DAL FARE ALL ESSERE UN BUON FORMATORE
|
|
- Davide Clemente
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DAL FARE ALL ESSERE UN BUON FORMATORE
2 La gestione dell aula
3 L amore ha due facce 1
4 Aspetti essenziali iliper la progettazione d aula CONOSCERE L UDITORIO Chi sono (età, titolo di studio, esperienze precedenti) Come apprendono (questionario di Kolb) Quali sono gli obiettivi/aspettative condivisibili
5 Aspetti essenziali iliper la progettazione d aula DEFINIRE LA SCALETTA titolo obiettivi tempificazione metodologia/strumenti t ti
6 Aspetti essenziali iliper la progettazione d aula PREPARARE GLI ARGOMENTI Apertura ad effetto Corpo della presentazione schematico, flessibile, memorizzabile Chiusura motivante
7 Aspetti essenziali iliper la progettazione d aula PREPARARE E SCEGLIERE I SUPPORTI L uso di slides, lavagna a fogli mobili e altri supporti tecnologici Quando fornire le dispense L uso ragionato degli esercizi
8 Aspetti essenziali per la progettazione d aula daula TEMPIFICAZIONE La curva d attenzione Come gestire i momenti di feed back e di interazione Le pause
9 Aspetti essenzialiper la progettazioned aula daula
10 Aspetti essenziali per la progettazione d aula daula
11 Aspetti essenziali iliper la progettazione d aula VARIABILI DA CONTROLLARE: Tempo Voce: tono, ritmo, velocità Respiro Sguardo Gestualità e mimica Gestione spazio e prossemica
12 Aspetti essenziali per la progettazione d aula daula GLI SCHERMI E LE LAVAGNE SONO VISIBILI DA TUTTI? CI SONO PIANTE O MOBILI CHE COPRONO LO SCHERMO? DOVE SONO LE PRESE DI CORRENTE? IL PROIETTORE FUNZIONA? E POSSIBILE OSCURARE LA SALA?
13 Aspetti essenzialiper la progettazioned aula daula IL MICROFONO FUNZIONA. COME SI ACCENDE IL MICROFONO? I CAVI ELETTRICI OSTACOLANO I MOVIMENTI? I PENNARELLI FUNZIONANO? C È CÈ IL VIDEOREGISTRATORE? È FUNZIONANTE?
14 Il coinvolgimento del gruppo Energia: Emozione: Il pubblico è la mia risorsa Sentirla, Dichiararla, Viverla Le emozioni senza parole colpiscono il cuore, le parole senza emozione colpiscono solo le orecchie di chi è ancora sveglio Essenzialità: Individuare le parole chiave; Definire il messaggio fondamentale Empatia: Ascoltare il pubblico, Parlare con il pubblico, Concentrasi sul pubblico Espressività i :,) Sono vivo e vegeto Esserci!!!!!! Esercizio. io
15 ESERCITAZIONE 1 Simulazione docenza Specchio Visionamento Autodiagnosi
16 L amore ha due facce 2
17 La comunicazione in aula
18 Per comunicare usiamo: Il non verbale si divide in : CINESICA La postura I gesti I movimenti del tronco, degli arti e del capo Le espressioni del volto Lo sguardo PROSSEMICA L'uso dello spazio I rapporti spaziali: le distanze
19 Cosa usiamo per comunicare? la voce ha una grande importanza per "rappresentare" il nostro contenuto.
20 La voce Volume: parlate ate più forte del normale; fate che si senta in fondo alla stanza Articolazione: scandite bene le parole e attenzione ai "tic" verbali! Modulazione: variate continuamente il tono della voce. La voce mono-tòno concilia il sonno! Ritmo: utilizzate un ritmo più veloce per spronare e interessare, più lento per evidenziare e sorprendere. Sorriso: Sottolineate sempre con un sorriso sincero!
21 Per comunicare usiamo: Il ritmo è fondamentale per movimentare il fraseggio e gli accenti logici delle proprie presentazioni.
22 Per comunicare usiamo: Lentezza o velocità protratte tt nel tempo provocano monotonia Si può variare: Il ritmo dell'esposizione esposizione generale Il ritmo degli argomenti Il ritmo interno della frase
23 Per comunicare usiamo: Molto si comunica anche attraverso lo spazio o meglio attraverso l'uso che se ne fa.
24 Per comunicare usiamo: PROSSEMICA: A) INDIVIDUALE la distanza intima (40/50cm) la distanza sociale (fino a 3m) la distanza pubblica (oltre i 3 metri) B) AMBIENTALE Padronanza di oggetti ed arredamento Controllo dello spazio
25 Per comunicare usiamo: La gestualità aumenta l'efficacia i dei significati ifi verbali: RINFORZA IL MESSAGGIO
26 La gestualità Parlare in piedi crea maggior Parlare in piedi crea maggior coinvolgimento (Usare una gestualità aperta)
27 La gestualità gesti calmi e solenni esprimono sicurezza e potenza gesti affrettati inquietudine e ambizione gesti piccoli e lenti timidezza e prudenza gesti orientati verso il corpo sono segno di rifiuto o difesa (ad esempio le braccia conserte) gesti orientati verso lesterno l esterno sono segno di disponibilità
28 La postura Mantenete una posizione eretta Schiena dritta, spalle aperte, gambe leggermente divaricate Posizionatevi sempre al centro della scena... siete i protagonisti! Evitate dondolamenti o grandi camminate stile "leone in gabbia Le mani in tasca possono essere percepite come atteggiamento menefreghista o dominante Le mani giunte possono trasmetterett ansia o insicurezza Create una sintonia tra le vostre Create una sintonia tra le vostre parole e i vostri gesti
29 Lo sguardo È un importante strumento di osservazione Valutare le reazioni del pubblico dalle loro espressioni del viso e dalla lettura del loro non verbale Prestare attenzione alle reazioni del gruppo e dei singoli ascoltando con "tutti i sensi"
30 Lo sguardo È un importante strumento di comunicazione Utilizzare uno sguardo "globale" Parlare al pubblico come se si stesse parlando ad ognuno di loro TECNICA DEL FARO
31 La gestione dei contenuti
32 La struttura di un intervento formativo DECOLLO Sciogliere il ghiaccio iniziale Illustrare il tema per punti e l'agenda della giornata VOLO Spiegare con esempi comuni e metafore, raccontare aneddoti, linguaggio chiaro e semplice, adattarsi al target, proporre attività o esercizi ATTERRAGGIO Riassumere, verificare che i concetti siano passati al pubblico lasciando spazio per domande di approfondimento
33 Esporre l'intervento: FATTORI SALIENTI Struttura dell'intervento Decollo : Dire ciò che si dirà Volo: Dire ciò che si dice Atterraggio : Dire ciò che si è detto Espedienti e per l'attenzione Sciogliere il ghiaccio iniziale Illustrare il tema per punti e l'agenda della giornata Spiegare con esempi, raccontare aneddoti, spiegare con metafore, esempi comuni e linguaggio chiaro e semplice, adattarsi dtt al target, t proporre attività o esercizi Riassumere, verificare che i concetti siano passati al pubblico lasciando spazio per domande d di approfondimento
34 Accorgimenti per l'esposizione 1. Per iniziare: breve pausa riferimento ad un evento noto interrogativo a cui rispondere una citazione una provocazione
35 Accorgimenti per l'esposizione 2. Controllo del tempo prevedere la durata delle tre fasi (Introduzione, Esposizione, Chiusura) prevedere lo spazio per interruzioni controllo dell'orologio con la parte sinistra i del cervello 3. Cura dell'immagine Look personale Supporti visivi Materiale distribuito
36 Accorgimenti per l'esposizione 4. Paraverbale Volume della voce Tono, ritmo e pause Scelta del linguaggio Utilizzo dei diversi canali 5. Non verbale Sguardo: contatto con tutti Mimica facciale, gestualità, postura a sostegno del contenuto Controllo dei tic nervosi (penne a scatto, gambe irrequiete, interiezioni)
37 Accorgimenti per l'esposizione 6. Esposizione verbale Corretto uso degli appunti Chiarezza del percorso logico Aderenza alla realtà dell'uditorio Parentesi brevi (ricordarsi di chiuderle) Completezza Non dare nulla per scontato Convenzionare punti di riferimento e "codici comuni (aspetto semantico) Accorgersi del feed-back dell'uditorio Non ripetere ma utilizzare un linguaggio diverso per rinforzare i p g gg p concetti
38 DISPOSITIVI E AUDIOVISIVI Poche righe per ogni diapositiva, iti meglio limitarsi it i a 6 SCRITTE sufficientemente e grandi e visibili Qualche luce accesa Coerenti con il vostro discorso Utili al vostro obiettivo In caso di guasti meccanici, avete un programma alternativo?
39 SLIDE REGOLE D ORO: Brevità delle frasi Uso razionale di abbellimenti grafici Titolo sintetico Grandezza carattere almeno pari a 22 Uso grassetto: per titoli e parole chiave
40 La gestione delle emozioni i e delle obiezioni i i
41 La gestione delle emozioni e delle obiezioni Cogliere e utilizzare le emozioni è una qualità per chi lavora con i gruppi. Il docente decide se: Esplorare Nascondere/approfondire di Lasciar correre
42 La gestione delle emozioni e delle obiezioni Il docente non conoscerà a fondo i partecipanti e le loro emozioni ma puòcogliere i segnali, i feed back (anche non solo verbali)
43 Il coinvolgimento del gruppo Domande stimolo per focalizzare l attenzione degli ascoltatori Domande chiave per verificare la comprensione
44 La gestione delle domande I POSSIBILI ERRORI Far capire che riteniamo la domanda stupida Entrare in contraddittorio i prolungato con un partecipante Rimandare sistematicamente le risposte ad un momento successivo LA DOMANDA È UN ALLEATO DEL DOCENTE!!
45 I riepiloghi DI COSA? E QUANDO? della lezione a fine lezione della giornata a inizio giornata successiva di fine corso prima dei saluti
46 I feedback relativi al fatto e nonalla persona Immediati (per evitare che siano scollegati e distanti ti dalle dll azioni ia cui si riferiscono) sinceri (per evitare di minare la credibilità del docente)
47 Comportamenti POSITIVI Lodare Mostrare interesse NEGATIVI Cii Criticare, accusare, ironizzarei Minacciare Incoraggiare Atteggiamento cinico Mostrare noia e fastidio
48 La gestione delle domande COSA FARE? Se è pertinente rispondere subito Se è anticipatoria dare una breve risposta Se è fuori tema dare una breve risposta e segnalare il fuori tema S è l i d i t di Se è polemica dare una risposta di contenuto e non entrare in dinamica
49 Disturbi in aula In un corso tipico, il formatore si può imbattere in partecipanti problematici Chi sono questi tipi? Quali strategie usare per affrontarli?
50 Disturbi in aula LINEE GUIDA Non mettere mai in imbarazzo il disturbatore di fronte al gruppo Affrontare sempre il problema tempestivamente Avere sempre tatto e diplomazia Nonmostrarsimaiseccati mai seccati e non perdere l'autocontrollo
51 ESERCITAZIONE 2 Simulazione docenza Specchio Visionamento Autodiagnosi
52 L amore ha due facce 3
Comunicare per trasmettere efficacemente Messaggio e Personalita nel Lavoro
5,6 novembre 2010 CONFIDI ABRUZZO Comunicare per trasmettere efficacemente Messaggio e Personalita nel Lavoro Ilki Yang Development Bisogna essere consapevole del proposito della comunicazione PERSUADERE
DettagliPillole di psicologia della comunicazione
Digilands Dott. Francesca Minuto Pillole di psicologia della comunicazione 3 PILASTRI: 1. PRESENTATORE 2. PUBBLICO 3. MESSAGGIO MOTIVAZIONI QUALI SONO? PERCHE PROPRIO TE? COSA C E DI STRAORDINARIO IN QUELLO
DettagliLa lezione frontale. Tortona 04/04/2012. Organizzare un corso di formazione nell ASL AL - M. Crotti. La lezione frontale
Tortona 04/04/2012 1 I principali obiettivi didattici: 1. Conoscenza di: nozioni e procedure concetti 2. Capacità: operative-manuali intellettuali, di risolvere problemi intellettuali, di risolvere problemi
DettagliCOME PREPARARE UNA PRESENTAZIONE ORALE IN POWERPOINT
COME PREPARARE UNA PRESENTAZIONE ORALE IN POWERPOINT Da: http://mappingcompanysuccess.com CPC LOCARNO INTRODUZIONE Una presentazione orale efficace si basa su un processo di quattro fasi: PIANIFICARE PREPARARE
DettagliFARE O ESSERE VOLONTARI?
Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliLezione con la LIM. Stefania Pinnelli unisalento. Stefania Pinnelli
Lezione con la LIM. unisalento Perché piace agli insegnanti - rinnova la lezione frontale consente salvataggio di attività didattiche e il recupero rapido - facilita la spiegazione di processi, la descrizione
DettagliIL COACHING delle Ambasciatrici
IL COACHING delle Ambasciatrici European Commission Enterprise and Industry Coaching ambasciatrici WAI-Women Ambassadors in Italy, Ravenna, 20/05/2010 2 FASE 1 Le motivazioni e gli scopi FASE 2 L analisi
DettagliCenni di comunicazione efficace
Cenni di comunicazione efficace Emanuele Biolcati Corso Animatori Educazione alla Sessualità e Prevenzione alle MST Bresso, 5-8 gennaio 2011 1 Bresso 8-1-2011 Cenni di comunicazione efficace Sommario 1
DettagliCiao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.
2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliMetodi e strumenti per l analisi di video sui temi della prevenzione del rischio
CORSO DI FORMAZIONE A.S.L. TO4 Comunicazione e prevenzione: strategie efficaci per trasmettere messaggi di salute rivolti a target diversi di popolazione Ivrea, 8 febbraio 2011 Metodi e strumenti per l
DettagliComunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione
Comunicazione Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Non si può non comunicare, afferma uno degli assiomi della comunicazione. Non esiste infatti la non
DettagliUnità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili
Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili In questa unità didattica sono indicate alcune modalità di comportamento con persone disabili, in modo da migliorare la conoscenza rispetto
DettagliImpara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung
La Comunicazione una premessa. Impara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung La Teoria (Dalla scuola di Palo Alto Watzlawic) Lo studio della
DettagliIl Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa!
Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Impara con me le tecniche di vendita più efficaci e i segreti della comunicazione verbale e non-verbale per
DettagliDr. Siria Rizzi 2013 - NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL
DEFINIZIONE DI PNL Programmazione: Neuro: L abilità di scoprire e utilizzare i programmi che facciamo funzionare (la comunicazione con noi e con gli altri) nel nostro sistema neurologico per ottenere obiettivi
DettagliLa comunicazione interpersonale. Pagina 1
La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente
DettagliPotere e Significato della Comunicazione Non verbale
1 Potere e Significato della Comunicazione Non verbale Riconoscere i gesti di chi ci sta di fronte. Sapere come interagire efficacemente Cosa significano i gesti delle persone che abbiamo di fronte? La
DettagliCentro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE SPECIFICA STRUMENTI
DettagliPercezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP
Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché
DettagliPRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO
PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Calendario Corso L ADDETTO STAMPA NELL ERA CROSSMEDIALE Corso dedicato agli addetti stampa della Pubblica Amministrazione
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliModulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza
Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N
DettagliConversazione sulla comunicazione didattica
2010 Conversazione sulla comunicazione didattica 1. Il saper fare didattico e pedagogico del tecnico 2. Saper comunicare 3. Il processo comunicativo 4. L effetto dell etichettamento - 5. L articolazione
DettagliLa comunicazione efficace nel processo decisionale in un gruppo. Relatore: Dott. Andrea Zagato
La comunicazione efficace nel processo decisionale in un gruppo Relatore: Dott. Andrea Zagato Il modello di comunicazione (base) COMUNICAZIONE dal latino [communicare] «condividere» mettere in comune CODIFICA
DettagliLe storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo
Le storie sociali Francesca Vinai e Clea Terzuolo . Qual è il punto di forza delle Storie Sociali??? PENSIERO VISIVO Uso di strategie visive migliora la comprensione, lo svolgimento delle attività, ma
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliCOLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010. Antonella Scalognini A.A.2010/2011. www.mastercounselingurb.it
COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010 Tipologie di rispecchiamento Il rispecchiamento può avvenire: -a livello non verbale, quando si riproducono la posizione, i gesti, i movimenti, la respirazione, l espressione
DettagliLA COMUNICAZIONE ETICA. Il processo di Comunicazione
LA COMUNICAZIONE ETICA Il processo di Comunicazione Trasmettere/comunicare TRASMETTERE= mettere tra, passare,inviare COMUNICARE= mettere in comune, scambiare Comunicazione è ciò che arriva non ciò che
DettagliLa leadership sanitaria:
La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti
DettagliTest di Autovalutazione
Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliCONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO
CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO Gentile Utente, o questa guida intende fornirle alcune informazioni e consigli sull AFASIA, un disturbo che limita il linguaggio. Nel nostro Ospedale
DettagliIl punto di partenza sono le relazioni interpersonali, spesso causa di scoraggiamento, abbassamento di autostima e frustrazione.
Premessa CAMBIA LA TUA VITA. La tua motivazione ti aiuta a trovare la forza e l energia per affrontare i cambiamenti, diventa più sicuro di te stesso aumentando la tua autostima. L obiettivo Questi incontri
DettagliCorso Public Speaking Viterbo
Corso Public Speaking Viterbo Ogni giornata del corso: avrá una durata di 2h per un totale di 20h Prezzo del corso: possibilità si partecipare ai primi 5 progetti (250,00 ) o ai 10 progetti (450,00 ) Posti
DettagliCOMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA
COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio
DettagliI.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE
I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad
DettagliPER UN VIDEOTERMINALISTA L UNICO STRUMENTO DISPONIBILE PER ARRIVARE AI PROPRI OBIETTIVI E QUINDI ALLA CHIUSURA DI UN CONTRATTO E LA SUA STESSA
FORMAZIONE TECNICHE DI VENDITA ALCUNI ESEMPI PER UN VIDEOTERMINALISTA L UNICO STRUMENTO DISPONIBILE PER ARRIVARE AI PROPRI OBIETTIVI E QUINDI ALLA CHIUSURA DI UN CONTRATTO E LA SUA STESSA VOCE!!! LA CAPACITA
Dettagli1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
Dettaglivivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi.
Gravidanza: maneggiare con cura Molte amiche e colleghe abituate a fare attività fisica e con un idea piuttosto abituale della loro forma fisica, mi chiedono come io abbia affrontato le mie gravidanze
DettagliL'esame orale per il livello C1
L'esame orale per il livello C1 In cosa consiste l esame? E' una prova orale durante la quale dovete esprimervi nella lingua dell esame: - in una situazione informale della vita universitaria in cui dovete
DettagliLa comunicazione medico paziente
Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia La comunicazione medico paziente Damiano Parretti I principi della comunicazione Watzlawick (1971) descrive gli aspetti della comunicazione
DettagliTRAINING. Riservato ad agenti e venditori. (3 giornate intervallate)
TRAINING Riservato ad agenti e venditori (3 giornate intervallate) 2 1. INTERPRETARE IL PROPRIO RUOLO CON ORGOGLIO, POSITIVITÀ, CREATIVITÀ E CORAGGIO, RAFFORZANDO LA PROPRIA AUTOMOTIVAZIONE AL MIGLIORAMENTO
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE. Premessa
SCHEDA DI PROGETTAZIONE Premessa Le attività sono progettate al fine di favorire e permettere ai bambini l'uso della lettura per ricavare informazioni da testi scritti, ascoltati e messaggi iconici testi
DettagliMETODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO
Corso Nordic Walking Torino 04-10-2014 METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO CANALI DELLA COMUNICAZIONE METODI DI INSEGNAMENTO STILI DI INSEGNAMENTO ORGANIZZARE UNA SEDUTA I CANALI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliCorso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016
Corso Marketing per il No-Profit Pescara, 05 Febbraio 2016 Il vero marketing per per la tua la azienda. tua azienda. Programma Introduzione Venerdì 5 Febbraio Il Marketing Strategico per il No Profit Sabato
DettagliLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA Dott.ssa Alessandra Marsili Psichiatra, Psicoterapeuta Civitanova Marche L assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliLa comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta
La comunicazione interpersonale Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta Comunicazione interpersonale Quella che avviene tra due persone o all interno di un gruppo definito. E immediata e prevede la
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO CLASSI TERZA E QUARTA Competenza 1. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura. Al termine del II biennio ( 3^ e 4^ Scuola Primaria)
DettagliS- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi
UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato
Dettagli[moduli operativi di formazione] Ascolto attivo. Tecniche e suggerimenti per migliorare la propria comunicazione con gli altri.
[moduli operativi di formazione] Ascolto attivo Tecniche e suggerimenti per migliorare la propria comunicazione con gli altri. ASCOLTO ATTIVO Ogni giorno, passiamo il 49% del nostro tempo ascoltando. Ascoltiamo
DettagliCOMUNICARE EFFICACEMENTE
CORSO MANAGER DIDATTICI COMUNICARE EFFICACEMENTE A cura di: Franco Tartaglia COMUNICAZIONE TRASMISSIONE TRA DUE O PIÙ PERSONE DI : IDEE/OPINIONI MESSAGGI FATTI SENTIMENTI COMANDI RICHIESTE PROPOSTE PRESENTAZIONI
DettagliNoi e Oratio parliamone
Comunicare in Pubblico ovvero Noi e Oratio parliamone CNA Impresa Donna Grand Hotel di Rimini, Parco Federico Fellini 7 8 9 Maggio 2010 1 RICORDA: - Il Cervello inizia a lavorare nel momento in cui sei
DettagliCOME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.
COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele
DettagliKIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE
APPRENDERE L AUTOREGOLAZIONE PER APPRENDERE KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE Dott.ssa Laura Traverso Psicologa lauratraverso4@gmail.com AUTO-REGOLAZIONE? Con il termine autoregolazione
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliStrategie e indicazioni per favorire l apprendimento. Dott.ssa Francesca Valori Pontedera, 15 maggio 2010
Strategie e indicazioni per favorire l apprendimento Dott.ssa Francesca Valori Pontedera, 15 maggio 2010 Obiettivo: Fornire conoscenze relative alla comunicazione tra istruttore e allievo e strategie funzionali
DettagliPLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliPSICOLOGIA. La ricerca nelle scienze sociali. Le tecniche di rilevazione dei dati. L'osservazione. il testo:
il testo: 01 Le tecniche di rilevazione dei dati Le principali tecniche di raccolta dei dati si dividono in: tecniche descrittive: il ricercatore osserva ciò che sta studiando. Sono tecniche descrittive
DettagliLINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE
LINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE INFANZIA Il bambino scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività
DettagliPRESENTARE e PRESENTARSI verso la costruzione di stili comunicativi EDIZIONE 2013
PRESENTARE e PRESENTARSI verso la costruzione di stili comunicativi EDIZIONE 2013 PRESENTARE E PRESENTARSI verso la costruzione di stili comunicativi INTRODUZIONE È ben nota l importanza di una comunicazione
DettagliCLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA
CLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA MONTESILVANO MARINA 23 MAGGIO 2015 Il CAPITALE UMANO è la risorsa su cui l AVO deve investire maggiormente: sono i VOLONTARI a dare senso e valore alla mission
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliI SEGRETI DEL PUBLIC SPEAKING
IL TUO PARTNER STRATEGICO SERVIZI - CONSULENZE FORMAZIONE PROFESSIONALE ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE EVENTI COMUNICAZIONE EFFICACE CAMPAGNE PUBBLICITARIE WWW.INCOMMUNICATIONS.IT info@incommunications.it
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliGiocare disegnando disegnare giocando. Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme. Un progetto per le scuole elementari
Giocare disegnando disegnare giocando Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme Un progetto per le scuole elementari J. Casajus Giocare disegnando disegnare giocando Per imparare
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliDiventare consapevoli che il modo in cui ci diciamo le cose ha un impatto sulla nostra neurologia.
SELF COACHING 1 MODULO Il dialogo interiore Diventare consapevoli che il modo in cui ci diciamo le cose ha un impatto sulla nostra neurologia. 2 MODULO Lo stato emotivo Trovare dentro di noi lo stato emotivo
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliVERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1
VERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1 L obiettivo della seguente verifica è quello di testare la comprensione di semplici parole e frasi, la capacità di interagire, l acquisizione del lessico, la comprensione
DettagliCorsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo
Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
DettagliCORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI
CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi
DettagliSante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code
Sante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code e-cons s.r.l. Via del Lavoro, 4 35040 Boara Pisani (PD) La comunicazione è una relazione fra due o più persone che si regge sullo scambio di informazioni
DettagliINGLESE CLASSE PRIMA
INGLESE CLASSE PRIMA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA L ALUNNO: Comprende e utilizza formule di saluto; Sa presentarsi e chiedere il nome; Comprende ed esegue semplici
DettagliAssertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé
Assertività Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi Presenza di Affinate Abilità interpersonali Assenza Di paure o Inibizioni sociali Buona immagine di sé Privata e professionale ESSERE
DettagliC omunicazione E fficace
C omunicazione E fficace "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto"! Peter Drucker filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero valore
Dettaglidomenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013
Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni
DettagliDISTURBI GENERALIZZATI ED EDUCAZIONE STRUTTURATA
DISTURBI GENERALIZZATI ED EDUCAZIONE STRUTTURATA punti di forza e caratteristiche dei bambini con DGS strategie educative per modi diversi di capire ed imparare Sabato 17 ottobre 2015 ore 9.30-12.00 Io
DettagliL elearning nell Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori (21 dicembre 2011) RUO FSRU Formazione Tecnico-Specialistica e Finanziata
L elearning nell Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori (21 dicembre 2011) Indice 2 1. L elearning nell Accordo Stato Regioni: applicabilità e requisiti 2. Sede e strumentazione 3. Programma
DettagliI sistemi rappresentazionali I V.A.K.O.G I cinque sensi ed il tuo linguaggio I nostri Valori Role playing I META PROGRAMMI
I MODULO PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA VENERDI 23 OTTOBRE ORE 15:00 - ORE 16:45 INTRODUZIONE ALLA PNL Il corso ha l'obiettivo di fornire gli strumenti per conoscere i principali sistemi comunicativi,
DettagliTempo Abilità Tipologie di lavoro contenuto/contenuti? Lavoro individuale, a coppie o di gruppo della visita aziendale. 1 settimana Leggere
CONTENUTI DEL MODULO Gli alunni prima della visita aziendale cercano informazioni sulla loro impresa partner su internet o nella loro cerchia di conoscenze e predispongono su questa base il testo di un
DettagliStrategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro
PERCORSO FORMATIVO PER VOLONTARI SERVIZI AL LAVORO V SESSIONE Ricerca attiva del lavoro Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro
DettagliPiano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria
Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria Liceo Quadri, Vicenza 9 dicembre 2013 [corsi livello A0 A1] [1] Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI Comunicazione Comportamentale Ogni bambino, fin dall'infanzia, cerca di mandare messaggi e di farsi capire da chi gli sta intorno attraverso movimenti del corpo,
Dettaglila forma: caratteri web writing slides fernando cova FORMA SCR p. 1
la forma: caratteri web writing slides fernando cova FORMA SCR p. 1 i caratteri tutta la documentazione aziendale scritta deve utilizzare gli stessi caratteri!!!! fernando cova FORMA SCR p. 2 fernando
DettagliLa comunicazione potente dei Coach
La comunicazione potente dei Coach Il potere delle parole 13 Il Coaching può essere definito come una potente arte sull uso del potere delle parole. Quando si pratica il coaching con una persona si affrontano
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A1
Unità 20 Come scegliere il gestore telefonico CHIAVI In questa unità imparerai: a capire testi che danno informazioni sulla scelta del gestore telefonico parole relative alla scelta del gestore telefonico
DettagliRelazionalità formativa e valutativa. Docente Dott.ssa M.Zanin Co trainer R.oriani. Corso guide di tirocinio anno 2008.
Relazionalità formativa e valutativa Docente Dott.ssa M.Zanin Co trainer R.oriani Corso guide di tirocinio anno 2008 Sedi didattiche LA COMUNICAZIONE è un processo non lineare ma circolare nel quale emittente
DettagliProgetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)
Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine
DettagliCon un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco:
Il gioco se usato e svolto in una maniera consona, farà si che l' allievo si diverta e nello stesso tempo raggiunga degli scopi precisi che voi vi siete proposti. Con un gioco si possono lavorare diversi
DettagliBenvenuti al percorso di Comunicazione e Vendita efficace
Benvenuti al percorso di Comunicazione e Vendita efficace La comunicazione carismatica CARISMATICI SI NASCE O SI DIVENTA? Cos è il Carisma? IMPRESSIONE SPECIFICA E PERSONALE CHE LASCIAMO ALLE PERSONE CHE
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
Dettagli