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Analisi dei mercati Volatilità dei mercati e ulteriore apprezzamento dell USD: I mercati finanziari: 30 dicembre 2014 La volatilità ha continuato a caratterizzare la dinamica dei mercati nelle ultime settimane dell anno, confermando il cambio www.fondacosgr.it di regime iniziato ad ottobre ed offrendo un efficace Giulio Casuccio rappresentazione dello scenario atteso per il 2015. Responsabile Gestioni tradizionali giulio.casuccio@fondacosgr.it Avversione al rischio e relativo flight to quality degli investitori +39 (0)11-3991001 hanno pesato nella prima parte del mese, alimentati dai timori Cristina Iemma relativi alle conseguenze del crollo del prezzo del petrolio, sulla Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it crescita e sugli equilibri politici internazionali, determinando una +39 (0)11-3991014 correzione significativa e repentina dei mercati azionari ed una contrazione dei tassi di interesse, con relativo allargamento degli spread di credito. Successivamente, le rassicurazioni della Federal Reserve riguardo Cristina Chiossi Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it +39 (0)11-3991026 Marina Bosio al buono stato di salute dell economia statunitense e, Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it soprattutto, la conferma di un estrema gradualità nel rialzo dei +39 (0)11-3991022 tassi di intererre previsto per il prossimo anno, hanno innescato il recente recupero di fiducia degli investitori ed il conseguente rimbalzo dei mercati azionari. Particolarmente interessante è stata la dinamica dei tassi di interesse negli Stati Uniti e dell area Euro, con un incremento del rendimento del Treasury a fronte di nuovi livelli minimi raggiunti dal Bund, con la conseguente impennata del differenziale tra i due, ormai pari all 1,65%, ed un ulteriore apprezzamento del Dollaro: un tema che sicuramente caratterizzerà in maniera decisiva i prossimi mesi. Il quadro macroeconomico: Le prospettive rimangono positive, con un atteso consolidamento della crescita globale sostenuto dall accelerazione della ripresa statunitense, la cui economia continua a trarre i benefici delle misure di politica economica, fiscale e monetaria intraprese dopo l ultima crisi finanziaria, mirate a sostenere nel medio periodo la domanda interna ed il reddito disponibile. Il contributo del significativo deprezzamento del prezzo del petrolio, inoltre, sarà presumibilmente positivo, riducendo i costi di produzione ed incentivando, quindi, gli investimenti, oltre a calmierare eventuali pressioni inflazionistiche e, quindi, agevolando il ruolo espansivo delle Banche Centrali. Lo scenario risulta particolarmente favorevole per i paesi emergenti, anche se con divergenze crescenti tra aree geografiche differenti: molti di essi, infatti, hanno realizzato negli ultimi mesi interventi di natura economica e monetaria importanti ed efficaci a cogliere le opportunità offerte dalla ripresa dell economia statunitense, mentre i rischi maggiori riguardano i paesi prevalentemente esportatori di petrolio e l evoluzione della crescita cinese. Pagina 1

Analisi dei mercati Più debole la situazione dell area Euro, dove alla debolezza del quadro macroeconomico si aggiunge la scarsa efficace della politica, in un contesto di assenza di unità di intenti e di vera consapevolezza delle difficoltà e delle risposte necessarie. La dinamica dei tassi di interesse e delle valute rimane legata alle scelte delle diverse Banche Centrali, con un probabile rialzo graduale negli Stati Uniti ed una crescente divergenza rispetto all area Euro, con conseguente ulteriore rafforzamento del Dollaro statunitense. Il nostro Outlook ancora positive le aspettative sui mercati azionari: Coerentemente con quadro macroeconomico descritto, le aspettative per i mercati azionari sono ancora positive, soprattutto per gli Stati Uniti, nonostante le valutazioni relativamente più care, ed un opportunità interessante rappresentata dai mercati emergenti, con un profilo di rischio e rendimento ovviamente più elevato; meno attraente, invece, l Europa, indipendentemente dalla valutazioni favorevoli, a fronte della strutturale debolezza del quadro macroeconomico. Prospettive, invece, moderatamente negative per i mercati obbligazionari e conseguente necessità di incrementare la diversificazione ed il ricorso a strategie di investimento attive per ottenere risultati positivi: il debito dei paesi emergenti offre rendimenti attesi ancora interessanti ma con rischi relativamente alla componente valutaria, mentre i margini residui sugli strumenti corporate sono ormai estremamente contenuti. I titoli di Stato dell area Euro potranno essere sostenuti dalle iniziative della BCE ma i livelli dei tassi di interesse e degli spread tra emittenti core e periferici non lasciano spazio per un ulteriore significativa creazione di valore. Le valute saranno sicuramente un tema di investimento importante ancora nei prossimi mesi, probabilmente indispensabile da sfruttare al fine di conseguire rendimenti significativamente positivi nell ambito di un gestione multi asset class: il rafforzamento del Dollaro statunitense potrà proseguire nel medio periodo, a fronte di una continua debolezza dell Euro e dello Yen ed uno scenario, invece, più eterogeneo per le valute dei paesi emergenti. I nostri Fondi: Tutti i fondi di Fondaco hanno ottenuto risultati positivi da inizio anno. In ambito obbligazionario, il fondo Fondaco Euro Gov Beta, tornato sui livelli massimi, ottenendo da inizio anno un rendimento superiore all 11%. Il fondo Fondaco World Gov Active Beta Non Euro e Fondaco Lux Asia Gov hanno subito una lieve flessione nelle ultime settimane, ottenendo tuttavia da inizio anno un rendimento positivo pari rispettivamente al 10 % e al 13%. In ambito obbligazionario a breve termine, la performance di Fondaco Euro Cash è prossima all 1,2%, mentre il fondo monetario Fondaco Lux Euro Cash è cresciuto di sei centesimi nel corso dell anno. In ambito multi-asset, il fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities è rimasto stabile nelle ultime settimane e ha offerto complessivamente un rendimento superiore all 8,7%, mentre il fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income dalla data di avvio (28 maggio 2014) ha ottenuto un risultato pari al 4,85%. Il Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, al 31 ottobre 2014 ha conseguito un rendimento annuale positivo pari a +7,7%; dall avvio del fondo (luglio 2011) la performance è positiva e pari a +25,2% a fronte di una volatilità prossima al 4%. Pagina 2

Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 160 Fondaco Euro Gov Beta 124 156 123 152 148 122 121 144 140 136 120 132 124,04 1,24% 0,05% -0,06% 156,78 12,88% 2,17% 0,53% 125 Fondaco World Gov Active Beta 114 112 Fondaco Global Opportunities 120 110 108 115 106 110 104 102 105 100 116,08 9,76% 0,17% -0,84% 112,02 8,25% -0,24% -0,60% 102,35 Fondaco Lux Euro Cash 110 Fondaco Lux Asia Gov Active Beta 105 102,30 100 102,25 95 102,20 90 102,30 0,06% 0,00% 0,00% 106,70 13,16% 1,90% -0,58% Pagina 3

Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 4-dic EC BCE Annuncio tassi DIC 0,05% 0,05% 0,05% 12-dic EC Produzione industriale area Euro m/m OTT 0,2% 0,1% 0,6% 10-dic FR Produzione industriale m/m OTT 0,2% -0,8% 0,0% 8-dic GE Produzione industriale m/m OTT 0,4% 0,2% 1,4% 11-dic IT Produzione industriale m/m OTT 0,3% -0,1% -0,9% 9-dic GE Esportazioni m/m OTT -1,7% 1,9% 0,9% 5-dic GE Ordini di fabbrica OTT 0,5% 2,5% 0,8% 28-nov GE Vendite al dettaglio m/m OTT 1,5% 1,9% -3,2% 3-dic EC Vendite al dettaglio m/m OTT 0,5% 0,4% -1,3% 25-nov IT Vendite al dettaglio m/m SET n.d. -0,1% -0,1% 28-nov IT Disoccupazione OTT 12,6% 13,2% 12,6% 28-nov EC Disoccupazione OTT 11,5% 11,5% 11,5% 24-nov GE IFO Aspettative NOV 98,5 99,7 98,3 17-dic EC CPI m/m NOV n.d. -0,2% -0,2% 17-dic EC CPI a/a NOV 0,3% 0,3% 0,3% 14-nov FR PIL t/t 3 TRIM 0,1% 0,3% 0,0% 25-nov GE PIL t/t 3 TRIM 0,1% 0,1% -2,0% 27-nov SP PIL t/t 3 TRIM 0,5% 0,5% 0,5% 1-dic IT PIL t/t 3 TRIM -0,1% -0,1% -0,1% 5-dic EC PIL t/t 3 TRIM 0,2% 0,2% 0,2% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro sono state miste e continuano a mostrare una scarsa crescita, in un contesto domanda debole e rallentamento dell inflazione, rendendo più concreto il pericolo di una depressione economica; anche la dinamica dell economia reale in Germania e in Francia rischia di condizionare negativamente la ripresa europea. Il PIL aggregato è cresciuto di appena 0,2% nel terzo trimestre dell anno: in Francia e Germania la crescita è stata debole, la Spagna mostra segnali di ripresa mentre in Italia prosegue la fase recessiva. La produzione industriale a ottobre è cresciuta dello 0,1% a livello aggregato, penalizzata dal contributo negativo della Francia (-0,8%), contrariamente alle attese. Le rilevazioni riguardo all economia tedesca continuano a essere miste, ma moderatamente positive: la domanda interna positiva a ottobre, con un incremento delle vendite al dettaglio pari all 1,9% su base mensile; anche la domanda estera è cresciuta, con un incremento dell 1,9% a ottobre, contrariamente alle attese; sul fronte produttivo, gli ordini di fabbrica sono cresciuti (+2,5%), in misura sensibilmente superiore alle aspettative, così come la produzione industriale (+0,2%); inoltre, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, ha subito un incremento dopo mesi consecutivi di calo, riflettendo una maggiore fiducia per le prospettive dell economia tedesca. A ottobre, l indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% su base mensile, influenzato anche dal calo del prezzo del petrolio, mentre è cresciuto dello 0,2% su base annua. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ha continuato a mostrare preoccupazione per il rallentamento dell inflazione e ha alimentato le aspettative di un imminente piano di acquisti di titoli, a sostegno della crescita. Pagina 4

Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 26-nov US Reddito personale OTT 0,4% 0,2% 0,2% 11-dic US Vendite al dettaglio NOV 0.4% 0.7% 0,3% 25-nov US Consumo personale 3 TRIM 1.9% 2.2% 1,8% 5-dic US Variazione salari non agricoli NOV 230k 321k 214k 5-dic US Disoccupazione NOV 5,8% 5,8% 5,8% 5-dic US Ordini di fabbrica OTT 0,0% -0,7% -0,6% 26-nov US Ordini di beni durevoli OTT -0,6% 0,4% -1,3% 17-dic US Indice dei prezzi al consumo m/m NOV -0,1% -0,3% 0,0% 17-dic US CORE CPI m/m NOV 0.1% 0.1% 0,2% 17-dic US Indice dei prezzi al consumo a/a NOV 1.4% 1.3% 1,7% 17-dic US CORE CPI a/a NOV 1.8% 1.7% 1,8% 15-dic US Produzione industriale NOV 0.7% 1.3% -0,1% 25-nov US PIL t/t TRIM 3,3% 3,9% 3,5% Il quadro economico statunitense rimane positivo, con una dinamica superiore alle attese: l economia statunitense continua a beneficiare delle misure di politica economica, fiscale e monetaria intraprese negli ultimi anni. Il PIL relativo al terzo trimestre è cresciuto del 3,9% annualizzato. La dinamica dei consumi è stata positiva nel terzo trimestre (+2,2%), superiore rispetto al secondo trimestre; la crescita del reddito personale (+0,2%) e la fase di stabilizzazione e crescita del mercato del lavoro, con aumento dell occupazione a ottobre superiore alle attese, continuano a sostenere l economia; le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,7% a novembre, in misura leggermente superiore alle attese, la produzione industriale è cresciuta dell,13%, gli ordini di beni durevoli sono aumentati dello 0,4% rispetto a ottobre, mentre gli ordini di fabbrica hanno subito un lieve calo (- 0,7%). Le prospettive dell economia reale continuano a essere positive, confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3% su base mensile, influenzato dal calo del prezzo del petrolio, mentre è cresciuto dell 1,3% su base annua; il dato core è cresciuto dello 0,1% rispetto a ottobre, mentre è aumentato dell 1,7% su base annua. Pagina 5

Market Monitor Equity Indices 340 330 320 310 300 290 280 270 260 250 DJ EuroStoxx 3850 3650 3450 3250 3050 2850 2650 2450 S&P 500 318 1,31% -1,09% -2,78% 3.789 14,28% 5,48% 0,26% 200 MSCI World (Euro) 24500 FTSE MIB 190 22500 180 170 20500 160 18500 150 140 130 16500 14500 190 18,37% 4,45% 0,40% 18.984 0,08% -9,13% -5,15% 2050 Topix 350 MSCI Emerging Mkt (Euro) 1850 330 1650 310 1450 290 1250 270 1050 250 1.926 10,32% 6,31% -0,03% 303 8,38% -3,00% -4,37% Le prime settimane di dicembre sono state caratterizzate da un incremento della volatilità e da un ritorno dell avversione al rischio da parte degli investitori, che ha determinato una correzione di tutti i mercati azionari, nonostante sia seguita una ripresa negli ultimi giorni: le perdite più consistenti hanno interessato gli indici europei, su cui pesa una situazione di generale debolezza macroeconomica a cui si sono aggiunte le incertezze politiche greche, e gli indici dei paesi emergenti, influenzati dalle tensioni sul prezzo del petrolio e dai rischi geopolitici; la correzione, invece, è stata più lieve per il mercato statunitense, sostenuto da una congiuntura economica solida, e per quello giapponese, il quale continua a beneficiare degli effetti positivi di una politica monetaria ultra espansiva. I rendimenti da inizio anno sono tutti positivi, con guadagni a doppia cifra sia per l indice globale sia per quello statunitense, mentre più deboli sono i risultati ottenuti dall indice europeo e dal mercato domestico. Pagina 6

Gli indici giapponesi hanno risposto in maniera estremamente positiva all annuncio di ulteriori stimoli monetari da parte della Bank of Japan; tuttavia, il pessimo dato sul PIL del terzo trimestre che attesta l entrata in recessione del Paese e l annuncio di elezioni anticipate hanno alimentato un po di volatilità negli ultimi giorni. I rendimenti da inizio anno sono tutti positivi, con risultati migliori per l indice globale e per quello statunitense, mentre più deboli sono i risultati ottenuti dall indice europeo e dal mercato domestico. Market Monitor Fixed Income Indices 225 220 215 210 205 200 195 Citigroup EGBI 530 520 510 500 490 480 Citigroup WGBI 190 185 470 460 220 12,65% 2,28% 0,62% 522 12,03% 1,66% 1,17% Citigroup AGBI JP Morgan GBI-EM 165 270 160 260 155 150 145 140 135 250 240 230 220, 130 210 161 16,58% 1,20% 0,58% 235 6,29% -2,55% -4,06% Gli indici obbligazionari dei paesi sviluppati hanno continuato ad apprezzarsi nel corso delle ultime settimane, con l indice europeo e l indice globale che hanno raggiunto nuovi massimi, raggiungendo da inizio anno un rendimento superiore al 12%; nei paesi emergenti, invece, il ritorno del fligh to quality ha penalizzato l indice generale, il quale ha subito una violenta correzione nelle prime settimane del mese, mentre l indice asiatico ha proseguito il sentiero di crescita intrapreso dallo scorso mese di marzo, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 17%. Le prospettive di medio periodo per i mercati sviluppati sono, però, moderatamente negative, con scarso spazio per un ulteriore apprezzamento nel breve termine, mentre più positive per i mercati emergenti anche se caratterizzati da una crescente volatilità. Pagina 7

Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond 235 210 230 205 225 220 215 200 195 210 190 205 185 227 8,70% 2,27% -0,47% 201 4,60% -1,09% -1,20% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities 305 295 285 295 275 265 285 255 245 275 235 225 265 215 282 4,61% 0,42% -0,85% 219-13,56% -8,45% -3,79% 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 WTI Crude Oil 1720 1620 1520 1420 1320 1220 1120 Golds 57-41,96% -37,33% -13,78% 1.196-0,77% -0,98% 2,48% Nelle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata negativa, con risultati peggiori in Europa rispetto agli Stati Uniti. Da inizio anno i rendimenti rimangono comunque positivi, con risultati pressoché uguali nelle due aree geografiche, mentre performance migliori sono stati ottenuti da livello globale. Prosegue il trend negativo per il mercato delle commodities, sotto pressione per l eccesso di offerta di materie prime, in particolare per il settore energetico, con il prezzo del petrolio che ha toccato nuovi minimi da inizio anno, scendendo sotto il livello dei 60 dollari al barile, subendo una perdita da inizio anno di oltre quaranta punti percentuali, e per i timori sulla crescita economica globale. Differente è stata, invece, la dinamica dell oro, le cui quotazioni hanno visto un lieve incremento nel mese di dicembre ma il risultato da inizio anno rimane lievemente negativo. Pagina 8

Market Monitor German Interest Rates 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05-0,10 GE 1YR 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05-0,10 GE 2YRS -0,08-0,26% -0,02% -0,01% -0,08-0,29% 0,00% -0,05% GE 5YRS GE 10YRS 1,02 0,82 0,62 0,42 0,22 0,02 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 0,06-0,87% -0,09% -0,06% 0,59-1,34% -0,36% -0,11% 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 GE 30YRS Price Variation 19-dic-14 31-dic-13 30-set-14 28-nov-14 1,45-1,31% -0,42% -0,14% Nel corso delle ultime settimane il livello dei tassi d interesse tedeschi è diminuito su tutte le scadenze, con un movimento più evidente sul tratto lungo della curva: i tassi a uno e due anni offrono un rendimento negativo di circa otto centesimi, mentre il decennale è sceso sotto la soglia dello 0,60%. Pagina 9

Market Monitor Italian Interest Rates 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 0,30 0,10 IT 1YR 2,60 2,20 1,80 1,40 1,00 0,60 0,20 IT 2YRS 0,39-0,52% 0,13% 0,06% 0,59-0,67% 0,23% 0,11% IT 5YRS IT 10YRS 4,00 3,60 3,20 2,80 2,40 2,00 1,60 1,20 0,80 5,00 4,60 4,20 3,80 3,40 3,00 2,60 2,20 1,80 1,02-1,72% -0,01% 0,06% 1,95-2,17% -0,38% -0,08% IT 30YRS 5,40 5,20 5,00 4,80 4,60 4,40 4,20 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 Price Variation 19-dic-14 31-dic-13 30-set-14 28-nov-14 3,28-1,60% -0,36% -0,17% Il mercato dei titoli di Stato italiani è stato caratterizzato da una discesa dei tassi d interesse, in particolare sul tratto medio-lungo della curva. Il rendimento del BTP a dieci anni ha raggiunto nuovi minimi, offrendo ora un tasso inferiore al 2%. Pagina 10

Market Monitor US Interest Rates 0,26 0,23 0,20 0,17 0,14 0,11 0,08 0,05 US 1YR 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 US 2YRS 0,24 0,13% 0,15% 0,13% 0,64 0,26% 0,07% 0,17% 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 US 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 US 10YRS 1,65-0,09% -0,11% 0,17% 2,16-0,87% -0,33% 0,00% 4,20 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 US 30YRS Price Variation 19-dic-14 31-dic-13 30-set-14 28-nov-14 2,75-1,21% -0,44% -0,13% Nel corso del mese il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato statunitensi è incrementato sulle scadenze a breve termine, mentre è diminuito sul tratto più lungo della curva. Il tasso a due anni è ora poco sopra i sessanta centesimi, il decennale offre poco più del 2%, mentre il tasso trentennale è sceso sotto la soglia del 3%. Pagina 11

Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 0,38 0,01% -0,16% -0,02% 0,47-0,09% -0,35% -0,04% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 UK 5YRS 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 10YRS 1,26-0,60% -0,52% -0,01% 1,85-1,17% -0,58% -0,08% 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 UK 30YRS Price Variation 19-dic-14 31-dic-13 30-set-14 28-nov-14 2,61-1,05% -0,45% -0,06% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito è sceso su tutte le scadenze, ad eccezione delle scadenze a brevissimo termine, con variazioni maggiori sul tratto medio-lungo della curva. Il tasso ad un anno, dopo aver raggiunto i livelli massimi dell anno nel mese di settembre, ora è sotto la soglia dello 0,4%, il tasso a dieci anni è sceso all 1,85% mentre il tasso trentennale è ritornato sotto la soglia del 3%. Pagina 12

Market Monitor Japanese Interest Rates 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00-0,02-0,04 JPY 1YR 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05 JPY 2YRS -0,03-0,12% -0,10% -0,04% -0,04-0,13% -0,11% -0,05% 0,47 0,32 0,17 0,02 JPY 5YRS 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 JPY 10YRS 0,04-0,21% -0,14% -0,07% 0,36-0,39% -0,18% -0,07% 2,05 JPY 30YRS 1,90 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 19-dic-14 31-dic-13 30-set-14 28-nov-14 1,32-0,42% -0,29% -0,06% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi, su livelli già estremamente bassi, sono ancora diminuiti su tutte le scadenze, con i tassi ad uno e due diventati negativi, il decennale sceso sotto i quaranta centesimi e il trentennale all 1,4%. Pagina 13

Market Monitor Euro vs Currencies 1,41 1,38 1,35 1,32 1,29 1,26 1,23 1,20 USD 0,89 0,87 0,85 0,83 0,81 0,79 0,77 GBP 1,224-11,23% -3,08% -1,57% 0,784-5,85% 0,64% -1,55% 1,27 1,26 1,25 1,24 1,23 1,22 1,21 1,20 1,19 CHF 155 150 145 140 135 130 125 120 115 110 JPY 1,203-1,82% -0,22% 0,13% 146,260 0,77% 5,62% -0,92% Continua il movimento di deprezzamento dell Euro nei confronti del dollaro statunitense, con il cambio EUR/USD a quota 1,22, nonostante le ultime settimane siano state contraddistinte da una certa volatilità: il dollaro mantiene la sua forza anche grazie alle scelte della FED che, seppur cauta, ha confermato il proprio cambio di passo in senso restrittivo nella politica monetaria. Il deprezzamento dell Euro è stato evidente anche nei confronti della Sterlina britannica, con il cambio EUR/GBP intorno al livello 0,78. Dopo il deciso movimento di deprezzamento della valuta giapponese, dopo le decisioni della Bank of Japan di ampliare il proprio programma di acquisto titoli, con il cambio EUR/YEN che ha raggiunto la soglia dei 149 nei primi giorni di dicembre, lo YEN ha leggermente ritracciato negli ultimi giorni. Un lieve movimento di deprezzamento si è osservato anche sul Franco Svizzero, con un cambio EUR/CHF tornato intorno all 1,20. Da inizio anno il movimento più importante è stato quello dell Euro verso il Dollaro statunitense, deprezzatosi di oltre undici punti percentuali. Pagina 14

Market Monitor Money Market Euribor 3 Month EONIA 0,38 0,70 0,34 0,60 0,30 0,50 0,26 0,40 0,22 0,30 0,18 0,20 0,14 0,10 0,10 0,00 0,06-0,10 0,08-0,21% 0,00% 0,00% -0,06-0,50% -0,25% -0,18% 1,20 Future Euribor 3M Marzo 2015 1,20 Future Euribor 3M Giugno 2015 1,00 1,00 0,80 0,80 0,60 0,60 0,40 0,40 0,20 0,20 0,00 0,00 0,09-0,28% 0,01% 0,00% 0,08-0,48% 0,01% 0,00% Dopo il taglio dei tassi effettuato nel mese di settembre, il Presidente della BCE nel corso della riunione di dicembre ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% e il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -0,20%. Il tasso Euribor a tre mesi, dopo aver reagito repentinamente al taglio dei tassi nel mese di settembre, attraverso una contrazione di quasi dieci centesimi, è rimasto nell intorno dello 0,08%, mentre il tasso EONIA è sceso ancora di qualche centesimo ed è ora negativo di sei centesimi. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di marzo e giugno 2015 sono lievemente diminuiti rispetto ai livelli dello scorso mese, offrendo entrambi un rendimento inferiore a dieci centesimi Pagina 15

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