Corso di Laurea in Informatica Calcolo delle Probabilità e Statistica (269AA) A.A. 2017/18 - Prova scritta

Documenti analoghi
VARIABILI ALEATORIE CONTINUE

DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

1 Portofoglio autofinanziante

p k q n k = p n (k) = n 12 = 1 = ,1208. q = 1 2 e si ha: p 12 (8) =

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica (A-O) Università di Roma La Sapienza

Statistica Inferenziale

metodi matematici per l ingegneria prove scritte d esame 1 Indice

Esercizi del Corso di Statistica. Parte I - Variabili Aleatorie Continue

Esercitazioni di statistica

La Funzione Caratteristica di una Variabile Aleatoria

Esercitazioni 2013/14

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2

Carta di credito standard. Carta di credito business. Esercitazione 12 maggio 2016

VARIABILI ALEATORIE E VALORE ATTESO

Computazione per l interazione naturale: Modelli dinamici

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

CENNI DI METODI STATISTICI

MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

Probabilità e Statistica Esercitazioni. a.a. 2006/2007

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

SOLUZIONI ESERCITAZIONE NR. 6 Variabili casuali binomiale e normale

1 Modelli di variabili aleatorie continue

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6

Esercizi di Matematica Finanziaria

La distribuzione Gaussiana

Statistica inferenziale

1a) Calcolare gli estremi dell intervallo di confidenza per µ al 90% in corrispondenza del campione osservato.

Facciamo qualche precisazione

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2014/2015 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI

Richiami di teoria della probabilitá e Modelli Grafici

Esercizi di Calcolo delle Probabilità con Elementi di Statistica Matematica

FONDAMENTI DI SEGNALI E TRASMISSIONE 6 Laboratorio

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio

PROVE D'ESAME DI CPS A.A. 2009/ altrimenti.

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata

Processi stocastici. variabile casuale: funzione da uno spazio campione S a valori nello spazio E R X(t) : S E. spazio degli stati del processo

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 4

1.5. ISTOGRAMMA 17. Figura 1.3: Istogramma ottenuto mediante campionamento da VA Gaussiana (η x =0, σ 2 X =1).

A Descrizione: ruota effetti opzionale con supporto/ optional effects wheel with support/ iprofile FLEX MODIFICHE. Codice assemblato:

La variabile casuale Binomiale

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

L analisi di sensitività del conto economico


x log(x) + 3. f(x) =

Prof.ssa Laura Pagnozzi Prof. Ivano Coccorullo. Calcolo Combinatorio

Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Corso di Trasmissione Numerica (6 crediti) Prova scritta

COEFFICIENTI BINOMIALI

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

Il Metodo Scientifico

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 4. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo

1. la probabilità che siano tutte state uccise con pistole; 2. la probabilità che nessuna sia stata uccisa con pistole;

Analisi. Calcolo Combinatorio. Ing. Ivano Coccorullo

Tema A Se due eventi A e B sono indipendenti e tali che P (A) = 1/2 e P (B) = 2/3, si può certamente concludere che

Indice. Notazioni generali

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

Gli eventi sono stati definiti come i possibili risultati di un esperimento. Ogni evento ha una probabilità

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A Alberto Perotti, Roberto Garello

STATISTICA PER L INNOVAZIONE

dell affidabilità strutturale

1 Valore atteso o media

IN MATLAB distribuzione di frequenza. >> x(1)=7.5; >> for i=2:7 x(i)=x(i-1)+5; end. IN MATLAB distribuzione di frequenza

Calcolo delle Probabilità A.A. 2013/2014 Corso di Studi in Statistica per l Analisi dei dati Università degli Studi di Palermo

Elementi di matematica finanziaria

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 4

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classi I C I G

Esercizi riassuntivi di probabilità

Barriere assorbenti nelle catene di Markov e una loro applicazione al web

ELEMENTI DI CALCOLO DELLE PROBABILITA

MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA

ESAME 13 Gennaio 2011

Federico Lastaria. Analisi e Geometria 2. Integrali multipli. Cambi di variabili. 1/21

Statistica Applicata all edilizia: alcune distribuzioni di probabilità

Facoltà di Economia Corso di laurea in Economia Aziendale Statistica Esercitazione 1 - Modulo II

Le catene di Markov come metodologia utilizzata dai motori di ricerca per classificare le pagine web su internet.

ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMATICA

Corso di Calcolo delle Probabilità e Statistica. Esercizi su variabili aleatorie discrete

ESERCITAZIONE 5 SOLUZIONE:

7. Si confronti la variabilità del carattere età nel gruppo dei maschi ed in quello delle femmine.

2 CERTAMEN NAZIONALE DI PROBABILITA E STATISTICA FELICE FUSATO Fase di Istituto 15 febbraio 2011

Esercizi di Probabilità e Statistica

Insegnare relatività. nel XXI secolo

Esercitazioni di Statistica

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

A = { escono 2 teste e due croci (indipendentemente dall ordine) } B = { al primo tiro esce testa }.

Università di Milano Bicocca Esercitazione 4 di Matematica per la Finanza 24 Aprile 2015

Statistica. Esercitazione 16. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali

Misura e Valutazione del A. Rischio

Corso di Probabilità e Statistica

Esercitazione 5 Soluzioni

Esercitazione del 14/02/2012 Istituzioni di Calcolo delle Probabilità

Analisi della varianza

Esercizi di Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Transcript:

Corso di Laurea in Informatica Calcolo delle Probabilità e Statistica (269AA A.A. 2017/18 - Prova scritta 2018-09-12 La durata della prova è di tre ore. Le risposte devono essere adeguatamente giustificate. Problema 1 Molte compagnie aeree praticano il cosiddetto overbooking, ossia vendono un numero maggiore di biglietti rispetto ai posti effettivamente disponibili, sfruttando il fatto che spesso non tutti i passeggeri si presentano. Analizziamo questa pratica con un semplice modello, in cui la compagnia ha venduto n biglietti e i posti a sedere disponibili sono al massimo 100. Inoltre supponiamo che ciascun possessore di biglietto si presenti al gate con probabilità p (0, 1, indipendentemente dagli altri passeggeri (supponiamo che n, p siano parametri noti e fissati. 1. Determinare la legge, il valore atteso e la varianza della variabile aleatoria X = numero di passeggeri che si presenta al gate, in funzione dei parametri n e p. 2. Esprimere (in funzione del parametro p la probabilità che almeno un passeggero resti a terra, nei due casi n = 101 ed n = 102. Si mostri che la probabilità è sempre maggiore nel secondo caso. 3. Supponiamo che ciascun biglietto costi 100 e, mentre per ciascun passeggero che rimane a terra la compagnia debba rimborsare subito 300 e (ossia perda 200 e. Si esprima, in funzione del parametro p, il valore atteso della variabile aleatoria G = incasso netto alla partenza del volo sia nel caso n = 100 sia nel caso n = 101. Mostrare che per alcuni valori di p (0, 1 tale valore atteso è maggiore nel secondo caso. 1. Poiché n e p sono parametri noti e fissati, la variabile aleatoria X rappresenta il numero di successi (dove successo significa che il passeggero si presenta in n esperimenti indipendenti. Abbiamo quindi che X è Bin(n, p e quindi E [X Ω] = np, Var (X Ω = np(1 p. 2. Si tratta di calcolare P (X > 100 Ω in entrambi i casi. Nel caso n = 101, abbiamo P (X > 100 Ω = P (X = 101 Ω = p 101. Nel secondo caso invece P (X > 100 Ω = P (X = 101 Ω + P (X = 102 Ω = 102p 101 (1 p + p 102. Pag. 1

Poiché 102p 101 (1 p + p 102 > p 101 101p 101 > 101p 102 1 > p, segue che la probabilità è sempre maggiore nel secondo caso. 3. Nel caso n = 100, abbiamo semplicemente che E [G Ω] = 100 2. Nel caso n = 101, scriviamo G usando la variabile X del punto 1: { 100n se X 100, G = 100n 300(X 100 se X > 100. E [G Ω] = E [G X 100] P (X 100 + E [G X = 101] P (X = 101 = E [G X 100] P (X 100 + E [G X = 101] P (X = 101 = 101 100 (1 P (X = 101 + (101 100 300 P (X = 101 = 101 100 300p 101, avendo usato il punto precedente. Si ha che è soddisfatta per p < 1/3 1/101 0.989. 101 100 300p 101 > 100 2 p 101 < 1 3, Problema 2 Si consideri una catena di Markov (X 1, X 2 avente insieme degli stati { 1, 1} e tempi {1, 2}, con matrice di transizione rappresentata graficamente in figura. Si supponga inoltre che la catena sia stazionaria. Sia inoltre Z una variabile aleatoria avente legge Gaussiana N (0, 1, non soltanto rispetto all informazione iniziale Ω ma anche rispetto a qualunque informazione del tipo {X 1 = n 1, X 2 = n 2 }, per ogni (n 1, n 2 { 1, 1} 2 (ossia, Z è Gaussiana indipendente dalla catena di Markov. 3/4-1 1 1/2 1. Scrivere la matrice di transizione Q (completare le probabilità mancanti e calcolarne tutte le distribuzioni invarianti. Calcolare la varianza di X 1, X 2 e la covarianza tra X 1 e X 2. 2. Calcolare valore atteso e varianza di X 1 Z. 3. Supponendo di osservare X 2 = 1, calcolare il valore atteso e la varianza della variabile X 1 Z. La varianza aumenta, diminuisce o rimane invariata (rispetto a quella calcolata con l informazione iniziale Ω? 4. (facoltativo La variabile X 1 Z è Gaussiana? Pag. 2

1. Troviamo ( 3/4 1/4 Q = 1/2 1/2 Q τ Id =, ( 1/4 1/2 1/4 1/2 da cui troviamo che tutti gli autovettori sono della forma (2s, s, per s R. Imponendo che la somma sia 1, si trova l unica distribuzione invariante µ = ( 2 3, 1 3. Poiché la catena è stazionaria, valore atteso e varianza di X 1 coincidono con quelli di X 2. Calcoliamo Infine calcoliamo E [X 1 Ω] = 2 3 + 1 3 = 1 3, Var (X 1 Ω = E [ X 2 1 Ω ] 1 9 = 8 9. E [X 1 X 2 Ω] = E [X 1 X 2 X 1 = 1] P (X 1 = 1 + E [X 1 X 2 X 1 = 1] P (X 1 = 1 = 2 3 E [X 2 X 1 = 1] + 1 3 E [X 2 X 1 = 1] = 2 ( 1 3 3 4 + 1 1 + 1 ( 1 1 4 3 2 + 1 1 2 = 1 3 Poiché Cov (X 1, X 2 Ω = E [X 1 X 2 Ω] E [X 1 Ω] E [X 2 Ω], ne segue che la covarianza vale 2/9. 2. Calcoliamo E [X 1 Z Ω] = E [Z X 1 = 1] P (X 1 = 1 + E [Z X 1 = 1] P (X 1 = 1 = 0 perché Z è Gaussiana indipendente da X 1 ; similmente, E [ (X 1 Z 2 Ω ] = E [ Z 2 X 1 = 1 ] P (X 1 = 1 + E [ Z 2 X 1 = 1 ] P (X 1 = 1 = P (X 1 = 1 + P (X 1 = 1 da cui la varianza di X 1 Z vale 1. 3. Ripetiamo gli stessi calcoli, stavolta rispetto all informazione X 2 = 1. Si ha E [X 1 Z X 2 = 1] = E [X 1 Z X 1 = 1, X 2 = 1] P (X 1 = 1 X 2 = 1 + E [X 1 Z X 1 = 1, X 2 = 1] P (X 1 = 1 X 2 = 1 = E [Z X 1 = 1, X 2 = 1] P (X 1 = 1 X 2 = 1 + E [Z X 1 = 1, X 2 = 1] P (X 1 = 1 X 2 = 1 = 0. Pag. 3

Similmente Var (X 1 Z X 2 = 1 = E [ (X 1 Z 2 X 2 = 1 ] pertanto rimane invariata. 4. Per ogni u R, = E [ (X 1 Z 2 X 1 = 1, X 2 = 1 ] P (X 1 = 1 X 2 = 1 + E [ (X 1 Z 2 X 1 = 1, X 2 = 1 ] P (X 1 = 1 X 2 = 1 = E [ Z 2 X 1 = 1, X 2 = 1 ] P (X 1 = 1 X 2 = 1 + E [ Z 2 X 1 = 1, X 2 = 1 ] P (X 1 = 1 X 2 = 1 = P (X 1 = 1 X 2 = 1 + P (X 1 = 1 X 2 = 1 = 1 ϱ(x 1 Z = u Ω = ϱ(x 1 Z = u X 1 = 1P (X 1 = 1 + ϱ(x 1 Z = u X 1 = 1P (X 1 = 1 = ϱ(z = u X 1 = 1P (X 1 = 1 + ϱ(z = u X 1 = 1P (X 1 = 1 = exp ( ( u2 1 P (X 1 = 1 + exp ( u2 1 P (X 1 = 1 2 2π 2 2π = exp ( u2 1. 2 2π Quindi X 1 Z ha legge normale standard. Problema 3 Sia N {0, 1, 2} una variabile aleatoria con legge uniforme (discreta e sia X [0, 1] una variabile aleatoria continua avente densità ϱ(x = x Ω {N = n} = (n + 1 x n per ogni x [0, 1], n {0, 1, 2}. 1. Calcolare E [X Ω] e Var (X Ω. 2. Supponendo di osservare { X > 2} 1, come cambia la legge di N? 3. Per ogni x (0, 1, dire come cambia la legge di N supponendo di osservare {X = x}. Discutere in particolare quale dei tre eventi ({N = n} n=0,1,2 è più probabile. 1. Calcoliamo Di conseguenza E [X N = n] = E [ X 2 N = n ] = E [X Ω] = 1 3 0 0 x (n + 1 x n dx = n + 1 n + 2, x 2 (n + 1 x n dx = n + 1 n + 3. 2 + 2 3 + 3 = 23 4 36, Pag. 4

e quindi E [ X 2 Ω ] = 1 3 Var (X Ω = 86 180 3 + 2 4 + 3 = 86 5 180, ( 23 2 0.07. 36 2. Calcoliamo Di conseguenza P (X > 1/2 N = n = 1/2 P (X > 1/2 Ω = 1 3 e tramite formula di Bayes abbiamo P (N = n X > 1/2 = In particolare è più probabile che sia N = 2. (n + 1 x n dx = 1 1 2 n+1. 2 + 3 4 + 7, 8 ( 1 1 2 n+1 / 2 + 3 4 + 7. 8 3. Usiamo la formula di Bayes, caso continuo/discreto: ϱ(x = x N = n P (N = n X = x = P (N = n Ω ϱ(x = x Ω (n + 1xn = 1 + 2x + 3x 2. Poiché il denominatore è lo stesso, basta capire al variare di x (0, 1 quale tra le tre funzioni 1 2x 3x 2 è maggiore (o uguale delle altre. Troviamo che per x (0, 1/2] è maggiore la prima (quindi {N = 0} è il più probabile, per x [1/2, 2/3] è maggiore la seconda (quindi {N = 1} è il più probabile mentre per x [2/3, 1 è maggiore la terza. Pag. 5