LABORBANK Le Direzioni Organizzazione e le dinamiche del sistema bancario italiano

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LABORBANK Le Direzioni Organizzazione e le dinamiche del sistema bancario italiano"

Transcript

1 LABORBANK Le Direzioni Organizzazione e le dinamiche del sistema bancario italiano Dinamiche strategiche e organizzative e ruolo delle Direzioni Organizzazione Maurizio Baravelli 2 luglio

2 Agenda Domande di ricerca sulla Direzione Organizzazione Evoluzione della complessità e ruolo delle DO Evoluzione dei compiti attribuiti alla FO Verso un nuovo modello? Quali problemi e quale futuro per le DO? Considerazioni conclusive e domande aperte 2

3 Domande di ricerca sulla Direzione Organizzazione Pressioni Ambiente Strategico Pressioni Performance Aziendali Complessità Ruolo delle Direzioni Organizzazione 1. Quale impatto ha avuto il dinamismo ambientale e strategico sulla complessità organizzativa? 2. Come si sono modificati i compiti e la condotta delle DO? 3. Come le DO hanno affrontato - e stanno affrontando - la gestione del cambiamento, assicurando condizioni di adeguatezza organizzativa nel rispetto della normativa di vigilanza? 4. Con quali strumenti di coordinamento la strategia e l organizzazione sono mantenute fra loro coerenti? 5. Quali relazioni le DO hanno sviluppato nei confronti delle Unità di business e delle Funzioni aziendali? Quale influenza le DO hanno nel governo aziendale? 6. Le risorse e le competenze di cui dispongono le DO sono adeguate? 7. Quale futuro si prospetta per il ruolo delle DO? 3

4 Evoluzione della complessità e ruolo delle DO la complessità della gestione organizzativa è aumentata negli ultimi anni e la Funzione Organizzazione è diventata fortemente critica al fine delle performance L evoluzione del contesto ambientale, la crisi economica, i cambiamenti nell attività di intermediazione creditizia e le dinamiche strategiche e competitive hanno avuto e stanno avendo un forte impatto sull organizzazione delle banche. Il 93% del campione intervistato afferma che la complessità dell attività delle DO si è fortemente accresciuta negli ultimi anni. All aumento del grado di complessità si deve aggiungere l aumento della criticità di tutte le leve organizzative. L efficienza aziendale e l efficacia competitiva dipendono ampiamente dai modelli organizzativi (macro e micro) e dai sistemi operativi (processi). Più in generale, la Funzione Organizzazione (lato sensu) comprende anche la gestione dei sistemi informativi, dei sistemi del personale, della cultura aziendale: fattori tutti determinanti per le performance. Innovare le strategie, aumentare l efficienza, sviluppare nuovi business comporta scelte organizzative determinanti per il successo aziendale. Condotta strategica e organizzazione sono variabili fortemente interconnesse, da gestire unitariamente, così come tutte le leve della FO. 4

5 Evoluzione della complessità e ruolo delle DO la complessità del contesto ha reso più intense le attività svolte dalle DO aumentandone l impegno e il carico di lavoro 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Aumento Diminuzione Non rilevante In particolare si sono intensificati: coordinamento e controllo interno, verifica grado di adeguatezza organizzativa, richiesta di interventi da parte della DG, studio soluzioni innovative, maggiore integrazione con diverse funzioni aziendali (auditing, compliance, risk management). 5

6 Evoluzione dei compiti attribuiti alla FO le DO si trovano impegnate nel governo di tutte le variabili sia di struttura sia di funzionamento organizzativo La maggioranza delle DO (60%) si occupa di tutti gli aspetti del governo dell assetto strutturale (macro e micro) e dei processi operativi. Complessivamente si evidenzia una buona copertura dei fabbisogni organizzativi Tuttavia, alcuni compiti importanti non sono sempre presidiati: - monitoraggio performance dei processi (oltre il 50%) - identificazione/gestione sinergie (quasi il 50%) - pmo iniziative progettuali (oltre il 30%) - change management (comunicazione, formazione, ecc.) (quasi il 50%) Il ricorso alla consulenza esterna è assolutamente marginale 6

7 Verso un nuovo modello? le DO hanno reagito all aumento di complessità con il decentramento e i modelli collaborativi Il contesto ambientale fortemente dinamico e incerto ha ridotto la possibilità di pianificare le variabili organizzative, e si è accresciuto il fabbisogno di interventi ad hoc - in molte parti dell assetto aziendale - su richiesta della Direzione Generale, delle Unità di business e delle Funzioni aziendali L aumento di complessità, generato dalla dinamica ambientale e strategica, ha indotto le DO, da un lato, al decentramento di autonomie/compiti organizzativi e, dall altro lato, alla condivisione della gestione del cambiamento Il decentramento di autonomie/ compiti ha riguardato soprattutto le Unità di business mentre la condivisione del cambiamento ha coinvolto le relazioni con numerose Funzioni aziendali 7

8 la condivisione delle responsabilità riguarda il complesso dei compiti e tutte le categorie bancarie 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Responsabilità totale Responsabilità condivisa business line Responsabilità condivisa funzioni staff Consulenza Non presidiato 8

9 Modelli collaborativi e decentramento: benefici e problemi MODELLI COLLABORATIVI Pur riguardando mediamente il 40% del campione, la tendenza alla condivisione è significativa se si pensa che in passato la FO è stata caratterizzata da un sostanziale accentramento (nelle banche minori ha un peso del 50%, nelle banche specializzate del 75% ) La CONDIVISIONE MIGLIORA LA PROGETTAZIONE INNESCANDO PROCESSI DI APPRENDIMENTO E DI INNOVAZIONE DECENTRAMENTO Il decentramento presso le Unità di business favorisce una maggiore coerenza tra responsabilità sulle performance e leve di governo PONE PROBLEMI DI COORDINAMENTO E DI ADEGUATEZZA DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE 9

10 il decentramento di autonomie organizzative presso le Unità di business è selettivo e limitato Nei confronti delle Divisioni/Unità di business, il decentramento organizzativo riguarda sostanzialmente i sistemi e i processi operativi e quindi il funzionamento operativo che è quello che maggiormente incide sull efficienza e la qualità della condotta dei business Nei gruppi bancari il decentramento organizzativo (25% sul totale delle attività) riguarda, in particolare: - il ridisegno e l innovazione dei processi e dei modelli operativi - la definizione dei requisiti IT - l identificazione e la gestione delle sinergie - il knowledge management - specifiche iniziative progettuali Restano accentrate presso le DO le decisioni riguardanti: l assetto organizzativo, il dimensionamento degli organici, la mappatura dei rischi operativi, il monitoraggio delle performance di processo, il knowledge management 10

11 le DO intrattengono relazioni collaborative - condividendo la responsabilità del cambiamento - con la Direzione Personale e le Funzioni di controllo Attività maggiormente condivise Funzioni Personale, IT, Compliance, Risk management - pmo-iniziative progettuali (20%) - ridisegno/innovazione dei processi (27%) - change management (34%) - definizione degli assetti macro e micro (47%) - fissazione dei requisiti IT per gli utenti (46%) - dimensionamento degli organici (73%) - mappatura dei rischi operativi (73%) L integrazione riguarda anche altre Funzioni aziendali che hanno aumentato la complessità dell attività delle DO (in particolare: funzione commerciale e controllo di gestione) 11

12 la tendenza ai modelli collaborativi e al decentramento evidenzia la diffusione di un paradigma orientato all apprendimento e all innovazione? Se l intensità e l ampiezza del cambiamento, in questi ultimi anni, hanno indotto le DO a delegare compiti organizzativi e a rafforzare l approccio collaborativo, anche tenuto conto che gli assetti organizzativi multidivisionali comportano deleghe di autonomie organizzative ai responsabili di business per rispondere alle esigenze di flessibilità si può affermare che sta emergendo un paradigma della Funzione Organizzazione basato principalmente su modelli collaborativi/partecipativi al fine di valorizzare il potenziale interno, visto peraltro il marginale ricorso alla consulenza esterna? La consulenza esterna favorisce logiche isomorfiche basate sul benchmarking, le quali tendono ad omogeneizzare i modelli organizzativi e quindi a ridurre le differenziazioni che sono alla base dei vantaggi competitivi 12

13 importanza dei modelli partecipativi per la learning organization La diffusione dei modelli partecipativi è testimoniato dal ricorso da parte delle DO ai gruppi di lavoro (100%) e project management (60%): strumenti che favoriscono il confronto interfunzionale, fra molteplici punti di vista, competenze ed esperienze complementari.. ma le DO ricorrono anche al benchmarking (67%) Il riferimento alle best practice è utile per l allineamento organizzativo, ma, come accennato, preclude la possibilità di scelte innovative-distintive con effetti di differenziazione sul piano competitivo I modelli partecipativi hanno il vantaggio di poter generare nuova conoscenza a livello aziendale e soluzioni innovative a beneficio dell efficienza e della competitività della banca tuttavia, emerge un uso molto limitato di strumenti per la verifica dell efficienza e dell efficacia organizzativa (20%) 13

14 il paradigma partecipativo pare trovi conferma anche nel ruolo prevalente di Supporto specialistico e di Coordinamento delle DO Partecipazione a Comitati strategici (2,3) Pmo e partecipazione a Comitati di coordinamento (3,4) Influenza delle DO nei processi decisionali Responsabile di progetto (2,8) Supporto specialistico (3,6) 1= meno importante 4= più importante Il Supporto specialistico e il Coordinamento sono utili anche perché consentono alle DO di monitorare i modelli partecipativi e il decentramento e di intervenire assicurando che le soluzioni organizzative e l innovazione non contrastino con l adeguatezza organizzativa e rispettino la normativa di Vigilanza 14

15 il ruolo di ottimizzatori della macchina operativa è riduttivo: le DO devono avere un ruolo maggiormente strategico? Nonostante le DO dichiarino (60% del campione) che è aumentata la loro influenza nel cambiamento organizzativo appare limitata la loro presenza nei Comitati strategici (anche nei gruppi bancari si attesta solo su 2,7) Se il contributo dell organizzazione è essenziale per il rilancio delle banche in un mercato maturo e per l innovazione e lo sviluppo di nuovi business, le DO non possono restare confinate nel ruolo di ottimizzatori della macchina operativa. E necessario che esse abbiano un ruolo anche proattivo identificando nuove vision organizzative per dare vitalità ai business maturi e attivare nuovi business Le DO sono chiamate pertanto ad assumere un ruolo di regia del cambiamento e dell innovazione Attualmente la FO pare trovarsi ad un crocevia tra, da un lato, il modello dell organizzazione della macchina operativa e, dall altro lato, quello dell organizzazione trasformativa, che apprende e innova 15

16 Contesto ambientale - esterno ed interno - ed evoluzione del ruolo delle DO: una stilizzazione delle fasi evolutive Ambiente Stabile, prevedibile, omogeneo, cambiamento episodico Ambiente Dinamico, complessità crescente in taluni ambiti specialistici Ambiente Aumento dinamismo e complessità in tutti gli ambiti, cambiamento diffuso e continuo PARADIGMA DIRIGISTICO PARADIGMA DELLE AUTONOMIE PARADIGMA APPRENDIMENTO-INNOVAZIONE Direzione Organizzazione Direzione Organizzazione Direzione Organizzazione Studia, progetta e implementa Imponendo modelli Concede autonomie organizzative per carenze di competenze, esigenze di flessibilità Modello collaborativo, con competenze complementari che si confrontano/integrano (modelli tipo) (soluzioni empiriche) (apprendimento, innovazione e coordinamento) 16

17 Quali problemi e quale futuro per le DO? sviluppo della cultura organizzativa, monitoraggio del cambiamento, promozione dell innovazione organizzativa Il 93% del campione ritiene che la cultura organizzativa aziendale debba essere migliorata Se il cambiamento è destinato a continuare, i modelli di learning organization devono essere supportati dallo sviluppo diffuso delle competenze organizzative a livello manageriale e funzionale Con un progressivo maggiore decentramento nella gestione dei business, il ruolo delle DO deve rafforzarsi nel monitoraggio del cambiamento e nel controllo dell adeguatezza... ma le DO (ed anche le direzioni di business) sono chiamate ad avere un ruolo attivo nei processi decisionali strategici fornendo un contributo di vision organizzative a favore del rilancio dei business maturi e della identificazione e attuazione di nuovi business 17

18 Quali problemi e quale futuro per le DO? il miglioramento delle competenze organizzative Competenze delle DO Le DO sono attualmente organizzate per aree e funzioni (oltre l 80%) Si ritiene che siano necessarie migliori competenze su: ridisegno/innovazione dei processi; pmo; monitoraggio performance Il 40% del campione indica un fabbisogno di formazione dei propri analisti di organizzazione Competenze organizzative manageriali Devono migliorare quelle di: Responsabili Divisione/Unità di business (47%) Responsabili di Funzione (87%) Competenze organizzative Funzioni di Controllo Devono migliorare quelle di : Addetti Internal Auditing (13%) Addetti Risk Management (40%) Addetti Compliance (33%) Competenze organizzative altre Funzioni Devono migliorare quelle di: HR (53%) ICT (20%) 18

19 Considerazioni conclusive e domande aperte Risultati della ricerca Si registra una crescita della Funzione Organizzazione in termini di compiti e competenze: ma anche una crescita di importanza rispetto all apporto dei consulenti esterni I cambiamenti sono legati a diversi fattori di contesto (crisi economica, normativa, dinamica competitiva, miglioramento delle performance) Vi è una forte consapevolezza che il cambiamento è destinato continuare e a diventare fisiologico. Il cambiamento è centrato soprattutto sull efficientamento e sulla riduzione dei costi Alcune domande aperte Siamo in presenza di un nuovo paradigma della Funzione Organizzazione? Siamo entrati nell epoca della progettazione organizzativa innovativa, con un diverso ruolo delle DO (agenzie di servizi organizzativi e regia di gruppi di progetto interfunzionali)? Questo modello sta producendo risultati qualitativi e una migliore adeguatezza organizzativa? Ed è coerente con l obiettivo di stabilità dell intermediario bancario? Alla focalizzazione sull efficientamento, le DO stanno seguendo linee di cambiamento guidate da nuovi modelli di banca? 19

Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole. Ravenna, 10 Novembre 2017

Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole. Ravenna, 10 Novembre 2017 Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole Ravenna, 10 Novembre 2017 Negli ultimi anni la crescita di portatori d interesse (stakeholder) sempre più attenti e propositivi e un costante

Dettagli

Il Sistema dei Controlli Interni e il Governo Societario nella prospettiva della nuova Vigilanza Bancaria Europea. Valerio Pesic

Il Sistema dei Controlli Interni e il Governo Societario nella prospettiva della nuova Vigilanza Bancaria Europea. Valerio Pesic Il Sistema dei Controlli Interni e il Governo Societario nella prospettiva della nuova Vigilanza Bancaria Europea Valerio Pesic Una visione di sintesi Il Sistema dei Controlli Interni di Il Governo Societario

Dettagli

Il sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance

Il sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance ATTIVITA DI RICERCA 2015 Il sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E OBIETTIVI

Dettagli

Il change Management Strutturale

Il change Management Strutturale Il change Management Strutturale Federico Butera Professore Emerito di Scienze dell Organizzazione Università di Milano Bicocca Presidente Fondazione Irso Direttore di Studi Organizzativi Che cosa è la

Dettagli

www.odmconsulting.com Indice Chi siamo 3 Reward & Performance 4 People Development 5 Trust & Engagement 6 Organization Design 7 HR Function Development 8 Research & Innovation 9 I nostri prodotti 10 Chi

Dettagli

Programmare e valutare la formazione

Programmare e valutare la formazione Programmare e valutare la formazione Il Laboratorio del Dipartimento della Funzione Pubblica Ezio Lattanzio La qualità della formazione per la pubblica amministrazione. Verso standard condivisi tra pubblico

Dettagli

IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING - LINK AUDITOR

IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING - LINK AUDITOR 2017 IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING - LINK AUDITOR SP Consulting Srl www.spconsulting.name Chi siamo SP CONSULTING e IUS CONSULTING SP Consulting e IUS Consulting offrono consulenza

Dettagli

STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE Amministrazione, Finanza e Controllo - Fiscale Strategia Fiscale STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 1 Il presente documento definisce la strategia fiscale,

Dettagli

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE GESTIRE IL RISCHIO... CREARE FUTURO L Enterprise Risk Management Nel corso della propria attività, ogni impresa è soggetta a minacce, interne ed

Dettagli

La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016

La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016 La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive Roma, 9 Giugno 2016 Abbiamo intervistato un campione di 408 titolari e manager di imprese italiane con fatturato

Dettagli

LABORBANK Le Direzioni Organizzazione e le dinamiche del sistema bancario italiano Dinamiche strategiche e organizzative nelle banche italiane

LABORBANK Le Direzioni Organizzazione e le dinamiche del sistema bancario italiano Dinamiche strategiche e organizzative nelle banche italiane LABORBANK Le Direzioni Organizzazione e le dinamiche del sistema bancario italiano Dinamiche strategiche e organizzative nelle banche italiane Valerio Pesic 2 luglio 2015 1 Agenda Premessa Alcune domande

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE. Conosci te stesso Oracolo di Delfi

CONTROLLO DI GESTIONE. Conosci te stesso Oracolo di Delfi CONTROLLO DI GESTIONE Conosci te stesso Oracolo di Delfi Performance Improvement Management Risk Una società costituita da professionisti specializzati con una multidisciplinarietà dei servizi professionali

Dettagli

Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane

Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2010 Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane Mario Vavassori Milano, 7 Ottobre 2010 Agenda 1. Il contesto: l economia italiana nel 2009 e i suoi effetti sul mercato

Dettagli

Il Management Consulting in Italia Terzo Rapporto 2012

Il Management Consulting in Italia Terzo Rapporto 2012 Il Management Consulting in Italia Terzo Rapporto 2012 Simone Borra Corrado Cerruti Gustavo Piga Andrea Appolloni Università di Roma Tor Vergata Stati Generali del Management Consulting Roma, 29 Maggio

Dettagli

Analisi dell efficienza organizzativa

Analisi dell efficienza organizzativa Analisi dell efficienza organizzativa L obiettivo è quello di condurre un audit organizzativo delle strutture finalizzato all ottimizzazione del dimensionamento organici, alla riduzione del costo delle

Dettagli

TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE

TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE Materiale di supporto alla didattica Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende CAPITOLO 5: La gestione delle informazioni

Dettagli

ATTIVITA DI RICERCA 2015 NPL, sofferenze e forborne del segmento SME: scelte strategiche e impatti operativi alla luce della AQR

ATTIVITA DI RICERCA 2015 NPL, sofferenze e forborne del segmento SME: scelte strategiche e impatti operativi alla luce della AQR ATTIVITA DI RICERCA 2015 NPL, sofferenze e forborne del segmento SME: scelte strategiche e impatti operativi alla luce della AQR PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI Il focus delle banche sulle strategie

Dettagli

STRATEGIE DI MARKETING E CAPACITÀ DINAMICHE NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA MARCELLO SANSONE

STRATEGIE DI MARKETING E CAPACITÀ DINAMICHE NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA MARCELLO SANSONE STRATEGIE DI MARKETING E CAPACITÀ DINAMICHE NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA MARCELLO SANSONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE IL RETAIL NELLO SCENARIO MONDIALE 2 5 0 P IÙ G R AN D

Dettagli

PROGRAMMARE E VALUTARE LA FORMAZIONE

PROGRAMMARE E VALUTARE LA FORMAZIONE STRUMENTI PER L INNOVAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE UNA GUIDA PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE MIPA CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELLE METODOLOGIE E DELLE INNOVAZIONI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2018 Indice 1. Principi Fondamentali 2. Ambito di applicazione 3. Modello di Enterprise Risk

Dettagli

Self Empowerment: crescita e sviluppo personale e professionale Efficacia personale e gestione dello stress

Self Empowerment: crescita e sviluppo personale e professionale Efficacia personale e gestione dello stress pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 4 pag. 4 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 6 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 7 pag. 7 pag. 7 pag. 8 pag. 8 pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag.

Dettagli

Asse 13: Capacità Istituzionale

Asse 13: Capacità Istituzionale RA 11.1 - Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell'accesso ai dati pubblici 11.1.1 - Interventi mirati allo sviluppo delle competenze per assicurare qualità, accessibilità, fruibilità, rilascio,

Dettagli

Risultati Survey Valore

Risultati Survey Valore Risultati Survey Valore Roma 9 giugno 2016 Obiettivi e linee guida del Progetto Obiettivi: Misurare il valore della Consulenza Direzionale percepito dai Clienti Identificare possibili ambiti per il miglioramento

Dettagli

L organizzazione. disposizione ed alla combinazione delle risorse da. necessarie per l ordinato svolgimento della gestione.

L organizzazione. disposizione ed alla combinazione delle risorse da. necessarie per l ordinato svolgimento della gestione. L organizzazione Prospettiva allargata aspetti connessi alla disposizione ed alla combinazione delle risorse da impiegare nella gestione d impresa Prospettiva ristretta definire compiti, individuare responsabilità

Dettagli

Ruolo e performance dei Social Media nella gestione aziendale II Edizione. Milano, 21 giugno 2017 Università degli Studi di Milano-Bicocca

Ruolo e performance dei Social Media nella gestione aziendale II Edizione. Milano, 21 giugno 2017 Università degli Studi di Milano-Bicocca Ruolo e performance dei Social Media nella gestione aziendale II Edizione 1 Milano, 21 giugno 2017 Università degli Studi di Milano-Bicocca Roberto Chierici Barbara Del Bosco Alice Mazzucchelli 2 Milano,

Dettagli

UFFICIO POSTALE TEST COORDINAMENTO COMMERCIALE

UFFICIO POSTALE TEST COORDINAMENTO COMMERCIALE Click to add title Click to change format Level 1 Level 2 Level 3 Level 3 Level 3 Level 1 Level 2 Level 2 Level 1 UFFICIO POSTALE TEST COORDINAMENTO COMMERCIALE Prime evidenze 12 Settembre 2007 1 Contenuti

Dettagli

I processi di apprendimento in Regione Lazio, strumenti per implementare le strategie regionali

I processi di apprendimento in Regione Lazio, strumenti per implementare le strategie regionali I processi di apprendimento in Regione Lazio, strumenti per implementare le strategie regionali Alessandro BACCI Direttore Direzione Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi Strategie regionali

Dettagli

Le politiche di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni dei paesi OCSE

Le politiche di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni dei paesi OCSE Le politiche di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni dei paesi OCSE Pia Marconi Dipartimento della Funzione Pubblica Le risorse umane come leva strategica per l innovazione 17 marzo 2006 Centro

Dettagli

L IMPRESA IN CAMBIAMENTO

L IMPRESA IN CAMBIAMENTO CORRADO CERRUTI L IMPRESA IN CAMBIAMENTO strategia, struttura e innovazione nel management aziendale ARACNE Copyright MCMXCVII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele

Dettagli

Architettura del sistema di controllo interno: interazioni tra Internal Audit e Chief Risk Officer

Architettura del sistema di controllo interno: interazioni tra Internal Audit e Chief Risk Officer Architettura del sistema di controllo interno: interazioni tra Internal Audit e Chief Risk Officer Ing. Francesco Sura Responsabile Piani, Metodologie, Sistema di Controllo Interno e Knowledge Management

Dettagli

La cultura della collaborazione fra Pubblico e Privato. Elena Zuffada, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza, 3 marzo 2009

La cultura della collaborazione fra Pubblico e Privato. Elena Zuffada, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza, 3 marzo 2009 La cultura della fra Pubblico e Privato Elena Zuffada, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza, 3 marzo 2009 Agenda Il concetto di PPP Le diverse forme di PPP Le motivazioni: valutazioni di convenienza

Dettagli

EMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali

EMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali EMME 4 RSA Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali Il management nelle RSA Il management, a diversi livelli dell organizzazione, in relazione alla complessità, alla cultura

Dettagli

Corso di ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Corso di ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Corso di ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Il corso fornisce le competenze necessarie per svolgere un analisi approfondita dell organizzazione di un azienda al fine di individuare le strategie e le azioni da implementare

Dettagli

PARTE PRIMA SVILUPPO AZIENDALE, CONOSCENZA ED ATTIVITÀ DI GOVERNO

PARTE PRIMA SVILUPPO AZIENDALE, CONOSCENZA ED ATTIVITÀ DI GOVERNO IX Introduzione... XV PARTE PRIMA SVILUPPO AZIENDALE, CONOSCENZA ED ATTIVITÀ DI GOVERNO CAPITOLO I LO SVILUPPO AZIENDALE E IL RUOLO DELLA CONOSCENZA 1. Premessa... 3 2. Lo sviluppo aziendale: sul suo significato

Dettagli

PROPOSTA DI ADESIONE ATTIVITA DI RICERCA Nuovi paradigmi della formazione per il settore finanziario Fase 2:

PROPOSTA DI ADESIONE ATTIVITA DI RICERCA Nuovi paradigmi della formazione per il settore finanziario Fase 2: ATTIVITA DI RICERCA 2014 Nuovi paradigmi della formazione per il settore finanziario Fase 2: il contributo operativo del Social Learning al processo formativo PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

I SISTEMI RADIO A TUTELA DEL TERRITORIO

I SISTEMI RADIO A TUTELA DEL TERRITORIO I SISTEMI RADIO A TUTELA DEL TERRITORIO Aspetti organizzativi nella gestione dell emergenza Dott.ssa Luisa Zappini Responsabile Centrale Operativa Unica Emergenza e Coordinamento tra Protezione Civile

Dettagli

Gli imperativi strategici ed operativi per il CFO in uno scenario di crescente globalizzazione e competizione

Gli imperativi strategici ed operativi per il CFO in uno scenario di crescente globalizzazione e competizione Gli imperativi strategici ed operativi per il CFO in uno scenario di crescente globalizzazione e competizione Claudio Devecchi Professore ordinario di Programmazione e controllo 1 1 1. Le nuove sfide manageriali

Dettagli

Un porto affidabile per i tuoi obiettivi

Un porto affidabile per i tuoi obiettivi Un porto affidabile per i tuoi obiettivi AREE DI ATTIVITà CONSULENZA DIREZIONALE ISA Service Management S.r.l. è una società specializzata nel fornire servizi di alta consulenza per assistere le Imprese

Dettagli

NETWORK JOINT COMMISSION ITALIA

NETWORK JOINT COMMISSION ITALIA NETWORK JOINT COMMISSION ITALIA L'esperienza di JCI nella costruzione di sistemi di miglioramento della qualità è punto di riferimento per le strutture sanitarie che hanno come strategia di mettere a disposizione

Dettagli

WORKSHOP IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING LINK AUDITOR. SP Consulting Srl

WORKSHOP IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING LINK AUDITOR. SP Consulting Srl A T I V O N IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING LINK AUDITOR 23 Ottobre 2014 SP Consulting Srl www.spconsulting.name Chi siamo SP CONSULTING e IUS CONSULTING SP Consulting e IUS Consulting

Dettagli

AREE D INDAGINE (A) STORIA E COMPAGINE SOCIETARIA (B) MANAGEMENT E RESPONSABILITA AZIENDALE (C) PRODOTTI E MERCATO (D) SISTEMA OPERATIVO

AREE D INDAGINE (A) STORIA E COMPAGINE SOCIETARIA (B) MANAGEMENT E RESPONSABILITA AZIENDALE (C) PRODOTTI E MERCATO (D) SISTEMA OPERATIVO La Azienda S.r.l. è una realtà aziendale affermata in Campania ed in tutto il territorio nazionale, fondata nel 1985 è un impresa di servizi presente sul mercato per offrire soluzioni personalizzate ed

Dettagli

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere

Dettagli

IL PUNTO DI VISTA DEGLI IMPRENDITORI

IL PUNTO DI VISTA DEGLI IMPRENDITORI Leonardo Nafissi Roma, 18 settembre 2018 Convegno di educazione finanziaria PMI Tavola rotonda IL PUNTO DI VISTA DEGLI IMPRENDITORI Le mpmi e i loro bisogni finanziari Il ruolo dei Confidi ARTICOLAZIONE

Dettagli

Economia e direzione delle imprese

Economia e direzione delle imprese Economia e direzione delle imprese Le condizioni organizzative per l implementazione delle strategie CONTENUTI Sistemi organizzativi aziendali e vantaggio competitivo La progettazione organizzativa Le

Dettagli

INDICE. Prefazione di Giuseppe Varchetta Prefazione alla prima edizione di Caterina Ricciuti Introduzione

INDICE. Prefazione di Giuseppe Varchetta Prefazione alla prima edizione di Caterina Ricciuti Introduzione INDICE Prefazione di Giuseppe Varchetta Prefazione alla prima edizione di Caterina Ricciuti Introduzione XV XXIII XXV CAPITOLO I LA VALENZA STRATEGICA DELLE RISORSE UMANE 1.1. I nuovi paradigmi economici

Dettagli

HR DEVELOPMENT APPs Strumenti digital a supporto dello sviluppo delle persone

HR DEVELOPMENT APPs Strumenti digital a supporto dello sviluppo delle persone HR DEVELOPMENT APPs Strumenti digital a supporto dello sviluppo delle persone Come usare questa brochure Scarica gratis l applicazione LayAR sul tuo smartphone Inquadra le pagine dove trovi questo logo

Dettagli

Offerta di servizi consulenziali alle società di calcio professionistico Labet Srl. All rights reserved.

Offerta di servizi consulenziali alle società di calcio professionistico Labet Srl. All rights reserved. Offerta di servizi consulenziali alle società di calcio professionistico 1 Labet: i settori di intervento nel calcio professionistico 1. ASSISTENZA NEGLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALL OTTENIMENTO DELLA LICENZE

Dettagli

FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI. CAPITOLO SESTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna,

FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI. CAPITOLO SESTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI CAPITOLO SESTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI La formulazione della

Dettagli

CASE HISTORy SPACE WORK

CASE HISTORy SPACE WORK CASE HISTORy SPACE WORK CASE HISTORy change management FABBISOGNO La Direzione Generale di Confindustria desiderava attuare tempestivamente un piano di cambiamento interno, capace di produrre un impatto

Dettagli

Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata. Documentare la scuola. oggi. a cura di Francesco Casella

Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata. Documentare la scuola. oggi. a cura di Francesco Casella Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata Documentare la scuola oggi a cura di Francesco Casella Matera, 12 marzo 2008 Società profondamente cambiata ultimi 10-15

Dettagli

Liberare soluzioni. Retail

Liberare soluzioni. Retail Liberare soluzioni Retail Consulenza Formazione Coaching Chi siamo Kairòs Solutions è una società di consulenza, formazione e coaching, protagonista in Italia nell applicazione del Coaching Creativo, la

Dettagli

Strutture divisionali e a matrice

Strutture divisionali e a matrice Le scelte di progettazione strutturale Strutture divisionali e a matrice Corso di Organizzazione Aziendale Product structure o SBU (Strategic Business Unit) Caratteristiche essenziali Raggruppa le unità

Dettagli

Corso II Livello: Lavorare in gruppo e team building: un modello per il raggiungimento della performance e per la gestione delle risorse umane

Corso II Livello: Lavorare in gruppo e team building: un modello per il raggiungimento della performance e per la gestione delle risorse umane Corso II Livello: Lavorare in gruppo e team building: un modello per il raggiungimento della performance e per la gestione delle risorse umane Area tematica: Lavoro di gruppo e team building Introduzione

Dettagli

GRUPPO POSTE ITALIANE - STRUTTURA ORGANIZZATIVA

GRUPPO POSTE ITALIANE - STRUTTURA ORGANIZZATIVA GRUPPO POSTE ITALIANE - STRUTTURA ORGANIZZATIVA Il Gruppo Poste Italiane ha avviato un processo di sviluppo e trasformazione in cui è oggi fortemente impegnata tutta la sua organizzazione centrale e territoriale.

Dettagli

Le prospettive degli acquisti nella Pubblica Amministrazione

Le prospettive degli acquisti nella Pubblica Amministrazione Milano Roma Bari Napoli Le prospettive degli acquisti nella Pubblica Amministrazione Ing. Filippo Chesi workshop - PATRIMONIO & ACQUISTI NELLA PA Innovare negli acquisti: le strategie nelle Amministrazioni

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

ORGANIZZARE LA GRU AA

ORGANIZZARE LA GRU AA ORGANIZZARE LA GRU 1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA È uno degli strumenti che permettono di realizzare il coordinamento degli sforzi di un insieme di individui che mirano ad un determinato risultato La dimensione

Dettagli

Responsabilità sociale d impresa e di territorio

Responsabilità sociale d impresa e di territorio Dalla sinergia tra La nostra vision è compartecipare alla creazione di una nuova economia: più solida, più giusta, promotrice di equità e di benessere a 360 per l impresa, le persone e il territorio. Responsabilità

Dettagli

La funzione manageriale ed il modello delle competenze

La funzione manageriale ed il modello delle competenze Corte dei conti Corso di formazione La funzione manageriale ed il modello delle competenze PREMESSA Il programma didattico, di seguito presentato, origina da un lavoro di condivisione dei contenuti cui

Dettagli

Le ICT inhouse: skills e profili a supporto della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione

Le ICT inhouse: skills e profili a supporto della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione Le ICT inhouse: skills e profili a supporto della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione Franco Segata Direttore HR e sviluppo organizzativo - Informatica Trentina Coordinatore rete eskills

Dettagli

Delega ed Empowerment

Delega ed Empowerment Professione: MANAGER - Le Palestre Delega ed Empowerment 2017 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato e preparato da TEH-A per il cliente destinatario;

Dettagli

Il Ruolo del referente ICT

Il Ruolo del referente ICT Progetto ALI i Referenti ICT della provincia di Latina Referenti ICT 1 Il Ruolo del referente ICT 1. Fare da staff tecnica al sindaco 2. Gestire il piano ICT comunale 3. Interfacciarsi con la rete ICT

Dettagli

ALTIS. per la Pubblica Amministrazione

ALTIS. per la Pubblica Amministrazione ALTIS per la Pubblica Amministrazione La divisione Public Management La Divisione "Public Management" si pone come un centro di ricerca e di studio su temi gestionali di forte rilevanza ed attualità per

Dettagli

Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005

Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005 Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane 27 Luglio 2005 2 AGENDA Collegamento tra piano triennale e organizzazione Principali driver del cambiamento organizzativo Focalizzazione sui processi

Dettagli

Andamento del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato* in Piemonte, nel Nord-Ovest ed in Italia Anni (variazioni percentuali) 0,3 0,1

Andamento del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato* in Piemonte, nel Nord-Ovest ed in Italia Anni (variazioni percentuali) 0,3 0,1 2 Questa nota di sintesi riguarda il Report sulla regione Piemonte realizzato nell ambito del Progetto S.I.S.PR.IN.T. Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali, finanziato

Dettagli

La Learning Enterprise:

La Learning Enterprise: ATTIVITA DI RICERCA 2016 La Learning Enterprise: Sinergie tra Formazione e Comunicazione nella Digital Organization PROPOSTA DI ADESIONE in collaborazione con 1 TEMI E MOTIVAZIONI Analizzando i risultati

Dettagli

Ruolo e performance dei Social Media nella gestione aziendale II Edizione. Milano, 21 giugno 2017 Università degli Studi di Milano-Bicocca

Ruolo e performance dei Social Media nella gestione aziendale II Edizione. Milano, 21 giugno 2017 Università degli Studi di Milano-Bicocca Ruolo e performance dei Social Media nella gestione aziendale II Edizione 1 Milano, 21 giugno 2017 Università degli Studi di Milano-Bicocca Roberto Chierici Barbara Del Bosco Alice Mazzucchelli 2 Milano,

Dettagli

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno

Dettagli

Luca Zanderighi Ordinario di Economia e gestione delle imprese Università di Milano. 15 Febbraio 2016

Luca Zanderighi Ordinario di Economia e gestione delle imprese Università di Milano. 15 Febbraio 2016 Luca Zanderighi Ordinario di Economia e gestione delle imprese Università di Milano 15 Febbraio 2016 Obiettivi del lavoro Comprendere i principali fattori che hanno spinto le imprese del Terziario a costituire

Dettagli

Il cambiamento nelle organizzazioni

Il cambiamento nelle organizzazioni Il cambiamento nelle organizzazioni A.A. 2015-2016 Prof. Lucio Fumagalli lucio.fumagalli@baicr.it Obiettivo e contenuti L analisi del cambiamento organizzativo attraverso: La definizione di cambiamento

Dettagli

Convegno 2017 Costruiamo Comunità intelligenti e sostenibili: progetti e prospettive a confronto giovedì 25 maggio

Convegno 2017 Costruiamo Comunità intelligenti e sostenibili: progetti e prospettive a confronto giovedì 25 maggio Convegno 2017 Costruiamo Comunità intelligenti e sostenibili: progetti e prospettive a confronto giovedì 25 maggio Istituto Patristico Agostiniano Università Pontificia Lateranense Città del Vaticano Un

Dettagli

Introduzione alla seconda edizione Presentazione di Pier Luigi Fabrizi Prefazione di Andrea Riello

Introduzione alla seconda edizione Presentazione di Pier Luigi Fabrizi Prefazione di Andrea Riello Indice Introduzione alla seconda edizione Presentazione di Pier Luigi Fabrizi Prefazione di Andrea Riello XIII XVII XIX Introduzione 1 1 Il Nuovo Accordo sul Capitale 5 1.1 La vigilanza sulle banche e

Dettagli

Autovalutazione della struttura, del funzionamento e dell efficienza del Consiglio di Amministrazione relativamente all anno 2013

Autovalutazione della struttura, del funzionamento e dell efficienza del Consiglio di Amministrazione relativamente all anno 2013 Autovalutazione della struttura, del funzionamento e dell efficienza del Consiglio di Amministrazione relativamente all anno 2013 Aprile 2014 In ottemperanza e in linea con le indicazioni rassegnate dalla

Dettagli

Composizione quali quantitativa ottimale dell organo amministrativo Comunicazione agli azionisti in vista del rinnovo del Consiglio di

Composizione quali quantitativa ottimale dell organo amministrativo Comunicazione agli azionisti in vista del rinnovo del Consiglio di Composizione quali quantitativa ottimale dell organo amministrativo Comunicazione agli azionisti in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione Sassari, 2 marzo 2012 Sommario 1 PREMESSA... 3 2 I

Dettagli

GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI IN AZIENDA. La funzione sistemi informativi

GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI IN AZIENDA. La funzione sistemi informativi GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI IN AZIENDA La funzione sistemi informativi Le persone come componente del sistema informativo aziendale Gli addetti allo sviluppo, alla gestione, alla manutenzione del

Dettagli

UN CASO CONCRETO DI UTILIZZO DELL APPROCCIO GI GROUP STAR MATRIX.

UN CASO CONCRETO DI UTILIZZO DELL APPROCCIO GI GROUP STAR MATRIX. MOTIVAZIONE E RI-MOTIVAZIONE DELLE PERSONE NEL SETTORE BANCARIO: COME PERSEGUIRLA E MANTENERLA. UN CASO CONCRETO DI UTILIZZO DELL APPROCCIO GI GROUP STAR MATRIX. ABI FORUM HR 10 MAGGIO 2016 IL CONTESTO

Dettagli

ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale

ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza presentazione aziendale Chi siamo Zetaform è un Ente di formazione, orientamento e consulenza aziendale che opera sul territorio locale e nazionale:

Dettagli

Variabili organizzative e patrimoniali come elementi sinergici nella disciplina prudenziale

Variabili organizzative e patrimoniali come elementi sinergici nella disciplina prudenziale La Corporate Governance delle imprese finanziarie: fattore strategico di competitività e di sana e prudente gestione Variabili organizzative e patrimoniali come elementi sinergici nella disciplina prudenziale

Dettagli

Corso di Studio Magistrale in Strategia d Impresa e Management. Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail Maurizio Maraglino Misciagna

Corso di Studio Magistrale in Strategia d Impresa e Management. Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail Maurizio Maraglino Misciagna Principali informazioni sull insegnamento Titolo insegnamento Corso di studio Crediti formativi Denominazione inglese Obbligo di frequenza Lingua di erogazione Economia dell innovazione (SSD SECS P/01)

Dettagli

13% 18% 14% 10% 45% 46% 17% 14% 15% Elaborazioni e stime Agri 200 su dati ISTAT 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% PRODOTTI AGRICOLI

13% 18% 14% 10% 45% 46% 17% 14% 15% Elaborazioni e stime Agri 200 su dati ISTAT 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% PRODOTTI AGRICOLI 2000 10% 18% 13% 14% 45% 2010 8% 17% 14% 15% 46% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% PRODOTTI AGRICOLI FATTORI PROD. INDUSTRIALE IMPORT INDUSTRIA ALIMENTARE MARGINI DISTRIBUZIONE Elaborazioni e

Dettagli

Risk Governance: disegno e funzionamento

Risk Governance: disegno e funzionamento Risk Governance: disegno e funzionamento Enzo Rocca Vice Direttore Generale Credito Valtellinese ABI Basilea 3, 27-28 Giugno 2013 Partecipazione attiva al processo decisionale Le banche che hanno meglio

Dettagli

La crisi economica e finanziaria che ha colpito l Europa ha causato uno sconvolgimento profondo nella istituzione delle relazioni industriali.

La crisi economica e finanziaria che ha colpito l Europa ha causato uno sconvolgimento profondo nella istituzione delle relazioni industriali. Rafforzare il ruolo delle parti sociali a tutti i livelli e relazioni industriali forti. Questa la ricetta della Commissione per uscire dalla crisi e preservare i vantaggi del modello europeo, in particolare

Dettagli

Intraday Liquidity Management verso Europa 2020: T2S, Repo Market e Blockchain

Intraday Liquidity Management verso Europa 2020: T2S, Repo Market e Blockchain ATTIVITA DI RICERCA 2016 Intraday Liquidity Management verso Europa 2020: T2S, Repo Market e Blockchain PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI Lo scenario di mercato degli ultimi anni è stato caratterizzato

Dettagli

La progettazione organizzativa. Tecnica Industriale e Commerciale 08/09

La progettazione organizzativa. Tecnica Industriale e Commerciale 08/09 La progettazione organizzativa Prospettiva Ritorniamo a occuparci di piccole, medie e grandi imprese Il tema trattato attiene alle scelte di organizzazione del lavoro del vertice (imprenditore e/o management)

Dettagli

Osservatorio sulla dinamicità relazionale delle imprese sociali in Italia (quarta edizione) Anteprima risultati

Osservatorio sulla dinamicità relazionale delle imprese sociali in Italia (quarta edizione) Anteprima risultati Presenta Osservatorio sulla dinamicità relazionale delle imprese sociali in Italia (quarta edizione) Anteprima risultati VIII Workshop nazionale sull impresa sociale L innovazione nella collaborazione

Dettagli

I.CA.R.O. Unione Parmense degli Industriali INNOVAZIONE CAMBIAMENTO E RILANCIO ORGANIZZATIVO ASSOCIAZIONE DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALI PARMA

I.CA.R.O. Unione Parmense degli Industriali INNOVAZIONE CAMBIAMENTO E RILANCIO ORGANIZZATIVO ASSOCIAZIONE DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALI PARMA I.CA.R.O. INNOVAZIONE CAMBIAMENTO E RILANCIO ORGANIZZATIVO ASSOCIAZIONE DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALI PARMA Unione Parmense degli Industriali I.CA.R.O. INNOVAZIONE CAMBIAMENTO E RILANCIO ORGANIZZATIVO

Dettagli

ASAP SMF Service Management Forum

ASAP SMF Service Management Forum ASAP SMF Service Management Forum PRESENTAZIONE DEL TAVOLO DI LAVORO LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SULLA BASE INSTALLATA DOCUMENTO: ASAP SMF_Tavolo di lavoro; AUTORI: Alghisi, Adrodegari, Saccani. VERSIONE

Dettagli

Autorità di bacino del fiume Po

Autorità di bacino del fiume Po Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Fare meglio con meno Francesco Puma

Dettagli

Piccola Impresa Alta Formazione

Piccola Impresa Alta Formazione Piccola Impresa Alta Formazione La formazione manageriale per l internazionalizzazione delle piccole imprese Raffaele Crispino, Project & Planning Srl Benevento, 12 marzo 27 Alcune considerazioni preliminari

Dettagli

EPICK la tua piattaforma GRC PRINCIPALI REFERENZE. EPICK REFERENZE_IT Pag. 1/6

EPICK la tua piattaforma GRC PRINCIPALI REFERENZE. EPICK REFERENZE_IT Pag. 1/6 PRINCIPALI REFERENZE EPICK REFERENZE_IT Pag. 1/6 PREMESSA Questo documento illustra alcune delle referenze più significative riguardanti l impiego della piattaforma e dei servizi di consulenza specialistica

Dettagli

MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE

MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE Titolo Progetto di Ricerca: MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE Il ruolo dei servizi per le imprese Durante gli

Dettagli

REPORT MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

REPORT MONITORAGGIO E VALUTAZIONE REPORT MONITORAGGIO E VALUTAZIONE 2017 Equità Sviluppo Indipendenza Sostenibilità Beneficenza Valori Sussidiarietà Territorio Ascolto Princìpi Sociale Efficacia Opportunità Cultura Filantropia Trasparenza

Dettagli

API: building block della Digital Transformation

API: building block della Digital Transformation Rossella Macinante Practice Leader Milano, 21 Marzo 2017 La crescita dell App Economy continua Fonte: App Annie, 2017 Fonte: NetConsulting cube, 2017 Gli italiani sono sempre più connessi Fonte: CommScore

Dettagli

Nino Balistreri. Percorso Professionalizzante per la Compliance in banca Modulo 2 Compliance risk management: metodologia e strumenti

Nino Balistreri. Percorso Professionalizzante per la Compliance in banca Modulo 2 Compliance risk management: metodologia e strumenti Percorso Professionalizzante per la Compliance in banca Modulo 2 Compliance risk management: metodologia e strumenti Le relazioni tra le attività di controllo svolte dalla Funzione Compliance e le attività

Dettagli

TrainingBox. Il TrainingBox è un percorso progettato per coloro che si occupano di formazione e sviluppo all interno delle organizzazioni.

TrainingBox. Il TrainingBox è un percorso progettato per coloro che si occupano di formazione e sviluppo all interno delle organizzazioni. ISTUD TrainingBox TrainingBox Il TrainingBox è un percorso progettato per coloro che si occupano di formazione e sviluppo all interno delle organizzazioni. La finalità generale è quella di sostenere i

Dettagli

Quanto siamo maturi nel Project Management?

Quanto siamo maturi nel Project Management? Quanto siamo maturi nel Project Management? La ricerca ISIPM-Prado sulla maturità delle organizzazioni italiane Fase 1 estesa Ricerca ISIPM Prado (Dati definitivi: al 30/06/10) ISIPM Istituto Italiano

Dettagli

Dinamiche, occupabilità, servizi

Dinamiche, occupabilità, servizi Roma, 16 ottobre 2012 Il Mercato del lavoro negli anni della crisi Dinamiche, occupabilità, servizi Mario Mezzanzanica 1 Alcuni dati in sintesi Occupabilità : un problema di concezione Sistema di servizi

Dettagli