limiti, ovvero: B = lim s s ) Y (s) = lim s s j = C = s lim(s j)y (s) = lim s j s j (s + ) = + j A = lim (s + ) s [ Y (s) j (s + ) ] j = j B (s + ) + C s j, ( + j) = + j j s j = j j = j. = lim s 4

Di conseguenza ( j y tr (t) = Ae t + Bte t = y rp (t) = Ce jt = + j ejt. ) + ( j)t e t Esercizio. i) [4 punti] È immediato verificare che la funzione di trasferimento ha la seguente forma di Bode: ( ) G(s) = 3 (s +.) + s s (s + s + ) = s ( + s ). + s Pertanto K B = e la risposta in frequenza presenta un polo doppio nell origine (ν = ), uno zero reale negativo con /T = e µ = e una coppia di poli complessi coniugati con ω n = e ξ = / (e ξ < / ). Sulla base di tali considerazioni e dei diagrammi di Bode, sia asintotici che effettivi, dei termini elementari, è immediato determinare i diagrammi di Bode della preassegnata risposta in frequenza, riportati nelle figure che seguono. 7 Diagramma di Bode Modulo 6 5 4 3 db 5

Diagramma di Bode Fase 4 6 gradi 8 4 6 8 ii) [5 punti] Il diagramma di Nyquist, per ω R, della risposta in frequenza di cui abbiamo tracciato il diagramma di Bode al punto precedente è: Nyquist Diagram 5 Imaginary Axis 5 5 5 8 6 4 Real Axis Il dettaglio del diagramma in un intorno dell origine è riportato nel seguente grafico. 6

5 Nyquist Diagram 5 Imaginary Axis 5 5 5 5 5 Real Axis La chiusura del diagramma al finito avviene congiungendo il ramo superiore aperto con quello inferiore, nel semipiano reale negativo, in verso orario. Di conseguenza, il diagramma di Nyquist non compie nessun giro attorno a + j, ovvero N =. Poichè G(s) non ha poli a parte reale positiva, ovvero n G+ =, la condizione N = assicura n W + =. Pertanto il sistema retroazionato è BIBO stabile. Esercizio 3. [5 punti] Il requisito sul tipo richiede l introduzione di un polo nell origine. Il vincolo sull errore di regime permanente impone e rp = K B (G)K B (C) = K B (C) =., da cui segue K B (C) =. Prendiamo, allora, C (s) = s. I diagrammi di Bode di sono i seguenti: G(s) = C + s (s)g(s) = ( s + s ) + s 7

7 Diagramma di Bode Modulo 6 5 4 3 db Diagramma di Bode Fase 4 6 gradi 8 4 6 8 Si trova 3/ rad/s ω A < ωa = 5/ rad/s e m ψ (ωa ) := 8 +arg(c (jωa )G(jω A )) soddisfa m ψ (ωa ) < m ψ = 9. Possiamo quindi applicare un azione anticipatrice in modo da sollevare il diagramma delle ampiezze fino a far sì che la di attraversamento diventi ωa = 5/ rad/s e di sollevare la fase di almeno 9. A tal fine si può inserire, ad occhio, uno zero in posizione /, al fine di soddisfare le specifiche e un polo a molto alta per rendere la rete anticipatrice propria. Si trova, quindi, che la rete anticipatrice C ant (s) = + s / + s 8 5

porta all effetto desiderato. 5 Diagramma di Bode Modulo 4 3 db 3 3 4 Diagramma di Bode Fase 8 6 4 gradi 4 6 8 3 4 Esercizio 4. i) [4 punti] Per a = il sistema è ancora proprio e viene descritto dall equazione alle differenze equivalente ai fini della stabilità a y(t ) + y(t ) = u(t ) + u(t ), y(t) + y(t ) = u(t) + u(t ). 9

La sua equazione caratteristica in z è + z = ed in z è z + =. Pertanto per a = c è stabilità asintotica (e quindi, a maggior ragione, BIBO). Per a, l equazione caratteristica in z è ( a + + a ) z + z =, mentre l equazione caratteristica in z è ( az + + a ) z + ( = z + ) (az + ) =. Tale equazione ha sempre una radice di modulo minore di uno, mentre la seconda radice, collocata in /a, ha modulo minore di se e solo se a >. Quindi, per a, il sistema è asintoticamente stabile se e solo se a >. Valutiamo, ora, nel caso a, la stabilità BIBO. Certamente c è stabilità BIBO per a >, ovvero a (, ) (, + ). Verifichiamo se esistono valori del parametro a per cui c è stabilità BIBO senza che ci sia l asintotica. La funzione di trasferimento del sistema è z + z W (z) = a + ( + a ) z + = z + ( ) z z +. (az + ) Chiaramente si può avere stabilità BIBO senza avere quella asintotica se e solo se esiste un valore del parametro a in corrispondenza a cui avviene una cancellazione tra il termine z + al numeratore e il denominatore. Ciò si verifica se e solo se az + = z +, ovvero per a =. Pertanto si ha stabilità BIBO se e solo se a (, ) [, + ) (oppure a = ). ii) [.5 punti] Per a = la funzione di trasferimento del sistema è z + W (z) = ( ) z + = ( z + ) Dalla sua decomposizione in fratti semplici: ( z + z + ) ( z ). W (z) = 4 z + 3 4 z = 4 z z z + 3 z 4 z z, segue subito l antitrasformata w(t) = [ ( ) t 3 4 4 che rappresenta la risposta impulsiva del sistema. ( ) ] t δ (t ) Teoria. [5 punti] Si veda il Capitolo 7 del libro di testo, pagina 8 e successive.