NOTE SUI CONVERTITORI D/A e A/D

Documenti analoghi
Capitolo IX. Convertitori di dati

LSS ADC DAC. Piero Vicini A.A

CdL Specialistica in Ingegneria delle TLC Corso di Misure sui Sistemi di TLC. Le principali architetture dei Convetitori Analogico/Digitale

Elettronica II Alcune architetture di convertitori A/D e D/A p. 2

T10 CONVERTITORI A/D E D/A

Le principali architetture dei Convertitori Analogico/Digitale

Conversione AD e DA. Fig Interfacce AD e DA fra sistema analogico e digitale.

Filtri lineari non ricorsivi (FIR)

SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 26 Febbraio 2002

Laboratorio di metodi di acquisizione dati. Giorgio Maggi

convertitore D/A convertitore A/D

Elettronica Circuiti con amplificatori operazionali; comparatore; conversione analogico-digitale

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n F - 4: Circuiti per convertitori A/D

Campionamento. Campionamento: problema

CONVERSIONE ANALOGICO-DIGITALE E DIGITALE-ANALOGICA

NOME: COGNOME: MATRICOLA:

Conversione Analogico - Digitale

0/0 1/0 1/0 0/0 0/1 1/0 1/0

PRIMA SCRITTA DEL MODULO DI

Esempi di architetture di ADC e DAC

Sistema di acquisizione e distribuzione dati

PROVA SCRITTA DEL MODULO INTEGRATO E DEL CORSO DI NOME: COGNOME: MATRICOLA: CFU:

Entità e rappresentazioni

8. Muri di sostegno e NTC 2008

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 19 febbraio 2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA:

Fondamenti di Informatica B. Fondamenti di Informatica B. Riepilogo teorico. I passi del progetto. Progetto di circuiti sequenziali. Esercitazione n.

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale

Campionamento e quantizzazione, errori, SNR. errori, tipi base, esempi di circuiti. errori, classificazione, esempi di circuiti,

Controlli Automatici

SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 17 Gennaio 2002

E sem pi di E serci zi e Qui z d E sam e

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL CORSO DI C A L C O L A T O R I E L E T T R O N I C I NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO 15 Aprile 2009

SISTEMI ELETTRONICI. SisElnC4 23/01/ DDC 1. Ingegneria dell Informazione. Obiettivi del gruppo di lezioni C

STRUMENTAZIONE DI PROCESSO

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. CORSI DI LAUREA IN INGEGNERIA BIOMEDICA INGEGNERIA ELETTRICA, ELETTRONICA ED INFORMATICA 17 luglio 2018

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. 13 gennaio 2016 NOME: COGNOME: MATRICOLA: CFU:

Lezione XII Analisi Formale

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

Intersezione semaforizzata

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Convertitori D/A e A/D

Controlli Automatici

Componenti in corrente continua

12. Teoria qualitativa

MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

Università degli Studi di Milano Bicocca Corso di Laurea in Scienze Statistiche ed Economiche. Appello di MACROECONOMIA 10Novembre 2015

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 3 Febbraio 2014

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA, INGEGNERIA BIOMEDICA 23 Aprile 2014

Convertitori Digitale-Analogico

DAC Digital Analogic Converter

6. ACQUISIZIONE DIGITALE DEI SEGNALI

Comprendere il funzionamento dei convertitori Saper effettuare misure di collaudo

M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

ESERCITAZIONE DELL 11 DICEMBRE 2008 SOLUZIONI Corso di Matematica I per Geologia. dx dx dx sin x = (sin x)2 + (cos x) 2. (1)

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19

INDICE CAPITOLO 6 CAPITOLO 6

SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI. NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO 6 Febbraio 2003

Nome, Cognome: punti totali possibili, 50 punti corrispondono alla nota massima.

SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL CORSO DI. NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO 11 Aprile 2006

SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL CORSO DI. NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO 19 Aprile 2007

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 22 gennaio 2019 SOLUZIONI

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo

ESERCITAZIONE N 9 VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO DI UNA INTERSEZIONE A T SEMAFORIZZATA CON PRECEDENTE FASATURA DEL CICLO SEMAFORICO

MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n F - 2: Convertitori D/A

Convertitori Digitale-Analogico

Collaudo statico di un ADC

D SISTEMI DI ELABORAZIONE DIGITALE DEI SEGNALI

ESERCIZIO n.9. B 7cm H 3cm. b 3cm d 1cm. c 2cm. d d d

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012

SISTEMI DI ACQUISIZIONE

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI. 23 aprile 2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA: CFU:

Conversione Analogico/Digitale

Autronica LEZIONE N 11

Convertitori Analogico-Digitali o ADC. Generalità

Ingegneria dell Informazione D SISTEMI DI ELABORAZIONE DIGITALE DEI SEGNALI. Analisi Sistemistica di soluzioni analogiche/digitali

1. CONVERSIONE ANALOGICO DIGITALE: SCHEMA, FUNZIONALITÀ E CARATTERISTICA DELL ADC

POTENZIALE ELETTRICO. La situazione è schematizzata nella figura seguente:

Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali.

Esercitazione 6: Convertitori A/D Delta e Sigma-Delta

MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI

Laboratorio di Elettrotecnica Reti del secondo ordine. Autore: Dino Ghilardi

Segnali Numerici. Segnali Continui

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento.

Schiere passive. Schiere Yagi-Uda...6 Antenne log-periodiche...8

metodi numerici metodi grafo-numerici metodi grafici metodi meccanici

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

= x + x 0 2x 0 per x x 0,

pdseln 1 SISTEMI ELETTRONICI Ingegneria dell Informazione Modulo Obiettivi del gruppo di lezioni D Obiettivi di questa lezione (D2)

Lezione 1. Introduzione

Rappresentazione digitale del suono

Esperimentazioni di Fisica 3 AA Tracking ADC. M. De Vincenzi

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

La strategia di campionamento 1

Convertitori D/A. Convertitori Digitale-Analogico. D/A: Misura Prestazioni. D/A Ideale. Caratteristica. Lucidi del Corso di Microelettronica Parte 7

= R. 4πε 0. R contiene valori costanti che descrivono caratteristiche fisiche(il dielettrico ε

Transcript:

OTE SUI COETITOI D/A e A/D A.A. 15-16 Massimo Piotto

ote sui convertitori D/A e A/D 1 Il convertitore igitale-analogico Un convertitore igitale-analogico (D/A o DAC a Digital-to-Analog Converter) a bit a un punto i vista funzionale è un ispositivo che accetta in ingresso una parola D i bit e genera in uscita un campione analogico, come mostrato in Figura 1. Tipicamente, il campione analogico fornito in uscita al DAC è una tensione vo che è una frazione, F, ella tensione i riferimento, ovvero: v F Il valore ella frazione F è eterminato alla parola i ingresso D su bit: D F 1 3 1 3 Si noti che costituisce il numero i combinazioni iverse ella parola D in ingresso al convertitore. Figura 1: Un convertitore D/A come blocco funzionale Il bit meno significativo (LSB) etermina la minima variazione che si può avere nella tensione i uscita: LSB La caratteristica i trasferimento ieale i un DAC a 3 bit è mostrata in Figura. Sull asse elle ascisse sono riportate le combinazioni iverse ella parola i ingresso mentre sull asse elle orinate sono riportati i valori che può assumere la tensione i uscita, normalizzati rispetto a. Il valore massimo che la tensione i uscita può assumere, enominato tensione i fono scala (FS), è ato a: 1 FS Si può notare come la curva non sia continua ma costituita a punti in quanto il segnale i ingresso è un segnale igitale che può assumere solo valori iversi a cui corrisponono valori i tensione in uscita.

ote sui convertitori D/A e A/D Figura : Caratteristica i trasferimento ieale i un DAC a 3 bit Esiste una larga varietà i architetture i DAC alle più semplici a quelle più complesse, ognuna con i propri vantaggi e svantaggi. el seguito sono escritte ue architetture tipiche. 1.1 Circuito con resistori a pesi binari ella Figura 3 è mostrato un semplice circuito che realizza un convertitore DAC a bit. Il circuito è costituito a resistori a pesi binari (,, 4, -1 ), interruttori monopolari (S, S1, S S-1) e un amplificatore operazionale con la sua resistenza i retroazione f. La rete resistiva viene alimentata alla tensione i riferimento mentre gli interruttori sono comanati alla parola D i bit e, in particolare, S al bit meno significativo mentre S-1 al bit più significativo -1. Quano il bit i=, l interruttore Si si trova nella posizione 1 mentre quano il bit i=1, l interruttore Si si trova nella posizione. Come si può notare in figura, la posizione 1 i tutti gli interruttori è massa mentre la posizione, nell ipotesi che valga il corto circuito virtuale in ingresso all operazionale, è una massa virtuale. Pertanto, la corrente che attraversa ciascun resistore è costante e gli interruttori assumono la funzione i un eviatore i tale corrente o verso massa (posizione 1) o verso la massa virtuale (posizione ). Le correnti che scorrono verso la massa virtuale si sommano formano la corrente risultante i che scorre attraverso la resistenza i retroazione f. Figura 3: Schema i un convertitore DAC a bit che utilizza una rete resistiva a scala con coefficienti binari 3

ote sui convertitori D/A e A/D La corrente i è quini ata a: i La tensione i uscita v sarà ata a: 1 1 1 D v 1 i 1 f 1 1 che è irettamente proporzionale alla parola igitale D come esierato. L accuratezza el convertitore ipene in maniera critica all accuratezza i, alla precisione ei resistori pesati e all iealità egli interruttori. Uno svantaggio ell architettura a resistori con pesi binari è che, per un numero i bit elevato, la ifferenza i valore tra il resistore più piccolo e quello più grane iventa molo elevata. Questo implica elle ifficoltà a mantenere la precisione richiesta per i valori i resistenza e pertanto questo tipo i DAC è usato raramente se sono necessari più i 4 bit. Uno schema che risolve questo problema è quello costituito a una rete i resistenze a scala -, escritto nel paragrafo successivo. 1. Circuito con rete a scala - Uno schema i un convertitore DAC a bit che utilizza una rete i resistenze a scala - è mostrato in Figura 4. Come si può notare, per lo stesso numero i bit si utilizzano un numero oppio i resistenze, rispetto al circuito mostrato in Figura 3, che però assumono solo i valori e. Per comprenere il funzionamento ella rete, si può notare, parteno a estra e proceeno verso sinistra, che la resistenza vista verso la estra i ciascuno noo è uguale a. Pertanto, la corrente che scorre verso la estra i ciascun noo è uguale alla corrente che scorre verso il basso a massa. In pratica, la corrente che entra a sinistra in un noo si ivie in ue parti uguali, una verso il basso e una verso estra. f D Figura 4: Circuito i un convertitore DAC a bit che utilizza una rete resistiva a scala - 4

ote sui convertitori D/A e A/D Inicano con Ii la corrente che scorre nell interruttore Si si avrà pertanto: I I 4I 1 1 3 Quini, come si aveva nel caso ella rete a pesi binari, la corrente totale io sarà ata a: i D La tensione i uscita v sarà ata a: 1 1 v 1 1 i f 1 Si può notare che la tensione i uscita è irettamente proporzionale alla parola igitale D come esierato. Anche in questo caso, l accuratezza el convertitore ipene in maniera critica all accuratezza i, alla precisione ei resistori e all iealità egli interruttori. f D I 1 Il convertitore analogico-igitale Un convertitore analogico-igitale (A/D o ADC a Analog-to-Digital Converter) a bit a un punto i vista funzionale è un ispositivo che accetta in ingresso i campioni i un segnale analogico e fornisce, per ogni campione i ingresso, la corrisponente rappresentazione igitale a bit ai suoi terminali i uscita, come mostrato in Figura 5. A ifferenza el convertitore DAC in cui si ha un numero finito i ingressi a cui corrispone un numero finito i uscite, nei convertitori ADC l ingresso è un segnale analogico la cui ampiezza può assumere con continuità tutti i valori all interno ell intervallo i valiità. Tali valori evono essere quantizzati in un numero finito i valori igitali. In particolare, in un convertitore a bit si avranno livelli i quantizzazione. Figura 5: Un convertitore A/D come blocco funzionale Le iversità tra le ue tipologie i convertitori appaiono evienti confrontano la caratteristica i trasferimento i una ADC ieale a 3 bit mostrata in Figura 6 con quella i un DAC riportata in 5

ote sui convertitori D/A e A/D Figura. Sull asse elle orinate sono riportate le combinazioni iverse ella parola D i uscita mentre sull asse elle ascisse sono riportati i valori ella tensione i ingresso normalizzati rispetto a. Poiché il segnale i ingresso è un segnale continuo mentre quello i uscita è iscreto, la curva assume l aspetto i una grainata. Figura 6: Caratteristica i trasferimento ieale i un ADC a 3 bit La iscretizzazione i una granezza continua prouce inevitabilmente un errore Qe che viene enominato errore i quantizzazione. Tale errore viene efinito come la ifferenza tra il valore attuale ell ingresso analogico e il valore ell uscita igitale riportato in tensione. Ovvero: Q e v in D v in D ove D è il valore ella parola igitale uscita e LSB è il valore i 1 LSB in volt. La caratteristica ell ADC con il corrisponente anamento ell errore i quantizzazione espresso in unità i LSB sono riportati in Figura 7. Come si può notare, l errore ha un anamento a ente i sega centrato su ½ LSB e iealmente sarà compreso tra e 1 LSB. Da notare che l anamento ell errore può essere eterminato come la ifferenza tra la caratteristica a grainata e la bisettrice el piano, riportata in tratteggio in Figura 7. LSB Figura 7: Caratteristica i trasferimento ieale i una ADC e il corrisponente errore i quantizzazione 6

ote sui convertitori D/A e A/D Molto spesso si preferisce avere l errore i quantizzazione centrato nello zero cosi a avere una variazione complessiva i ± ½ LSB. Questa conizione si può ottenere facilmente traslano la caratteristica a sinistra i ½ LSB, come mostrato in Figura 8. Figura 8: Caratteristica i un convertitore ADC con il corrisponente errore i quantizzazione centrato in zero In questo caso la prima transizione el coice igitale si ha per vin 1/16 pertanto il range i valori i vin corrisponenti alla coifica è imezzato rispetto al caso preceente. L ultima transizione avviene per vin 13/16 (a metà tra 6/8 e 7/8 ) e la larghezza ell ultimo graino ella grainata è 1.5 volte più grane el preceente e l errore i quantizzazione arriva a 1 LSB per vin =.. Se si vuole evitare questa situazione si può impostare come limite massimo ella tensione i ingresso il valore 15/16 (a metà tra 7/8 e 8/8 ). Esiste una larga varietà i architetture i ADC alle più semplici a quelle più complesse, ognuna con i propri vantaggi e svantaggi. el seguito sono escritte alcune architetture tipiche..1 Convertitore A/D a singola rampa Il convertitore a singola rampa appartiene, insieme a quello a oppia rampa escritto nel paragrafo successivo, alla categoria ei convertitori a integrazione in cui la conversione avviene misurano con un contatore il tempo impiegato per un operazione i integrazione. Figura 9: Diagramma temporale i un convertitore a singola rampa 7

ote sui convertitori D/A e A/D el caso el convertitore a singola rampa, il principio i funzionamento è schematizzato in Figura 9: si integra una tensione nota e costante e si misura quanto tempo occorre per ottenere in uscita all integratore una tensione uguale al segnale che si vuole convertire. Il iagramma a blocchi i un architettura a singola rampa è mostrata in Figura 1. Facciamo l ipotesi che la tensione costante sia positiva e che l uscita ell integratore sia nulla all istante t= in cui iniziamo a integrare e a contare gli impulsi i clock. Inoltre, il contatore è a bit e il segnale i ingresso vi che vogliamo convertire viene campionato e mantenuto al circuito i sample an hol (S/H) per tutta la urata el processo i integrazione. La tensione in uscita ell integratore comincia a salire linearmente (si noti che - è negativa) con una penenza che ipene al valore i e C. Quano la tensione i uscita ell integratore supera il valore ella tensione i uscita el circuito S/H, il comparatore commuta e segnala al circuito i controllo i memorizzare nel latch il valore che ha raggiunto il contatore. Il circuito i controllo provvee poi a generare il segnale i reset che serve sia per resettare il contatore sia per azzerare l uscita ell integratore preparano il sistema a un altra operazione i conversione. Figura 1: Schema a blocchi i un convertitore a singola rampa Il numero i impulsi i clock conteggiato sarà, pertanto, proporzionale al valore ella tensione i ingresso che vogliamo convertire. In particolare, se la tensione i ingresso è molto piccola, il tempo i conversione sarà molto breve e il contatore conterà pochi impulsi prima che il comparatore scatti faceno concluere il conteggio. iceversa, se la tensione i ingresso è uguale alla tensione i fonoscala el convertitore, il contatore ovrà incrementare il conteggio a zero fino al suo valore massimo i. Il tempo i conversione, tc, è proporzionale alla tensione vi e il segnale, C, in uscita all integratore al termine el conteggio è ato a: C 1 C tc ( ) t C a cui si ricava: vi tc C Se il numero i impulsi conteggiati è pari a D, ovvero tc = D TCLK, si ottiene: vi C D T CLK C v I 8

ote sui convertitori D/A e A/D ove TCLK è il perioo el clock. Si è ottenuto, pertanto, che il valore D memorizzato nel latch è proporzionale alla tensione i ingresso vi. Tuttavia si può notare che il valore i D ipene anche a altri fattori, in particolare al valore i, i C e el perioo el clock. Ogni effetto i non iealità che moifica questi parametri si ripercuote irettamente sul risultato numerico ella conversione. Questo inconveniente viene risolto all architettura a oppia rampa escritta nel paragrafo successivo.. Convertitore A/D a oppia rampa el convertitore a oppia rampa vengono fatte ue integrazioni, come mostrato schematicamente in Figura 11. ella prima integrazione, si parte a zero e si integra la tensione i ingresso vi per un perioo i tempo pari al fonoscala el contatore, ovvero cicli i clock. ella fase successiva, si integra una tensione costante i segno opposto alla tensione vi per un intervallo i tempo necessario per far ritornare a zero l uscita ell integratore. Il conteggio eseguito nella secona fase viene preso come risultato ella conversione. Figura 11: Diagramma temporale i un convertitore a oppia rampa a 3 bit. Il valore i picco a cui si arriva nella prima fase è proporzionale al segnale i ingresso, come mostrato in Figura 1 ove è mostrato il iagramma temporale nel caso vengano integrate ue tensioni i ingresso iverse con vi>vi1. Si noti come in questa fase la penenza ella rampa sia variabile in quanto è proporzionale al segnale i ingresso. ella secona fase, invece, la penenza elle curve è costante in quanto si integra in entrambi i casi la tensione costante. Come mostrato in figura, l intervallo i tempo necessario per tornare a zero è proporzionale al valore i picco ottenuto nella prima fase, ovvero alla tensione i ingresso. Un architettura che implementa questa tecnica è mostrata in Figura 13. Prima i iniziare il ciclo i conversione viene inviato il segnale i reset che azzera il contatore e chiue l interruttore ai capi el conensatore scaricanolo in moo che la tensione uscita ell integratore sia nulla. Il ciclo i conversione inizia con il collegamento ell ingresso analogico ell integratore all uscita el circuito i S/H che ha campionato la tensione i ingresso che ipotizziamo per comoità negativa. La tensione i uscita el comparatore inizierà a aumentare e allo stesso tempo il contatore inizia la sua operazione i conteggio egli impulsi i clock a frequenza fissa. Questa fase i conteggio continua fino a quano il contatore non arriva a contare impulsi e il segnale i over-flow (O/F) segnala questa conizione. Il circuito i controllo provvee a resettare il contatore e spostare l interruttore in ingresso all integratore sul segnale che ipotizziamo positivo. La tensione in uscita 9

ote sui convertitori D/A e A/D all integratore comincia a iminuire e contemporaneamente il contatore inizia il conteggio. Questa fase ura fino a quano la tensione non iventa nulla. Infatti, quano la tensione in uscita all integratore iventa pari a zero, il comparatore commuta e segnala al circuito i controllo i interrompere il conteggio, salvare il valore nel latch e inviare il comano i reset per il contatore e il conensatore. Figura 1: Diagramma temporale i un convertitore a oppia rampa con ue iverse tensioni i ingresso vi>vi1 Come è eviente, il circuito a oppia rampa richiee un tempo i conversione superiore al circuito a singola rampa. Tuttavia, come imostreremo a breve, risulta immune agli effetti i non iealità che coinvolgono i parametri el circuito. Figura 13: Schema a blocchi i un convertitore a oppia rampa Per verificare i vantaggi el circuito a oppia rampa, inichiamo con picco la tensione in uscita all integratore alla fine ella prima fase. Tale valore sarà ato a: Tmax 1 vi vi picco vi ( ) Tmax TCLK C C C 1

ote sui convertitori D/A e A/D Durante la secona fase, la tensione uscita ell integratore inizierà a tale valore e ecrementerà fino a arrivare a zero. Durante questa fase, la tensione in uscita all integratore varrà: t vi 1 c TCLK C C All istante t=t1 in cui si annulla avremo: T1 vi 1 vi TCLK TCLK T C C C C a cui: 1 v C I I T1 TCLK C Se il contatore è arrivato a conteggiare D impulsi, ovverot1=dtclk, si ottiene: 1 vi vi D TCLK TCLK Come si può notare, l impiego ello stesso integratore e ello stesso contatore in entrambi le fasi consente i ottenere una conversione che non è più affetta alle non iealità che riguarano, C o il clock. Questo permette i ottenere un convertitore con un elevata accuratezza. v T CLK.3 Convertitore A/D flash Il convertitore flash o parallelo implementa il metoo i conversione A/D più veloce. Concettualmente la conversione flash è molto semplice. Come mostrato in Figura 14, la tensione analogica i ingresso vin viene inviata in ingresso a ( -1) comparatori che la confrontano con ciascuno ei ( -1) livelli i quantizzazione in cui è stata suivisa la tensione i riferimento tramite la serie i resistori tutti uguali. In uscita a ciascuno comparatore si ottiene un valore i tensione alto, equivalente a livello logico 1, se la tensione vin è maggiore el livello ella tensione a esso collegato e un valore i tensione basso, equivalente a livello logico, nel caso contrario. Analizzano l insieme elle tensioni in uscita ai comparatori, si ottiene al basso una serie i valori alti fino al comparatore che è collegato al primo livello ella tensione maggiore i vin che avrà l uscita bassa e così tutti quelli che sono sopra i lui. Questo tipo i coifica viene efinita coifica termometrica. Un semplice ecoer con priorità, che restituisce l inirizzo binario ella linea i ingresso a livello alto i maggior priorità (con l orine più alto), convertirà i -1 valori ella coifica termometrica nella parola D i bit che costituisce la conversione igitale ella tensione analogica i ingresso. Il vantaggio i questo convertitore risiee nella possibilità i effettuare la conversione completa in un unico ciclo i clock. Lo svantaggio è costituito alla complessità ell harware. Infatti, un convertitore a 8 bit richiee 55 comparatori e 56 resistenze. Inoltre, per ogni bit i risoluzione in più che si vuole ottenere si raoppia l area el chip. A esempio, per ottenere 9 bit sono necessari 511 comparatori e 51 resistenze. Per questo motivo i convertitori flash traizionali sono tipicamente a 8 bit. Se si rinuncia a voler effettuare la conversione completa in un unico ciclo i clock si può aottare una configurazione i convertitore flash a ue step che consente, a parità i risoluzione, i ottenere una notevole riuzione ell area el chip. Il iagramma a blocchi ella configurazione a ue step è mostrata in Figura 15. Il convertitore a bit è suiviso in ue convertitori flash a / bit in cui il primo (MSB ADC) fornisce i bit più significativi ella conversione, mentre il secono (LSB ADC) fornisce i bit meno significativi. Il processo i conversione avviene nel seguente moo: 11

ote sui convertitori D/A e A/D 1) la tensione i ingresso viene campionata e mantenuta al circuito i Sample/Hol (S/H); il convertitore flash MSB ADC fornisce gli / bit più significativi che sono memorizzati nel latch; ) il risultato viene riconvertito in una tensione analogica al DAC e sottratto alla tensione i ingresso; 3) il risultato ella sottrazione, enominato resiuo, è moltiplicato per / all amplificatore e fornito in ingresso al secono convertitore flash (LSB ADC). La moltiplicazione per / consente i utilizzare ue convertitori flash ientici con la stessa tensione i riferimento; la moltiplicazione può essere evitata se si progetta il convertitore LSB ADC in moo che sia in grao i convertire tensioni molto piccole; 4) il secono convertitore fornisce i bit meno significativi ella conversione che vengono memorizzati nel latch. Figura 14: Schema a blocchi i un convertitore Flash Il vantaggio i questa architettura risiee nella iminuzione ell area el chip. Infatti, per una conversione a bit il numero i comparatori necessari scene agli ( -1) necessari nella configurazione traizionale a ( / -1) per la configurazione a ue step. Per esempio, per una risoluzione a 8 bit si passa a 55 comparatori per la flash traizionale a 3 comparatori per la flash a ue step. Lo svantaggio consiste nella necessità i aspettare almeno ue cicli i clock per avere il risultato efinitivo ella conversione. 1

ote sui convertitori D/A e A/D Figura 15: Schema a blocchi i un convertitore Flash a step.4 Convertitore A/D a approssimazioni successive (SA) Il convertitore a approssimazioni successive (SA) effettua, in pratica, una ricerca binaria all interno i tutti i livelli i quantizzazione prima i convergere alla parola igitale finale. Lo schema i principio i un SA a bit è mostrato in Figura 16. Un registro a bit controlla la temporizzazione ella conversione. La tensione analogica i ingresso vin viene campionata e mantenuta al S/H e confrontata con l uscita fornita al DAC. L uscita el comparatore controlla la irezione ella ricerca binaria e opo passi l uscita el SA è la parola igitale D risultante alla conversione. Figura 16: Schema a blocchi i un convertitore SA 13

ote sui convertitori D/A e A/D L algoritmo el SA è costituito ai seguenti passi. 1) Si attiva lo shift register che fornisce in uscita b-1=1 e tutti gli altri bit, a b- a b, a zero. ) Il bit più significativo el SA, -1, è impostato inizialmente a 1 mentre i rimanenti bit, -, sono posti a zero. 3) L uscita el SA, che sarà pari a 1, viene convertita al DAC nella tensione analogica /. 4) La tensione i ingresso vin viene confrontata con /. Se / è maggiore i vin allora l uscita el comparatore è a livello alto e impone il reset el bit -1 a zero. Se / è minore i vin allora l uscita el comparatore è a livello basso e impone il mantenimento el bit -1 a uno. Al termine el confronto -1 assume il valore che avrà nella parola finale. 5) Lo shift register sposta il valore 1 i una posizione verso estra: si avrà, pertanto b-=1 mentre tutti gli altri bit saranno a zero. 6) Il bit - el SA è impostato inizialmente a 1, il bit -1 è mantenuto al valore stabilito al preceente confronto e tutti gli altri bit sono posti uguali a zero. 7) L uscita el DAC sarà uguale a /4 se -1= oppure 3/4 se -1=1. 8) La tensione i ingresso viene confrontata con l uscita el DAC: se l uscita el DAC è maggiore i vin allora il bit - viene resettato a zero altrimenti viene mantenuto a uno. Il valore el bit - al termine el confronto è quello che avrà nella parola finale. 9) Il processo si ripete fino a quano non sono fissati i valori i tutti i bit otteneno la parola igitale finale. Si noti, pertanto, che in un convertitore SA a bit il tempo i conversione è pari a cicli i clock. 14