G(T) (a) Dal grafico dedurre l espressione analitica di G(T ) completando quanto segue: G(T ) = 0 se... G(T ) = 75 se... G(T ) =... se 33 T 38.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "G(T) (a) Dal grafico dedurre l espressione analitica di G(T ) completando quanto segue: G(T ) = 0 se... G(T ) = 75 se... G(T ) =... se 33 T 38."

Transcript

1 Esercizi 1. Il seguente grafico rappresenta la percentuale G(T ) di semi di una pianta che germinano entro una settimana dalla semina, in funzione della temperatura T (in o C) del terreno 75 G(T) T (a) Dal grafico dedurre l espressione analitica di G(T ) completando quanto segue: G(T ) = 0 se... G(T ) = 75 se... G(T ) =... se 13 T 28 G(T ) =... se 33 T 38. (b) Dire per quali valori della temperatura germina il 45% dei semi. (a) G(T ) = 0 se 0 T 13 oppure T 38 G(T ) = 75 se 28 T 33 G(T ) = 5T 65 se 13 T 28 G(T ) = 15T se 33 T 38. (b) Chiaramente non interessano i valori di T minori di 13 o maggiori di 38 o nell intervallo [28, 33]. Quindi si tratta di vedere per quali T si ha : 5T 65 = 45 con 13 T 28 oppure 15T = 45 con 33 T 38, ossia 5T = 110 con 13 T 28 oppure 15T = 525 con 33 T 38. Conclusione: T = 22, T = 35 sono i valori di T che soddisfano le condizioni del problema. 2. Due candele A, B alte ciascuna 35 cm vengono accese contemporaneamente e si accorciano rispettivamente di: 0.50 cm ogni 2 minuti, di 0.40 cm ogni minuto. Sia L A (n) (rispettivamente: L B (n)) l altezza in cm di A (rispettivamente: di B) dopo n minuti. (a) Dire quale delle seguenti funzioni esprime L A (n): n n 35 n

2 2 (b) Dire quale delle seguenti funzioni esprime L B (n): 35 n n n (c) Procedendo per via analitica, completare le frasi seguenti: la candela A risulterà consumata per n... la candela B risulterà consumata per n... (d) In base al risultato ottenuto sopra, disegnare su uno stesso piano cartesiano i grafici delle due funzioni L A (n), L B (n) determinate in (a) e (b), usando un opportuna scala. Indicare gli eventuali punti in comune tra i due grafici e giustificare la risposta anche dal punto di vista analitico. (e) Le seguenti affermazioni sono corrette? (I) dopo 2 ore e mezzo entrambe le candele saranno consumate; (II) dopo 1 ora e mezzo entrambe le candele saranno ancora accese; (III) dopo 1 ora, quel che rimane della candela A è esattamente il doppio di quanto rimane della candela B. (f) Se inizialmente la candela A fosse alta 29 cm, dopo quanti minuti le due candele avrebbero la stessa altezza? (rispondere per via grafica e per via analitica). (a) L A (n) = n (b) L B (n) = n (c) La candela A risulterà consumata per n 140. Infatti: n = 0 se e solo se n = 35 = 35 4 = La candela B risulterà consumata per n 87, 5. Infatti: n = 0 se e solo se n = 35 = 87, (d) 35 L B (n) L A (n) n

3 I due grafici hanno in comune il punto P (0, 35) e sono ovviamente coincidenti per n 140. Per via analitica: n = n se e solo se ( ) n = 0 se e solo se n = 0. (e) (I) corretta: Infatti 2 ore e mezzo corrispondono a 150 minuti; quindi da (d) e dal grafico si ha che 87.5 minuti < 140 minuti < 150 minuti. (II) non corretta. Infatti 1 ora e mezzo corrisponde a 90 minuti e la candela B si spegne dopo 87.5 minuti, come visto in (d). (III) non corretta. Dopo 1 ora (60 minuti) restano 35 ( ) = = 20 cm della candela A e 35 ( ) = = 11 cm della candela B. (f) Se inizialmente la candela A fosse alta 29 cm, si avrebbe: L A (n) = n. Quindi A e B avrebbero la stessa altezza se n = n ossia 6 = 0.15 n; allora n = 40. Conclusione: A e B avrebbero la stessa altezza dopo 40 minuti L A (n) L B (n) n 3. Da un suo tesoretto di euro, Savio attinge all inizio di ogni mese 300 euro, a partire da giugno 2016, per varie spese condominiali. (a) Indicare la funzione f(x) che esprime l ammontare in euro che rimane a Savio dopo x mesi e tracciare il grafico di f(x) per x tra 1 e 20, usando un apposita scala. (b) Dopo il ritiro dei 300 euro a giugno 2017, quale cifra avrà a disposizione Savio? (c) Dopo quanti mesi Savio avrà a disposizione meno della metà della cifra iniziale? (a) f(x) = x

4 x (b) Nel giugno 2017, dopo il ritiro dei 300 euro, Savio avrà prelevato 300 euro per 13 volte, quindi avrà a disposizione f(13) = = 6100 euro. (c) x < 5000 se e solo se 5000 < 300x se e solo se x > 16, Quindi, dopo x mesi, con x 17 Savio avrà a disposizione meno della metà della cifra iniziale. 4. Una casa editrice deve decidere quale sarà il prezzo di copertina (in euro) di un libro. Un indagine di mercato suggerisce che, se x è il prezzo di copertina del libro, il numero atteso di copie vendute sia 100x Sia y il ricavo annuale atteso dalla vendita, in funzione di x. (a) Descrivere la funzione y = y(x) e verificare che il grafico è la parabola tracciata nel grafico sottostante x (b) Dire per quali x si ha y(x) 0 e spiegare il significato nel caso y = 0. (c) Partendo da (b), è corretto dedurre che il prezzo x di copertina non è consigliabile che sia maggiore di 40 euro? (d) Dire se è vero che y(x) euro per ogni x. (e) A quale prezzo si deve proporre il libro per ottenere il massimo ricavo atteso annuo?

5 5 (a) y(x) = x (numero di vendite aspettate) = x( 100x+4000) = 100x x. Il grafico è una parabola di vertice V (20, 40000) che ha concavità verso il basso e passa per l origine e il punto P (40, 0); quindi coincide con il grafico presentato nel testo. (b) Si ha y(x) 0 se e solo se x( 100x ) 0 e si suppone che si abbia x > 0, cioè che il libro non venga regalato. Quindi si ha 100x , da cui: x 40. Si ha y = 0 se x = 40; quindi, se il prezzo di copertina è 40 euro, c è da aspettarsi che il libro non si venda. (c) Corretto: infatti da (b) si deduce: y(x) 0 se x 40. (d) Vero. Dal grafico si vede che è l ordinata del vertice della parabola, massimo assoluto. Analiticamente: 100x x se e solo se 100x x , ossia 100( x x 400) 0, che significa 100(x 20) 2 0, diseguaglianza vera per ogni x reale. (e) Il valore massimo di y(x) è = (ordinata di V ) = y(20); quindi il prezzo corrispondente al massimo ricavo annuo aspettabile è x = Ci sono due colture di cellule A e B che vengono osservate a partire da un certo istante. Se x è il numero di ore trascorse dall inizio dell osservazione, la quantità di cellule della coltura A è espressa da y A (x) = 25 2 x mentre la quantità di cellule della coltura B è espressa da y B (x) = 10 4 x. (a) Calcolare y A (0) e y B (0) e spiegare il rispettivo significato. (b) Tracciare (rispetto a uno stesso sistema di coordinate) i grafici delle funzioni y A (x) e y B (x). (c) Provare che esiste uno e un solo x tale che y A (x) = y B (x). (anche graficamente) e spiegarne il senso. Indicare quale (d) Se l esperimento ha inizio alle 8 di mattina, dire in quale dei seguenti intervalli si ottiene l uguaglianza studiata in (c): (i) tra le 8 e le 9 (ii) tra le 9 e le 10 (iii) tra le 10 e le 11 (e) Dire per quali x si ha: y B (x) > y A (x) e indicare la risposta sul grafico. (f) Dire quale delle due colture raddoppia il numero iniziale in minor tempo.

6 6 (a) Si ha y A (0) = = 25; y B (0) = = 10 e le due funzioni rappresentano rispettivamente il numero iniziale di cellule presenti nella coltura A e nella coltura B. (b) Tracciamo il grafico per x che va da 0 a 3 e per chiarezza ingrandiamo la parte con x tra 0 e y B (x) 200 y B (x) :00 9:00 10:00 11:00 y A (x) x (c) Si ha y A (x) = y B (x) se e solo se 25 2 x = 10 4 x = x ovvero se e solo se 5 2 x = 2 2 2x = 2 2x+1, ossia 5 = 2 x+1 (vedi proprietà delle funzioni esponenziali) da cui: x + 1 = log 2 (5), quindi x = log 2 (5) 1. La risposta è ottenibile anche applicando la funzione log 2 a entrambi i membri dell equazione 25 2 x = 10 4 x. Grazie a varie proprietà dei logaritmi, possiamo scrivere: log 2 (25) + log 2 (2 x ) = log 2 (10) + log 2 (4 x ) = log 2 (10) + log 2 (2 2x ) ( ) 2 2x ossia log 2 (25) log 2 (10) = log 2 (2 2x ) log 2 (2 x ) = log 2 = log 2 (2 x ) = x. Quindi: x = log 2 (25) log 2 (10) = log 2 ( ) = log 2( 5 2 ) = log 2(5) 1. La coltura B parte con minor numero di cellule rispetto alla coltura A, ma si sviluppa più velocemente. Quanto sopra trovato mostra che vi è un momento in cui le due colture presentano uguale numero di cellule. (d) In (c) si è trovato: x = log 2 (5) 1, dove 2 < log 2 (5) < 3, quindi 1 < x < 2. Siccome x indica il numero di ore trascorse dalle 8 del mattino (inizio dell osservazione), la risposta corretta è la (ii). (e) Si ha y B (x) > y A (x) se e solo se x > 25 2 x. Tenuto conto dei ragionamenti seguiti in (b) e del fatto che la funzione esponenziale in base 2 e la funzione log 2 sono crescenti, si deduce che y B (x) > y A (x) se e solo se x > log 2 (5) (punto indicato sul grafico.) x 1 y A (x) 2 x

7 7 (f) Si ha: 2 y A (0) = 50 = 25 2 x per 2 = 2 x quindi per x = 1. Si ha: 2 y B (0) = 20 = 10 4 x per 2 = 4 x = 2 2x quindi per x = 1 2. Si conclude che la coltura B raddoppia in minor tempo. 6. Indicare un possibile grafico di una funzione f(x) che verifichi le seguenti condizioni: (a) dominio: (, 10) (b) 1 < f(x) < 0 per x < 2, f( 2) = 0 e f(x) = x + 2 per 2 < x < 1 (c) massimo in 1 con f(1) = 3 (d) f(x) decrescente per x > 1 (e) f(x) < 0 se x > 5 Dire se il massimo indicato in (b) è relativo o assoluto. Possibile grafico: Il massimo indicato in (b) è assoluto. f(x) < 3 = f(1) se x1. Infatti le condizioni assegnate implicano: 7. In un allevamento vi sono polli e conigli, 40 in tutto, con 140 gambe complessivamente. Quanti sono rispettivamente i polli e i conigli? Risolvere per via analitica e per via grafica. Indichiamo con x il numero dei polli e con y il numero dei conigli. Allora si tratta di risolvere il sistema: { x + y = 40 2x + 4y = 140 (a) Soluzione analitica. Dalle due equazioni si ha rispettivamente: y = 40 x e x + 2y = 70, da cui: 70 = x + 2(40 x) = 80 x. Il sistema ha pertanto un unica soluzione: la coppia (x, y) = (10, 30). (b) Soluzione grafica. Ci riferiamo a un sistema di coordinate Oxy. Tracciamo i grafici delle due funzioni lineari: y = 40 x, y = 1 2 x + 35.

8 8 y 40 Si tratta di due rette distinte che hanno 35 in comune il punto P (10, 30). Le coordinate di P rappresentano rispettivamente 30 il numero dei polli e il numero dei conigli che verificano le condizioni del problema. x Un termometro, portato a una temperatura di 80 gradi (centigradi), viene poi fatto raffreddare in un ambiente, fino al raggiungimento di 21 gradi. Il seguente grafico riporta l andamento della temperatura T in funzione del tempo t (espresso in secondi). 80 T (a) Dire quali delle seguenti affermazioni sono corrette, motivando le risposte: (i) 40 < T 80 se 0 t 25; (ii) 30 T 40 se 25 t 50; (iii) T è costante se 75 t 100. (b) Quali tra le seguenti funzioni certamente non modellizzano l andamento del fenomeno descritto dal grafico? f 1 (t) = 80 t + 1 f 2(t) = t/25 f 3 (t) = e t/25 f 4 (t) = t + 1 (a) (i) corretta: si tratta di funzione decrescente, con T (0) = 80, T (25) = 42 > 40. (ii) non corretta: infatti T (25) = 42 che non è nell intervallo [30, 40] (iii) non corretta : infatti T (75) = 23, T (100) = 21. (b) Le funzioni f 1,f 2,f 4 non modellizzano l andamento del fenomeno. Alcune motivazioni: f 1 (25) = quindi 3 < f 1(25) < 4 t

9 9 f 2 (25) = = 8 f 4 (25) = quindi 22 < f 4(25) < 23 mentre T (25) = 42 Invece f 3 (t) non descrive esattamente il fenomeno, ma se discosta poco: f 3 (0) = 80 ; f 3 (25) 42 ; f 3 (100) (21) 9. Si dice curva concentrazione/tempo di un farmaco una curva piana che indica la concentrazione plasmatica di un farmaco nell organismo umano (usualmente espressa in mg/l) in funzione del tempo. Si dice livello minimo di risposta il valore c 0 della concentrazione con la proprietà seguente: il farmaco non produce alcun effetto se non raggiunge il livello c 0. Sia data la seguente curva G concentrazione/tempo (tempo T in ascisse, concentrazioni C in ordinate). Il tempo si intende espresso in ore : 1 significa che la somministrazione ha inizio all una e le tacche successive indicano le ore due, tre etc.). 80 C G La retta tratteggiata è costituita dai punti la cui ordinata è il livello minimo di risposta. (a) È vero che negli intervalli [1, 2] e [4, 5] il farmaco non produce effetto? (b) Descrivere analiticamente la funzione f(x) rappresentata da G. (c) Con riferimento alla funzione f(x) sopra determinata, rispondere alle domande seguenti: Quanto vale C per T = 2.5? È più veloce la salita dal livello minimo al picco massimo oppure la discesa dal picco massimo al livello minimo? (a) Vero, in quanto negli intervalli [1, 2] e [4, 5] i valori della concentrazione C sono inferiori al livello minimo che è 30 (tranne forse per T = 2). (b) Il grafico G è unione dei segmenti seguenti: (1, 0) (2, 30) ; (2, 30) (3, 80) ; (3, 80) (4, 20) ; (4, 20) (5, 0). T

10 10 Quindi la funzione rappresentata da G è la seguente: 30x 30 se 1 x 2 50x 70 se 2 x 3 f(x) = 60x se 3 x 4 20x se 4 x 5 (c) Con riferimento alla precedente descrizione della funzione f(x), si ha: C(2.5) = = 55 (si deve chiaramente scegliere l espressione di f(x) relativa all intervallo [2, 3]). Si devono confrontare i valori assoluti dei coefficienti angolari delle rette di equazioni rispettive y = 50x 70 e y = 60x + 260: infatti il picco massimo si ha nel punto (3, 80). Si conclude che la discesa è più veloce della salita.

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale DISCIPLINA: MATEMATICA RESPONSABILE: CAGNESCHI F. IMPERATORE D. CLASSE: prima servizi commerciali Utilizzare le tecniche e le procedure

Dettagli

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio ITCS Erasmo da Rotterdam Anno Scolastico 014/015 CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio INDICAZIONI PER IL LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA GLI STUDENTI CON IL DEBITO FORMATIVO

Dettagli

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE SESSIONE ORDINARIA 007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE PROBLEMA Si consideri la funzione f definita da f ( x) x, il cui grafico è la parabola.. Si trovi il luogo geometrico dei

Dettagli

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A Nome e cognome Matricola I Parte OBBLIGATORIA (quesiti preliminari: 1 punto ciascuno). Riportare le soluzioni su questo foglio, mostrando i

Dettagli

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,

Dettagli

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione prof. Guida PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione in un problema di programmazione lineare, si ricorda che la funzione obiettivo z=f(x,y)=ax+by+c assume il suo valore massimo (o minimo)

Dettagli

x log(x) + 3. f(x) =

x log(x) + 3. f(x) = Università di Bari, Corso di Laurea in Economia e Commercio Esame di Matematica per l Economia L/Z Dr. G. Taglialatela 03 giugno 05 Traccia dispari Esercizio. Calcolare Esercizio. Calcolare e cos log d

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO Sessione Ordinaria in America 4 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO (Americhe) ESAMI DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Sessione Ordinaria 4 SECONDA PROVA SCRITTA

Dettagli

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI 2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato

Dettagli

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L 1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo

Dettagli

Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione

Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione abcdef... ABC (senza calcolatrici, senza palmari, senza telefonini... ) Gli Argomenti A. Numeri frazioni e numeri decimali massimo comun divisore,

Dettagli

Esercizi sulle funzioni classi IV e V (indirizzo afm)

Esercizi sulle funzioni classi IV e V (indirizzo afm) (questi esercizi sono stati scelti da una dispensa del dipartimento di Matematica Applicata dell università di Venezia e adattati al programma che abbiamo svolto fino ad ora) Esercizi sulle funzioni classi

Dettagli

5 DERIVATA. 5.1 Continuità

5 DERIVATA. 5.1 Continuità 5 DERIVATA 5. Continuità Definizione 5. Sia < a < b < +, f : (a, b) R e c (a, b). Diciamo che f è continua in c se sono verificate le ue conizioni: (i) c esiste (ii) = f(c) c Si osservi che nella efinizione

Dettagli

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Esercizio 1. Determinare i massimi e minimi assoluti della funzione f(x, y) = 2x + 3y vincolati alla curva di equazione x 4 + y 4 = 1. Esercizio 2. Determinare

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Misura dell associazione tra due caratteri Uno store manager è interessato a studiare la relazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA CORSO DI COSTRUZIONI IDRAULICHE A.A. 00-0 PROF. LUIGI DA DEPPO ING. NADIA URSINO ESERCITAZIONE N : Progetto

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Microeconomia rof. Barigozzi ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Si immagini un individuo che ha a disosizione un budget di 500 euro e deve decidere come allocare tale budget tra un bene, che ha un

Dettagli

Introduzione a GeoGebra

Introduzione a GeoGebra Introduzione a GeoGebra Nicola Sansonetto Istituto Sanmicheli di Verona 31 Marzo 2016 Nicola Sansonetto (Sanmicheli) Introduzione a GeoGebra 31 Marzo 2016 1 / 14 Piano dell incontro 1 Introduzione 2 Costruzioni

Dettagli

Esercizio. Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/) Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I

Esercizio. Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/) Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I 1 Esercizio Un automobile sfreccia alla velocità costante v A = 180 Km/h lungo una strada, passando per un punto di appostamento di una volante della polizia stradale. La volante, dopo un tempo tecnico

Dettagli

VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIMENTO

VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIMENTO VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIENTO In una macchina elettrica ad un rendimento più elevato corrisponde un minor valore delle perdite e quindi un risparmio nelle spese di esercizio (in quanto minori risultano

Dettagli

Anno 5 4 Funzioni reali. elementari

Anno 5 4 Funzioni reali. elementari Anno 5 4 Funzioni reali elementari 1 Introduzione In questa lezione studieremo alcune funzioni molto comuni, dette per questo funzioni elementari. Al termine di questa lezione sarai in grado di definire

Dettagli

Lezione 3: Il problema del consumatore: Il

Lezione 3: Il problema del consumatore: Il Corso di Economica Politica prof. Stefano Papa Lezione 3: Il problema del consumatore: Il vincolo di bilancio Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Il problema del consumatore 2 Applichiamo

Dettagli

Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Prof. Francesco Daddi - 29 novembre 2010. d) la velocità con cui giunge a terra.

Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Prof. Francesco Daddi - 29 novembre 2010. d) la velocità con cui giunge a terra. Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Prof. Francesco Daddi - 9 novembre 010 Esercizi sul moto di caduta libera Esercizio 1. Una pallina da tennis viene lasciata cadere dal punto più alto

Dettagli

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA CON I PERCORSI: ACCOGLIENZA TURISTICA, CUCINA, SALA-BAR ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Sede Amministrativa:

Dettagli

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6 Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione

Dettagli

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Esercizi sulla conversione tra unità di misura Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi

Dettagli

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO EQUAZIONI CON VALORE AOLUTO DIEQUAZIONI CON VALORE AOLUTO Prima di tutto: che cosa è il valore assoluto di un numero? Il valore assoluto è quella legge che ad un numero (positivo o negativo) associa sempre

Dettagli

PIANO CARTESIANO: un problema di programmazione lineare

PIANO CARTESIANO: un problema di programmazione lineare PIANO CARTESIANO: un problema di programmazione lineare In un laboratorio sono disponibili due contatori A, B di batteri. Il contatore A può essere azionato da un laureato che guadagna 20 euro per ora.

Dettagli

ESERCIZI CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE

ESERCIZI CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE ESERCIZI CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE ES. 1 - Due treni partono da due stazioni distanti 20 km dirigendosi uno verso l altro rispettivamente alla velocità costante di v! = 50,00 km/h e v 2 = 100,00 km

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015 SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 015 1. Indicando con i minuti di conversazione effettuati nel mese considerato, la spesa totale mensile in euro è espressa dalla funzione f()

Dettagli

Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique.

Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique. Asintoti Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique. Asintoti verticali Sia 0 punto di accumulazione per dom(f). La retta = 0 è

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0.

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0. Numeri Complessi. Siano z = + i e z 2 = i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 2. Siano z = 2 5 + i 2 e z 2 = 5 2 2i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 3. Ricordando che, se z è un numero complesso,

Dettagli

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2 Studio di funzione Copyright c 2009 Pasquale Terrecuso Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2 Studio di funzione

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Analisi Numerica

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Analisi Numerica Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Lucio Demeio Dipartimento di Scienze Matematiche 1 2 Analisi degli errori Informazioni generali Libro di testo: J. D. Faires, R. Burden, Numerical Analysis, Brooks/Cole,

Dettagli

I.P.S.S. Severini a.s. 2015-16 Curriculum Verticale MATEMATICA

I.P.S.S. Severini a.s. 2015-16 Curriculum Verticale MATEMATICA Curriculum Verticale MATEMATICA I Docenti di Matematica dell IPSS concordano, per l a.s. 2015/16, i seguenti punti: numero minimo di verifiche annue (riferite ad una frequenza regolare): 6, di varia tipologia

Dettagli

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto CAPITOLO II Il Vantaggio Assoluto Ragionare di commercio internazionale facendo uso del modello Domanda-Offerta: le esportazioni (importazioni) corrispondono ad un eccesso di offerta (domanda), ai prezzi

Dettagli

Il comportamento del consumatore

Il comportamento del consumatore Il comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio La scelta del consumatore Utilità marginale e scelta del consumatore 1 L obiettivo è quello di descrivere come i consumatori

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0.

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0. Numeri Complessi. Siano z = + i e z 2 = i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 2. Siano z = 2 5 + i 2 e z 2 = 5 2 2i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 3. Ricordando che, se z è un numero complesso,

Dettagli

Lezione 2 Equazioni e Grafici. Docente: Leonardo Bargigli 2015

Lezione 2 Equazioni e Grafici. Docente: Leonardo Bargigli 2015 1 Lezione 2 Equazioni e Grafici Docente: Leonardo Bargigli 2015 Gli strumenti per studiare economia L'economia teorica fa un ampio uso di strumenti matematici avanzati. In particolare lo studio delle componenti

Dettagli

4. Funzioni elementari algebriche

4. Funzioni elementari algebriche ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 4. Funzioni elementari algebriche A. A. 2013-2014 1 Funzioni elementari Sono dette elementari un insieme di funzioni dalle quali si ottengono, mediante

Dettagli

Capitolo 5. Funzioni. Grafici.

Capitolo 5. Funzioni. Grafici. Capitolo 5 Funzioni. Grafici. Definizione: Una funzione f di una variabile reale,, è una corrispondenza che associa ad ogni numero reale appartenente ad un insieme D f R un unico numero reale, y R, denotato

Dettagli

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della 2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della distribuzione Un approccio alternativo, e spesso utile, alla misura della variabilità è quello basato sul confronto di valori caratteristici

Dettagli

Definizione unitaria delle coniche

Definizione unitaria delle coniche Autore/i: M.Maddalena Bovetti docente di matematica della Scuola Media Superione Titolo: Definizione unitaria delle coniche Collocazione: Difficoltà: Livello di scolarità: Periodo scolastico: Abstract:

Dettagli

Matematica e Statistica I Anno Accademico 2009-2010 Foglio di esercizi settimana 2

Matematica e Statistica I Anno Accademico 2009-2010 Foglio di esercizi settimana 2 Matematica e Statistica I Anno Accademico 9- Foglio di esercizi settimana Funzioni di variabile reale: modelli, grafici, composizione, invertibilità; relazioni lineari. ESERCIZIO. In una città sono stati

Dettagli

Perché il logaritmo è così importante?

Perché il logaritmo è così importante? Esempio 1. Perché il logaritmo è così importante? (concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione, il ph) Un sistema solido o liquido, costituito da due o più componenti, (sale disciolto nell'acqua),

Dettagli

Elementi di matematica finanziaria

Elementi di matematica finanziaria Elementi di matematica finanziaria 1. Percentuale Si dice percentuale di una somma di denaro o di un altra grandezza, una parte di questa, calcolata in base ad un tanto per cento, che si chiama tasso percentuale.

Dettagli

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3.

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3. 7 LEZIONE 7 Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2 2 6x, x3 +2x 2 6x, 3x + x2 2, x3 +2x +3. Le derivate sono rispettivamente,

Dettagli

Alcuni probelmi risolti

Alcuni probelmi risolti Alcuni probelmi risolti Esercizio 1: Svolgere l esempio 3 a p.115 del testo. Esercizio (Consideriamo nuovamente i dati dell esempio 3 p. 115 del testo.) Il prezzo P unitario ottenuto da un impresa nella

Dettagli

STUDIO DI UNA FUNZIONE

STUDIO DI UNA FUNZIONE STUDIO DI UNA FUNZIONE OBIETTIVO: Data l equazione Y = f(x) di una funzione a variabili reali (X R e Y R), studiare l andamento del suo grafico. PROCEDIMENTO 1. STUDIO DEL DOMINIO (CAMPO DI ESISTENZA)

Dettagli

Statistica. Esercitazione 16. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice

Statistica. Esercitazione 16. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice Esercitazione 16 Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () 1 / 24 Studio della relazione tra due variabili Commonly Asked Questions Qual è la relazione tra la spesa

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26 Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo

Dettagli

Anno 4 Grafico di funzione

Anno 4 Grafico di funzione Anno 4 Grafico di funzione Introduzione In questa lezione impareremo a disegnare il grafico di una funzione reale. Per fare ciò è necessario studiare alcune caratteristiche salienti della funzione che

Dettagli

Introduzione alla programmazione lineare. Mauro Pagliacci

Introduzione alla programmazione lineare. Mauro Pagliacci Introduzione alla programmazione lineare Mauro Pagliacci c Draft date 25 maggio 2010 Premessa In questo fascicolo sono riportati gli appunti dalle lezioni del corso di Elaborazioni automatica dei dati

Dettagli

Le funzioni reali di variabile reale

Le funzioni reali di variabile reale Prof. Michele Giugliano (Gennaio 2002) Le funzioni reali di variabile reale ) Complementi di teoria degli insiemi. A) Estremi di un insieme numerico X. Dato un insieme X R, si chiama maggiorante di X un

Dettagli

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA Simulazione 01/15 ANNO SCOLASTICO 01/15 PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO PER IL LICEO SCIENTIFICO Il candidato risolva uno dei due problemi Problema 1 Nella

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2014

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2014 SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 01 1. Determiniamo l espressione analitica di g() dividendo il suo dominio in intervalli. La circonferenza di diametro AO ha equazione (+) + = + + = 0

Dettagli

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni metalli sono riportati nella tabella e nel diagramma sottostante: Metallo Temperatura di fusione [ C]

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI 1) Verificare che x è continua in x 0 per ogni x 0 0 ) Verificare che 1 x 1 x 0 è continua in x 0 per ogni x 0 0 3) Disegnare il grafico e studiare i punti di discontinuità

Dettagli

3. Sia g(x) = 4. Si calcoli l area del triangolo mistilineo ROS, ove l arco RS appartiene al grafico di f(x) o, indifferentemente, di g(x).

3. Sia g(x) = 4. Si calcoli l area del triangolo mistilineo ROS, ove l arco RS appartiene al grafico di f(x) o, indifferentemente, di g(x). Esame liceo Scientifico : ordinamento Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario. PROBLEMI Problema. Sia ABCD un quadrato di lato, P un punto di AB e γ la circonferenza

Dettagli

Elenco dettagliato degli argomenti da preparare per l esame

Elenco dettagliato degli argomenti da preparare per l esame Università dell Insubria Facoltà di Giurisprudenza A.A. 007-08 Corso di Economia politica Prof. E. Bellino PROGRAMMA DEL CORSO SVOLTO NELL A.A. 007-08 Libro di testo adottato: Terenzio Cozzi Stefano Zamagni,

Dettagli

Capitolo 2: funzioni reali di una variabile reale e applicazioni FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE E APPLICAZIONI

Capitolo 2: funzioni reali di una variabile reale e applicazioni FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE E APPLICAZIONI Capitolo : funzioni reali di una variabile reale e applicazioni CAPITOLO FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE E APPLICAZIONI Sono le funzioni aventi come dominio e codominio dei sottoinsiemi dei numeri

Dettagli

FONDAMENTI DI AUTOMATICA (Ingegneria Gestionale) Prof. Matteo Corno

FONDAMENTI DI AUTOMATICA (Ingegneria Gestionale) Prof. Matteo Corno POLITECNICO DI MILANO FONDAMENTI DI AUTOMATICA (Ingegneria Gestionale) Anno Accademico 2014/15 Seconda Prova in Itinere 12/02/2015 COGNOME... NOME... MATRICOLA... FIRMA.... Verificare che il fascicolo

Dettagli

Funzioni. 1. Introduzione alle funzioni. Tema C13. Che cos è una funzione?

Funzioni. 1. Introduzione alle funzioni. Tema C13. Che cos è una funzione? Funzioni Tema C. Introduzione alle funzioni STRUMENTI DIGITALI APPRFNDIMENTI RISRSE IN GEGEBRA FIGURE ANIMATE VIDELEZINI ESERCIZI INTERATTIVI Che cos è una funzione? Dati due insiemi X e Y, si definisce

Dettagli

+... + a n. a 0 x n + a 1 x n 1. b 0 x m + b 1 x m 1. +... + b m 0. Funzioni reali di variabile reale. Definizione classica. Funzioni razionali

+... + a n. a 0 x n + a 1 x n 1. b 0 x m + b 1 x m 1. +... + b m 0. Funzioni reali di variabile reale. Definizione classica. Funzioni razionali Funzioni reali di variabile reale Una reale di variabile reale è una funzione nella quale il dominio d è un sottoinsieme di r e il condominio c è anch esso un sottoinsieme di r. F:r r Definizione classica.

Dettagli

p k q n k = p n (k) = n 12 = 1 = 12 1 12 11 10 9 1 0,1208. q = 1 2 e si ha: p 12 (8) = 12 8 4

p k q n k = p n (k) = n 12 = 1 = 12 1 12 11 10 9 1 0,1208. q = 1 2 e si ha: p 12 (8) = 12 8 4 CAPITOLO QUARTO DISTRIBUZIONE BINOMIALE (O DI BERNOULLI) Molti degli esempi che abbiamo presentato nei capitoli precedenti possono essere pensati come casi particolari di uno schema generale di prove ripetute,

Dettagli

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0.

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0. Numeri Complessi. Siano z = + i e z 2 = i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 2. Siano z = 2 5 + i 2 e z 2 = 5 2 2i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 3. Ricordando che, se z è un numero complesso,

Dettagli

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è:

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è: Soluzione della simulazione di prova del 9/5/ PROBLEMA È data la funzione di equazione: k f( ). a) Determinare i valori di k per cui la funzione ammette punti di massimo e minimo relativi. b) Scrivere

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI 1) Determinare il dominio delle seguenti funzioni di variabile reale: (a) f(x) = x 4 (c) f(x) = 4 x x + (b) f(x) = log( x + x) (d) f(x) = 1 4 x 5 x + 6 ) Data la funzione

Dettagli

Coordinate Cartesiane nel Piano

Coordinate Cartesiane nel Piano Coordinate Cartesiane nel Piano O = (0,0) origine degli assi ascissa, y ordinata sistemi monometrici: stessa unità di misura sui due assi, y sistemi dimetrici: unità di misura diverse sui due assi (spesso

Dettagli

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO Bagaglio a mano Le regole per il bagaglio a mano di diverse compagnie aeree stabiliscono che la valigia (o borsa) deve avere un peso massimo di 5 kg e che la somma dei

Dettagli

3 GRAFICI DI FUNZIONI

3 GRAFICI DI FUNZIONI 3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom

Dettagli

FUNZIONI LINEARI. FUNZIONE VALORE ASSOLUTO. Si chiama funzione lineare (o funzione affine) una funzione del tipo = +

FUNZIONI LINEARI. FUNZIONE VALORE ASSOLUTO. Si chiama funzione lineare (o funzione affine) una funzione del tipo = + FUNZIONI LINEARI. FUNZIONE VALORE ASSOLUTO Si chiama funzione lineare (o funzione affine) una funzione del tipo = + dove m e q sono numeri reali fissati. Il grafico di tale funzione è una retta, di cui

Dettagli

ESERCITAZIONE 5 SOLUZIONE:

ESERCITAZIONE 5 SOLUZIONE: ESERCITAZIONE 5 1. Supponiamo che le imposte sul lavoro diminuiscano e, di conseguenza, aumenti il salario orario percepito dai lavoratori da w1 a w2. L'aumento del salario fa aumentare il costoopportunità

Dettagli

, ove a è un parametro reale. 1. Dopo aver precisato il campo di esistenza di f si stabilisca per quali valori di a la funzione f è crescente.

, ove a è un parametro reale. 1. Dopo aver precisato il campo di esistenza di f si stabilisca per quali valori di a la funzione f è crescente. Sessione ordinaria 007 in America Latina MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO ESAMI DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Sessione Ordinaria 007 Calendario australe SECONDA PROVA SCRITTA

Dettagli

4. Funzioni elementari

4. Funzioni elementari ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 4. Funzioni elementari A. A. 2014-2015 L.Doretti 1 Funzioni elementari Sono dette elementari un insieme di funzioni dalle quali si ottengono, mediante

Dettagli

Appunti sul corso di Complementi di Matematica - prof. B.Bacchelli. 03 - Equazioni differenziali lineari omogenee a coefficienti costanti.

Appunti sul corso di Complementi di Matematica - prof. B.Bacchelli. 03 - Equazioni differenziali lineari omogenee a coefficienti costanti. Appunti sul corso di Complementi di Matematica - prof. B.Bacchelli 03 - Equazioni differenziali lineari omogenee a coefficienti costanti. Def. Si dice equazione differenziale lineare del secondo ordine

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti in cui si articola il questionario. PROBLEMA 1 Sia f la funzione definita da: f

Dettagli

Le funzioni elementari. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia... A.A. 2010-2011 - Analisi Matematica - Le funzioni elementari - p.

Le funzioni elementari. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia... A.A. 2010-2011 - Analisi Matematica - Le funzioni elementari - p. Le funzioni elementari Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia... A.A. 200-20 - Analisi Matematica - Le funzioni elementari - p. /43 Funzioni lineari e affini Potenze ad esponente naturale Confronto

Dettagli

MICROECONOMIA. Produzione e costi. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA. Produzione e costi. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA Produzione e costi Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 LE SCELTE DELL IMPRESA ALTERNATIVE DISPONIBILI VINCOLO MERCATO (FORME DI MERCATO) VINCOLO TECNOL. (COME PRODURRE) RICAVI

Dettagli

DERIVATE DELLE FUNZIONI. esercizi proposti dal Prof. Gianluigi Trivia

DERIVATE DELLE FUNZIONI. esercizi proposti dal Prof. Gianluigi Trivia DERIVATE DELLE FUNZIONI esercizi proposti dal Prof. Gianluigi Trivia Incremento della variabile indipendente e della funzione. Se, sono due valori della variabile indipendente, y f ) e y f ) le corrispondenti

Dettagli

Funzioni. Il concetto di funzione nasce da quello di corrispondenza fra grandezze. Tale corrispondenza può essere data in svariati modi:

Funzioni. Il concetto di funzione nasce da quello di corrispondenza fra grandezze. Tale corrispondenza può essere data in svariati modi: Funzioni Il concetto di funzione nasce da quello di corrispondenza fra grandezze. Tale corrispondenza può essere data in svariati modi: da un rilevamento empirico da una formula (legge) ESEMPI: 1. la temperatura

Dettagli

Funzioni continue. ) della funzione calcolata in x 0, ovvero:

Funzioni continue. ) della funzione calcolata in x 0, ovvero: Funzioni continue Dal punto di vista intuitivo dire che una funzione è continua in un intervallo è come dire che nel disegnare il suo grafico non stacchiamo mai la penna dal foglio. Scriviamo adesso la

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI Esercizi risolti

FUNZIONI ELEMENTARI Esercizi risolti FUNZIONI ELEMENTARI Esercizi risolti 1 Discutendo graficamente la disequazione x > 3+x, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne gli estremi Rappresentare nel piano x, y) l insieme

Dettagli

Successioni ESEMPI: Matematica con Elementi di Statistica, Anna Torre a.a. 2013-2014

Successioni ESEMPI: Matematica con Elementi di Statistica, Anna Torre a.a. 2013-2014 Successioni Vi sono fenomeni naturali e situazioni concrete che presentano sviluppi significativi in tempi discreti. Vale a dire è naturale che i controlli per quei dati fenomeni o per quelle date situazioni

Dettagli

Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione)

Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione) Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione) Riferimenti: V. Villani, Cominciamo dal punto, 13. Quali sono i pregi di una trattazione della geometria per via analitica? E quali

Dettagli

Funzione logaritmo con. funzione inversa della funzione di

Funzione logaritmo con. funzione inversa della funzione di FUNZIONE LOGARITMO a è la base della funzione logaritmo ed è una costante positiva fissata e diversa da 1 x è l argomento della funzione logaritmo e varia nel dominio Funzione logaritmo con funzione inversa

Dettagli

Richiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza

Richiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza Parte I Problemi Richiami Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza u ν = 8π hν c 3 ν e βhν 1, dove c è la velocità della luce

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie

Dettagli

Prof.ssa Laura Pagnozzi Prof. Ivano Coccorullo. Calcolo Combinatorio

Prof.ssa Laura Pagnozzi Prof. Ivano Coccorullo. Calcolo Combinatorio Prof.ssa Laura Pagnozzi Prof. Ivano Coccorullo Calcolo Combinatorio Calcolo Combinatorio ü Molti dei problemi classici di calcolo delle probabilità si riducono al calcolo dei casi favorevoli e di quelli

Dettagli

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s. 2009-2010 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s. 2009-2010 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA Sessione straordinaria - a.s. 9- ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA Tema di: MATEMATICA a.s. 9- Svolgimento a cura di Nicola De Rosa Il candidato risolva uno

Dettagli

Soluzione del tema d esame di matematica, A.S. 2005/2006

Soluzione del tema d esame di matematica, A.S. 2005/2006 Soluzione del tema d esame di matematica, A.S. 2005/2006 Niccolò Desenzani Sun-ra J.N. Mosconi 22 giugno 2006 Problema. Indicando con A e B i lati del rettangolo, il perimetro è 2A + 2B = λ mentre l area

Dettagli

Informatica Grafica. Un introduzione

Informatica Grafica. Un introduzione Informatica Grafica Un introduzione Rappresentare la Geometria Operabile da metodi di calcolo automatici Grafica Vettoriale Partiamo dalla rappresentazione di un punto... Spazi Vettoriale SPAZI VETTORIALI

Dettagli

ESAME DI STATO. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza. Prova 3. Anno Scolastico 20. - 20. Classe:... Data:...

ESAME DI STATO. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza. Prova 3. Anno Scolastico 20. - 20. Classe:... Data:... Prova Nazionale di Matematica: Simulazioni - a cura di M. Zarattini Prova ESAME DI STATO Anno Scolastico 0. - 0. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza Classe:... Data:...

Dettagli

Le funzioni elementari. La struttura di R. Sottrazione e divisione

Le funzioni elementari. La struttura di R. Sottrazione e divisione Le funzioni elementari La struttura di R La struttura di R è definita dalle operazioni Addizione e moltiplicazione. Proprietà: Commutativa Associativa Distributiva dell addizione rispetto alla moltiplicazione

Dettagli