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Analisi dei mercati Su i mercati azionari, male i titoli di Stato dell area Euro: I mercati finanziari: Le ultime settimane sono state caratterizzate da un generale incremento della propensione al rischio degli investitori, alimentata da una stabilizzazione ed un graduale recupero del prezzo del petrolio, notizie migliori delle attese dall economia cinese ed un atteggiamento ancora relativamente accomodante da parte della Federal Reserve. Tutte le principali classi di attività rischiose hanno conseguito un apprezzamento significativo nel corso del mese: i mercati azionari sono tornati in prossimità dei livelli di inizio anno, con un risultato particolarmente positivo da parte di quelli in via di sviluppo, mentre in ambito obbligazionario la relativa stabilità dei tassi di interesse, accompagnata da un sensibile restringimento degli spread, ha favorito il settore del credito, in particolare HY, ed il debito dei paesi emergenti. In controtendenza rispetto al tono positivo dei mercati, gli 22 aprile 2016 www.fondacosgr.it Giulio Casuccio Responsabile Gestioni tradizionali giulio.casuccio@fondacosgr.it +39 (0)11-3991001 Cristina Iemma Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it +39 (0)11-3991014 Cristina Chiossi Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it +39 (0)11-3991026 Marina Bosio Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it +39 (0)11-3991022 strumenti indicizzati all inflazione hanno subito, nel complesso, una modesta contrazione, riflettendo la mancata accelerazione dei prezzi al consumo nel primo trimestre dell anno. Negativa è stata, anche, la performance dei titoli di Stato dell area Euro, dove lo spread tra emittenti core e periferici è cresciuto, penalizzando dalle tensioni indotte dalle difficoltà del settore bancari in Italia e dalla complicata situazione politica in Spagne e Portogallo. Relativamente ai mercati valutari, infine, si è arrestato il movimento di apprezzamento dell Euro, soprattutto nei confronti del Dollaro statunitense, in moderato recupero rispetto ai recenti livelli minimi dell anno. Il quadro macroeconomico: Le principali rilevazioni macroeconomiche pubblicate nelle ultime settimane hanno offerto un quadro relativamente misto: la situazione è risultata migliore delle aspettative in Cina mentre particolarmente marcato, viceversa, è stato il rallentamento della crescita statunitense. Nel primo trimestre dell anno la dinamica dell economia cinese ha beneficiato delle misure espansive intraprese dalle autorità locali, conseguendo una crescita del PIL in linea con le aspettative e registrando un incremento delle produzione industriale e del saldo della bilancia commerciale superiore alle attese. Il percorso di transizione in atto, insieme alle sfide ed i rischi che questo rappresenta per il paese, rimane il tema dominante per le prospettive di medio e lungo periodo ma i dati recenti testimoniano la volontà ed, in questo caso, l efficacia delle autorità locali di gestire tale processo nella maniera più graduale Pagina 1

Analisi dei mercati possibile, utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione e limitando l impatto sulla volatilità dei mercati a livello internazionale. Diversamente, negli Stati Uniti, tutte le rilevazioni di questi primi tre mesi dell anno sono state deludenti (ad eccezione del mercato del lavoro), evidenziando una crescita economica modesta rispetto ai trimestre precedenti e pressioni inflazionistiche ancora relativamente contenute, nonostante i crescenti livelli di occupazione. Il deterioramento del contesto finanziario determinato dal relativo rafforzamento del Dollaro, dalla volatilità dei mercati finanziari e dalla maggiore avversione al rischio degli investitori ha avuto sicuramente un impatto negativo negli ultimi mesi. Il quadro di complessivo rimane sostanzialmente positivo, soprattutto alla luce della stabilizzazione dell economia internazionale e della dinamica estremamente positiva del mercato del lavoro e considerando la ormai consueta stagionalità negativa caratteristica dei ciclo economico statunitense, anche se sarà importante monitorare l evoluzione degli elementi di debolezza emersi e la conseguente reazione della Federal Reserve nei prossimi mesi. Nell area Euro, infine, la situazione appare positiva, moderatamente migliore delle aspettative a livello complessivo, ma sempre in un contesto di crescita effettiva e potenziale contenuta e minacciato dalla difficoltà di alimentare una giusta pressione sui prezzi al consumo, minando le aspettative inflazionistiche di medio e lungo periodo e, di conseguenza, la propensione ad investimenti e consumi. Alcuni dei fattori che maggiormente hanno sostenuto la ripresa in questi mesi, ed in particolare l indebolimento dell Euro e l effetto positivo sul reddito disponibile del crollo del prezzo del petrolio, sono ora esauriti e non facilmente ripetibili. La dipendenza ancora significativa dall evoluzione dell economia internazionale ed il livello elevato di disoccupazione, infine, rappresentano elementi strutturali che continueranno a pesare nel medio periodo, aggravati dall inadeguatezza della risposta politica alle difficoltà economiche e sociali degli ultimi anni. Il nostro Outlook: I principali elementi di incertezza che hanno pesato negativamente sull evoluzione dei mercati in questi primi mesi dell anno, la debolezza del prezzo del petrolio ed il rallentamento della crescita cinese, hanno recentemente allentato la loro morsa: è sicuramente ancora presto per tirare un sospiro di sollievo ma è possibile intravedere qualche segnale di speranza. La autorità cinesi sembrano avere la possibilità di scongiurare un rallentamento brusco della crescita ma non sarà un processo né semplice né dall esito scontato mentre il prezzo del petrolio continuerà, probabilmente, a subire le oscillazioni indotte diversi fattori, domanda e offerta ed interessi socio-politici, ma potrà mostrare una volatilità più contenuta rispetto al recente passato. Un eventuale rallentamento della crescita statunitense rappresenta il maggiore fattore di rischio nel breve e medio periodo, poiché l impatto a livello globale sarebbe sicuramente pesantemente negativo, ma le probabilità di una contrazione significativa nei prossimi mesi appaiono ancora contenute. Le prospettive per i mercati finanziari rimangono, però, incerte e non particolarmente positive, condizionate da prospettive di crescita economica limitate, valutazioni relativamente elevate Pagina 2

Analisi dei mercati (soprattutto in ambito azionario e sul mercato statunitense in particolare) e margini di manovra sempre più limitati per le diverse banche centrali. Anche se l attuale fase di volatilità contenuta e buona propensione al rischio degli investitori potrebbe proseguire nelle prossime settimane, offrendo ulteriori limitate opportunità di creazione di valore, alcuni importanti elementi di incertezza potranno pesare nel breve periodo, primo fra tutti il referendum britannico del prossimo 23 giugno. Lo scenario principale, quindi, rimane caratterizzato da mercati privi di una precisa direzionalità di medio periodo, alternando fasi di relativa stabilità a nuovi possibili momenti di incremento dell avversione al rischio, ed una sempre maggiore asimmetria tra premi per il rischio e volatilità attesa in tutte le principali classi di attività, rendendo indispensabile un approccio agli investimenti dinamico e attento alla protezione del portafoglio. I nostri Fondi: In ambito obbligazionario, mentre il fondo Fondaco Euro Gov Beta ha perso circa quaranta centesimi, penalizzato dall incremento dei tassi d interessi nella zona Euro, il fondo Fondaco World Gov Active Beta Non Euro e il fondo governativo asiatico Fondaco Lux Asia Gov Active Beta sono cresciuti entrambi di circa un punto percentuale, favoriti in particolare dalla dinamica valutaria centesimi. Da inizio anno il fondo europeo e il fondo asiatico hanno ottenuto un rendimento prossimo al 3% mentre il fondi internazionale è cresciuto del 3,70%. In ambito obbligazionario a breve termine, il fondo Fondaco Euro Cash è cresciuto di sette centesimi, con un rendimento da inizio anno contenuto e prossimo a ventiquattro centesimi. In ambito multi-asset, il fondo di fondi Fondaco Global Opportunities ha perso quasi l 1%, con un rendimento da inizio anno negativodell 1,80%, mentre il valore della quota del fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income è cresciuta di sessanta centesimi, con un rendimento da inizio anno positivo di oltre mezzo punto percentuale. Il Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, nel mese di febbraio ha conseguito un rendimento negativo di settanta centesimi, portando il risultato da inizio anno negativo di settanta centesimi. Pagina 3

Analisi dei mercati 126 Fondaco Euro Cash 170 Fondaco Euro Gov Beta 165 125 160 155 124 150 20-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 20-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 125,27 0,58% 0,24% 0,07% 164,64 3,55% 3,09% -0,37% 130 Fondaco World Gov Active Beta 112 Fondaco Global Opportunities 125 110 108 120 106 115 104 130 20-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 20-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 122,55 3,92% 3,72% 1,02% 104,03-1,25% -1,77% -0,97% Fondaco Lux Asia Gov Active Beta 12 Fondaco Multi-Asset Income 120 110 100 115,00 11 105,00 10 20-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 19-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 116,42 8,50% 3,03% 1,08% 107,66 2,12% 0,56% 0,60% Pagina 4

Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 21-apr EC BCE Annuncio tassi APR 0.00% 0.00% 0.00% 13-apr EC Produzione industriale area Euro m/m FEB -0.7% -0.8% 2.1% 8-apr FR Produzione industriale m/m FEB -0.4% -1.0% 1.3% 6-apr GE Produzione industriale m/m FEB -1.8% -0.5% 3.3% 11-apr IT Produzione industriale m/m FEB -0.9% -0.6% 1.9% 8-apr GE Esportazioni m/m FEB 0.5% 1.3% -0.6% 5-apr GE Ordini di fabbrica FEB 0.3% -1.2% -0.1% 31-mar GE Vendite al dettaglio m/m FEB 0.4% -0.4% 0.7% 4-apr EC Vendite al dettaglio m/m FEB 0.0% 0.2% 0.4% 1-apr IT Disoccupazione FEB 11.5% 11.7% 11.5% 4-apr EC Disoccupazione FEB 10.3% 10.3% 10.3% 22-mar GE IFO Aspettative MAR 99.5 100.0 98.8 14-apr EC CPI m/m MAR 1.2% 1.2% 0.2% 14-apr EC CPI a/a MAR -0.1% 0.0% -0.1% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro mostrano una dinamica meno positiva rispetto ai mesi scorsi; la dinamica economica dell Area ha subito un rallentamento, nonostante la stabilizzazione dell economia cinese e le ultime rilevazioni positive dell economia americana, mentre permane un contesto di assenza di pressioni inflazionistiche; A livello aggregato, la produzione industriale è scesa dello 0,8% a febbraio e la dinamica è stata generalizzata; il contributo è stato negativo in Germania (-0,5%), Francia (-1%) e Italia (-0,6%); sul fronte della domanda, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,2% rispetto a gennaio e la disoccupazione è rimasta stabile su base mensile, attestandosi al 10,3%. Le rilevazioni riguardo all economia tedesca sono miste: la domanda interna si è ridotta a febbraio (-0,4%); le esportazioni sono cresciute dell 1,3% a gennaio, gli ordini di fabbrica sono diminuiti (-1,2%), contrariamente alle attese e la produzione industriale si è ridotta dello 0,5% rispetto a gennaio; a parziale bilanciamento, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, sono salite a quota 100, riflettendo un minore incertezza riguardo alla dinamica di crescita dell economia tedesca. L economia italiana ha subito un rallentamento: la produzione industriale è scesa a febbraio (-0,6%), e la disoccupazione è cresciuta leggermente allo 10,7%. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico, con il tasso di rifinanziamento a zero e il tasso sui depositi overnight a -0,40%, estendendo la durata del programma di quantitative easing, con acquisti mensili superiori ai sessanta miliardi di Euro; inoltre, la BCE ha ribadito possibili acquisti di titoli corporate. A gennaio, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dell 1,2% su base mensile, mentre è rimasto fermo su base annua. Pagina 5

Macroeconomic Data US Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 28-mar US Reddito personale FEB 0.1% 0.2% 0.5% 8-apr US Vendite al dettaglio FEB 0.4% 0.2% -0.1% 25-mar US Consumo personale 4 TRIM 2.0% 2.4% 2.0% 1-apr US Variazione salari non agricoli MAR 205k 215k 242k 1-apr US Disoccupazione MAR 4.9% 5.0% 4.9% 4-apr US Ordini di fabbrica FEB -1.7% -1.7% 1.6% 24-mar US Ordini di beni durevoli FEB -3.0% -2.8% 4.9% 14-apr US Indice dei prezzi al consumo m/m MAR 0.2% 0.1% -0.2% 14-apr US CORE CPI m/m MAR 0.2% 0.1% 0.3% 14-apr US Indice dei prezzi al consumo a/a MAR 1.0% 0.9% 1.0% 14-apr US CORE CPI a/a MAR 2.3% 2.2% 2.3% 15-apr US Produzione industriale MAR -0.1% -0.6% -0.5% 25-mar US PIL t/t 4 TRIM 1.0% 1.4% 1.0% Il quadro economico statunitense rimane positivo: tuttavia, la volatilità osservata all inizio dell anno e alimentata dall incertezza sulla dinamica dell economia cinese ha influenzato la dinamica dell economia e peserà sulle decisioni future di politica monetaria della Federal Reserve; il mercato continua infatti a scontare due rialzi in meno rispetto a quelli previsti nel corso dell anno. La dinamica dei consumi è stata positiva nel quarto trimestre dell anno (+2,4%) e leggermente superiore alle attese, coerentemente con l incremento del potere di acquisto (il reddito personale è cresciuto dello 0,2% rispetto a gennaio); le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,2% rispetto a febbraio; la fase di stabilizzazione del mercato del lavoro è proseguita e il numero di posti di lavoro creati a marzo è stato superiore alle attese, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5%; sul fronte produttivo, la produzione industriale si è ridotta dello 0,6% rispetto a febbraio; inoltre, gli ordini di fabbrica e gli ordini di beni durevoli sono diminuiti rispettivamente dell 1,7% e del 2,8% rispetto a gennaio. Le prospettive dell economia reale continuano in ogni caso a essere moderatamente positive, anche se alcuni fattori di incertezza potranno gravare sulla dinamica di crescita; in occasione dell ultimo meeting, l orientamento della Federal Reserve è stato prudente e la dinamica del ciclo di rialzi rimane incerta e sarà influenzata anche dagli sviluppi internazionali e dalla dinamica dell inflazione e del mercato del lavoro statunitense. lla crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo a marzo è cresciuto dello 0,1% su base mensile, mentre è cresciuto dello 0,9% su base annua; il dato core è cresciuto dello 0,1% rispetto a febbraio, mentre è aumentato del 2,2% su base annua. Pagina 6

Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P 500 400 4000 380 3900 360 3800 340 3700 320 3600 300 3500 280 3400 333 2,57% -3,47% 3,63% 3.937 10,27% 3,01% 1,64% MSCI World (Euro) FTSE MIB 235 25000 23000 215 21000 195 19000 17000 175 15000 209 6,76% -1,52% 3,67% 18.733-12,03% -12,54% 3,40% 2400 2300 2200 2100 2000 1900 1800 1700 1600 Topix 400 380 360 340 320 300 280 260 240 MSCI Emerging Mkt (Euro) 1.964-0,06% -9,00% 3,45% 307 7,45% 3,88% 3,09% Le prime settimane di aprile sono state complessivamente positive per i mercati azionari, proseguendo il trend di crescita già osservato lo scorso mese, con un accelerazione maggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti. L indice Euro Stoxx ha guadagnato oltre il 3,5% nel corso del mese così come anche l indice domestico Ftse Mib: la volatilità rimane, tuttavia, protagonista in quest area, condizionata da diversi fattori di incertezza tra cui un contesto economico ancora caratterizzato da una crescita modesta e incerta e i timori di una possibile uscita del Regno Unito dalla UE. Nonostante la ripresa, i risultati da inizio anno rimangono negativi di circa tre punti percentuali e mezzo. Gli indici statunitensi rinnovano i massimi degli ultimi quattro mesi, con l S&P500 che viola la parte superiore del trading range in cui era incanalato nelle settimane precedenti, guadagnando nel corso del mese oltre l 1,50% e ottenendo da inizio anno circa il 3%. Pagina 7

Performance positiva anche per gli indici dei paesi emergenti: l indice MSCI Emerging Markets Equity ha guadagnato oltre il 3% nelle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento positivo prossimo al 4%, overperformando i mercati sviluppati. La Borsa di Tokio ha beneficiato del clima di generale propensione al rischio, guadagnando circa il 4% nel mese di aprile, mantenendo tuttavia perdite significative da inizio anno, pari al 9%. Market Monitor Fixed Income Indices 235 Citigroup EGBI 600 Citigroup WGBI 230 580 225 560 220 540 215 520 231 3,07% 2,59% -0,82% 585 4,81% 3,26% 1,15% 200 Citigroup AGBI 270 JP Morgan GBI-EM 190 260 180 170 250 240 230, 160 220 150 210 183 9,87% 4,20% 1,89% 244 11,51% 8,53% 2,56% In relazione al mercato obbligazionario governativo, nel mese di aprile i tassi sono lievemente saliti nei paesi sviluppati, in particolare nell area Euro, mentre la dinamica valutaria ha avuto un impatto positivo in seguito al deprezzamento dell Euro nei confronti delle principali valute: l indice rappresentativo dell area Euro è sceso di circa ottanta centesimi, con un rendimento da inizio anno prossimo al 2,5%, mentre la crescita dell 1% da parte dell indice globale è attribuibile all impatto valutario, mentre il movimento di tasso è stato irrilevante. Gli indici dei paesi emergenti hanno tratto beneficio sia dal movimento di riduzione dei tassi d interesse sia dal movimento valutario, ottenendo rendimenti positivi superiori al 2,5% nel mese di aprile, con risultati relativamente migliori per l indice globale rispetto a quello asiatico, trend confermato anche dai risultati da inizio anno (8,50% vs 4,20%). Pagina 8

Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond 240 215 210 230 205 200 220 195 231 1,66% 2,78% -% 206 1,74% 0,82% -0,35% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities 295 225 290 205 285 280 185 275 165 270 145 288 3,28% 3,94% -0,70% 169-4,70% 6,50% 6,05% 65 WTI Crude Oil 1350 Golds 1300 55 1250 45 1200 1150 35 1100 1050 25 1000 43,2-5,22% 13,13% 8,63% 1.248 11,93% 17,58% 1,25% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata negativa a livello globale, con risultati peggiori negli USA (-0,70%) rispetto all Europa (-0,35%). Da inizio anno i risultati sono positivi per entrambi i mercati, con l indice statunitense che conferma forza relativa rispetto a quello europeo (4% vs 0,8%). Le prime settimane di aprile sono state caratterizzate da una ripresa generale per il mercato delle commodities (+6%), con il petrolio apprezzatosi di oltre l 8%, raggiungendo nuovi massimi del 2016, ora oltre la soglia dei 43 dollari al barile, nonostante il contesto rimanga caratterizzato da volatilità. Il clima di propensione al rischio ha frenato l impennata delle quotazioni dell oro, i cui prezzi sono comunque ancora cresciuti, anche se ad un ritmo meno sostenuto, ottenendo un risultato significativamente positivo da inizio anno, prossimo al 18%. Pagina 9

Market Monitor German Interest Rates GE 1YR GE 2YRS -0,10-0,25-0,40-0,55-0,10-0,30-0,40-0,50-0,60-0,54-0,27% -0,16% -0,09% -0,49-0,23% -0,14% % GE 5YRS GE 10YRS 0,25 0,15 0,05-0,05-0,15-0,25-0,35-0,45 0,80 0,60 0,40-0,31-0,31% -0,27% 0,02% 0,24-0,35% -0,39% 0,09% GE 30YRS 1,80 1,40 0,60 Price Variation 21-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 0,94-0,40% -0,55% 0,11% Nel mese di aprile il livello dei tassi d interesse tedeschi è incrementato sui titoli a media e lunga scadenza, dopo aver toccato i minimi di inizio anno a fine mese febbraio, mentre sono diminuiti sulle scadenze a brevissimo termine: i tassi con scadenza inferiore ai cinque anni rimangono negativi, di circa cinquanta centesimi per le scadenza ad uno e due anni, e di trenta centesimi per le scadenze a cinque anni; il decennale offre un rendimento positivo di venticinque centesimi, mentre il trentennale è ora sotto il livello dello 0,95%. Pagina 10

Market Monitor Italian Interest Rates 0,30 IT 1YR 0,60 IT 2YRS 0,40 0,10-0,10-0,10-0,14% -0,05% -0,02% -0,13% 0,03% 0,02% 1,70 IT 5YRS 2,50 IT 10YRS 1,20 2,00 0,70 1,50 0,41-0,34% -0,10% 0,13% 1,46-0,26% -0,13% 0,24% IT 30YRS 3,80 3,30 2,80 2,30 1,80 Price Variation 21-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 2,62-0,22% -0,08% 0,26% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato italiani è incrementato sul tratto medio-lungo della curva mentre sono diminuiti sulle scadenze a brevissimo termine: i tassi a breve termine sono ora negativi, con le scadenza inferiori all anno che offrono rendimenti negativi di circa dieci centesimi, il tasso a dieci anni offre un rendimento dell 1,50% mentre quello trentennale è prossimo al 2,6%. Pagina 11

Market Monitor US Interest Rates US 1YR US 2YRS 0,80 1,20 0,60 0,80 0,40 0,60 0,40 0,52 0,21% -0,07% -0,06% 0,81 0,18% -0,24% 0,08% 2,00 US 5YRS 2,60 US 10YRS 1,80 2,40 1,60 2,20 1,40 2,00 1,20 1,80 1,60 1,33-0,03% -0,43% 0,13% 1,86-0,18% -0,41% 0,09% 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 US 30YRS Price Variation 21-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 2,68-0,17% -0,33% 0,07% Nel corso delle ultime settimane i tassi d interesse statunitensi sono incrementi sulle scadenze a medio-lungo termine, mentre sono diminuiti sul tratto più breve della curva: il tasso ad un anno offre circa cinquanta centesimi mentre il decennale è poco sotto all 1,90%. Pagina 12

Market Monitor UK Interest Rates 0,60 0,50 0,40 0,30 UK 1YR 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 UK 2YRS 0,46-0,04% 0,19% 0,06% 0,51-0,05% -0,14% 0,07% 1,80 1,60 1,40 1,20 0,80 0,60 UK 5YRS 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 UK 10YRS 0,95-0,24% -0,39% 0,12% 1,59-0,17% -0,37% 0,18% 3,00 UK 30YRS 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 Price Variation 21-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 2,41-0,07% -0,26% 0,12% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito è incrementato su tutte le scadenze: i tassi ad uno e due anni offrono in media cinquanta centesimi, il decennale offre l 1,60% mentre il trentennale offre quasi il 2,5%. Pagina 13

Market Monitor Japanese Interest Rates JPY 1YR JPY 2YRS 0,05-0,05-0,10-0,15-0,25 0,05-0,05-0,10-0,15-0,25-0,30-0,21-0,22% -0,16% -0,02% -0,26-0,28% -0,25% -0,07% 0,10-0,10-0,30 JPY 5YRS 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05-0,05-0,15 JPY 10YRS -0,23-0,29% -0,26% -0,05% -0,11-0,47% -0,38% -0,09% JPY 30YRS 1,60 1,45 1,30 1,15 0,85 0,70 0,55 0,40 0,25 Price Variation 21-apr-16 30-set-15 31-dic-15 31-mar-16 0,26-1,14% -1,01% -0,28% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi sono ancora scesi su tutte le scadenze, in particolare sulle scadenze a lunghissimo termine: i titoli con scadenza inferiore ai 5 anni offrono un rendimento negativo di oltre venti centesimi, il tasso decennale è negativo di circa dieci centesimi, mentre il trentennale offre un rendimento prossimo a venticinque centesimi. Pagina 14

Market Monitor Euro vs Currencies 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 USD 0,82 0,80 0,78 0,76 0,74 0,72 0,70 0,68 GBP 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 0,95 1,1298 1,04% 3,98% -0,73% 0,788 6,69% 6,90% -0,30% CHF 150 145 140 135 130 125 120 JPY 1,099 0,82% 1,17% 0,70% 123,720-7,54% -5,28% -3,38% Settimane ancora volatili sul fronte valutario con l Euro che si è deprezzato nei confronti delle principali valute estere; in particolare, la valuta unica, dopo aver sforato il livello dell 1,14 nei confronti del dollaro statunitense, si è deprezzato nel corso dell ultima settimana, scendendo sotto l 1,13. L Euro ha subito un significativo movimento di deprezzamento nei confronti dello yen giapponese, perdendo oltre il 3% nel corso del mese. Nel corso delle ultime settimane l Euro si è leggermente deprezzato nei confronti della sterlina britannica mentre mentre è stato importante il movimento di apprezzamento da inizio anno (+7%). Pagina 15

Market Monitor Money Market 0,10 0,05-0,05-0,10-0,15-0,25-0,30 Euribor 3 Month -0,40 EONIA -0,25-0,21% -0,12% -0,01% -0,34-0,22% -0,22% -0,04% Future Euribor 3M Marzo 2016 Future Euribor 3M Settembre 2016-0,40-0,40-0,27-0,21% -0,08% 0,01% -0,29-0,23% -0,10% 0,01% Il Presidente della BCE, dopo aver agito nel mese di marzo, tagliando di 5 centesimi il tasso di rifinanziamento portandolo al minimo storico dello 0% e di 10 centesimi il tasso di interesse sui depositi detenuti dalle banche presso la BCE, portandolo a -0,40%, nel corso del mese di aprile ha lasciato i tassi invariati. Ha tuttavia sottolineato come lo stimolo di politica monetaria sia necessario affinché l inflazione raggiunga il target del 2%, lasciando aperta la strada a possibili ulteriori interventi di politica monetaria espansiva. E stata inoltre avviata l espansione degli acquisti mensili, con l aggiunta di 20 miliardi di euro, passando da 60 a 80 miliardi di Euro fino a fine marzo 2017, mentre a giugno partirà l operazione TLTRO2 con l implementazione degli acquisti di bond corporate. Il tasso Euribor a tre mesi è rimasto sostanzialmente stabile ed è negativo di venticinque centesimi, così come anche il tasso EONIA, negativo di trentacinque centesimi. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di settembre e dicembre sono rimasti stabili rispetto allo scorso mese, offrendo rendimenti negativi di circa trenta centesimi Pagina 16

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